Rekico: i 20 anni di una grande famiglia

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Transcript Rekico: i 20 anni di una grande famiglia

Rekico: i 20 anni di una grande
famiglia
La passione per il caffè
e il Vending di Alberto
Castellari e dei suoi figli
hanno portato l’azienda
faentina a essere punto
di riferimento per i
“gestori di qualità”: italiani
ed esteri
La parola ad Alberto Castellari
ho fondato Rekico, partendo da zero. Di grande aiuto è
stato l’entusiasmo di creare una nuova azienda e determinante è stata l’esperienza che mi ero fatto negli anni
precedenti. Ora ci prepariamo ad affrontare con successo
le nuove sfide dei prossimi 20 anni.
Qual è l’elemento cruciale che ha guidato la crescita di Rekico in questo ventennio?
Andrea Castellari
Rekico Caffè S.r.l. nasce nel 1996 a Faenza ad opera di
Alberto Castellari, con l’obiettivo di offrire un caffè di
livello superiore. La cultura della qualità viene espressa
appieno nelle miscele distribuite con successo nei settori
Vending e Ho.Re.Ca., da cui nascono caffè dolci, cremosi e aromatici. La produzione avviene in un nuovo stabilimento tecnologicamente all’avanguardia e dotato dei
più evoluti sistemi di torrefazione.
La cura e la qualità, costantemente animate dalla passione per questo lavoro, si vedono “prepotentemente”
non solo nelle miscele di caffè ma pure nei thè, nelle tisane, nella linea di merchandising e nell’offerta di un servizio completo che propone anche formazione, master e
consulting.
In 20 anni Rekico è diventata una realtà nazionale
e internazionale molto apprezzata.
In occasione del compleanno dell'azienda abbiamo intervistato Alberto Castellari.
I 20 anni di Rekico rappresentano un evento molto
importante per la torrefazione e per la sua storia
personale. Ci spiega il perché?
Perché nella mia attività lavorativa ogni 20 anni ho affrontato un’evoluzione che si è dimostrata positiva. Dopo
un’esperienza poco più che ventennale in una torrefazione
faentina di cui ero comproprietario, mi sono staccato e
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Ritengo che fondamentale per Rekico sia stata la crescita continua. In questi anni abbiamo cambiato tre sedi,
perché l’aumento del lavoro richiedeva più spazio. Ci siamo trasferiti nel nuovo stabilimento 5 anni fa e ora abbiamo bisogno nuovamente di allargarci. Non ci siamo
mai montati la testa, abbiamo sempre fatto il passo adeguato alla gamba, sviluppandoci in rapporto all’aumento
del lavoro. Abbiamo sempre puntato sulla serietà e
sul valore del prodotto e i clienti ci hanno seguito e
dato fiducia.
Quali elementi vi caratterizzano e vi differenziano
sul mercato?
La qualità dei caffè è la forza di Rekico sul merca-
Tre cialde: Qualità Corona, Qualità Extra ed Espresso Crema
to. Non abbiamo mai speculato sull’acquisto della materia prima, per offrire sempre elevata qualità e un servizio
impeccabile. È la strada più difficile, però è quella che,
alla lunga, fidelizza il cliente e che ci garantisce maggiori
soddisfazioni. I nostri partner non guardano esclusivamente al prezzo.
A quali mercati si rivolge Rekico?
Abbiamo iniziato con le miscele per l’Ho.Re.Ca., ottenendo una risposta positiva immediata da parte della clientela, che ci ha permesso di avere un bel numero di consumatori nel settore.
In seguito, all’inizio degli anni 2000, vedendo che nel
Vending stava crescendo il monoporzionato, abbiamo
valutato che la Distribuzione Automatica sarebbe potuta
diventare un’opportunità per il nostro futuro e, forse con
un pizzico di “pazzia”, abbiamo subito comprato un impianto per le cialde in carta.
Non siamo passati dal conto terzi, neanche per iniziare.
Abbiamo creduto nel Vending e abbiamo investito in
maniera importante nei macchinari necessari a
produrre miscele specifiche per il settore. In seguito abbiamo acquistato un impianto completo per le capsule.
Oggi per Rekico quanto vale il Vending?
Rappresenta una parte cospicua del nostro fatturato e
nella nostra produzione supera il 50% del totale. Vediamo in questo settore ancora possibilità di sviluppo.
Rekico è partita a livello regionale. Come si è allargata, in seguito, in ambito nazionale?
Siamo partiti dalla nostra regione, dal territorio che
meglio conoscevamo, poi piano piano ci siamo espansi.
Il Vending ci ha fatto da traino, dandoci la possibilità
di penetrare in altre aree. Una volta affermati, abbiamo
fatto conoscere anche i nostri prodotti per l’Ho.Re.Ca. Attualmente con il Vending siamo presenti in tutta Italia mentre con l’Ho.
Re.Ca. copriamo Emilia-Romagna,
Marche, Abruzzo e parte del Veneto.
contatto personale e continuo con i nostri clienti
stranieri.
Il caffè commercializzato all’estero è lo stesso che
proponete in Italia?
Le miscele, di base, sono all’incirca sempre le stesse, ma a
seconda della nazione apportiamo qualche modifica per
andare incontro alle diverse abitudini. Una buona
miscela resta sempre l’elemento basilare, che poi adeguiamo ai gusti del Paese.
Come avviene la scelta della materia prima?
Mi occupo personalmente dell’acquisto del crudo, supportato da mio figlio Andrea. Tutto inizia selezionando le
migliori origini nelle zone di produzione. Effettuiamo,
poi, una valutazione continua all’interno dello stabilimento, controllando i campioni ed eseguendo diverse prove di umidità, di tostatura e di gusto.
Sono tutti prodotti scelti direttamente sul posto e,
prima dell’acquisto, sono testati, garantiti e certificati in
laboratorio dopo una selezione con sistemi ottico-elettronici che eliminano i chicchi difettosi. Evitiamo, in questo
modo, di portare in Italia prodotto di scarto non utilizzabile per ottenere il caffè della nostra qualità e che, diversamente, inciderebbe sui costi.
Nei Paesi di origine il caffè viene coltivato in varie zone
e ha caratteristiche diverse; noi acquistiamo sempre
dalla stessa area per mantenere costante la qualità, anche se, ad esempio, nella zona vicina ci sono offerte
a prezzi più bassi.
Dove acquistate il caffè?
Rekico importa quasi totalmente caffè Arabica che compriamo in Brasile, Costarica, Colombia e Guatemala. Per il caffè Robusta, prodotti per la maggioranza
lavati, ci riforniamo in Africa, India e anche in Vie-
E per quanto riguarda l’estero?
Facciamo un buon lavoro e ne siamo
molto contenti, sia per il Vending che per
l’Ho.Re.Ca. Siamo presenti in quasi
tutta Europa e negli Stati Uniti, Canada, Venezuela, Giappone e Cina,
dove il prodotto italiano è sempre più richiesto.
Abbiamo un ufficio commerciale dedicato e il lavoro è caratterizzato da un
La linea Gourmet in capsula Espresso Point
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Partecipate a molte fiere di settore?
Sì, perché riteniamo siano importanti per relazionarci col
pubblico del Vending, per incontrare i clienti consolidati e per farci conoscere dai potenziali. In Italia, siamo
sempre presenti al Venditalia e all’Host a Milano e
al Sigep a Rimini. All’estero partecipiamo a molte esposizioni rivolte alla Distribuzione Automatica, spingendoci fino in Cina e Giappone.
Obiettivi a breve termine?
I due sacchi per il caffe in grani: Diamont e Quality
tnam, un Paese che per lungo tempo è stato denigrato ma
che invece sta iniziando ad avere prodotti molto validi.
La vostra offerta per il Vending?
Proponiamo due miscele di caffè in grani: Diamont e
Quality.
Diamont è una miscela composta da un’alta percentuale
di Robusta selezionati, che danno al caffè un gusto forte
e deciso e un intenso aroma di tostatura e cioccolato fondente. Si presenta in tazza con una spessa crema di colore
marcato, corpo pieno e sciropposo.
Quality è una miscela composta da Arabica e Robusta,
dal gusto pieno e cioccolatoso e dall’aspetto cremoso. La
crema è spessa e di color nocciola, il corpo del caffè è intenso e strutturato.
L’offerta del monoporzionato per il Vending è composta
da 14 referenze di cialde in carta filtro e da 18 referenze in capsule. La differenza di numero è data dai prodotti solubili che non possono essere realizzati in cialda.
Produciamo, inoltre, capsule compatibili con i sistemi
Nespresso, Lavazza A Modo Mio e ora stiamo valutando
l’investimento un impianto per produrre altre tipologie di
compatibili.
Senz’altro di crescere ancora all’estero. È più complesso che seguire il mercato italiano, però ci garantisce ottimi ritorni perché la maggioranza della clientela guarda
al prodotto e alla qualità, mentre, lo dico a malincuore,
in Italia l’attenzione viene data quasi sempre solo
al prezzo.
Sarebbe facile anche per noi impostare la produzione di
caffè sul costo basso: è sufficiente acquistare la materia
prima in base al prezzo a cui si vuole vendere e il gioco è
fatto. Ma che prodotto offriremmo? Sicuramente scadente, mentre quello di Rekico è sempre stato un ottimo caffè.
Altro obiettivo è l’ampliamento dello stabilimento.
Questa nuova sede è già diventata piccola; fortunatamente abbiamo la possibilità d’ingrandirla con un’altra struttura per renderla delle dimensioni adeguate allo svolgimento della nostra attività. È un buon segno. Quando ci
siamo trasferiti qui ci sembrava di entrare in spazi immensi, invece poi hanno iniziato a restringersi e ora ne
abbiamo bisogno di altri.
Quali sono i vostri programmi per i prossimi 20
anni?
Per i il futuro punto decisamente sui miei figli.
Quando ho deciso di fondare Rekico l’ho fatto anche per
loro. Andrea è in azienda da nove anni e si occupa del
Vending. Silvia lavora con noi da quasi un anno e collabora sulla parte estera.
Mi auguro che i prossimi 20 anni siano floridi come quelli
appena vissuti, se non di più, e caratterizzati da una continuità di successo.
Ormai è necessario essere performanti su tutto. Il prodotto è fondamentale, ma è determinante anche ciò che lo
circonda: dalla presentazione all’immagine, dal marketing alla comunicazione. Su queste attività stiamo puntando anche noi.
La famiglia è importante e quella di Rekico ha la fortuna
di essere composta da collaboratori eccezionali e molto preparati in tutti i settori: produttivo, amministrativo, commerciale.
Come avete festeggiato il ventennale?
A ottobre abbiamo festeggiato in azienda con la presentazione della squadra di basket di Faenza di cui
siamo sponsor. È già la seconda stagione che gioca in serie B e per i nostri 20 anni abbiamo deciso di diventare
“main sponsor”, dando il nome al team: Rekico Faenza.
I nostri collaboratori vengono a vedere le partite, partecipano e fanno un gran tifo. Dimostrano, in questo modo,
attaccamento all’azienda.
La storia di Rekico è simile a quella della squadra di basket cittadina, perché entrambe, con tenacia e volontà,
sono riuscite a emergere nel loro ambito di competenza.
La presentazione del Rekico Faenza Basket
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Orsola Mallozzi