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08 dicembre 2016 delle ore 22:01
Daniel Buren, Sislej Xhafa e H.H.Lim, immortalati
da Francesco Jodice: si accendono le luci sulla
Fòcara di Novoli 2017. Ecco le novità
Questo week end, precisamente domenica 11
dicembre, a Novoli sarà posata la prima fascina
per la costruzione della monumentale pira della
Fòcara 2017. Venticinque metri d'altezza, falò
propiziatorio dedicato a Sant’Antonio Abate versione cristiana di un rito agrario di tradizione
millenaria, da anni la Fòcara è anche un evento
che ha fatto della partecipazione dell'arte
contemporanea il suo tratto distintivo,
diventando una sorta di festival ambientale, e
dove quest'anno saranno svariati gli artisti che
- in una serie di atti performativi - dialogheranno
con il grande fuoco pugliese, a pochi chilometri
da Lecce. A riscrivere quest'anno il "Manifesto"
della Fòcara sarà Daniel Buren, che entrerà con
le sue geometrie e le sue astrazioni dentro la
stessa pira, mentre Sislej Xhafa, in nome della
sua politica dell’estetica, "combattendo nel
nome dell’Altro culturale, contro i pregiudizi e
le strutture istituzionali, esplorando le realtà
sociali, il consumismo e dei suoi meccanismi",
come scrive Giacomo Zaza, terrà un workshop
con gli stessi cittadini e anche H.H. Lim, terzo
artista invitato per questa edizione, realizzerà
una performance intitolata La Via del Falò
divino, per la quale i costruttori della Fòcara
saranno coinvolti in un pranzo intorno a un
tavolo di fascine, costruito accanto alla grande
pira, dove sarà offerto cibo e vino. Ciascun
commensale siederà su una sedia la cui base in
alluminio riporta una parola o segno dal sapore
"simbolico” legato al senso dell’azione, alla
commistione di elementi culturali differenti, sia
orientali che occidentali, e a fine pasto avanzi
e sedie e tavoli saranno a loro volta dati in pasto
al fuoco, ritualmente: Ho pensato a questo
pranzo come un qualcosa che potesse
rappresentare una forma di interruzione
rilassante durante la lavorazione dell’evento,
come fosse una breve pausa in attesa della
celebrazione della festa, spiega l'artista. A
raccontare tutto, con i suoi scatti, sarà invece
Francesco Jodice, che alla Fòcara probabilmente
darà il tono che ben conosciamo delle sue
immagini: uno storytelling antropologico,
ribaltando i codici del documentario e
costruendo tracce e indizi riguardo a nuovi
modelli di organizzazione sociale, passando per
la messa in posa dello scenario naturale.
L'appuntamento ufficiale è il 16 gennaio, ma le
prime scintille sono già partire!
Nelle foto: Gianfranco Baruchello, Fòcara
2016, foto di Nicolangelo Sciacovelli
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