Cave: come verrà normato il “Far West”

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Transcript Cave: come verrà normato il “Far West”

Corriere di Novara
SABATO 10 DICEMBRE 2016
CRONACA
3
CONVEGNO DI “LIBERA” PER PRESENTARE LA NUOVA LEGGE REGIONALE CHE VA A COLMARE UNA LACUNA DI 38 ANNI
Cave: come verrà normato il “Far West”
Sanzioni serie, equilibrio con l’ambiente, controlli e un livello unico di programmazione
n Sanzioni serie, maggiore
equilibrio con l’ambiente,
controlli concreti e, soprattutto, un livello unico di
programmazione.
Sono questi gli elementi
cardine della nuova legge
regionale 23/2016 sul settore estrattivo e sul mondo
delle cave, approvata solo
da qualche settimana. Una
normativa che arriva dopo
ben 38 anni; l’ultima legge
regionale in materia era infatti datata e ferma al lontano 1978. Quasi 40 anni,
dunque. Una nuova normativa che deve molto al consigliere regionale novarese
del Partito democratico,
Domenico Rossi, che si è
avvicinato al tema nel gennaio del 2010 (quando ancora era referente di Libera
Novara), dopo un episodio
che, per la questione cave, è
stato un vero e proprio
spartiacque, ossia l’omicidio dell’imprenditore Ettore Marcoli nella sua cava di
Romentino.
La nuova normativa è stata
illustrata sabato pomeriggio al convegno promosso
da Libera Novara dal titolo
“Cave. Presentazione della
nuova legge regionale. Come in 6 anni abbiamo superato il “Far West”” (il “Far
West” rimanda al titolo di
un analogo convegno promosso sempre da Libera
due anni e mezzo fa, quando la questione cave, senza
un regolamento chiaro e
preciso e, soprattutto, non
Pubblico e autorità che hanno seguito il convegno
al passo con i tempi, rischiava di trasformarsi in
un vero e proprio “Far West”, dove chiunque avesse
voluto, avrebbe potuto scavalcare norme e fare il furbo; cavatori poco onesti e
anche la stessa criminalità
organizzata). A introdurre
il pomeriggio, Mattia Anzaldi, referente provinciale
di Libera: «Questo è l’ultimo evento pubblico prima
della nostra assemblea del
18 dicembre, quando ci sarà
l’elezione del nuovo referente. Oggi – ha riferito –
ripercorriamo quanto fatto
a partire dai giorni successivi all’omicidio Marcoli,
che ha mostrato con tutta la
sua forza quanto il settore
delle attività estrattive andasse regolato, normato e
come, in talune occasioni,
nelle maglie lasciate aperte
da una legge datata, fosse
semplice entrare da parte
della criminalità organizzata. Un impegno costante
che si è poi concretizzato in
iniziative, progetti e nel
convegno “Il Far West delle
cave”». «Sono ovviamente
contento del risultato raggiunto e di essere qui a illustrare il percorso che abbiamo fatto – ha aggiunto il
consigliere Rossi – Anni di
duro lavoro, che hanno
coinvolto consiglieri di diversa appartenenza politica
(oltre a membri di Pd e Sel,
anche l’ex assessore regionale all’Ambiente, Gianluca
Vignale, di Forza Italia e
membri dei 5Stelle, ndr), e
che ora ci hanno portato
alla legge. Attenzione a
quello che chiedete ragazzi
– ha detto Rossi - perché
potrebbe avverarsi e qual-
Da sinistra Biondo, Anzaldi, Rossi e Cremona
cuno un giorno potrebbe
chiederti: bene, dimmi cosa
vuoi fare. A quel punto bisogna essere all'altezza delle
cose richieste. Per anni ho
chiesto di intervenire sulla
questione e, quando son diventato consigliere regionale, mi hanno messo di fronte al problema: “Sei consigliere regionale, ora accomodati”. Un conto è dire
che vogliamo cambiare
qualcosa, un conto è quando poi sei tu a dover intervenire. Ci siamo subito
messi al lavoro insieme, con
una grande sinergia e ora
siamo giunti all’approvazione». Rossi ha poi voluto
leggere al pubblico un sms
inviatogli da Alessandra
Stefani, già comandante
della Forestale a Novara e
ora vice capo nazionale del
Corpo Forestale dello Stato:
«Finalmente a Novara si
potrà parlare di cave, senza
doversi dolere di una normativa vecchia». «In questo
percorso – ha continuato
Rossi – ci hanno aiutato in
tanti. Dalla dottoressa Stefani, che ci ha spiegato molti dettagli, al suo successore,
Franco Lattanzio, passando
per molti altri. Un vero e
proprio percorso collettivo.
Questo è quanto ha contribuito alla buona riuscita
dell’intento e della legge.
Nel 2014, alle elezioni regionali, Libera Piemonte ha
inserito una proposta di disciplina delle cave all’interno della piattaforma L7,
contenente alcuni punti
programmatici prioritari
per il contrasto alle mafie
nel territorio novarese. Siamo partiti anche da questo
e poi incontri con i Comu-
ni, con le Università. Siamo
arrivati così a una bozza di
legge, che abbiamo presentato. A quel punto siamo
andati in aula e, visti i molti
incontri già svolti, l’approvazione è giunta in due ore
e mezzo. Adesso si tratta di
vigilare e continuare a chiedere che tutto ciò che la legge prevede si realizzi concretamente a partire dal
Piano Regionale delle Attività Estrattive, dall'istituzione dei nuclei di vigilanza
e dal documento che promuove l'incentivo del riciclo degli inerti».
Giuseppe Cremona, consigliere provinciale con delega all’Ambiente: «A Novara
abbiamo il sol piano provinciale delle attività estrattive esistente in tutto il Piemonte. Approvato nel 2008,
scadrà nel 2018. Dà testimonianza
dell’impegno
sempre messo sul tema delle cave». Alessio Biondo,
sindaco di Romentino:
«Questa è una legge che
aspettavamo da tempo e,
Domenico, anche se dici
che è anche figlia di compromessi, ti ringraziamo
mille volte. Non avrà il valore di una bacchetta magica, ma certo è qualcosa di
importante. Con questa
normativa siamo fuori da
quegli anni terribili che abbiamo vissuto. Ora chi vorrà sgarrare saprà che ci sono
sanzioni serie e provvedimenti altrettanto seri».
Monica Curino