Toti: «Resto in Liguria La scena nazionale? Nel 2017 può attendere

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Mercoledì
28/12/2016
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Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Massimo Righi
56.332
Toti: «Via alla riforma della macchina regionale» Giovanni Toti
Toti: «Via alla riforma della macchina regionale» ALESSANDRA
COSTANTE GIOVANNI Toti assicura che nel 2017 non sarà
attratto dalle "sirene" nazionali e resterà ancorato come governatore
in Liguria per affrontare con una coalizione compatta le elezioni
comunali di Genova e La Spezia. E ha in agenda una riforma della
pubblica amministrazione regionale che premierà sempre di più il
merito. Toti: «Via alla riforma della macchina regionale»
ALESSANDRA COSTANTE GIOVANNI Toti assicura che nel
2017 non sarà attratto dalle "sirene" nazionali e resterà ancorato
come governatore in Liguria per affrontare con una coalizione
compatta le elezioni comunali di Genova e La Spezia. E ha in
agenda una riforma della pubblica amministrazio
PER LE COMUNALI UNA COALIZIONE COMPATTA CON TUTTI GLI ALLEATI IN REGIONE
Toti: «Resto in Liguria La scena
nazionale? Nel 2017 può
attendere» In agenda la riforma
della Pa: più meritocrazia
L'INTERVISTA
ALESSANDRA COSTANTE GENOVA.
«Le ambizioni personali sono legittime, ma
il 2017 è un anno di svolta per la Liguria e
il mandato a governare va rispettato». Alla
vigilia del nuovo anno, il governatore
ligure Giovanni Toti lascia nel 2016 la
voglia di spiccare il salto sulla scena
nazionale e, se mai lo farà, non sarà certo
nel 2017 con le elezioni amministrative di
Genova e la Spezia, con «le riforme avviate
da portare avanti» e con quelle nuove da
fardecollare. Una su tutta, la versione ligure
della riforma della pubblica
amministrazione fatta di semplificazione,
riorganizzazione interna della macchina
regionale, contrattazione di secondo livello
«e meritocrazia perché taluni privilegi non
sono più accettabili quando fuori da questi
uffici la disoccupazione giovanile è al
IL CAMBIAMENTO II prossimo anno si vedranno i frutti della
riforma della Sanità. La riduzione della spesa è una priorità
L'ANALISI Le crisi industriali sono pesanti: si deve cambiare
modello di sviluppo GIOVANNI TOTI Presidente Regione Liguria
L'ANALISI Le crisi industriali sono pesanti: si deve cambiare
modello di sviluppo GIOVANNI TOTI Presidente Regione Liguria
II 2016 ha dato segnali
contrastanti: il turismo è
cresciuto, ma la Liguria ha
perso moltissimi posti di lavoro.
«I numeri del turismo ligure
cidannograndissimasoddisfazion
e.L'hastag#lamialiguriaè nella
top-five dei social di settore.
Nel 2017, poi dovrebbero dare i
primi frutti le cose avviate. Ma
siamo ancora in una
situazionecomplicata, lecrisi
industriali sono ancora pesanti.
Penso a Ilva, all'area industriale
di Savona e della Valbormida,
alle decisioni un po' sconsi
potranno mai essere recuperati
«Una parte certamente, ma quelli
persi sono davvero molti. Il
problema è cambiare il modello
di sviluppo, passare ad un
modello integrato tra un'industria
ad alto valore aggiunto, il
terziario, Pagroalimentare che in
Liguria sta andando bene, e il
turismo. E in
derate del gruppo Colussi che
hanno portato alla chiusura di
Agnesi a Imperia». Posti di
lavoro che
Presidenti Regioni
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questo senso si muovono tutte
le nostre riforme». La Liguria
come affronterà il 2017 «Sarà
l'anno in cui si dovranno
vedere i frutti della riforma
della Sanità. La riduzione del
disavanzo nella spesa sanitaria
è una priorità, ma ho chiesto
all'assessore Viale e al direttore
di Alisa Locatelli un
programma serrato di riduzione
delle liste di attesa: devono del
30% entro la primavera e del
50% entro fine anno. E poi
dovranno andare a regime le
altre riforme, compresa quella
della protezione civile e
l'introduzione del fondo
strategico. E in primavera
vorrei portare in consiglio la
riforma della pubblica
amministrazione». Il fondo:
secondo il Pd è semplicemente
un'«La Liguria non stampa
carta moneta. Bisognerebbe
però chiedere alle opposizioni
perché quando erano al
governo loro hanno speso poco
e male il denaro che avevano a
disposizione». Lei parla di
riforma della pubblica
amministrazione,
li abbiamo raggiunti: se su
qualcosa siamo in ritardo è perché
governare è estremamente
complicato in questa situazione.
Ma tutti gli indicatori sono positivi
e la Liguria dopo molti anni è
tornata centraleda ogni punto di
vista, anche nel dibattito». E la sua
scalata nazionale «Io resto a
governare la Liguria. Le ambizioni
personali sono legittime e
importanti, ma il mandato a
governare deve essere rispettato
nel 2017, un anno di svolta e
importante».
[email protected]
ma non è materia del governo
«La faremo nel limite delle
prerogativecheleRegioni hanno
conservato con il referendum
costituzionale. Pensiamo che la
faccia con cui la pubblica
amministrazione si presenta al
pubblico e taluni privilegi non
siano più accettabili. Ci devono
essere obiettivi e tempi di
azione più chiari. Meritocrazia è
la parola d'ordine. Molti risultati
si potranno avere con la
contrattazione di secondo
livello». Il 2017 sarà anche un
anno di elezioni. Riproporrà la
ricetta-Toti «A Genova e La
Spezia presenteremo una
coalizione compatta che
comprenda tutti gli alleati».
Senza simboli di partito
«Vedremo città per città.
Sicuramente ci sarà più scelta
per gli elettori: di qui passa
anche l'idea delle liste del
governatore per mettere insieme
la forza di molti partiti e
un'alchimia particolare, fatta di
facce e spirito nuovi. Tutti gli
obiettivi
Presidenti Regioni
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