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SENTINELLA
SENTINELLA
La
Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?” La
sentinella risponde: «Viene il mattino,
poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!».
(Is 21,11-12)
Foglio domenicale della Parrocchia di Sant’Agata - Gallipoli - anno VIII - n° 3 - 15 gennaio 2017
Versione online sul sito della Parrocchia: www.cattedralegallipoli.it
II Domenica del tempo ordinario
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie
il peccato del mondo. (Gv 1,29-34)
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di
lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del
mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un
uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo
conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli
fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito
discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io
non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e
rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io
ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
don Piero DE SANTIS
Giovanni il Battista, che ha accompagnato la nostra attesa
del Veniente durante l'Avvento e che domenica scorsa abbiamo incontrato al battesimo
di Gesù, oggi si manifesta
quale testimone di Gesù
Agnello-Servo di Dio e Figlio di Dio.
Nel quarto vangelo Giovanni appare fin dal prologo
l'inviato da Dio come «testimone per rendere testimonianza
alla luce» - la Parola di Dio fatta carne - «affinché tutti credano per mezzo di lui» (Gv 1,7). Le autorità religiose di Israele si recano da Giovanni presso il Giordano, dove battezza,
e lo interrogano: «Chi sei tu? Sei il Cristo, il Messia? Sei
l'Elia degli ultimi tempi? Sei il nuovo Mose?». Per tre volte
egli risponde: «Non lo sono», confessando di non essere cio
che altri pensano di lui (cfr. Gv 1,19-22). E quando usa
l'espressione: «Io sono», lo fa solo per definirsi «voce di uno
che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore" (Is 40,3)»
(Gv 1,23), voce che sa obbedire senza indugio, voce prestata a chi l'ha mandato. Giovanni non pretende alcuna attenzione alla propria persona, ma è tutto teso a indicare un altro.
Di fronte all'insistenza di sacerdoti e leviti, Giovanni
afferma: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno
che non conoscete, uno che viene dietro a me, al quale non
sono degno di sciogliere il legaccio del sandalo» (Gv 1,2627).
Il Messia è già presente, in modo nascosto, è uno che
cammina dietro a Giovanni come discepolo, eppure Giovanni non è degno di compiere nei suoi confronti nemmeno il
servizio dello schiavo. Ma viene il giorno in cui, vedendo
Gesù venire verso di lui, Giovanni grida: «Ecco l'Agnello di
Dio, colui che toglie il peccato del mondo!». Per definire
Gesù si serve di un titolo che in aramaico indica sia l'Agnel-lo
che il Servo e che pertanto riveste tre significati: Gesù è
l'Agnello-Servo del Signore descritto da Isaia (cfr. Is 53,7),
è l'Agnello immolato a pasqua come segno di alleanza (cfr.
Gv 19,14) ed è l'Agnello del sacrificio per la remissione dei
peccati (cfr. ISam 7,8-9). Sì, Gesù è colui che nel suo amore
unilaterale e nel suo farsi servo degli uomini ha trovato una
ragione per spendere e donare la sua vita: grazie a questo
suo amore «fino alla fine» (Gv 13,1) ha portato i peccati
de-gli uomini e li ha perdonati, «versando il suo sangue per
tutti, in remissione dei peccati» (cfr. Mt 26,28).
Dopo aver ribadito che «colui che viene dietro a lui gli
è passato avanti», Giovanni lascia trasparire qualcosa della
propria esperienza circa l'identità di Gesù. Egli «non conosceva» da subito Gesù nella sua identità messianica e di rivelatore del Padre, ma l'ascolto della parola di Dio ha reso
acuto il suo sguardo e intelligente il suo cuore, fino a fargli
comprendere che Gesù, pur venendo dietro a lui, era prima
di lui; e al momento del battesimo ha saputo vedere lo Spirito
scendere come colomba e dimorare su Gesù, abilitandolo a
«battezzare» gli uomini in quello stesso Spirito. Due immagini, quella di Gesù-Agnello e quella dello Spirito co-me colomba, che offrono un messaggio di non violenza e di mitezza e manifestano il carattere della missione di Gesù.
Cosi Giovanni può concludere la sua testimonianza:
«Ho visto è ho reso testimonianza che questi è il Figlio di
Dio», l'uomo che è la narrazione ultima e definitiva di Dio
al-l'umanità intera. All'udire questa testimonianza di Giovanni due suoi discepoli si metteranno alla sequela di Gesù (cfr.
Gv 1,35-37): ecco dove sta la grandezza di Giovanni, nella
sua capacita di farsi piccolo, di «diminuire affinché Cristo
cresca» (cfr. Gv 3,30), di condurre gli altri a Cristo e poi di
ritrarsi... E noi cristiani siamo capaci di fare altrettanto, senza trattenere presso di noi chi deve essere condotto a Ge-sù
Cristo, senza attentare alla signoria del Figlio di Dio? Solo
così potremo testimoniare in modo credibile che egli è realmente il Signore delle nostre vite.
n. 3 - 15 GENNAIO 2017 - pag. 2
La
SENTINELLA
103^ Giornata mondiale del migrante e del rifugiato
Oltre 1 milione in Italia di almeno 196 nazionalità diverse, di cui almeno il 60% nati in Italia
e 15.000 arrivati nel nostro Paese non accompagnati, senza famiglia, 814.000 studenti, circa
3.000 minori in adozione annualmente: sono i volti dei minori migranti in Italia, a cui papa Francesco invita a guardare nella Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2017.
Le loro storie di vita sono segnate spesso, soprattutto nel caso dei minori richiedenti asilo
e rifugiati che provengono da 35 guerre in corso nel mondo (dalla Siria all’Iraq, all’Ucraina,
all’Eritrea), da sofferenze, violenze, abbandoni, che li rendono particolarmente ‘vulnerabili’.
Le nostre comunità cristiane, le famiglie, forti anche dell’invito di Papa Francesco, hanno
costruito segni di accoglienza e progetti che hanno dato a molti minori casa, sicurezza, salute,
voce. Un impegno di preghiera e di solidarietà non sempre facile, perché sfida chiusure, paure
che purtroppo rendono talora difficile l’accoglienza nelle nostre comunità, ma che siamo chiamati a ricordare in questa Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, come ‘gesto concreto’, testimonianza di fede di una
Chiesa “che incontra e dialoga”
SETTIMANA IN
come ha ricordato Papa Francesco
PA R R O C C H I A
nell’esortazione Evangelii gaudium, aperta al mondo, con
un’attenzione evangelica preferenziale ai poveri.
Appuntamenti
d a l 16 a l 22 gennaio
Gradini di santità
«Ho visto lo Spirito Santo scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui» ( Gv 1,32)
Ho camminato per lunghissimi anni come nel buio di un
tunnel alla ricerca di un Dio che avesse il volto della verità e della misericordia.
Ma un giorno ho incontrato un povero al quale ho dato
un pezzo del mio pane.
Lui mi ha guardato e mi ha detto: «Cercalo nel tuo cuore,
lì è nascosto ciò che non riesci a trovare».
L'ho cercato negli angoli nascosti del cuore e l'ho trovato: era proprio lì.
È allora che la colomba si è messa a volare intorno a me
e davanti a me è comparsa una grande pianura luminosa.
C'è sempre nella vita un Giovanni che indica il luogo ove
Cristo si nasconde e aspetta che lo cerchi.
Anche oggi, Signore, si è ripetuta in me la stessa meravigliosa scoperta.
Ti ho trovato nella parola che ho ascoltato, nella liturgia
che ho celebrato, nel tuo corpo che ho ospitato nel cuore, nel perdono che ho ricevuto, nello sguardo fraterno
dei miei vicini.
Anche oggi, o Signore, ho scoperto di nuovo come tutto
e tutti mostrano te, Dio della verità e dell'amore, perché
tutto hai creato con un pezzo del tuo cuore.
Non finirò mai, Signore, di dirti grazie. Amen.
Averardo Dini - La Parola pregata
Vivono nell’eterna gloria del Padre
13 dicembre 2016
Luigi Perrone
10 gennaio 2017
Mafalda Carratta
11 gennaio 2017
Marianna Dell’Acqua e Vincenzo Spinola
Battezzati in Cristo, sono figli di Dio
14 gennaio 2017
Giuseppe De Pascalis e Claudio Maggio
15 gennaio 2017
Angelo Carroccia
LUNEDÌ 16 GENNAIO
Ore 17.00: S. Rosario e Novena a S. Sebastiano.
Ore 17.30: Incontro con i Ministri straordinari
dell’Eucarestia.
Ore 18.00: Canto dei vespri nel Monastero di Santa Teresa,
in occasione dell’anniversario del miracolo avuto per
intercessione di S. Teresa di Gesù Bambino. Segue la S.
Messa.
Nella circostanza sarà benedetto un quadro della Santa,
opera del Maestro Giuseppe Afrune, che sarà esposto alla
pubblica venerazione.
MARTEDÌ 17 GENNAIO
Dopo la S. Messa vespertina ci si sposterà in via Ribera
per la benedizione del fuoco.
Ore 19.30: prove del coro parrocchiale nel salone del
Palazzo vescovile.
MERCOLEDÌ 18 GENNAIO
Ore 18.30: Lectio divina. Segue la S. Messa e l’Adorazione
eucaristica.
GIOVEDÌ 19 GENNAIO
Al termine della S. Messa vespertina si snoderà per le vie
del centro storico la processione con il simulacro di S.
Sebastiano
VENERDÌ 20 GENNAIO
Le S. Messe in Cattedrale avranno il seguente orario:
ore 9.00 – ore 10.30 – ore 18.30.
La S. Messa vespertina sarà presieduta dal Vescovo.
SABATO 21 GENNAIO
Ore 17.00: Consiglio di Amministrazione della Confraternita
S. Maria della Purità.
Ore 19.15: Nella Chiesa della Purità si terrà l’Assemblea.
DOMENICA 22 GENNAIO
III DEL TEMPO ORDINARIO
Giornata Pro-Seminario. Le offerte e i beni in natura
saranno devolute al nostro Seminario diocesano.
La S. Messa delle ore 10.00 sarà presieduta da don
Quintino Venneri, rettore del Seminario Minore, con la
partecipazione di un gruppo di seminaristi.
Durante la S. Messa vespertina saranno presentate alla
Comunità le coppie che inizieranno il percorso di catechesi
in preparazione alla celebrazione del Sacramento del
Matrimonio.