COMUNICATO STAMPA

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First Cisl: “Alla vigilia dell’Assemblea di Federcasse auspichiamo che non venga
messa a repentaglio la capacità del credito cooperativo di creare reddito sociale
sostenibile”.
“Pur nel rispetto delle scelte dei territori, ci auguriamo che la mancanza di una direzione
univoca per il futuro del credito cooperativo italiano non metta a repentaglio un modello di
banca orientato soprattutto alla produzione di un reddito sociale sostenibile attraverso lo
sviluppo delle comunità locali e del loro tessuto economico”: è quanto dichiara Giulio
Romani, segretario generale di First Cisl, primo sindacato del settore finanziario italiano,
alla vigilia dell’Assemblea di Federcasse del 20 dicembre, nel corso della quale è
probabile che venga preso atto della nascita di più gruppi bancari nazionali all’interno del
comparto.
"Nella storia delle bcc - prosegue Romani - l'autonomia priva di vincoli è talvolta purtroppo
sfociata in consociativismi locali, che sono stati alla base di molte situazioni di rischio,
costringendo il legislatore a una riforma mirata proprio a evitare che piccole consorterie
minaccino la stabilità del sistema cooperativo. Ci aspettiamo quindi che le scelte che si
prospettano siano ben ponderate, alla luce delle esperienze passate ma anche del
cambiamento di contesto, a salvaguardia delle singole banche e della stabilità e
competitività complessiva, delle economie locali e dei lavoratori che già in troppe
occasioni hanno dovuto pagare il conto di gestioni prive di equilibrio e di controllo".
“Qualunque sia la via intrapresa - aggiunge Alessandro Spaggiari, responsabile nazionale
di Cooperfirst, il settore di First Cisl dedicato al credito cooperativo -, fermo l'auspicio che
si possa ancora convergere verso un unico gruppo, vogliamo sperare che si possa quanto
meno ricreare un’unità d'intenti, che consenta di affrontare con la necessaria forza la
complessa situazione finanziaria del comparto, la riorganizzazione delle strutture
associative e di secondo livello e la razionalizzazione del numero delle banche e degli
sportelli. Tutte scelte che richiedono mezzi adeguati e convergenza strategica, ancora più
necessari per gli investimenti utili a garantire la competitività futura, oggi messa a
repentaglio da un contesto che vede più di un centinaio di banche con i non performing
loans oltre la soglia di alert, 25 miliardi di npl lordi a fronte di un patrimonio parcellizzato di
poco più di 20 miliardi, una redditività pressoché azzerata e un utile complessivo intorno al
mezzo milione di euro senza considerare le poste non ripetibili”.
Roma, 19 dicembre 2016
Ufficio stampa First Cisl
Angelo Pangallo 3922205960
Via Modena, 5, Roma Italia 00184