Vendita Capanna Corno Gries

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Transcript Vendita Capanna Corno Gries

CAS Bellinzona e Valli
CP 1282
CH- 6501 Bellinzona
VENDITA CAPANNA CORNO GRIES
INFORMAZIONE PRELIMINARE AI SOCI IN VISTA DELL’ASSEMBLEA
DEL 23 GENNAIO 2017
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Nella prossima Assemblea verrà discussa la proposta di vendita della Capanna Corno Gries.
Un’altra sezione del CAS è infatti interessata a rilevare la capanna, garantendo nel contempo
l’esecuzione degli urgenti investimenti indispensabili per garantire la continuità dell’esercizio.
Prima dell’Assemblea desideriamo fornire ai soci alcune informazioni preliminari su questo
importante oggetto, in particolare in relazione a quanto intercorso durante l’ultimo anno. Le
modalità, le condizioni e le conseguenze per la nostra sezione di un eventuale trapasso saranno
dettagliatamente presentate nel corso dell’Assemblea, durante la quale potremo discutere di tutti
gli aspetti considerando l’insieme dei fattori e della situazione.
I passi compiuti
La nostra Assemblea generale 2016 ha accolto il principio
di sondare l’ipotesi di vendita della Capanna Corno Gries
a un altro club alpino. È stato inoltre deciso che in ogni
caso l’eventuale trapasso avrebbe dovuto essere
ulteriormente sottoposto al voto assembleare.
In seguito a questa decisione, il Comitato ha preparato un
dossier di presentazione della capanna (in italiano e in
tedesco) e tutte le sezioni CAS sono state informate. In
particolare tutti i presidenti delle sezioni sono stati
informati nel corso dell’Assemblea dei Presidenti CAS del
2016 durante la quale è stata presentata al plenum la
nostra intenzione ed è stata messa a disposizione la
documentazione. Inoltre il nostro ex-presidente Roberto
Alberio, membro della Commissione della gestione del
CAS centrale, ha allacciato contatti nelle numerose
occasioni di incontro date dalla sua carica.
Nei mesi successivi alcuni club alpini hanno preso contatto con noi per informazioni supplementari.
Dopo qualche rinuncia già nelle prime fasi, gli approfondimenti sono proseguiti con un paio di
sezioni.
Due sezioni CAS, tramite i rispettivi comitati, hanno effettivamente manifestato un serio interesse
per una trattativa concreta. Sono quindi seguiti vari scambi di documentazione e informazione
riguardo gli aspetti costruttivi, finanziari, infrastrutturali, organizzativi, assicurativi e di altro ordine.
A inizio settembre è stato organizzato un sopralluogo in capanna con le delegazioni dei due
comitati che, con dei loro tecnici, hanno valutato lo stato e le necessità di investimento e
manutenzione di strutture e infrastrutture.
A fianco sono riportati i debiti e
sussidi che gravano sulla
capanna (stato a fine 2015).
A breve termine occorre
assolutamente investire ca.
150'000 franchi per lavori di
smaltimento acque e interventi
in cucina, spese ripetutamente
rinviate e che se non effettuate
mettono a rischio l’agibilità
della struttura (vedi rischio
ordine di chiusura).
A breve-medio termine sono
inoltre necessari altri interventi,
p.e. i serramenti.
In seguito al sopralluogo sono stati approfonditi gli aspetti finanziari e vagliate le modalità operative
di un eventuale trapasso. Una delle due sezioni ha proposto condizioni più interessanti dell’altra.
Nella nostra Assemblea verranno presentate nei dettagli le condizioni concordate con la sezione
interessata all’acquisto che ha formulato l’offerta definitiva migliore. L’Assemblea generale di
questa sezione CAS ha accolto in novembre la proposta di acquisire la Capanna Corno Gries alle
condizioni concordate tra i due comitati, precisato che la vendita è subordinata al voto della nostra
Assemblea. L’acquirente si è impegnato a eseguire i lavori urgenti, per i quali ha già previsto e
votato i finanziamenti.
Le considerazioni del Comitato
• Mantenere due capanne è molto oneroso per una società delle nostre dimensioni. Le nostre
risorse sono in effetti dirette in prevalenza alla “gestone immobiliare” delle capanne, piuttosto
che alle attività. Questa situazione è divenuta eccessivamente gravosa per le nostre finanze e
l’impiego di risorse umane, e senza cambiamenti in futuro non può che diventare ancora più
marcata compromettendo un possibile riequilibrio organizzativo e di bilancio.
• La nostra sezione non dispone di liquidità per gli investimenti irrinunciabili e imminenti, non può
ulteriormente indebitarsi e non è possibile far capo alla donazione per questi lavori (confermato
dall’esecutore testamentario). Questo vale a maggior ragione per i non lontani bisogni futuri.
• Altre sezioni CAS stanno valutando la vendita di loro capanne, mentre quelle che dispongono di
risorse da investire in operazioni di acquisto sono in numero molto molto limitato. Se dovessero
esserci ulteriori capanne sul ristrettissimo “mercato del CAS” ci sono tutte le ragioni per ritenere
che non otterremo condizioni migliori di quelle attuali, piuttosto il contrario. Rimarrebbe inoltre la
questione del finanziamento degli investimenti urgenti, in questo momento senza soluzione.
Rinviare la decisione peggiorerebbe quindi la situazione.
• Non è realistico ipotizzare un acquirente al di fuori del CAS, in quanto la capanna ha beneficiato
di un sussidio del fondo centrale che una società non affiliata al CAS dovrebbe rimborsare, con
le relative conseguenze sul costo della transazione. Tutte le sezioni CAS sono state messe a
conoscenza della nostra ipotesi di vendita, peraltro comunque nota anche all’esterno.
• La cessione ad un’altra sezione CAS che dispone di risorse adeguate garantirà la continuità
dell’attività della capanna - che ovviamente continuerà ad essere accessibile anche ai nostri
soci - e l’adeguamento delle infrastrutture che invece noi non possiamo ora garantire.
Tutto ciò considerato il Comitato propone all’Assemblea la cessione della Capanna Corno
Gries alle condizioni concordate con la sezione CAS interessata all’acquisto.