commissariato san ferdinando… le gravissime

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Sindacato Italiano Lavoratori Polizia C.G.I.L. Segreteria Provinciale di Napoli

Sede Enzo D’ANNA - via Medina 1 Napoli - Tel. e Fax.081/5524660

AL SIGNOR QUESTORE DI NAPOLI “ COMMISSARIATO SAN FERDINANDO… LE GRAVISSIME CARENZE DI UN UFFICIO STRATEGICO PER LA CITTA’ DI NAPOLI”

^^^^^ Ci sono dei problemi in molti Uffici di Polizia e spesso il sindacato, sollecitato dai tanti poliziotti che vivono i disagi e le difficoltà di situazioni assurde, mette in rilievo quello che altrimenti non verrebbe mai alla luce, a causa di una atavica volontà di dirigenti ancorati alla propria poltrona e che non ammettono di avere problemi e carenze negli Uffici da essi diretti. E’ il caso del Commissariato San Ferdinando, già definito in passato dal SILP CGIL come “emblema di degrado istituzionale”, nel quale le carenze strutturali e logistiche che affliggono uno strategico presidio di Polizia di questa città, ledono immancabilmente l’immagine della Polizia di Stato ed influenzano, in modo negativo, l’attività di servizio, annullando quelli che sono i sacrifici dei tanti colleghi che quotidianamente sopperiscono alle mancanze dell’Amministrazione. Nel corso di una partecipata assemblea sindacale, tenutasi il giorno 5 u.s. presso quel Commissariato, sono emerse ulteriori problematiche e difficoltà che devono necessariamente essere portate alla Sua attenzione, al fine di porre termine ad una situazione che definire disastrosa è forse riduttivo. Si sarà certamente reso conto che, come già tempo fa denunciato da questa O.S., non è stata mai risolta l’incongruenza di un Commissariato che convive in uno stabile sede di uffici, case di cura per anziani e civili abitazioni, per non parlare dell’assenza delle più elementari norme di sicurezza generale per il personale e per i cittadini che si rivolgono quotidianamente a quell’ufficio di Polizia. Ben oltre il limite della decenza è divenuta la situazione relativa alle pulizie, effettuate, quando è possibile, in modo sporadico ed approssimativo, costringendo poliziotti e cittadini a vivere in ambienti sporchi e malsani. A questo si aggiunge un’organizzazione interna lasciata all’approssimazione ed al pressapochismo, con mansioni degli addetti non riportate sull’ordine di servizio e sulle variazioni giornaliere, nelle quali si evidenzia un servizio ma in realtà si viene comandati per un altro, con una evidente mancanza di chiarezza nelle attribuzioni. Per tutti valga come esempio l’U.R.P.-Denunce, ove al posto dell’Ufficiale di P.G. del ruolo Sovrintendenti, benché ne risulti la presenza in servizio, viene comandato improvvisamente un Ispettore che deve occuparsi di ricevere le denunce del pubblico,

tralasciando le quotidiane attribuzioni di competenza che, nel frattempo, si accumulano poco alla volta. Tra l’altro, nelle giornate festive, nonostante la circolare del 3/07/2010 sulla riorganizzazione dell’URP, viene comandato il solo Ispettore di turno, senza la prevista collaborazione di altri operatori, disattendendo le disposizioni vigenti e rendendo problematica l’attività istituzionale di un Ufficio centrale importantissimo. Talvolta è accaduto che, assurdamente, nella programmazione settimanale non sia stato comandato neanche un Ufficiale di P.G. a quel settore, salvo poi disporne quotidianamente l’impiego da parte di Ispettori che risultano presenti in servizio. Aggiungiamo che i colleghi impiegati quali poliziotti di quartiere vengono utilizzati senza alcuna reale organizzazione lavorativa, con alcuni di essi immessi negli uffici interni e addetti attualmente all’U.C.T. e all’U.R.P., mentre altri permangono tuttora a pattugliare la zona di competenza. Infine, non permettendo la reale valutazione del personale da parte dei diretti superiori, viene demandata all’Ufficio Gestione Risorse la redazione e compilazione dei rapporti informativi, senza una diretta e quotidiana conoscenza da parte di questi delle effettive capacità dei colleghi, generando quindi situazioni di permanenza per anni nel medesimo punteggio di elementi assidui nelle attività e nella frequenza in servizio. Il SILP Le chiede, quindi, di far cessare questo stato di degrado e di disorganizzazione del Commissariato San Ferdinando, al fine di riportare la serenità tra tutto il personale che, con immensi e quotidiani sacrifici, si occupa della tutela e della sicurezza dei cittadini in una zona nevralgica del centro cittadino. Augurandoci che non prosegua l’immobilismo sulle questioni segnalateLe, restiamo in attesa di determinazioni in merito; in caso contrario ci vedremo costretti a denunciare pubblicamente le condizioni di vita e di lavoro dei colleghi in servizio al Commissariato San Ferdinando. L’occasione è gradita per porgerLe distinti saluti. Napoli 9 maggio 2014