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Atmosfere Ebbre
Sommario:
Ligabue, la famiglia Caleffi e il mondo piccolo di Giovannino Guareschi
Valpolicella la terra profumata
Visita nella Valpolicella Classica
(prima parte Az. f.lli Recchia e Az. Fla Tio)
Agricoltura Paesaggio e Territorio
La Costituzione ITALIANA e la Cultura della Bellezza
pag 02
pag 06
pag 10
pag 16
pag 18
Caro Paolo,
t'invio in allegato l'articolo cui
chiedo di inserire la foto
dell'autoritratto di Ligabue.
L'amicizia con gli amici della
"Confraternita" nasce, vadasè, a
tavola, in un'Osteria di Gualtieri
di cui ero gestore.
E continua grazie alla scoperta di
una unità d'intenti o simpatia,
difficile
da
spiegare
razionalmente: "da cosa nasce
cosa" verrebbe quasi da dire.
E sono passati anni! Comincerò la collaborazione parlandovi dell'ingresso di Antonio Ligabue
nel "Mondo Piccolo" che così bene ci descrisse Giovannino Guareschi. Buona lettura
Giuseppe Caleffi Direttore Casa Museo Antonio Ligabue
Con il 2017 parte la nostra nuova rubrica “Atmosfere Ebbre” sarà un bimestrale dedicato alla
cultura, ai valori della territorialità ed ai prodotti enogastronomici .
Con queste belle parole ed attestato di stima nei confronti dei confratelli dell’Associazione la
Confraternita, da parte del Direttore della casa museo Antonio Ligabue di Gualtieri diamo
inizio a questa nuova avventura, sperando che possa trovare apprezzamento da parte dei
visitatori del nostro sito internet.
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
Ligabue, la famiglia Caleffi
e il mondo piccolo di
Giovannino Guareschi
conigli e questo grazie all' abilità del
barcaiolo, di cui nessuno ci ha mai
tramandato il nome. Noi, ormai impotenti,
non possiamo fare altro che immaginare
questi quadri galleggiare sulle acque del
grande fiume: vogliamo anzi credere che il
Po li abbia trattenuti a lungo speranzoso di
un salvataggio mai avvenuto. Tanti, forse,
avranno notato distrattamente questa
street-art sull'acqua, tornando subito alle
occupazioni che l'emergenza imponeva.
Celestino Caleffi, però, un quadretto
Gualtieri novembre 1951.Dopo giorni di
piccolo, seminascosto dagli oggetti posati
apprensione, le campane a martello della
sul davanzale del camino, forse coperto
Chiesa annunciano il dramma: da uno
dalla sorella Noemi che quello svizzero
squarcio apertosi nell'argine dell'affluente
proprio non se lo filava, come d'altra parte
Crostolo l'acqua del Po sta lentamente
le altre donne del Paese, lo prende e lo
tracimando cominciando così ad allagare il
porta nella sua camera da letto al piano
Paese. A casa Caleffi, come in tutte le case
superiore.
di Gualtieri, si cominciano a porre in salvo
Non è come gli altri quadri che Ligabue
le cose che serviranno poi una volta
lasciava alla famiglia in cambio di ospitalità
ritiratasi la piena.
e di saltuari piatti di minestra, quello è un
I quadri di un pittore allora incompreso,
dono personale, regalatogli da Ligabue
anzi dileggiato per il suo “superbo”
dopo il 1948, forse meno bello degli
definirsi artista, Antonio Ligabue, vengono
altri,che
lasciati là dove erano stati appesi, la stalla
distrattamente,
e la cucina, i luoghi della socialità del
andava
periodo. Uno o due, incompleti, restano
piccolissime cm 12 per 14, dipinto su
nella
tratti
faesite come quasi tutti i quadri del
viveva.Lo stesso artista viene tratto in
periodo, s'impone per il suo realismo
salvo dal tetto di una casa contadina, dove
espressionista. Con un fazzoletto rosso al
era corso per non abbandonare gli amici
collo (regalo dell'anarchico Celestino?) a
“barchessa”
dove
lui
a
lui
guardava
ma
conservato.
che,
Di
sempre
come
tale,
dimensioni
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
coprire forse il gozzo, con espressione di
quest'amicizia che si concluderà solo con
chi
la morte di Ligabue?
cerca
comprensione,
grondante
copioso sangue dalla tempia e dal naso.
L'incontro a Gualtieri tra Ligabue e il
E' uno dei tanti autoritratti che dall'inizio
mondo piccolo di Giovanni Guareschi
del 1941- secondo ricovero in manicomio
E' sull'onda della “preghiera di Natale” di
– comincia a dipingere: tanti Ligabue che
Camillo Prampolini (24/12/1897), quella
lo seguono da vicino,lo scrutano, lo
che l'immaginario popolare tradurrà nel
analizzano come psicologi molto rigorosi.
“Gesù era socialista!”, che il movimento
Chiediamoci: quale artista si è dipinto così
cooperativo, le leghe dei lavoratori, i
tanto e con tale vigore, quale ha mai avuto
movimenti
il coraggio di esplorarsi, di raccontarsi così
attuano il passaggio politico costituendo
bene, mostrando le proprie passioni e
quasi ovunque sezioni socialiste per
debolezze in modo così sincero? E c'è di
presentarsi alle elezioni e governare i
più: Ligabue rappresentando se stesso
Comuni. Anche Gualtieri non sfugge a
riesce a rappresentare tutti noi “Insomma,
questa regola e gli ideali delle prime
nei suoi autoritratti c'è la scoperta
cooperative, rivoluzionari e didattici al
continua
nostra
contempo (si va dall'ammettere come
mutazione, il mistero della fragilità e della
socie le donne, ai sussidi a chi cade
grandezza umana, l'idea infinita del bene e
ammalato o alle donne che devono
del male che ne accompagna la natura”(
partorire, a una prima pensione per chi
cit.Ugo Sassi pag.44 “Il nostro Ligabue”)
non
e
progressiva
della
è
di
più
“fratellanza”
abile
al
reggiani
lavoro
fino
all'educazione civica che prevede per i soci
“l'astinenza dall'abuso del vino, dai giochi
d'azzardo e sull'opera di vigilanza dei
costumi”), vedono le amministrazioni
socialiste impegnate ad attuarli.
A Gualtieri in particolare si provvede alla
realizzazione dell'illuminazione pubblica, si
interviene
Perchè Celestino aveva in casa diversi
quadri di Ligabue, dov'era cominciata
nella
cura
delle
malattie
epidemiche, si provvede all'ampliamento
delle scuole con assunzione di nuovi
maestri ( è per questo che troveremo un
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
giovane
Benito
Mussolini
insegnante
La vera contrapposizione fra i socialisti e i
supplente a Pieve di Gualtieri), si stanziano
proprietari terrieri sostenuti dalla Chiesa,
i primi fondi a scopo di beneficenza
che
pubblica e si predispone il Ricovero Carri
contrattazioni
per opere di assistenza.
alternativa tentata
Anche a livello culturale il clima è
trova eco nella stampa locale del periodo.
effervescente
La
con
la
creazione
nel
nasce
derisione
dagli
scioperi,
collettive,
degli
dalle
dalle
dall'economia
cooperative,
insuccessi
degli
capoluogo della Società del Teatro e di
avversari, le battute sui dirigenti o sul
locali per attività artistico culturali.
parroco, la “guerra” ad accaparrarsi la
E' però a Santa Vittoria che si affianca alla
cittadinanza attivando le orchestre ivi
crescita del movimento cooperativo (
presenti. I socialisti organizzano la festa
l'utopia di Santa Vittoria) quella del
del 1° maggio?
fenomeno delle orchestrine dei violini: su
Il parroco chiama i violini a suonare in
meno di 800 abitanti agli inizi del '900 si
Chiesa! La fiera del Paese vede per tanti
contano 12 famiglie musicali.
anni due feste contrapposte che si sfidano
Orchestrine che non partecipano solo ai
sul numero dei partecipanti! .La guerra
matrimoni o ai funerali civili dove, come si
'15/18/ acuirà questi contrasti, con il
diceva allora.”non voglio preti o suore, ma
ritorno dei reduci che ingrosseranno le file
le bandiere rosse dei veri socialisti..!”, ma
dei disoccupati.E' in questa realtà che un
diffondono il liscio, in versione “ a corda”,
ragazzo espulso dalla Svizzera arriva a
nei
ballare,
Gualtieri il 9 agosto 1919.Solo,in un Paese
divertire e...innamorare i giovani del
completamente diverso dalla sua Svizzera,
periodo.Il nostro Ligabue, amante e
là la freschezza delle alte montagne, qui
conoscitore della musica classica, sapeva
l'umida afosità delle distese orizzontali,
apprezzare
lui
nessun parente ad attenderlo,non una
sconosciuta, tanto da non perdersi mai gli
parola, una tradizione in comune.L'ostilità
appuntamenti con le orchestrine che
di un'Amministrazione che lo vede subito
giudicava più meritevoli come i Bagnoli o i
come un problema, una bocca in più da
Cantarelli, pur ascoltandole quasi sempre
sfamare. Il welfare però funziona e a
all'esterno delle balere per mancanza di
Ligabue viene trovato un tetto e un letto
soldi.
negli stanzoni dell'Ospizio Carri e un
paesi
limitrofi,
questa
facendo
musicalità
a
lavoro
nella
costituenda
cooperativa
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
scarriolanti (1920). Antonio Ligabue ha
Nell'estate del 1909 Celso si reca in
però un problema “Quando sento tossire”-
bicicletta nella vicina Guastalla per il primo
confida a Sergio Negri - “il mio cervello si
“sì”, quello in Municipio e dopo i
fonde...non riesco più a fare niente,
festeggiamenti vuole portare a casa,
nemmeno a dipingere!” Debole fra altri
mettendola sulla canna della bicicletta, la
deboli verrà spesso deriso e umiliato per
novella sposa, ottenendo però il diniego
questo suo problema. Non può certo
del padre: “Il matrimonio, se non è
restare a lungo in questo luogo e cerca
consacrato, non può essere consumato!”
quindi ospitalità nel Paese.Una delle prime
I due coniugi vivranno sempre in armonia,
famiglie che l'ospitano è proprio quella di
la domenica lui l'accompagnerà fino alla
Celso Caleffi, “Batagliòn”, trovandogli
porta della Chiesa proseguendo poi verso
posto nel fienile, come si usava allora.
l'Osteria nella quale attendeva l'arrivo
Ma chi erano i Caleffi e perchè ospitarono
della sposa. Questo era il mondo piccolo
Ligabue? La storia della famiglia parte da
del Guareschi già nella prima metà del
lontano, con Giuseppe che emigra a
'900.Per quel che concerne il nostro
Pittsburg a fine '800, ma noi partiremo dal
racconto riflettiamo su questo convergere
figlio Celso che nel 1908 alla fiera agricola
di una sensibilità cristiana ( “ ero straniero
di Santa Caterina a Guastalla vede uscire
e mi avete ospitato” Matteo) e politica ( la
da
società opprime i deboli e io da buon
messa
quattro
belle
ragazze,
s'invaghisce di una di esse e dopo qualche
socialista li devo aiutare) all'accoglienza.
giorno decide di recarsi dal padre per
E' proprio all'interno di questo mondo che
chiederla in sposa.
Ligabue
Celso è però conosciuto in zona come
indispensabile alla sua sopravvivenza.
socialista
la
Quale sarebbe stata la vicenda umana ed
famiglia di lei è molto cattolica e il padre
artistica di Ligabue se il destino l'avesse
di dare sua figlia in sposa a questo
portato
socialista proprio non se la sente...La
piccolo.
prampoliniano,
mentre
risposta non arriva, poi, forse pensando
che un po' di terra di proprietà i Caleffi la
potrà
lontano
avere
da
questo
quell'aiuto
“mondo
Direttore Casa Museo Antonio Ligabue
Giuseppe Caleffi
possiedono, il padre cede e acconsente al
matrimonio,
purchè
venga
celebrato
anche in Chiesa.
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
cedeva il passo alle spezie, al caffe tostato,
Valpolicella la terra
profumata
al
tabacco
e
per
finire
richiamava
intensamente l’uva passita, era delizioso
quasi divino.
La prima volta che conobbi l'Amarone o
meglio il Recioto Amarone è stato nel
1988 quando ero militare presso la
Caserma Leone Bosin della Brigata Alpina
Orobica del V Corpo d’Armata a Merano.
Volendo condividere un salame nostrano
con alcuni commilitoni scesi alla bouvet
ufficiali per prendere una bottiglia di Vino.
Mi colse all'improvviso facendomi perdere
la ragione, non ero abituato a vini di quel
grado alcolico e di quella poderosità:
ricordo che con la mia Autobianchi A112
Abarth sfrecciai sù una strada nel centro di
Merano lungo il Fiume Passirio, mentre gli
automobilisti che venivano dal fronte
opposto mi facevano i fari, Pietro il
commilitone
Bresciano
che
aveva
condiviso la serata, mi avverti al termine
della via che probabilmente stavamo
viaggiando in senso contrario .…
L'Amarone non è un vino come gli altri, ha
un'anima che riecheggia da tempi antichi
con
nomi
differenti
Retico…..
Acinatico……., è indomabile ed indomito
Li fui attratto da una bottiglia bordolese
abituato
scura con un collarino che recitava ad una
sottometterli alla sua forza generosa, per
fantomatica vinificazione della selezione
questo bisogna portargli rispetto e non
delle sole recie dell'uva (la parte alta del
sottovalutarlo mai.
grappolo più ricca di sostanza secca e
La sua forza non è data solo dall'elevato
zuccherina) opportunamente poste in
grado alcolico ma dal complesso delle
appassimento secondo un procedimento
componenti
antico che si tramandava da secoli. Non
conferiscono un carattere straordinario,
ricordo il nome dell'azienda, ricordo che
mai uguale di annata in annata mai uguale
era un Recioto Amarone poderoso intenso
tra le diverse cantine e territori.
ed
aromi
Per fare un grande Amarone serve un
complessi, struttura esemplare, il fruttato
grande viticoltore dotato di esperienza e
inebriante,
profumi
ed
a
domare
che
gli
uomini
contiene
che
a
gli
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
passione, chi si improvvisa rischia di
su un fuoristrada inconsapevolmente
ottenere un vino mediocre, privato della
diventammo
personalità
della
forte
Confraternita
viticoltori
della
giungemmo mai in quell'azienda e per
Valpolicella alla propria storia e territorio,
dirla tutta non assaggiammo mai quel
l’Amarone è un vino che ha un’anima
Amarone
non
pulsante e viva che muta nel corso del
l’Azienda.
All’epoca
tempo rimanendo sempre fedele alla sua
navigatori o google maps, ma grazie
storia ed a se stesso.
all'aiuto
Quando si beve in cantina un Amarone si è
contadini intenti a tagliare il fieno immersi
completamente immersi ed inebriati non
nel sole pomeridiano, ripiegammo su una
solo dalla forza energetica presente nella
cantina sconosciuta alla guide del vino.
cantina, ma anche dalla sua essenza, se si
Una
esagera non si ha scampo si perde
elegante e gentile ci accolse e ci fece
completamente il senno e la ragione,
conoscere i suoi due figli gemelli Matteo e
l'Amarone non permette errori ...a meno
Simone, da lì inizio un'amicizia fatta di
che un uomo intenzionalmente decida di
intesa e di solenni sbornie inneggianti
perdersi nell'oblio….
all'Amarone; il nostro io esistenziale si
Finito il militare predisposi i preparativi
legò intimamente ai sapori e profumi
per la mia prima missione enoica in quei
presenti all'interno di quell’ umile cantina
della Valpolicella, selezionando l’Azienda
della famiglia Benedetti.
da visitare su una delle prime guide
Ricordo il padre Adriano, uomo di poche
Vinicole pubblicate in Italia. Ritenni che
parole colme di saggezza e significato,
l’Azienda Le Ragose in cima ai monti della
sempre calmo e tranquillo, mai una parola
Valpolicella su per strade bianche poteva
fuori posto mai un gesto di stizza,
essere una scelta interessante.
veramente una persona speciale, i due figli
Chi la vita l'ha vissuta, subita, si è
Matteo e Simone anche loro pazienti,
sporcato del suo odore a volte profumato
gentili ed ospitali, all'inizio facevamo fatica
ma il più delle volte putrido, sa che è un
a riconoscerli.
percorso tortuoso e misterioso pieno di
La cantina era semplice ma funzionale, le
imprevisti e sorprese; quel giorno io ed i
vecchie botti di legno ed i serbatoi in
miei tre compagni Fabio, Giuseppe e Luigi,
vetroresina ed acciaio, le molte damigiane
dei
nasce
fondatori
dal
radicamento
che
futuri
di
dell’Amarone;
riuscendo
preziose
sorridente
non
a
non
trovare
c’erano
informazioni
signora
i
di
dall'aspetto
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distribuite a terra e i pochi essenziali e
ottenuto dalla rifermentazione del vino
semplici macchinari.
valpolicella sulle vinacce di Amarone, in
Il vino come era? Dipendeva dall'annata,
quella situazione era un azzardo della
dallo stato delle botti, e dalle varianti del
cantina.
caso affidato alla poca tecnologia presente
Fui subito affascinato da quel vino
in cantina.
prodotto nel cuore della Valpolicella
A volte si bevevano alcuni grandi Amaroni
classica con uve autoctone ed antiche, la
eccellenti e poi altre volte discreti con
corvina, il corvinone, la rondinella ,
difetti ereditati da botti troppo vecchie
molinara ed altre ancora; un vino unico
per essere usate, il recioto era squisito ad
esclusivo, uno dei pochi vino rossi robusti
aprile
la
secchi adatto a lungo invecchiamento,
fermentazione era dolce e rispecchiava
sicuramente l’unico vino Italiano prodotto
tutti gli aromi complessi e ben definiti del
in
terroir, era percepibile la ciliegia marasca
attraverso l'appassimento delle uve in
ma anche di annata in annata diversi altri
graticci o cassette, tradizione ereditata
aromi che
richiamavano la prugna
dagli antichi Romani durante l’espansione
disidratata, la mela granny smith, la
della coltura della vite in territori dove la
banana ed i frutti tropicali rendendolo un
realizzazione
grande passito da abbinare con la
l’ottenimento di vini dolci non poteva
pasticceria secca ma anche molto adatto
avvenire in vigna per le condizioni
come vino da conversazione.
meteoclimatiche sfavorevoli.
Non subendo filtrazioni spinte poteva
In quella cantina abbiamo passato dei
capitare che nel periodo estivo andasse in
momenti di allegria ed ubriachezza a volte
rifermentazione diventando quel recioto
anche
scappato che in passata qualcuno sostiene
compagnia
sia stato alla base dell’Amarone. Il
conoscere l'evoluzione della cantina dal
valpolicella classico umile e schietto,
1989 ad oggi, provando l'ebbrezza di
vinoso
spazio
comprendere la creazione di un'opera
nelle
d'arte frutto dell'intensa unione fra l'uomo
annate migliori era eccellente, con un
e natura. Ogni annata ci stupiva per le sue
sapore fruttato rotondo elegante, il
evoluzioni ed alchimie, i fratelli Benedetti
ripasso
Matteo e Simone ci chiedevano consigli ed
appena
che
non
all'immaginazione,
vino
completata
lasciava
il
superiore
difficile
realizzazione,
quantità
significative
ottenuto
dell’appassimento
estrema,
ed
abbiamo
abbiamo
per
gioito
in
imparato
a
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
opinioni che gli servivano per migliorare
anche perché è il primo Amarone docg
ed evolversi verso la produzione di vini di
della Valpolicella.
eccellenza sempre prodotti con molta
Recioto
impegno e passione; univoca da parte
nell'antichità
degli ospiti della Cantina è stata l’idea che
retico, vino apprezzato da studiosi ed
i due fratelli e la famiglia Benedetti
imperatori, rosso ottenuto dalle stesse
rappresentassero
uve e dallo stesso procedimento di
l’esempio
più
bello
2011
vigneto
la
denominato
permuta,
acinatico
dell’ospitalità Veronese e nel contempo
appassimento,
cambiano
del legame forte e quasi totalitario tra
appassimento
e
cantina e produttore.
vinificazione.
Profumi
Arrivando ai giorni nostri la cantina si è
intensamente fruttati, gli zuccheri ben
profondamente rinnovata ed innovata,
equilibrati mai stucchevoli o eccessivi,
attrezzature moderne, affinamento in
elegante fresco con una bella acidità che
botti in legno grandi, tonneau e poche
compensa il grado zuccherino, con sentori
barriques per l’affinamento dei vini dolci e
di frutti a bacca rossa, mela granny smith,
per i vini quotidiani tutto acciaio, tecniche
melissa, un eccellente recioto che supera i
sostenibili sia in vigna che cantina ma al
prodotti di molte aziende altisonanti e si
passo con i tempi per una produzione di
caratterizza per la tipicità, niente legno
elevata qualità.
perchè non ne ha bisogno, è già un vino di
La selezione vigneto la Permuta, da un
personalità e sostanza; consiglio a tutti di
attenta
un
dimenticarne alcune bottiglie (se si riesce)
eccellente interpretazione dell'Amarone
per un decennio e sentirete l'evoluzione
2008, profumi e struttura complessa,
del Retico.
ciliegia
disidratata,
Non voglio svelare tutto, vi invito a visitare
spezie, note balsamiche, morbido, caldo ,
la cantina che si trova arrivando da Verona
armonico e persistente; una gradazione di
poco dopo il centro abitato di Negrar di
oltre 17°, un Amarone
a mio avviso
Valpolicella, chiamate Matteo o Simone
ottimo, un vino poliedrico che si può bere
per prenotare la visita… e mi raccomando
subito o tra ventanni.
ditegli mi manda Picone…… anzi Paolo.
e
sapiente
marasca,
vinificazione,
prugna
L'Amarone 2010 eccellente, un’annata
elegante, sentori di spezie, cioccolata,
le
i
tempi
e
di
tecniche
di
freschi
ed
Il CapoVino
Paolo Chinnici
ciliegia marasca, liquirizia, da prendere
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Visita nella Valpolicella
Classica
Centro
(prima parte Az. f.lli Recchia e Az. Fla Tio)
contento
e
partiamo
alla
volta della
Valpolicella, in cuor mio sono veramente
di
avere
l’occasione
di
rincontrare uomini che non vedo da più di
un ventennio e nel contempo di avere la
Il Confratello Carlo mi chiama e mi chiede
la
cortesia
di
accompagnarlo
nella
Valpolicella per fargli conoscere alcuni
produttori
per
la
sua
possibilità di conoscere realtà nuove.
attività
di
Dopo circa un ora di strada giungiamo
nella Valpolicella Classica ed abbiamo la
possibilità di ammirare lo splendido
esportazione.
paesaggio collinare che seppur ferito
Nel
rendermi
disponibile
ad
dall’urbanizzazione disordinata dell’ultimo
accompagnarlo gli illustro alcune idee in
mezzo
merito alla valorizzazione dei prodotti
l’affascinante splendore del passato, ciò
tradizionali
stanno
che più stupisce è il susseguirsi equilibrato
scomparendo e che rappresentano il vero
di boschi e giardini, Ville e Palazzi e delle
tesoro della nostra Italia; purtroppo le mie
colture agricole a volte ancora promiscue
parole rimangono incomprese ed ancora
in cui gli olivi i ciliegi ed i vigneti donano
una volta ho conferma che i limiti sono
una vista di enorme bellezza. Lungo la
italiani
che
dettati principalmente dalle persone e non
solo dall’ambiente che ci circonda.
Fissiamo la data della piacevole gita,
secolo,
manifesta
ancora
strada è un susseguirsi di cartelli che
indicano nomi di produttori di vino a volte
altisonanti a volte sconosciuti
riservandomi di selezionare le aziende da
visitare.
Nei giorni a venire penso ad alcuni
produttori conosciuti nel passato, ed alla
recente 1° Vetrina dell’Amarone della
Valpolicella, in cui ho avuto l’occasione di
assaggiare numerosi Amarone della zona
Classica.
Il mercoledì della settimana successiva ci
troviamo al casello autostradale di Brescia
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
regionale di un popolo : “I Veneti”, popolo
antico anzi antichissimo, Giulio Cesare cita
nel libro “la guerra Gallica e la guerra
civile” il popolo dei Veneti insediato nel
nord
Europa,
come
grande
popolo
costruttore di navi ed abile navigatore
degli oceani, guarda a caso a distanza di
secoli Venezia diventa la più grande
repubblica marinara.
La Valpolicella è famosa nel mondo per
l’antichissimo Recioto Rosso conosciuto
Qui non è solo la terra dell’Amarone e del
sotto il nome prima di Retico e poi di
Recioto ma anche di un pregiato olio
Acinatico.
extravergine fine e delicato, di ciliegie
dolcissime e succulente tra cui la mora di
cazzano inserita nell’elenco dei prodotti a
denominazione di origine protetta; tutti
sapori speciali legati dall’appartenenza a
Sono stati i Romani per la grande
domanda nei centri urbani, ad estendere
l'area di produzione dei vini dolci nel nord
Italia lungo le alpi Retiche, oltre le zone
naturalmente
questo territorio.
vocate
del
sud
Italia;
superando i problemi di marcescenza delle
I produttori vinicoli, non dovrebbero mai
uve appassite in vigna attraverso una
dimenticare il valore della territorialità e
tecnica
tipicità, offrendo agli ospiti una buona
appositamente
fetta di Salame Veronese dal gusto
adeguatamente ventilati.
saporoso,
profumato
e
prodotto nelle montagne Venete, al fine di
suggellare il legame intimo con la propria
terra e di rendere riconoscibile il terroir
nella sua accezione piu ampia, di prodotti
paesaggi
dovrebbero
che
rappresentavano
rappresentare
appassimento
in
predisposti
locali
ed
leggermente
agliato e di qualche formaggio stagionato
e
di
e
l’identità
Il Recioto rappresenta uno dei pochi vini
passiti rossi dolci Italiani, ma anche il più
recente Amarone (voglio ricordare con
analogo metodo lo Sfursat della Valtellina
ed il vino raro Burson da uve Longanesi)
vino
passito
rosso
secco
da
invecchiamento.
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
Entrambi i vini oltre avere caratteristiche
chilometri giungiamo presso la frazione
che li rendono longevi e particolarmente
collinare
adatti all’invecchiamento, hanno ricchezza
destinazione è l’Azienda Vinicola f.lli
di estratti e complessità di aromi che li
Recchia ubicata in collina nel cuore della
collocano tra i migliori vini italiani da
zona classica.
invecchiamento insigniti nella DOCG.
di
Jago.
La
nostra
prima
Ci accoglie cordialmente il figlio Luca,
Altro aspetto molto interessante è la
dopo le presentazioni e saluti di rito ci
variabilità
accompagna nella visita della Cantina.
derivante
dalle
diverse
microzone su cui vengono allevate le
vigne, ma anche derivante dal blend di
uvaggi utilizzati e dalle numerose variabili
che entrano in gioco nel processo di
appassimento,
di
vinificazione
ed
Il percorso parte dalla zona di ricevimento
delle uve aziendali e prosegue nella zona
di
vinificazione,
poi
nella
zona
di
affinamento dei vini, finendo nel fruttaio
di appassimento delle uve.
affinamento.
L’azienda storica nacque come mezzadri
Nel disciplinare della DOCG sono definite
tre diverse zone: la zona Classica, la
Valpantena e la zona estesa, all’interno di
queste zone sussiste la presenza di diversi
areali o sotto zone non classificate (è stato
comunque fatto un interessante tentativo
di classificazione dei profili sensoriali per
vallate da parte del consorzio), in tali
Vallate è stata analizzata ed accertata una
differenza significativa espressa nei diversi
stili degli Amarone prodotti.
che lavoravano originariamente i terreni
agricoli per conto del nobile della zona,
attraverso l’acquisizione di qualche ettaro
di vigneto iniziò la vinificazione delle
proprie uve da destinare al mercato, fù
l’inizio di una produzione prettamente
agricola locale diffusa nella Valpolicella,
dove ogni famiglia produceva tutto ciò di
cui aveva bisogno, vino, olio, ciliegie; un
ricco
territorio
come
la
Valpolicella
ubicato nelle vicinanze del Lago di Garda
Nella zona riconosciamo un’altra presenza
consentiva agli agricoltori grazie al clima
importante del territorio: il bellissimo
mite, di produrre praticamente tutto
marmo di Verona.
quello che serviva per le esigenze familiari.
Giunti nel bel centro antico di Negrar
Dopo, sacrificio su sacrificio l’azienda
superiamo
cresce, prende prima in affitto vigneti e
la
chiesa
e
dopo
pochi
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poi li acquista fino ad arrivare a quasi 100
la cantina; insomma un’azienda moderna
ha di terreni coltivati a vigneto, superficie
in grado di produrre vini di qualità legati al
che per una cantina cooperativa può
territorio (circa 500.000 bt).
essere una modesta superficie ma che
rappresenta un enormità per un singolo
produttore nella Valpolicella. L’ultimo
passaggio
importante
dell’azienda
consente di acquistare la Villa dei nobili
con il pregevole ed ambizioso progetto
della famiglia di procederne al restauro.
L’azienda ha beneficiato dell’esperienza
familiare
che
si
è
generazione
in
contraccolpi
derivanti
tramandata
generazione
dal
di
senza
ricambio
Veniamo accompagnati nel locale di
vendita
annesso
alla
cantina
dove
generazionale, mi ha colpito il figlio Luca
passiamo a degustare alcuni vini aziendali,
che con sincerità ha manifestato la stima e
in
gratitudine per il nonno, il padre e gli zii
Superiore
per il valore che gli è stato consegnato, la
Ripasso 2014, Valpolicella Classico 2014
gratitudine è un sentimento di questi
Ripasso selezione, Amarone Classico 2012,
tempi non scontato.
Amarone Classico selezione 2010.
L’azienda è ben organizzata, utilizzando
Ho un ottima impressione dei Vini, tutti
una procedura di qualità nella produzione
eleganti,
del vino e contando su ampi spazi ed una
cedimenti, il legno si sente ma e garbato e
cantina scavata nella roccia che garantisce
ben calibrato ed i vini sono profumati, di
un affinamento ideale del prodotto.
buona struttura ed ottima persistenza,
sequenza
il
Valpolicella
Classico
2014,
Valpolicella
Classico
rotondi
e
senza
difetti
o
danno l’idea di prodotti studiati per essere
Le botti in legno di diverse dimensioni
vengono
manutentate
e
sostituite
periodicamente al fine di garantire la
massima qualità del prodotto, l’azienda
dispone
di
quattro
fruttai
per
piacevoli al gusto anche internazionale.
Capita raramente di trovare un’azienda
che in tutti i suoi vini garantisce una
costanza qualitativa, c’è sempre qualche
vino o qualche annata meno riuscita,
l’appassimento di cui uno collocato sopra
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Recchia riesce invece ad essere sempre ad
La seconda azienda che visitiamo è
ottimi livelli qualitativi, i prezzi al dettaglio
l’Azienda Agricola Fla Tio ubicata nella
sono Buoni e questo per il consumatore è
fascia pedecollinare di San Pietro in
un ottimo connubio, infatti notiamo
Cariano,
durante la nostra presenza che il punto
vinicola che da pochi anni ha intrapreso
vendita è sempre affollato.
anche
è
una
piccolissima
l’attività
di
azienda
vinificazione
ed
imbottigliamento con una produzione
annua di circa 10000 bt, anch’essa è nella
zona
classica
ma
i
vigneti
sono
parzialmente in pianura.
Flavio il giovane titolare ci accoglie
gentilmente e ci accompagna in cantina, ci
spiega che i vigneti sono collocati in un
particolare areale che conferisce profumi
ed aromi particolari al vino, inoltre la
I due Vini che più mi hanno stupito e che
evidenziano una qualità di tutto rispetto
ed ai vertici della Valpolicella sono il
Valpolicella
Superiore
ed
il
Ripasso
selezione “le Muraie”. Volendo trovare un
vino non entusiasmante o qualche difetto
avrei difficoltà, forse se dovessi dare un
consiglio a Luca, auspicherei che nel locale
di ricevimento e vendita possano essere
fatti conoscere ed assaggiare i tanti
prodotti tipici regionali di eccellenza in
personalità del vino è caratterizzata dalla
presenza
di
un
vitigno
minore
“la
terodola”; siamo quindi in presenza di una
sottozona che sviluppa vini con una
particolare personalità. La cantina è
semplice e funzionale, passiamo in un
locale annesso alla cantina per procedere
all’assaggio dei vini aziendali : Valpolicella
classico Superiore , Valpolicella classico
ripasso,
Amarone
classico
,
Recioto
classico .
abbinamento ai Vini Aziendali e che venga
introdotta
in
cantina
una
sezione
multimediale che posso illustrare ai tanti
clienti
la
storia
e
caratteristiche
dell’azienda, questo per maggiormente
valorizzare i loro prodotti.
Ci spiega Flavio che il Recioto viene
ottenuto con un procedimento particolare
di vinificazione che conferisce al vino degli
aromi particolari,
le uve vengono
selezionate da un vigneto particolarmente
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vocato
con terreno prevalentemente
sabbioso
che
eleganza
al
conferisce
ed
prima il padre e poi Flavio hanno voluto
aromi
valorizzare all’interno del loro vino di
caratteristici, Flavio ci dice che purtroppo i
maggior pregio. Gli aromi sono complessi
consumi di Recioto di anno in anno
come è giusto che sia in un Amarone che
diminuiscono a scapito dell’Amarone in
si rispetti, ai tradizionali
quanto i vini dolci non soddisfano più il
seguono note di erbe officinali, di spezie di
gusto del consumatore.
cioccolata, sicuramente un grande vino
vino
finezza
minore coltivato nella Valpolicella che
oltre
Iniziamo l’assaggio con
ad
il Valpolicella
classico superiore che mantiene una forte
connotazione tipica, complessivamente
risultando un po' magro. Il Ripasso che è
uno dei vini più difficili da realizzare per il
processo unico a cui viene sottoposto di
rifermentazione
del
Valpolicella
sulle
vinacce di Amarone o Recioto, a mio modo
di vedere anch’esso non eccede in
complessità
e
struttura.
Passiamo
all’Amarone sicuro della qualità che avevo
avuto modo di conoscere alla prima
Vetrina dell’Amarone di Negrar della
Valpolicella,
Ottimo
e
frutti rossi
adatto a lunghi invecchiamenti che risulta
un ottima interpretazione dell’areale.
Proviamo incuriositi ad assaggiare il
Recioto
…
eccellente,
quasi
divino,
complesso, fresco non stucchevole, invita
a berne senza limiti. I due ultimi vini di
sicuro interesse, giustificano una visita
della cantina per conoscere Flavio e la sua
famiglia e vivere il territorio attraverso il
suo entusiasmo, direi due vini che gli
appassionati
custodire
devono
gelosamente
sicuramente
nella
propria
cantina.
sicuramente
Flavio tenace determinato ed entusiasta
caratteristico di un’areale ben specifico,
seppur in piccoli numeri ci dice che si è già
notevolmente differente da quello della
orientato verso mercati emergenti quali il
zona di Negrar, un vino molto elegante
Giappone, non resta che fargli gli auguri
dalla bella acidità, sapidità e mineralità, in
ben sapendo che avrà un futuro di sicura
cui si ritrovano inusuali aromi di erbe
crescita e miglioramento anche nei vini
officinali. E’ un vino che non stanca ma
minori aziendali.
invoglia a berlo, caratteristica importante
per
un
Amarone,
probabilmente
Il CapoVino
Paolo Chinnici
accentuata anche grazie all’apporto delle
piccole quantità di terodola, un vitigno
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
AGRICOLTURA PAESAGGIO
E TERRITORIO
sviluppo sostenibile a livello ambientale,
sociale ed economico.
L’intensificazione
della
produzione
agricola e dell’urbanizzazione sono i due
principali fattori che mettono a rischio i
valori estetici, sociali ed economici del
paesaggio, legato all’agricoltura da un
binomio che funziona e rende benefici alla
società soprattutto quando gli agricoltori
vengono coinvolti nel mantenimento delle
aree rurali attraverso una combinazione di
attività
che
comprendono
decisioni
sull’utilizzo della terra e sulle pratiche di
coltivazione.
La produzione alimentare non può essere
più
considerata
l’unico
fine
dell’agricoltura, che è un’attività cruciale
per contribuire al miglioramento della
qualità della vita sotto molteplici aspetti.
A livello europeo, fra i beni pubblici
essenziali generati dall’agricoltura viene
valutato anche il paesaggio, codificato
dalla"Convezione europea del paesaggio"
come una determinata parte di territorio,
così come è percepita dalle popolazioni, il
cui carattere deriva dall'azione di fattori
naturali
e/o
umani
e
dalle
loro
interrelazioni. In Italia il"Codice Urbani"
dal 2004 tutela il paesaggio nei suoi valori
storici, culturali, naturali ed estetici,
attraverso l’individuazione dei fattori di
Per comprendere quanto strategico sia il
ruolo dell’agricoltura per una migliore
gestione
del
paesaggio
basterebbe
osservare come laddove mancano le cure
e le attività di manutenzione del territorio,
la natura cerca di riappropriarsi dello
spazio
perduto
idrogeologici
o
causando
squilibri
dilagano
attività
antropiche con usi della terra impropri e
dequalificanti. È sempre più importante
coinvolgere nella gestione del paesaggio
gli agricoltori, il cui numero è però andato
calando negli ultimi anni, in parallelo al
diffondersi di pratiche agricole intensive
che hanno portato alla scomparsa di
terrazzamenti, ciglioni, muretti a secco,
siepi che, soprattutto nelle zone montane,
rischio e vulnerabilità, e promuovendo lo
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Atmosfere Ebbre_Rivista bimestrale dell’Associazione_01 anno 2017
avevano
contribuito
per
secoli
al
fondamentale un rapporto stretto con il
contenimento dei fenomeni erosivi.
proprio territorio e la tutela e la
. In genere, il paesaggio agricolo europeo è
valorizzazione dello stesso risulta sempre
il frutto dell’equilibrio (o del disequilibrio)
piu’ fondamentale per valorizzare la vite, il
fra processi naturali e attività antropiche.
vino e le abilità del posto.
Così la cultura europea concepisce la
A questo approccio prenderà sempre piu’
conservazione della biodiversità all'interno
valore il territorio come fattore pubblico ,
dei paesaggi agricoli come un tema
un territorio forte rende la popolazione
fondamentale della conservazione della
che ci vive orgogliosa , si vive meglio rende
natura, con qualche distinguo, però.
felici e questo si riflette anche in un valore
La tradizione paesaggistica d’oltralpe da
aggiunto indiretto ma fondamentale per
sempre
le
tutti. Se sempre piu’ settori avvieranno un
componenti ambientali e, di conseguenza,
approccio olistico cosi’ profondo sempre
la biodiversità come elementi fondanti e
piu’ il made in Itali avrà successo in tutto il
fondamentali del paesaggio, mentre la
mondo
cultura paesaggistica italiana, che ha
approccio sulle quantità che abbiamo ora.
radici letterarie e artistiche, fatica a
L’italia
riconoscere al paesaggio connotazioni
piccolissime parcelle agricole non puo’
ulteriori rispetto a quelle estetiche e
competere in nessun modo e in nessun
culturali. A tale proposito risulta sempre
quantità con le grandi distese del mondo
piu’ impellente un nuovo approccio alla
.Ma grazie alle sue storiche capacità,
cultura del paesaggio e in questo caso al
storiche tradizioni e storiche ricchezze di
rapporto
e
biodiversità puo’ diventare una rarità di
coltivazione della vite .Infatti mai come nel
eccellenze per il mondo con il giusto
caso del vino il terroir e fondamentale .
valore e con il giusto compenso delle
Questo settore infatti risente in maniera
maestranze agroalimentari .Solo cosi’ si
fondamentale nel rapporto coltivazione
potrà salvare la nostra grande ricchezza
dell’uva , paesaggio , terreno e produzione
paesaggistica che tutto il mondo ci invidia
del vino .Tutti gli altri settori (prosciutti si
e produrre sempre piu’ prodotti di
possono importare materie prime , pasta
altissimo valore.
considera
, paesaggio
la
natura,
, territorio
si possono importare grani da tutto il
mondo, formaggi idem) nel caso del vino e
,
abbandonando
il
becero
è un piccolo paese , con
Il Presidente della Fondazione
Pianura Bresciana
Geminati Riccardo
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LA COSTITUZIONE ITALIANA
E LA CULTURA DELLA
BELLEZZA
direttamente che la paternità sia negativa,
così la presenza di cattivi politici non
determina che la politica sia qualcosa di
negativo.
La politica è qualcosa di importante a cui
noi tutti dovremmo partecipare con
passione e attenzione dando anche nel
piccolo il nostro contributo.
Noi
italiani
possediamo
una
delle
costituzioni più belle del mondo. I primi
dodici articoli della costituzione italiana
Quest’anno ricade il settantesimo della
racchiudono il senso e l’identità italiana,
nostra
Costituzione che fu approvata
identità che è maturata in un preciso
dall'Assemble Costituente il 22 dicembre
contesto storico culturale ben identificato
1947 entrò in vigore il 1º gennaio 1948.
in una frase del discorso agli studenti,
Le origini della nostra costituzione vanno
tenuto presso la Società Umanitaria il 26
ricercate innanzitutto nella ribellione alla
gennaio del 1955 da Piero Calamandrei.
sofferenza culturale imposta dal pensiero
«Se voi volete andare in pellegrinaggio nel
unico della dittatura e nella voglia di
luogo dove è nata la nostra costituzione,
libertà culturale; voglia di ritornare alla
andate nelle montagne dove caddero i
politica la “politikḗ “dal greco antico “che
partigiani, nelle carceri dove furono
attiene alla pόlis”. Politica è occuparsi del
imprigionati, nei campi dove furono
lavoro, della salute, della scuola, del
impiccati. Dovunque è morto un italiano
futuro. La politica è qualcosa di molto
per riscattare la libertà e la dignità, andate
importante anche se oggi la politica è vista
lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la
come qualcosa di negativo per colpa di
nostra Costituzione.»
molti cattivi politici.
Parlare dei primi dodici articoli della
Facendo un’analogia azzardata, la politica
costituzione, richiederebbe molto di più di
è
di
una semplice riflessione di queste pagine,
importante e meraviglioso; l'esistenza di
per questo ci focalizzeremo su un solo
padri violenti e squilibrati non determina
articolo di interesse anche della nostra
come
la
paternità:
qualcosa
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associazione.
riunirsi basta fare un capannone e invece
I padri costituenti con spirito visionario
noi abbiamo costruito chiese, cattedrali e
introdussero tra i principi fondamentali
bellissime piazze.
l'art. 9 che recita “La Repubblica promuove
lo sviluppo della cultura della tecnica e
Il connubio tra cultura, scienza e tecnica è
della scienza. Tutela il paesaggio, il
fondamentale per creare il bello. Se non
patrimonio storico e artistico”. Il peso del
fosse nato Piergiorgio Perotto inventore
pensiero espresso da queste parole ancora
del Personal Computer (Italiano) o Giulio
oggi mi stupisce, scritte per legge anni
Natta (Italiano) inventore delle plastiche,
prima
qualche
del
pensiero
dei
movimenti
anno
dopo
qualcun
altro
ambientalisti nati nei primi anni 60 o di
l'avrebbe inventato, era solo questione di
cantautori impegnati come Bob Dylan o
tempo.
Bruce Springsteen.
Ma se non fosse nato Leopardi, l'emozione
Pensate che subito dopo la guerra in Italia
suscitate da poesie come l'infinito non ci
la gente non aveva da mangiare; in un
sarebbe mai stata, così arrivando ai giorni
paese distrutto dalla guerra civile questi
nostri se non fosse nato Vasco Rossi,
visionari dei padri costituenti pensavano
l'emozione di una canzone come
con lungimiranza che come principio
Chiara non l'avremmo mai avuta.
fondante del nuovo stato bisognasse
I padri costituenti in modo visionario ci
investire sulle persone attraverso la
hanno
cultura, la bellezza e la tutela del
d’investire sulle persone, per creare il
paesaggio.
connubio tra cultura, scienza e tecnica al
Viviamo nel paese della sindrome di
fine di creare bellezza.
Standhal, un paese circondato dal bello,
Altro tesoro italiano è la bellezza del
ma il bello esce dalla cultura, fare un
paesaggio che deve essere tutelato,
ponte non è solo unire due sponde,
perchè una volta che lo rovini l'hai perso
pensate alle arcate dell'Autostrada del
per sempre.
Sole che uniscono vallate, sono così belle
Noi abbiamo avuto il boom economico
che le loro fotografie sono state esposte
perchè in quegli anni si investiva nelle
nel
persone
più
prestigioso
museo
di
arte
tracciato
e
contemporanea: il MoMa di New york. Per
imprenditori
fare un punto di ritrovo per pregare o
Olivetti.
nel
la strada
bello,
Alba
indicando
pensate
illuminati come
a
Adriano
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L'articolo 9 della nostra costituzione
semplicemente ci incita al connubio tra
cultura, scienza e tecnica per creare
bellezza, perché la bellezza è emozione e
l'emozione è il sapore della vita.
Il Segretario della
Confraternita dell’Amarone e dei Vini Rari
Stefano Tenini
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