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CONFIDI CALTANISSETTA
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Raccolta Newsletter n.0
n.02_2017
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Gentili Soci,
Continua anche quest’anno l’appuntamento con l’informazione. In questo numero richiamiamo la
Vs. attenzione sui seguenti temi d’attualità:
Outsourcing Work Solution, nuovi servizi alle imprese
Online le bozze dei modelli Redditi ENC, SC e CNM 2017. Tra le novità lo School bonus
e il super ammortamento. Più tempo per inviare la dichiarazione integrativa a favore
Credito di imposta investimenti al sud. Alcuni chiarimenti sulle modalità di valutazione
dei progetti
I 10 trend dell'azienda digitale nel 2017
Guida bonus mobili 2017
I ns. uffici restano a completa disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento.
Distinti saluti.
Nicola Pastorello – Direttore Confidi CL
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Outsourcing Work Solution, nuovi servizi alle imprese
Gentili Soci,
Il ns. Confidi è alla continua ricerca di nuovi servizi da proporre alle imprese Socie, al fine di
agevolarne il processo di sviluppo e contribuire alla realizzazione di un business sempre più
competitivo.
Di recente è nata una nuova partnership con Outsourcing Work Solution, che opera per una
clientela referenziata grazie a capacità tecniche e organizzative, serietà e professionalità
dimostrata, offrendo servizi ad alto valore aggiunto, grazie anche alla collaborazione con primarie
imprese nel settore della sicurezza attiva e passiva.
Le unità operative dislocate in tutta Italia e l'esperienza acquisita operando nelle nostre precedenti
realizzazioni, ci consentono di gestire commesse in qualunque località senza problemi
organizzativi, logistici e gestionali, assicurando il risultato finale in termini di efficienza, rispetto
della tempistica e dei costi.
COS’È L’OUTSOURCING?
L’outsourcing (“terzializzazione” o “esternalizzazione”) è uno degli strumenti manageriali, di
carattere tattico e strategico, che ha conosciuto la maggiore espansione nel corso dell’ultimo
decennio e che, secondo autorevoli e diffuse proiezioni, continuerà a proporsi nei suoi diversi
ambiti e nelle sue varie applicazioni, come una via obbligata per la sopravvivenza sul mercato delle
imprese, senza distinzione d'industria, dimensione o missione aziendale.
In particolare s'intende l’affidamento in appalto, ad una società terza, dei servizi di gestione di una
o più parti del processo produttivo, permettendo così all’imprenditore di potersi concentrare sul
proprio “core business”. Per processo produttivo, in ambito industriale o artigianale, s'intende la
lavorazione delle materie prime o dei semilavorati e l’immagazzinaggio e la spedizione del prodotto
finito. Quanto sopra rimane vero in qualunque ambito merceologico, opportunamente adattato.
Per esempio in una carrozzeria possono essere terzializzate le lavorazioni di verniciatura,
preparazione, lavaggio e pulizia del mezzo finito, e così via. In una rete di vendita (negozi) possono
essere terzializzate le attività di vendita al pubblico, espletate con l’ausilio di commesse/i, e le
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attività di facchinaggio. In ambito alberghiero possono essere appaltate le attività di segreteria,
front-office e back-office, pulizia e rifacimento camere, manutenzioni impianti, ecc.
PERCHÈ CONVIENE AVVALERSI DEL SERVIZIO DI OUTSOURCING?
− Garanzia di qualità: per ogni tipologia di lavorazione si garantisce l’impiego della corretta
figura professionale atta alla sua esecuzione, se necessario anche attraverso la sostituzione
temporanea o definitiva della risorsa.
− Presenza costante del personale: appaltando un servizio vengono garantite alla
Committente tutte le ore di lavoro necessarie, Indipendentemente dal tasso di inevitabile
assenteismo (malattia, ferie, maternità, congedi, ecc.);
− Risparmio gestionale: l’azienda non si deve più preoccupare della gestione dei dipendenti,
dedicandosi completamente al proprio “core business”;
− Risparmio economico: “Acquistare un servizio” costa decisamente meno che avere dei
dipendenti propri;
IN COSA CONSISTE IL RISPARMIO ECONOMICO E GESTIONALE ?
Il pagamento delle prestazioni avviene attraverso la fatturazione al Cliente, a scadenza concordata,
di un SERVIZIO; questo permette al Cliente di applicare la corretta deducibilità del suddetto e di
imputare la spesa a bilancio alla voce di costo “servizi”.
Nel prezzo concordato si intendono incluse tutte le seguenti voci:
Retribuzione del personale
Contribuzioni
Tredicesima e quattordicesima, dove previste
Ferie, permessi ed assenze di varia natura
Assicurazione
INPS, INAIL, IRPEF, IRAP
TFR
Consulenza del lavoro, redazione buste paga, gestione
modulistica e comunicazioni ai dipendenti
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RSPP, completo o quota parte
Visite mediche e medico competente
Formazione
Divise e DPI
QUALI GARANZIE HA L’AZIENDA COMMITTENTE?
Il fornitore deve provvedere a corredare la fattura con copia del DURC in corso di validità. Se
necessario o richiesto, a garanzia del contratto potrà essere stipulata una polizza fideiussoria
finanziaria a copertura dei rischi relativi l’appalto.
La fase di start up dell’appalto prevede la stipulazione di un accordo sindacale, con l’organizzazione
di riferimento, che tuteli l’azienda ed i lavoratori.
AL MOMENTO DEL PASSAGGIO DEL PERSONALE I DIPENDENTI DEVONO ESSERE
LIQUIDATI?
No,viene solitamente definito un accordo tra le parti che prevede il passaggio all’Appaltatrice
del TFR maturato fino a quel momento, per il suo saldo, solo nel momento in cui la risorsa
lascerà l’azienda.
QUALI SONO LE GARANZIE PER I DIPENDENTI?
I dipendenti già in essere presso la Committente continueranno a percepire lo stesso trattamento
retributivo. Nuovi eventuali dipendenti necessari saranno assunti dall’Appaltatrice con la
possibilità di effettuare congiuntamente la selezione.
Il CCNL - Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro con cui verrà assorbito il personale sarà
quello relativo alla categoria di competenza.
Qualora interessati, Vi invito a contattare i ns. uffici per ulteriori informazioni o chiarimenti e per
ricevere un preventivo gratuito sui costi del servizio.
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Online le bozze dei modelli Redditi ENC, SC e CNM 2017. Tra le novità lo
School bonus e il super ammortamento. Più tempo per inviare la dichiarazione
integrativa a favore
Dal 16 gennaio sono disponibili, sul sito internet dell’Agenzia, le bozze delle dichiarazioni Redditi
Enc (Enti non commerciali) e Sc (Società di capitali) e del modello Cnm (Consolidato nazionale e
mondiale) con le relative istruzioni, da utilizzare per il periodo d’imposta 2016. Il nome del modello
è stato modificato da Unico in Redditi 2017, poiché da quest’anno la dichiarazione Iva non potrà
più essere presentata in forma unificata insieme alla dichiarazione dei redditi. Fanno ingresso nei
nuovi modelli le novità riguardanti la proroga delle agevolazioni fiscali per le spese di
riqualificazione energetica e per le spese relative ad interventi su edifici ricadenti nelle zone
sismiche, nonché il nuovo credito d’imposta per gli investimenti in favore di tutti gli istituti del
sistema nazionale di istruzione (c.d. “School bonus”).
School bonus ai nastri di partenza - Con i nuovi modelli diventa possibile utilizzare il credito
d’imposta per le erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti
del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la
manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino
l’occupabilità degli studenti. Al contribuente spetta un credito d’imposta pari al 65% per le
erogazioni effettuate nel 2016 e 2017 e del 50% per quelle disposte nel 2018. L’importo massimo
ammesso all’agevolazione fiscale è pari a 100 mila euro per ciascun periodo d’imposta. Il credito
d’imposta deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo.
“Super ammortamento” e “iper ammortamento” - Nei quadri di determinazione del reddito
d’impresa sono state previste apposite “variazioni in diminuzione” per indicare la maggiorazione
del 40 per cento (c.d. super ammortamento) e del 150 per cento (c.d. iper ammortamento) del costo
fiscalmente riconosciuto dei beni strumentali nuovi.
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Costi “black list” - Con l’abrogazione della disciplina di indeducibilità parziale per le spese e gli
altri componenti negativi derivanti da operazioni intercorse con imprese residenti ovvero
localizzate in Stati o territori aventi regimi fiscali privilegiati, sono stati eliminati i righi per
l’indicazione di dette spese e componenti negativi nei quadri di determinazione del reddito
d’impresa.
Proroga della rivalutazione del valore dei terreni e delle partecipazioni - Trova spazio la
proroga dei termini per la rivalutazione del valore dei terreni e delle partecipazioni, posseduti alla
data del 1° gennaio 2017, di cui all’art. 2 del D.L. n.282 del 2002, con la previsione dell’aliquota
dell’imposta sostitutiva nella misura unica dell’8 per cento.
Proroga delle agevolazioni per le spese di riqualificazione energetica - È stata recepita la
proroga, fino al 31 dicembre 2017, dell'agevolazione fiscale che consente di detrarre dall'imposta
lorda il 65 per cento delle spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Per
gli interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessano tutte le unità
immobiliari del singolo condominio, l’agevolazione viene invece prorogata fino al 31 dicembre 2021.
Gli interventi che interessano l’involucro dell’edificio e quelli finalizzati a migliorare la prestazione
energetica beneficiano di una percentuale di detrazione maggiorata.
Proroga delle detrazioni per le spese per interventi su edifici ricadenti nelle zone sismiche Spazio per le novità riguardanti le agevolazioni per gli interventi su edifici ricadenti nelle zone
sismiche effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2017.
Oneri detraibili - Al fine di ridurre il numero dei dati richiesti ai contribuenti, sono stati
semplificati i campi relativi al modello Cnm dedicati all’esposizione delle spese sostenute per
risparmio energetico e per gli interventi in zone sismiche, che vengono esposti esclusivamente negli
appositi prospetti del quadro CS.
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Più tempo per l’invio della dichiarazione integrativa a favore - L’articolo 5 del decreto legge n.
193/2016, intervenendo sull’articolo 2, comma 8, del DPR n. 322/1998, ha esteso il termine entro cui
il contribuente può presentare la dichiarazione in proprio favore, equiparandola, sotto tale profilo,
alla dichiarazione integrativa in favore dell’Amministrazione, ovvero entro i termini stabiliti
dall’articolo 43 del DPR n. 600/1973. Per questo motivo, nel riquadro “Tipo di dichiarazione” del
frontespizio, è stata eliminata la casella “Dichiarazione integrativa a favore” in quanto, nell’ipotesi
di presentazione di una dichiarazione integrativa, non è più necessario segnalare se trattasi di
integrativa a favore o a sfavore. Il nuovo termine si rende applicabile anche alle dichiarazioni
integrative di annualità pregresse per le quali non siano ancora spirati i termini di decadenza per
l’accertamento con la conseguente eliminazione del prospetto “Errori contabili” del quadro RS.
L’articolo 5 del decreto legge n. 193/2016 ha stabilito, inoltre, che, nella dichiarazione relativa al
periodo d’imposta in cui è presentata la dichiarazione integrativa a favore, è indicato il credito
derivante dal minor debito o dal maggiore credito risultante dalla dichiarazione integrativa. A tal
fine è stato inserito nei modelli Redditi il nuovo quadro DI.
Fonte: AdE
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Credito di imposta investimenti al sud. Alcuni chiarimenti sulle modalità di
valutazione dei progetti
Con un apposito Decreto datato 4 gennaio 2017, non ancora pubblicato in G.U. il Mise fissa le
modalità di valutazione dei progetti di investimento per la fruizione del credito di imposta
riconosciuto alle imprese con strutture produttive ubicate nel mezzogiorno. La Legge n°208 del
2015 (legge di Stabilità 2016) ha introdotto un credito di imposta a favore delle imprese che, a
decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, effettuano l'acquisizione dei beni
strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania,
Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Disposizioni normative e di prassi - Definite le disposizioni normative di cui al beneficio fiscale in
commento, di seguito sono state pubblicati uno specifico documento di prassi dell’Agenzia delle
Entrate (circolare 34/E 2016) nonché un decreto del Mise datato 29 luglio 2016 con il quale
venivano stanziate le prime risorse a valere sul PON(Programma operativo nazionale “Imprese e
competitività” 2014-2020 FESR); inforza di tale decreto vengono inizialmente destinate a coperture
di tale credito di imposta 163.000.000,00 mln di €, di cui euro 123.000.000,00
(centoventitremilioni/00) destinati alle Regioni meno sviluppate quali Basilicata, Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia ed euro 40.000.000,00 (quarantamilioni/00) destinati alle Regioni in
transizione, ossia Abruzzo, Molise e Sardegna.
Tali risorse sono destinate a favore di PMI che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate
l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta in relazione a progetti di investimento
riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti ai seguenti criteri di
ammissibilità:
−
il cui ammontare lordo complessivo, in relazione alle categorie di spesa di cui al quadro
B, sezione II, del modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli
investimenti nel Mezzogiorno approvato dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento
del 24 marzo 2016, è maggiore o uguale a euro 500.000,00 (cinquecentomila/00);
−
non ultimati al momento della comunicazione appena richiamata;
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riguardanti tutte le attività economiche, a eccezione di quelle di cui alla sezione A della
−
classificazione delle attività economiche ATECO 2007 (agricoltura, silvicoltura e pesca);
relativi a strutture produttive ubicate nelle Regioni meno sviluppate, oppure a strutture
−
produttive ubicate in zone ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3,
lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea delle Regioni in
transizione;
−
caratterizzati dalla presenza di immobilizzazioni innovative
−
In linea con agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione
intelligente, ossia:
industria intelligente e sostenibile;
aerospazio e difesa;
salute, alimentazione e qualità della vita;
industria della creatività turistico-culturale;
Agenda digitale, smart communities, sistemi di mobilità intelligente.
Il decreto Mef del 4 gennaio- Le PMI destinatarie del provvedimento di utilizzo di risorse del
PON( in seguito ad apposita istruttoria da parte della Direzione generale per gli incentivi alle
imprese del Ministero), che contiene gli obblighi e gli adempimenti a carico dei soggetti beneficiari
derivanti dal cofinanziamento comunitario sono tenute a sottoscrivere digitalmente lo stesso
provvedimento di cui sopra entro i termini nello stesso indicati e a ritrasmetterlo al Ministero,
tramite l’apposita procedura informatica resa disponibile nella sezione dedicata del sito internet
www.mise.gov.it, pena la decadenza dall’utilizzo delle risorse e il conseguente disimpegno delle
medesime.
Le imprese interessate presentano annualmente al Ministero la dichiarazione delle spese
effettivamente sostenute, allegando la documentazione di spesa e l’eventuale ulteriore
documentazione attestante l’effettiva coerenza del progetto di investimento con gli ambiti
applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente secondo le modalità definite
con il decreto emanato in data 4 gennaio utilizzando il modulo “Dichiarazione di spesa” di cui
all’allegato n. 1 dello stesso.
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Alla dichiarazione di spesa è necessario allegare:
− copia delle fatture di acquisto, che devono riportare il timbro ovvero la dicitura: “Spesa di €
____ rendicontata, ai fini dell’utilizzo delle risorse del PON IC 2014-2020, a valere sul credito
d’imposta previsto dalla legge 28 dicembre 2015 n. 208 (art. 1, commi 98-108) e valorizzata ai
fini della compensazione operata con modello F24 del …”;
− documentazione attestante il pagamento delle fatture tramite bonifico bancario SEPA
Credit Transfer, RIBA ovvero assegno bancario non trasferibile;
− Quadro riassuntivo dell’investimento (allegato n°2);
− dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa dal legale rappresentante ovvero dal
procuratore dell’impresa beneficiaria, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 3,
concernente gli ammortamenti di beni strumentali ubicati presso la struttura produttiva
oggetto del progetto d’investimento agevolato, ascrivibili alle medesime categorie di beni
d’investimento in cui è articolato il progetto realizzato, che siano stati dedotti nel periodo
d’imposta precedente alla presentazione della dichiarazione di spesa, nonché l’effettiva
disponibilità dei beni agevolati presso la struttura produttiva indicata nella Comunicazione.
La documentazione elencata deve essere presentata al Ministero, entro l’anno successivo al
sostenimento delle spese e in un’unica soluzione per ciascuna annualità di realizzazione
dell’investimento, tramite l’apposita procedura informatica resa disponibile nella sezione dedicata
del sito internet www.mise.gov.it.
Fonte: http://www.fiscal-focus.it/quotidiano/fiscale/fisco/credito-di-imposta-investimenti-al-suddefinite-le-modalita-di-valutazione-dei-progetti,3,83242
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I 10 trend dell'azienda digitale nel 2017
Fattura elettronica b2b, prenotazioni sanitarie e a referti sanitari online, presentazione telematica
della dichiarazione di successione, e ancora: ciclo dell’ordine, controllo fiscale del contribuente e
molto altro. Il 2017 sarà un anno fondamentale nel percorso verso la digitalizzazione: ma quali
sono i principali elementi da governare perché un’azienda diventi digitale?
Il gruppo CM Trading ha trovato le 10 keywords dell’azienda digitale del 2017, 10 parole d’ordine a
cui ispirarsi per intraprendere un percorso sicuro e unidirezionale e prepararsi, così, ai
cambiamenti del nuovo anno.
I 10 trend del 2017
1. Omnicanalità: l’illusione di poter procedere con un radicale passaggio dalla carta al digitale
è, appunto, un’illusione. Sembrerà banale, ma il percorso verso una reale digitalizzazione dei
processi aziendali passa attraverso la coesistenza fra flussi cartacei e digitali, perseguendo
una progressiva ed organica integrazione tra le due tipologie di comunicazione.
2. Experience: non solo experience per il cliente ma anche experience per l’azienda. La facilità
d’uso e la user experience sono un elemento imprescindibile per un’adozione efficace.
Tecnologie accessibili, semplici e usabili, in grado di non spaventare gli operatori che
devono utilizzarle.
3. Approccio Platform: è una scelta strategica che consente di migliorare l’interazione fra
l’azienda è il fornitore di soluzioni digitali, che può più facilmente tradursi in un autentico
rapporto di partnership, un dialogo caratterizzato da rapidità di risposta e capacità
di personalizzazione.
4. Misurabilità: l’esigenza di governare flussi complessi e diversificati si traduce nella necessità
di dotarsi di strumenti di controllo delle comunicazioni - che siano queste cartacee o digitali
- in grado di tracciare l’intero ciclo di vita dei contenuti. Avere processi sotto controllo,
efficienti e sicuri, è la base fondamentale su cui costruire una pervasiva e diffusa cultura
digitale al proprio interno.
5. Flessibilità: i tempi delle decisioni e del business sono sempre più veloci, le soluzioni rigide
non funzionano più, mentre sistemi scalabili e personalizzabili permettono scelte di breve
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periodo che possono essere corrette progressivamente. Dotarsi di strumenti modulari,
componenti di framework stabili ma declinabili è la chiave per trovare risposte rapide che
ripagano già nel breve periodo, senza richiedere stravolgimenti nell’infrastruttura, ma anzi
potenzialmente regalandole una ‘seconda giovinezza’.
6. Evoluzione: la possibilità di introdurre progressivamente le soluzioni digitali, grazie
a piattaforme agili e scalabili, aiuta anche il percorso di riorganizzazione interna del lavoro.
Un’introduzione evolutiva, capace di dispiegarsi e di crescere di pari passo all’aumentare
della consapevolezza diffusa nell’organizzazione sull’efficacia del nuovo modo di lavorare.
7. Sicurezza: il trattamento e la gestione dei dati (big o non big data che siano) saranno uno
dei temi cardine del 2017, infatti il digitale molto spesso spaventa anche perché associato ai
temi della sicurezza e dell’eticità. Nella quasi totalità dei casi le aziende devono affidarsi ad
outsourcer, per cui diventa fondamentale rassicurare le loro preoccupazioni, sia per mezzo
di certificazioni e accreditamenti, sia coinvolgendole in un rapporto di fiducia.
8. Risparmi: di tempi (per archiviazione e ricerca), di costi (dalla carta alle infrastrutture), di
risorse (che possono dedicarsi ad attività strategiche per il business), di spazi. Il Politecnico
di Milano quantifica il tutto pari a 30-40 euro a ciclo d’ordine.
9. Velocità: Ma non sono solo i risparmi a rendere la digitalizzazione più attraente
dell’antenato processo cartaceo. Ulteriori vantaggi sono espressi dalla velocità di
comunicazione e velocità decisionale dell’azienda. Una dimensione di ‘real time’ che si
traduce in una maggiore efficienza di gestione.
10. Pervasività: adottare un approccio interno in grado di rendere l’innovazione pervasiva,
ovvero penetrante. Per farlo le imprese, anche quelle più piccole, devono indicare figure
specifiche, come ad esempio il Chief Innovation Officer, con il compito di governare
l’introduzione della tecnologia a tutti i livelli.
Fonte: http://www.gruppocmtrading.it/
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Guida bonus mobili 2017
Proroga del bonus mobili 2017, detrazione valida anche per gli acquisti in corso d’anno ma solo se
legati a ristrutturazioni iniziate nel 2016: le novità della Legge di Bilancio relative alla proroga
bonus mobili ed elettrodomestici sono state inserite nella Guida online dell’Agenzia delle Entrate,
che è stata aggiornata.
Bonus Mobili
La detrazione è confermata al 50%, su un tetto di spesa per arredi ed elettrodomestici di classe A+
(A per i forni). Il riferimento normativo resta l’articolo 16 del Dl 63/2013, modificato dal comma 2
della Legge di Stabilità. La regola è la seguente: l’acquisto di mobili deve essere destinato a un
immobile oggetto di ristrutturazione edilizia agevolata al 50%. Non c’è invece agevolazione se
l’immobile è oggetto di riqualificazione energetica agevolata al 65%. La ristrutturazione deve essere
iniziata nel 2016.
Attenzione: se i mobili sono invece stati acquistati precedentemente (in un periodo compreso fra il
giugno 2013 e il dicembre 2016, periodo agevolato) le regole restano quelle precedenti, quindi la
ristrutturazione deve essere iniziata dopo il 26 giugno 2012.
Torniamo ai mobili che vengono acquistati nel 2017. Se la ristrutturazione edilizia è iniziata nel
2016, ed è proseguita nel 2017, il bonus mobili 2017 si applica la netto delle spese già effettuate nel
2016 (la somma non può superare i 10mila euro). Significa che non si può, per la stessa
ristrutturazione, acquistare mobili per 10mila euro nel 2016 e per una cifra analoga nel 2017. Il tetto
dei 10mila euro si riferisce all’acquisto di mobili per la singola unità immobiliare. Se invece si
ristrutturano più appartamenti, si può utilizzare più volte l’agevolazione. La detrazione, come
sempre, è ripartita i dieci quote annuali di pari importo. La ristrutturazione edilizia a cui si riferisce
l’acquisto di mobili può riguardare la singola unità immobiliare o parti comuni dell’edificio. Spetta
anche se gli arredi sono destinati a una parte diversa dell’immobile oggetto di ristrutturazione
(esempio: se la ristrutturazione riguarda la cucina, si possono acquistare mobili per il soggiorno
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ADERENTE
FEDERCONFIDI
utilizzando la detrazione). Per i beni acquistati per le parti comuni, i condomini hanno diritto alla
detrazione ciascuno per la propria quota.
Importante: la data di inizio ristrutturazione deve precedere quella di acquisto dei beni (le spese,
invece, possono essere successive). La data di inizio ristrutturazione è quindi un elemento
fondamentale per utilizzare l’agevolazione: se i lavori non richiedono comunicazioni e titoli
abilitativi specifici, basta una dichiarazione sostitutiva o atto di notorietà. I mobili e gli
elettrodomestici devono essere nuovi. Sono esclusi: porte, pavimentazioni, tende e tendaggi,
complementi di arredo. Sono compresi: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie,
comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Per quanto riguarda
gli elettrodomestici, deve trattarsi di grandi elettrodomestici (quindi sono escluse, ad esempio,
lampadine, asciugacapelli, tostapane). A titolo esemplificativo, sono considerati grandi
elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura,
stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di
riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici,apparecchi per il condizionamento.
Ecobonus, ristrutturazioni, mobili
La detrazione si ottiene indicandola in dichiarazione dei redditi: i pagamenti devono essere fatti
obbligatoriamente con bonifico o con carta di credito o di debito. La data di pagamento utile è
quella di utilizzo della carta, non quella di addebito. Bisogna conservare: ricevuta del bonifico o
ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con le carte), documentazione addebito sul conto
corrente, fatture di acquisto complete di natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Fonte: www.pmi.it