Fra arresti e dimissioni ecco gli esponenti della giunta grillina Raggi

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Fra arresti e dimissioni ecco gli
esponenti della giunta grillina
Raggi che non sono più in
Campidoglio
Carla Raineri – Magistrata della Corte
d’Appello di Milano, diventa Capo di gabinetto che già svolgeva con il
commissario prefettizio,
dopo che la nomina di Frongia era stata
ritenuta impossibile. Successivamente viene allontanata e costretta a
dimettersi dopo un parere richiesto dall’ accoppiata Marra-Romeo per
conto della
sindaca Raggi all’Anac (l’Autorità Nazionale
Anticorruzione diretta dal magistrato
Raffaele Cantone) molto
contestato sulla sua nomina irregolare.
Marcello Minenna – Economista e
professore all’ Università Bocconi di Milano, l’assessore al Bilancio
del Comune di Roma lascia l’incarico il primo settembre per
solidarietà con Carla Raineri, di cui aveva sostenuto la corsa a capo
di gabinetto. Nello stesso giorno arrivarono anche le dimissioni
di Marco Rettighieri
direttore generale Atac e di Armando
Brandolese amministratore unico .
Marco Rettighieri “Le mie dimissioni
sono motivate dal fatto – dichiarò in conferenza stampa – che c’è
stata una forte ingerenza che non mi ha fatto piacere. L‘assessore
Meleo ha scritto una lettera indirizzata a me e Brandolese in cui si
intromette negli affari si una società seppur partecipata. Questo mi
ha dato fastidio. La politica che si intromette in una società non mi
sembra una cosa da fare. È stata una palese violazione delle regole di
buonsenso ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il
vaso“. Rettighieri confermò i malumori emersi in una lettera di fuoco
che egli stesso qualche giorno prima aveva inviato all’assessore
Meleo, in cui contestava all’ Assessora alla Mobilità le cifre
divulgate relative ai convogli della metro A circolanti entro metà
settembre spiegando anche che i 18 milioni stanziati dalla giunta
Raggi “non sono ancora disponibili perché nessun bonifico è stato
effettuato da Roma Capitale verso Atac“.
Raffaele De Dominicis -ex Procuratore
regionale della Corte dei Conti del Lazio in pensione, viene nominato
assessore al Bilancio ai primi di settembre dopo l’addio di Minenna,
ma non fa nemmeno n tempo a insediarsi che è costretto a lasciare
perché indagato per abuso d’ufficio per la denuncia di un collega.
“Si tratta di una cosa di due anni fa, archiviata. – spiegò
immediatamente De Dominicis
– Chi mi attaccava ha rischiato di
autocalunniarsi.” aggiungendo: “La politica non fa per loro. Ma quale
codice d’onore. È un asilo infantile. Hanno perso un’occasione per
dare una mano a Roma. Ha deciso il direttorio? Quattro che neanche
hanno finito gli studi”.
Andrea Mazzillo – Il 30 settembre si
scioglie il rebus dell’assessorato al Bilancio. Dopo la rapida
successione di tre assessori in meno di quattro mesi, si insedia
Andrea Mazzillo, auto qualificatosi “esperto” di finanza locale . In
contemporanea Massimo Colomban imprenditore, indipendentista veneto,
già candidato a sostegno del leghista Luca Zaia, e ora in trasferta
romana, per volontà della Casaleggio, viene nominato assessore alle
soietà partecipate comunali Il curriculum di Mazzillo contiene un po’
di tutto: docente a Tor Vergata, commercialista, dipendente in
aspettativa di Equitalia, capo staff della sindaca Virginia Raggi. Ma
qualcosa non quadra:
nell’elenco nazionale dell’Ordine dei
Commercialisti, appare «Nessun iscritto trovato». Quindi o Mazzillo è
uno pseudonimo, o commercialista non è. Così come non è propriamente
un docente dell’Università romana di Tor Vergata, ma un semplice
“dottore di ricerca”.
Stefano Fermante – Il ragioniere
generale del Comune di Roma in realtà aveva già rimesso il proprio
mandato nella seconda metà di luglio, ma da allora non sarebbe mai
stato convocato dal sindaco Raggi. Così il funzionario avrebbe
reiterato il passo ufficiale rassegna le sue dimissioni nelle mani
della sindaca il 29 settembre, data in cui la lettera di dimissioni
sarebbe stata finalmente protocollata, insieme ad una relazione di 20
pagine nella quale spiega che le finanze della Capitale, sulle quali
pesa un debito miliardario, sono al collasso.
Paolo Berdini – Urbanista e scrittore,
attuale assessore all’Urbanistica, potrebbe presto lasciare la giunta
per dissenso con la sindaca sulla realizzazione del nuovo stadio della
Roma a Tor di Valle (Berdini è per un progetto ristretto alla
costruzione del solo stadio, mentre il fronte interno guidato da
Frongia vorrebbe una cubatura più ampia comprendente anche tre
grattacieli).
Negli ultimi giorni si sono rincorse voci di un suo possibile addio
dopo i numerosi tentativi di farlo fuori da parte del “raggio magico“,
la cerchia dei fedelissimi della sindaca Raggi.
Paola Muraro – Scelta a giugno dalla
Raggi per guidare l’assessorato alla Sostenibilità ambientale, la
manager dei rifiuti (autodefinitasi “un tecnico puro“) si dimette
dall’incarico il 13 dicembre, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia
per reati ambientali riferiti all’epoca in cui era consulente di Ama.
Le sue deleghe sono state prese in carico dalla sindaca
Ogni commento è superfluo.