Alpexpress - Ticino 2/16

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L A R I V I S TA D I A L P T R A N S I T S A N G O T TA R D O S A
T I C I N O 2 / 2 0 16
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Rivestimenti, fase finale
Passaggio di testi mone a Camorino
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Nuove visite al Ceneri
G a ll e ri a di b a s e d e l C e n e ri
Lavorazioni importanti
dopo la fine degli scavi
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Abbiamo scritto la storia
Il 1° giugno 2016, alla presenza di ospiti illustri abbiamo inaugurato la Galleria di base del San Gottardo. Un importante giornata
per tutti coloro che per diversi decenni hanno progettato, sviluppato e costruito l’opera del secolo.
Un’opera voluta dalla popolazione. Nel nostro cantiere hanno
lavorato fino a 2600 persone contemporaneamente. Persone
provenienti da molti paesi: dal Portogallo fino alla Polonia, dalla
Scandinavia e persino dal Sud Africa. L’origine non ha mai avuto
importanza e nemmeno la lingua. A unire le diverse nazionalità
e superare le barriere linguistiche è stata la passione per l’intenso lavoro e la collaborazione. A loro va il nostro sincero Grazie.
Vorrei ricordare in modo particolare le nove persone che, durante
la costruzione della Galleria di base del San Gottardo, purtroppo
hanno perso la vita.
Un ringraziamento lo rivolgo anche a tutti coloro che si sono impegnati per il progetto: la consigliera federale Doris Leuthard, i membri della commissione di sorveglianza della NFTA, l’Ufficio federale
dei trasporti, i consorzi d’ingegneria, i consorzi d’impresa, così come
i collaboratori di AlpTransit San Gottardo SA. Un doveroso grazie va
anche alla popolazione per la comprensione continua.
Ma non è ancora finita: la Galleria di base del Ceneri di 15,4 km di
lunghezza, deve ancora essere ultimata e inaugurata.
Renzo Simoni
Presidente della Direzione
AlpTransit San Gottardo SA
In copertina:
Galleria di base del Ceneri. Viadotti visti in uscita dal portale nord di Vigana - Camorino.
Molti penseranno che con la caduta
dell’ultimo diaframma il lavoro nella
Galleria di base del Ceneri sia terminato, invece si susseguono molte altre
importanti lavorazioni. I rivestimenti
interni definitivi in calcestruzzo ne
sono una parte essenziale.
Dopo lo scavo e la prima messa in sicurezza è indispensabile provvedere alla posa
del rivestimento interno definitivo per assicurare che la galleria possa durare almeno
cent’anni. Le fasi di rivestimento iniziano
con uno strato di materiale impermeabile,
lo stesso viene assemblato mediante salda-
ture quasi maniacali per evitare le infiltrazioni d’acqua. Nelle tratte, dove previsto, si
posa l'armatura metallica, e solo successivamente il posizionamento del cassero avviene il getto in calcestruzzo. L’opera necessita infine di un cosiddetto
post-trattamento che permette la maturazione ideale del calcestruzzo e il raggiungimento delle caratteristiche richieste per garantire la vita utile dell’opera.
Nella Galleria di base del Ceneri tutte
queste lavorazioni si svolgono con puntualità e precisione, superando anche le
difficoltà tecniche date dalle intersezioni
dei cunicoli che si presentano regolar-
mente ogni 325 metri. Questi cunicoli
fungono da collegamento tra le due
canne della galleria. In queste intersezioni le lavorazioni sono state eseguite
con la massima accuratezza, in considerazione anche della presenza di molteplici canali di passaggio di cavi, tubazioni
e altre infrastrutture.
Il prossimo appuntamento è fissato per inizio luglio 2017, momento in cui la Galleria
di base del Ceneri verrà consegnata al consorzio che procederà con la posa della platea ferroviaria e dei relativi binari.
Opere di rivestimento di un cunicolo trasversale.
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I nt e rvi s t a a R e n a to Sv a luto - F e rro
comp a rto b i a s c a
Vent’anni a
cielo aperto
Una verde collina alla
Buzza di Biasca
Il deposito di materiale della Buzza di
Biasca non rappresenta solamente un
mucchio di detriti di scavo provenienti
dalla Galleria di base del San Gottardo
ma costituisce un’importante opera di
compensazione ecologica e agricola
con peculiarità e risvolti insospettabili.
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Grazie alla legislazione in vigore e d’intesa
con l’Ufficio federale dei trasporti e con
i servizi cantonali competenti, sono state
realizzate numerose opere che compensano in termini significativi l’impatto della
nuova linea veloce e le aree che le sono
state per forza di cose cedute. In questo
senso il deposito della Buzza di Biasca è
un’opera assolutamente degna di nota.
Renato Svaluto-Ferro, Capoprogetto e direttore generale dei lavori del Comparto Biasca.
Il 10 ottobre 1963 durante la ricreazione
mattutina della prima elementare ad
Arbedo, la maestra Cesarina mi invitò
gentilmente a rientrare a casa dove
trovai mia madre Lucia in lacrime. La sera
prima alle ore 22:40 si era consumato il
disastro del Vajont che aveva provocato
quasi 2000 morti tra i quali diversi nostri
parenti nel villaggio di Longarone, mio
luogo di nascita.
Più tardi, nel gruppo di intervento in caso
di catastrofe della protezione civile ticinese, ma soprattutto lungo l’intero arco
della mia attività professionale, mi sono
perciò occupato e mi occupo tuttora con
attenzione anche di frane, pericoli naturali e logicamente di sicurezza. La sicurezza
delle persone e la longevità delle opere
strutturali sono valori in sé che AlpTransit
San Gottardo ha applicato sistematicamente in tutti i cantieri con risultati dei
quali possiamo essere soddisfatti. La
direzione progettuale ed esecutiva della
linea a cielo aperto a sud delle Alpi mi ha
entusiasmato ed impegnato per quasi un
ventennio su almeno tre fronti principali:
• la qualità architettonica e strutturale delle opere civili e ferroviarie
realizzate
• l’entità e la valenza delle misure
di compensazione ambientale ed
agricola messe in campo per attutire
l’impatto dei lavori e del nuovo asse
ferroviario veloce tra le quali possiamo annoverare il deposito della
Buzza di Biasca, chilometri di canali
rinaturati e ben quattro nuovi biotopi
•
la fiducia e la collaborazione che negli
anni si sono instaurate con Comuni,
Patriziati, servizi del Cantone e della
Confederazione che hanno contribuito a generare e abbellire il progetto
iniziale con opere di interesse locale e
regionale oltre che ferroviario
Alla prossima generazione, sul nostro
fazzoletto di terra, non resta che completare l’opera di aggiramento della Riviera
e del Bellinzonese, congiungere la tratta
a sud di Lugano con la rete ferroviaria
italiana ma soprattutto e questo è compito di tutti noi, ripensare in termini di
sostenibilità ambientale l’attuale sistema
economico-finanziario e dei trasporti
con, in primis, il trasferimento del traffico dalla gomma alla rotaia.
Dal 2000 ad oggi sono state messe in
deposito circa 7'150’000 tonnellate di
materiale di scavo e parallelamente sono
stati messi in opera anche diversi interventi ambientali. Forse il più significativo è
rappresentato dal castagneto pascolabile
composto da più di 270 castagni innestati
con varietà locali e non, aumentando così
il valore ecologico-naturalistico e paesaggistico della zona.
stagni della Svizzera italiana. Non passano
comunque in secondo piano le altre opere
eseguite nell’area della Buzza come ad
esempio i cespuglieti creati sulle scarpate
che incrementano la biodiversità floreale,
oppure gli interventi di valorizzazione degli
ambienti secchi di Loderio e i tre corridoi
faunistici creati sotto alla strada cantonale
nell’area di migrazione stagionale degli
anfibi della riserva federale della Legiuna.
Questo castagneto fa parte del progetto
«Frutteto secondario, castagne, Biasca
TI» che è stato sviluppato nell’ambito del
Piano di Azione Nazionale (PAN) e rappresenta la banca genetica che garantirà la
sopravvivenza delle antiche varietà di ca-
Siamo certi che nei prossimi anni, coloro
che transiteranno nella zona, non penseranno più alla Buzza di Biasca come al
deposito di materiale della Galleria di base
del San Gottardo, ma resteranno ammirati
da una collina verdeggiante e prosperosa.
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G A L L E R I A D I BASE D E L C E N E R I
STATO DEI LAVORI
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La Galleria di base del Ceneri si sta avviando verso una nuova fase; arriva la
tecnica ferroviaria. In galleria proseguono comunque a pieno regime i lavori di sistemazione finale con i rivestimenti definitivi delle due canne.
A Vezia l’area attorno al portale sud
della galleria ha ormai raggiunto il suo
aspetto finale. Presso il Nodo di Camorino inizia a prendere forma l'edificio
di tecnica ferroviaria (ETF) vicino al
portale nord.
Nodo di Camorino
Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati
dai lavori di costruzione dell’edificio
della tecnica ferroviaria e dalle attività
di pavimentazione per il completamento
della sottostruttura dei futuri tracciati
ferroviari Bellinzona - Lugano e
Lugano - Locarno.
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Per quanto concerne l’edificio di tecnica
ferroviaria, ad oggi è terminata la costruzione grezza del cunicolo tecnico posizionato sotto l’edificio stesso e sono
state completate la platea di fondazione
e le pareti perimetrali esterne dello stabile. Le pareti interne e la soletta sono
invece ancora in fase di realizzazione.
Nel corso dell’estate 2016 sono stati
deliberati i lavori per la realizzazione
dell’impianto di smaltimento delle acque
della Galleria di base del Ceneri per la
fase di esercizio.
Tecnica ferroviaria
A giugno il consorzio ha preso possesso
dell’area del cantiere logistico di Camorino e ha già iniziato con i lavori di preparazione del piazzale d’installazione.
Qui sorgerà il campo base per i lavori di
armamento ferroviario della Galleria di
base del Ceneri.
Procedono secondo programma le attività
di posa degli elementi di Attrezzatura di
Costruzione Grezza, cioè la posa all’interno dei diversi cunicoli trasversali dei pavimenti tecnici, degli impianti di ventilazione e delle porte.
Attacco intermedio di Sigirino
Le diverse lavorazioni per l’esecuzione
dei rivestimenti definitivi in calcestruzzo
procedono a pieno regime. In particolare
sono state concluse, già nel mese di
marzo 2016, le platee definitive e il relativo collettore centrale di raccolta delle
acque. Queste ultime vengono tutte
convogliate al portale nord di Vigana,
dove si trova uno specifico impianto per
il loro trattamento.
All’esterno della Galleria di base del
Ceneri il deposito definitivo di Sigirino ha
raggiunto e superato i 6 Mio di tonnellate
di materiale. In questi mesi sono iniziate
anche le attività di sistemazione finale
ambientale con l’esecuzione a tappe della
piantumazione di centinaia di piccoli alberi e arbusti, la semina e la realizzazione
di ammassi di pietre.
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Attualmente sono in corso di realizzazione gli ultimi metri di posa del manto
di impermeabilizzazione e il getto
dell’anello interno della «Haus im Haus»
in corrispondenza delle Caverne operative. Cos’è la «Haus im Haus»? Si tratta
di una galleria artificiale realizzata all’interno della Galleria di base del Ceneri
per ridimensionare gli enormi spazi delle
Caverne operative dove, durante le fasi
di avanzamento, trovavano posto per
esempio l’impianto di produzione del
calcestruzzo e un deposito temporaneo
di materiale
Anche le banchine sono quasi completate, le stesse sono state realizzate in
due differenti tipologie; gettate in opera
per quanto riguarda la tratta sud; mediante l'impiego di elementi prefabbricati
nella tratta nord.
Portale sud di Vezia
I lavori della galleria a cielo aperto di
Vezia sono stati completati. Anche la pista
ciclopedonale che si collega alla viabilità
comunale e transita sopra il portale sud
della Galleria di base del Ceneri è stata
completata. Presso l’edificio di tecnica ferroviaria (ETF) i lavori di genio civile si sono
già conclusi in primavera e dalla metà di
quest'anno sono in corso i lavori di posa
degli impianti di domotica ed elettromeccanica all’interno dell’edificio.
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Sono quasi ultimati anche i lavori di sistemazione finale quali: la creazione a valle
della linea ferroviaria di un rilevato ricoperto di terra vegetale ed inerbito, la realizzazione di una vasca di ritenzione filtrante e la rinaturalizzazione del Riale
Casaccia.
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«In un solo scatto tre diversi
momenti e tipologie di lavoro
nella galleria.»
Galleria di base del Ceneri,
canna nord est; lavori di messa in sicurezza, impermeabilizzazione e
getto in calcestruzzo dell’anello interno.
G A L L E R I A D I BASE D E L C E N E R I
Vezia: un cantiere
dai mille volti
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Poco meno di un decennio e i lavori
presso il cantiere di Vezia sono quasi
ultimati. Questo «piccolo» cantiere è
stato forse il più completo nel
grande progetto della Galleria di
base del Ceneri.
Nel cantiere presso il portale sud della
galleria, e più precisamente a Vezia, abbiamo potuto seguire un cantiere dai
quasi mille volti. Infatti siamo passati da
un cantiere in sotterraneo con tutte le
sue difficoltà; basse coperture di roccia,
vicinanza all’abitato e l'intersezione con
la galleria Vedeggio - Cassarate a soli
quattro metri di distanza, ad uno di sovrastruttura con la realizzazione della galleria a cielo aperto e le costruzioni in calcestruzzo per la realizzazione del portale
nella sua forma finale. Non da ultimo l’interfaccia con le FFS per la costruzione del
raccordo alla linea ferroviaria esistente,
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metà di quest'anno sono in corso all’interno dell’edificio le lavorazioni relative
alla posa degli impianti e dei pavimenti
tecnici. L’Edificio di Tecnica Ferroviaria di
Vezia svolgerà la funzione di controllo di
gestione globale dell’infrastruttura ferroviaria in corrispondenza della Galleria di
valutando e risolvendo tutte le difficoltà
di sicurezza nell’operare vicino ad un
tratto di linea in esercizio.
Come detto la galleria artificiale ormai ricoperta di materiale e il portale sud della
Galleria di base del Ceneri sono stati completati, il sovrastante terreno è stato modellato in modo da inserirsi nel contesto
paesaggistico caratterizzato dalla sovrastante Villa Negroni.
Al disopra del riempimento è stata realizzata una nuova pista ciclopedonale che,
proseguendo scenicamente sopra il portale, si collega alla rete viaria comunale,
anch’essa realizzata nell’ambito del progetto di AlpTransit San Gottardo SA, e già
consegnata al Comune di Vezia. Sia la
morfologia del terreno che la viabilità realizzata su di esso sono stati oggetto di approfondito studio da parte degli architetti
paesaggisti consulenti di AlpTransit San
Gottardo SA.In una fase successiva saranno ancora eseguiti ulteriori lavori di sistemazione finale.
Presso l’Edificio di Tecnica Ferroviaria le
opere inerenti il genio civile si sono concluse nel corso del 2016; a partire dalla
base del Ceneri. La struttura, nel suo insieme, comprende le installazioni relative
agli impianti di ventilazione, all’impiantistica di domotica ed elettromeccanica oltre ai locali tecnici necessari a soddisfare
le esigenze della Tecnica ferroviaria e
delle FFS.
A valle dell’Edificio di Tecnica Ferroviaria
sono in corso i lavori di sistemazione finale che comprendono la creazione di un
rilevato ricoperto di terra vegetale ed
inerbito. Sul rilevato medesimo procedono i lavori di realizzazione di una vasca
di ritenzione filtrante che servirà per il
trattamento di eventuali acque contaminate a seguito di eventi straordinari che
si dovessero verificare sulla piattaforma
ferroviaria. A lato del rilevato sono infine
in corso i lavori di rinaturalizzazione del
Riale Casaccia che comprendono interventi di modellazione delle sponde e
dell’alveo, nell’ambito dei progetti di
compensazione ambientale.
N odo di C a morino - T e cnic a f e rrovi a ri a
Passaggio di testimone nel
cantiere del Nodo di Camorino
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Dopo 8 anni di intensi lavori, i manufatti principali del Nodo di Camorino
sono stati completati e consegnati al
consorzio di tecnica ferroviaria, insieme ad un’area di ca. 90’000 m2
prevista per la logistica di questo
nuovo cantiere. Ora inizia una nuova
fase di attività per la Galleria di base
del Ceneri.
futuro tracciato ferroviario a nord della
Galleria di base del Ceneri. In particolare
citiamo, nel territorio di Camorino, i viadotti monobinario Lugano - Bellinzona
(circa 1 km di lunghezza) e Bellinzona Lugano (circa 450 m di lunghezza), i sottopassi della strada cantonale e Ai
Lischée, il cavalcavia A2 e, in territorio di
Giubiasco, il ponte Morobbia e il sottopasso Monda delle Bolle.
I lavori principali nel Nodo di Camorino
sono iniziati nel 2008. A partire da questa data e fino a giugno 2016 sono state
realizzate tutte le opere propedeutiche al
Inoltre è stata realizzata la piattaforma
ferroviaria su terrapieno, necessaria ai futuri tracciati ferroviari in direzione nordsud e sud-nord e per la bretella cantonale
Lugano - Locarno. Non da ultimo, è stata
preparata un’area di circa 90'000 m2 per
permettere l’installazione del cantiere
della tecnica ferroviaria.
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Tutte queste opere situate fra il futuro portale nord della Galleria di base del Ceneri
(a sud), la linea FFS Bellinzona - Locarno Luino (a nord), il fiume Morobbia (a est) e
il canale Colombera (a ovest) sono state
consegnate lo scorso 21 giugno 2016 alle
imprese della tecnica ferroviaria, rispettivamente alle FFS, per la realizzazione dei lavori dell’armamento ferroviario.
Veduta aerea del cantiere.
Posa binari di servizio.
Infatti nel gennaio 2015 è stato firmato il
contratto con il Consorzio di tecnica ferroviaria responsabile per la realizzazione delle
istallazioni di cantiere, della logistica dei
trasporti nonché della costruzione della
massicciata ferroviaria e dei binari. La preparazione della consegna del piazzale
d'istallazione e della tratta a cielo aperto di
Camorino è avvenuta parallelamente a una
prima intensa fase di progettazione degli
impianti di cantiere e della logistica.
Prima di arrivare alla consegna vera e propria delle aree sopraccitate, avvenuta a
giugno 2016, sono stati necessari diversi
sopralluoghi e numerosi coordinamenti
con i responsabili della realizzazione delle
opere del genio civile, alfine di definire i
Piazzale d'istallazione tecnica ferroviaria.
dettagli e preparare le documentazioni
necessarie alla consegna stessa.
Immediatamente dopo la presa in consegna dell'area, si è iniziato con la preparazione degli accessi e degli allacciamenti
alle principali infrastrutture, parallelamente si è dato avvio ai lavori di costruzione delle fondazioni dei diversi edifici
previsti e, in pochi mesi, si è potuto osservare il sorgere di un nuovo «villaggio»
composto da edifici per alloggio operai,
una mensa, uffici per le imprese, per il
committente e per la centrale di controllo
della logistica e della sicurezza.
Le istallazioni tecniche invece, comprendono un impianto di betonaggio, le officine e i magazzini/piazzali per stoccaggio
dei materiali. Il piazzale d'istallazione è
accessibile dalla strada mentre l’approvvigionamento dei principali materiali di costruzione avverrà via ferrovia sfruttando
un binario di cantiere, appositamente costruito già per la fase di scavo della galleria. Lo stesso verrà completato con un sistema di binari provvisori per permettere
lo spostamento dei materiali all’interno
dell'area di cantiere, nonché da e per la
galleria.
Entro giugno 2017 verrà approntata, su
quest’area d’istallazione, anche una
struttura atta a rappresentare fedelmente
le diverse fasi di lavorazione previste in
galleria nei prossimi anni e svolte dalla
tecnica ferroviaria.
Committente:
Committente:
AlpTransit San
San Gottardo
Gottardo SA
SA
G a ll e ri a di b a s e d e l C e n e ri AlpTransit
G a ll e ri a di b a s e d e l S a n G ott a rdo
ora in mano alle FFS
benvenuti al ceneri
Gotthard
Gotthard
San Gottardo
Gottardo
San
Galleria di
di base
base del
del San
San Gottardo
Gottardo
Galleria
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Con l’inaugurazione della Galleria di
base del San Gottardo, il 1° giugno
2016, le FFS hanno preso in consegna
da AlpTransit San Gottardo SA (ATG)
l’opera del secolo. Quel giorno ha
segnato anche l’inizio della fase di
prova, che terrà impegnate le FFS fino
alla messa in servizio della galleria,
l’11 dicembre 2016.
La fase di prova è l’ultimo stadio della cosiddetta messa in esercizio della galleria
ferroviaria più lunga al mondo. Prima
AlpTransit San Gottardo SA aveva svolto
con successo l’esercizio sperimentale (dicembre 2013 - giugno 2014) e la fase di
test (ottobre 2015 - maggio 2016).
Nella fase di prova le FFS testano il coordinamento dei processi nei settori esercizio,
intervento e manutenzione ed effettuano
corse di rodaggio con treni merci e viag-
giatori. Per la prima volta vengono simulate, nel modo più realistico possibile, anche le future condizioni d’esercizio nella
Galleria di base del San Gottardo, che
prevedono una circolazione di tipo misto
con treni viaggiatori e merci. Obiettivo
della fase di prova è dimostrare che le FFS
sono in grado di garantire un’attività operativa regolare attraverso il tunnel, presupposto necessario per l’ottenimento
dell’autorizzazione d’esercizio.
Nello specifico, tra settembre e novembre
2016 circa 500 treni viaggiatori hanno attraversato la galleria. Si tratta di treni regolari selezionati, che percorrono i due
tubi di alta velocità anziché la linea di
montagna, per testare il sistema. Ciò consente di raccogliere esperienze in fatto di
produzione ferroviaria (esercizio, materiale rotabile, personale viaggiante, galleria), preziose per la messa in servizio della
galleria ferroviaria più lunga al mondo,
prevista l’11 dicembre 2016. La pianificazione dei treni interessati è avvenuta con
breve preavviso, sulla base delle esigenze
di test, e non ha avuto ripercussioni sulla
pianificazione di viaggio dei clienti.
Inoltre, per garantire un esercizio sicuro
all’interno della galleria ferroviaria, da ottobre 2014 le FFS tengono una formazione su vasta scala. In particolare, hanno
organizzato circa 1’200 corsi per 2’900
collaboratori interni, 200 collaboratori di
altre ferrovie e 800 soccorritori esterni. La
formazione comprende i seguenti ambiti:
gestione dell’esercizio, personale di locomotiva e dei treni, manutenzione e
pronto intervento. Complessivamente,
sono previste quasi 20’000 giornate di
formazione destinate a 2’700 persone di
madrelingua tedesca e 1’200 italofoni.
Per ricevere informazioni sul progetto
della Nuova Ferrovia Transalpina (NFTA) e
visitare la Galleria di base del Ceneri approfittate delle seguenti offerte:
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• Presentazione di 45 minuti sul progetto NFTA all’Infopoint di Sigirino (per gruppi a partire da 10 persone).
CHF 10.- a persona, CHF 25.- forfait per scolaresche
Visita a piedi nel cantiere esterno della
Galleria di base del Ceneri (per gruppi
a partire da 5 persone, inclusa una presentazione sul progetto NFTA).
CHF 20.- a persona, CHF 100.- forfait per le scolaresche
• Visita alla Galleria di base del Ceneri
(per gruppi a partire da 5 persone, inclusa una presentazione sul progetto NFTA)
CHF 30.- a persona, CHF 10.- a persona per scolaresche
(età minima 12 anni)
Orario visite: da martedì a sabato 09.30 e 14.00
Iscrizioni e informazioni:
+41 (0)79 418 93 53 oppure
[email protected]
www.alptransit.ch
Corse di prova nella Galleria di base
del San Gottardo.
Committente:
Committente:
AlpTransit San Gottardo SA
AlpTransit San Gottardo SA
Galleria di
di base
base del
del Ceneri
Ceneri
Galleria
Gotthard
San Gottardo
Gotthard
San Gottardo
Nodo di
di Camorino
Camorino
Nodo
Filippini && Partner
Partner Ingegneria
Ingegneria SA
SA
Filippini
Studio d’Ingegneria
d’Ingegneria G.
G. Dazio
Dazio && Associati
Associati SA
SA
Studio
Studio d’Ingegneria
d’Ingegneria Bernardoni
Bernardoni SA
SA
Studio
Brenni Engineering
Engineering SA
SA
Brenni
Galleria di base del San Gottardo
Galleria di base del San Gottardo
Tecnica ferroviaria
Impressum
Editore e redazione: AlpTransit San Gottardo SA, Servizio stampa Ceneri
Fotografie: Archivio ATG, Nicola Demaldi
Concetto grafico ed impaginazione: Stefano Pedrazzetti, Immagimedia
Stampa: Tipo-offset Aurora SA, Lugano-Canobbio
Dicembre 2016, Tiratura 93’500
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www.alptransit.ch