Besozzi in minoranza: «Serve un governo di responsabilità

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Castelletto Ticino 13 gennaio 2017

Besozzi in minoranza: «Serve un governo di responsabilità» Sorpasso del centrodestra in Provincia

E’ una situazione assolutamente inedita per la Provincia di Novara quella che è venuta a crearsi dopo le elezioni del consiglio provinciale di domenica 8 gennaio. Il sindaco castellettese e presidente della Provincia

Matteo Besozzi

, espressione del Partito democratico, si trova ora a doversi confrontare con un consiglio provinciale dominato dal centrodestra. Le due liste presentate dagli esponenti del centrodestra novarese, «Provincia protagonista» e «La Provincia dei Comuni» hanno ottenuto rispettivamente 34.445 voti (ponderati attraverso un complesso sistema di calcolo) e 18.085 voti, e combinate insieme hanno superato le preferenze raccolte da «La Provincia in Comune», la lista sostenuta da Besozzi e da tutto il centrosinistra, che ha raccolto 25.555 voti ponderati. Lo scenario scaturito dalle elezioni vede quindi il centrosinistra rappresentato da 4 consiglieri più il presidente (

Maria Luisa Laura Noro

,

Emanuela Allegra detta Milù

,

Giuseppe Cremona

e

Stefano Zanzola

), la prima lista di centrodestra rappresentata da 3 consiglieri (

Enrico Bertone

,

Elisa Lucia Zanetta

e

Paolo Sibilia

) e la seconda lista di centrodestra con un bottino di 5 seggi (

Ivan De Grandis

,

Massimo Marcassa

,

Andrea Crivelli

,

Michela Leoni

e

Luca Piantanida

).

E se da una parte l’onorevole

Gaetano Nastri

e il segretario provinciale del Carroccio

Marzio Liuni

chiedono le dimissioni di Besozzi, il quadro politico uscito dalle elezioni non sarebbe però così negativo per il centrosinistra, almeno a giudicare dalle dichiarazioni del presidente, che si è detto soddisfatto, in questa circostanza, dell’esito delle urne per la sua lista. «Malgrado la sconfitta - dice infatti Besozzi - sono contento del risultato uscito dalle urne. I metodi di voto per la Provincia, che chiamano a esprimere la propria preferenza esclusivamente gli amministratori locali, e che ricalcolano i seggi in Provincia ponderando il peso e gli abitanti di ciascun Comune, difficilmente potevano dare vita a un risultato migliore per la mia lista. Dopo la sconfitta del centrosinistra nelle ultime elezioni di Novara e Trecate, che sono i due centri più grandi del Novarese, era impossibile che vincessimo in Provincia. Riuscire a ottenere in questo contesto 4 seggi, senza permettere a nessuna lista di avere da sola la maggioranza assoluta, è stato il massimo risultato a cui potevamo ambire. Quando convocheremo il prossimo consiglio provinciale ribadirò quelle che sono state le mie linee programmatiche per questi primi anni di mandato. Mi troverò in un consiglio provinciale senza avere la maggioranza? Credo che in questa situazione e in questo momento storico l’unico modo per non paralizzare il nostro ente sia quello di creare un governo di responsabilità. Chiederò a tutti i consiglieri di anteporre il bene del territorio alle posizioni di partito. In un momento in cui mancano le risorse per le scelte politiche e in cui la legge Delrio, privata del sostegno delle norme sugli enti locali bocciate nel corso dell’ultimo referendum, lascia le Province in uno stato di incertezza generale, non ci si può permettere il lusso di ragionare dando la priorità alla politica e alle correnti. Si dovrà lavorare insieme dando priorità alle esigenze dei nostri paesi». Analizzando l’esito delle urne emerge anche un altro dato. I consiglieri provinciali eletti sono in larga parte espressione di Novara e del suo circondario. Sono pochi i rappresentanti dell’Aronese e del Borgomanerese che hanno superato l’esame del voto ottenendo un seggio a Palazzo Natta. Se infatti in Provincia siederanno, oltre allo stesso Besozzi, il castellettese Paolo Sibilia e la borgomanerese Elisa Lucia Zanetta, numerose sono le bocciature dei candidati della zona del lago. Non sono riusciti a raggiungere l’obiettivo dell’elezione anche sindaci molto conosciuti nel circondario, come l’oleggese

Renzo Norbiato

, la dormellettese

Lorena Vedovato

e il varalpombiese

Alberto Pilone

. «Nella nostra lista - dice Besozzi - abbiamo cercato di rappresentare un po’ tutti i territori della Provincia, dal Cusio alla zona Nord, fino a Novara città. Anzi, sono contento per un dato emerso dopo queste elezioni. A votare per la mia lista sono stati soprattutto e in larga

parte gli amministratori dei piccoli Comuni, delle aree meno popolate. 270 amministratori hanno scelto noi, a conferma del nostro forte legame con il territorio».