Gli interventi sugli elementi strutturali, condotti per

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Relazione di Calcolo Strutturale
trascurabile di rigidezza o di peso.
Può rientrare in questa categoria anche la sostituzione di coperture e solai, solo a condizione che ciò non comporti
una variazione significativa di rigidezza nel proprio piano, importante ai fini della ridistribuzione di forze
orizzontali, né un aumento dei carichi verticali statici.
Interventi di ripristino o rinforzo delle connessioni tra elementi strutturali diversi (ad esempio tra pareti murarie,
tra pareti e travi o solai, anche attraverso l’introduzione di catene/tiranti) ricadono in questa categoria, in quanto
comunque migliorano anche il comportamento globale della struttura, particolarmente rispetto alle azioni
sismiche.”
Gli interventi sugli elementi strutturali, condotti per conseguire un rafforzamento locale e non una
semplice riparazione, saranno finalizzati ad eliminare le principali carenze strutturali del manufatto, che
danno luogo ai danni e ai meccanismi di collasso che più frequentemente si manifestano per effetto dei
terremoti e dunque a conseguire un maggiore livello di sicurezza della costruzione, nel rispetto di quanto
specificato nel citato articolo 8.4.3 delle norme tecniche.
Pertanto non è richiesta l’analisi sismica dell’intera costruzione ma solo la valutazione
dell’incremento di sicurezza, in termini di resistenza e/o di duttilità, della parte strutturale su cui si
interviene.
5.2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
 D.M. 14 Gennaio 2008: "Nuovo Testo Unico per le “Norme Tecniche per le Costruzioni”.
 Circolare 617 del 02/02/2009: Istruzioni per l’applicazione delle Nuove Norme Tecniche per le
Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008.
 Eurocodice EC 3. Progettazione delle strutture in acciaio.
 CNR DT 2006 – Istruzioni per la progettazione ed il controllo di calcestruzzo fibrorinforzato.
 Norme UNI EN 1504 – Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di
calcestruzzo: definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità.
5.3. SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
Con riferimento al punto 2.4.1 delle NTC 08, l’intervento in progetto è previsto per una vita nominale
di 2 anni (opere provvisorie – opere provvisionali – strutture in fase costruttive di cui alla tabella 2.4.I
delle NTC 08).
Per dette tipologie di opere provvisorie possono omettersi le verifiche sismiche se l’uso è limitato ai
due anni.
I calcoli allegati alla presente sono stati eseguiti prevedendo, nella durata dei due anni, il transito di
veicoli aventi una massa complessiva non superiore a 3,5t. Le conseguenti verifiche sono di tipo statico.
Progettazione esecutiva per la messa in sicurezza del Ponte "Margherita" sulla SP n. 330 in Dragoni (CE)
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