Riparto dello stanziamento per contributi ad enti del Ministero delle

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Riparto dello stanziamento per contributi ad enti del Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2015.
Atto del Governo 364
Informazioni sugli atti di riferimento
Atto del
Governo:
364
Titolo:
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa
del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2015, relativo a contributi ad enti, istituti,
associazioni, fondazioni ed altri organismi
Norma di
delega:
Legge 28 dicembre 1995, n. 549, articolo 1, comma 40 e Legge 28 dicembre 2001, n. 448, articolo 32, comma 2
di articoli:
Senato
Camera
06/12/2016
21/11/2016
06/12/2016
06/12/2016
06/12/2016
06/12/2016
termine per
l'espressione
del parere:
26/12/2016
26/12/2016
Commissione
competente :
9ª Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare)
XIII Agricoltura
Date:
presentazione:
annuncio:
assegnazione:
Presupposti normativi
Lo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Atto del Governo n. 364,
dispone il riparto dei fondi stanziati per l'anno 2015 nello stato di previsione della spesa del MIPAAF, sul
capitolo 2200, a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.
Lo schema è stato adottato di concerto con il Ministro dell'economia e finanze ed è sottoposto al parere
parlamentare sulla base di quanto previsto dall'art. 1, comma 40, della legge n. 549 del 1995, come
modificato dall'articolo 32, comma 2, della legge 23 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), che ha
ridisciplinato il sistema di riparto delle risorse che lo Stato assegna agli enti ed organismi indicati dalla legge
medesima.
La citata norma dispone che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni,
fondazioni ed altri organismi, di cui alla tabella A allegata alla medesima legge, sono iscritti in un unico
capitolo nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. Il riparto è annualmente effettuato da
ciascun Ministro, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e finanze, previo
parere delle Commissioni parlamentari competenti, alle quali vengono anche inviati i rendiconti annuali
dell'attività svolta dagli enti.
Il riparto delle risorse deve essere effettuato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
bilancio e dunque entro il 31 gennaio, termine questo nella prassi considerato non vincolante, intendendosi
corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa. Ai sensi del successivo comma 43, la
dotazione dei capitoli di cui al comma 40 è quantificata annualmente nella Tabella C della ex legge
finanziaria (poi di stabilità): tale previsione, a partire dal 2017, sarà riferita alla seconda sezione della legge
di bilancio e, in particolare, alla tabella concernente il relativo Ministero (in questo caso il MIPAAF), in base
alla recentissima riforma dei documenti di bilancio.
Si ricorda che l'ultimo schema di riparto della tipologia oggi in esame, riferita al 2014, è stato presentato
alle Camere nel novembre 2014 (atto del Governo n. 122), sul quale la 9° Commissione agricoltura del
Senato ha espresso parere favorevole con osservazione il 2 dicembre 2014, mentre la XIII Commissione
della Camera ha espresso parere favorevole l'11 dicembre del medesimo anno.
Le somme ammesse a riparto, per il 2015, dallo schema di decreto in esame, sono pari a 421.945
euro, mantenute in bilancio, al termine dell'esercizio finanziario di riferimento, in conto residui.
Relativamente agli anni successivi a quello in esame, si segnala che il disegno di legge di assestamento
per il 2016 ha previsto uno stanziamento, in conto competenza, per il suddetto capitolo 2200 del MIPAAF di
380.881 euro, mentre il disegno di legge di bilancio per il 2017, appena approvato dal Parlamento, espone
sul capitolo 2200 uno stanziamento pari a 379.631 euro per il 2017, a 373.591 euro per il 2018 e a 379.631
euro per il 2019, sia in conto competenza, sia in conto cassa.
Il quadro delle risorse destinate in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi iscritte
sul capitolo 2200 dello stato di previsione del Mipaaf e ammesse a riparto negli ultimi anni ha subito una
evoluzione tendenzialmente in diminuzione, come è possibile desumere dalla Tabella che segue:
in migliaia di euro
Cap. 2200/Mipaaf
2013
2014
2015
Stanziamenti Stanziamenti
iniziali
definitivi a riparto
Stanziamenti Stanziamenti
iniziali
definitivi a riparto
Stanziamenti Stanziamenti
iniziali
definitivi a riparto
639
614,15
421,9
632
587
421,9
La successiva tabella dà conto degli enti/organismi beneficiari delle risorse ammesse a riparto negli anni
2013-2015.
in migliaia di euro
Riparto risorse cap.2200/Mipaaf
Legge
Denominazione ente/organismo
2013 2014 2015
70/1975 (Tabella,
parte VI)
INEA
524,7 466,9
190/2014 (art. 1, co.
381)
CREA (ex INEA)
493/1954 (art. 1)
Enti ed Uffici internazionali che svolgono attività interessanti
l'agricoltura
107,3 120,1 206,8
Totale
632,0 587,0 421,9
---
215,1
L'evoluzione degli stanziamenti di spesa a favore di enti, istituti e altri organismi è stata condizionata, nel
corso del tempo, da un lato, dalla soppressione di taluni enti che, in passato, erano i maggiori beneficiari dei
contributi a valere sulle risorse del capitolo 2200/Mipaaf (in particolare, l'INRAN, il Centro Portici) e dall'altro
dai tagli lineari che, in via generale, in corso d'anno, hanno inciso sui trasferimenti correnti agli enti.
Per ciò che attiene agli interventi sugli enti vigilati dal Mipaaf, si ricorda in primo luogo il D.Lgs. n. 454/99
che ha provveduto ad una riorganizzazione degli enti operanti nel settore della ricerca in agricoltura,
disponendo, tra l'altro, l'istituzione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), con
competenza scientifica generale nei settori agricolo, agro-industriale, ittico e forestale. Il medesimo D.Lgs. ha
provveduto al riordino dei seguenti enti di ricerca:
l'Istituto nazionale della nutrizione (INN), trasformato nell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la
nutrizione (INRAN) che deve fondamentalmente assicurare la tutela del consumatore e il miglioramento
qualitativo delle produzioni agro-alimentari;
l'Ente nazionale sementi elette (ENSE), che svolge compiti specifici di certificazione, analisi e controllo
dei prodotti sementieri, nonché di promozione di nuove varietà e riconoscimento varietale e brevettuale
delle novità;
l'Istituto nazionale di economia agraria (INEA), istituito per compiere indagini e studi di economia agraria
e forestale;
il Centro di specializzazione e ricerche economiche-agrarie per il Mezzogiorno, con sede a Portici,
trasformato in Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale (cd. Centro Portici),
centro di ricerca economico-agraria, ma anche centro di formazione postuniversitaria.
Il D.L. n. 78/2010, con l'articolo 7, comma 20, ha soppresso:
il Centro Portici, trasferendo compiti e funzioni al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;
l'ENSE, i cui compiti e funzioni sono stati attribuiti all'INRAN;
l'Istituto Nazionale Conserve Alimentari (INCA) con contestuale trasferimento all'INRAN dei compiti
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dell'Istituto.
Con il D.L. n. 95/2012 anche l'INRAN è stato soppresso a decorrere dal 7 luglio 2012 e le funzioni
acquisite in materia di certificazione ufficiale dei prodotti sementieri sono state trasferite all'Ente risi, mentre
tutte le altre sono state attribuite al CRA (art. 12, commi 1-6).
Il quadro di revisione delle competenze si è concluso con la legge di stabilità 2013, legge n. 228/12, che,
per evitare che l'ente di commercializzazione del riso si trovi ad avere anche un ruolo nella certificazione del
prodotto, ha trasferito al CRA anche le funzioni nella materia sementiera.
Il medesimo D.L. n. 95/2012 (art. 23-quater, comma 9) ha disposto la soppressione dell'Agenzia per lo
sviluppo del settore ippico – ASSI, le cui funzioni sono state poi ripartite tra il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nonché le relative risorse umane,
finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi.
Infine, l'art. 1, comma 381, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, così come modificato dall'articolo 1,
comma 668, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ha disposto l'incorporazione dell'Istituto nazionale di
economia agraria (INEA) nel Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), il quale ha
assunto la nuova denominazione di Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia
agraria (CREA), conservando la natura di ente nazionale di ricerca e di sperimentazione. L'incorporazione è
finalizzata alla razionalizzazione del settore della ricerca e al contenimento della spesa, attraverso un
Piano di efficientamento organizzativo ed economico, volto tra l'altro ad ottenere una riduzione del 10% delle
spese correnti.
Contenuto
Le somme ammesse a riparto dallo schema di decreto, pari, come detto, a 421.945 euro per il 2015 sono
assegnate:
al CREA (ex INEA), per 215.104 euro: nelle premesse allo schema di decreto ministeriale in esame - e
più diffusamente nella relazione tecnica annessa - si evidenzia, a motivazione di tale finanziamento, la
necessità di attivare proposte progettuali redatte dal CREA, con la partecipazione di altri organismi di
ricerca e dei Servizi fitosanitari, volte ad individuare criteri per la valutazione dei rischi derivanti
dall'introduzione, diffusione e stabilizzazione (Pest Risk Analysis – PRA) di avversità di quarantena o
emergenti e di definire le azioni al fine di ridurne i rischi;
a 3 Organismi internazionali che operano nel settore agricolo (Organisation Europeenne et
Mediterraneenne pour la Protection des Plantes – OEPP; ITAL-ICID – Comitato italiano per
l'irrigazione e la Bonifica Idraulica (che aderisce all'ICID internazionale – International Commission on
Irrigation and Drainage); Europeenne Federation de Zootechnie - EAPP), per complessivi 206.841
euro. In particolare, all'OEPP è assegnata la somma di 162.200 euro, all'ITAL-ICID è assegnata la
somma di 30.000 euro e alla Europeenne Federation de Zootechnie – EAPP, la somma di 14.641
euro.
Al riguardo, si osserva che, mentre nel passato riparto, riferito all'anno 2014, la denominazione dei primi
due organismi di rilievo internazionale sopra indicati era la stessa (all'OEPP era stata assegnata la somma di
97.080 euro, mentre all'ITAL-ICID erano stati assegnati 8409,73 euro), la denominazione del terzo ente - che
appare coincidere nella sostanza a quello indicato nel presente schema di decreto – era Federazione
Europea di zootecnia(European Federation of Animal Science o FEZ), al quale era stata assegnata la
medesima somma di 14.641 euro che si propone di assegnare, per il 2015, alla "Europeenne Federation
de Zootechnie - EAPP".
Nel passato schema di decreto si è ricordato che l'OEPP (o EPPO - European Plant Protection Organization) è
l'Organizzazione intergovernativa responsabile della cooperazione fitosanitaria internazionale nelle regioni europee e
mediterranee, responsabile per l'Europa in base all'articolo IX della Convenzione internazionale FAO per la
protezione delle piante. Tale Organizzazione è stata fondata nel 1951 da 15 Stati membri mentre, ad oggi, ne
annovera 51. Le funzioni cui è chiamata prevedono: la protezione della salute delle piante in agricoltura, nelle
foreste o in ambienti non coltivati; lo sviluppo di uno strategia internazionale contro il diffondersi di parassiti;
l'armonizzazione della normativa fitosanitaria; la promozione di metodi e strategie per il controllo dei parassiti. In
particolare, l'EPPO coopera con il Segretariato dell'IPPC (Convezione internazionale sulla protezione delle piante)
della FAO per sviluppare gli standard internazionali sulle misure fitosanitarie e coopera inoltre con la Commissione
UE a supporto della risoluzione delle problematiche fitosanitarie internazionali e la predisposizione della Pest risk
analysis. L'organizzazione è finanziata tramite i contributi annuali degli Stati membri.
La FEZ (Federation Europeenne de Zootechnie) è una federazione internazionale di organizzazioni nazionali del
comparto zootecnico, provenienti da 35 Paesi europei; nata nel 1949 a Parigi dietro gli auspici della FAO. Tale
organizzazione ha sede in Italia e il nostro è l'unico Paese ad avere un rappresentante permanente (il
rappresentante per l'Italia è il MIPAAF) nel CDA, mentre gli altri paesi sono rappresentati a rotazione. Scopi
principali della federazione sono: promuovere la ricerca scientifica avanzata, sviluppare sistemi di produzione
sostenibili, migliorare le condizioni tecniche ed economiche nel settore del bestiame, promuovere il benessere degli
animali, preservando l'ambiente rurale ed ottimizzando l'utilizzo delle risorse genetiche. La FEZ ha anche il ruolo di
3
sostenere tecnicamente le decisioni e le politiche zootecniche europee. La quota associativa permette di avere
diritto di accesso al network della ricerca e dell'industria zootecnica.
ITAL-ICID è il Comitato nazionale italiano dell'ICID, la Commissione internazionale per l'irrigazione ed il
drenaggio, fondata nel 1950 da undici Paesi fondatori tra cui l'Italia ed è composta da circa 60 Paesi membri presso
i quali opera attraverso i rispettivi Comitati nazionali. Organo direttivo è il Consiglio esecutivo internazionale (CEI)
composto dai rappresenti dei Comitati nazionali. L'ICID è un'organizzazione non governativa, a carattere tecnico
scientifico che svolge ricerca in materia di irrigazione e gestione delle acque. Sin dalla sua istituzione – ci ha
ricordato la relazione illustrativa al passato atto del Governo n. 122 - l'Ital-ICID è destinataria da parte del MIPAAF
di una quota di adesione all'ICID Internazionale di 5.641,75 euro. Per l'anno 2014 l'Organismo aveva richiesto una
ulteriore quota pari a 2.767,98 euro ad integrazione di quella relativa all'anno 2013, mentre per l'anno 2015 oggetto
del presente schema di decreto, l'ITAL-ICID ha chiesto un contributo di 30.000 euro per poter far fronte alle spese
riguardanti sia le attività tecnico-scientifiche del Comitato, che la partecipazione a congressi ed eventi.
La relazione tecnica allegata al provvedimento in esame ci riferisce – tra l'altro – che la ripartizione delle
citate risorse indirizzate ai suddetti 3 Organismi di rilievo internazionale verrebbe effettuata sulla base delle
richieste avanzate dai singoli Enti (nella fattispecie si tratta di Comitati italiani di vari settori della ricerca e
della sperimentazione) aderenti ad Organizzazioni internazionali, principalmente per il pagamento delle
relative quote di partecipazione e delle missioni dei propri agenti, "in continuità con quanto stabilito in anni
precedenti per assicurare una adeguata realizzazione delle finalità oggetto di finanziamento".
Allo schema di decreto in esame, riferito all'anno 2015, è allegata una relazione tecnica, la quale svolge
anche la funzione di relazione illustrativa, e una nota della Ragioneria generale dello Stato, la quale, a parte
la richiesta di una correzione formale alla premessa dello schema di decreto, non rileva ulteriori osservazioni
di competenza da formulare.
Senato: Dossier n. 414
Camera: Atti del Governo n. 360
12 dicembre 2016
Senato Servizio Studi del Senato
Ufficio ricerche nei settori attività produttive e agricoltura
Camera Servizio Studi
Dipartimento Agricoltura
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SR_Studi
[email protected] - 066760-3610
CD_agricoltura
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