Ostuni: Botte da orbi all`ex moglie, arrestato.

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mercoledì 11 gennaio 2017

Ostuni: Botte da orbi all’ex moglie, arrestato.

Nei giorni scorsi, gli investigatori del Commissariato della Città Bianca, a seguito di complessa ed articolata attività investigativa, traevano in arresto nella flagranza del reato di lesioni personali aggravate ai danni dell'ex moglie, un soggetto del posto, noto agli Uffici e con alcuni passati di polizia anche specifici. La donna a seguito delle lesioni subite ha riportato una prognosi di 21 giorni, salvo complicazioni. L'uomo, identificato in POMES Angelo Alfonso, classe 1970, d'intesa col PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Giuseppe DE NOZZA, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso un abitazione diversa da quella della vittima.Più nel dettaglio, i particolari dell'intervento: nella giornata di lunedì scorso, giungeva presso la sala operativa del Commissariato una richiesta d'intervento da parte di una donna evidentemente scossa e con la voce rotta da un forte pianto. La stessa lamentava di essere stata aggredita violentemente dal suo ex marito, alla presenza dei 2 figli minori di 4 e 9 anni.Immediatamente, un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato ostunese raggiungeva il luogo e, qui giunti, si trovava dinanzi ad una situazione particolare dettata dal forte stato di agitazione dei 2 bambini nonché dalla presenza della loro madre che si reggeva in piedi con difficoltà, accusando dolori in diverse parti del corpo. Prontamente soccorsa, anche con l'ausilio di altro personale dell'ufficio sopraggiunto, la si faceva condurre presso il locale Pronto Soccorso per le necessarie cure mediche mentre i minori, anche mediante il qualificato intervento di una professionista dei servizi sociali, venivano adeguatamente ed opportunamente assistiti e successivamente accompagnati presso l'abitazione dei nonni materni. L'uomo veniva condotto presso il Commissariato dopo esser riusciti, con non poche difficoltà, a ricomporre la situazione di aspra contrapposizione che i poliziotti avevano constatato essere ancora in atto al loro pronto arrivo nell'abitazione.Una volta in ufficio, personale qualificato dell'Ufficio Denunce e della Polizia giudiziaria del Commissariato dava avvio ad un articolata ed accurata ricostruzione dell'accaduto che, all'esito degli accertamenti di competenza, permetteva di individuare diverse evidenze probatorie a sostegno della responsabilità penale del POMES le cui condotte violente procuravano diffuse lesioni alla donna che riportava politraumi con una prognosi di 21 giorni, salvo complicazioni.Lo stesso, di fatti, nonostante la presenza dei figli di soli 4 e 9 anni, per un diverbio con l'ex compagna riconducibile alla gestione della prole, non aveva esitato di colpirla ripetutamente e con estrema veemenza con schiaffi e pugni al viso, sferrandole inoltre un forte calcio all'addome e rincarando la dose, sbattendole la testa sul cofano di un autovettura.Un escalation di violenze che non si interrompeva nonostante i figli, terrorizzati ed in lacrime, dicessero al padre di fermarsi e nonostante la donna avesse dovuto subire l'ulteriore umiliazione di urinarsi indosso, avendo veramente temuto per la propria vita.Solo dopo aver subito l'impeto dell'aggressore, sfruttando un momento favorevole, riusciva a rifugiarsi in macchina, chiudendosi dentro e richiedendo l'intervento della Polizia di Stato. Decisivo è stato, nell'economia del provvedimento restrittivo adottato a carico dell'odierno arrestato, l'attento ascolto della vittima

in sede di denuncia il cui coraggio di denunciare ha permesso alla Polizia di Stato di attivare le procedure di Legge per assicurare alla giustizia l'uomo e, così, evitare anche un negativo processo di vittimizzazione secondaria della malcapitata che ha percepito istituzionale e professionale vicinanza lungo il difficile percorso intrapreso.All'esito della complessa attività ricostruttiva, le evidenze probatorie acquisite venivano compiutamente e dettagliatamente portate a conoscenza del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Giuseppe DE NOZZA. Questi, concordando con l'operato dei poliziotti del Commissariato di Ostuni, all'esito delle formalità di rito, disponeva che POMES Angelo Alfonso, non nuovo ad episodi simili al descritto, fosse associato in stato di arresto per lesioni personali aggravate ai danni dell'ex moglie, presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.L'intervento della Polizia di Stato ha certamente contribuito a scongiurare che il grave episodio di violenza potesse sfociare in ulteriore evento negativo nonché in un nuovo caso di femminicidio. I servizi di controllo del territorio di competenza a tutela delle vittime di questi come di altri reati da parte della Polizia di Stato sarà costante nell'ottica del quotidiano raggiungimento della sicurezza generale.