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Nuovo ospedale Monopoli-Fasano: a rischio a causa della crisi di
governo
Fabiano Amati: "In questi momenti provo disgusto per la politica"
FASANO - La vittoria del No al referendum costituzionale di domenica scorsa potrebbe compromettere il futuro del
nuovo ospedale di Monopoli-Fasano.
Con l'approvazione delle legge di bilancio avvenuta ieri prima che Matteo Renzi presentasse le dimissioni al Capo
dello Stato Sergio Mattarella, e senza che approdassero al Senato gli emendamenti proposti, l'emendamento che
doveva servire a prorogare il finanziamento per la realizzazione dell'ospedale, per circa 70 milioni di euro, sembra ormai
sembra destinato a rimanere tale.
La crisi di governo, in pratica, ha di fatto accelerato i tempi di approvazione della legge di bilancio e non ci sono stati i
tempi per discutere e approvare ulteriori modifiche ed emendamenti (come quello che interessava il finanziamento del
nuovo ospedale Monopoli-Fasano).
La speranza rimane, ora, solo nel decreto mille proroghe che viene normalmente approvato tra la fine dell'anno e
l'inizio del nuovo anno.
«Senza la proroga si perderanno un po' di mesi per l'appalto degli ospedali di Taranto e Monopoli-Fasano. È in questi
momenti, quando cioè sono costretto ad osservare il disprezzo del tempo, che provo disgusto per la politica».
Lo dichiara il Presidente della commissione bilancio della Regione Puglia, il consigliere regionale Fabiano Amati,
commentando l'approvazione senza emendamenti al Senato della Legge di Bilancio. L'emendamento sulla proroga era
stato respinto nell'esame alla Camera, poiché ritenuto inammissibile. Sarebbe dovuto approdare in Senato oggi, ma a
causa della crisi di governo non sono state ammesse modifiche alla legge.
«Premesso che su questo argomento non mi faccio abbattere nemmeno da un tornado, so bene che si può recuperare
col mille proroghe, un provvedimento dedicato, la rimodulazione dei fondi ecc. Ma se ciò è vero, altrettanto lo è il fatto
che non è facilmente digeribile nessuna forma di spreco del tempo - dichiara Amati -. Certo, lo sfogo non risolve nulla
ma la denuncia può predisporre meglio il futuro, affinché chi se ne occupa sappia che non stiamo a guardare. Ringrazio
comunque il senatore Latorre che già aveva predisposto l'emendamento da presentare. La crisi politica e le modalità di
gestione hanno travalicato la sua volontà. Per senso di verità devo anche aggiungere una buona notizia, a dispetto di
chi gioisce per gli inciampi più che per i salti. Nei giorni scorsi l'Anac (l'Autorità nazionale anticorruzione - ndr),
rispondendo a un quesito rivolto dalla Regione e dalle Asl, ha indicato una strada legale più rapida per passare alla fase
esecutiva della progettazione».
Tempo stimato di lettura: 40''
08/12/2016 08:44