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10
Lettere e Commenti
Segue dalla prima
PENSIERI & PAROLE
RIFLESSIONE
SU NATALE
E I SUOI SIMBOLI
Quell’albero che nel passaggio fra generazioni continuiamo ad addobbare per le feste
natalizie, è il simbolo per antonomasia del Natale occidentale.
Per le sue dimensioni e per
la sua maestosità, allude
all’albero cosmico. Rappresenta l’ Albero della Vita che
compare già nell’Apocalisse
LETTERE
AL
DIRETTORE
RISPONDE
ALBERTO FAUSTINI
[email protected]
Via Sanseverino 29, Trento
anticlericali per forza?
Trento e Milano
fra vescovi e Papi
■ Caro direttore, due notizie,
due mie riflessioni se mi è consentito. 1. il vescovo - non il "mio"
vescovo - è andato nel "mio" consiglio provinciale, era la prima
volta - è stato rilevato con soddisfazione - e vi ha tenuto un'orazione. "L'aula saluta applaudendo in piedi". Non capisco perchè
sia partito quell'invito. Il tema
trattato è stato certamente di
attualità. Perchè affidarlo ad una
sola parte ? Se proprio si voleva
introdurre nell'aula un respiro
religioso, perchè non estendere
l'invito ai rappresentanti di altre
religioni, che so, almeno a quelle
del libro? 2. A Milano "La Repubblica" propone di portare il barcone dei migranti in piazza del Duomo, se ho ben capito la "piazza"
del Duomo, luogo certamente
soggetto alla laica giurisdizione
del Municipio.Per ragioni che
non mi è dato di capire, l'idea,
lanciata dal quotidiano e "sostenuta dai lettori con una raccolta
di migliaia di firme" è stata sottoposta al parere della curia "ma
serve il via libera del Papa". Dal
TRENTINO MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE 2016
di Giovanni e appartiene ad
un corpo mitologico antico.
Simbolo
del
“centro”,
ovvero il punto da cui nascono tutte le cose, rimanda
all’inizio assoluto da cui
emersero le energie nascoste
del sacro. L’albero infatti con
il suo asse verticale è, in fondo, l’asse del mondo che nel
centro dell’universo occupa
e attraversa tutte le zone cosmiche: il cielo, la terra e lo
spazio sotterraneo.
Così quell’abete che mettiamo al centro della nostra
casa o adorna i giardini e le
piazze, raduna attorno a sé
grandi e piccini e invita tutti
a depositare alla sua base i
doni, ovvero i segni visibili
della ricchezza dei frutti che
l’albero ciclicamente ci offre.
canto suo l'indagato sindaco Sala
si limita a operare riserve "in termini di costi necessari". Le confesso che non ci capisco più nulla: il barcone non è certamente
della curia nè del Papa, lo si vuole
esporre per le nobili ragione illustrate da Repubblica, il Comune
di Milano - se ha le risorse - deve
chiedere il consenso dei suoi organi istituzionali, Giunta o Consiglio, o mi sbaglio? Ho sempre sostenuto e praticato la massima
tolleranza, invocando anche per
noi, non credenti, il dovuto rispetto codificato dal Conte di Grinzane. Ci si vuole a tutti i costi far diventare anticlericali? La strada
mi pare quella giusta.
Bruno Ballardini
■ Sulla visita del vescovo in
consiglio provinciale abbiamo
sollevato anche noi qualche
perplessità. Spero abbia letto
l’ottimo articolo di Piergiorgio
Cattani. La convinzione resta
sempre la stessa: i vescovi
devono fare i vescovi e i politici i
politici. Il caso di Milano è un po’
più complesso, ma l’avvocato è
lei e dunque conosce bene le
regole: a me l’idea sembra forte
e buona, ma evidentemente
quel pezzo di piazza, davanti al
Duomo, è una sorta di
pertinenza della curia.
Suppongo che Papa Francesco
sia però entusiasta dell’idea e in
questo caso non vedo
“pericolose” commistioni.
la cultura gli deve molto
Paolo Prodi
e i Garibaldiner
■ Storico e intellettuale di grandi intuizioni, Paolo Prodi ha segnato alcune tappe fondamentali per il Trentino. Soprattutto
l'Università di Trento e l'Istituto
storico italo-germanico. Ma altrettanto importante è un altro
suo merito legato alla cultura
trentina, il rapporto fra università di Trento e territorio: fra “il
Allude al ciclo vitale e in senso dinamico ricorda la nascita, la morte e la rinascita.
La sua verticalità richiama
il bisogno umano di avvicinarci al “divino”, e allo stesso
tempo simbolicamente ricorda che anche il “divino” si avvicina a noi e porta luce nel
nostro buio.
Benché provenga dalla tradizione pagana, l’albero di
Natale infatti ha forti connotazioni cristiane.
L’usanza ad esempio di coprire l’albero di lampadine
che si accendono, è un modo
per affermare l’importanza
della luce dopo la lunga notte invernale, luce che viene
dispensata per illuminare la
conoscenza e sconfiggere le
tenebre e le oscurità dell’in-
conscio.
Il Cristo nascente è di per
sé il simbolo della luce. Non
a caso il Natale si festeggia il
25 dicembre, quando da pochi giorni è passato il solstizio d’inverno che corrisponde alla comparsa sull’orizzonte del “nuovo sole”.
In effetti nelle antiche religioni “solari” si festeggiava la
nascita del dio-sole che corrispondeva all’inizio di una
nuova fase. Con l’incarnazione del bambinello nel mondo cristiano, si rappresenta
simbolicamente la nuova
era, il nuovo corso, cioè l’epifania della coscienza.
Poi il Natale con i suoi riti
antichi ci offre altri simboli.
Pensiamo al presepe. E’ una
tradizione antica che si rin-
LE FOTO DEI LETTORI
nova ogni anno attraverso
cui l’inconscio collettivo si
manifesta. Figure come il
bue, l’asino, la grotta i pastori, i Magi, non solo rinarrano
la storia della nascita di Gesù, ma sono metafore antiche.
I due animali presenti accanto alla mangiatoia alludono non solo alle forze benefiche e malefiche che il Cristo
dominerà, ma anche agli
aspetti animali e istintuali
che si integrano e trovano
spazio nella grotta, simbolo
del cosmo.
In antichità non solo la
grotta ma anche gli antri e le
caverne erano considerati
luoghi sacri, di iniziazione e
di culto dove nella ritualità
cristiana si manifesta il divi-
no.
Essa rimanda al sacro che
si rende visibile e alla cavità
oscura e sotterranea entro la
quale però avviene la nascita. Proprio nella grotta-caverna, come in un crogiuolo alchemico, si combinano e si
compongono le forze interiori dell’inconscio, le energie
telluriche che si trasformano
e consentono il passaggio, la
nascita e la rigenerazione.
È il luogo, dunque,
dell’identificazione, lo spazio in cui si compie il processo di interiorizzazione psicologica che libera l’individuo
dalla dipendenza e lo dispone ad entrare in rapporto
con il mondo esterno e la realtà circostante.
Giuseppe Maiolo
lettuale...” Anche per queste intuizioni, per questa lucida visione di una storia “altra” il ricordo
di Paolo Prodi è indelebile non
solo per Judicaria ma per la cultura trentina.
Graziano Riccadonna
pres. Centro Studi Judicaria Tione
più politica, mi verrebbe da leggere in filigrana di questo esito referendario. Non è stato un voto sulla Giunta provinciale, ma nazionale, e aver pensato di ridurre il dibattito referendario, all’interno
di un unico tema che iniziava a
Borghetto e finiva al Brennero, è
stato valutato dai Trentini limitativo. L’analisi dei flussi ha mostrato in maniera netta che il “sì” ha
prevalso in quella fascia di ultra
cinquantenni nella quale la lettura dei giornali - schierati anche
da noi in quasi totalità per il “sì” è praticata con sistematicità. Invece tra i più giovani dove la rete
spopola, l’opzione del “no” vince
per distacco. Credo che anche
queste dinamiche dimostrino
ancora una volta che il Trentino è
Terra non impermeabile al resto
del Paese, ma forza comunicante
col globalismo culturale. Sui contenuti protestatari del voto, termine che preferisco all’irriguardosa voce di populista o antisistema, vale la pena di rilevare un’evidente influenza, interna al voto,
del “grillismo”. Penso che il movimento pentastellato si sia in qualche modo inzaccherato in vicende giudiziarie quali quella di Roma e della raccolta truffaldina di
firme, le quali non sono risultate
sufficienti ad intaccare più di tanto la loro immagine di un “nuovo
immacolato”. Non ritengo che
quella grillina sia la risposta si
problemi reali della gente. Ma
non va sottovalutato il fenomeno. Il quadro regionale, a partire
dal lavoro delle due costituenti
statutarie, è ancora più importante. Questa, nell’agenda politica
regionale post referendum è una
partita da gestir con la massima
attenzione : gli equilibri sono infatti oggi veramente assai precari e l’asimmetria dell’esito referendario tra Bolzano e Trento
potrebbe ingenerare a livello
nazionale anche un’asimmetrie
di giudizio, del tutto scongiurabile.
Cons.re Luca Giuliani
■ Grazie per questo prezioso
ricordo. Se solo avessimo un po’
più di memoria...
quadro regionale
Il peso del referendum
sulle nostre autonomie
■ ■ Germano Cecco: da Cima Tolvà sullo sfondo il Gruppo di Rava.
dentro e il fuori” per usare una
sua felice espressione. In questo
contesto si situano anche il rapporti che Paolo Prodi ebbe con
l'associazionismo culturale trentino nelle molteplici sue articolazioni periferiche, ma non per questo meno importanti. Sempre
disponibile e prodigo di consigli,
con entusiasmo accettò l'invito
del compianto presidente del
Centro Studi Judicaria Basilio
Mosca di scrivere per noi l'introduzione a un libro che all'epoca
fu salutato come un testo anticipatore delle tendenze storiografiche, “Garibaldiner. Realtà e immagini della campagna garibaldina del 1866”, un'opera a più mani
apparsa nel 1987 nella collana di
Judicaria. Prodi scriveva tra l'altro: “È la prima volta che appare
uno studio sulla situazione sociale della povera gente, che non ha
fatto la guerra ma l'ha subita con
le sue inevitabili conseguenze: è
certamente un notevole contribu-
to alla storia sociale ed economica delle popolazioni delle valli
dell'antica Judicaria, basata su
documenti del tutto inediti...Si
può forse parlare di un incontro,
avvenuto sui campi di battaglia,
tra culture popolari diverse, lontane tra di loro mille miglia in
tempi di normalità: da una parte
l'interesse concentrato sui problemi della sopravvivenza quotidiana (lavoro, polenta!) dall'altra
l'entusiasmo, di sapore millenaristico. Per una redenzione dell'uomo vista attraverso la nuova religione della patria. Sono componenti essenziali per la comprensione del nostro processo di unità nazionale, componenti che
possono e devono essere affiancate (e questo è un merito dell'
opera qui presentata al di là del
teatro geografico della rappresentazione) alla interpretazione
storiografica più tradizionale di
un Risorgimento visto soltanto
con le lenti della borghesia intel-
■ L’esito referendario con la
schiacciante vittoria dei “no” è
un verdetto che anche per il Trentino richiede un minimo di serena analisi. Il soggetto della democrazia è il popolo e quando il popolo sceglie, noi politici non possiamo fare a finta di niente o, peggio, non tentare di capire le ragioni di un esito a noi non gradito.
Non sempre la logica dei numeri
è quella che esprime la ragione,
ma sempre va rispettata in quanto espressione della volontà popolare. Un ciclone con alcuni acuti: l’alta affluenza, il voto trentino
omogeneo al resto d’Italia, i contenuti più politici che tecnici della scelta, i nuovi vettori di comunicazione elettorale, i contenuti
protestatari del voto. Con l’inaspettato numero di partecipanti
al voto a noi politici viene dato un
primo segnale secondo il quale
in presenza di difficoltà sociali la
gente interviene con forza per
incidere nelle scelte. E’ un bene
che la disaffezione abbia subito
una battuta di arresto. Il voto
trentino, è un voto allineato a
quello nazionale, un voto di forte
mal di pancia contro l’ex premier
Renzi. I Trentini ci hanno voluto
dire che loro sono preoccupati,
molto preoccupati di quello che
succede a livello nazionale e che
questo non appartiene ad un altro mondo, ma interessa pure la
nostra Terra. Meno tecnicalità e
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Alberto Faustini
ARIETE
21/3 - 20/4
Avrete difficoltà a mettere ordine nelle vostre idee e avrete una
gran voglia di cambiare senza
però sapere da dove cominciare. Aspettate un po’ di tempo e
qualche cosa avverrà in natura.
toro
21/4 - 20/5
La vostra vita sentimentale sarà
più dinamica e vivace, avrete un
dialogo più spigliato. Progetti interessanti per il futuro. Se sentite
il desiderio di viaggiare, trovatevi
la compagnia giusta.
GEMELLI
21/5 - 20/6
Riuscirete a riscuotere un certo
successo nelle vostre iniziative.
Avete bisogno di muovervi, contattate degli amici e programmate un viaggio anche breve da
fare in compagnia di chi amate.
CANCRO
21/6 - 22/7
Si allarga il vostro campo d’azione, come era nelle vostre speranze, ma aumentano anche le responsabilità e le fatiche. Non vi
potete lamentare e presto vi abituerete al nuovo ritmo. Riposo.
LEONE
23/7 - 22/8
Con l’aiuto degli astri potrete sistemare alcune questioni pratiche e avere qualche piccolo vantaggio economico. Non trascurate i rapporti con i familiari e con
gli amici. Più ottimismo.
VERGINE
23/8 - 22/9
La giornata procederà con un
ritmo quasi frenetico per cui
non avrete neppure il modo di
accorgervi della stanchezza,
ma ve ne renderete conto soltanto in serata. Riposatevi.
bilancia
CAPRICORNO
23/9 - 22/10
Il desiderio di evadere dalla solita routine quotidiana vi spingerà verso nuove esperienze. In
amore saprete fare la mossa
giusta al momento giusto.
22/12 - 19/1
Un errore che poteva essere evitato provocherà, con le sue conseguenze, una fastidiosa tensione nell’ambiente familiare. Non
prendete decisioni.
SCORPIONE
ACQUARIO
23/10 - 22/11
Gli impegni della giornata sono
parecchi e disponete di poco
tempo. Non bighellonate senza
scopo almeno durante la mattinata. Riuscirete a tenere fede
agli impegni.
20/1 - 19/2
Non riuscirete ad uscire da soli
da una complessa situazione e
dovrete ricorrere all’aiuto di un
amico influente. Non ricadete
ancora una volta in un simile errore.
SAGITTARIO
23/11 - 21/12
Usate molto tatto se le circostanze vi costringeranno a dovervi occupare di una faccenda
che non vi riguarda direttamente. Evitate di fare del male con
l’intento di fare del bene.
PESCI
20/2 - 20/3
Anche a costo di doverlo rimandare, non prendete oggi decisioni importanti che riguardino un
progetto che vi sta a cuore. Gli
astri non vi sono favorevoli.