Lega, sezione commissariata “È in atto una

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Transcript Lega, sezione commissariata “È in atto una

NO VB
LA STAMPA
VENERDÌ 13 GENNAIO 2017
.
Novara e provincia .43
Affari web
Il nuovo gruppo si era separato dal Carroccio di Arona un anno fa
Lega, sezione commissariata
“È in atto una pulizia etnica”
Il vicesegretario del Vergante lascia e contesta i vertici provinciali
Il famoso
robot
da cucina
multifunzionale
era stato
messo
in vendita da
un uomo
i cui dati
sono ora fra
i «ricercati»
degli affari
su internet
CINZIA BOVIO
INVORIO
La sezione Vergante della Lega nord è stata commissariata. Il provvedimento arriva
dopo circa un anno dalla scissione da Arona, che intanto
ha costituito la sezione «Arona e Comuni lacustri» e che
lunedì voterà finalmente il
suo consiglio direttivo.
«È in atto una pulizia etnica nei confronti delle persone vicine a Luca Bona, ex segretario provinciale (l’anno
scorso, pur non avendo rinnovato la tessera, fu espulso
dalla Lega con ordine firmato da Roberto Calderoli,
ndr), e che avevano sostenuto Gianna Gancia al congresso piemontese. Quando mi
hanno chiesto di scegliere
tra la Lega e Alpi, l’Associazione libera per l’Insubria
co-fondata con Bona e altri,
ho deciso di dimettermi da
ogni incarico»: così Fulvio
Ferraro, vice segretario della sezione Vergante, spiega le
sue dimissioni.
Insieme con altre due,
hanno portato al commissariamento avvenuto durante
il direttivo provinciale della
Lega. Lo conferma il segretario provinciale Marzio Liuni: «Il segretario di sezione
Paolo Miazza si è trasferito
per lavoro, in più si sono aggiunte tre dimissioni, tra cui
quella del vice segretario
Ferraro, che si è dimesso anche come membro del direttivo e del provinciale. Il commissariamento è stato un atto dovuto. Toccherà ora al
commissario Mauro Franzinelli verificare se è venuto
meno il numero legale per
far sussistere la sezione, che
da tempo non era più attiva,
trasferendo i militanti rimasti alla sezione di Arona».
Comprende dieci comuni
La sezione Vergante comprende ben dieci comuni:
Massino Visconti, Nebbiuno,
Pisano, Colazza, Lesa, Meina, Invorio, Paruzzaro, Armeno e Ameno.
Vista la breve vita, non si
capisce perché circa un anno
fa si sia divisa dalla prece-
Uomo di Maggiora perde 599 euro
Fulvio
Ferraro
Si è dimesso
Marzio
Liuni
dente sezione Arona-Vergante: «Allora – si limita a dire Alberto Gusmeroli, commissario
pro tempore dell’attuale sezione Arona e Comuni lacustri –
eravamo in troppi».
Liuni ora sottolinea però la
linea indicata dalla Lega federale: «Basta micro-sezioni, fa-
voriremo quelle più grandi
che possono essere strutturate meglio».
Intanto la « Arona e Comuni lacustri» che comprende
ora Arona, Oleggio Castello e
Dormelletto eleggerà lunedì il
suo direttivo. Candidata è Monia Mazza, presidente del Con-
siglio comunale di Arona: «Voteranno una cinquantina di
elettori tra militanti e sostenitori», conclude Gusmeroli che
ha trainato tutti questi mesi la
sezione come commissario pro
tempore e che è vice segretario nazionale del Piemonte.
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Provincia: anche Sozzani chiede le dimissioni
«Besozzi non si è accorto che mancavano 10 milioni»
n «Basito». Così si è sentito l’ex presi-
dente della Provincia e coordinatore di
Forza Italia Diego Sozzani nel leggere le dichiarazioni del suo successore a Palazzo
Natta, Matteo Besozzi, sui 10 milioni che
mancano all’appello per chiudere il bilancio 2017. «Dieci milioni di euro - sottolinea
- mica briciole. E in due anni non si è accorto che i conti della Provincia, consegnati in
perfetto ordine, stavano pericolosamente
uscendo dal controllo? Il problema esce
solo oggi, e non prima delle elezioni dell’8
gennaio?». Sozzani attacca Besozzi: «Forse con qualche viaggio a Bruxelles in meno
e qualche ora in più trascorsa in Provincia
si sarebbe accorto che le cose stavano precipitando. Non vedo cuore ed entusiasmo
nell’azione amministrativa quotidiana.
L’idea del negoziante di Borgomanero
“Il vero caffè napoletano
si beve in tabaccheria”
Per attirare la clientela orario lunghissimo e caffè napoletano verace. L’idea è di Giuseppe D’Antuono, titolare
della tabaccheria in corso
Cavour a Borgomanero, proprio sotto il municipio. D’Antuono è originario di Castellammare di Stabia e delle origini napoletane non ha dimenticato la passione per il
caffè proprio come si fa a Napoli. «Così ho deciso di rinnovare l’ambiente - racconta
D’Antuono - ho chiuso per un
mese e ho riaperto con un angolo dedicato solo al caffè,
ma quello veramente napoletano. Ho cercato in tutta Italia un’azienda che costruisse
Segretario
Contrasti all’interno della Lega del Novarese
Giuseppe D’Antuono
Così l’ente diventa solo in un trampolino
di lancio per carriere politiche». Poi replica
alle perplessità di Besozzi sull’«unica proposta sensata, la provincia di quadrante»,
che lui stesso ha avanzato: «Ha il coraggio
di dire che non diminuirebbe i costi e che il
presidente non potrebbe viaggiare in tutti
i Comuni. Forse non ha ben compreso il
suo ruolo e credo sia il caso che tragga le
dovute conclusioni». Un invito a dimettersi a poche ore dalla conferenza stampa in
cui oggi i tre consiglieri eletti della lista civica «La Provincia dei Comuni», sostenuta
da Fi, dovrebbero annunciare il loro atteggiamento. «Decideranno loro in piena autonomia - conclude Sozzani - sono espressione di un progetto che deve andare
avanti. Noi li abbiamo solo aiutati». [C. B.]
delle macchine in grado di fare
questo tipo di caffè ma in grandi quantità e ho trovato
un’azienda artigianale a Firenze, La Marzocco. Il risultato è
stato eccellente: questa macchina, realizzata secondo le regole della scuola napoletana
del caffè, offre un prodotto dalla qualità particolare, quello
che volevo io, perché mi piaceva portare un pizzico di cultura napoletana a Borgomanero,
e vedo che la gente apprezza».
D’Antuono ha accompagnato il rinnovamento del locale
con un orario allungato:
«Apriamo alle cinque e mezza
e non si stacca fino alle 20.
Inoltre adesso teniamo aperto
anche la domenica mattina
perché è giusto che chi arriva
in centro possa trovare qualcosa di diverso. È anche un
modo di contribuire al rilancio del centro di Borgomanero, per renderlo più vivace e
attraente».
[M. G.]
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Crede di comprare
un “Bimby” usato
Truffato su internet
Le truffe sui siti di vendite
online mietono vittime ogni
giorno: decine di compratori,
forse attirati da prezzi convenienti, inviano soldi dall’altra
parte d’Italia e rimangono
poi a bocca asciutta: la merce
non arriva mai. E il venditore
diventa irrintracciabile.
E’ successo qualche tempo fa a un quarantenne di
Maggiora: su «Subito.it»,
uno dei mercatini più frequentati dalla rete, aveva visto l’annuncio di un «Bimby»,
il famoso robot da cucina
multifunzionale. Aveva preso
contatti con l’autore dell’annuncio, via mail, e aveva accettato il prezzo proposto:
599 euro. Li aveva versati con
un bonifico su una carta prepagata. Dopo alcuni giorni
nessuna traccia della merce:
«L’ho già spedita», scriveva il
venditore. Ma nulla è mai arrivato. Il numero di telefono
lasciato sulla mail: inesistente. «Ho provato a contattarlo
da un altro indirizzo fingendomi interessato al Bimby e
mi ha risposto dandomi ancora tutte le informazioni del
caso. Ho capito allora che si
trattava di una truffa». Una
truffa per cui ora è a processo a Novara Luigi Chiaro, napoletano di 36 anni: i carabinieri lo hanno denunciato dopo alcuni accertamenti sull’Iban cui era stato effettuato
il pagamento. L’imputato,
hanno verificato i militari,
aveva precedenti analoghi. E,
caso singolare, nello stesso
periodo in cui lo aveva contattato l’uomo di Maggiora,
c’erano altri pagamenti da
599 euro, la cifra chiesta per
Il Comune conserva i disegni di Legro
I murales della discordia
non verranno eliminati
I murales di Legro d’Orta
verranno conservati, potranno in futuro essere sostituiti o
incrementati con altri e
l’esperienza degli studenti
del liceo artistico proseguirà.
Lo ha deciso l’amministrazione comunale di Orta che si è
così espressa in merito alle
opere realizzate da alcuni
studenti del liceo artistico
lungo la massicciata ferroviaria vicino alla stazione di Legro. La scorsa estate le opere
avevano suscitato anche le
critiche di alcuni abitanti, che
ne avevano chiesto la rimozione perché considerate poco in sintonia con l’ambiente.
Il sindaco Giorgio Angeleri
Gli studenti e i loro murales
il Bimby. Molto probabilmente
il suo comportamento era seriale: sistematicamente prometteva la vendita dell’elettrodomestico ma, ricevuti i soldi,
non lo spediva.
I suoi riferimenti mail compaiono addirittura su «Wanted», l’elenco dei truffatori di
Subito.it redatto con le segnalazioni delle vittime. Siccome
l’interlocutore via mail si presentava come una donna, il
giudice ha disposto nuovi accertamenti per capire se sia
una persona esistente collegata all’imputato oppure un nome del tutto inventato per
commettere le truffe. Si torna
in aula a giugno.
[M. BEN.]
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Dopo la perizia
Assolto il profugo
arrestato due volte
n Assolto, dopo la
perizia psichiatrica,
perché incapace di intendere e volere. Kubrum Tadesse, profugo
eritreo di 22 anni, non
può essere condannato per gli atti di violenza commessi ad agosto
(furti e molestie ai passanti), che gli erano valsi due arresti in meno di
48 ore. Il giudice, vista
la pericolosità sociale,
ha disposto il ricovero
per un anno.
[M. BEN.]
e l’amministrazione comunale
avevano replicato che le realizzazioni artistiche dei ragazzi
avevano arricchito la frazione
e dato un valore ad una massicciata brulla. La decisione del
Comune tiene conto «del valore didattico e di crescita culturale per gli studenti, di un progetto condiviso tra enti competenti e scuola, volto alla riqualificazione di aree degradate attraverso interventi pittorici».
Per questo l’amministrazione ritiene che l’esperienza potrà essere ripetuta in futuro
sempre attraverso il controllo
dei temi che verranno proposti
«e che si accompagnino in modo adeguato alla storia e alle
realtà locali, previa acquisizione dei pareri preventivi». In altre parole, l’esperienza dei murales verrà ripetuta, ma in futuro verrà indicato un argomento preciso e verranno acquisiti i bozzetti, a cui potrà essere dato il benestare.
[M. G.]
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