Non c`è tregua per i Cristiani nel mondo

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giovedì 12 gennaio 2017, 12:30

Non c’è tregua per i Cristiani nel mondo

Secondo la classifica dell'Ong 'Open Polis' la Corea del Nord è lo Stato più pericoloso

Non c’è tregua per i Cristiani nel mondo | 1

di Redazione

Non accenna ad arrestarsi la persecuzione dei Cristiani nel mondo. Come documentato dal Rapporto annuale dell'organizzazione internazionale ' Open Doors ', sono circa 215 milioni (1 su 3) le persone di fede cristiana discriminate o perseguitate. Tra questi, nel solo 2016, ci sono stati 1.207 morti ammazzati, mentre le chiese attaccate sono state 1.329. L'Ong, fondata nel 1955 dal missionario cristiano Anne van der Bijl, meglio noto come Brother Andrew, misura da 25 anni, il grado di libertà dei Cristiani nel vivere la loro fede prendendo in considerazione 5 sfere della vita quotidiana: privato, famiglia, comunità, chiesa e vita pubblica. A queste viene poi aggiunta una voce di valutazione e anlisi che serve a misurare l'eventuale 'grado di violenze' che i fedeli subiscono. I Paesi presi in considerazione sono 50 e la loro popolazione totale si aggira attorno ai 4,83 miliardi. 650 milioni di questi sono Cristiani e il 30% circa soffre una persecuzione che viene valutata 'da alta a estrema'. Secondo la 'World Watch List' redatta nel 2016 prendendo in considerazione il periodo che va da gennaio a ottobre 2016, la Corea del Nord è il Paese in cui i fedeli soffrono le maggiori persecuzioni. La lista nera presentata regala, per il 15esimo anno consecutivo, il triste primato al Paese guidato dal Leader Supremo Kim Jong-un. L'atteggiamento del regime coreano, dove La Chiesa è interamente clandestina e il semplice possesso di una Bibbia può comportare problemi seri, è esemplificato dalla scelta di abolire la festività del Natale e riempire di ricorrenze a sfondo nazionalistico le date che precedono e seguono il 25 dicembre. Negli anni trascorsi da quando 'Open Doors' ha cominciato a stilare questa lista sono stati 3 i Paesi che si sono alternati in testa alla classifica: oltre alla Corea del Nord come detto, il primato è spettato due volte a testa ad Arabia Saudita e Somalia. Scorrendo la classifica, sul podio dei Paesi più difficili per i Cristiani, ci sono la Somalia e l'Afghanistan. Siria e Iraq sono invece scivolati rispettivamente al sesto e settimo posto, principalmente perché lì, di cristiani, non ce ne sono più, a causa dell'avanzata dello Stato Islamico. Il quarto posto spetta al Pakistan: qui, tra persecuzioni e conversioni forzate, i Cristiani (2% della popolazione complessiva) rappresentano insieme alla comunità Indù, la minoranza religiosa più importante del Paese. Non va meglio per i fedeli in Sudan (quinto posto) e nel martoriato Yemen (nono). Nel 2016, tra i Paesi che hanno scalato la classifica, merita particolare attenzione l'India. La più grande e contraddittoria democrazia del mondo, è riuscita in pochi anni a salire dal 31esimo fino 15esimo posto, complice l'escalation di attacchi che ha subito la minoranza cristiana. Nel Paese i Cristiani sono appena il 2%, contro la stragrande maggioranza (80%) di Indù.

Tra i seguaci della millenaria religione, che conta circa un miliardo di fedeli nel solo Stato del Primo Ministo Narendra Modi, è in crescita il sentimento nazionalista-religioso, ben rappresentato dal partito 'Bharatiya Janataa'. La crescente influenza di questa organizzazione ha spinto numerosi fanatici Indù a commettere soprusi nei confronti dei Cristiani, consapevoli di godere di sostanziale impunità. I dati, a tale riguardo, sono allarmanti: la stessa Ong, in soli dieci mesi, ha calcolato come in media ogni settimana sia stata bruciata una chiesa e circa 15 persone hanno subito aggressioni. Ma l'India non è il solo Paese dell'area in cui la pressione anticristiana cresce. Tale tendenza infatti, è in crescita in tutto il Sud-Est Asiatico dal Bangladesh al Laos, dal Bhutan al Vietnam. Secondo lo studio, il primo nemico delle minoranze cristiane nel mondo è la crescita dell'estremismo religioso e l'oppressione islamica rimane, sempre secondo 'Open Doors', la fonte di persecuzione più importante. Medio Oriente, Nord Africa e Africa Sub-Sahariana sono le regioni dove si registra il più alto livello di intolleranza e la matrice islamica, rappresentata dalla presenza di gruppi come Al-Shabaab e Boko Haram, è l'artefice principale dell'oppressione in quelle zone. Anche in questo caso i dati parlano chiaro: in 14 dei primi 20 paesi della Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/non-ce-tregua-cristiani-nel-mondo/ L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.

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lista, l'estremismo islamista opprime, e spesso rovina, la vita quotidiana dei cristiani.

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