Dopo Milano servono cuore e colpi di classe

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Dopo Milano
servono cuore
e colpi di classe
I MILANO
Giocare col cuore e giocare di
squadra, anche fuori casa, anche contro i più forti. La Dinamo è rientrata dalla trasferta di
Milano con una consapevolezza maggiore a proposito dei
propri mezzi, sia a livello tecnico e fisico, che emotivo. Al cospetto della capolista imbattuta, Devecchi e compagni hanno rispolverato per lunghi tratti un atteggiamento che era
stato fatto proprio dal gruppo
per tutto il precampionato:
ma la voglia di aiutarsi e l'assoluta determinazione nel voler
fare un passo in più degli avversari sono caratteristiche
che in questo mese e mezzo di
partite ufficiali si era un po' volatilizzato, in particolare lontano dal palazzetto. Con l'eccezione del PalaDozza, contro
Reggio, e in parte al PalaCarrara di Pistoia, ma contro una
squadra ben più modesta.
L'altro punto fermo dal quale ripartire è la prestazione di
Johnson Odom, autore di 25
punti e punto di riferimento
per la squadra per tutti i 37 minuti in cui è stato in campo. I
biancoblù, soprattutto contro
i top team, hanno assoluto bisogno di grandi prove di squadra ma anche di exploit personali. Qualche ventello ogni
tanto da parte di Lacey e Carter, tanto per fare due nomi, in
questo senso aiuterebbe parecchio, (a.si.)
BASKET EUROPEO