A tutti gli amici Giornata di preghiera e fraternità DOMENICA 22

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Transcript A tutti gli amici Giornata di preghiera e fraternità DOMENICA 22

A tutti gli amici

Cuneo, 5

1

2017

Giornata di preghiera e fraternità DOMENICA 22 GENNAIO

Carissimi/e, il buon anno che ci augura ogni 1° gennaio la liturgia è molto bello e ve lo scrivo per richiamarlo alla memoria: “

Ti benedica il Signore e ti custodisca.

Il Signore faccia splendere per te il suo volto e ti faccia grazia.

Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace!

” (Num 6, 24 - 27) In questi giorni ho sentito il desiderio di fermarmi a pregare su questa antica benedizione di Israele e mi ha fatto del bene e mi sono appuntato qualche semplice riflessione sull’agenda che porto sempre con me insieme alla Bibbia quando faccio adorazione. Faccio una parentesi: è utile annotare su un quaderno una Parola di Dio che ci colpisce, un’intuizione che potrebbe venire dallo Spirito Santo…, una luce sulla nostra debolezza mentre prepariamo la confessione… E’ un semplice mezzo ma lo trovo utile e vi invito a non disprezzare questi mezzi come se fossero cose da ragazzi del catechismo. Lo scrivere aiuta a precisare un pensiero e aiuta la memoria. Tutto ciò che favorisce una vita spirituale ordinata, pratichiamolo con umiltà e riconoscenza!

Ecco dunque ciò che ho annotato il 1° gennaio scorso: • In Israele il benedire è un’invocazione quasi “sacramentale” che fa sperimentare la presenza del Signore in mezzo al popolo. Infatti la formula di benedizione riportata dal libro dei Numeri conclude in questo modo: “

Così

(attraverso la benedizione di Aronne e dei suoi figli)

porranno il mio nome

- la mia presenza -

sugli Israeliti e io li benedirò”.

• Questa presenza di Dio si realizza pienamente con la venuta di Gesù nella storia, a partire dal primo Natale. La vera benedizione di Dio, piena e compiuta, è il dono del Figlio all’umanità attraverso il sì di Maria. Nel meraviglioso inno di san Paolo all’inizio della lettera agli Efesini leggiamo: “

volontà…

” (Ef 1, 3 - 11)

In Cristo il Padre ci ha benedetti con ogni benedizione, predestinandoci ad essere figli secondo il disegno di amore della sua

• C’è una differenza fondamentale che non deve sfuggirci: mentre nell’Antico Testamento troviamo le benedizioni e le maledizioni (Dt 27 - 28), nel Nuovo Testamento non c’è più posto per le maledizioni. Gesù, pienezza della rivelazione, ci mostra nel modo più chiaro che in Dio c’è solo la benedizione: Dio non maledice nessuno, neppure chi mette in croce il Figlio. E Gesù non muore maledicendo, ma pregando e chiedendo il perdono per tutti.

• Certo, noi possiamo chiuderci e rifiutare la benedizione di Dio: e allora siamo noi stessi a maledirci. Ma da Dio non uscirà mai maledizione alcuna.

• Benedetti dunque da Dio, siamo chiamati a benedire in due modi: − lodare Dio nella preghiera e in modo speciale nell’Eucaristia; − bene-dire (dire - bene dei) i fratelli, diventando noi stessi benedizione per loro, nel linguaggio, nei gesti più semplici, nel farci vicino con sincerità di affetto e disponibilità.

• Signore, aiutami a vigilare sulle mie parole perché nessuna delle mie parole sia dire - male (male-dire) dei fratelli.

Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possono servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano”.

(Ef 4) Camminiamo dunque in questo anno nel segno della benedizione di Dio seminando a nostra volta benedizione intorno a noi.

Prossimo appuntamento

Vi attendiamo domenica 22

, preparandoci con la preghiera. La riflessione del mattino su “

Amoris Laetitia

” sarà svolta da Christoffer e vedo che è già attivo nella preparazione. Io quell’ora sarò al suo posto per la scuola di preghiera con i giovani. Per il resto della giornata, conoscete ormai i ritmi, i vari movimenti.

Siamo riconoscenti allo Spirito per potere in questa giornata dare attenzione alla famiglia: dai bambini ai nonni, dagli adolescenti ai giovani, alle coppie-famiglie.

Preparatevi anche voi con la preghiera, perché queste giornate, all’insegna della semplicità, siano, per noi e per voi, vere tappe di crescita sui sentieri del Vangelo.

Con profonda gioia e fraternità.

p. Pino e Comunità