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Focus
Bilanci aziendali
Esercizi 2011-2015
Principali evidenze reddituali, patrimoniali e occupazionali nel settore dei media
Servizio Economico Statistico
Indice
1. Settore televisivo
2. Editoria
1.1 Indici reddituali e patrimoniali (%)
2.1 Indici reddituali e patrimoniali (%)
1.2 Ricavi e occupazione
2.2 Ricavi e occupazione
NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni su dati estratti dai bilanci aziendali relativamente agli esercizi 2011-2015
2
Servizio Economico Statistico
1.1 Settore televisivo: indici reddituali e patrimoniali (%)
Patrimonio netto/Passività
Ebitda -Ebit
30
28,7
80
24,9
21,4
21,1
20
(1)
68,6
20,1
60
10
61,9
63,9
2012
2013
68,5
68,2
2014
2015
40
5,4
1,6
0
2011
2012
-0,2
2013
2014
20
-0,7
2015
-7,1
0
-10
2011
Ebitda
Ebit
Patrimonio netto / Passività
● Ebitda
 Nell’arco del periodo 2011-2015 l’Ebitda mostra una flessione di 8,6 p.p. (dal 28,7% al
20,1% dei ricavi)
● Il rapporto tra patrimonio netto e passività mostra una andamento meno
altalenante, che porta il patrimonio netto ad assestarsi interno ai 2/3 delle
passività complessive
● Ebit
 Dopo una iniziale variabilità l’Ebit si assesta intorno a valori leggermente negativi
(1) - Sono incluse: Canale Italia, Chili TV, Discovery, Mediaset (Italia), MTV, NSTI, QVC Italia, Rai, Sky Italia, Telecity, Telelombardia, Telenorba, Triveneto, Viacom
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Servizio Economico Statistico
1.2 Settore televisivo: ricavi e occupazione
(1)
Ricavi (mln €)
10000
Occupati (*1.000) (*)
24
9.307
8.764
8.576
8.196
22,0
22,1
21,9
21,7
21,9
2011
2012
2013
2014
2015
8.368
20
8000
16
6000
12
4000
8
2000
4
0
0
2011
2012
2013
2014
2015
● Gli addetti diretti del campione di imprese considerato nel 2015 ammontano a circa
21.900 unità. Tra il 2011 ed il 2015 il livello occupazionale resta pressoché immutato
● Difatti la crescita degli addetti di Sky e dei «nuovi player», quali ad esempio Discovery,
QVC Italia, Viacom (che nel complesso crescono di 485 addetti) compensa in larga parte la
riduzione dei dipendenti di Rai, Mediaset e delle imprese a diffusione locale (che si
riducono nel complesso di circa 700 unità).
● Nel periodo considerato i ricavi delle principali imprese televisive si sono ridotti
di circa 940 milioni di euro, cui corrisponde una flessione complessiva del
10,1%, anche se nel 2015 si osserva un recupero del 2,1%
● Quest’ultimo è un risultato dovuto alla crescita dei ricavi pubblicitari (3,3%), del
canone di abbonamento Rai (3,1%) e, in misura più contenuta, degli introiti da
pay TV (0,9%)
(1) - Sono incluse: Canale Italia, Chili TV, Discovery, Mediaset (Italia), MTV, NSTI, QVC Italia, Rai, Sky Italia, Telecity,
(*) – I valori della Rai fanno riferimento all’occupazione media del Gruppo, comprensiva dei dipendenti sia a tempo indeterminato che
Telelombardia, Telenorba, Triveneto, Viacom
determinato (cfr ad es. pag. 219 del «Bilancio 2015» per gli anni 2014-2015
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Servizio Economico Statistico
2.1 Editoria: indici reddituali e patrimoniali (%) (2)
Patrimonio netto / Passività
Ebitda - Ebit
15
50
10,8
8,7
7,3
40
5,3
5
0,1
2011
2012
1,6
1,6
2013
2014
34,6
30,8
32,1
2012
2013
33,8
33,5
2014
2015
30
-0,5
2015
20
-5
10
-10,0
-11,9
0
-15
Ebitda
2011
Ebit
Patrimonio netto / Passività
● Ebitda
 il dato del 2015 (7,3%) risulta in leggera flessione rispetto al 2014
● Il rapporto tra patrimonio netto e passività mostra una andamento
sostanzialmente stabile, che porta il patrimonio netto a rappresentare nel 2015 poco
più di 1/3 delle passività complessive
 corrispondentemente, nei 5 anni considerati, l’Ebitda medio è risultato pari al
6,9%
● Ebit
 nel 2015 torna in area negativa (-0,5%) dopo il leggero miglioramento del 2014
(+1,6%) che ha fatto seguito al biennio 2012-2013 con risultati estremamente
negativi
 l’Ebit medio sull’intero periodo è negativo (-4,3% )
(2) - Sono incluse: Bresi, Cairo Communications, Caltagirone Editore, Class, De Agostini Editore, Edizioni Condè Nast, Editoriale La Stampa, Gruppo Editoriale l’Espresso, Arnoldo Mondadori, Monrif, Panini, Periodici S. Paolo, RCS Mediagroup, Sole 24 Ore, Wolters Kluwert.
Complessivamente le imprese considerate rappresentano circa il 75% del mercato
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Servizio Economico Statistico
2.2 Editoria: ricavi e occupazione
(2)
Ricavi (mln €)
7000
6000
Occupati (*1.000)
20
6.502
5.611
17,2
5.830
4.955
5000
5.128
4.780
4.328
4.013
4000
16,6
15,7
15
4.551
14,7
14,4
2014
2015
3.860
10
3000
2000
5
1000
0
2011
2012
Ricavi complessivi
2013
2014
2015
0
2011
- di cui domestici
● Tra il 2011 ed il 2015 i ricavi del campione di imprese considerato si sono ridotti di
circa 2 miliardi di euro
2012
2013
● Gli addetti del settore del settore si riducono nel periodo intercorrente tra il
2011 ed il 2015 di circa 2.800 unità, cui corrisponde una flessione del livello
occupazionale del 16,4%
● Nel medesimo periodo la flessione degli introiti domestici risulta pari al 31,2%
● Nel periodo considerato i ricavi editoriali si riducono del 28,8%, quelli pubblicitari
del 32,9%. La flessione si attenua nel 2015 (-3,8% i ricavi domestici, risultato che
si confronta con il -7,3% del 2014)
(2) - Sono incluse: Bresi, Cairo Communications, Caltagirone Editore, Class, De Agostini Editore, Edizioni Condè Nast, Editoriale La Stampa, Gruppo Editoriale l’Espresso, Arnoldo Mondadori, Monrif., Panini, Periodici S. Paolo, RCS Mediagroup, Sole 24 Ore, Wolters Kluwert.
Complessivamente le imprese considerate rappresentano oltre il 75% del mercato
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