Corso di storia contemporanea di Giovanni De Luna

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Corso di storia contemporanea di Giovanni De Luna – Università Bocconi
L’Italia della “seconda Repubblica”. Letteratura e storia
1° marzo 2017
Come è stata raccontata dalla letteratura italiana quella che convenzionalmente è
chiamata “seconda Repubblica”, la fase che si apre con gli anni Novanta per arrivare
sostanzialmente fino ai giorni nostri? E quale contributo può dare la letteratura a una
conoscenza in termini storiografici di un periodo così recente della storia italiana da
risultare per molti versi quasi contemporaneo al nostro presente?
Quello proposto è un percorso affidato ad alcuni romanzi che – senza pretese di
esaustività – focalizzano l’attenzione sul ventennio che si apre con la crisi di
“Tangentopoli”, lasciando emergere rotture e continuità, trasformazioni profonde e
persistenze (rispetto al passato e rispetto al presente), in ambito politico, economico,
sociale, di costume; guardando a differenti contesti locali e regionali (Milano, Roma,
il Sud, il Centro, il Nord-Est) per un verso segnati da forti specificità, per l’altro
accomunati dal progressivo integrarsi dell’Italia nelle dinamiche di un mondo
globalizzato.
Un percorso ibrido, sotto più punti di vista. Innanzi tutto per quanto riguarda la
tipologia dei testi, perché entrano in dialogo tra loro il romanzo “esistenziale”, il noir,
l’autobiografia, l’inchiesta giornalistica e di taglio sociologico. Un ibrido perché
alcuni testi – pur affrontando un arco di tempo tutto sommato limitato e molto recente
– vi compaiono come fonti (quelli scritti contemporaneamente ai fatti che raccontano);
altri, invece, come strumenti di narrazione (quelli scritti successivamente ai periodi
presi in esame, che pertanto sono “messi in scena”).
È proprio sulla base di questa consapevolezza metodologica che per lo storico la
letteratura rappresenta una ricca opportunità conoscitiva. Una narrazione coeva al
tempo che racconta, infatti, è una fonte utilissima perché, che ciò sia o meno nelle
intenzioni dell’autore, permette di cogliere l’atmosfera di un’epoca, la mentalità delle
persone, i modelli di comportamento, i riferimenti culturali e così via. Inoltre,
attraverso le storie e i personaggi raccontati, la letteratura consente di accedere a una
sfera dell’agire umano tanto importante quanto difficile da raggiungere attraverso
altre fonti, quella che racchiude sentimenti, emozioni, paure, desideri. E soprattutto ha
dalla sua la capacità di comunicare tali aspetti complessi con grande immediatezza.
Questo è vero anche per la letteratura che ricostruisce un momento passato,
naturalmente; e a ciò si aggiunge la lucidità dello sguardo derivante dal “senno di
poi”, dalla conoscenza che si ha degli sviluppi dei fenomeni narrati. In questo caso (e
anche se si parla di poco più di vent’anni) è bene tenere presente il «doppio viaggio
nel tempo» sottolineato in più occasioni da Giovanni De Luna. Questi testi dicono
molto del passato che ricostruiscono ma anche e soprattutto del presente in cui sono
scritti.
I testi proposti per il percorso
1. Andrea De Carlo, Arcodamore, Bompaini, Milano 1993
2. Franco Cordelli, Un inchino a terra, Einaudi, Torino 1999
3. Carlotto, Videtta, Nordest, Edizioni e/o, Roma 2005
4. Roberto Saviano, Gomorra, Einaudi, Torino 2006
5. Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi, Torino 2013
6. Walter Siti, Resistere non serve a niente, Rizzoli, Milano 2012
7. Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo, Suburra, Einaudi, Torino 2013