Mestre second life

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GENTE VENETA | Mestre
Venerdi, 16 Dicembre 2016
I "writers gentili" all'ex Umberto I: li manda
"Mestre second life"
Un bel dipinto murale al posto degli scarabocchi. Una mano di colore per coprire le brutture fatte
con gli spray. Sono le azioni che il comitato "Mestre second life" ha avviato in questi giorni in via
Ospedale e in via Antonio da Mestre (qui sotto le immagini del degrado di oggi e di come le
cose cambieranno a breve).
«Basta studiare e proporre, soprattutto se le proposte non hanno un seguito. Adesso bisogna
fare»: lo dice Maria Paola Orlandini, del comitato che da più di un anno si impegna affinché il
"buco" dell'ex ospedale venga riempito e torni a essere una parte viva della città.
«E' da molto tempo - spiega la Orlandini - che domandiamo inutilmente che si dia una pulita al
padiglione Cecchini. E constatiamo che anche per queste feste natalizie non si è fatto nulla per
dare un po' di decoro e un minimo di vivacità, con qualche luminaria, nelle zone ormai
degradate dell'ex Umberto I».
Perciò, ripetendo esperienze simili di altre città (per esempio Bologna, un paio di anni fa),
"Mestre second life" ha deciso di scendere in campo da sola: «Anche per offrire un piccolo
gesto compensativo ai cittadini che vivono affacciati sul degrado».
Si tratta di un gesto di sollecitazione e di stimolo al Comune, sottolinea Maria Paola Orlandini:
«Come comitato siamo stati ricevuti e ascoltati, in particolare dall'assessore De Martin. Ma aver
avuto la porta aperta e un ascolto attento non ha però portato a niente, fino ad ora».
La richiesta di fondo è quella di compartecipare alla progettazione e alle scelte per l'area dell'ex
ospedale: «Le decisioni calate dall'alto rappresentano un atteggiamento vecchio e inefficace. La
partecipazione del territorio e dei cittadini è garanzia, invece, che si asseconda la vocazione di
una comunità e di un'area. E ascoltare questa vocazione comporta pressoché sempre un
successo delle opere che si realizzeranno».
Intanto, in attesa che un percorso condiviso prenda davvero piede, si inizia con un gesto: un
centinaio i cittadini che hanno firmato e così i primi "writers gentili" sono già all'opera. L'ex
Umberto I passerà un Natale un po' meno da area dell'orrore.
Giorgio Malavasi
Tratto da GENTE VENETA, n.49/2016
Articolo pubblicato su Gente Veneta
http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=8922
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