Siria, Putin annuncia il cessate il fuoco

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Siria, Putin annuncia il cessate il fuoco
Eleonora Ranelli
SIRIA, 29 DICEMBRE- Il premier russo Vladimir Putin ha annunciato un accordo di pace tra governo e
ribelli:” Il governo siriano e i ribelli hanno concordato una tregua e l’avvio di colloqui di pace.”
L’Esercito siriano ha dichiarato di aver accettato il cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte di oggi,
trovando un punto di consenso con il Consiglio Nazionale Siriano, importante ente di
opposizione.Quest’ultimo, tuttavia, ha aggiunto che i gruppi armati moderati sono pronti a difendersi in
caso di attacco.
Le voci su questa intesa erano state ipotizzate dopo la notizia di un accordo mediato tra Russia e Turchia,
e Putin, citato dalla Tass, in un incontro con i ministri degli Esteri e della Difesa russi, informa: ”Sono
stati firmati tre documenti per sottoscrivere un cessate il fuoco tra governo siriano ed opposizione
armata”.
Il terzo documento, continua il presidente russo, è “una dichiarazione di disponibilità ad avviare colloqui
di pace su un accordo per risolvere il confitto siriano”.
“Questo è un considerevole risultato del nostro lavoro congiunto, degli sforzi del ministero degli Esteri e
dei nostri partner nelle regioni” ha concluso Putin.
Sempre in un comunicato russo, si sono espresse le sigle dei gruppi ribelli aderenti alla tregua, ossia:
Faylaq Al-Sham, Ahrar al-Sham, Jaysh al-Islam, Suwar Agi Sham, Jaysh al-Mujahideen, Jaysh Idlib e
Jabhat al-Shamiyah.
Il ministro della Difesa Serghei Shoigu ha poi detto:” I comandanti più influenti dell’opposizione armata
hanno permesso di individuare il territorio controllato dai ribelli”.
Dall’altro fronte, in un comunicato del ministero degli Esteri turco, viene specificato che il cessate il
fuoco non è rivolto ad organizzazioni riconosciute come terroristiche dal Consiglio di sicurezza dell’Onu,
quali Isis, quaedisti del Fatah al Sham (l’ex Fronte al Nusra).
Il ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu ha richiesto che i miliziani Hezbollah si ritirino dalla Siria, in
seguito alla cessazione del fuoco e al divieto di espandere i territori da parte del governo e da parte dei
gruppi ribelli.
Su questo punto il ministro ha l’appoggio del governo iraniano, che opererà da garante sia per il governo
siriano e sia per le milizie sciite coalizzate (tra cui Hezbollah).
(foto da Askanews)
Eleonora Ranelli
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