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giovedì 12 gennaio 2017, 10:15
Al-Sisi regolamenta la preghiera del venerdì: tumulti e
proteste
Polemiche in Egitto per la decisione del Governo che metterebbe sotto tutela gli Imam
di Redazione Video / t.m.
Il Ministero degli Affari Religiosi egiziano ha preparato un piano di regolamentazione dei sermoni del venerdì
della durata di 5 anni. Il Ministero afferma che inizierà a redigere le 270 tematiche con la collaborazione di docenti
di religione, psicologia e sociologia. I sermoni saranno disponibili sul sito web del Ministero, affinché sia possibile fare
osservazioni e revisioni prima che siano presentati al Presidente Abdel Fattah al-Sisi. Tutto ciò avviene, dopo che, proprio
al-Sisi, aveva rivolto una critica esplicita al Ministro Mohamed Mokhtar Gomaa, chiedendo di rinnovare i discorsi religiosi.
Il Ministro ha reso il sermone del venerdì unico, e al-Sisi ha richiesto di «formare una commissione di scienziati, il cui ruolo
sarà lavorare tutto l'anno sulla rinnovamento del discorso religioso». La decisione ha scatenato il dibattito nel Paese.
Valutando questo passo, Salama Abdel Kaoui, ex Consigliere del Ministero fautore della riforma, afferma: «La decisione
convertirà 'i religiosi' ai dettami del regime privandoli della possibilità di creare autonomamente i propri
discorsi. Questa decisione da Stato autoritario, trasformerà l'oratore in un altoparlante che ripete, senza coscienza e
comprensione, quello che politici vorrebbero». Abdel Kaoui prosegue: «La pericolosità sta nel cercare di truffare il pubblico e
convincerlo che ciò che il Governo militare vuole fare proprio ciò che i sermoni affermano. Il Ministro Mohamed Mokhtar
Gomaa, vuole solo soddisfare il leader autore colpo di Stato consentendogli di governare tutti gli ambiti della
nostra vita per cinque lunghi anni». L'ex Consigliere aggiunge, infine: «L'Imam che esce dalla Facoltà di Da'wa di al-Azhar è
un oratore capace di svolgere correttamente il proprio dovere e non ha bisogno di queste interferenze politiche». Da parte
sua, il Docente di religione Rajab Soulaimane sostiene: «L'unificazione dei sermoni del venerdì per cinque anni è un
contrattempo e una dispersione del discorso religioso che provocherà la fuga della gente dalle moschee. Finirà che saranno
seguiti dai soli anziani, così come accadeva prima della 'Sveglia Islamica' circa un secolo fa». Sempre Soulaimane aggiunge:
«Nel momento in cui il Ministero degli Affari Religiosi doveva nominare un Imam per questo ruolo, ecco che sta naufragando
nel conflitto politico. Il ruolo dell'Imam della moschea dovrebbe essere quello di passare dalla predicazione, alla riforma della
società, e i suoi discorsi dovrebbero essere rivolti a tutti, compresi quelli che non si presentano alla preghiera». Mohamed
al-Chahat al-Joundi, membro dell'Accademia delle Ricerche Islamiche, critica il fatto che il Ministero degli Affari Religiosi
non ha chiesto il parere dei rami dell'istituzione religiosa, i comitati dell'Università di al-Azhar in testa, sul piano previsto. AlJoundi, in un intervento sul programma 'Un'ora dall'Egitto', diffuso su un canale satellitare, afferma: «Le disposizioni del
Presidente erano chiare sulla
necessità
di averestampa
un piano
secondo caratteristiche
specifiche
nonsuriassunte nei sermoni del
Estratto
ad uso rassegna
dalla pubblicazione
online integrale e ufficiale,
reperibile
http://www.lindro.it/la-preparazioe-dei-sermoni-cinque-anni-egitto-nellambito-della-rinnovazione-religiosa/
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venerdì». Lo stesso prosegue sostenendo che la determinazione dei sermoni di cinque anni non è una questione comoda, e
termina esprimendo il suo rifiuto al piano previsto. Molto critico anche Mahmoud Sultan, Caporedattore del quotidiano
egiziano 'al-Mesryoon', che afferma di non aver compreso come «il Presidente abbia abbastanza tempo libero per
rivedere i sermoni del venerdì prima che vengano distribuite agli oratori». Da parte sua, Ali Abderrahime,
Segretario Generale di al-Azhar, ha rifiutato di commentare la decisione del Ministro degli Affari Religiosi, mentre una fonte
vicina dei leadership del Ministero degli Affari Religiosi ha detto ad 'al Jazeera' che il Ministero sta per presentare un
chiarimento alla questione e sta per diffonderlo sul suo sito internet ufficiale per togliere la confusione e la polemica. La
questione della riforma dei discorsi religiosi prosegue da anni in Egitto e lo stesso Al-Sisi è intervenuto più volte sulla
questione. Riproponiamo qui un video del discorso storico che il leader tenne nel 2015 proprio all'Università Al-Azhar, uno
dei principali centri d'insegnamento religioso dell'Islam Sunnita. (video tratto dal canale youtube 'Memri Tv')
di Redazione Video / t.m.
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