Bell è una certezza

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Basket Serie A: dopo il successo in Europa, si pensa già a Capo d'Orlando
Dinamo, Bell è una certezza
Ma serve più equilibrio tra attacco e difesa
Alla ricerca dell'equilibrio tra attacco e
difesa. Sabato la Dinamo
ha sconfitto Trento 69-66,
martedì ha battuto lo Szolnoki Olaj 97-88. Infatti il
coach Federico Pasquini
ha detto sabato: «Il break
di 38-13 è stato il frutto di
una difesa incredibile»; invece martedì n o t t e in
Ghampions ha sottolineato: «Abbiamo interpretato
la gara benissimo a livello
offensivo». Due vittorie di
fila dal peso psicologico
notevole, ma a n c h e la
conferma che il Banco di
Sardegna è alla ricerca di
una identità nuova dopo
l'arrivo del play-guardia
David Bell e del centro
Gani Lawal, anche se il
nigeriano è ancora fermo per un problema al
piede sinistro e rischia di saltare pure
la trasferta di Capo
d'Orlando di sabato.
I LUNGHI. Vincere
aiuta a lavorare meglio, m a la strada è
ancora lunga. In attacco lo stesso tecnico ha ammesso: «Ancora n o n coinvolgiamo abbastanza i lunghi». La Dinamo ha tirato 37 volte da tre
(mettendone 16, vale
a dire il 43%) contro i
SASSARI.
30 tiri da due. E se n o n
fosse stato per l'inventiva
di Lacey in penetrazione
e nell'arresto e tiro (ben
10 conclusioni da due)
l'attacco sarebbe stato
troppo prevedibile, perché
si è giocato poco pick and
roll coi lunghi (col rientro
dell'esplosivo Lawal diventerà un'arma importante)
e quasi mai si
è appoggiata
la palla in
post basso a Lydeka e Olaseni, che hanno avuto poco meno di una decina di
palloni giocabili in due.
Più PERICOLOSI. È indubbio che l'innesto di Bell ha
aumentato la pericolosità
dall'arco dei 6,75 mt (3/10
contro Trento e 6/9 con-
I U
David Bell, neoacquisto della Dinamo [GLORIACALVII
SERIE A
terno, anche se col nuovo
americano al fianco, Lacey sembra più Ubero di
esprimere il suo basket a
tuttocampo. Se in attacco
è una questione di equilibri, in difesa conta soprattutto la testa. Non è un caso se quando la Dinamo
deve aumentare l'aggressività e alzare l'intensità,
deve inserire almeno due
tra Devecchi, Sacchetti,
Stipcevic e D'Ercole. Così
è stato anche contro il
Szohioki, che pur privo
del miglior giocatore (Vojvoda, quasi 15 punti di
media, è rimasto in panchina) è riuscito ad andare 23 punti oltre le abituali medie.
IL POTENZIALE. Servire di
più e meglio i lunghi, proporre qualche taglio delle
ali e cercare di avere maggiore continuità di rendim e n t o da Carter e Savanovic è il presupposto indispensabile per sfruttare
appieno il potenziale offensivo. Avere una difesa
più attenta e aggressiva
n o n solo per 10-15' è la
condizione per cercare di
sbancare sabato Capo
d'Orlando dimostrando di
essere usciti definitivamente dalla crisi.
Giampiero Mai-ras
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