Avvento 2016 - II se mana

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Transcript Avvento 2016 - II se mana

COMUNITA' PASTORALE S. MARTINO - SS. NOME DI MARIA IN MILANO
Avvento 2016 - II se mana
La nostra famiglia a ende Gesù:
1. Invocando la sua benedizione
OGNI SERA, possibilmente alle 20,30 - in modo da essere in comunione con tu e le altre
famiglie della Comunità che pregheranno così - la famiglia si riunisce e recita questa preghiera:
TUTTI: Signore Gesù, che sei cresciuto nella famiglia di Nazareth
insieme con Maria e con Giuseppe, benedici la nostra famiglia.
GENITORI: Benedici noi genitori affinché viviamo la nostra vocazione di primi educatori
alla fede e alla vita secondo il Vangelo.
FIGLI: Benedici noi figli, affinché come Gesù possiamo crescere
davan a Dio e agli uomini.
in sapienza e grazia,
GENITORI: Spirito Santo, Amore che unisce il Padre e il Figlio,
suscita in ogni famiglia, la decisione e la capacità
di amarsi gli uni gli altri come Gesù ci ha ama .
TUTTI: O Padre, che prendi cura degli uccelli del cielo e dei gigli del campo, dona a questa
famiglia il pane quo diano, conserva nei cuori dei suoi membri la tua pace, guida i loro passi
sulla via del bene: la via tracciata dal tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna
nei secoli dei secoli. Amen.
2. Ascoltando il suo vangelo
(si legge una frase del vangelo del giorno e un breve commento)
Domenica 20: Lc 3, 1-18
“Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sen eri”
La pagina evangelica ci presenta la figura di Giovanni Ba sta, chiamato il Precursore, Colui cioè che invita a preparare l’incontro con Gesù. La folla lo segue e viene
esortata al cambiamento. Una conversione che chiede un cambio di mentalità, di
a eggiamento. Che non siano solo belle parole o buoni proposi . Diverse categorie
di persone si rivolgono a lui dicendo: “che cosa dobbiamo fare?”. E la risposta è
molto concreta. Nella preghiera, nel silenzio, facendo anche noi un po’ di deserto,
individuiamo quei piccoli passi, piccoli impegni che mostrino il nostro desiderio di
cambiamento, rispe o a qualche nostro vizio o a eggiamento non proprio evangelico.
Pietà di me o Signore secondo la tua misericordia; crea in me un cuore puro e rinnova in me uno spirito di fortezza e di san tà.
Lunedì 21: Mt 11, 16-24
“E’ venuto Giovanni, che non mangia e non beve e dicono “E’ un indemoniato”. E’
venuto il Figlio dell’Uomo che mangia e beve e dicono: “Ecco un mangione e un
beone, un amico di pubblicani e dei peccatori”
Nelle parole di Gesù si legge una cri ca che deve provocare anche noi. Quante volte
ci lamen amo per tu o e per tu ! Vediamo negli altri sempre il nega vo e mai il
posi vo; nelle vicende quo diane vediamo il bicchiere sempre mezzo vuoto invece
che mezzo pieno. Il Signore ci suggerisce invece di cogliere la presenza di Dio nel
nostro ordinario, perché è lì che Lui si manifesta. Perché mentre noi siamo troppo
impegna nei giudizi o pregiudizi, perdiamo tempo u le e prezioso per la nostra
personale e comunitaria conversione…e non ci rendiamo conto che anche oggi Dio
ci ha fa o visita!
Signore Gesù donaci occhi, cuore e mente per riconoscere la tua presenza in ogni
istante della nostra giornata e per conver re il nostro cuore indurito da giudizi e
pregiudizi.
Martedì 22: Mt 12, 14-21
“Non contesterà, né griderà, né si udrà nelle piazze la sua voce”
Richiamando un passo del profeta Isaia, il Vangelo ci mostra come il Signore Gesù
sia il compimento delle promesse an che. Egli con il suo messaggio, con i suoi ges
si propone all’uomo di sempre, ma mai s’impone! Ci ha crea liberi e desidera che
noi aderiamo a Lui per amore e non per more. Anche noi suoi discepoli dobbiamo
annunciare la Buona No zia con le parole e nei fa , ma con lo s le di Gesù. Il bene
si compie nel silenzio, tu o il resto è palcoscenico!
Cristo è tu o per noi: se hai una ferita da curare, egli è medico; se la febbre brucia, è acqua che rinfresca; se cerchi il cibo, egli è Pane di vita: Cristo è tu o per
noi.
Mercoledì 23: Mt 12,22-32
“A chi parlerà contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo
spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro”.
Oggi Gesù pronuncia parole for . Apparentemente qualcuno potrebbe sen rle lontane. Quante volte in confessione si sente ripetere: “Non ho commesso gravi pecca-
: non ho ucciso nessuno, non bestemmio”. Ma dobbiamo intendere bene cosa
significhi bestemmiare lo Spirito Santo. Gesù non acce a che i suoi discepoli dubi no della potenza dello Spirito. Non ci è mai capitato di dire “Be io sono fa o così
non ci posso far nulla…è cara ere”? Con questa esclamazione escludiamo la possibilità che la potenza di Dio possa cambiarci, riplasmarci…ecco allora la bestemmia
contro lo Spirito…peccato imperdonabile, dice Gesù! Il male non avrà la meglio su di
noi, perché esso è potente, ma solo Dio è Onnipotente. A meno che non perme amo al Suo Spirito di agire in noi!
Signore aumenta la nostra fede! Signore non abbandonarci alla tentazione! Signore fa non che non opponiamo resistenza al dono e all’azione del Tuo Spirito che
prega in noi e per noi.
Giovedì 24: Mt 12,33-37
“Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto
nel giorno del giudizio; infa in base alle tue parole sarai gius ficato e in base alle
tue parole sarai condannato”.
Il cammino dell’Avvento, tempo di a esa, ma anche di conversione, suggerisce di
rifle ere sul peso che diamo alle nostre parole. Quante volte il Papa ci ha richiamato sul pericolo della chiacchiera, del giudizio, del pe egolezzo che ferisce più che
una spada. In famiglia, tra amici, nella comunità cris ana. Il nostro linguaggio è
espressione di ciò che abbiamo nel cuore: se il cuore è colmo di ca veria ecco che
le nostre espressioni saranno di un certo genere; qualora invece è colmo di gioia,
pace, serenità, mitezza, misericordia anche il nostro parlare assume altro s le.
“L’uomo buono dal suo tesoro trae fuori cose buono; l’uomo ca vo dal suo ca vo
tesoro trae fuori cose ca ve”. Sia oggi l’occasione per verificare e correggere il nostro linguaggio, più consapevoli del peso delle nostre parole!
Chi è l'uomo che desidera la vita e ama i giorni in cui vedere il bene? Custodisci la
lingua dal male, le labbra da parole di menzogna. Sta' lontano dal male e fa' il
bene, cerca e persegui la pace.
Venerdi 25: Mt 12, 38-42
“Maestro da te vogliamo un segno…Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta”
Quante volte ci riconosciamo in questa richiesta che scribi e farisei fecero al Signore: Dacci un segno! Che bello sarebbe avere ges eclatan , inequivocabili della potenza di Dio. Forse anche l’uomo di oggi potrebbe vedere la sua Grandezza! Ma
questo non è lo s le di Gesù, lo abbiamo ricordato pochi giorni fa. Unico segno è
quel richiamo al buio della terra, per poi rinascere a vita nuova. Ecco la potenza
della Resurrezione! E dove noi possiamo sperimentare, o perlomeno gustare in an cipo quella gioia? Nel dono grande dei sacramen , in par colare l’eucares a. Siamo
veramente consapevoli che tu o quello che vogliamo sapere di Dio ci è stato rivelato in Cristo? Che non abbiamo bisogno di altri segni? Di altre presunte rivelazioni?
In Cristo Dio ci ha de o tu o! E ci ha dato tu o. Ricordiamocene ogni volta che ci
accos amo o adoriamo il mistero dell’Eucares a.
Ecco il Dio che mi salva, agirò con fiducia e senza more: è Lui la mia forza e la
mia gioia ed è venuto a salvarmi.
Sabato 25: Mt 12,43-50
“Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e
madre”
In Cristo siamo tu fratelli e figli dell’unico Padre. Questa figliolanza e fratellanza
nasce dalla fede, come dono gratuito, ma poi si manifesta nei fa , operando la
volontà del Padre. Ciò supera anche i legami di sangue, di parentela! Non vuol dire
non considerarli, ma ricordarsi che anzitu o c’è il rapporto con Dio che rinnova
anche il nostro modi di rapportarci agli altri, vicini e lontani, paren , famigliari, amici, ma anche sconosciu . La comunità cris ana, l’appartenenza grazie al Ba esimo,
alla Chiesa universale, diven mo vo di gra tudine, ma anche occasione di preghiera di intercessione per tu i fratelli e sorelle sparsi nel mondo.
Signore Gesù, accomuna dalla stessa fede, gra per il dono della salvezza, preghiamo per i nostri fratelli e le nostre sorelle che stanno vivendo momen di difficoltà. Possano trovare in te sostegno e consolazione e in noi un segno concreto di
vicinanza e di aiuto concreto.
3. Pregando Maria sua e nostra Madre
La preghiera in famiglia si conclude RECITANDO
3 AVE MARIA alla MADONNA:
chi meglio di Lei può aiutarci ad accogliere Gesù che
viene?
TUTTI concludono dicendo le seguen parole
e facendo il segno di croce:
IL SIGNORE, CHE GUIDA I NOSTRI CUORI
NELL'AMORE E NELL'ATTESA DI CRISTO,
CI BENEDICA E CI ESAUDISCA. AMEN!