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venerdì 13 gennaio 2017, 18:45
Italian Farm
Venerdì 13 e Angelino Alfano
Passa il tempo, e di disgrazia in disgrazia stai a vedere che...
di Gabriele Della Rovere
Allora si chiamava ‘Strapaese delle meraviglie’ il nostro appuntamento del venerdì su L’INDRO. E venerdì 20
novembre 2015 titolavamo ‘Venerdì 13’ e a seguire ‘E noi in mano ad Alfano...’. Ché sette giorni prima c’era stata, ‘in
notturna’, la tremenda strage parigina del Bataclan e dintorni. Iniziavamo: «“Venerdì 13. E ho detto tutto…”. Così nella
parte ‘caudale’ dello scorso appuntamento di Strapaese delle meraviglie de l’Indro di Venerdì 13 Novembre 2015,
appunto. Evidenziando, come sempre in questa costruzione, il legame di notizie e fatti della settimana appena trascorsa con
l’argomento, o il personaggio, portante dello specifico racconto. E fuor di inusuale scaramanzia, peggior Venerdì 13 non
avrebbe potuto esserci, con una ripetizione dell’11 Settembre 2001 meno cruenta come quantità di vittime immediate,
ancor più devastante per significato, ché l’’attacco al cuore dell’Europa’ ha dimensione, radicamento e sopra
tutto prospettiva ben maggiore di allora». Quegli attentati di Parigi erano stati sferrati da gruppi armati ricollegabili
all’autoproclamato Is, lo Stato Islamico, ovvero il Daesh, che li aveva rivendicati. Compiuti da almeno otto persone fra
uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della
capitale, la più sanguinosa presso il Teatro Bataclan. Complessivamente rimasero uccise sul momento 129
persone e ferite 433. Le vittime erano di 26 diverse nazionalità. E rilevavamo come «a fronte di tutto questo, nel
nostro strapaese delle meraviglie ci si continua ad affidare al calviniano Angelino
Alfano, Ministro dell’Interno inesistente. Ché se si ferma una macchina e si apre una portiera senza che ne scenda
nessuno, può ben essere lui, Alfano. Ma dall’altra magari scende un terrorista imbottito di tritolo. E magari non ne scende
neanche». Non è sinora successo, grazie a Dio o a chi per lui, magari grazie ad Alfano o a chi per lui. Ma non ci
giureremmo, né su Dio né tantomeno su Alfano. La cui esistenza è ancor più difficile da dimostrare, e probabilmente anche
Tommaso d’Aquino si sarebbe arreso, non ritenendo proponibile nel suo caso neppure una delle proprie cinque prove
(ex motu, ex causa, ex fine, ex possibili et necessario, ex gradu) dedicate a quell’altro ‘oggetto misterioso’, Dio appunto,
nella sua ‘Summa theologiae’, la ‘Summa teologica’. Alfano è ora, incredibile dictu o forse logicamente prevedibilissimo,
Ministro degli Esteri del Governo in carica. Dopo esserlo stato pure, negli anni e con diverse coalizioni, della Giustizia e
come si riportava dell’Interno. Ricordarlo, e ricordare che gli manca solo una più alta poltrona da ricoprire in ambito
governativo, ripropone la domanda su quali siano le reali condizioni di salute dell’attuale facente funzioni di Presidente del
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/venerdi-13-e-angelino-alfano/
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Consiglio, Paolo Gentiloni. Interrogativo che abbiamo provato a porre rispetto all’evoluzione del panorama istituzionale
(ed elettorale) italiano in ‘Come sta davvero Gentiloni’ ne ‘il Contrappunto’ dell’11 gennaio 2017. E’ questione vera e
cruciale, ché se non potrà per questo motivo più continuare a guidare il Governo molto cambia. Nessuno può
realisticamente dirlo oggi, né Gentiloni né i medici che lo hanno in cura. Solo in prospettiva si potrà capire qual è davvero la
situazione, e soprattutto quali saranno le sue condizioni generali. E se questo comporterà una sua prosecuzione nell’incarico
o un passaggio di testimone al Presidente del Senato, Pietro Piero Grasso, ad un ‘ritornante’ Matteo Renzi, all’altro
ritornante come Enrico Letta o a chissà a chi altro. Intanto Alfano... E, dunque, in questo Gennaio 2017 da Lunedì 9 a
Venerdì 13 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Giovedì 12 Venerdì 13 Stavolta confidiamo nel meglio. E poi Sabato
14 e Domenica 15 Anche. E la prossima settimana da Lunedì 16 a Domenica 22 Pure. Viene Gennaio silenzioso e lieve,
un fiume addormentato, fra le cui rive giace come neve anche il corpo malato. Sono distese lungo la pianura bianche file
di campi, sono come amanti dopo l'avventura i neri alberi stanchi. Già, il ‘corpo malato’. Avevamo accolto Dicembre
2016 in questa nostra ‘Italian Farm’, e sempre sulla falsariga della ‘Canzone dei dodici mesi’ di Francesco Guccini, con
«E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte, lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte.
Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre, ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre. O giorni, o
mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia. Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale, la mano
di tarocchi che non sai mai giocare. Adesso i ‘giochi’ stanno per terminare, o almeno ‘un gioco’. E magari (magari)
qualcuno va via davvero. Magari da Palazzo Chigi…». Imprevedibilmente è successo. Per Gennaio vedi un po’ che...
di Gabriele Della Rovere
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