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Confesercenti sul decreto Milleproroghe alle concessioni ambulanti: "È un fulmine a ciel sereno"

Venerdì 30 Dicembre 2016

Per l'associazione così si crea solo incertezza e "questa proroga peraltro non elude gli obblighi previsti dalla Bolkestein"

"La proroga (contenuta a sorpresa nel cosiddetto decreto Milleproroghe approvato ieri dal Governo) quasi quadriennale, dal luglio 2017 al 2020, del termine per le concessioni del commercio su aree pubbliche è un fulmine a ciel sereno per il settore.

Centinaia di comuni tra i quali quelli emiliano-romagnoli hanno già attivato le procedure per rinnovarle" scrive la Confesercenti Ravenna.

"A seguito della emanazione dei Bandi locali la stragrande maggioranza degli operatori si è attivata per rispettare le regole anche procedendo alle reintestazioni dei posteggi con i relativi oneri sostenuti, così come molti erano pronti a partecipare alle procedure prevista dai bandi stessi".

"Cambiare in corsa le regole del gioco - sottolinea l'associazione, ad appena sette mesi dalla scadenza inizialmente prevista, non farà altro che creare ulteriore confusione ed incertezza.

Questa proroga peraltro non elude gli obblighi previsti dalla Bolkestein, mentre rischia di vanificare i risultati dell’intesa raggiunta nel 2012 tra Stato e Regioni (dopo il confronto con le Associazioni) che prevedeva la salvaguardia della continuità dell’azienda per i titolari uscenti".

"Abbiamo sempre contestato e contrastato la direttiva Bolkestein – e abbiamo lavorato duramente per raggiungere in sede di Conferenza Stato Regioni un accordo equilibrato ed utile sul rinnovo delle concessioni che tutelasse i circa 200mila imprenditori del settore ed i loro dipendenti" afferma la Confesercenti.

"Lo stop di tre anni stabilito dal governo, però, rende il settore complessivamente più fragile, perché rinvia la soluzione definitiva della questione. Sorprende inoltre l’inserimento dell’intervento nel decreto milleproroghe, in assenza di scadenze al 31 dicembre 2016. Le stesse Regioni (la nostra tra queste) che hanno già adottato provvedimenti al riguardo non ci risultano essere state preventivamente consultate, nonostante abbiano piena competenza in materia di commercio su aree pubbliche.

Una proroga tecnica temporalmente molto più contenuta poteva essere eventualmente concessa ai territori in ritardo con le procedure e non a tutto campo." "Sulla legittimità della norma (comunque dubbia) si pronunceranno gli enti competenti, nel frattempo, in attesa della conversione in Legge, agiremo nel modo più efficace per dare le massime tutele agli imprenditori che esercitano la propria attività su aree pubbliche. In tal senso la nostra Associazione sta interessando i parlamentari locali e le amministrazioni locali.

Auspichiamo infine al più presto chiarimenti da parte degli Enti locali e della Regione sulla gestione dei bandi attivi per restituire certezze agli operatori che si apprestavano a presentare le domande" ha poi concluso l'Associazione.

Economia ●

Commenti

● avete sostenuto e fatto approvare l'applicazione di una legge che nulla centra con gli ambulanti tanto è vero cge una piazza, un marciapiede nio è e non sarà mai una risorsa naturale. E' tempo e ora che chiudiate bottega che danni ne avate fatti

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abbastanza sia Confesercenti che ASCOM cell 349760938831/12/2016 - Sergio Righetto resposabile di ASSO VENETO del LEON a.p.s.

● Cosa succede per chi ha già ' pagato con bollettini postali le spese d'istruttoria e marche da bollo per partecipare a bando?

Verranno recuperate?01/01/2017 - Claudio. Da Milano ● Sig. Righetto affermare che Confesercenti abbia sostenuto la direttiva Bolkestein è una falsità bella e buona: forse è male informato. Confesercenti anzi è stata fra le prime a chiedere lo stralcio della categoria, ma né la UE, né lo Stato né tanto meno le Regioni si sono mai dimostrate disponibili in tal senso. Per questo si è lavorato per garantire la migliore soluzione possibile in questo contesto, che è appunto l'Intesa del 5 luglio 2012. Al contrario di molti che hanno cavalcato l'onda mediatica, noi abbiamo sempre e solo lavorato, da sette anni a questa parte ormai, nell'interesse degli operatori.02/01/2017 - Riccardo R. P.

● Sig. Claudio, per quanto riguarda Confesercenti della Provincia di Ravenna nessun costo verrà addebitato per le pratiche, nel caso i bandi in corso dovessero venire sospesi. Ovviamente attenderemo conferme e certezze dagli Enti Locali che hanno l'onere di gestire la questione, nel qual caso procederemo senza dubbio al riaccredito delle quote.02/01/2017 - Riccardo R. P.

● Salve,sono titolare di concessione per commercio su area pubblica a 150 metri dal mare!l'attivita si svolge con chiosco fisso,ogni stagione viene smontato!la proroga riguarda anche questi chioschi stagionali??spero tanto in un chiarimento!!grazie03/01/2017 - Alberto acciaro ● Perche devo fare un bando se la concessione Mi viene riassegnata? Non faccio prima e più semplice andare al comune e mi ridanno la concessione? Sé mi trovo in difficoltà devo morire un disoccupato in più? Ho un mutuo se non mi ridanno le concessioni come farò? Il lavoro non è un diritto battevi per principi veri.Non dovete permettere i bandi così mettete in discussione ciò che abbiamo diritto.03/01/2017 - Fabrizio ferreri ● Fuori da questa europa subito! Stanno distruggendo tutti facendo gli interessi di pochi, vedi politici collusi col capitalismo e vari enti al loro soldo.08/01/2017 - Maik

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