Conciliazione famiglia-lavoro in Lombardia: Reti territoriali e

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Conciliazione famiglia-lavoro in Lombardia:
Reti territoriali e Alleanze locali
di conciliazione
Claudia Moneta
Direttore Vicario Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale
Roma, 14 dicembre 2016
Il percorso in Regione Lombardia (2010-2013)
 2010 - 2011: in attuazione dell‘Intesa viene dato avvio al primo Piano
Regionale per favorire la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro,
promuovendo la costituzione di Reti Territoriali per la Conciliazione.
 Il ruolo di promotore e capofila della Rete è affidato alle ASL
 La Rete è aperta ad adesioni di soggetti di diverso tipo: soggetti
pubblici, associazioni di categoria e del terzo settore, sindacati,
aziende di varie dimensioni
 Nel periodo 2011-2013 vengono complessivamente coinvolti dalle Reti
464 soggetti aderenti
Il percorso in Regione Lombardia (2014 – 2016)
 2013: a seguito della sottoscrizione della nuova Intesa vengono
consolidate le Reti - che passano da 13 a 15 – e i soggetti aderenti
alle Reti diventano 1104
 Vengono promosse le Alleanze Territoriali di Conciliazione,
partnership pubblico-privato che propongono, sviluppano e attuano i
progetti, al fine di uno più stretto rapporto con tutti gli strumenti della
programmazione locale ed in particolare con i piani di zona
 Ogni Rete attiva un Piano d’Azione Territoriale, ascoltando i territori
con un’analisi di contesto dettagliata, facendo emergere i bisogni
dal basso
Punti di forza e di debolezza
 La molteplicità degli attori, portatori di interessi di mondi diversi, ha permesso
l’attivazione di misure e servizi in grado di rispondere ai bisogni di
conciliazione a 360° gradi
 Il progressivo aumento degli aderenti ha permesso nel medio-lungo periodo
una crescita a livello locale, un miglioramento in termini di coesione sociale e
un importante effetto leva delle risorse (40% di cofinanziamento attivato)
 Le Alleanze, grazie ad una dimensione ridotta - spesso coincidente con il
Piano di Zona - ed uno sguardo di osservazione vicino al cittadino, hanno
permesso di far emergere i reali bisogni del territorio e una maggiore
integrazione tra i progetti realizzati e la programmazione sociale territoriale
 Debole cultura in tema di conciliazione e difficoltà nel coinvolgere le piccole
realtà del mondo economico e produttivo
 Complessità di coordinamento dovuta ad un elevato numero di attori tra loro
diversificati
 Frammentazione delle azioni
La nuova programmazione 2017-2018
Vengono investiti oltre 2,5 milioni di risorse regionali, confermando il modello
di governance della precedente programmazione con alcune novità:
Revisione delle reti: le attuali 15 Reti si riorganizzano in 8, in coerenza con la
riforma della legge regionale 23/2015 che istituisce le Agenzie di Tutela della
Salute (ATS) in luogo delle Aziende Sanitarie Locali
Valorizzazione del ruolo delle ATS: l’ATS garantisce la sinergia e l’integrazione
degli interventi con il Documento territoriale di indirizzo sulla conciliazione
relativo all’analisi macro dei fabbisogni e le priorità del territorio
Concentrazione delle risorse: individuazione di un panel di azioni finanziabili
e di determinate priorità
Pluralità di risorse: i progetti finanziati con le risorse del bilancio regionale
attraverso il bando predisposto dalle ATS saranno integrati da interventi
finanziati con fondi POR-FSE a valere su uno specifico avviso gestito a livello
regionale
Comunicazione: maggior efficacia e creazione di un brand regionale
Progetti sperimentali e innovativi
 «Smart Working, Smart Companies: Lavorare meglio, con più equilibrio e
più efficacia» (ASL Bergamo): sviluppo di azioni di lavoro smart all’interno di
grandi aziende aderenti al network (ABB, UBI Banca, Banco Popolare,
Volvo Italia, Italcementi Group e Comune di Bergamo)
 «La conciliazione innova la piccola impresa: un modello da Promuovere»
(ASL Milano1): coinvolgimento delle piccole e medie imprese nella
realizzazione di piani aziendali finalizzati alla conciliazione dei tempi di
vita/lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici, culminato nella sottoscrizione di
un accordo territoriale per le micro, piccole, medie imprese e le
cooperative sul nuovo welfare integrativo aziendale
Progetti sperimentali e innovativi

«Mobilita’ e Conciliazione» (ASL Sondrio): iniziativa volta a favorire
l’accesso ai servizi sanitari e sociali a favore di persone non autosufficienti
con problemi di trasporto
 «Conciliation Time» (ASL Cremona): sperimentazione di percorsi “salva
tempo” per pubblici esercizi e ditte, come ad es. il “maggiordomo di via”,
anche con l’impiego di soggetti disabili e svantaggiati attraverso percorsi
di inserimento lavorativo protetto
 “Al Servizio del Tempo delle Famiglie” (ASL Lodi): oltre all’organizzazione di
servizi sperimentali di cura in favore della conciliazione, il progetto ha
previsto la realizzazione di un corso di formazione finalizzato alla
costituzione di un albo comunale di baby sitter qualificate a cui è seguita
l’erogazione di incentivi per l’abbattimento del 50% del costo del servizio