Quarta domenica di Avvento

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Transcript Quarta domenica di Avvento

Parrocchia S.Anna - Rapallo
4° Domenica di Avvento
“Il Verbo si fece carne e
in cui lavora quell'operaia è piuttosto grande e molti di coloro che hanno
rinunciato alle ferie conoscevano la beneficiata soltanto di sfuggita. Alcuni
non la conoscevano proprio. Perché lo hanno fatto, allora? Il bene non si
commenta, si racconta. Almeno ogni tanto, per ricordarsi che c'è.
Massimo Gramellini
venne ad abitare in mezzo a noi”
“Sogno”
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1,18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di
Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera
dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non
voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però,
mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un
angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di
prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei
viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù:
egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto
perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del
profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il
nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno,
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé
la sua sposa.
Per la riflessione personale e comunitaria
Il bene non si commenta, si racconta. C'è questa giovane operaia di
Marostica con una bimba di sei anni colpita da una malattia degenerativa.
Per accudirla servono tanti soldi e tanto tempo. L'operaia esaurisce prima i
soldi e poi il tempo: tutto il monte ferie accumulato. Ricorre al congedo
previsto dalla legge 104, ma domani scadrebbe anche quello e non le resta
che rinunciare allo stipendio, mettendosi in aspettativa. Si trascina dal capo
del personale a comunicargli la sua scelta obbligata, ma si sente rispondere
che può tornare tranquillamente al capezzale della figlia. I colleghi hanno
raccolto 198 giorni di ferie e li hanno infiocchettati per lei. Sotto l'albero le
faranno trovare quanto possiedono di più prezioso: il loro tempo.
Quand'ero piccolo mia nonna diceva che gli unici regali che valgono sono
quelli in cui il donatore rinuncia a qualcosa di suo. Mi sembrava una predica
da vecchi. Ora non più, forse sto diventando vecchio anch'io. Ciascuno ha
contribuito alla colletta in base alle proprie possibilità: i neoassunti
regalando qualche ora, i più anziani addirittura una settimana. L'aspetto
più straordinario di una storia già così poco ordinaria di suo è che l'azienda
ABITARE...il creato, la casa comune con RISPETTO.
Papa Francesco ci ricorda che Gesù “invitava a riconoscere la relazione
paterna che Dio ha con tutte le creature e ricordava loro con una
commovente tenerezza come ciascuna di esse è importante ai suoi
occhi”. Un creato da gustare in tutta la sua bellezza ed in rendimento di
grazie, da abitare con coraggio, sobrietà e in solidarietà con i poveri,
entro la grande comunione delle creature. La creazione appare così
come spazio da abitare nella pace, coltivandolo e custodendolo, per
costruirvi una vita buona condivisa.
ARTE: LA NATIVITÀ DI CHAGALL
Marc Chagall nasce a Vitebsk (nell’attuale
Bielorussia) nel 1887 in una famiglia di cultura
e religione ebraica. È a Parigi che Chagall
scopre il repertorio di immagini cristiane. Ed è
così che incontra l’“ebreo” Cristo e tutto
quello che da lui è derivato. Nei dipinti la
simbologia religiosa, si mescola ai ricordi della
sua infanzia nella campagna russa. In questa
nascita che mescola ebraismo e cristianesimo,
onirica e quasi fiabesca, una Madonna con Bambino, eterea e sospesa su
un lato del dipinto, come una pura creatura di luce, è attorniata da angeli,
da un agnello dallo sguardo mite che fa capolino da dietro un mazzo di fiori
colorati, da un pesce con la testa di uccello, dalle slitte della sua infanzia, da
candelieri che rimandano alla menorah ebraica, dalle onnipresenti scale a
pioli (il sogno di Giacobbe, uno degli strumenti della passione), da minute
suggestioni testamentarie (uomo caricato della croce), da un orologio a
pendolo fluttuante simile a quelli che si potevano trovare nelle case russe
di Vitebsk, suo paese natale. Guardando in particolare l’orologio si vede
come il quadrante ed il pendolo alludano ad un uomo crocefisso vestito del
solo tallit (lo scialle rituale da preghiera ebraico) diventando emblema di
tutte le discriminazioni e persecuzioni del popolo ebraico. Cristo, Signore
del tempo, messia atteso che ha sconfitto la morte. Chagall intendeva così
l’arte «Mi è sempre sembrato che la Bibbia sia la principale fonte di poesia
di tutti i tempi. Ho sempre cercato questo riflesso nell'arte. Per me essa è
stata l'alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli.»