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Autorizzazione del Tribunale di Siracusa n. 2\2004 del 09.02.2004
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Lentini li 14.01.2017
Editoriale Gennaio 2017 di Giuseppe Parisi
“RIEN NE VA PLUS” - SALTERA' IL BANCO?
Mi dispiace dirlo e non poco. Alcuni colleghi della “stampa” che conta, di quella che
fa tanta opera di convincimento e che cerca di influenzare secondo il vento che tira
l’opinione pubblica, ancora una volta in maniera subdola e in un certo senso
“sublimale” sta cercando di incanalare i pensieri degli italiani circa lo scottante
argomento dell’immigrazione che secondo il nostro modesto parere a breve farà
“saltare il banco” , chiunque sia il croupier il quale sarà costretto, prima o poi, a
pronunciare la fatidica frase: “Rien ne va plus” ( nulla è più valido, dice Wikipedia, i
giochi (ormai) sono fatti"). L'annuncio "Rien va plus" metterà fine così alle puntate e
congelerà la situazione sul tavolo. Ma ne parleremo al primo attentato in Italia,
peerchè chi pensa che noi siamo immuni in quanto vaccinati, sbaglia alla grande.
A proposito di congelare, abbiamo tutti visto come si sono concretizzate le promesse
del Governo scorso retto da Renzi, ed il “continuum” di Gentiloni ( a cui rivolgiamo,
cogliendo l’occasione, i nostri migliori auguri di pronta guarigione) a proposito della
ricostruzione di “Amatrice e dintorni” i cui abitanti avrebbero dovuto avere una più
ottimale, diciamo così, sistemazione. Sono rimasti invece al freddo e al gelo, com’era
prevedibile e previsto dai più smaliziati cittadini e opinionisti non di regime. Di
barboni e senzatetto, di sfrattati, di dormienti nelle auto o infilati dentro i cartoni per
ripararsi dalle intemperie ne sono morti a iosa nelle strade e nelle piazze di
quest’Italia colpita dal gelo, nonostante la meritoria opera dei volontari a partire da
quelli della C.R.I. e altri a cui và tutto il nostro plauso.
In merito sui social network fra cui Facebook le opinioni, le più disparate ardite e
avvolte irriverenti, hanno spaziato in lungo ed in largo. Noi ne riportiamo una che a
nostro avviso rappresenta il pensare della stragrande maggioranza degli Italiani,
quindi, meritevole di attenzione.
Inizia: ” ITALIANI TRADITI DAL GOVERNO ITALIANO. Non accenna a placarsi
la morsa del freddo che sta attraversando l'Italia, piegando soprattutto le regioni del
centro sud con gelo e neve. Il maltempo, oltre a provocare disagi nella circolazione e
nei trasporti, ha causato la morte di diverse persone negli ultimi giorni. Le
temperature rimangono molto basse da nord a sud e i primi a farne le spese sono stati
i senzatetto: sei tra venerdì e sabato i clochard vittime del gelo. Tra loro, cittadini
italiani che a causa della crisi economica o delle disavventure della vita si sono
ritrovato in pochi anni senza un lavoro né una casa, e che non sono stati fortunati
come le migliaia di clandestini che manteniamo al caldo, spesso dentro resort o
alberghi stellati, senza che abbiano nemmeno il diritto a rimanere sul territorio
italiano. “ fine.
Detto questo, siccome, sempre la stampa quella che conta, ha fatto vedere in Tv il
soccorso ed i pranzi di Natale e Capodanno offerti un po’ ovunque dai Comuni, da
privati, Caritas e chi più ne ha più ne metta, ai “poveracci” italiani , ci ha
oculatamente e scrupolosamente evitato di far vedere come hanno festeggiato i
migranti e i clandestini infiltrati, ospitati negli alberghi al calduccio, dove
consumano pasti caldi e alloggiano serviti e riveriti. Questa stampa “crea-opinioni”,
ossequiosa agli ordini di una regia ben precisa e neanche tanto occulta, per farci
impietosire e creare contropinione, mancando immagini di “poveracci” in questa
accogliente Italia, sono sbarcati e cercate in Serbia per farci vedere comunque extra
comunitari al gelo ed al freddo
E sì, perchè questi si, che sono davvero infelici e meritano tutta la stima e il rispetto e
pari dignità riservato agli esseri umani, ma va pure detto che gli aiuti così come sono
distribuiti ed attuati in Europa vanno dati in modo diverso ed a carico di tutta
l’Unione Europea la quale, debole con i forti e forte con i deboli, permette nel suo
interno di alzare muri di confine invalicabili. Non tocca a noi stabilirlo ma solo
suggerirlo a chi può, che gli aiuti umanitari per una crescita economica e culturale, va
data nei paesi di provenienza di questa enorme massa di sventurati, senza
sovraccaricare il nostro tessuto sociale. L’integrazione tanto paventata non funziona
ed è sotto gli occhi di tutti. Mettere gravide le nostre donne e commettere atti illegali
e altro stanno creando sacche, in espansione, di intolleranza razziale e diciamolo
francamente anche religiosa oltre che di costume e di cultura.
I “poveri immigrati “ visti in Serbia sotto una coltre di neve, ci fanno senso ma ciò
non deve far dimenticare che abbiamo una nostra identità, che va rispettata e
“digerita” da chiunque arrivi, a qualsiasi titolo in Italia, e non viceversa. In attesa che
il croupier dica “rien va plus” vi auguriamo un felice anno nuovo.