pai inclusione - Direzione Didattica "Camillo Finocchiaro Aprile"

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Transcript pai inclusione - Direzione Didattica "Camillo Finocchiaro Aprile"

DIREZIONE DIDATTICA STATALE

“ C. Finocchiaro Aprile “

Via F. Morvillo – 1 - 90034 CORLEONE ( PA ) Telef. 0918463603/8467895 Fax 0918468178 [email protected]

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PIANO ANNUALE PER INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2016/17

Approvato dal Consiglio di Circolo e Deliberato dal Collegio dei docenti in data 28/10/2016 Il presente piano ha lo scopo di promuovere la cultura dell’inclusione e la realizzazione di percorsi educativi e didattici rispondenti alle necessità formative degli alunni con Bisogni Educativi Speciali così come da normativa, vedi Direttiva Ministeriale 27-12-2012 e successiva Circolare Ministeriale N° 8 del 6-3-2013. Nei Bes sono comprese tre grandi sotto-categorie: 1) Quella della disabilità 2) Quella dei disturbi evolutivi specifici 3) Quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre i DSA, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.” In una scuola, attenta alle necessità individuali, non può non essere perseguito il concetto di inclusione che comprende sia quello di normalità, intesa come bisogno di essere come gli altri, sia quello di specialità, inteso come accoglimento dei bisogni propri di ciascun alunno. Il nostro Istituto si impegna a rilanciare il concetto di “Integrazione” affinché acquisisca il valore dell’ “Inclusione”; in tal modo l’attuazione del progetto di vita di ciascun alunno non è affidata all’azione di singoli docenti specializzati, ma all’intera organizzazione scolastica, che opera in sinergia con le risorse del territorio. Al fine di garantire il diritto all’istruzione e all’educazione, è necessario pertanto rivedere i modi di insegnare, di progettare e di essere organizzazione, migliorando le competenze degli insegnanti, qualificando costantemente il lavoro quotidiano di ciascuno, rinnovando strumenti e

strategie.

Ogni bambino ha diritto ad una “NORMALITÀ PIÙ SPECIALE” più sensibile, più attenta e metodologicamente più ricca.

INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’ L'integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola è una comunità educante che accoglie tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentire il massimo sviluppo di tutti e di ciascuno, anche mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile dell'istruzione e della socializzazione. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell'autonomia ha il compito di perseguire attraverso un'articolata progettualità e con la valorizzazione di tutte le professionalità interne e le risorse presenti nel territorio. A tal fine il nostro Istituto, in collaborazione con l’ASP n. 5 e il CTRH di Corleone, il Comune di Corleone, le Associazioni locali promuove l’integrazione degli alunni con disabilità, attraverso il coinvolgimento in attività curricolari ed extracurricolari, che consentano a ciascuno di interagire nel gruppo dei pari. Integrazione per la nostra scuola vuol dire: 1. Organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica anche nell’articolazione delle classi, in relazione alla programmazione didattica individualizzata 2. Conoscenza dell’alunno attraverso un raccordo con la famiglia, con la scuola di provenienza e l’ASP di riferimento. 3. Attivazione all’interno del team docenti di momenti di progettazione condivisa per l’attuazione del percorso educativo. 4. Attenzione al progetto di vita di ciascun alunno attraverso l’attivazione di forme sistematiche di orientamento, secondo una concezione educativa che miri alla conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo. 5. Consapevolezza della diversità come risorsa per la promozione delle reali possibilità di ciascuno, nella convinzione che ogni persona, pur con le proprie disabilità, è in grado di sviluppare al massimo le proprie potenzialità. 6. Riconoscimento del valore educativo di tutte le attività che stimolano la crescita corporea e psico – affettiva della persona, quali momenti autentici di apprendimento. 7. Riconoscimento dell’importanza della relazione, con i pari e con gli adulti, all’interno di un contesto fisico e umano significativo.

LE BUONE PRASSI DELL’INTEGRAZIONE

FASE I ACCOGLIENZA - OSSERVAZIONE INDIRETTA ) - RACCOLTA DATI - INTERPRETAZIONE DEI DATI FASE II PROGETTAZIONE ATTUAZIONE FASE III PROGETTAZIONE ATTUAZIONE FASE IV VERIFICA E VALUTAZIONE (DIRETTA E 1. Presa visione della Diagnosi Funzionale e ulteriore documentazione 2. Raccordo con la scuola precedente 3. Raccordo con le famiglie (colloquio) 4. Raccordo ASP (incontro specialisti) 5. Raccordo con Associazioni Parte I – Analisi dei punti di forza e delle criticità inclusione scolastica settembre/ottobre Insegnante di curricolari, F.S. sostegno, insegnanti 1. Individuazione delle priorità d’intervento rispetto a: - competenze trasversali - competenze disciplinari 2. Stesura o revisione PDF (Profilo Dinamico Funzionale) Stesura PEI (Piano Educativo Individualizzato) - Individuazione di obiettivi irrinunciabili in relazione al potenziale di sviluppo - Raccordo con ENTI LOCALI ottobre/novembre Insegnante di sostegno, curricolari e specialisti insegnanti Compilazione: inizio di ogni ciclo scolastico Aggiornamento: ogni inizio d’anno novembre/dicembre Insegnante di sostegno, curricolari, F. S. insegnanti Criteri e strumenti di monitoraggio e valutazione dell’alunno in base agli obiettivi e ai contenuti previsti nel PEI Verifiche: periodiche Valutazione: finali

A.

Rilevazione dei BES presenti: 1.Disabilità certificate ( Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)   minorati udito Psicofisici 2. Disturbi specifici di apprendimento (DSA) 3. Disturbi evolutivi specifici:    ADHD Dop Altro….. 3. Svantaggio (indicare il disagio prevalente):  Socioeconomico-culturale    Linguistico - culturale Disagio comportamentale /relazionale   Altro….  Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLIS 1 20

20 0 0 0 1 19 2

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Insegnanti di sostegno AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzione strumentale:

- Gestione del Piano dell’Offerta Formativa - Orientamento e continuità - Valutazione e autovalutazione - Alunni con Bisogni Educativi Speciali - Nuove tecnologie,multimedialità, sito web - Accoglienza ed integrazione alunni stranieri 1 Si/No si si Si Si Si Si Si Si Si si no no no no

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti

Attraverso…

Partecipazione a GLIS Rapporti con famiglie Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLIS Rapporti con famiglie Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLIS Rapporti con famiglie Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: attività di potenziamento linguistico espressivo – logico matematico

D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali

Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili si si si si si si si no si si si no si si si si no Sì / No

G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Altro: Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di assistenza sostegno presenti all’interno della scuola Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

0

X

1

X

2

X X x X

3

X X si no no no si no no

4

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

1

.Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo.

La scuola è chiamata a realizzare l’“inclusione”, un processo in continuo divenire che si distingue dall’“integrazione” per il suo grado di pervasività, degli alunni che in essa realizzano il proprio percorso formativo. Essa deve essere realmente aperta a tutti, capace di progettare se stessa e tutte le proprie variabili e articolazioni. Per questo è necessario che intervenga sul contesto, oltre che sul soggetto, mediante la rimozione di quelli che vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.  Pertanto la scuola dovrà:  elaborare, inserendola nel POF, una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione condivisa tra il personale (PAI);  definire al proprio interno una struttura di organizzazione (formata da Dirigente Scolastico, Collaboratore Vicario, Fiduciari Scolastici, Funzioni Strumentali, Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe, Commissioni di lavoro) e coordinamento degli interventi rivolti alla    disabilità e al disagio scolastico definendo ruoli di referenza interna ed esterna; sensibilizzare la famiglia a farsi carico del problema invitandola a farsi aiutare attraverso l’accesso ai servizi (ASP e/o servizi sociali) ed elaborando un progetto educativo condiviso (PEI, PDF e PDP); stabilire e mantenere i contatti con gli specialisti dell’ASP o di enti accreditati al rilascio di diagnosi e certificazioni per gli alunni con BES; se necessario, proporre una collaborazione di rete con i servizi sociali del territorio. 2.

Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Ogni anno vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi DSA). In particolare si proseguiranno i corsi di formazione on line per i casi di DSA, rivolti a tutti i docenti in particolare si darà spazio a corsi di didattica e all’uso degli strumenti compensativi. 3.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarietà dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe, assistenti personali. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con piccoli gruppi. Saranno individuate gli OSS con operazioni rivolte a promuovere interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità, interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in

altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea. Attualmente sono presenti in Istituto: 3 docenti funzione strumentale per la disabilità e DSA . Inoltre sono presenti docenti con funzione di potenziamento linguistico . Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona attraverso: Attività laboratoriali (learning by doing) 4

. Rapporto con diversi servizi esistenti

Saranno intensificati i rapporti di collaborazione e supporto con CTRH di zona per attività di informazione, consulenza e richiesta di materiale di supporto per disabilità . Saranno maggiormente curati i rapporti con il Comune di Corleone e i servizi sociali per le situazioni di disagio; si potranno attivare quest’anno i servizi di doposcuola per tutti gli alunni e in particolare si cercheranno collaborazioni con associazioni di volontariato del territorio per gli alunni in situazione di svantaggio sociale ed economico. Conferma delle reti di scuole in tema di inclusività. 5

. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia è corresponsabile del percorso educativo degli alunni perciò viene coinvolta attivamente nelle attività, percorsi, iniziative, progetti inerenti l’inclusività. Puntuale sarà il confronto sulle difficoltà riscontrate e sulla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo del bambino. In accordo con le famiglie verranno individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate • l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento • il coinvolgimento nella redazione dei PEI.

             6

. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Per poter attivare, monitorare, verificare e valutare gli esiti di un progetto di inclusione sono necessarie risorse umane ed economiche.  Le risorse umane potranno derivare da:  potenziamento del personale docente nell'organico dell'Istituto a opera del MIUR;       accordi di rete con gli enti territoriali per la presenza nella scuola di educatori, operatori addetti all'assistenza ed esperti in attività formative e relazionali; contatti con associazioni di volontariato presenti nel territorio; coinvolgimento delle famiglie degli alunni stranieri; incremento delle collaborazioni con altri Istituti Scolastici e con il CTI e il CTS. Una maggiore presenza di risorse umane è necessaria per permettere di : ridurre il numero di alunni nelle classi troppo numerose in presenza di alunni con DSA e BES perché la personalizzazione degli interventi può dare risultati se si hanno gruppi poco numerosi; avere un numero maggiore di ore di sostegno nelle classi con alunni disabili; utilizzare i docenti di sostegno per alunni DSA di grado severo; prevenire fenomeni di dispersione scolastica e bullismo; attuare percorsi di doposcuola per gli alunni con BES. L'acquisizione di risorse economiche potrà avvenire da: FIS; Comune; contributi volontari delle famiglie; progetti ai quali l'istituto concorre da solo o in rete con altre istituzioni. Lo stanziamento in bilancio di risorse economiche idonee servirà per: la formazione per i docenti; l'acquisizione di materiale specifico per l’inclusione; l'attuazione di progetti di inclusione specifici predisposti dai docenti. 7

.Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola

. Notevole importanza sarà data all'accoglienza: si potranno realizzare progetti di continuità presso l’ Istituto secondario di Primo grado in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, gli alunni possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella classe più adatta. Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità ed orientamento". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura".

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Bilello.

Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell'art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993