La ricerca della verità è un servizio

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NO VB
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2016
.
Novara città .41
GIUSTIZIA E SICUREZZA
Ieri mattina la cerimonia di giuramento in Tribunale a Novara
Il sindacato
di polizia:
«Ma noi siamo
sotto organico»
n «La profes-
sionalità e i
sacrifici del
personale impegnato nelle
attività investigative permettono di ottenere
risultati altrimenti inimmaginabili, ma richiedono anche
risorse e pazienza. Il Sap deve
però evidenziare
che a Novara il
personale della
Squadra Mobile,
già sotto organico, negli ultimi
mesi è calato del
25 per cento, in
controtendenza
rispetto al numero totale di
personale in
servizio che è
invece aumentato». E’ il lamento
del sindacato di
polizia di Novara
nel giorno dell’insediamento
del nuovo procuratore capo:
«Si tratta di un
ruolo fra i più
decisivi nella vita
di una città,
come delicata è
anche la nostra
funzione di
polizia giudiziaria». Una funzione, come evidenzia il segretario
Michele Frisia,
che richiede
anche un adeguato numero di
uomini: «A Novara abbiamo la
Mobile più piccola del Piemonte, più esigua
rispetto a quasi
tutte le altre in
[M.BEN.]
Italia».
“La ricerca della verità è un servizio”
Il nuovo procuratore capo Marilinda Mineccia: “Bisogna lavorare per la collettività”
zione anche al Tribunale di
Novara. Dal 2002 al 2008 è stata sostituto procuratore alla
Corte d’Appello di Torino, città
in cui è nata.
MARCO BENVENUTI
NOVARA
«Il nostro è un servizio per la
collettività. Abbiamo l’importante compito, seppur con i limiti umani, di ricercare la verità: se lo facciamo con correttezza e professionalità, possiamo dare un messaggio costruttivo e positivo». È questo
lo spirito con cui Marilinda Mineccia intende iniziare il suo
lavoro di procuratore capo a
Novara. Lo ha detto ieri in tribunale alla cerimonia di giuramento con cui ha assunto formalmente il suo incarico. Una
«nuova avventura», l’ha definita, che «inizio con entusiasmo». Ad accoglierla il predecessore Francesco Saluzzo,
ora procuratore generale della
Corte d’Appello di Torino, e il
presidente del Tribunale, Filippo Lamanna. «Novara è un
centro giudiziario ostico - ha
detto quest’ultimo - di confine
fra Piemonte e Lombardia. Il
segreto del nostro lavoro è
conservare polso fermo e al
tempo stesso manifestare disponibilità umana». Saluzzo:
«Troverà un tribunale di altissimo livello, dove c’è impegno
La passione per la musica
Marilinda Mineccia e Filippo Lamanna. Dietro, Francesco Saluzzo
straordinario e dove ci si confronta con un foro corretto».
In magistratura dal 1977
Marilinda Mineccia, 66 anni,
arriva dalla Procura di Aosta,
di cui è capo dal dicembre
2008. Entrata in magistratura
nel 1977, ha svolto tutta la sua
carriera nel settore penale,
prima come giudice a Torino,
dal 1977 al 1994, poi ad Aosta
come procuratore nella ex
Pretura, fino al 1998. Dal 1998
al 2002 ha esercitato le funzioni di ispettore generale presso
il Ministero della Giustizia e in
questa veste ha svolto un’ispe-
Quello a Novara, per il magistrato, è una sorta di «ritorno». In città abitavano i nonni
materni e, ospite degli zii dopo
la laurea, aveva anche preparato il concorso occupandosi al
tempo stesso della segreteria
degli Amici della musica «Vittorio Cocito», di cui lo zio, il
maestro Folco Perrino, è stato
anima storica e direttore artistico. Ha aiutato il maestro in
progetti che, negli anni 70, erano all’avanguardia, come l’organizzazione di concerti nell’ospedale psichiatrico, concerti per anziani e nelle scuole,
nonché, a Orta San Giulio, la
rassegna del Festival cusiano
di musica antica.
In Procura, guiderà uno
staff di sette sostituti: Marco
Grandolfo, Mario Andrigo, Nicola Serianni, Giovanni Caspani, Ciro Caramore, Silvia Baglivo, Francesca Celle.
fiuti, turbare l’accesso e la libera fruizione degli spazi pubblici». Con un’esimente nuova: la
multa (da 25 a 500 euro, 50 se si
paga subito) non si applica se
chi ha sporcato pulisce subito.
Rispetto all’analoga ordinanza
Ballarè manca il divieto di consumare alcolici.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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Nell’ordinanza contro i bivacchi
Canelli più “morbido” di Ballarè
Dopo mesi di «gestazione»,
con i testi inviati in Prefettura
per essere sottoposti a un lavoro di limatura, il sindaco
Alessandro Canelli ha firmato le tre ordinanze con «disposizioni per contrastare il
degrado urbano». Riguardano la prostituzione su strada,
l’accattonaggio molesto e i
«comportamenti degenerativi lesivi del bene della sicurezza urbana». Non c’è nessun atteggiamento da «sceriffo»: i primi due provvedimenti sono quasi la fotocopia
di quelli firmati da Andrea
Ballarè il 18 febbraio 2015 e ri-
masti in vigore sino al 30 giugno 2016. E la terza ordinanza,
anti-bivacchi, appare addirittura più morbida.
Anzitutto si vieta di «stazionare in area pubblica o sulla
pubblica via ingenerando la
convinzione di esercitare l’attività della prostituzione». Sono
sanzionati sia chi mette in atto
«qualsiasi comportamento non
equivoco finalizzato al richiamo
di conducenti di veicoli», sia chi
contratta «prestazioni sessuali
a pagamento». Invariate le sanzioni: da 25 a 500 euro, con facoltà di estinguere l’illecito con
pagamento ridotto a 100 euro
per la prostituta e 500 per il
cliente. La seconda ordinanza
vieta «qualsiasi forma di accattonaggio in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico in tutti i
casi sia effettuata in maniera
continuativa e fastidiosa e non
per una legittima richiesta di
umana solidarietà». Identiche
sanzioni.
Niente multa se pulisce
Parzialmente diversa l’ordinanza anti-bivacchi: nella zona della stazione, in centro e nei parchi vieta l’«utilizzo in modo improprio degli spazi e dei beni
pubblici che può ricondursi alle
seguenti fattispecie: accamparsi, bivaccare o sdraiarsi, consumare alimenti e/o bevande
sporcando o abbandonando ri-
“Ogni insegna
dev’essere
tradotta
in italiano”
Divieto di girare a viso coperto in luogo pubblico, di intrattenersi con prostitute, di accattonaggio. Ma sarà anche
proibito «collocare scritte, insegne, pubblicità in caratteri
non latini su aree pubbliche o
visibili da aree pubbliche, se
non accompagnate da traduzione in italiano». Chi ha sull’insegna del negozio nomi o
definizioni non comprensibili
dovrà tradurli. Sono alcuni
contenuti del regolamento di
polizia urbana approvato lunedì dal consiglio comunale di Trecate, con i
voti favorevoli della
maggioranza e il no delle opposizioni. «Siamo
tra i primi in F. Binatti
Italia ad approvare questo pacchetto sicurezza» ha affermato l’assessore alla polizia urbana Alessandro Pasca.
Non sono mancate le critiche dalle minoranze: Pierpaolo Almasio, della lista «Nel
cuore di Trecate», ha ribadito
che la scelta di multare chi gira a viso coperto può penalizzare chi, come i pendolari, gira con cuffia e sciarpa la mattina presto d’inverno. La formulazione iniziale dell’articolo sulle insegne è stata modificata, su suggerimento dell’assessore Patrizia Coraia,
inserendo la definizione «caratteri non latini» al posto di
«lingue straniere», poiché
questo avrebbe potuto significare la traduzione anche di
termini inglesi o francesi. Aumentano fino a 200 euro le
multe per chi non pulisce le
[S. M.]
deiezioni canine.
Firmati anche i divieti di prostituzione e accattonaggio
CLAUDIO BRESSANI
NOVARA
A Trecate
Vietati i bivacchi in stazione