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Cristiani, noi siamo nessuno senza il vescovo… / Vescovo, tu sei nessuno senza il tuo popolo! JEAN DANIELOU/ Di CHI tu sei vescovo?/ Per CHI tu sei vescovo?/ CHI t
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MIGLIAIA DI DOCENTI E ATA PRECARI SENZA STIPENDIO DA MESI
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(04/01/2017) - Inchiesta
Scuola e l’informatizzazione dei
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cose: migliaia di supplenti
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continuano a ricevere lo stipendio
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con mesi di ritardo. Molti di loro
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attendono ancora il pagamento di
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novembre e dicembre,
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tredicesima compresa. Una parte deve percepire anche i mesi
precedenti. Dal Ministero dell’Istruzione continuano a giungere
notizie rassicuranti: la Direzione Generale delle risorse umane e
finanziarie ha emanato una nota nella quale comunica che
l’emissione speciale per il pagamento degli stipendi arretrati dei
docenti precari sarà effettuata il 18 gennaio 2017. Ma c’è poco da stare tranquilli. Perché lo stesso Miur in
precedenza aveva comunicato altre due date, il 9 gennaio e il 24
gennaio, poi la nota di rettifica. “Il problema è molto serio:
alcuni precari non vedono soldi dal mese di settembre”, spiega
Orizzonte Scuola. Che punta l’indice sul “sistema approntato dai
due ministeri, MIUR e MEF”. È “infatti inutile insistere sul fatto
che siano le scuole inadempienti, anche se il lavoro è tanto e il
personale scarso: il problema è il portale Sidi, che presenta
ancora diversi problemi di connessione, ma soprattutto la
ricarica dei POS delle scuole”. “Se il ministero non ricarica questo “bancomat virtuale”, i soldi ai
precari non possono essere pagati, perché la segreteria non può
autorizzare pagamenti se il borsellino di cui dispone è vuoto. Ed
è quello che è successo a molti precari, a cui la segreteria non
ha autorizzato i pagamenti di diversi stipendi. Eppure – conclude
la rivista - il MIUR aveva promesso che da quest’anno le cose
sarebbero andate meglio, che il sistema sarebbe stato
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migliorato e che, se ci fossero stati ritardi, avrebbero pagato la
falla i dirigenti scolastici. In realtà i problemi persistono”. A distanza di 10 mesi, quando in 30mila hanno atteso a lungo lo
stipendio, in presenza di svariate spese da affrontare per vitto,
alloggio e trasporti, si ripete lo stesso copione. Con i dirigenti
responsabili del Dicastero di Viale Trastevere che si rimbalzano
le responsabilità di questo ennesimo disservizio con i colleghi del
Ministero dell’Economia. Come in quell’occasione, l’Anief non
lascerà soli i supplenti: il sindacato, infatti, qualora l’annunciato
pagamento degli arretrati fissato dal Miur per il 18 gennaio non
venisse rispettato, è pronto a diffidare lo stesso Ministero e a
procedere con successivo ricorso. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario
confederale Cisal, ricorda che “un Paese moderno non può
lasciare i suoi lavoratori, peraltro che operano anche alle dirette
dipendenze dello Stato, senza stipendio per così tanti mesi: in
diversi casi, peraltro, si tratta di docenti e Ata assunti a tempo
determinato anche a centinaia di chilometri da casa. Gli articoli
35 e 36 della nostra Costituzione parlano chiaro: lo stipendio è
un diritto, ancora di più quando serve per pagare affitti, mutui,
spese vive e per i trasporti che servono proprio a raggiungere la
sede di lavoro. Basta con i rimandi”, conclude Pacifico. STAMPA
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