Facundo Lescano, il calciatore argentino che fa sognare

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Facundo Lescano, il calciatore argentino che fa sognare Barcellona Pozzo di Gotto
La stoffa del campione ce l'ha nel Dna, così come le origini italiane, Facundo Lescano,
vent'anni, giocatore argentino dell'Igea Virtus (la squadra di calcio più importante della
città di Barcellona Pozzo di Gotto), che vanta nel suo albero genealogico un nonno del
calibro di Silvio Mazzolini, giocatore e poi allenatore del Boca Junior, la squadra del
fuoriclasse Diego Armando Maradona.
La famiglia di Facundo, originaria di Mercedes (Buenos Aires), che dista appena sessanta
chilometri da Chivilcoy, si è trasferita a Lecce nel lontano 2001, quando una gravissima
crisi economica ha messo in ginocchio l'intero paese dell’America latina.
Il padre, giocatore di pallavolo affermato, anche lui con la passione per lo sport nel
sangue, ha deciso di trasferirsi con la famiglia in Italia per garantire un futuro migliore ai
suoi tre figli. “A Lecce mi sono trovato subito bene – afferma Facundo - anche se la
mentalità e la cultura sono molto diverse da quelle argentine.
Ho nostalgia, però, della mia terra, dove ritorno ogni due anni, e non so se ritornerò ad
abitare nel mio paese natale, perché ormai la mia famiglia si è radicata bene in Italia.
Spero, quindi, di poter costruire un futuro sereno in Italia sia per me che per eventuali miei
figli. Nonostante questo, però, mi sento più argentino che italiano”.
La passione per calcio per il bomber barcellonese, oltre ad essere innata, come lo è in
quasi tutti i bambini argentini, è un’eredità di famiglia. Il suo sogno di diventare calciatore è
nato così quasi spontaneamente nel paese d’origine, dove i bambini imparano a calciare
per strada, apprendendo non solo le tecniche di base del gioco del pallone, ma anche la
dura legge della sopravvivenza, che li costringe a lottare con impegno e tenacia per
realizzare i propri obiettivi. In Argentina Facundo Lescano ha iniziato a dare i primi calci ad
un pallone con la maglia di una squadra del suo “barrio”.Giunto in Italia all’età di nove
anni, ha avuto poi l’opportunità di coltivare il suo sogno, militando prima in una squadra
giovanile della provincia di Lecce, il Salento Football Club, dove è rimasto fino al 2009,
quando cominciano ad accendersi le sirene delle squadre professionistiche. Il primo club a
scoprirlo è l’Inter, ma il trasferimento salta perché Facundo é troppo piccolo per andare
fuori Regione. Qualche mese dopo, però, il Genoa decide di puntare su questo giovane
talento e così Facundo inizia il suo percorso nei Giovanissimi Nazionali. In quel periodo
arriva anche una convocazione nella nazionale italiana under 15. Dopo due anni a
Genova, Facundo viene scelto dai tecnici del Torino, che lo notano proprio durante una
gara di campionato tra Genoa e la squadra piemontese, in cui l’attaccante segna una
doppietta decisiva per la vittoria genoana. A Torino, Facundo esplode nel campionato
Primavera, diventando protagonista della stagione che porta la squadra granata fino alla
finale persa ai rigori con il Chievo. Lescano spera nel debutto in serie A al “Comunale”, che
arriva nel gennaio 2015 con alcuni minuti concessi dall’attuale tecnico della Nazionale
Italiana, Giampiero Ventura, nel corso della partita Torino-Milan. Dopo quell’esperienza
Facundo cerca spazio in Lega Pro, con le maglie del Melfi e del Monopoli, prima di
accettare la proposta della società barcellonese dell’Igea Virtus.
“A coinvolgermi nel progetto dell’Igea Virtus – dichiara - è stato mister Peppe Raffaele, che
mi ha entusiasmato con il grande sogno di rilancio della squadra barcellonese, attraverso
una compagine giovane, competitiva e dinamica. Questi primi mesi sono stati
entusiasmanti, non solo a livello personale, ma soprattutto per la squadra. Ho trovato un
clima ideale per esprimere le mie qualità di attaccante e i risultati mi hanno dato ragione”.
L’Igea Virtus è prima nel campionato di serie D e anche quest’anno coltiva il sogno di
conquistare l’ennesima promozione. Facundo Lescano finora è stato l’asso nella manica
scoperto dalla dirigenza barcellonese, la quale ha subito compreso le potenzialità del
giocatore, che a Barcellona Pozzo di Gotto si sente come a casa: “La città è accogliente –
conclude Facundo – e la gente è molto legata alla squadra ed al calcio. Mi trovo bene
sotto tutti i punti di vista e spero di poter continuare a dare il mio contributo ai successi
della formazione giallorossa. Tutti insieme continueremo a giocare per vincere le partite,
sperando di poter raggiungere un traguardo importante per la società e per tutta la città”.
Flaviana Gullì