Psicosi meningite lo danno per morto ma è fuori pericolo

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Transcript Psicosi meningite lo danno per morto ma è fuori pericolo

-MSGR - 05_LATINA - 41 - 15/12/16-N:
41
Giovedì 15 Dicembre 2016
www.ilmessaggero.it
Latina
Psicosi meningite
lo danno per morto
ma è fuori pericolo
Nel film di Pif
“Il fronte a Cisterna”
protagonista al cinema
Il regista Pierfrancesco Diliberto, in
arte Pif, ha scelto i ragazzi dell’associazione “Il fronte a Cisterna” per girare le scene del suo ultimo film “In
guerra per amore”, uscito di recente
nelle sale. «Abbiamo girato la scena
dello sbarco – racconta Stefano Solferini, presidente de Il fronte a Cisterna – insieme ad altre associazioni di rievocazione e anche se solo
per scopi cinematografici, vedere il
portellone del mezzo da sbarco
aprirsi, sentire le urla dei compagni,
ci ha fatto intuire quali preoccupazioni e sentimenti avessero provato
quei ragazzi che 73 anni fa sbarcarono veramente in Sicilia. Un’esperienza indimenticabile». «Pif ci ha diretti
in maniera accurata e certosina –
continua Cristian De Carolis, vicepresidente – questo è il suo secondo
film e come tema ha di nuovo la mafia, in particolare racconta come la
mafia siciliana aiutò gli americani a
conquistare l’isola in cambio di favori e di proprietà». Ma questa non è
l’unica esperienza cinematografica
dell’associazione cisternese. A luglio di quest’anno Solferini ha partecipato alle riprese di alcune scene de
“In arte Nino”, una fiction sulla vita
di Nino Manfredi che andrà in onda
prossimamente su Rai1, regia di Luca Manfredi.
La notizia corre sul web, paura a Gaeta, ma l’uomo intanto
è stato spostato nel reparto di medicina allo “Spallanzani”
`
IL CASO
Morire ai tempi del web. Dove sui
tanti siti le voci si sovrappongono,
si confondono, fino a diventare una
sentenza senza appello. Ad incapparci un uomo di Gaeta, 64 anni,
dato per spacciato senza che alcuna certificazione lo attestasse. La
psicosi collettiva ha portato ieri alla diffusione incontrollata della notizia del decesso, per una forma di
meningite. Ma l’uomo, impegnato
quotidianamente a prestare la propria attività lavorativa presso la
centrale nucleare del Garigliano,
se n’è fatto beffe. Ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale
“Spallanzani” di Roma, ieri si è alzato di buon mattino ed ha intrapreso una breve passeggiata. I suoi
consistenti miglioramenti hanno
portato i medici curanti a dichiararlo fuori pericolo ed addirittura a
farlo trasferire al reparto di medicina generale.
E chissà che la “bufala” non gli abbia, come si dice in questi casi, “allungato la vita”.
tina. Davanti ad un centinaio di colleghi riuniti presso la facoltà di
scienze infermieristiche di Gaeta,
ha confutato i tanti “post” allarmistici apparsi in rete. Quella notizia,
semplicemente, non era vera perché il paziente - partito sì con sospetto di meningite - era vivo e stava bene.
I CONSIGLI
Il ceppo riscontrato (W 135), ricade
tra quelli neutralizzati dal vaccino
tetravalente e può essere diffuso solo attraverso contatti personali.
Dunque nessuna indicazione della
Asl a effettuare una profilassi di
massa, mentre i parenti sono stati
regolarmente convocati, come del
resto confermato dal medico curante Erasmo Di Macco e dal colle-
ga Gennaro Dies, stimato professionista nonché capogruppo di maggioranza in seno al consiglio comunale di Gaeta. Fantasia insieme alla
collega Annamaria Aversa, per i
minori, restano a disposizione per
chi volesse vaccinarsi. Del resto
presso il Dono Svizzero non risultano altri decessi che facciano temere un’epidemia. L’unica morte al
vaglio di esami sembra essere al
momento quella dell’algerino, ritrovato al porto di Formia una settimana fa. Intanto il sindaco di Gaeta
Cosmo Mitrano ha scritto al direttore generale Giorgio Casati per conoscere «quali misure siano state
messe a punto per evitare allarmismi tra la popolazione».
Antonello Fronzuto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto su IlMessaggero.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SPECIALIZZATO Lo “Spallanzani” di Roma, si occupa di malattie infettive
Lavori abusivi, scatta il sequestro
sul promontorio di Gianola
I PASSAGGI
FORMIA
Come ricostruito dal direttore sanitario del nosocomio “Dono Svizzero” Pasquale Montesano al nucleo
antisofisticazione dei carabinieri
di Latina, il percorso clinico
dell’uomo era iniziato tra sabato e
domenica, nel cuore della notte. Affetto da sintomi febbrili, era stato
indirizzato all’ospedale di Formia
dalla guardia medica, per poi essere trasportato d’urgenza nella Capitale. Esclusi i ceppi A, B e C tipici
del meningococco, le attenzioni si
sono concentrate su un batterio individuato da “sierotipo” che produce una forma meno aggressiva della malattia, materia comunque oggetto al momento di puntuali esami di laboratorio. A chiarire la tempestività dell’intervento ci ha pensato in mattinata il dottor Oriano
Fantasia, dirigente medico del dipartimento
di
prevenzione
dell’area meridionale dell’Asl di La-
Per una serie di lavori non autorizzati al castello di Gianola, nel
cuore dell’omonimo Parco regionale, scatta il sequestro delle opere realizzate sul promontorio formiano dal proprietario, un professionista di origini campane.
Su mandato della Procura di Cassino, i carabinieri e gli agenti del
Corpo Forestale dello Stato, coadiuvati da tecnici del Comune, sono intervenuti ieri per verificare
la conformità urbanistica ed edilizia dei lavori in corso. Ed hanno
constatato, al termine del sopralluogo, lo stato di alterazione dei
luoghi fin sopra la scogliera, le
modifiche apportate alla macchia mediterranea, i movimenti
di terra e gli interventi edilizi realizzati in assenza del permesso a
costruire e privi delle autorizzazioni degli enti competenti. E,
IL SOSPETTO
AL “DONO SVIZZERO”
E IL TRASFERIMENTO
NELLA CAPITALE
NESSUN ALTRO CASO
NEL SUD PONTINO
DIRETTORE
Pasquale
Montesano
del presidio
ospedaliero
sud, parla
del presunto
caso
di meningite
sulla scorta delle violazioni riscontrate, hanno proceduto al sequestro dell’area.
L’operazione scaturisce da un
esposto in Procura del sindaco
Bartolomeo, che chiedeva di verificare come potessero realizzarsi
lavori di tal genere, senza autorizzazione del Comune, all’interno di un’area di pregio all’interno del Parco regionale di Gianola. Un sito di importanza comunitaria sottoposto a protezione speciale, inserito nel Piano di Bacino, con presenze archeologiche
significative e individuato come
zona di massima tutela anche nel
piano regolatore comunale. In
passato il proprietario dell’area
aveva addirittura diffidato il Comune dall’effettuare verifiche,
esibendo pareri della Soprintendenza.
«Spetterà alla magistratura
stabilire eventuali responsabilità
- osserva il sindaco Sandro Bartolomeo – Sono state apportate nel
tempo profonde trasformazioni
a luoghi e strutture, in un’area di
grande pregio monumentale e
ambientale il cui valore storico è
documentato in tante pubblicazioni e resoconti anche del secolo scorso. Non so se il castello e il
promontorio su cui insiste potranno tornare alle originarie
condizioni. Questo intervento
serve almeno ad evitare ulteriori
e più gravi trasformazioni dei
luoghi».
Sandro Gionti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tempio di Giove, la fine dei lavori
Casalino firma altri due brani
è prevista per l’inizio del nuovo anno in gara al festival di Sanremo
TERRACINA
Annunciati non senza suscitare
polemiche, per l’inizio del 2017 è
prevista la fine dell’ultima trance dei lavori di completamento
nel sito archeologico del Tempio
di Giove, a Terracina. Una serie
di interventi cominciati nel 2012
che adesso stanno giungendo al
termine con la sistemazione, in
corso in questi giorni, della nuova recinzione nella zona subito
davanti il criptoportico; la realizzazione di una pensilina da installare nella struttura prefabbricata sul piazzale Loffredo; il consolidamento delle volte di accesso al camminamento del percorso notturno. Per questa nuova
trance l’amministrazione comunale ha impegnato poco meno di
79 mila euro, affidando l’incarico di responsabile della sicurezza del cantiere al geometra Tiziano Cerilli e nominando direttore
dei lavori e responsabile unico
del procedimento l’ingegnere Alfredo Sperlonga.
Ieri mattina ad illustrare i lavori è stata l’architetto Elena
Giangiulio della Syremont spa,
la società di Messina che da quattro anni si occupa dei lavori.
«In quest’ultima trance l’obiettivo è la messa in sicurezza, ad
esempio con l’installazione di
una recinzione a norma per l’affaccio di fronte il criptoportico».
La dottoressa Giangiulio ha, poi,
spiegato l’intervento fatto da re-
Il tempio di Giove
PROCACCINI:
«IL MONUMENTO
NON SARÀ MAI PIÙ
LASCIATO IN STATO
DI ABBANDONO»
stauratori professionisti sotto le
tre volte del corridoio del percorso notturno.
«Un lavoro di consolidamento
sotto la vigilanza della Soprintendenza preceduto da un’analisi diagnostica sulle malte, dopodiché si è fatto un intervento senza contraffare l’originale. E’ stata usata una malta che permette
il drenaggio della volta». Un consolidamento necessario non perché esistesse un pericolo di crollo imminente, ma non era da
escludere per il futuro.
«Il Tempio di Giove non sarà
mai più lasciato abbandonato a
sé stesso, è un bene troppo prezioso per restare alla fruizione libera che ne ha permesso una devastazione violenta» ha detto il
sindaco Nicola Procaccini ieri
presente con l’assessore alla Cultura Barbara Cerili. Entrambi sono concentrati sulla data del
prossimo 12 gennaio quando scadrà il bando per assegnare la gestione del tempio e di altri beni
della città. «Il Polo Museale deve
poter spiccare il volo e diventare
punto di riferimento tra Roma e
Napoli» ha detto la Cerilli.
Rita Recchia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MUSICISTA
Ascoltare le sue canzoni a Sanremo è diventata una piacevole
consuetudine. Roberto Casalino,
cantautore, paroliere e compositore nato ad Avellino nel 1979,
ma cresciuto a Latina, ha messo
di nuovo la sua firma sul Festival
che si terrà da martedì 7 a sabato
11 febbraio. L’autore, che collabora ormai da anni in esclusiva con
la Universal Music Italia, sarà in
gara con due brani: “Fatalmente
male” interpretato da Giusy Ferreri e “Nel bel mezzo di un applauso” eseguito da Alessio Bernabei.
Casalino proverà così a bissare
il successo del 2013 con l’Essenziale, che ha consacrato Marco
Mengoni come nuova stella della
musica italiana. «Il primo obiettivo è quello di presentare a un
pubblico vasto due canzoni per
me importanti – ammette l’artista - Quello che interessa è riuscire poi a funzionare nelle radio, a
riscuotere il gradimento del pubblico. Se poi dovesse arrivare anche una vittoria, meglio ancora.
Le parole di Nel Bel Mezzo di un
applauso sono nate in estate,
quelle di Fatalmente male invece
sono venute fuori ad ottobre.
Due lavori molto importanti, come sempre testi autobiografici
che raccontano qualcosa di me».
Il lungo viaggio che lo ha reso
uno dei migliori artisti del panorama nazionale è partito dalla
Roberto Casalino
I PEZZI SARANNO
INTERPRETATI
DA GIUSY FERRERI
E ALESSIO BERNABEI
ALL’ARISTON
Germania, vicino Colonia, dove
ha vissuto con i suoi genitori,
Gaetano e Lucia, e dai quali ha ricevuto quei valori che ancora oggi lo sostengono nella sua attività. Poi, nel 1993, il trasferimento
a Latina dove ha formato la sua
prima band, continuando a scrivere testi. Lunga la lista di brani
scritti da Casalino, che ha collaborato con i più grandi cantanti
italiani: da Tiziano Ferro a Iva Zanicchi, passando tra gli altri per
Giusy Ferreri, Francesco Renga,
Fedez, Francesca Michielin, fino
ad arrivare a Nina Zilli e Antonello Venditti. .
La notorietà non lo ha cambiato e spesso da Roma, dove risiede, torna a Latina per stare con
mamma Lucia e il fratello Carmine: «Sono rimasto legato alla città dove abita la mia famiglia, sento un legame particolare con questo territorio e non potrebbe essere altrimenti». Con Noi siamo infinito, interpretata da Alessio
Bernabei, è entrato di fatto nel
mondo del calcio, visto che la hit
è stata scelta come colonna sonora del campionato di serie B.
Davide Mancini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:14/12/16 20:50-NOTE: