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Università di Napoli Federico II
Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche
Anno Accademico 2016-2017
Corso di Macroeconomia
Lezione 8
1
Inflazione, inflazione attesa e disoccupazione (1)
Inflazione e disoccupazione
negli Stati Uniti, 1900-1960.
Tra il 1900 e il 1960, negli Stati Uniti una bassa disoccupazione è stata
generalmente associata a un’elevata inflazione; viceversa una
disoccupazione elevata è stata generalmente associata a un’inflazione
bassa o negativa.
2
Inflazione, inflazione attesa e disoccupazione (2)
• Consideriamo l’equazione dell’offerta aggregata:
P  P (1  ) F (u, z)
e
• E supponiamo che la funzione assuma una forma specifica :
F (u, z)  1   u  z
• Sostituiamo nell’offerta aggregata di partenza:
P  P (1  )(1   u+ z)
e
3
Inflazione, inflazione attesa e disoccupazione (3)
• Dividendo entrambi i lati per Pt -1, si ottiene:
Pt
Pte
=
(1+ m)(1 - aut + z)
Pt -1 Pt -1
• Notando che
Pt
Pt - Pt -1 + Pt -1
Pt - Pt -1
=
=1+
= 1+ p t
Pt -1
Pt -1
Pt -1
Pte
= 1+ p te
Pt -1
4
Inflazione, inflazione attesa e disoccupazione (4)
• Otteniamo
1+ p t = (1+ p )(1+ m)(1- aut + z)
e
t
• Che per valori piccoli di p t , p te e di
approssimare come
m possiamo
   e  (   z)   u
5
Inflazione, inflazione attesa e disoccupazione (5)
    (   z)   u
e
Secondo questa equazione:
• un aumento dell’inflazione attesa πe porta a un aumento
dell’inflazione effettiva π
• data l’inflazione attesa πe, un aumento del markup scelto dalle
imprese o un aumento di altri fattori, z, porta a un aumento
dell’inflazione π
• data l’inflazione attesa πe, un aumento del tasso di disoccupazione
u porta a una riduzione dell’inflazione π
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La curva di Phillips: la prima formulazione (1)
• Utilizzando degli indici temporali per inflazione, inflazione attesa
e disoccupazione in un dato anno
 t   t     z    ut
e
•Se consideriamo che πe = 0, l’equazione diventa:
 t  (   z)   ut
•Questa è la relazione negativa tra disoccupazione e inflazione,
trovata da Phillips per il Regno Unito e da Samuelson e Solow per
gli Stati Uniti.
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La curva di Phillips: la prima formulazione (2)
Il meccanismo detto spirale prezzi-salari si può riassumere come
segue:
Pt  Pt 1
 ut   Wt  Pt  
  t 
Pt 1
• una bassa disoccupazione fa aumentare il salario nominale
• in risposta a un maggior salario nominale, le imprese aumentano i
prezzi: il livello dei prezzi aumenta
• in risposta a un maggior livello dei prezzi, i lavoratori chiedono
un salario nominale più alto
• questo spinge le imprese ad aumentare i prezzi
• in seguito all’ulteriore aumento dei prezzi, i lavoratori chiedono
un aumento ulteriore del salario nominale
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La curva di Phillips: la formulazioni successive (1)
• A partire dagli anni Settanta, la relazione tra tasso di
inflazione e di disoccupazione è venuta meno.
• Ragione principale: i lavoratori modificarono il loro modo di
formare le aspettative. La svolta fu causata da un
cambiamento del processo stesso di inflazione che divenne:
- costantemente positiva
- persistente
• Questo cambiamento nel meccanismo di formazione delle
aspettative modificò la natura stessa della relazione tra
disoccupazione e inflazione.
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La curva di Phillips: la formulazioni successive (2)
•Supponiamo che le aspettative si formino in base a:
te  t 1
•Se l’inflazione è bassa e non persistente, è ragionevole pensare che
θ=0 e che l’inflazione attesa è pressoché nulla (πe =0).
•Se l’inflazione è alta e persistente, θ=1, come accadde a partire
dagli anni Settanta negli Stati Uniti.
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La curva di Phillips: la formulazioni successive (3)
t

t  t 1    z   aut
e
•Quando θ=0 , otteniamo la curva di Phillips originaria:
 t  (   z)  ut
•Se θ>0, il tasso di inflazione dipende non solo dal tasso di
disoccupazione, ma anche dal tasso di inflazione dell’anno
precedente:
 t   t 1  (   z)  ut
•Quando θ=1, l’equazione di offerta aggregata diventa:
 t   t 1  (   z)  ut
11
La curva di Phillips: la formulazioni successive (4)
• Con θ=1 , Il tasso di disoccupazione non influenza il tasso di
inflazione, ma piuttosto la variazione del tasso di inflazione.
 t   t 1  (   z)  ut
- Una disoccupazione elevata comporta un’inflazione decrescente
- Una disoccupazione moderata comporta un’inflazione crescente
• Per distinguerla dalla curva di Phillips originaria, questa relazione è
chiamata curva di Phillips modificata o curva di Phillips corretta
per le aspettative o ancora curva di Phillips accelerata.
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La curva di Phillips: la formulazioni successive (5)
Variazione dell’inflazione e disoccupazione
negli Stati Uniti dal 1970.
Dal 1970, negli Stati Uniti vi è stata una
relazione negativa tra tasso di disoccupazione
e variazione del tasso di inflazione.
• La retta che meglio approssima la nuvola di punti per il
periodo 1970-2010 è data da:
 t   t 1  3,3%  0,55ut
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Tornando al tasso naturale di disoccupazione (1)
• Il tasso naturale di disoccupazione è quel tasso di
disoccupazione in corrispondenza del quale il livello effettivo
dei prezzi è uguale al livello atteso dei prezzi.
• Imponendo la condizione di uguaglianza  t   te ,otteniamo:
0  (   z)  un
• Risolvendo per il tasso naturale:
 z
un 

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Tornando al tasso naturale di disoccupazione (2)
 z

t    a ut 

a 

e
t
t  te  aut  un 
•Se il tasso atteso d’inflazione è ben approssimato da quello
dell’anno precedente, avremo:
 t   t 1    (ut  un )
•La variazione dell’inflazione dipende dalla differenza tra tasso
effettivo e tasso naturale di disoccupazione. Quando il tasso
effettivo di disoccupazione eccede il tasso naturale, l’inflazione
diminuisce; viceversa, l’inflazione aumenta.
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La curva di Phillips e il tasso naturale di disoccupazione in
Europa
• La relazione tra inflazione e disoccupazione descrive bene i
dati degli Stati Uniti a partire dagli anni Settanta.
• L’evidenza più recente suggerisce che la relazione:
• può essere differente in diversi paesi
• può variare sia nel tempo che tra realtà diverse
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Che cosa spiega la disoccupazione in Europa
Gli economisti quando parlano di “rigidità del mercato del
lavoro” in Europa, di solito, si riferiscono:
 a un sistema generoso di sussidi di disoccupazione
 a un elevato livello di tutela del lavoro
 alla presenza di minimi salariali
 alle regole di contrattazione
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Variazioni del tasso naturale nel tempo
Abbiamo implicitamente trattato sia z che il markup come costanti,
ma non c’è alcuna ragione per ritenere che siano costanti nel
tempo.
Il grado di potere monopolistico delle imprese, la struttura della
contrattazione salariale, il sistema di sussidi di disoccupazione ecc.
cambiano nel tempo, facendo variare il tasso naturale di
disoccupazione.
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Elevata inflazione e curva di Phillips
• L’indicizzazione dei salari rappresenta un meccanismo che
adegua automaticamente i salari all’inflazione e diventa molto
importante in caso di elevata inflazione.
• Se la proporzione di contratti indicizzata è data da  ,
l’equazione diventa:
 t  [ t  (1  ) e t ]   (ut  un )
• Supponendo che l’inflazione attesa sia uguale a quella dell’anno
precedente e che λ >0 otteniamo:
 t   t 1  

(1   )
(ut  un )
• L’indicizzazione salariale aumenta l’effetto della disoccupazione
sull’inflazione.
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