IISS Alfano -Termoli – Liceo Scientifico "Alfano da Termoli" – Liceo

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 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“DE AMICIS - MARESCA”
LOCRI Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado – Scuola associata CPIA Stretto-Ionio C.da Riposo - 890444 Locri (RC) - Tel 0964 391462 - Fax 0964 22887 –
C.F. 81001690809 - codice meccanografico: RCIC853009 - TEL. 0964/20793 - FAX 0964/ 20222 - e-mail: [email protected]
www.istitutocomprensivo.gov.it Piano Triennale dell’Offerta Formativa
2016/2017 -2017/2018 – 2018/2019
INDICE PREMESSA
ATTO D’INDIRIZZO
IL PTOF
Pag 4
5
11
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1.1 Memoria storica
13
1.2 Analisi dell’ambiente socio-culturale
14
1.3 Risorse socio-culturali
15
1.4 La scuola : sedi e popolazione scolastica
16
1.5 Funzionigramma e organizzazione risorse umane
17
2. SCELTE PEDAGOGICHE ED EDUCATIVE
2.1 Analisi dei problemi e dei bisogni
20
2.2 La VISION
21
2.3 La MISSION
22
2.4 Finalità educative
23
2.5 Percorsi per la realizzazione
26
2.6 Obiettivi educativi per il successo scolastico
27
2.7 Interventi per il successo scolastico
2.9 Principi di riferimento professionali per la realizzazione del POF
28
28
3. SCELTE ORGANIZZATIVE
3.1 Tempo scolastico
290
3.2 Tempi delle discipline ed organizzazione
30
3.3 Corso ad indirizzo musicale
31
3.4 I laboratori: scelta organizzativa vincente
32
4. DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO: PRIORITÀ,
TRAGUARDI, OBIETTIVI, SCELTE D’INTERVENTO FORMATIVO
4.1 Corrispondenza tra i dati del RAV e gli obiettivi prioritari
33
4.2 Obiiettivi di processo triennali
34
4.3 Pianificazione
38
5.ORGANICO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO, PER IL
POTENZIAMENTO
42
5.1 Fabbisogno di organico docenti (posti comuni/ sostegno)
43
5.2 Fabbisogno di organico del potenziamento
45
5.3 Fabbisogno di organico del personale ATA
48
2
6. AZIONI COERENTI CON IL MIGLIORAMENTO
6.1 Criteri della programmazione curricolare e delle attivita’
didattiche
6.1.1 Criteri della programmazione
49
6.1.2 Verifica e valutazione
51
6.2 Scelte formative conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15
53
6.3 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
56
6.4 PIANO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO INSEGNANTI E ATA
58
6.6 INTEGRAZIONE SCOLASTICA
61
6.7 CONTINUITÀ EDUCATIVA CON GLI ALTRI ORDINI SCOLASTICI
63
6.8 ORIENTAMENTO
64
6.9 INTERAZIONE CON LE FAMIGLIE E CON IL TERRITORIO
6.9.1 Scuola-famiglia
6.9.2 Scuola, enti locali , agenzie educative
65
66
67
6.9.3 ACCORDI DI RETE
6.10 ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE
6.10.1 Attività trasversali al curricolo
68
68
6.10.2 Cittadinanza e Costituzione
69
6.10.3 Educare all’Europa
70
6.10.4 Bullismo e cyber bullismo
6.11 ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
71
7. GESTIONE RISORSE FINANZIARIE
75
7.1 Fabbisogno attrezzature scolastiche
76
13 .ALLEGATI
Schede di progetto
77
Piano di Miglioramento
Curricolo verticale d’Istituto
Piano per l’ inclusione
Rubriche valutative
3
Premessa Il Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “DE AMICIS
MARESCA” di LOCRI (RC)
AI SENSI del:
-­‐ Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”;
-­‐ Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del
13.07.2015;
-­‐ Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2,
lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
-­‐ Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
-­‐ Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;
TENUTO CONTO :
-­‐ delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dal Comitato dei
genitori DELL’Istituto comprensivo;
-­‐ del RAV – RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE;
-­‐ del PDM – PIANO DI MIGLIORAMENTO;
-­‐
-­‐
-­‐
È STATO
elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico con proprio atto di
indirizzo prot. 8345/A15 del 29/09/2015;
deliberato dal Collegio dei docenti nella seduta del 14/12/2015;
approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 21/12/2015
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) verrà attuato a partire
dall’a.s.2016/2017 per il triennio successivo :
-­‐
previa acquisizione del parere favorevole dell’USR della Calabria in merito alla compatibilità
con i limiti di organico assegnato;
-­‐
previa pubblicazione del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola e sul sito web
della scuola
Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali
modifiche necessarie.
4
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Prot. N. 8345/A15 Locri, 29 settembre 2015 LA DIRIGENTE SCOLASTICA VISTA la Legge 59/1997; VISTO il DPR 275/1999; VISTO il D.Lgs. 165/2001 e ss.mm e integrazioni; VISTO il DPR 80/2013; VISTA la legge n. 107 del 13 luglio 2015 (d’ora in poi “Legge”), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-­‐17, prevede che: 1) le Istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano triennale dell’offerta formativa 2) il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico; 3) il Piano è approvato dal Consiglio d’istituto; 4) il Piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) alla fine il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; CONSIDERATO che per la realizzazione del PTOF le istituzioni scolastiche si possono avvalere di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività programmate TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri degli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici CONSIDERATE le linee educativo-­‐didattiche poste in essere nei precedenti anni scolastici (sintetizzate nei Piani annuali dell’Offerta Formativa); ANALIZZATE e criticità e priorità emerse dal Rapporto di Autovalutazione; EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, ,
il seguente ATTO D’INDIRIZZO per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione Considerato che è opportuno e doveroso per una efficace azione amministrativa, organizzativa e gestionale fornire preventivamente atti di indirizzo e di orientamento che siano coerenti con la logica della cultura della qualità, DETERMINA 5
di formulare al Collegio dei Docenti, per la elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, 2016/17, 2017/18 e 2018/19, i seguenti indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione puntando su un modello di scuola unitario nell’ispirazione pedagogica, nella scelta curricolare/progettuale, nel sistema di verifica e valutazione, con una programmazione educativo-­‐didattica per aree/dipartimenti e ambiti disciplinari, secondo il principio della continuità, dalla scuola dell’infanzia al termine del 1° ciclo (curricolo verticale). 1)
Il PTOF deve essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio; il PTOF può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre 2)
Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 3)
La PROGETTAZIONE CURRICOLARE, nel rispetto della normativa in vigore e delle innovazioni introdotte della Legge 107/2015, vede il curricolo verticale articolarsi e declinarsi nei diversi ordini di scuola come da Indicazioni nazionali 2012. Esso già sperimentato nell’anno scolastico precedente, sarà rielaborato e aggiornato dai Dipartimenti disciplinari, organizzati per aree, che programmeranno per classi parallele prevedendo prove di verifica standardizzate e forme di flessibilità organizzativa e didattica. 4)
L’ OFFERTA FORMATIVA e DIDATTICA per i tre ordini di scuola sarà differenziata e finalizzata ad attivare percorsi formativi personalizzati al fine di rendere la scuola sempre più inclusiva e capace di dare espressione alle potenzialità differenti degli alunni, ivi compresa la valorizzazione delle eccellenze con attività di potenziamento. Le attività saranno finalizzate allo sviluppo e al potenziamento delle: • Competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso il sostegno dell’assunzione di responsabilità, della solidarietà e della cura dei beni comuni, puntando sullo sviluppo di comportamenti ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, del patrimonio archeo-­‐storico-­‐
culturale, dei beni paesaggistici e ambientali; • Competenze linguistiche (italiano e lingue straniere); • Competenze matematico –logico e scientifiche; • Competenze digitali; • Competenze musicali e artistiche; • Educazione all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport. 5)
Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative all’ anno scolastico precedente, che costituiscono il fondamento della definizione delle priorità di intervento individuate dal rapporto di autovalutazione (RAV), ed in particolare dei seguenti aspetti: a)
miglioramento del livello di ciascun allievo nella competenza chiave di cittadinanza, trasversale alle discipline, attinente alla risoluzione potenziale di situazioni problematiche, prediligendo approcci metodologico-­‐didattici situazionali, tesi cioè alla sviluppo della capacità di comprensione della situazione, posizione del problema ed indicazione di possibili piste risolutive e che facilitino la riflessione degli allievi su quanto posto in essere (competenze metacognitive) e sull’ abilità di autovalutazione; b)
superamento della dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modifica dell’impianto metodologico per contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, al successo formativo degli allievi ed allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-­‐
matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); 6
c)
proposizione di innovazioni metodologiche tanto per la didattica dell’italiano, quanto per quella della matematica e in generale con estensione a tutte le altre discipline curricolari (didattica laboratoriale, cooperative-­‐learning, peer-­‐tutoring ….) ; d)
articolazione e proposizione di approcci didattici e prove orientati al problem solving ovvero a compiti autentici di realtà; e)
promozione di uno stile valutativo entro le discipline che abbia uno spiccato significato orientante (valutazione autentica), articolazione di elementi valutativi in rubriche, nelle quali siano compresi strumenti atti all’osservazione ed al monitoraggio del livello di competenza di ciascun allievo, valutazione dei processi attivati per l’apprendimento (sia alunni che docenti), biografie auto-­‐ valutative…; f)
continuità educativa negli ordini di scuola, tra plessi (primaria e secondaria di primo grado) e tra classi. g)
alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come seconda lingua per gli alunni stranieri, sempre più numerosi e con livelli di preparazione e capacità estremamente eterogenei 6)
Per la valorizzazione della scuola intesa come comunità “educante”, attiva ed aperta al territorio da rivalutare nei suoi beni storico-­‐archeo-­‐antropologici ed ambientali, è necessaria l’interazione con le famiglie, gli enti locali, gli organismi del terzo settore. Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori di cui tener conto nella formulazione del Piano riguarderanno: •
Progettazione di attività e adesione a progetti relativi all’ educazione alla salute, educazione all’ambiente, educazione alla legalità, educazione all’alterità e alla solidarietà, all’identità personale e di appartenenza al territorio-­‐mondo. Centrale è il dialogo scuola-­‐famiglia, attivo e costante, perseguendo i due attori la stessa finalità: l’educazione e la formazione dell’alunno. Si auspica la continuazione del Comitato genitori che si interfacci con docenti e presidenza, avanzando proposte in merito all’ampliamento dell’offerta formativa, e dell’Albo genitori per la partecipazione con le proprie competenze professionali o testimoni di esperienze significative alla realizzazione di progetti. La presenza e la partecipazione anche nel periodo di chiusura delle attività didattiche per la realizzazione delle attività programmate costituirà per la scuola un prezioso supporto. Si prevede di: •
intensificare il rapporto con le famiglie per promuovere attività formative di: -­‐ educazione alla genitorialità ed alla comunicazione efficace -­‐ prevenzione bullismo e cyberbullismo -­‐ conoscenza del territorio dal punto di vista ambientale, storico e culturale. •
favorire la conoscenza dei progetti e delle iniziative realizzate all’interno dell’Istituto attraverso il sito della scuola, 7)
Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge 107/2015: Ø commi 1-­‐4: La Scuola per affermare il ruolo centrale nella società della conoscenza si impegna a: • innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento; • contrastare le diseguaglianze socio-­‐culturali e territoriali; • prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica; • realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva; • garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini; 7
• prevedere un’organizzazione orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale; • definire l’articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina per ogni ordine di scuola, potenziare il tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, programmare anche su base plurisettimanale e flessibile l’orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l’articolazione del gruppo della classe. Ø commi 5-­‐7 e 14: Si terrà conto in particolare delle seguenti obiettivi prioritari: • attuazione di percorsi formativi per l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni, con l’intento di rendere la scuola sempre più inclusiva e capace di dare espressione alle potenzialità differenti degli alunni, sia con bisogni educativi speciali con attività personalizzate ed individualizzate che per la valorizzazione delle eccellenze con attività di potenziamento. • sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale,dei beni paesaggistici del patrimonio e delle attività culturali • sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale, educazione alla pace, al rispetto delle differenze e al dialogo tra le culture; sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; • valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche: italiano, inglese e altre lingue straniere (francese) anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL; • potenziamento delle competenze matematico-­‐logiche e scientifiche; • potenziamento delle competenze digitali, con particolare riguardo all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; • potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano; • potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema con il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati • potenziamento delle metodologie laboratoriali legate alla didattica per competenze e alla valutazione autentica entro percorsi di sperimentazione e innovazione della didattica • alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda per gli alunni stranieri; Nella redazione del Piano per attualizzare le progettazione si indicheranno inoltre : − Il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali. − Il fabbisogno per il triennio di posti di organico, comuni e di sostegno. − Il fabbisogno di posti per il potenziamento dell’offerta formativa in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano stesso. Nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente di posto classe di concorso A059 della scuola secondaria di I grado per l’esonero del primo collaboratore del Dirigente Il fabbisogno di posti in organico aggiuntivo è motivato inoltre dalla necessità di dare attuazione a progetti di: • recupero e potenziamento delle competenze degli studenti nelle discipline linguistiche e matematico-­‐
scientifiche; • attivazione di interventi di potenziamento dell’inclusione scolastica per alunni con BES (stranieri, DSA, disabili, con svantaggio socio-­‐economico-­‐culturale,…) ed attività di valorizzazione delle eccellenze; • copertura delle classi in cui si verificano assenze dei docenti titolari (supplenze brevi); • introduzione dello studio dello strumento musicale (ex D.M. 8/2011), attivazione di percorsi artistici, potenziamento delle attività di educazione motoria nella scuola primaria; 8
Nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso, del coordinatore di classe, dei referenti delle diverse aree (Cittadinanza e Costituzione, Ed. salute, Giocosport, Giochi logici –matematici,…), dei componenti di Commissioni (Commissione di valutazione, Commissione Continuità , GLI,…); • dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché di dipartimenti trasversali. Verrà definito inoltre il fabbisogno dei posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, e relativamente alle scelte di gestione e di amministrazione si dovrà garantire quanto segue: • rispetto dei principi di semplificazione, trasparenza e buon andamento; o tutela delle persone e di altri soggetti e garanzia della riservatezza rispetto al trattamento dei dati personali; • criteri di efficienza, efficacia ed economicità; • capacità relazionali di accoglienza, di ascolto attivo e di orientamento dell’utenza diretta, indiretta e nei confronti degli altri operatori scolastici; • chiarezza e la precisione nell’informazione; • attribuire al personale compiti precisi, nell’ambito di ciascun settore di competenza; • potenziamento dell’informatizzazione dei servizi, con conseguente celerità delle procedure e riduzione dei tempi di attesa dell’utenza; • rispetto delle norme in ambito di protocollo informatico e gestione documentale secondo quanto previsto dal DPCM del 3 dicembre 2013 e dal Codice dell’amministrazione digitale; • attività negoziale, nel rispetto delle prerogative previste dai Regolamenti Europei, dalle leggi “ Codice dei contratti pubblici e dai rispettivi Regolamenti, nonché dal regolamento di contabilità (D.I. n° 44/01) in capo al Dirigente Scolastico, improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola; • organizzazione amministrativa, tecnica e generale, elaborata sulla base della proposta del Direttore SGA, nel rispetto della direttiva impartita allo stesso dal Dirigente, che contempli orari di servizio e di lavoro a garanzia della piena attuazione delle attività scolastiche sia in orario antimeridiano che pomeridiano e dell’apertura al pubblico; Ø commi 10 e 12: Si programmeranno iniziative di formazione −
rivolte agli studenti della scuola secondaria di primo grado: •
promozione della conoscenza delle tecniche di primo soccorso −
rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e la definizione delle risorse occorrenti; commi 15-­‐16: •
educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni da sviluppare curricularmente come area integrata interdisciplinare ad opera di tutti gli insegnanti della classe o del plesso o della sezione; Ø
comma 20: •
per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione artistica nella scuola primaria sono utilizzati, nell’ambito delle risorse di organico disponibili, docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all’insegnamento anche per altri gradi di istruzione in qualità di specialisti; Ø
Ø
commi 56-­‐61: coerentemente con le finalità previste per il Piano nazionale per la scuola digitale il PTOF dovrà prevedere: •
•
attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; il potenziamento degli strumenti informatici didattici e laboratoriali dell’Istituto; 9
la formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento; •
•
la formazione del personale amministrativo per l’innovazione digitale nell’amministrazione; nell’ambito dell’organico dell’autonomia può essere individuato un docente cui affidare il coordinamento delle attività connesse al Piano nazionale per la scuola digitale; •
Ø
comma 124: Il Piano dovrà esplicitare i criteri per l’elaborazione del Piano Annuale per la Formazione in servizio del personale docente, che dovrà essere coerente con i risultati emersi dal RAV e Piano di miglioramento, con le priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca; Il Piano dovrà essere predisposto entro il 25 ottobre 2015 (per essere condiviso e presentato al Collegio stesso nella seduta del 28 ottobre 2015 già da intendersi convocato a tal fine) dalla Commissione a ciò designata (docenti collaboratori DS, funzioni strumentali, coordinatori di plesso, GAV), che si potrà riunire in seduta plenaria (con la partecipazione di tutti i componenti), ristretta (con la sola presenza di gruppi di insegnanti) o dedicata (con la partecipazione dei docenti che si occupano di specifiche aree) a seconda degli ambiti di intervento; la Commissione sarà convocata e coordinata dalla docente funzione strumentale area POF e si potranno eventualmente consultare nelle forme ritenute più opportune tutti i docenti. La Dirigente Scolastica D.ssa Agata Alafaci 10
IL PTOF Il P.O.F. nasce con l’autonomia degli istituti scolastici. È infatti previsto dall’art. 3 del DPR 275
dell’8 marzo 1999, modificato dal comma 14 della L. 107 del 13 luglio 2015, con il quale diventa
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Il Piano Triennale dell’offerta formativa (P.T.O.F.) è “il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano” nell’ambito
della loro autonomia.
Il piano è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico. Il piano è approvato
dal Consiglio d’istituto.
IL COLLEGIO DOCENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
HA DELIBERATO
Il presente Piano Triennale dell’Offerta formativa valido per gli anni scolastici 2016/17, 2017/18,
2018/19.
Il presente PTOF presenta il quadro generale dell’istruzione e della formazione offerta dall’Istituto
Comprensivo “De Amicis - Maresca” di Locri e riguarda la Scuola dell’Infanzia, la Scuole
Primaria e la Scuola Secondaria di 1° grado.
Il Piano ha come finalità principale il raggiungimento di obiettivi strategici che siano coerenti con la
logica della “cultura della qualità” e che portino alla realizzazione di un modello di scuola unitario
nell’ispirazione pedagogica, nella scelta curricolare/progettuale, nel sistema di verifica e
valutazione, con una programmazione educativo-didattica per aree/dipartimenti e ambiti
disciplinari, secondo il principio della continuità, dalla scuola dell’infanzia al termine del primo
ciclo d’istruzione.
Il Piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi stabiliti a livello nazionale ed è
appropriato alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio in cui
l’Istituzione scolastica opera.
La stesura del Piano parte, necessariamente, dall’analisi dei risultati rilevati in seguito alla
elaborazione del RAV , effettuata nel precedente anno scolastico, e dal conseguente Piano di
miglioramento. Nel RAV sono state individuate le priorità, intese come obiettivi generali che la
scuola intende realizzare in tre anni attraverso le azioni previste nel Piano di miglioramento.
In base all’analisi del RAV emerge che le aree di criticità individuate risultano essere gli esiti delle
prove standardizzate nazionali, soprattutto in Matematica e le competenze chiave di
cittadinanza.
Quest’ultimo ambito è riferito principalmente al comportamento degli studenti della scuola
secondaria di primo grado:
-
E’ necessario, dunque, intervenire sul piano degli esiti di cittadinanza degli studenti,
considerando le urgenze formative presenti nel contesto sociale in cui la scuola opera.
-
E’ indispensabile promuovere la maturazione di un atteggiamento autonomo e responsabile, in
cui prevalga la capacità di prevedere le conseguenze delle azioni e la possibilità di acquisire un
metodo di apprendimento che consenta di utilizzare positivamente e produttivamente le proprie
conoscenze e abilità.
11
In relazione ai risultati delle prove standardizzate nazionali, non sempre alcune classi hanno
raggiunto, in Matematica, esiti soddisfacenti. Si evidenzia, dunque, la necessità di :
- innovazione metodologico-didattica in un percorso di formazione dei docenti
- applicazione operativa nella progettazione di curricoli verticali in continuità, dalla Scuola
dell’infanzia alla Scuola secondaria di primo grado.
Si realizza così una progettazione curricolare che, così come previsto dalla normativa vigente e
dalle innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015, ha il suo punto di forza nel curricolo verticale,
articolato nei diversi ordini di scuola come da Indicazioni nazionali del 2012. E’ compito dei
Dipartimenti disciplinari, organizzati per aree, programmare per classi parallele e gruppi i livelo
prevedendo prove di verifica standardizzate e forme di flessibilità organizzativa e didattica.
L’offerta formativa e didattica proposta, sebbene differenziata per i tre ordini di scuola, dunque
mira ad attivare percorsi formativi personalizzati, nell’ottica di una scuola sempre più inclusiva,
capace di far raggiungere a tutti i discenti competenze ottimali e, allo stesso tempo, di valorizzare le
eccellenze.
Si intendono potenziare e sviluppare dunque le seguenti competenze:
- Competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso il sostegno
dell’assunzione di responsabilità, della solidarietà e della cura dei beni comuni, curando
particolarmente lo sviluppo di comportamenti ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
del patrimonio archeo-storico-culturale, dei beni paesaggistici e ambientali;
- Competenze linguistiche (italiano e lingue straniere);
- Competenze matematico-logico e scientifiche;
- Competenze digitali;
- Competenze musicali e artistiche;
- Educazione all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport.
Particolare attenzione deve essere dedicata alle attività per il recupero e per il potenziamento del
profitto.
12
1.PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo “De Amicis - Maresca” di Locri, nato nell’anno scolastico 2012/2013 in
seguito al processo di razionalizzazione della rete scolastica, vanta una lunga tradizione didatticoeducativa e ha validamente formato molte generazioni di cittadini.
Il Collegio dei Docenti, preso atto della nuova realtà costituita, si è attivato per creare una struttura
dinamica e unitaria che concorra all’educazione armonica e integrale degli alunni, nel rispetto e
nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno.
Il presente piano va inteso come strumento di documentazione e di progettazione in continua
revisione, aperto al contributo e alle esigenze di alunni, genitori, docenti e personale non docente
della scuola, delle comunità locali; per questo esso è soggetto a una verifica e a un confronto
continui, per essere costantemente adattato alle sempre nuove istanze normative, sociali e culturali.
Il presente Piano dell'Offerta Formativa Triennale presenta il quadro generale dell’istruzione e della
formazione offerta dall’Istituto Comprensivo “De Amicis - Maresca” di Locri.
Esso indica gli obiettivi formativi e i percorsi didattici scelti dalla Scuola al fine raggiungere tali
obiettivi.
Include ogni iniziativa tesa ad aumentare le opportunità di sviluppo personale e sociale.
Propone un Progetto educativo che mira alla crescita integrale della persona e alla valorizzazione
socio-culturale del territorio, lavorando in sinergia con gli Enti locali e le altre agenzie educative
esistenti.
Ai percorsi didattici curricolari, prescritti dalla norma, sono affiancati i numerosi progetti
curricolari ed extracurricolari tesi a migliorare la qualità dell’offerta formativa, con lo scopo di
realizzare il servizio educativo in termini di efficienza e di efficacia, attraverso azioni non
giustapposte alla didattica ordinaria (attività obbligatorie) ma complementari ad esse.
1.1 Memoria storica L’Istituto Comprensivo “De Amicis - Maresca” vanta una lunga tradizione didattico-educativa e
ha validamente formato molte generazioni di cittadini.
Attivi e pronti a cogliere i continui mutamenti sociali e i conseguenti bisogni formativi, gli operatori
di tale Istituzione scolastica si sono sforzati di dare sempre il massimo con dedizione e convinzione,
finalizzando l’educazione del singolo al benessere e al miglioramento dell’intera società civile.
Si sono dimostrati aperti al nuovo e hanno perseguito con tenacia gli obiettivi prefissati, che in un
territorio così problematico, spesso coincidono anche con interventi forti di educazione alla
Legalità. L’Istituto Comprensivo di Locri ha sempre agito per la prevenzione della dispersione
scolastica e del disagio degli alunni, attraverso percorsi di integrazione ed inclusione.
L’arricchimento dell’offerta formativa si avvale nel tempo di progetti trasversali a tutte le
discipline e di specifico curricolo locale; in orario aggiuntivo si realizzano Laboratori didattici
espressivi e teatrali, Giochi sportivi studenteschi, psicomotricità, educazione alla legalità, latino,
recupero e potenziamento disciplinare, nonché lo studio del territorio locale, sia dal punto di vista
ambientale che storico-archeologico.
Si insegnano i seguenti strumenti musicali presso la scuola secondaria di I grado: clarinetto,
chitarra, pianoforte e percussioni.
E' presente l'Orchestra giovanile della scuola secondaria I grado Maresca di Locri e il Coro
dell'Istituto Comprensivo, costituito da alunni di scuola primaria e secondaria I grado.
I progetti PON FSE hanno rappresentato, fin dalla loro attivazione, un’importante occasione per
fornire stimoli differenziati. I percorsi di educazione tecnologica si sono alternati a percorsi didattici
13
basati sulla musica e sulla danza, nonché sull’archeologia, sull’educazione linguistico-giornalistica,
sui contenuti scientifici e su interventi di promozione della creativa.
I fondi europei di sviluppo regionale (POR FESR) hanno consentito agli alunni della scuola di
svolgere campi scuola e viaggi di studio nel Regno Unito.
Con i FESR denominati “Ambienti per l’apprendimento” l’Istituto Comprensivo ha realizzato
laboratori di informatica e dotato i plessi di attrezzature informatiche, laboratori e sussidi.
L’educazione ambientale è stato un importante settore di intervento, anche attraverso la ricercaazione di tipo scientifico rivolta allo studio del mare, delle fiumare e parchi, dell’agrometeorologia
e della cultura del gelsomino, del riciclo e della raccolta differenziata.
L’Educazione alla solidarietà ha determinato adozioni a distanza di bambini del Terzo Mondo;
ogni anno c’è stato il coinvolgimento degli alunni nelle iniziative “Telethon”, “Ail” (Associazione
contro le leucemie) e a sostegno delle associazioni di volontariato presenti nel territorio, nonché
raccolta fondi per le popolazioni in difficoltà.
Ai genitori sono stati rivolti numerosi corsi di formazione riguardanti la Comunicazione efficace
(Gordon) e la responsabilità genitoriale, con una particolare cura alla loro impostazione sotto il
profilo psicologico, educativo, sanitario, giuridico.
La comunità locale è stata coinvolta nelle attività implementate dalla Scuola: rappresentazioni,
mostre ed altre iniziative che si sono realizzate con la collaborazione attiva delle famiglie.
La Scuola è stata intesa come moltiplicatore di eventi e come fattore catalizzatore della società
civile: è tutto il territorio a muoversi in una logica condivisa di rete. Nella rete si sperimentano
talenti e i territori possono trovare occasioni di sviluppo. E l’Istituto scolastico, appunto, attraverso
l’esperienza della rete, intende affrontare la sfida di educare alla sopranazionalità, alla
cittadinanza europea.
La scommessa è quella di formare un cittadino consapevole e orgoglioso delle proprie radici, ma, al
tempo stesso, capace di mediare le multiformi istanze e connotazioni personali, locali, regionali,
nazionali, in una visione allargata e arricchita di appartenenza europea.
1.2 Analisi dell’ambiente socio-­‐culturale Locri è sede di importanti uffici, scuole e dell’Ospedale civile. I suoi abitanti sono per la maggior
parte impiegati e lavoratori dipendenti. Si registra un numero crescente di disoccupati; le imprese
sono poche e a conduzione familiare; il commercio è scarsamente sviluppato; l’agricoltura e
l’allevamento prevalentemente a conduzione familiare si concentrano pure in due aziende situate
nelle zone periferiche; il turismo è in fase di lenta espansione.
Da circa un decennio si assiste all’inserimento di numerosi stranieri, europei ed extracomunitari,
che si dedicano al commercio, all’assistenza di anziani e disabili, a lavori manuali. Il livello della
loro integrazione è, tutto sommato, accettabile, specie se raffrontato con quello raggiunto in altre
parti del territorio calabrese .
La tipologia socio-culturale della popolazione del territorio è purtroppo caratterizzata da rischio di
devianza sociale e da disagio socio - economico.
Le famiglie degli alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo “De Amicis-Maresca” di Locri sono di
diversa estrazione, sia sociale che culturale: esistono quelle che vantano una residenza in loco da
più generazioni, ma molte sono quelle che provengono dagli altri Comuni del circondario. Sono
presenti famiglie extracomunitarie e rom, famiglie italiane che hanno adottato bambini stranieri.
Negli ultimi anni, inoltre, sono aumentati i casi di separazione dei genitori: questa situazione,
indicatore di un cambiamento sociale, si riflette necessariamente sul contesto scuola, creando, a
volte, forti motivi di disagio per gli alunni. Si rilevano anche situazioni devianti, a volte di tipo
delinquenziale, che si inseriscono negativamente nel processo educativo e didattico ostacolandolo
se non, addirittura, in alcuni casi, vanificandolo.
14
Accanto a famiglie di contadini, operai ed artigiani con un livello di istruzione e di cultura basso,
ci sono famiglie di impiegati e professionisti.
La scolarità dei genitori si attesta su un livello medio-basso. Il 5% è in possesso del diploma di
scuola elementare, il 31% di scuola media inferiore, il 43% di scuola media superiore, il 20% è in
possesso di laurea. Disoccupazione e forte esclusione delle donne dal mercato del lavoro sono, di
tutta evidenza, condizioni non favorevoli al progresso sociale e professionale delle nuove
generazioni.
La scuola rileva i seguenti fattori di rischio: immigrazione, familiari degli alunni con condanne
penali in corso, disoccupazione. In molti casi i genitori denotano una bassa scolarità e in queste
famiglie l’economia è spesso costituita da monoreddito, prevalentemente del padre.
Le famiglie danno grande valore all’istruzione, considerandola l’unica via per la futura
sistemazione lavorativa dei figli e se adeguatamente sollecitati, sanno offrire collaborazione. Solo in
alcuni casi l’interesse verso l’educazione e l’istruzione dei figli è scarso, se non addirittura assente.
Dalla lettura dei tanti aspetti della realtà sociale, appaiono elementi significativi da cui la scuola
deve partire per l’individuazione dei bisogni formativi della comunità locale.
Il basso indice economico, dovuto alla mancanza di industrie e basato principalmente sul terziario,
al carente sviluppo delle attività primarie, alla non sempre efficiente tutela dei beni artisticoculturali e paesaggistici determina la necessità che la scuola deve promuovere, con l’impegno di
tutti, un processo di crescita teso alla formazione di professionalità future, capaci d’inserirsi, con
creatività ed efficienza nel libero gioco del mercato globale.
Da qui la necessità d’investire in cultura, nella piena convinzione che solo così, quei settori che
ora rappresentano i costituenti di un’economia debole, diventino un volano per l’intero territorio.
Le soluzioni pedagogico-didattiche devono mirare, dunque, allo sviluppo incentrato sulle
potenzialità umane.
1.3 Risorse socio-­‐culturali L’Istituto Comprensivo di Locri è inserito in un contesto ricco di risorse storiche e culturali,
ambientali e paesaggistiche. Centro florido della Magna Grecia, le cui vestigia classiche attirano
visitatori e studiosi, l’area delle nostre scuole copre la zona degli Scavi archeologici di Locri
Epizephiri, dove è facile ricostruire, attraverso la ricchezza di reperti e fonti disponibili, un periodo
storico fiorente.
Non mancano opportunità di approfondimento di altre epoche storiche da valorizzare e riscoprire
con i nostri alunni, ricostruendo percorsi di maturazione dell’identità storico-culturale. Opportunità
che, facilmente, si individuano pure a livello antropologico nelle tradizioni folcloristiche e
nell’evoluzione della lingua dal dialetto.
L’esplorazione ambientale-naturalistica si può effettuare con facilità spaziando in poco tempo e
nell’arco di pochi chilometri dal mare alla collina, all’ ”aspra” montagna.
Locri è oggi un centro a vocazione turistica e punto di riferimento istituzionale di tutta l’area della
Locride.
A differenza degli altri paesi, in cui vi sono plessi dell’Istituto e, soprattutto, nelle frazioni che ne
sono prive, nel centro di Locri molte sono le istituzioni pubbliche (scuole di ogni ordine e grado,
Tribunale, Giudice di Pace, uffici periferici provinciali, sedi zonali di sindacati, ospedale,
laboratori di medicina specializzata, uffici comunali, biblioteca comunale, Soprintendenza alle
antichità e belle arti, Museo Archeologico Nazionale, Diocesi e le associazioni culturali,
sportive e di volontariato sia laiche che religiose ( WWF, FAI, Centro Giovanile Salesiano.
15
Caritas, AGESCI, AVIS, ecc.) con alcune delle quali l’attività didattica può raccordarsi e
completarsi.
Nonostante questi notevoli punti di forza il contesto stenta a decollare e si caratterizza per rischio
di devianza e di disagio socio-economico.
In un contesto del genere la scuola rappresenta una ricchezza per lo sviluppo della persona e del
territorio, uno strumento per valorizzare i punti di forza e trasformare i punti di debolezza in
opportunità. Sono questi gli obiettivi che la Scuola persegue attraverso attività nuove di anno in
anno, definite alla luce di una rinnovata analisi di contesto e inserite nel Piano Triennale
dell’Offerta Formativa, cercando di attivare azioni di sinergia con le amministrazioni locali e altri
Enti operanti sul territorio.
1.4 La Scuola: sedi e popolazione scolastica I plessi che fanno parte dell’Istituto Comprensivo “De Amicis – Maresca” di Locri interessano il
territorio di tre Comuni: Locri, Portigliola e S. llario dello Jonio.
L’Istituto comprende: 6 plessi di Scuola primaria, 7 plessi di scuola dell’infanzia e 2 di scuole
secondarie di I grado. Gli alunni che frequentano le scuole dei tre comuni sono in totale 1363 (di cui
36 portatori di handicap) e di 148 docenti (55 di scuola secondaria di I grado, 65 di scuola primaria,
28 di scuola dell’infanzia)
SEDI SCUOLE PRIMARIE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Locri De Amicis
Locri Scarfò
Locri Santa Monica
Locri Belvedere
Portigliola
Sant’Ilario dello Ionio
TOTALE
SEDI SCUOLE DELL’INFANZIA
1.
2.
3.
4.
5.
Locri Calvi
Sez. Belvedere
Locri Virgilio
Locri Canneti
Portigliola Quote
San Francesco
6. Marina di S. Ilario dello Ionio
7. Moschetta S. Cono
TOTALE
SEDI SCUOLA MEDIA
ALUNNI
ALUNNI H.
CLASSI
193
2
4
4
1
2
1
14
10
9
5
4
3+1pluriclasse
5
36
170
75
58
48
52
596
ALUNNI
89
109
30
23
40
24
307
ALUNNI
ALUNNI H.
1
1
1
3
ALUNNI H.
1. Locri Maresca
427
12
2. Sant’Ilario dello Ionio
TOTALE
33
460
3
15
SEZIONI
3
4
1
1
2
1
13
CORSI (classi)
5 (15)
Tempo normale
1(3)
Tempo
prolungato
1(3)
7
16
I plessi di scuola primaria, secondaria di I grado e 3 dell’infanzia sono ubicati nei centri abitati, gli
altri sono invece situati all’interno rispetto alla zona costiera, in frazioni rurali, dove gli
insediamenti abitativi sono costituiti o da piccoli agglomerati o da case sparse, con vie di
comunicazione disagiate.
1. 5 FUNZIONIGRAMMA e ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE a) Funzioni e compiti nell’organigramma d’Istituto. DIRIGENTE SCOLASTICO :
ALAFACI
DSGA :
Cristarella Francesco
LEONE MARIA
DOCENTI
COLLABORATORI
VARACALLI ADRIANA
ZURZOLO VITTORIA
COMMISSO ROSA
DOCENTI
INCARICATI DI
FUNZIONI
STRUMENTALI
FILIPPONE LUCREZIA
FURFARO ELISABETTA
GALOTTO CARMELA
VARACALLI RITA
CONSIGLIO
DI
ISTITUTO
AGATA
Sostituzione D.S.- Delega per curare rapporti con le
famiglie, Enti e Istituzioni - attività preliminare
acquisizione di beni e servizi - organizzazione visite
guidate - Raccordo con presidenza, segreteria, funzioni
strumentali per coordinamento attività plessi
Sostituzione D.S.- Rappresentanza del D.S. –
Collaborazione con il D.S. in relazione ai progetti
d’Istituto - Raccordo con presidenza, segreteria, funzioni
strumentali per coordinamento attività plessi primaria Sicurezza scolastica - Controllo adempimenti
“Gestione Piano Offerta Formativa” PTOFProgettazione curricolare ed extracurricolare
“Gestione Piano Offerta Formativa”
Autovalutazione e miglioramento. - Monitoraggio e
valutazione PTOF- Coordinamento GAV
“Sostegno al lavoro dei docenti ed interventi per gli
studenti” Valutazione alunni e prove INVALSI
“Sostegno al lavoro dei docenti ed interventi per gli
studenti” Formazione personale. - Continuità educativa
ed orientamento
“Sostegno al lavoro dei docenti ed interventi per gli
studenti” Integrazione scolastica ed intercultura - Piano
inclusione .
“Realizzazione di progetti formativi con enti e
istituzioni esterni alla Scuola” Rapporti con il territorio Visite guidate e viaggi d’istruzione
PRESIDENTE
CAVALLARO ANNA
DIRIGENTE
SCOLASTICO
ALAFACI AGATA
DOCENTI
SERVIZI AMMINISTRATIVI
COLLABORAT. SCOLASTICI
BOSCO STELLA CONCETTA
GALLUZZO CARMELINA
GALLUZZO GIUSEPPE
IELASI LILIANA
LONGO ROSINA
MIGLIORESE CONCETTA
MURISCIANO TIZIANA
TRIUNVERI GIOVANNA
MUSOLINO CARMELINA
GRATTERI GIULIO
CAPOGRECO DONATELLA
17
GENITORI
CAVALLARO ANNA
LASCALA GINO
LONGO MARIA LETIZIA
PANETTA GIUSEPPE
RODI MICHELE
RITORTO GIOVANNA TERESA
SPEZIALI M. LUCIA
b) Referenti e commissioni Per poter realizzare in modo più adeguato la propria proposta formativa l‘Istituto realizza una forma
organizzativa basata sul funzionamento di commissioni e gruppi di lavoro.
I gruppi di lavoro hanno il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e
verificarne l’efficacia, realizzare momenti di coordinamento anche con il Territorio.
In questo contesto, vengono maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e si
promuovono processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti.
Si individuano i seguenti docenti referenti, nonché coordinatori di percorsi di progettazione, per le
attività specifiche, le commissioni, i responsabili di ogni plesso scolastico
Responsabili di plesso
Con funzioni di coordinamento delle attività del plesso ed organizzazione della vita scolastica viene
nominato n. 1 docente per ogni sede scolastica
Responsabili dei dipartimenti disciplinari
Sono istituiti presso l’Istituto Comprensivo i Dipartimenti per aree disciplinari, sulla base di quanto
stabilito dall’art.7 del D.L.vo n.297/1994 Testo unico.
Essi hanno il compito di prendere decisioni comuni sul curricolo e sulla didattica della disciplina o
dell’area disciplinare, stabilendo anche eventuali collegamenti e attività interdisciplinari. Svolgono
inoltre una funzione di supporto alla progettazione con particolare riferimento alla programmazione
basata sulle competenze, con la finalità di attuare una valutazione formativa.
I coordinatori di classe
Coordinano le attività di preparazione documentazione dei Consigli di classe e la stesura di
documenti collegiali, si rapportano con le famiglie, il DS, gli altri docenti, presiedono su delega i
Docenti Referenti di progetti trasversali
Scuola primaria : Giocosport, Ed. alla vita: salute ed ambiente, Costituzione e cittadinanza,
Scuola dell’infanzia : Costituzione e cittadinanza, Regione in movimento, Ed. alla vita: salute ed
ambiente
Scuola media : Ed.ambientale, Ed. salute, Costituzione e cittadinanza, CLIL-informatica, Giochi
logici,
Inoltre sono costituite le seguenti Commissioni:
Commissione autonomia e monitoraggio (di tutti gli ordini scolastici)
Ha i seguenti compiti: approfondire ed elaborare proposte riferite all’autonomia scolastica,
secondo il Regolamento applicativo ed effettuare il monitoraggio di autovalutazione con
questionari a genitori, alunni, personale scolastico.
Commissione H
È formata, come Commissione “GIO”, dalle seguenti figure professionali: Dirigente Scolastico,
Funzione strumentale, insegnanti degli alunni disabili, referenti Unità Multidisciplinare.
Assume organizzazione flessibile in base agli alunni di interesse.
18
Vi fanno parte, per il corrente anno scolastico, tutti i docenti di sostegno
• predispone i Piani educativi personalizzati di ciascun alunno disabile e ne cura l’applicazione e
la valutazione
• ricerca ed individua materiali, sussidi, attrezzature e tecnologie idonee a facilitare gli
apprendimenti.
Commissione Giocosport
Gruppo che organizza le gare delle attività sportive, partecipa con gli alunni alle attività dell’Istituto
progetta e predispone le attività di ginnastica artistica per le manifestazioni finali dei Giochi.
Commissioni per la continuità
Gruppo che promuove iniziative per la continuità scuola dell’infanzia/primaria/secondaria di 1^
grado; nonchè i rapporti con analoghi gruppi di lavoro presenti all’interno delle altre scuole del
Territorio.
Si occupa in particolare della messa a punto di proposte di raccordo didattico-metodologico e
progettazione di attività per gli alunni, soprattutto, degli anni-ponte.
Commissione valutazione alunni e prove INVALSI (Scuola Primaria e Scuola secondaria di I
grado):
Opera per la elaborazione di prove strutturate per la valutazione dell’apprendimento degli alunni
delle diverse classi. Le schede vengono somministrate in ingresso, a fine quadrimestre, a fine anno
scolastico. Organizza le prove d simulazione delle prove Invalsi nelle classi seconde e quinte della
scuola primaria e terza classe della secondaria di I grado. Elabora prove.
Commissione Scuola Sicura
È costituita dai coordinatori di plesso delle scuole e da rappresentanti ATA. Provvede alla
rilevazione delle situazioni di rischio e intraprende tutte le iniziative tese a creare condizioni di
sicurezza per l’utenza scolastica e il personale.
Commissione AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO - GAV
E’ costituita dal Dirigente Scolastico, dalle Funzioni strumentali “Valutazione PTOF e
miglioramento” e da quella “ Valutazione alunni e prove INVALSI , insegnanti di scuola infanzia,
primaria e secondaria di I grado. Cura l’autovalutazione d’Istituto ed Piano di miglioramento-
19
2
SCELTE PEDAGOGICO-­‐EDUCATlVE 2.1 Analisi dei problemi e dei bisogni Le osservazioni sistematiche hanno consentito ai docenti di elaborare una griglia delle criticità e
dei bisogni del contesto scolastico.
Alla luce delle problematiche emerse, i docenti hanno approfondito l’analisi con lo scopo di trovare
precise connessioni tra i disagi individuati e le caratteristiche principali delle realtà socio-familiari
per tracciare precisi piani di intervento.
Caratteristiche sociali
Bisogni formativi
1. Diffidenza dell’individuo, dovuta a
senso di sfiducia verso l’altro e le
istituzioni.
2. Individualismo
3. Presenza di più etnie e culture.
4. Progresso veloce in ogni campo.
5. Uso sempre più massivo
tecnologie, con inaridimento
rapporti umani
delle
dei
6. Convinzione che il rispetto delle
norme spetti agli altri più che a se
stessi.
7. Scarso rispetto per l’ambiente,
pensando che le cose di “tutti”
possano essere bistrattate
Famiglie
1. Incoerenza educativa, con alternanza
di rigidità e permissivismo;
condiscendenza esagerata.
2. Delega agli altri dell’educazione del
figlio.
3. Sopravvalutazione del figlio,
pensando che siano sempre gli altri a
sbagliare e aspettandosi risultati
superiori alle capacità.
4. Convinzione di non essere in grado di
gestire la formazione del figlio;
atteggiamento di chiusura di fronte ai
problemi
1. Accostarsi alle istituzioni con fiducia,
vedendo l’altro come soggetto di sereni e
leali interscambi.
2. Saper considerare gli altri alla stregua di se
stessi e dei propri cari.
3. Capacità di considerare la diversità come
risorsa
4. Acquisire una mentalità flessibile,
preparata ad accogliere il cambiamento e
a considerare la formazione come un
processo continuo.
5. Conoscere le nuove tecnologie e saperle
usare come supporto arricchente della
comunicazione umana e non suo
sostituto.
6. Capire l’importanza del rispetto delle
norme nella vita comunitaria.
7. Considerare l’ambiente non come uno dei
tanti fattori trascurabili della quotidianità,
ma come “Elemento” della Vita, e
rispettarlo.
Bisogni formativi
1. Capire che coerenza e fermezza
formative creano sicurezze nel bambino;
l’essere sempre accontentati apre la via
ad insoddisfazioni presenti e future.
2. Capire che la famiglia è il primo e
naturale nucleo formativo e la sua azione
deve convergere con quella della scuola.
3. Essere disponibili al dialogo con gli
operatori scolastici, riuscire a guardare
con obiettività la situazione e tendere a
comuni obiettivi.
4. Sapere che tra scuola e famiglia si
stabilisce un preciso contratto formativo
che rende la famiglia partecipe e
corresponsabile degli interventi educativi
verso il minore
20
Alunni
1. Presenza sempre più numerosa di
alunni stranieri, oltre ad alunni con
problemi di varia natura.
2. Carente motivazione per
l’apprendimento scolastico.
3. Propensione ad agire trascurando il
rispetto delle regole.
4. Difficoltà a mantenere gli impegni
assunti in termini di compiti da
svolgere, materiale scolastico da
portare a scuola …
5. Conformismo derivato dal
condizionamento dei media.
Bisogni Formativi
1. Attività scolastiche tese all’integrazione,
all’accostamento delle culture, al
recupero degli svantaggi.
2. Opportunità formative stimolanti per
l’intelligenza, le abilità e la curiosità degli
alunni.
3. Situazioni di apprendimento interessanti
e coinvolgenti, in modo da far sì che
l’alunno scopra da solo l’importanza del
mantenere gli impegni e rispettare le
regole.
4. Maturazione nell’alunno del pensiero
critico e della capacità di apprezzare il
valore di ognuno, derivato proprio
dall’essere unico.
I bisogni formativi emersi permettono di individuare precise modalità di intervento. Diventa quindi
necessario che la scuola:
§
§
§
•
§
§
§
§
§
§
§
§
Faccia maturare in tutti gli allievi l’autonomia, intesa come autonomia di pensiero e di lavoro.
Favorisca un apprendimento e un autoapprendimento continuo.
Sperimenti, in ogni situazione, l’apprendimento cooperativo, per amalgamare il gruppo classe
e rendere tutti gli allievi protagonisti del proprio apprendimento.
Stimoli l’attitudine ai ragionamento, aiuti la pianificazione delle azioni, incoraggi alla soluzione
dei problemi.
Guidi nella gestione delle informazioni e segua i passaggi della loro trasformazione in
competenze.
Arricchisca l’apprendimento degli allievi attraverso la fruizione delle nuove tecnologie.
Aderisca ai progetti del contesto locale e scolastico che promuovono la creatività del bambino.
Sviluppi la dimensione europea dell’educazione attraverso la trasmissione dei valori della
reciprocità, della coscienza ecologico-ambientale, delle pari opportunità, della partecipazione
sociale, della legalità, della democrazia, dell’interculturalità.
Stimoli la riflessione su come e quanto la convivenza civile sia un comune denominatore per
tutte le discipline.
Aiuti gli stranieri a tenere insieme le proprie origini con la loro condizione presente senza
rinunziare a nessuna delle due.
Sottolinei in maniera positiva il pluralismo culturale.
Favorisca l’apprendimento suscitando interesse e curiosità, fornendo stimoli per
l’approfondimento personale e valorizzando le risorse di ciascun allievo
2.2. La “VISION “ Si delinea la vision dell’Istituto che ha lo scopo di chiarire la meta che l’istituto vuole raggiungere,
fornire ai vari soggetti coinvolti la motivazione per l’attuazione di progetti e percorsi scelti e
organizzare e coordinare in modo efficiente ed efficace le azioni.
In relazione ai bisogni formativi degli alunni emersi dal contesto ambientale, la nostra scuola,
ponendo al centro dell’azione educativa l’alunno, si pone i seguenti obiettivi primari:
21
•
•
•
Attuare progetti di inclusione che valorizzino le differenze, creino legami autentici tra
persone, favoriscano l’incontro tra culture diverse e differenti realtà sociali del territorio.
Realizzare un percorso formativo ed innovativo metodologico-­‐didattico, in cui ciascun
alunno sia posto al centro, come soggetto attivo che costruisce il proprio successo
scolastico.
Diventare un luogo di formazione e di innovazione creando occasioni e opportunità di
crescita personale e professionale continua a vari livelli: docenti, ATA, alunni e genitori.
2.3 La “MISSION” La mission è il mezzo con cui l’istituto intende raggiungere la vision indicando a tal fine sia
l’identità e le finalità istituzionali della scuola, che il mandato e gli obiettivi strategici.
LA MISSION SI CONCRETIZZA CON QUESTE FINALITÀ: MATURAZIONE
DELL’IDENTITÀ
CONQUISTA
DELL’AUTONOMIA
SVILUPPO
DELLA COMPETENZA
Stima di sé
Motivazione affettiva
Identità culturale
Cittadinanza attiva
Rispetto di sé
Rispetto degli altri
Rispetto dell’ambiente
Solidarietà
Scelta autonoma e azione
Abilità
Riorganizzazione
Produzione
Comunicazione
CONTINUITÀ
TRA I VARI SEGMENTI
SCOLASTICI
Progetti in verticale
Incontri tra i docenti dei vari
ordini di scuola
Attività laboratoriale
in comune
INCLUSIONE
Diritto alla
personalizzazione per
conseguire il successo
scolastico
RAPPORTO SINERGICO
COL TERRITORIO
Collaborazioni
Convenzioni con Enti
presenti sul territorio –
Accordi direte
La scuola si impegna per:
•
Predisporre azioni per favorire l’accoglienza di studenti, famiglie e personale in un’ottica
di collaborazione e di appartenenza;
•
Attivare azioni per valorizzare le eccellenze e supportare gli alunni in difficoltà di
apprendimento, limitando la dispersione scolastica e favorendo l’integrazione;
•
Creare spazi ed occasioni di apprendimento per studenti, genitori, personale della scuola
per un’educazione permanente;
•
Predisporre/realizzare azioni che favoriscano la continuità educativa e l’orientamento fin
dalle prime classi della scuola primaria in un’ottica di verticalità;
•
Realizzare azioni per incentivare la ricerca-­‐azione di una didattica che migliori le proposte
operative dell’Istituto;
22
2.4 Finalita’ educative La principale finalità della scuola è “la formazione dell’identità personale ,culturale e sociale
dell’alunno”. Tale finalità trova fondamento e significato nel dettato Costituzionale, nella
Dichiarazione internazionale dei diritti dell’uomo e del cittadino e nelle Indicazioni nazionali.
L’Istituto Comprensivo di Locri richiama in modo particolare l’art. 3 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o
sociali”.
In forza di quest’articolo l’Istituto si impegna ad assicurare a tutte le bambine e i bambini e a tutte
le ragazze e i ragazzi, il diritto all’istruzione e all’educazione, così come previsto dallo “Statuto
delle studentesse e degli studenti” (DPR 249 del 24 giugno 1998 come modificato dal DPR 235 del
21 novembre 2007).
L’insieme delle attività programmate e proposte nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa
dell’Istituto tende essenzialmente alla costruzione di un ambiente scolastico rassicurante,
stimolante e gratificante per gli alunni e per tutto il personale scolastico.
“Le Indicazioni Nazionali” (D.M. 16 novembre 2012) evidenziano alcuni capisaldi che
costituiscono il filo della nuova scuola e più in generale dell’intero segmento educativo 3-14 anni.
Si tratta di due centralità riferibili al Profilo dello studente e alla definizione del Curricolo
d’Istituto.
Il PROFILO costituito al termine del primo ciclo d’istruzione fa espresso riferimento alla
Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea (18 dicembre 2006) in cui
vengono introdotte otto competenze chiave per l’apprendimento permanente, che accompagnano il
percorso formativo dell’alunno e rappresentano Io sfondo educativo-didattico del curricolo
d’istituto.
Per Profilo dello studente si intende la descrizione di conoscenze, abilità e atteggiamenti agiti in
contesti che alla fine di un percorso scolastico riteniamo auspicabili che l’allievo maturi in modo
integrato nei diversi campi del sapere e di esperienza, che ne definiscano il progetto curricolare e
che la scuola deve certificare come effettivamente acquisiti.
Il profilo comprende le diverse componenti disciplinari con attenzione alla dimensione trasversale
delle competenze ed è declinato in modo da far comprendere chi è e come agisce la persona: non è
una sommatoria di competenze sconnesse, ma il ritratto di un soggetto in quella misura competente.
La trasversalità si raggiunge attraverso l’essenza della disciplina.
L’aver indicato un Profilo dello studente deve rafforzare l’esigenza di organizzare una scuola per
far acquisire competenze. Ciò implica la realizzazione di una didattica profondamente innovativa
nelle scelte curricolari da compiere, da realizzare:
SCUOLA COSTRUTTIVISTA, PROGRESSIVA, COOPERATIVA,
LABORATORIALE, INCLUSIVA.
Il CURRICOLO SCOLASTICO viene così ancorato ad un Profilo di studente collocato in uno
scenario di Cittadinanza Europea.
Nelle Indicazioni Nazionali si individuano due obiettivi di fondo entro cui procedere,
considerandoli pilastri dell’identità della scuola dai 3 ai 14 anni:
a) La centralità dell’apprendimento
b) La formazione di una nuova Cittadinanza
a) Centralità dell’apprendimento.
23
I fondamenti dell’apprendimento sono:
- Centralità dell’alunno
- Docente come mediatore
- Responsabilità educativa del docente/educatore
- Flessibilità didattica: utilizzo di mediatori diversi e flessibili (attivi, iconici, analogici,
simbolici..)
- Apprendimento sociale: peer tutoring, laboratorialità, approccio collaborativo, apprendimento in
contesti significativi, discussione, gruppi per lo sviluppo di progetti, di compiti, sperimentando
anche la costituzione di gruppi in “verticale” tra alunni di età diverse. Ogni alunno dovrà essere
incoraggiato e spronato a comprendere i traguardi raggiunti e da raggiungere, valutando sia i
progressi che i limiti incontrati (finalità ribadita nel Profilo dello studente. “L’alunno utilizza gli
strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, in un ottica di dialogo e rispetto
reciproco”).
- Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta in contesti significativi veri o verosimili
dell’alunno.
- Attenzione ai processi metodologici e strategici e alla dimensione relazionale e disposizionale.
- Attenzione agli aspetti affetto-emotivi dell’apprendimento.
- Attribuzione dell’autonomia e responsabilità dell’allievo attraverso i compiti significativi e le
unità di apprendimento.
- Opportuno problematizzare, coinvolgere gli allievi, contestualizzare nell’esperienza, dare senso
all’apprendimento
Un efficace ambiente di apprendimento:
promuove lo sviluppo di competenze cognitive, sociali, affettivi, relazionali, metacognitive.
E’ caratterizzato dal policetrismo, da flessibilìtà dei ruoli tipica dell’apprendimento cooperativo,
da interazioni con il territorio e all’interno della scuola.
b) La formazione di una nuova Cittadinanza colta e responsabile è la seconda
centralità presente nelle Indicazioni e strettamente correlata a quella dell’apprendimento.
Vi è un’attenuazione della capacità adulta di presidio delle regole e del senso del limite e sono così
diventati più faticosi i processi di identificazione e differenziazione da parte di chi cresce. Fin da
piccoli, i bambini sono alle prese con comportamenti improntati all’eccesso, l’esatto opposto di
quella sobrietà educativa che rappresenta il migliore ingrediente per una cittadinanza
autenticamente vissuta.
La Scuola svolge il compito di far maturare nei bambini competenze sociali e civiche, offrendo loro
strumenti e occasioni per partecipare appieno alla vita della comunità locale e assumendo ruoli di
partecipazione attiva e democratica. Il paesaggio educativo è diventato molto complesso. Si parla di
Cittadinanza planetaria (che molti ragazzi nell’era del web, stanno già sperimentando) capace di
tenere insieme nuovi ideali, fiducia nel futuro e forme avanzate di inclusione sociale. LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
I quadri di riferimento ministeriali per la progettazione curricolare delle scuole sono le “Indicazioni
per il curricolo”.Il team docente ne definisce obiettivi e modalità della propria azione in coerenza
pure con le “Il Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di
istruzione” (DM 139/07).
Quest’ultimo indica otto competenze chiave riconosciute come rilevanti su scala europea:
1) imparare ad imparare;
2) elaborare progetti;
3) comunicare;
4) collaborare e partecipare;
5) agire in modo autonomo e responsabile;
6) risolvere problemi;
7) individuare collegamenti e relazioni;
24
8) acquisire ed interpretare l'informazione.
Si è scelto di articolare il curricolo a partire dalle 8 competenze perché queste rappresentano, come
del resto precisa la premessa delle indicazioni, la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione
e spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso.
Esse sono delle “METACOMPETENZE”, poiché le competenze chiave sono quelle di cui tutti
hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione
sociale e l’occupazione.
Impregnando il Piano dell'Offerta Formativa nella sua dimensione pedagogico-didattica ed
organizzativa, l’educazione alla Cittadinanza modella quindi le scelte delle scuole dell’Istituto in
riferimento alle persone, ai saperi, ai curricoli, alle relazioni con il territorio, all'innovazione.
L’educazione alla cittadinanza, nella pratica quotidiana del nostro territorio assume un aspetto di
essenzialità trasversale, in quanto è insita in ogni disciplina, ogni attività e momento formativo.
Lo scopo è di far maturare in ognuno il senso civico, inteso non solo come consapevolezza
mentale e conoscitiva, ma come atteggiamento e disponibilità sociale. Il messaggio sociale deve
oltrepassare con forza il piccolo orizzonte dell’aula, per investire costruttivamente ogni famiglia
per rivolgersi così alla società.
A livello di persona, la comunità scolastica si assume l’impegno di:
- educare e costruire la cittadinanza di tutti, vivendola in termini di inclusione e
uguaglianza educativa;
- considerare i bisogni e i diritti di ciascuno, in termini di pari opportunità sociali;
progettare l'accoglienza e la convivenza di ogni diversità rispetto all'individuo e alla società
multiforme e multietnica
Il tema dell’identità personale va coniugato con quello dell'identità nazionale/europea e locale e
dei suoi elementi costitutivi (la cultura civica, la cultura societaria con le sue leggi e le sue norme, il
patrimonio culturale con lingua, storia, valori peculiari); le problematiche dell'uguaglianza e della
coesione propongono i temi dell'accoglienza dei bisogni e dei diritti di ciascuno nell'ambito della
convivenza, dando senso ad una nuova e più profonda responsabilità.
Tutte le urgenti problematicità del mondo contemporaneo e della quotidianità della vita vengono
sezionate, analizzate, affrontate in modo da dare senso a qualunque percorso che la scuola vive
insieme agli alunni. Lo scopo immediato è di far maturare in ognuno il senso civico, inteso non
25
solo come consapevolezza mentale e conoscitiva, ma come atteggiamento e disponibilità sociale.
Esiste un altro scopo, meno evidente ma altrettanto importante, che la scuola deve far suo. Il
messaggio sociale deve oltrepassare con forza il piccolo orizzonte dell’aula, per investire
costruttivamente ogni famiglia per rivolgersi così alla società.
A livello di persona, la comunità scolastica si assume l’impegno di:
- educare e costruire la cittadinanza di tutti, vivendola in termini di inclusione e
uguaglianza educativa;
- considerare i bisogni e i diritti di ciascuno, in termini di pari opportunità sociali;
- progettare l'accoglienza e la convivenza di ogni diversità rispetto all'individuo e alla
società multiforme e multietnica.
Tenuto conto degli esiti di carattere generale al cui raggiungimento la scuola, in collaborazione con
le altre agenzie educative, deve concorrere e che riguardano gli aspetti formativi relativi alla
persona nella sua integralità, si ritiene che la nostra scuola debba perseguire il raggiungimento delle
seguenti:
FINALITÀ EDUCATIVE:
1)
Garantire il diritto allo studio ed il successo scolastico di tutti gli alunni, nel rispetto delle
individuali potenzialità d’apprendimento e dell’identità affettiva e socio-culturale-linguistica
del contesto di appartenenza, rimuovendo, in collaborazione con le altre agenzie educative,
tutti i possibili ostacoli che determinano lo svantaggio e la dispersione scolastica.
2)
Garantire la prima alfabetizzazione culturale come acquisizione di tutti i linguaggi e gli
strumenti disciplinari per potersi porre con mente critica davanti al mondo e ai suoi messaggi;
3)
Promuovere la socializzazione come “gusto’ di condividere interessi comuni, di operare n
senso di collaborazione e di solidarietà; rispetto di sé, degli altri, della natura e della vita
umana, per una più cosciente e responsabile educazione alla convivenza democratica, alla pace
nella comunità locale e fra i popoli;
4)
Promuovere il gusto per il bello e l’amore per la vita;
5)
Instaurare rapporti di coinvolgimento e di crescita culturale ed educativa con le famiglie
e, di riflesso, con le comunità in cui si vive facendo acquisire alla Scuola il ruolo di centralità
educativa;
6)
Orientare alla progettualità, potenziando la capacità di operare delle scelte e assumere
responsabilità, promuovere lo spirito d’iniziativa per una progressiva crescita personale;
7)
Favorire il processo di responsabilizzazione dell’allievo;
8)
Favorire la conoscenza di altre culture e altri popoli, acquisendo un atteggiamento di
rispetto ed interesse per le realtà culturali diverse ed imparando a comunicare con una lingua
diversa dalla propria, veicolo di crescita e comprensione di un mondo globalizzato.
2.5 Percorsi per la realizzazione -
Ricerca di un dialogo continuo con le famiglie: collaborazione scuola-famiglia in grado di
garantire una migliore conoscenza degli alunni e un più puntale soddisfacimento dei bisogni
educativi;
raccordo con il territorio, gli enti e le agenzie educative, gli altri ordini scolastici per
realizzare la continuità educativa in una logica di rete;
26
-
-
decondizionamento dai fattori che portano al disadattamento scolastico tramite le attività
laboratoriali, le attività opzionali e le attività aggiuntive di insegnamento, importanti
occasioni di arricchimento per gli allievi, i docenti, l’istituzione scolastica, con significative
ricadute positive sul contesto socio- territoriale di riferimento;
integrazione degli alunni diversamente abili e/o in situazioni di svantaggio;
conoscenza e rispetto dei diritti dell’uomo e del cittadino nell’organizzazione sociale oggi
e nella storia;
ricerca, conoscenza e salvaguardia del patrimonio linguistico dialettale e storico-culturale
ambientale (canti, patrimonio musicale strumentale e coreutica, opere letterarie, usi,
costumi, tradizioni, risorse storico-geografiche, ecc.);
rispetto del pluralismo ideologico e religioso;
acquisizione delle norme di convivenza civile per un più maturo e responsabile
comportamento individuale.
2.6 Obiettivi educativi per il successo scolastico La scuola, in collaborazione con la famiglia, attua interventi finalizzati al raggiungimento di
obiettivi educativi, graduati e rapportati al processo di maturazione dell’alunno.
a) RELAZIONALITA’
Rapporto con gli insegnanti
Ø Instaurare un rapporto con gli insegnanti basato su dialogo e rispetto.
Ø Accettare le indicazioni e i consigli.
Rapporto con i compagni
Ø Sviluppare un rapporto corretto e cooperativo con i compagni.
Ø Acquisire capacità di confronto e dialogo autentici.
Ø Vivere le diversità (le proprie e quelle degli altri) come valore.
Rispetto delle regole della convivenza
Ø Rispettare le regole della conversazione.
Ø Riflettere in modo critico sul proprio comportamento.
Ø Esporre e sostenere le proprie idee senza prevaricare gli altri.
b) ATTEGGIAMENTI SCOLASTICI
Attenzione
Ø Ascoltare le spiegazioni dell’insegnante e le consegne orali date in sequenza.
Ø Mantenere costante l’attenzione durante la spiegazione e per tutta la durata del lavoro.
Partecipazione
Ø Partecipare alte attività ludiche e didattiche avviandosi ad un atteggiamento collaborativo.
Ø Dare un apporto personale all’attività.
Impegno
Ø Portare a termine i propri compiti responsabilmente.
Autonomia
Ø Prendere iniziative in attività individuale e/o collettive.
Ø Possedere conoscenze di base ed essere in grado di mettere in atto abilità e strategie in situazioni
diverse.
Motivazioni
Ø Essere consapevoli del lavoro da svolgere
27
Ø Ricercare materiali ed approfondire autonomamente i contenuti proposti
Ø Partecipare attivamente al progetto educativo e didattico della Scuola
2.7 Interventi per il successo scolastico Agli adulti, docenti e genitori, vengono richiesti precisi impegni:
DOCENTI
§
§
§
§
§
§
§
§
§
§
§
§
§
§
Accogliere ogni alunno/a favorendo il suo inserimento nella realtà scolastica.
Offrire opportunità per la socializzazione, l’interazione e la collaborazione con gli altri.
Favorire atteggiamenti positivi verso le differenze.
Educare ai valori che determinano la convivenza civile, quali pace, giustizia, democrazia.
Promuovere l’autonomia personale e la riflessione critica.
Progettare percorsi curricolari finalizzati al successo scolastico in riferimento alle capacità di
ogni allievo.
Cercare, di concerto con la famiglia, le condizioni per rendere il tempo scuola più rispondente
alle esigenze degli alunni e del territorio.
Individuare e proporre, attraverso la programmazione, i saperi essenziali e significativi,
operando scelte responsabili all’interno delle Indicazioni per il curricolo.
Rispettare i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di progressivo miglioramento.
Assumere atteggiamenti che accrescano l’autostima dell’alunno.
Valutare il lavoro svolto dall’alunno senza esprimere giudizi sulla persona.
Fornire strumenti per imparare ad ascoltare e a comprendere gli altri.
Favorire la continuità fra i diversi ordini di scuola.
Tenere sotto controllo le dinamiche relazionali dei discenti intervenendo per affrontare e gestire
le situazioni di conflitto.
GENITORI
§ Educare ai doveri scolastici e al rispetto delle regole.
§ Garantire e promuovere il successo scolastico.
§ Sollecitare corsi di aggiornamento condivisi con i docenti.
§ Segnalare agli insegnanti situazioni che possano influire in modo negativo sulla vita scolastica
del discente.
§ Instaurare un dialogo costruttivo con gli insegnanti rispettando le scelte didattiche e le
competenze
§ educative e valutative della scuola.
2.8 Principi di riferimento professionali per la realizzazione del PTOF § Responsabilità:
Rilevazione dei bisogni formativi degli alunni nel rispetto dei programmi scolastici ma, soprattutto,
della complessa domanda di formazione dell’utenza prevedendo a tal proposito anche un
incremento delle tecnologie nell’ambito dell’informatica e della multimedialità e dello studio della
lingua inglese.
§ Capacità progettuale:
Capacità di predisporre autonomamente e collegialmente percorsi formativi adeguati ai bisogni ed
alle potenzialità d’apprendimento degli alunni, personalizzandoli secondo la nuova organizzazione
scolastica, le esigenze del gruppo classe, le sfide della nuova società del “villaggio globale”.
28
§ Condivisione:
Capacità di fare rete per un coinvolgimento più ampio degli attori sociali nella realizzazione
dell’offerta formativa.
§ lnnovatività:
Adeguare i principi professionali ai cambiamenti del contesto locale e globale per un arricchimento
dell’offerta formativa che sia al passo coi tempi.
§ Assunzione di impegno a:
- rendere omogenea l’offerta formativa al fine di realizzare un progetto unitario;
- ampliare l’offerta formativa con attività pluri, inter e transdisciplinari nel curricolo, con attività
integrative e opzionali, esplorazioni didattiche sul territorio e quanto possa arricchire di opportunità
di crescita e maturazione.
3.1 Tempo scolastico. 3.SCELTE ORGANIZZATIVE Scuola dell’infanzia
L’orario della Scuola dell’infanzia è di 40 ore settimanali, in orario antimeridiano e pomeridiano,
dalle ore 8,00 alle 16,00; le docenti effettuano 25 ore settimanali, con compresenza per due ore al
giorno dalle 11 alle 13 .
Nei periodi senza il servizio di mensa attuano l’orario antimeridiano di 25 ore settimanali, dalle ore
8,00 alle 16,00.
Scuola primaria
Il tempo scolastico per gli alunni della prima classe, del 1° biennio e del 2° biennio è di 30 ore
settimanali.
Nei plessi Scarfò, Portigliola e S.Ilario esso è distribuito su 5 giorni, da lunedì a venerdì, a cui si
aggiungono 2 ore di mensa nei giorni dei rientri pomeridiani.
In tali plessi le lezioni si svolgono:
-dalle 8,00 alle 13,00 (lunedì, mercoledì e giovedì);
- dalle 8,00 alle 16,30 martedì e venerdì.
- Sabato libero.
E ciò secondo quanto realizzato da diversi anni sulla base di una puntuale analisi delle richieste
delle famiglie.
Nei plessi De Amicis, Belvedere e Santa Monica, il tempo scuola si svolge invece in 6 giorni
settimanali, in orario antimeridiano:
-dalle ore 8:00 alle 13:00, dal lunedì al sabato.
Le 30 ore settimanali rappresentano l’orario obbligatorio; 3 ore vengono utilizzate per i laboratori,
la cui scelta è sottoposta ai genitori nelle assemblee di classe.
L’orario di servizio dei docenti è costituito da 24 ore settimanali, 22 h di attività didattica e 2 ore di
programmazione e verifica.
29
Gli incontri di programmazione dell’equipe pedagogica si effettuano ogni lunedì, dalle ore 15:00
alle 17:00 presso il plesso “Scarfò” di Locri.
Scuola secondaria di primo grado
L’orario della Scuola secondaria di primo grado è di 30 ore settimanali per i corsi a tempo
normale, mentre le classi IG, IIG e IIIG, a tempo prolungato, hanno un orario di 36 ore settimanali,
compreso il tempo mensa. I rientri pomeridiani delle tre classi del corso G si effettuano il martedì e
il giovedì dalle 14:00 fino alle ore 16:00.
In sintesi, l’orario delle lezioni della scuola secondaria di I^grado è il seguente:
- MARESCA e S. ILARIO DELLO IONIO: 30 ore settimanali su 6 giorni, dalle 8,00 alle
13,00 - da lunedì al sabato.
- MARESCA classi di tempo prolungato del corso G (3 classi): 36 ore settimanali su 6 giorni e
due rientri pomeridiani (martedì e giovedì).
- MARESCA Corsi ad indirizzo musicale: percussioni, clarinetto, pianoforte, chitarra.
in orario pomeridiano, da lunedì a venerdì, si svolgono lezioni di strumento musicale
(disciplina opzionale): 1 ora di esercitazione individuale ed 1 ora di musica d’insieme (il
venerdì) per ogni allievo. Escluso il sabato.
Per gli alunni selezionati in orario pomeridiano: 1 ora individuale, 1 ora esercitazione
collettiva.
3.2 Tempi delle discipline ed organizzazione I tempi assegnati alle singole discipline sono stati definiti con delibera collegiale.
Scuola primaria
DISCIPLINA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Lingua italiana
Matematica
Scienze
Storia, Geografia
Arte e immagine
Musica
Corpo, movimento, sport
Tecnologia e informatica
Inglese
Religione
CLASSE I
ORE SETTIMANALI
1° BIENNIO
ORE SETTIMANALI
2° BIENNIO
ORE SETTIMANALI
8 ore
6 ore
2 ore
4 ore
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
2 ore
7 ore
5 ore
2 ore
5/4 ore
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
2/3 ore
2 ore
7 ore
5 ore
2 ore
4 ore
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
3 ore
2 ore
Le classi sono state costituite ed organizzate nei moduli secondo quanto previsto dalla normativa
vigente.
Nell’ambito dell’autonomia organizzativa le equipe pedagogiche seguono il criterio della
flessibilità e dell’articolazione del gruppo-classe o delle classi.
Il risvolto pratico di tale scelta organizzativa consiste nel fatto che si lavorerà a classi aperte
realizzando attività di laboratorio per le 3 ore previste o per le attività dei linguaggi non verbali. La
classe si articolerà in piccoli gruppi per alcune attività necessarie per l’integrazione degli alunni in
situazione di handicap o con difficoltà di apprendimento.
Gli accorpamenti delle discipline sono stati definiti tenendo conto dei seguenti criteri:
30
-
finalità formative degli obiettivi disciplinari;
affinità epistemologico-didattica tra le diverse discipline.
Pertanto sono state stabilite le seguenti aree di assegnazione (scuola primaria):
Ambito linguistico - Ambito logico-matematico - Ambito antropologico
Sono possibili varie aggregazioni delle discipline dei Linguaggi non verbali e della Religione per
rispondere a specifiche competenze dei docenti.
In specifici casi si possono verificare aggregazioni diverse, in base alla funzionalità dell’orario delle
attività scolastiche e alle valorizzazione delle risorse professionali.
Scuola secondaria di primo grado
DISCIPLINA
CLASSI I-II-III
ORE SETTIMANALI
(Tempo normale)
CLASSI CORSO G
ORE SETTIMANALI
(Tempo prolungato)
Italiano, Storia e Geografia
9 ore
14 ore
Matematica e scienze
6 ore
9 ore
Tecnologia
2 ore
2 ore
Inglese
3 ore
2 ore
Seconda lingua comunitaria
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Musica
Religione cattolica
Attività di approfondimento in
materie letterarie
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
1 ora
1 ora
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
1 ora
1 ora
I docenti dell’equipe pedagogica, valutati i ritmi di sviluppo, gli stili cognitivi, le caratteristiche
psicologiche di ciascun alunno e il precedente sviluppo del curricolo, determinano la distribuzione
oraria settimanale effettiva, funzionale al migliore perseguimento delle finalità unitarie del progetto
educativo.
Nel rispetto della quota deliberata, si seguirà il criterio della flessibilità del monte ore annuale
delle discipline all’interno dell’organizzazione scelta dall’equipe docente. Per le discipline di
Italiano e Matematica due classi parallele possono a classi aperte, flessibilmente organizzarsi per
attività di recupero o potenziamento, a gruppi di livello di apprendimento.
3.3 Corso ad indirizzo musicale Con l'istituzione di tale Corso all’interno del quadro orario della Scuola secondaria di 1^ grado “
Maresca” di Locri, l’Istituto Comprensivo “De Amicis- Maresca” offre agli alunni la possibilità di
frequentare corsi di avviamento alla pratica strumentale, con una organizzazione che si ispira al
modello della Scuola Media annessa al Conservatorio: infatti, se da un lato l'obiettivo specifico del
Corso non è quello di formare dei "concertisti", dall'altro, tuttavia, gli studi compiuti nel triennio
della Scuola Media ad indirizzo musicale possono avere un valore orientativo e propedeutico ai fini
di una eventuale prosecuzione degli studi musicali, preparando gli allievi che lo desiderino
31
all'esame di ammissione in Conservatorio. A seguito dell'attuazione della legge n° 124 del
03/05/1999, presso l’Istituto Comprensivo “Maresca”, sono stati avviati corsi di pianoforte, chitarra,
clarinetto e percussioni, specialità strumentali queste, abbastanza richieste e che soddisfano le
esigenze di varietà di organico legate alla pratica della musica d'insieme
Lo studio di uno strumento musicale potenzia le capacità artistico-espressive e contribuisce
all’acquisizione di una più ampia formazione culturale di base.
Gli obiettivi fondamentali perseguiti sono: affinare l’abilità esecutiva attraverso l’impiego dello
strumento musicale, sviluppare l’orecchio interno e la capacità di ascolto, sviluppare il senso
ritmico, memorizzare, lavorare in gruppo. Le attività laboratoriali, per il taglio operativo che le
connota, possono costituire, dunque, in questo contesto, la migliore spinta motivazionale a superare
le difficoltà di apprendimento scolastico incontrate dagli allievi.
Tutto ciò tenendo conto del fatto che il Laboratorio Musicale è il luogo in cui l'allievo comincia ad
apprendere le tecniche esecutive ed espressive che lo porteranno, con gradualità e metodo, al
superamento delle problematiche tecnico-esecutive intrinseche nonché all'interazione critica e
personale all'interno di un complesso di esecutori
Gli strumenti dei quali è stato attivato l’insegnamento sono: Clarinetto – Chitarra - Percussioni e
Pianoforte.
Le lezioni di strumento si articolano in attivita’ d’insegnamento individuali e/o collettive.
Vengono formati gruppi misti di alunni provenienti anche da classi diverse, per lo svolgimento di:
• Musica d’insieme in piccoli gruppi
• Prove a sezione delle parti d’insieme
• Esercitazioni orchestrali
• Attività vocale/corale
Le lezioni di strumento musicale si svolgono in orario pomeridiano, ossia: 1 ora di
insegnamento individuale ed 1 ora di musica d’insieme (il venerdì) per ogni allievo. Escluso il
sabato.
Nel corso dell’anno scolastico gli alunni mettono alla prova e verificano le proprie capacità tecnicoespressive, il controllo delle emozioni, la capacità di collaborare con gli altri attraverso le
esecuzioni di brani di musica d’insieme partecipando a saggi, concerti e manifestazioni varie.
3.4 I laboratori: scelta organizzativa vincente Il laboratorio e le pratiche laboratoriali rappresentano una sfida importante che trasforma la classe e
gli spazi in laboratori, dove il sapere si costruisce fattivamente, sperimentando, innovando,
scoprendo, ricordando con la memoria del fare.
Si connoteranno per una modalità di lavoro più attiva, operativa, di progettazione, ricerca
nell’approfondimento dei contenuti di apprendimento, Nei laboratori non esisteranno saperi
precostituiti alla soggettività, ma campi di significati costruiti quotidianamente.
I laboratori sono organizzati per gruppi eterogenei; compiti o elettivi; gruppi di livello.
I laboratori presso la scuola primaria contempleranno diverse attività e verranno proposti ai genitori
per la scelta opzionale di 3 ore nell’orario di 30 ore settimanali:
v Laboratorio di informatica
v Laboratorio di lingua inglese
v Laboratorio espressivo-creativo (linguistico, grafico-pittorico-plastico, attività teatrale,
lettura, psicomotricità) –
v Laboratorio di ricerca e progettazione (laboratorio multidisciplinare legato all’analisi
storica, archeologia, antropologica ed ambientale del territorio).
Il valore dell’attività laboratoriale si sostanzia in:
Ø ambiente didattico privilegiato offerto a ciascuno per curare il proprio apprendimento;
32
Ø modalità interattiva in cui l’alunno agisce in prima persona, prova, sperimenta, riflette;
Ø formula ipotesi fino a giungere alle conoscenze;
Ø situazioni che facilitano l’apprendimento cooperativo: l’aiuto reciproco bambino-bambino; la
socializzazione, il superamento delle insicurezze.
Non si considera il laboratorio solo come “spazio attrezzato”, ma come un modo di affrontare il
lavoro stesso. Si utilizzerà l’aula informatica, oltre che per l’approccio scientifico, come supporto
all’attività didattica.
Sarà previsto un calendario settimanale che regolerà l’uso dei vari laboratori e le relative ore da
destinare.
I laboratori saranno fissi o mobili, per gruppi omogenei o eterogenei, o per compiti. Il codice
linguistico sarà sempre presente nel laboratorio e costituirà il mediatore per gli altri codici (iconico,
musicale, multimediale, gestuale, ecc...
4 . DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO : PRIORITÀ, TRAGUARDI , OBIETTIVI, SCELTE D’INTERVENTO FORMATIVO Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RCIC853009/de-­‐amicis-­‐maresca-­‐
locri/
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi della situazione scolastica
dell’Istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale,
gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e
didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve
periodo.
4.1 Corrispondenza tra i dati del RAV e gli obiettivi prioritari ( legge 107/ 2015, art. 7) Si propone una tabella con i dati emersi dal Rapporto di autovalutazione e, di seguito, gli obiettivi
formativi proposti dalla Legge 107, comma 7 strettamente collegati alle necessità individuate
33
nell’atto di indirizzo della D.S. del 29/09/2015 e nella delibera del Collegio dei Docenti del
07/10/2015.
Le priorità sono gli obiettivi generali che la scuola intende realizzare nel triennio attraverso
l’azione di miglioramento.
ESITI
DESCRIZIONE
DESCRIZIONE
DEGLI STUDENTI
DELLA PRIORITÀ
DEL TRAGUARDO
Differenza nel punteggio degli
esiti di Matematica rispetto a
scuole con contesto simile socio1) Risultati nelle prove economico e culturale
standardizzate nazionali Livelli di apprendimento in
Matematica degli studenti
2) Competenze chiave e Incrementare le competenze
di cittadinanza
sociali e civiche: collaborazione
tra pari, responsabilità e rispetto,
autonomia ed impegno scolastico
Ridurre la differenza nel punteggio,
con risultati positivi in Matematica,
rispetto a scuole con contesto socioeconomico e culturale simili
Ridurre le % percentuali di alunni
collocati nei livelli con voto da 5 a 7
ed aumento degli alunni collocati
nelle fasce con voto da 8 a 10
Diminuzione
dei
casi
comportamento
scorretto
riguardi dei pari e della scuola.
di
nei
Aumento votazione di condotta
degli allievi di Scuola secondaria di
I grado
Le criticità emerse inducono a intervenire sul piano degli esiti nelle competenze di Cittadinanza
degli studenti, considerando le urgenze formative presenti nella realtà in cui la scuola opera. La
maturazione di un atteggiamento autonomo, responsabile, in cui prevalga la capacità di prevedere le
conseguenze delle azioni, di acquisire un metodo di apprendimento teso ad utilizzare positivamente
e proficuamente le proprie conoscenze e abilità, diventa indispensabile.
Le Prove standardizzate nazionali hanno evidenziato in alcune classi, soprattutto a fine scuola
primaria e nella scuola secondaria di I grado, esiti di apprendimento in Matematica non sempre
soddisfacenti.
Si evidenzia la necessità di innovazione metodologico-didattica in un percorso di formazione dei
docenti ed applicazione operativa in continuità dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di I
grado.
4.2 OBIETTIVI DI PROCESSO TRIENNALI Sono le attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche
individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel triennio.
AREA DI PROCESSO
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO
Incrementare le attività disciplinari e interdisciplinari che mirano al
raggiungimento delle competenze chiave e di Ed.cittadinanza e
Costituzione.
Utilizzare i criteri comuni e condivisi di progettazione (UDA) e
valutazione, coerenti con il curricolo verticale e i bisogni formativi in
particolar modo di Matematica
AMBIENTE
Incrementare le attività didattiche laboratoriali pure con l'uso di
tecnologie informatiche.
34
DI APPRENDIMENTO
INCLUSIONE
E
DIFFERENZIAZIONE
CONTINUITÀ
E ORIENTAMENTO
SVILUPPO E
VALORIZZAZIONE
DELLE RISORSE
UMANE
INTEGRAZIONE CON IL
TERRITORIO E
RAPPORTI CON LE
FAMIGLIE
Favorire attività di clima positivo in classe, trasmissione di regole di
comportamento condivise, metodo cooperativo e di aiuto reciproco.
Riorganizzazione
degli
recupero/potenziamento.
interventi
personalizzati
di
Organizzare corsi di formazione su metodologie inclusive, sulle
difficoltà di apprendimento e comportamento.
Programmare incontri periodici tra docenti referenti nelle
Commissioni di Continuità educativa degli anni ponte per progettare
attività comuni e monitorare gli esiti scolastici.
Potenziare la formazione docenti di Matematica in percorsi in
continuità: progettazione, metodologie didattiche, costruzione
strumenti di verifica e valutazione degli alunni.
Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo
Favorire maggiore interazione scuola-famiglie-territorio.
Dal Piano di miglioramento si evidenziano le scelte della scuola degli obiettivi funzionali per il
raggiungimento del traguardo, risultati attesi, indicatori di monitoraggio e modalità di rilevazione.
Priorità 1
Aumentare i livelli di apprendimento degli studenti ed il punteggio degli esiti nelle prove
standardizzate nazionali di Matematica rispetto a scuole con contesto simile socioeconomico e culturale.
Traguardi
•
Ridurre la differenza nel punteggio, con risultati positivi in Matematica, rispetto a scuole con
contesto socioeconomico e culturale simili
OBIETTIVI FUNZIONALI AL RAGGIUNGIMENTO DEL TRAGUARDO RISULTATI ATTESI INDICATORI DI MONITORAGGIO MODALITA’ DI RILEVAZIONE Organizzare corsi di
formazione su metodologie
inclusive, sulle difficoltà di
apprendimento e
comportamento.
Innalzare i livelli degli
apprendimenti degli
alunni in Matematica
Rilevazioni aspettative in
ingresso.
Livelli di frequenza.
Livelli di
gradimento finale ed
autovalutazione degli
apprendimenti.
Esiti degli
apprendimenti.
Questionario sulle
aspettative formative,
Questionario
per la valutazione finale
di
gradimento.
Griglie di analisi dei dati
Potenziare la formazione
docenti di Matematica in
percorsi in continuità:
progettazione, metodologie
Aumentare i livelli
delle prove INVALSI
in Matematica e
i livelli scolastici di
apprendimento degli
Rilevazioni aspettative in
ingresso.
Livelli di frequenza.
N. UDA disciplinari ed in
continuità.
Riunioni dei Dipartimenti
in verticale.
Progettazioni UDA
Analisi dei dati
Confronto dei voti e
35
didattiche, costruzione
strumenti di verifica e
valutazione degli alunni.
alunni a nuove
metodologie
(approccio
laboratoriale e per
problem solving )
nell’insegnamento
della matematica in
percorsi di continuità
Programmare incontri
periodici tra docenti
referenti nelle Commissioni
di Continuità educativa degli
anni ponte per progettare
attività comuni e monitorare
gli esiti scolastici.
Miglioramento nei
risultati scolastici da
parte degli alunni nel
passaggio tra un
ordine e l’altro.
Numero delle riunioni
Numero docenti che
partecipano agli incontri.
Misurazione livelli di
gradimento docenti.
Possesso competenze in
ingresso e in itinere.
N. Progetti comuni in
continuità.
N. delle classi che hanno
avviato il Curricolo
verticale di Matematica
Prove di ingresso e
periodiche attinenti al
curricolo. Produzione di
documenti.
Confronto dei voti e
rilevazione percentuale
della situazione.
Analisi del gradimento
con report finale
Riorganizzare gli interventi
personalizzati di
recupero/potenziamento
Rafforzamento delle
abilità per gli alunni
che presentano
lacune e
potenziamento di
competenze per gli
alunni con buone
capacità.
Frequenze degli allievi alle
attività di
recupero/potenziamento
Questionario di
gradimento
Prove per rilevare il grado
di acquisizione di nuove
competenze da parte degli
alunni con buone
disponibilità ad
apprendere
Compilazione di griglie
periodiche che rilevino
l'andamento dell’
apprendimento nelle
classi.
Verifiche scritte e orali
Utilizzare criteri comuni e
condivisi di progettazione
(UDA) e valutazione,
coerenti col curricolo
verticale e i bisogni formativi
in particolar modo di
Matematica
Aumentare le
competenze di
progettazione e
verifica per colmare
le differenze degli
esiti apprenditivi degli
alunni.
Numero di U.D.A
progettate per classi
parallele. Grado di
coinvolgimento dei docenti
nell’attività collegiale di
progettazione e verifica.
Schede di monitoraggio.
Questionario sul grado di
soddisfazione dei docenti
sulla formazione e per gli
esiti scolastici
Valutazioni riportate dagli
alunni.
rilevazione percentuale
della situazione.
Analisi rilevazioni prove
INVALSI
Verifiche orali e scritte.
Priorità 2
•
Incrementare le competenze sociali e civiche: collaborazione tra pari, responsabilità
e rispetto, autonomia ed impegno scolastico
Traguardi
Diminuizione dei casi di comportamento scorretto nei riguardi dei pari e della scuola.
OBIETTIVI FUNZIONALI AL RISULTATI ATTESI INDICATORI DI MODALITA’ DI RILEVAZIONE RAGGIUNGIMENTO DEL MONITORAGGIO TRAGUARDO Favorire attività di
clima positivo in
classe, trasmissione di
Rispetto consapevole
delle regole di
comportamento in
Comportamento maturo
e rispettoso verso gli
altri e le cose, in classe
Osservazioni sistematiche
Rubrica valutativa
Griglia di rilevazione per la
36
regole di
comportamento
condivise, metodo
cooperativo e di aiuto
reciproco.
Favorire maggiore
interazione scuolafamiglie-territorio.
classe e fuori.
Disponibilità alla
cooperazione e all’aiuto
reciproco.
e fuori. Disponibilità a
cooperare con gli
insegnanti e i compagni.
scuola primaria, voto di
condotta per la secondaria di I
grado.
Crescente sicurezza e
fiducia negli altri da
parte degli alunni, con
superamento degli stati
di irrequietezza e
miglioramento del
comportamento.
Partecipazione dei
genitori a: consigli,
colloqui, iniziative
proposte dalla scuola;
intervento di genitori
esperti in attività
formative (sicurezza,
raccolta differenziata,
educazione stradale…)
Collaborazione con gli
Enti presenti sul
territorio.
Rilevazione delle presenze dei
genitori in consigli e colloqui.
Verifica delle collaborazioni e
della loro utilità per la scuola e
gli alunni, tramite
osservazioni, domande e
questionari.
Incrementare le
attività disciplinari e
interdisciplinari che
mirano al
raggiungimento delle
competenze chiave e di
Ed. cittadinanza e
Costituzione.
Incrementare le
attività didattiche
laboratoriali pure con
l'uso di tecnologie
informatiche.
Miglioramento
generalizzato del
comportamento degli
alunni.
Maggiore disponibilità di
collaborazione e di aiuto
reciproco
N. di Progetti e iniziative
disciplinari e
interdisciplinari
finalizzati al
raggiungimento delle
competenze chiave.
N. delle classi coinvolte
Osservazioni per individuare
il livello di acquisizione delle
competenze.
Grado di percezione rilevabile
domande e questionari.
Aumento dell’operatività
degli alunni, della
capacità di collaborare
con gli altri, del riuscire
ad esprimere meglio il
proprio pensiero davanti
a un gruppo di persone
anche non conosciute.
Aumento delle
competenze disciplinari.
Questionari per rilevare
:
-Capacità di operare in
gruppo per un fine
comune.
-Capacità di esprimere i
propri pensieri anche in
situazioni non
convenzionali.
Competenze disciplinari.
Osservazioni e rilevazioni di
atteggiamenti autonomi e
maturi in situazioni e iniziative
organizzate dalla scuola (per:
la pace, la shoah, le varie
festività). Rilevazione delle
abilità acquisite.
Organizzare corsi di
formazione su
metodologie inclusive,
sulle difficoltà di
apprendimento e
comportamento.
Incremento della qualità
dell’offerta formativa a
sostegno delle buone
pratiche di inclusione e
personalizzazione
dell'insegnamento.
Rilevazioni aspettative in
ingresso.
Livelli di frequenza.
Livelli di
gradimento finale ed
autovalutazione degli
apprendimenti.
Acquisizione da parte
dei docenti di nuove
conoscenze e
competenze riguardo le
metodologie inclusive.
Griglie di soddisfazione sulle
metodologie didattiche
utilizzate dal docente.
Grado di inclusione degli
alunni.
Ridurre gli episodi di
esclusione e i fenomeni
di bullismo.
Diminuzione degli
episodi di esclusione e di
bullismo.
Rilevazione casi di
esclusione ed episodi di
bullismo.
Numero incontri con
esperti, genitori e
docenti.
N. episodi segnalati o
provvedimenti di confronto
con Griglie di soddisfazione
sulla informazione/formazione
ricevuta
37
4.3 Pianificazione Azione
Conness.
L.107/2015
Obiettivo di processo 1
Incontri periodici tra docenti referenti nelle Commissioni di Continuità educativa degli anni ponte per progettare attività comuni e monitorare gli esiti scolastici. B 5) Obiettivo di processo 2
Incremento delle attività disciplinari e interdisciplinari finalizzati al raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza. A d)
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità. A n) Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; A l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario. Dirigente Scolastico
Funzione Strumentale di
Progettazione,
Continuità,
Intercultura Docenti ambito cittadinanza Eventuali esperti Enti e Associazioni sociali A b) Potenziamento delle competenze matematico-­‐
logiche e scientifiche. Dirigente Scolastico Coordinatore gruppo di lavoro Obiettivo di processo 3
Riorganizzazione degli interventi personalizzati di recupero/ potenziamento, anche in orario extrascolastico. Obiettivo di
processo 4
Matematica in percorsi in continuità: Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza. Figure professionali Dirigente Scolastico. Funzione
Strumentale Continuità. Docenti delle classi prime di ogni ordine Dirigente Scolastico F.S.Ptof/Valutazione F.S. Inclusione Insegnanti classi interessate Docenti Compiti dei soggetti
Pianificazione date degli incontri gruppo di lavoro; organizzazione degli incontri e delle relative tematiche. Elaborare griglia di
osservazione/valutazio
ne, contenente criteri
condivisi ed
omogenei, sulle abilità
possedute dagli alunni
in uscita
Attuazione delle attività Organizzazione degli incontri di formazione. Partecipazione ad iniziative di cittadinanza attiva e
democratica locali e
nazionali
Tempistica Fonte
finanziaria Nel triennio
Luglio 2016
Luglio 2017
Luglio 2018
MIUR FIS Nel triennio
Giugno 2016 Giugno 2017 Giugno 2018 MIUR FIS Giugno 2016 Giugno 2017 Giugno 2018 MIUR FIS Ottobre 2016
MIUR FIS Richiesta collaborazione esperti di associazioni o in rete Individuazione, soprattutto in base ai risultati delle prove in itinere, di quegli alunni che presentano forti necessità di recupero, in particolare nelle competenze matematico/
linguistiche. Individuazione degli Insegnanti che devono svolgere percorsi di recupero, potenziamento e/o alfabetizzazione Pianificazione della
formazione dei docenti
Organizzazione e costituzione del gruppo di lavoro; 38
progettazione, metodologie didattiche, costruzione strumenti di verifica e valutazione degli alunni Obiettivo di
processo 5
Incremento delle attività didattiche laboratoriali pure con l'uso di tecnologie informatiche. rappresentanti per ordine di scuola degli ambiti disciplinari organizzazione degli incontri e delle relative tematiche. Produzione di
strumenti di verifica e
valutazione A i) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; A h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti. Dirigente Scolastico. F. S. della
Progettazione e della Formazione
Docenti Esperti Obiettivo di processo 6
Partecipazione a corsi di formazione su metodologie inclusive, sulle difficoltà di apprendimento e comportamento. A j) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. Dirigente Scolastico. F. S. della Formazione Esperti Giugno 2016
Organizzazione
aggiornamento e
formazione sull’
utilizzo delle nuove
tecnologie e didattica
multimediale
Giugno 2016 Individuazione degli Giugno 2017 Insegnanti che devono Giugno 2018 svolgere progetti
laboratoriali pure con
l’utilizzo delle
tecnologie informatiche Maggio 2017 Organizzazione degli incontri e delle relative tematiche. Obiettivo di processo 7
Attività varie di responsabilizzazio
ne degli alunni e conoscenza del fenomeno
bullismo. Formazione con esperti genitori, docenti ed alunni A d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’
autoimprenditoria
lità. Dirigente Scolastico Funzioni Strumentali Rete di scuole Docenti Genitori Rappresentanti Enti
locali ed associazioni
Esperti Obiettivo di processo 8
Interazione scuola-­‐
famiglie -­‐
territorio: Comitato genitori Coinvolgimento A k) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio Costituire una rete per la realizzazione di Progetti comuni e Dirigente Scolastico Funzioni Strumentali Rete di scuole Docenti Genitori Rappresentanti enti ed associazioni Giugno 2017 MIUR
FIS
MIUR
FIS Formazione specifica Realizzazione di un protocollo volto al potenziamento della didattica inclusiva e alle strategie d’intervento: tutoring,classi aperte. Pianificazioni di
incontri per la
conoscenza e
prevenzione del
fenomeno bullismo
Elaborazione ed
attuazione di progetti inerenti ad iniziative formative per
l’acquisizione delle
competenze chiave di
cittadinanza, di coinvolgimento dei genitori e delle
comunità locali
Elaborazione di progetti inerenti ad iniziative formative
per l’acquisizione
delle competenze
chiave, di
coinvolgimento dei
genitori, di Per ogni
anno
Giugno 2016
Giugno 2017
Giugno 2018
Giugno 2019
MIUR FIS Nel
triennio:
Giugno 2016 Giugno 2017 Giugno MIUR FIS 39
dei genitori in attività Iniziative formative con Enti locali, Associazioni Accordi di rete Obiettivo di processo 9
Creazione di clima positivo in classe, trasmissione di regole di comportamento condivise, metodo cooperativo e di aiuto reciproco. la formazione del personale A d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità. Dirigente Scolastico
Referenti
Cittadinanza e
Costituzione
Docenti
rappresentanti per
ordine di scuola
degli ambiti
disciplinari
Esperti Obiettivo di
processo 10
B 5)Riconnettere i
saperi della
scuola e i saperi
della società della
conoscenza.
Funzioni Strumentali Progettazione e
valutazione, e Continuità; tutti i docenti per classi parallele e classi ponte di ogni ordine di scuola.
Riorganizzare il
Curricolo in
verticale.
Progettazione e
verifica di U.D.A
per classi
parallele.
conoscenza e valorizzazione del territorio. Organizzazione degli
incontri di formazione.
Richiesta
collaborazione
Organizzazione di
manifestazioni
pubbliche di
coinvolgimento delle
comunità locali
Funzionamento
Comitato degli
studenti e delle
studentesse
Monitoraggio degli
esiti di cittadinanza Predisposizione di
UDA; prove di verifica comuni per
classi parallele; griglia per la valutazione delle competenze finali ed in uscita.
2018 Nel
triennio:
Giugno 2016 Giugno 2017 Giugno 2018 MIUR FIS Maggio 2017
Si pensa che il miglioramento degli esiti di Cittadinanza possa avvenire non con l'imposizione ma
con la condivisione di regole necessarie in una comunità scolastica, sia essa classe o gruppo di
classi individuando i fenomeni sociali e analizzando in modo critico, assieme agli studenti, le
proposte civiche di miglioramento. Ruolo fondamentale assumono gli itinerari pedagogici alla
riflessione critica e all'assunzione delle responsabilità da parte degli allievi nel rispetto dell'altro e
della legalità.
Nella formazione integrale dell'alunno è importante l'innovazione del metodo di insegnamento della
Matematica, considerando e usando quest'ultima come forte spinta allo sviluppo dell'autonomia,
della logica, della maturità di pensiero e di comportamento.
Bisogna spostare l'attenzione dall'insegnamento all'apprendimento, prediligendo attività di
laboratorio, facendo sì che l'alunno diventi corresponsabile della propria formazione e della
valutazione. Si propone quindi un curricolo in verticale di Matematica e maggiore formazione degli
insegnanti, tramite iniziative autonome di autoformazione integrate con un corso di aggiornamento
sull'innovazione metodologica
Il miglioramento dei risultati scolastici conseguiti dagli alunni risulta una priorità nell'ambito
dell'azione pedagogica, didattica e di inclusione ad ampio raggio individuata e poi praticata dalla
scuola.
Il modello di scuola aperta al territorio con iniziative di promozione sociale oltre che culturale
della popolazione anche non scolastica, rende ora possibile una maggiore attenzione all'utenza ed ai
risultati scolastici conseguiti da stranieri neo arrivati, da alunni in particolare disagio sociofamiliare, da bambini e ragazzi con diversabilità e bisogni educativi speciali .
40
La scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari attraverso
la partecipazione a concorsi o gare cittadine e/o provinciali/nazionali (poesia, scienze motorie, arte)
che si realizzano attraverso un adeguato percorso preparatorio tenuto in classe nelle ore curricolari,
alcuni in percorsi extracurricolari, in forma prevalentemente laboratoriale. Tali interventi sono nel
complesso efficaci perché, oltre al riconoscimento dei risultati conseguiti, consentono agli alunni di
individuare le loro potenzialità per poterle valorizzare al meglio. In tal modo si migliorano i risultati
degli esiti scolastici degli alunni, anche perché in maniera integrata tra alunni, famiglie e docenti, si
individuano percorsi che conseguono gli obiettivi delle singole discipline tenendo conto e passando
attraverso le competenze trasversali che maturano parallelamente con lo sviluppo dell'età evolutiva
Viene allegato il PDM per il raggiungimento dei traguardi prioritari. Nelle schede allegate si
dettagliano alcuni progetti riferiti ai traguardi.
41
5. ORGANICO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO, PER IL POTENZIAMENTO Per poter dunque innalzare i livelli di competenze degli studenti e in base agli esiti del Rapporto di
autovalutazione l’Istituzione scolastica ha elaborato il Piano di miglioramento allegato al presente
PTOF.
In relazione ai dati rilevati nel suddetto Piano di miglioramento, il fabbisogno di posti in organico,
nell’ambito dei posti di potenziamento deve essere così strutturato:
5.1 Fabbisogno di organico docenti (posti comuni/sostegno) Le attività ordinarie e straordinarie che vengono già realizzate nella Scuola e che ancor più con
la piena attuazione della Legge 107/2015 andranno ad attuarsi, richiedono un livello intermedio
di coordinamento tra la Dirigenza ed il personale docente e non docente che è realizzabile
esclusivamente attraverso figure di livello gestionale che non abbiano ulteriori incombenze
quotidiane, in particolar modo la docenza a tempo pieno.
Per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, l’organico
dell’autonomia dovrà prevedere un congruo numero di docenti collaboratori, collaboratori
scolastici e personale amministrativo e tecnico aggiuntivo.
L’organico dell’autonomia dovrà consentire, in via prioritaria, il mantenimento di un numero
ridotto di alunni per classe, con particolare riferimento alle classi in cui sono presenti alunni
BES o NAI, e al prolungamento dell’orario scolastico nella scuola primaria, effettuato finora
utilizzando le sole risorse interne della scuola. La riduzione del numero di alunni per classe, in
generale, è un investimento produttivo in termini di qualità del processo di apprendimento che
fornisce buone garanzie di raggiungimento degli obiettivi didattici programmati. La
progettazione extracurricolare, anche su tematiche specifiche e con l’utilizzo delle risorse
comunitarie, dovrà consentire l’apertura pomeridiana della scuola anche per consentire la
fruizione delle risorse disponibili alle famiglie.
La Legge 107 favorisce la costituzione delle reti di scuole, consolida ed implementa quanto
previsto dall'art. 7 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, per consentire a ciascuna istituzione
scolastica di progettare la propria offerta formativa ed assolvere ai nuovi compiti istituzionali
dettati dalla legge stessa. In tale ottica si considera anche il fabbisogno in organico di docenti
con competenze tecnologiche e di relazione per progetti e convenzioni di particolare rilevanza
didattica e culturale condiviso da reti di scuole. Attraverso la costituzione di reti e tramite i
relativi accordi sarà quindi possibile realizzare progetti o iniziative didattiche, educative,
sportive o culturali di interesse territoriale.
Dati relativi alla complessità della scuola Tipologia Istituto Comprensivo Statale “De Amicis – Maresca” di Locri (RC) Ordini di scuola Infanzia Primaria Secondaria di I grado n. plessi Infanzia 7 Primaria 6 Totali 14 Secondaria 2 Infanzia 12 Primaria 36 Secondaria 21 n. classi Totali 69 42
Comuni di pertinenza 3 : LOCRI, PORTIGLIOLA, S.ILARIO DELLO IONIO Dati relativi alla popolazione scolastica n. iscritti 1363 n. iscritti stranieri 90 n. iscritti stranieri di primo inserimento 18 3 3 art.3.co.3 Legge 104/92 Totali 33 (di cui 23 certificati art.3.comma 3 Legge 104/92) n. iscritti certificati con Infanzia handicap n. iscritti certificati DSA Primaria 14 10 art.3.co.3 Legge 104/92 Secondaria 16 10 art.3.co.3 Legge 104/92 Infanzia -­‐ Primaria 8 Secondaria 6 Totali 14 5.2 Fabbisogno di organico posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) Posto comune Posto di sostegno 24 0 Si prevede il mantenimento delle 12 sezioni a 40 H settimanali (di cui 8 in presenza della mensa fornita dal Comune di Locri)-­‐ a.s. 2017-­‐18 24 0 Idem a.s. 2018-­‐19 24 10 Idem Scuola infanzia a.s. 2016-­‐17 43
Scuola primaria a.s. 2016-­‐17 a.s. 2017-­‐18 a.s. 2018-­‐19 45 comuni 4 inglese 12 45 comuni 4 inglese 45 comuni 4 inglese 12 I posti consentono il funzionamento di 18 classi a tempo normale e 18 classi a tempo scuola di 32 h, con 2 rientri pomeridiani e l’assistenza alla mensa. Con la frequenza di 15 alunni diversamente abili. Idem 12 Idem SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di a.s. 2016-­‐17 a.s. 2017-­‐18 a.s. 2018-­‐19 Motivazione 13 13 Si prevedono 21 classi (18 a concorso/ sostegno A 043 13 tempo normale + 3 a tempo prolungato) per 2016-­‐17, 2017-­‐18 e 2018-­‐19 A059 7 e 9 h 7 e 9 h 7 e 9 h Idem A 345 3 e 9 h 3 e 9 h 3 e 9 h Idem A 245 2 e 6 h 2 e 6 h 2 e 6 h Idem A028 2 e 6 h 2 e 6 h 2 e 6 h Idem A030 2 e 6 h 2 e 6 h 2 e 6 h Idem A032 2 e 6 h 2 e 6 h 2 e 6 h Idem A033 2 e 6 h 2 e 6 h 2 e 6 h Idem AB77 1 1 1 AC77 1 1 1 AI77 1 1 1 AJ77 1 1 1 Sostegno 13 13 13 Con una previsione di 12 alunni diversamente abili 44
5.3 Fabbisogno di organico del potenziamento Parametri per la determinazione del fabbisogno riferiti all’anno scolastico 2015/2016 (dati
calcolati al 16 novembre 2015)
Finalità didattiche individuate dal Collegio docenti per l’impiego dell’organico di potenziamento in
ordine di scelta (art. 1, c. 7 della L. 107/2015; Nota MIUR n. 30549 del 21/09/2015):
Campi di potenziamento Obiettivi formativi (art. 1, c. 7, lettera) 1 Potenziamento scientifico b) Valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico-­‐logiche e scientifiche 2 Potenziamento linguistico a) Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Ue r) Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda 3 Potenziamento umanistico d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale, il sostegno all’assunzione di responsabilità e della solidarietà e della cura dei beni comuni 4 Potenziamento artistico – musicale c) Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali f) Alfabetizzazione all’arte 5 Potenziamento motorio g) Potenziamento delle discipline motorie 6 Potenziamento laboratoriale h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti i) Potenziamento laboratoriali m) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva e aperta sul territorio n) Apertura pomeridiana delle scuole p) Valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati delle metodologie Altre finalità individuate dal Collegio docenti per l’impiego dell’organico di potenziamento:
Finalità Obiettivi (art. 1, comma) 1 c. 59 Coordinamento azioni PNSD c. 83 Attività di supporto organizzativo e didattico Funzioni organizzative e di coordinamento 2 Formazione classi c. 84 Riduzione del numero degli alunni per classe 3 Supplenze c.85 Sostituzione docenti assenti 45
AREE OMOGENEE DI ATTIVITA’
Oltre alle necessità summenzionate si definiscono gli utilizzi per aree e disciplina
1. n. 1 posto esonero 1° collaboratore DS – 18h A059 scuola secondaria 1° grado –
Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività in un Istituto che presenta numerose
complessità a causa della particolarità del contesto territoriale (14 plessi, 3 Comuni di
riferimento).
2. n. 1 posto - Area b) - A059
Esigenza progettuale: 18h A059 scuola secondaria 1° grado potenziamento delle competenze
matematico–logiche e scientifiche.
Plessi di utilizzazione: Scuole Secondarie di primo grado e primarie
3/5 n. 3 posti Area Linguistica – Area a/r) – 1 posto A043 e 2 posti Scuola Primaria
Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nella Lingua italiana e competenze in
materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione
interculturalee alfabetizzazione stranieri; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie – Scuole Secondarie di primo grado
6
n. 1 posto Area i-n) – 1 posto Scuola Primaria
Esigenza progettuale: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di
studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo
scolastico o rimodulazione del monte ore rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al DPR
20 marzo 2009, n. 89.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie
7.
n. 1 posto Area c) – Educazione musicale A032
Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali nella
scuola primaria
Propedeutica al corso musicale delle Scuole Secondarie e insegnamento dello strumento nelle
secondarie.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie – Scuole Secondarie di primo grado
8.
n. 1 posto Area g) – Educazione motoria A030
Esigenza progettuale: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica
e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva
non agonistica.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie.
9.
n. 1 posto funzionamento PNSD
Esigenza progettuale: Potenziamento sviluppo delle competenze digitali degli studenti delle
attività multimediali laboratoriali e digitali.
10. n. 3 posti di sostegno
Esigenza progettuale: potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con
il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni
di settore.
Plessi di utilizzazione: Scuola infanzia - Scuole Primarie – Scuole Secondarie di primo grado
46
POSTI PER IL POTENZIAMENTO
Tipologia Posto comune infanzia Posti comuni scuola primaria n. docenti 1 3 Posto sostegno primaria 1 Motivazione 1 docente per le supplenze brevi e supportare la didattica inclusiva per la presenza di numerosi alunni con BES. 1
2
docente per le supplenze brevi docenti per attività di recupero, per sviluppare le competenze di base e per implementare laboratori di lingua italiana per gli studenti non italofoni a diversi livelli di complessità. 1 docenti per incrementare l’approccio alla conoscenza attraverso attività sportive, teatrali, musicali e artistiche, con l’uso consapevole delle Nuove Tecnologie. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. Potenziamento delle competenze di Italiano pure come L2. Per supportare la metodologia delle classi aperte e per attività di recupero e potenziamento pomeridiano. Per implementare laboratori di lingua italiana per gli studenti non italofoni a diversi livelli di complessità. 1-­‐ per esonero docente vicario 2-­‐ Potenziamento delle competenze matematico-­‐logiche e scientifiche Per supportare la metodologia delle classi aperte e per attività di recupero e potenziamento pomeridiano. Per intensificare le attività volte all’apprendimento della Matematica e le attività laboratoriali scientifiche. Potenziamento della musica (legge 107 c. 7 C, F) e rafforzamento delle competenze artistiche anche in orario pomeridiano. A 043 2 A059 2 A032 1 A030 1 Potenziamento delle attività motorie e sportive (legge 107 c. 7 C, F) e rafforzamento delle competenze anche in orario pomeridiano. AD00 Sostegno 1 Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. FABBISOGNO TOTALE PERSONALE DOCENTE
1) posti comuni (esclusi posti Infanzia irc/attività alternative) Primaria 2) posti sostegno 24 49 Secondaria 38* Infanzia 3 Primaria 12 Secondaria 12 + 1 3) posti per il potenziamento Infanzia dell’offerta formativa Primaria Secondaria 1 27 posti + 1 posto in deroga 10 4 7 *Ore residue superiori da 6 h a superiori in tutte le discipline, soprattutto per la scuola secondaria
di I grado di S.Ilario dello Ionio.
47
Le necessità di organico potranno essere definitive solo dopo le avvenute iscrizioni o
operazioni di scrutinio di fine anno scolastico.
5.3 Fabbisogno di organico del personale ATA Posti richiesti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti
e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia Funzioni n. 1) assistenti amministrativi Didattica (rapporti con le famiglie, 2 pratiche e documentazione alunni) Amministrazione (acquisti, contratti, contabilità) 3 Personale 3 2) assistente tecnico informatico Mantenere in funzione gli 1 strumenti informatici di cui la scuola è dotata. Supporto e gestione hardware e software per la segreteria e la didattica 3) collaboratori scolastici Vigilanza, pulizia ambienti, supporto didattico.. 30 Per realizzare infatti una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, l’organico
dell’autonomia dovrà prevedere un congruo numero di collaboratori scolastici e personale
amministrativo. La presenza di un assistente tecnico è fondamentale, considerata la complessità
dell’I.C. con 6 plessi di scuola primaria e 2 di secondaria di I grado, dotati alcuni di laboratori
multimediali e tutti di attrezzature informatiche continuamente con necessità di manutenzione
tecnica.
48
6. AZIONI COERENTI CON IL MIGLIORAMENTO SCOLASTICO Si definiscono e si sviluppano di seguito le AZIONI didattico- educative che nel triennio si
attualizzeranno a partire da:
AREA PRIORITÀ STRATEGICHE COINVOLTE:
Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti
Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali
Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica
Realizzazione di una scuola aperta quale laboratorio permanente di ricerca
6.1 CRITERI DELLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE E DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE Il Collegio docenti ha elaborato, alla luce della nuova normativa:
IL CURRICOLO VERTICALE FORMATIVO costituito dai traguardi delle
competenze che l’alunno deve possedere: al suo ingresso nella scuola primaria, alla fine
della terza e della quinta classe di scuola primaria, alla fine della scuola secondaria di primo
grado. I “Traguardi”Sono riferiti alle competenze chiave per la cittadinanza attiva e
disciplinari (campi d’esperienza per i bambini di scuola dell’infanzia).
Il Curricolo verticale d’Istituto è il percorso che delinea, dalla scuola dell’infanzia, alla scuola
primaria e alla scuola secondaria di I grado, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e
progressivo, verticale ed orizzontale, delle fasi d’apprendimento dell’allievo, come viene
sottolineato nel documento normativo relativo alle Indicazioni Nazionali, in riferimento alle
competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi.
Il lavoro collettivo di tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo ha permesso di indicare, per ogni
ambito disciplinare, gli elementi di raccordo tra gli ordini, in modo tale da rendere più semplice il
passaggio degli alunni da un ordine all’altro di scuola e permettere di lavorare su una base
condivisa, nel rispetto dei criteri di progressività.
I docenti hanno esplicitato anche i contenuti della programmazione del loro lavoro didattico.
Gli alunni, attraverso i contenuti indicati nel curricolo, devono conseguire gli obiettivi di
apprendimento prescritti, raggiungendo i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti.
Il Curricolo d’Istituto è allegato al presente PTOF.
IL PROFILO FORMATIVO composto da abilità, conoscenze e competenze per ogni
anno di frequenza scolastica. Per la scuola dell’Infanzia esse riguardano I CAMPI
D’ESPERIENZA, per la primaria e la secondaria di primo grado, LE DISCIPLINE.
6.1.1 Criteri della programmazione Principi generali
³ Rispetto delle potenzialità di apprendimento e dei ritmi degli alunni.
³ Preparazione di un adeguato ambiente di apprendimento per l’autonoma conquista delle
conoscenze e delle competenze disciplinari.
49
³
³
³
³
Unitarietà dell’insegnamento.
Scelta di metodologie improntate a pluridisciplinarità e transdisciplinarità.
Utilizzo della metodologia della ricerca-azione.
Individuazione e utilizzazione di tecniche e mezzi idonei a consentire il conseguimento delle
finalità educative e degli obiettivi didattici.
³ Uso di adeguati mezzi di verifica e valutazione.
³ Perseguimento degli obiettivi stabiliti dai programmi.
Obiettivi formativi
Affettivi: per stabilire un equilibrio emotivo di base che possa riflettersi positivamente sul piano
comportamentale e di apprendimento;
morali, civili e sociali: da perseguire nel campo del comportamento, nella responsabilizzazione
individuale e di gruppo, negli orientamenti verso i problemi della vita comunitaria, per formare
cittadini di valore;
espressivi: da raggiungere con un adeguato utilizzo dei linguaggi sia verbali che non, attraverso
attività ludiche, psico-motorie, sportive, musicali, grafiche, manuali, di drammatizzazione, coi
mezzi telematici, da sperimentare nei diversi laboratori;
cognitivi: da conseguire mediante significativi interventi nell’area linguistica, logico-matematica,
storico-geografico-scientifica e religiosa.
Unitarietà dell’insegnamento
Il concetto di unitarietà dell’insegnamento è correlato a quello dell’unità educativa del discente, per
cui emerge la necessità di raccordare i contenuti agli obiettivi secondo una visione prospettica,
organica e unitaria.
Ciò si realizza attraverso la sistematicità dell’insegnamento-apprendimento, per cui l’unitarietà
dell’insegnamento si configura come:
a) unitarietà di alcuni concetti base;
b) unitarietà di tematiche comuni utili a tutte le discipline;
c) unitarietà dei metodi d’insegnamento finalizzati all’apprendimento in un ambiente ricco
di stimoli.
Unitarietà e continuità dovranno essere i paradigmi utili per adattarsi alle esigenze formative degli
alunni, al processo unitario e continuo della loro personalità, sistematicamente ed
epistemologicamente correlato al medesimo processo della realtà ambientale e socioculturale in cui
vivono.
Transdisciplinarità
Mentre le discipline studiano gli aspetti particolari della realtà, la transdisciplinarietà riflette una
realtà più globale e complessa nella quale tende a realizzarsi, caso per caso, come struttura di
strutture, per cui essa si richiama all’assoluta necessità di operare tenendo conto della trasversalità
delle diverse discipline.
Occorre, pertanto, improntare l’attività didattica ricercando e stabilendo rapporti e collegamenti
pluridisciplinari, tenendo conto dei seguenti criteri:
- individuazione degli elementi di complementarietà e integrazione;
- individuazione di somiglianze, analogie e parallelismi;
- individuazione di un sapere unitario, che colleghi le diverse acquisizioni e valorizzi la
molteplicità e la varietà delle conoscenze acquisite.
50
Tutte le discipline trovano complementari momenti di continuità e richiedono all’alunno le capacità
di:
- comprendere
- spiegare, raccontare, esporre,
commentare
- operare, classificare, elaborare
- individuare relazioni, stabilire rapporti.
L’Educazione alla cittadinanza rappresenta l’occasione per realizzare momenti autentici di
transdisciplinarità in quanto coinvolge le attività didattiche tutte.
L’Educazione alla Cittadinanza è finalizzata, altresì, a dare a ciascun allievo la consapevolezza di
essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della
Convivenza Civile.
6.1.2 Verifica e valutazione Esistono tre livelli di valutazione scolastica:
La valutazione esterna
L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI) rileva la qualità del
sistema scolastico nazionale al fine di fornire al Governo, al Parlamento, alle famiglie, alla società,
le informazioni riguardo lo stato e le criticità della scuola, nell’ambito di un confronto
internazionale. Tale rilevazione riguarda gli elementi strutturali di sistema e i livelli di padronanza
mostrati dagli allievi.
La valutazione interna consta di due momenti:
1) L’autovalutazione di istituto: esamina se e come i risultati corrispondono a quanto dichiarato
nel PTOF e verifica la qualità del servizio, nonché la soddisfazione degli utenti.
La valutazione di Istituto avviene attraverso:
- questionari di gradimento somministrati agli alunni;
- la verifica del conseguimento degli obiettivi previsti;
- questionari anonimi a genitori e insegnati per raccogliere il loro parere sull’andamento
scolastico generale.
Al termine dell'anno scolastico il Collegio dei Docenti esprime una valutazione complessiva sulla
realizzazione del PTOF.
2) La valutazione dei singoli alunni, di competenza dei docenti, promuovere il pieno sviluppo
della personalità di ogni alunno e l’alfabetizzazione culturale nel contesto di un ambiente educativo
di apprendimento: in questa dimensione la valutazione assume carattere formativo perché rende
efficace l’attività didattica.
Avviene sulla base di verifiche formative e sommative, in relazione agli obiettivi prefissati,
tenendo presente il livello di partenza, l'impegno, la partecipazione ed il metodo di lavoro. Essa
implica la conoscenza approfondita degli alunni per rilevarne attitudini, comportamenti,
competenze e abilità al fine di disegnare percorsi didattici adeguati alle loro effettive esigenze.
Partendo da tali considerazioni la valutazione procederà tenendo conto dei seguenti elementi:
- conoscenza della situazione di partenza, attraverso la rilevazione dei pre-requisiti e delle
conoscenze acquisite tramite le informazioni d’ingresso ottenute dalla collaborazione con la
famiglia e gli insegnanti del precedente ordine di scuola;
- rilevazione e valutazione dei comportamenti, delle attitudini, delle competenze e delle abilità
personali;
- raccolta in maniera sistematica, continuativa di informazioni relative allo sviluppo dei
quadri di conoscenza e di abilità, alla maturazione del senso di sé di ogni alunno;
51
- raccolta delle informazioni in maniera sintetica, secondo criteri che assicurino un positivo
confronto dei livelli di crescita individuali e collettivi;
- utilizzo di differenti modalità e strumenti di raccolta delle informazioni, pertinenti al tipo di
attività prese in considerazione, così come previsto nei criteri dei PSP e PPAE.;
- le osservazioni sistematiche dovranno costituire lo strumento privilegiato per la continua
regolamentazione dei PSP e PPAE, permettendo di introdurre per tempo quelle modificazioni o
integrazioni che risultano opportune.
- la valutazione deve riguardare il momento iniziale che concerne il quadro delle competenze,
identità e autonomia con cui l’alunno si presenta a scuola e quello finale che attiene agli esiti
formativi e al significato globale dell’esperienza scolastica.
La valutazione prevede:
L’analisi dell’insegnamento
•
•
•
•
riflessioni sulle opportunità educative predisposte
attenzione all’itinerario didattico seguito
considerazioni sulle variabili emerse
verifica della progressiva acquisizione di abilità per l’opportuna regolazione degli interventi
L’analisi dell’apprendimento degli alunni
•
•
verifica delle conoscenze e delle abilità
verifica delle competenze e processi di maturazione globale.
La valutazione richiede
•
•
•
Una valutazione iniziale con funzione conoscitiva
Una valutazione in itinere con funzione formativa
Una valutazione finale con funzione sommativa
La valutazione utilizza
Osservazioni sistematiche,
Verifiche scritte e orali (testi vari, questionari, schede, manufatti) per il processo di apprendimento
degli alunni,
Confronti continui fra docenti, fra docenti e allievi, fra docenti, genitori e operatori esterni, per la
qualità dell’insegnamento e dell’organizzazione scolastica,
Gli standard per la formulazione dei giudizi quadrimestrali.
Attraverso la valutazione è possibile individuare gli allievi in difficoltà e prevedere un recupero per
dare a tutti le stesse opportunità formative ed evitare la dispersione scolastica.
La valutazione si avvarrà di mezzi e strumenti così come previsto per ogni disciplina, al fine di
verificare il livello della padronanza delle conoscenze e delle competenze, nonché il grado di
maturazione dell’identità personale e sociale sia in modo analitico che globale.
Il Collegio Docenti, in conformità con quanto disposto dalla normativa vigente, ha deliberato
precisi criteri di valutazione: degli obiettivi cognitivi, degli obiettivi comportamentali.
Sono state elaborate rubriche valutative degli apprendimenti per la scuola primaria e secondaria di
I grado, riferiti alle discipline e alle classi.
52
6.2 SCELTE FORMATIVE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE 107/15 v Vengono presi in considerazione i seguenti punti dell’art. 1 c.7 della Legge sia per i progetti
curricolari che di arricchimento dell’offerta formativa
1) Per il recupero e potenziamento delle competenze degli studenti nelle discipline
linguistiche e matematico . scientifiche :
PROGETTI
a) valorizzazione e potenziamento delle Laboratorio drammatizzazione (linguistico-espressivo
competenze linguistiche, con particolare scuola infanzia)
riferimento all’italiano nonché alla lingua Inglese per l’infanzia
inglese e ad altre lingue dell’unione Progetto lettura
europea, anche mediante l’utilizzo della Incontri con autori
metodologia CLIL (content language Libriamoci
integrated learning)
Progetto “Kangourou”;
Progetto Teatro;
Teatro in inglese
CLIL
Certificazione di Lingue straniere Cambridge
r) alfabetizzazione e perfezionamento
dell’ italiano come lingua seconda
attraverso corsi elaboratori per studenti di
cittadinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anche in collaborazione con gli
enti locali e il terzo settore, con l’apporto
delle comunità di origine, delle famiglie e
dei mediatori culturali.
Alfabetizzazione in lingua italiana
“Intercultura”;
Progetto lettura;
Recupero di Italiano;
Il viaggio nella comunità inclusiva
b) potenziamento delle competenze Progetto “Giochi logici”
matematico-logiche e scientifiche
Progetto recupero di Matematica;
Educazione alla salute ed alla vita
2) Per l’attivazione di interventi di potenziamento dell’inclusione scolastica per alunni
con BES (stranieri, DSA, disabili, con svantaggio socio-economico-culturale) ed attività
di valorizzazione delle eccellenze:
PROGETTI
d) sviluppo delle competenze in materia di Scuola di pace e fraternità
cittadinanza attiva e democratica attraverso Cittadinanza e Costituzione
la
valorizzazione
dell’educazione Scuola Amica (UNICEF)
interculturale e alla pace, il rispetto delle Recupero
differenze e il dialogo tra le culture, il Teatro a scuola
sostegno dell’assunzione di responsabilità Laboratorio espressivo-creativo
nonché della solidarietà e della cura dei Adotta un monumento
beni comuni e della consapevolezza dei Io conto
diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed
economico-finanziaria e di educazione
all’autoimprenditorialità.
53
e) sviluppo di comportamenti responsabili
ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei
beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali
l) prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica,
di
ogni
forma
di
discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed
educativi del territorio e delle associazioni
di settore e l’applicazione delle Linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio
degli alunni adottati, emanate dal ministero
dell’istruzione, dell’università e della
ricerca il 18 dicembre 2014
p) valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli
alunni e degli studenti
Comitato studenti e studentesse
Progetto “Ambiente”
Visite guidate e viaggi di istruzione
Didattica laboratoriale
Integrazione scolastica handicap
Piano d’inclusione
Progetti di attività di recupero
Recupero
Potenziamento
Giochi logici
Progetto “Kangourou”
q) individuazione di percorsi e di sistemi Scacchi
funzionali alla premialità e alla Partecipazione a concorsi
valorizzazione del merito degli alunni e
degli studenti
3) Per l’introduzione dello studio dello strumento musicale(ex D.M. 8/2011), attivazione di
percorsi artistici, potenziamento delle attività di educazione motoria nella scuola primaria:
PROGETTI
c) potenziamento delle competenze nella “Come note di continuità”
pratica e nella cultura musicali, nell’arte e Coro Istituto Comprensivo di scuola secondaria di I
nella storia dell’arte, nel cinema, nelle grado e scuola primaria;
tecniche e nei media di produzione e di Musica d’insieme
diffusione delle immagini e dei suoni, anche Orchestra giovanile scuola secondaria I grado
mediante il coinvolgimento dei musei e Maresca di Locri
degli altri istituti pubblici e privati operanti In viaggio verso la musica
in tali settori
Attività di potenziamento propedeutico
all’insegnamento di strumento musicale per gli
alunni di scuola primaria
Cineforum
Laboratorio espressivo-creativo di ceramica
Laboratorio Archeologia , attività in collaborazione
con la Sovrintendenza archeologica- Museo
Nazionale di Locri
g) potenziamento delle discipline motorie e “Giocosport” della scuola primaria
sviluppo di comportamenti ispirati a uno Una regione in movimento Progetto USR scuola
stile di vita sano, con particolare riferimento infanzia e primaria
54
all’alimentazione, all’educazione fisica e
allo sport, e attenzione alla tutela del diritto Campionati studenteschi della scuola secondaria di
allo studio degli studenti praticanti attività I grado
sportiva agonistica
3) Per il potenziamento delle attività laboratoriali:
h) sviluppo delle competenze digitali degli Informatica
studenti, con particolare riguardo al Animatore digitale
pensiero
computazionale,
all’utilizzo
critico e consapevole dei social network e
dei media nonché alla produzione e ai
legami con il mondo del lavoro
i) potenziamento
delle
laboratoriali e delle
laboratorio
metodologie PON FESR : Multilab per il successo formativo ( da
attività di finanziare)
Inoltre, per garantire un efficace miglioramento degli esiti degli studenti si rileva necessario
attuare i seguenti punti previsti dalla Legge:
s) definizione di un sistema di Continuità educativa” - anni ponte scuola
orientamento
dell’infanzia- scuola primaria- scuola secondaria di I
grado
Laboratorio Latino con il Liceo classico
Sperimentazione scientifica in laboratorio con il
Liceo Scientifico Zaleuco
Attività laboratoriali con altri Istituti superiori
Saperi e sapori della Magnagrecia in lingua inglese anni ponte scuola primaria e secondaria di I Grado
n) apertura pomeridiana delle scuole e
riduzione del numero di alunni e di
studenti per classe o per articolazioni di
gruppi di classi, anche con potenziamento
del tempo scolastico o rimodulazione del
monte orario rispetto a quanto indicato dal
regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 20 marzo
2009, n. 89;
Progetti di arricchimento dell’offerta formativa
finanziati con FIS o Fondi PON FSE (in attesa di
bando
Manifestazioni pubbliche di Teatro, Giocosport,
formazione
v I seguenti punti invece riguardano le necessità formative per la copertura delle classi in cui
si verificano assenze di docenti titolari (supplenze brevi) e utilizzo altre funzioni :
Funzionamento classi:
c 84 -Riduzione del numero degli alunni per classe
c 85- Sostituzione docenti assenti
Funzioni organizzative e di coordinamento:
c 59 -Coordinamento azioni PNSD
c 83 - Attività di supporto organizzativo e didattico
55
6.3 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE a) Nomina Animatore digitale In data 14 dicembre 2015 il Collegio dei Docenti ha individuato nella prof.ssa Rosanna Callipari la
figura di Animatore digitale dell’Istituto le cui funzioni sono, in accordo con la nota MIUR del 7
dicembre 2015, il coordinamento della diffusione dell’innovazione digitale e delle attività del Piano
Nazionale Scuola Digitale.
L’animatore ha il ruolo fondamentale di coordinare e sviluppare i temi e i contenuti del PSDN, le
attività previste nel Ptof della propria scuola, non come figura di supporto tecnico, ma come vera e
propria figura di sistema. Essendo una figura di sistema , l’animatore collabora con l’intero staff
della scuola e in particolare con gruppi di lavoro, funzioni strumentali, referenti, operatori della
scuola, Dirigente scolastico, DSGA, ma anche con soggetti rilevanti esterni alla scuola, che
possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi del PSDN.
b) Piano della scuola A partire da quest’anno scolastico e poi nel triennio si realizzerà il seguente Piano digitale della
scuola :
AMBITO Formazione interna INTERVENTI v Somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la rilevazione delle conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in possesso dei docenti e degli alunni per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione) v Creazione di uno sportello permanente per assistenza v Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD al Collegio dei Docenti v Formazione specifica per Animatore Digitale – partecipazione a comunità di pratica v Introduzione al pensiero computazionale e al Fab Lab v Formazione per l’uso di software open source v Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale, come il coding Azione #17 v Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali v Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale Coinvolgimento della comunità scolastica v Pubblicizzazione sul sito della scuola del PNSD e diffusione delle azioni relative al PNSD v Utilizzo di un spazio cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft 56
Education) v Implementazione dell’utilizzo e aggiornamento del sito web della scuola v Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici Creazione di soluzioni innovative v Revisione, integrazione, della rete wi-­‐fi v Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione / revisione v Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni v Sviluppo del pensiero computazionale v Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch) v Politiche attive per il BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE) Azione#6 c) Potenziamento delle attrezzature e delle infrastrutture informatiche Ancora, nell’ambito dell’attuazione del PNSD, secondo quanto previsto dal DM 851/2015 , appare
necessario dotare la scuola di moderne e aggiornate dotazioni hardware, soprattutto nel settore
della Scuola secondaria di primo grado, le cui attrezzature digitali sono scarse e insufficienti per le
esigenze dell’utenza. L’Istituzione ha già aderito a un avviso PON avente come finalità
l’aggiornamento e l’arricchimento degli ambienti di apprendimento digitale della Scuola.
Si prevede inoltre il completamento della rete di Istituto per il miglioramento della didattica e per
l’organizzazione, la gestione e l’erogazione dei servizi a favore degli studenti, dei docenti e delle
famiglie (Registro elettronico – Comunicazione Scuola-Famiglie – Creazione di ambienti di
apprendimento attraverso l’utilizzo di piattaforme dedicate).
Infrastruttura/ attrezzatura Motivazione 2 Postazioni informatiche per Offrire all’utenza e a tutto il personale dell’Istituto la possibilità di
l’accesso dell’utenza e del accedere al sito internet della scuola e al registro elettronico
personale dotate di netbook e
stampante a colori
Lavagne Interattive
Multimediali, in ogni classe
della scuola primaria e
secondaria di I grado
Innovare le metodologie didattiche e potenziare la collaborazione e la
comunicazione tra alunni e con i docenti
Realizzazione di laboratorio
multimediale presso la scuola
Maresca di Locri attrezzato
con postazioni informatiche e
LIM
Allestire un’aula interattiva per l’apprendimento cooperativo utilizzabile
da tutti gli studenti frequentanti l’Istituto
Cambiare l’impostazione educativa e centrare la didattica sulla
personalizzazione dell’apprendimento, sulla condivisione delle conoscenze
e sull’interazione tra pari
Migliorare l’offerta formativa della scuola
57
Manutenzione dei laboratori Garantire una efficace ed efficiente strumentazione informatica a supporto
informatici, delle LIM e delle delle varie attività didattiche
postazioni collocate in ogni
plesso
Realizzazione, ampliamento o Rendere più fruibile l'uso delle nuove tecnologie e nel processo di
adeguamento
delle insegnamento-apprendimento;
infrastrutture di rete
7 Tablet con tastiera staccabile
per ogni plesso
Per offrire agli studenti con DSA l’opportunità di usufruire di uno
strumento compensativo personalizzato e dotato di tutti i programmi
necessari all’apprendimento
d) Utilizzo del Registro elettronico I docenti dell’Istituto utilizzeranno, dall’A.S. 2016/2017, il Registro elettronico (Axios) con le
funzioni di “Registro del docente” e “Voti finali e scrutini”. “Registro di classe” permettendo ai
genitori l’accesso alle funzioni del “Registro del docente” e del “Registro di classe”.
Si prevede una specifica formazione degli insegnanti con appositi corsi.
6.4. PIANO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO INSEGNANTI E ATA La Legge 107/2015 contempla le attività di formazione in servizio per tutto il personale, in
particolare la formazione dei docenti di ruolo diventa obbligatoria, permanente e strutturale,
nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente. (Art. 1 comma 124 Legge
107/2015 - Nota MIUR 2805 del 11/12/2015).
Le priorità del Piano terranno conto del RAV, delle priorità e dei relativi traguardi declinati. Alcune
tematiche trasversali saranno rivolte a tutti i docenti (Metodologie innovative, didattica
laboratoriale, informatica di base, BES e inclusione). Le altre tematiche inserite nel Piano saranno
attuate per quei docenti che ne faranno richiesta e/o per migliorare quelle competenze specifiche
previste. I corsi saranno svolti all’interno dell’istituzione scolastica per garantire una facile
fruizione e partecipazione del personale o in rete con altre scuole.
La formazione che viene svolta al difuori del piano di formazione della scuola va certificata. La
partecipazione dei docenti ad attività formative non organizzate da Enti accreditati dal MIUR non
può essere presa in considerazione. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente
soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto
ministeriale che conferisce loro l’accreditamento.
Si precisa altresì che l’autoformazione dei docenti è libera e lasciata alla professionalità del singolo
docente, ma non concorre al raggiungimento delle ore obbligatorie da svolgere per la Formazione
prevista dalla Legge 107/2015.
Nel corso del triennio di riferimento l’istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti
attività formative, che saranno specificate nei tempi e nelle modalità nella programmazione
dettagliata per anno scolastico:
58
Attività Formativa
Personale
coinvolto
Motivazione
Priorità
correlata
strategica
Corso Sicurezza e ambienti della Docenti
ATA
scuola
- Obbligatorietà
dei
lavoratori di operare in
luoghi
sicuri
e
di
salvaguardare gli alunni e
se stessi
Pronto Soccorso
Docenti
ATA
- Conoscere e acquisire Primo soccorso e BLSD
competenze per prestare
soccorso
in
ambito
lavorativo
Informatica di base
Docenti
ATA
Didattica e tecnologie multimediali
Docenti -
Metodologie
innovative
e Docenti
laboratoriali per l’apprendimento:
Matematica e Italiano
Sicurezza negli ambienti
di Lavoro
Acquisire ed utilizzare nel Miglioramento
lavoro le competenze competenze
informatiche
Potenziare l'uso delle
nuove tecnologie e del
linguaggio informatico,
matematico e scientifico
nel processo di
insegnamento
apprendimento;
Differenziare l’offerta
formativa attraverso
l’ausilio delle tecnologie
Innovare le
metodologie e didattica
per l'apprendimento:
cooperative learning, gli
stili di apprendimento,
nuovi modelli didattici,
didattica per competenze
Innovare le funzioni di
registrazione
e
documentazione da parte
dei docenti
Innalzamento dei livelli
di istruzione e delle
competenze degli studenti
Innalzamento dei livelli
di istruzione e delle
competenze degli studenti
Utilizzo Registro elettronico
Docenti
Didattica inclusiva per le disabilità
e difficoltà di apprendimento
Docenti
Favorire l’utilizzo di
metodologie
didattiche
atte
ad
aumentare
l’inclusione scolastica ed
il benessere di
tutti gli alunni
Indicazioni nazionali : Valutazione
e curricolo, certificazioni per
Docenti
Necessità di innovare le Innalzamento dei livelli
metodologie didattiche
di istruzione e delle
competenze degli studenti
Miglioramento
competenze
Prevenzione e recupero
dell’abbandono e della
dispersione scolastica
59
competenze
Bullismo e cyberbullismo
Prevenzione e recupero
dell’ abbandono e della
dispersione scolastica
Docenti
genitori
Corso per i docenti neoassunti
Docenti
Conoscere per prevenire e Prevenzione e recupero
contrastare il bullismo e dell’ abbandono e della
sostenere
gli
alunni dispersione scolastica
coinvolti in episodi
Formazione
l’insegnamento
per Miglioramento
competenze
In relazione alla formazione relativa a “Sicurezza e ambiente di lavoro”, si precisa che si tratta di
formazione obbligatoria per tutti i Docenti, come previsto dal D.lgs 81/2008 e successive
integrazioni. Si collega anche alla tematica della sicurezza l’aggiornamento su “Primo soccorso e
BLSD” sull’utilizzo del defibrillatore presente presso la Scuola Maresca di Locri, finora realizzato
solo per i docenti, ma la cui conoscenza sarà presto estesa anche agli studenti della Scuola
secondaria di primo grado, così come previsto dall’art. 1 c.10 della Legge 107/15.
Per quanto concerne le strategie di apprendimento, saranno particolarmente curati gli aspetti emersi
come criticità nel RAV (miglioramento degli esiti di Matematica, miglioramento delle competenze
chiave di Cittadinanza). In modo particolare sarà curata la formazione sulle metodologie innovative
per l’insegnamento della Matematica e dell’Italiano. Nell’ottica, poi, di una efficace azione di
inclusione, particolare importanza viene data alla formazione sui disturbi dell’apprendimento
(specifici e BES). Viene prevista anche una formazione in ambito digitale.
La Scuola, nel corso degli anni ha già realizzato numerosi corsi di formazione sulle conoscenze
informatiche di base e avanzate, ma il naturale turn over del personale (trasferimenti e
pensionamenti del personale già formato), rendono necessaria la realizzazione di ulteriori corsi di
formazione e aggiornamento su tale tematica
Come previsto dalla Legge di riforma, anche le attività di formazione e aggiornamento del
Personale ausiliare, tecnico e amministrativo vengono incluse nel seguente Piano.
Come il personale docente, il personale ATA ha l’obbligo di formazione nell’ambito della sicurezza
negli ambienti di lavoro ai sensi del D.lgs 81/2008 e successive integrazioni. Vengono previste, poi,
attività di aggiornamento sugli applicativi informatici, soprattutto per rendere più funzionali e rapidi
i servizi degli uffici, protocollo informatico, dematerializzazione Considerata, inoltre, la
considerevole quantità di documenti, informazioni e dati sensibili con cui opera soprattutto il
personale amministrativo, è necessario porre in essere attività di formazione sulla privacy e sul
trattamento dati, così come previsto dal D.lgs 196/2003 (Codice della privacy).
60
6.6. INTEGRAZIONE SCOLASTICA a) Alunni diversamente abili Il principio costituzionale di uguaglianza garantisce i diritti fondamentali di ogni uomo, nel rispetto
della propria specificità e diversità. La Scuola garantisce ad ogni persona in situazione di handicap
il diritto all’educazione e all’istruzione affinché sviluppi le potenzialità nell’apprendimento,
nelle relazioni e nella socializzazione.
In tale ottica essa si pone l’obiettivo della massima integrazione e del pieno sviluppo delle
potenzialità degli alunni che si trovano in situazione di disagio (relazionale, comunicativo,
cognitivo). Tutti i docenti sono tenuti a creare, all’interno di ciascuna classe/gruppo, un ambiente
favorevole al raggiungimento di una effettiva integrazione e non di un semplice inserimento
dell’alunno disabile.
La normativa di riferimento, che sistematizza l’inserimento dei ragazzi diversamente abili nella
scuola dell’obbligo, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 3 38 della Costituzione, è
costituita principalmente dalla legge n. 517/1977, dalla C.M. n. 258/1983, dalla C.M. n. 250/1985,
dalla L. 104/1992. Nell’agosto 2009 il Ministero ha ritenuto opportuno emanare un nuovo
documento che, alla luce dei progressi in ambito medico, di ricerca psicopedagogica e di ricerca
educativa, fornisse un aggiornamento rispetto alle leggi sopracitate. In questo documento,
denominato “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” è possibile
vedere come vengano investiti della responsabilità educativa e della promozione sociale degli
alunni con disabilità non solo le componenti afferenti al sistema “scuola” ma tutte le componenti
che hanno un contatto educativo con l’alunno:
• Il docente di sostegno con il C.d.C.
• La famiglia
• Il personale educativo interno ed esterno all’istituzione scolastica
• Gli specialisti e terapisti che seguono l’alunno al di fuori dell’attività scolastica
Quanto sopra per far sì che vi sia la consapevolezza, in tutte le componenti scolastiche, che
l’obiettivo non è semplicemente la promozione scolastica, intesa come conseguimento di risultati
positivi in attività performanti, ma la promozione e la realizzazione dell’autonomia sociale, secondo
un progetto di vita che tutti dovrebbero abbracciare e favorire.
Responsabili dell’integrazione scolastica sono (al medesimo livello):
• Il Docente di Sostegno
• Il Consiglio di Classe
• Il Gruppo di lavoro sull’handicap
• L’intera comunità scolastica
Finalità dell’intervento educativo è l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili con
modalità diverse, specifiche con riferimento al singolo e alla classe in cui è inserito.
Gli obiettivi generali, mirati ad una reale integrazione, riguardano:
• L’autonomia
• La socializzazione
• L’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative,
espressive
• La conquista di strumenti operativi basilari: linguistici, logico-matematici.
A tal fine è necessario coinvolgere nel processo formativo le competenze e le sensibilità di diverse
agenzie operanti sul territorio:
61
- famiglia
- azienda sanitaria locale
- enti locali- organi scolastici
- associazioni educative e sportive
- equipe socio-psico-pedagogica.
- assistenti educativi
b) Integrazione alunni stranieri Nell’istituto sono presenti numerosi alunni di diversa origine etnica e di diversa cultura.
Per favorire il successo scolastico e la piena integrazione, l’istituto si impegna a:
▪
▪
▪
▪
Creare un clima di accoglienza tale da evitare nei bambini di altre etnie e di altre culture la
percezione di sé come parte di una minoranza;
Facilitare l’apprendimento della lingua italiana;
Realizzare, nell’insegnamento delle discipline, approfondimenti storici, geografici e religiosi
riguardanti i paesi di provenienza degli alunni stranieri presenti in classe;
Valorizzare le radici culturali delle aree di riferimento, attingendo per l’insegnamento al
patrimonio letterario o artistico.
c) Altri alunni BES ed a rischio Dispersione scolastica e degli insuccessi formativi Una parte della popolazione scolastica appartiene ad ambienti socio-culturali poveri, inseriti in
contesti rurali privi di strutture sociali e carenti di iniziative culturali.
Situazioni particolari di ambienti familiari difficili, culturalmente inadeguati, e poco “attenti” sul
piano formativo si rilevano anche nei centri urbani dove l’utilizzo del tempo libero non sempre
avviene in maniera adeguata e culturalmente proficua.
Si osserva da parte di un certo numero di famiglie una quasi indifferenza nei riguardi dell’attività
scolastica, nonostante i continui tentativi di coinvolgimento operati dalla Scuola, con una delega
completa all’istituzione per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo e culturale del bambino.
Legati a tale situazione si evidenziano in tutti i plessi scolastici casi di difficoltà di apprendimento
e disadattamento che, spesso, nel passaggio al grado d’istruzione superiore, sfociano
nell’insuccesso scolastico o nell’abbandono precoce.
Ultimamente si rilevano alunni con DSA e ADHD.
La Legge n. 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico” riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi
specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in
assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione
importante per alcune attività della vita quotidiana”. In riferimento alla normativa vigente , in
conformità con la Direttiva MIUR del 27 Dicembre2012 e il C.M. n.8 del 6 marzo 2013, anche in
tema di bisogni educativi speciali (BES) il nostro istituto si è sempre attivato al fine di intervenire
adeguatamente applicando strategie didattiche, metodologiche e valutative efficaci per rispondere ai
bisogni educativi di tutti gli alunni.
Alcuni bambini richiedono interventi individualizzati per il raggiungimento di competenze
diversificate o personalizzati con utiizzo di strategie dispensative o compensative.
Partendo da una necessaria analisi della situazione, per tutto il primo mese di lezioni scolastiche,
sarà dato ampio spazio ad attività di recupero e di rafforzamento delle competenze acquisite nel
corso degli anni precedenti, con particolare riguardo agli alunni che, nel corso dell’anno precedente,
hanno manifestato evidenti difficoltà di apprendimento.
62
Si utilizzeranno gli esiti delle verifiche per costruire percorsi personalizzati e per piccoli gruppi e
operare eventuali adattamenti del curricolo, in modo da rispondere pienamente alle esigenze
formative di ciascuno.
Verranno utilizzate schede di rinforzo con informazioni integrative che permettano di consolidare
le varie competenze disciplinari, classi aperte, lavori di gruppo, ecc.
Si realizzeranno attività di recupero e di accoglienza per gli alunni extracomunitari, basate
soprattutto sulla comunicazione orale in lingua italiana.
d) PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Com’è noto, la circolare ministeriale n. 8 del 6.03.2013, che dettaglia la direttiva ministeriale del
27.12. 2012 - “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica”- apre un fronte del tutto nuovo per “bisogni educativi
speciali”BES.
Si va oltre gli stessi interventi dei servizi sociali, spingendo le scuole ad adottare rapidamente, al
momento dell’individuazione del “Bisogno educativo speciale”, percorsi di personalizzazione
dell’insegnamento. Si estende il perimetro del Piano didattico personalizzato (PdP) ad una casistica
molto ampia, prevedendo, tramite l’intervento del Consiglio di classe, misure compensative e
dispensative per gli alunni in difficoltà. Il riconoscimento tempestivo e una didattica personalizzata
costitutiscono le condizioni imprescindibili per il successo formativo e per una serena vita
scolastica degli allievi coinvolti.
Per una disamina dettaglia delle misure organizzative e delle strategie d’intervento adottate si fa
espresso rinvio al Piano Annuale per l’Inclusione dell’I.C. “De Amicis - Maresca” allegato al
presente PTOF.
6.7 CONTINUITÀ EDUCATIVA CON GLI ALTRI ORDINI SCOLASTICI Ogni ordine scolastico della scuola dell’obbligo si impegna a promuovere percorsi di continuità
educativa. A tal fine le scuole facenti parte dell’I.C. “De Amicis- Maresca” intendono perseguire i
seguenti obiettivi:
v promuovere lo sviluppo integrale e armonico della personalità dell’alunno;
v garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo;
v prevenire le difficoltà che si riscontrano nei passaggi nei diversi ordini di scuola;
v orientare alle opportunità formative scolastiche valorizzando le attitudini e le vocazioni
v prevedere opportune forme di coordinamento tra i vari gradi di scuola;
v riconoscere la specificità e pari dignità educativa di ciascuna scuola.
Si riconosce la necessità di promuovere ed utilizzare prioritariamente la continuità orizzontale con
le famiglie ed il contesto socio-culturale di appartenenza di ogni alunno, per la conoscenza
esistenziale ed i possibili raccordi educativi.
Si promuove la continuità verticale con gli altri ordini scolastici
a) Scuola dell’infanzia/primaria
Nel primissimo periodo di scuola si procede all’accertamento e alla valutazione delle competenze
individuali e dei differenti livelli individuali, attraverso prove e attività finalizzate.
Successivamente, in tempi diversi, si progettano interventi idonei, al fine di sviluppare
adeguatamente le capacità di ciascun alunno.
63
In alcuni plessi, si sviluppano progetti educativo didattici comuni, soprattutto per gli alunni degli
anni ponte.
b) Scuola primaria/scuola secondaria di primo grado
All’inizio dell’anno scolastico i docenti della precedente classe quinta e di prima anno di scuola
secondaria si incontrano per uno scambio diretto di informazioni sulle potenzialità di
apprendimento rilevate negli alunni, sul comportamento e i risultati scolastici.
Verrà proposta una riflessione sulla situazione scolastica degli alunni passati alla prima “media”,
dopo il periodo di primo inserimento, per constatare gli esiti scolastici.
Tali dati permetteranno di analizzare la ricaduta degli apprendimenti degli alunni nel successivo
ordine scolastico e valutare il servizio scolastico reso.
Sarà assicurato, nel momento in cui verrà richiesto, il fattivo contributo alle scuole Medie presso le
quali si sono iscritti alunni provenienti dalle quinte classi delle scuole primarie dell’Istituto.
All’interno dell’Istituto si favoriranno, comunque, le iniziative di accoglienza e di avvicinamento
degli alunni di quinta verso il successivo grado scolastico.
Scuola secondaria di primo grado/scuola secondaria di secondo grado
Allo scopo di facilitare il passaggio dei discenti da un ordine di scuola ad un altro verranno
organizzati incontri tra docenti di più discipline dei vari ordini di scuola per confronti e scambi
informativi sulle problematiche di carattere didattico-disciplinare e orientativo.
Per perseguire tali obiettivi la commissione continuità conferma le linee di impegno e
collaborazione, con particolare riferimento al passaggio di informazioni, alle iniziative di
accoglienza, al coordinamento dei curricoli.
Vengono rilevati gli esiti scolastici nel passaggio da un ordine all’altro scolastico per rilevare la
ricaduta formativa successiva.
Con Istituti superiori già si sono realizzate attività di formazione a gruppi di alunni (laboratorio
Latino) o si sono utlizzati laboratori specifici delle scuole secondarie di II grado.
6.8 ORIENTAMENTO “La Scuola Secondaria di I grado mira all’orientamento di ciascuno, favorisce l’iniziativa del
soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, lo mette nelle condizioni di definire e
conquistare la propria identità di fronte agli altri e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà
sociale, culturale e professionale”.
La scuola in generale, quella secondaria di I grado in particolare, è formativa e orientativa perché
favorisce l’iniziativa degli alunni nell’acquisizione delle proprie capacità e attitudini tramite la
conoscenza chiara e approfondita della realtà sociale, mettendoli in condizione di operare scelte
consapevoli e sviluppare un progetto di vita personale.
Il processo orientativo non si esaurisce nei momenti informativi sui vari indirizzi scolastici, ma si
esplica nell’azione formativa interdisciplinare che offre occasioni di sviluppo della personalità
dell’alunno in tutte le direzioni facendogli acquisire:
- una chiara conoscenza di sé (conoscenze - abilità - competenze );
- una precisa conoscenza della realtà verso cui dirigere le scelte e le motivazioni.
64
L’orientamento è parte integrante della programmazione educativa e didattica del Collegio Docenti,
dei Consigli di classe e dei singoli Docenti e coinvolge in rapporti di corresponsabilità e di
progettazione le famiglie.
l’Istituzione scolastica intende informare gli alunni e le famiglie sulle opportunità formative
successive alla terza media tramite:
§ la raccolta, selezione e distribuzione del materiale informativo e documentazioni, finalizzate
all’orientamento e al processo formativo;
§ la divulgazione agli alunni e alle famiglie delle informazioni necessarie per reperire facilmente
notizie e materiali utili sui siti della Regione Calabria, i dépliant informativi inviati dagli Istituti
superiori, dalle Agenzie Formative, dal mondo del lavoro, ecc.;
§ l’informazione riguardo le date degli Open Day degli Istituti Superiori o altre iniziative del
Territorio;
§ l’organizzazione della Giornata dell’orientamento nella scuola
§ l’organizzazione, all’interno dell’orario scolastico o extrascolastico, di laboratori-ponte con le
principali scuole della Locride
§ la consulenza per i genitori che lo richiedano e l’eventuale assistenza durante la fase
dell’iscrizione on-line.
6.9 INTERAZIONE CON LE FAMIGLIE ED IL TERRITORIO 6.9.1 Scuola-­‐famiglia Alla base di qualsiasi ipotesi programmatica di lavoro educativo vi è l’esigenza d’importanza vitale
e inderogabile di partire dal contesto in cui si opera, tenendo conto delle varie realtà sociali con cui
la Scuola può venire a contatto, nell’articolazione delle proprie attività didattico- educative.
L’apertura della Scuola alla corresponsabile partecipazione delle famiglie è da perseguire con
ogni accorgimento affinché il dialogo a “scuola” diventi il più possibile dialogo a “casa” e dialogo
nel contesto sociale. Ci si aspetta da questa scelta l’innescarsi di un circolo virtuoso che la Scuola è
deve sempre cercare di produrre.
I rapporti scuola-famiglia si coltivano nel corso di:
~
~
~
~
assemblee mensili di sezione delle scuole dell’infanzia;
incontri bimestrali per colloqui individuali (scuola primaria);
incontri periodici per colloqui individuali (scuola sec. di I grado)
incontri individuali per stesura piani personalizzati in appositi incontri fissati dai
docenti;
~ assemblee di presentazione del Contratto Formativo;
~ incontri individuali a scuola al di fuori dell’orario scolastico e, solo in casi eccezionali o
prefissati, in orario scolastico, sempre tenendo conto che non debbono ostacolare o
rallentare il normale svolgimento delle attività didattiche;
~ incontri assembleari richiesti pure dai genitori.
L’interazione scuola-famiglia è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
•
•
•
sensibilizzare le famiglie alla regolarità della frequenza, onde prevenire ed evitare casi di
dispersione scolastica;
sensibilizzare all’osservanza dell’orario scolastico da parte degli alunni;
collaborare tra scuola e famiglia, quale condizione indispensabile per il buon esito dell’azione
educativa;
65
•
•
•
coinvolgere le competenze e le abilità dei genitori qualora se ne evidenziasse la necessità, per
favorire le attività scolastiche ed extra-scolastiche;
sensibilizzare le famiglie al controllo quotidiano del contenuto delle cartelle per evitare il
sovraccarico degli zainetti scolastici dei bambini con materiale inutile all’attività didattica;
coinvolgere le famiglie nell’opera di sensibilizzazione degli alunni al rispetto del bene
pubblico (edificio e cortile scolastico, scuolabus, sussidi e attrezzature didattiche… )
Centrale è il dialogo scuola-famiglia, attivo e costante, perseguendo i due attori la stessa
finalità: l’educazione e la formazione dell’alunno.
Sono stati istituiti presso l’Istituzione scolastica:
- il Comitato genitori , costituito dai rappresentanti dei genitori eletti negli Organi collegiali
della scuola. E’ ormai da anni un organo attivo che si interfaccia con docenti e presidenza,
avanzando proposte in merito all’ampliamento dell’offerta formativa ed affrontando i problemi
legati alle carenze dei servizi comunali o altre problematiche.
- l’Albo genitori per la partecipazione con le proprie competenze professionali o come
testimoni di esperienze significative alla realizzazione di progetti.
La presenza e la partecipazione dei genitori anche nel periodo di chiusura delle attività
didattiche per la realizzazione delle attività programmate costituirà per la scuola un prezioso
supporto.
Si prevede di intensificare il rapporto con le famiglie per promuovere attività formative di:
• educazione alla genitorialità ed alla comunicazione efficace
• prevenzione bullismo e cyberbullismo
• conoscenza del territorio dal punto di vista ambientale, storico e culturale.
Aderendo alle proposte del Servizio di Medicina scolastica dell’ASP di Locri, dell’AVIS e del
centro trasfusionale si effettueranno pure incontri periodici sui temi dell’educazione alla salute,
auxologia, prevenzione sanitaria.
6.9.2 Scuola, enti locali, agenzie educative Grande importanza e valenza assume il rapporto con gli Enti locali e le altre agenzie educative del
Territorio, per cui si cercherà di instaurare un dialogo, il più possibile efficace e produttivo, per
poter risolvere le problematiche che si presenteranno durante l’anno scolastico. Pertanto ci si
avvarrà:
o della collaborazione degli enti locali per favorire le attività scolastiche ed extrascolastiche;
o dell’uso di strutture ed attrezzature appartenenti ad altre scuole;
o della collaborazione dell’ASP e degli Enti locali, ogni qualvolta sarà ritenuto necessario per
la soluzione di problemi scolastici;
o delle attrezzature da parte delle strutture socio-sanitarie per l’intervento dell’équipe
medico-socio-psico-pedagogica, qualora se ne dovesse ravvisare la necessità in presenza di
bambini con particolari problematiche patologiche o handicap; per visite oftalmiche,
audiometriche e ortopediche.
Sarà garantita la massima collaborazione della Scuola per iniziative di particolare e riconosciuta
valenza educativa: percorsi di ricerca ambientale e valorizzazione del territorio con il FAI, teatro,
cineforum, incontri con gli esperti del Museo Nazionale di Locri e dell’ASL (pronto soccorso e
66
assistenza disabili nonchè partecipazione allo studio HBSC: stili di vita e salute dei giovani italiani
tra gli 11 e i 15 anni)
Le Amministrazioni Comunali provvedono all’organizzazione del servizio mensa, per tutti i plessi
scolastici con rientri pomeridiani, mediante convenzioni con ditte private. Negli ultimi due anni non
vi provvede il Comune di Locri
I Comuni di Portigliola e S.llario dello Ionio garantiscono il servizio di trasporto, mentre il Comune
di Locri vi provvede solo per alcuni plessi.
Rapporti con le agenzie operanti nel territorio della Locride: (Comuni, ASL, Regione,
volontariato, ecc.)
Ci si avvale della presenza di esperti in incontri formativi, partecipazione a concorsi ed iniziative:
- Museo Nazionale di Locri: incontri con gli esperti, laboratori didattici, visite guidate
- Forze dell’Ordine: incontri di Educazione alla legalità, Prevenzione rischi , Cyberbullismo
- AVIS: incontri informativo divulgativi sulla donazione del sangue
- Consultorio familiare: incontri di educazione all’affettività
- Associazioni ambientali: incontri con esperti su prevenzione rischi ecologic. Raccolta
differenziata
- Telethon e AIL e AIRC
- Gruppo MASCI di Gioiosa Ionica : raccolta tappi di plastica per sostengo a missioni in Africa
- ASP : Educazione alla salute, alimentazione ed intolleranze, prevenzione malattie
Concorsi ai quali di norma l’I.C. partecipa annulamente:
1) I giovani ricordano la Shoah
2) Concorso “Zalex arte & regole”, bandito dall’associazione “EnergiE Condivise movimento
creativo”;
3) “ Donare il sangue fa bene!”, bandito da AVIS Comunale Locri
4) Concorso musicale “Magna Graecia” di Gioiosa Ionica (mese di maggio);
5) Concorso creativo “ I presepi”, bandito dall’Istituto Comprensivo Agnana - Siderno;
6) Giochi logici “Pristem” (Univ. Bocconi)
7) Kangourou gare in inglese
6.9.3 Accordi di rete La Legge 107 favorisce la costituzione delle reti di scuole, consolida ed implementa quanto previsto
dall’art. 7 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, per consentire a ciascuna istituzione scolastica di
progettare la propria offerta formativa ed assolvere ai nuovi compiti istituzionali dettati dalla stessa.
Il nostro Istituto ha partecipato a diversi progetti sia come scuola capofila, progetto PON F3INNOVAZIONE EDUCATIVA NELLA LOCRIDE, che come partecipante ad una rete. Ha
promosso convenzioni con Comuni, associazioni del territorio per attività di formazione degli adulti
del CTP n. 33 di Locri.
Al momento partecipa alle seguenti reti con altre istituzioni scolastiche:
v AGORA’ per la conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico e
culturale delle regioni che furono la Magna Grecia; interagire in maniera attiva e propositiva
per un rapporto proficuo di condivisione e di scambio di materiali ed informazioni sui Parchi
Archeologici. La Scuola ha aderito ad un Accordo di rete con l’Istituto comprensivo “ G. Sabatini” di
Borgia (Cz). Tale Accordo coinvolge anche altre Istituzioni scolastiche della Regione
Calabria.
67
v Orchestra di fiati e Orchestra Sinfonica delle Scuole ad Indirizzo Musicale della
provincia di Reggio Calabria e del Liceo Musicale di Cinquefrondi.
La rete coinvolge altre Istituzioni scolastiche della Provincia di Reggio Calabria.
Si ritiene fondamentale che l'Istituto Comprensivo si attivi alla partecipazione nelle forme di
collaborazione di rete esistenti o emergenti. 6.10. ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 6.10.1 Attività trasversali al curricolo Alcuni Progetti si strutturano in attività interdisciplinari e trans disciplinari all’interno del curricolo
obbligatorio :
•
•
•
•
•
•
•
Cittadinanza e Costituzione
Educare all’Europa
Educazione alla salute, stradale, ambientale, alimentare
Progetto accoglienza
Progetto adozione a distanza
Progetto continuità
Progetto Cineforum;
La quota stabilita del 20% dell’orario complessivo scolastico del curricolo locale viene utilizzata
per la realizzazione di progetti riferiti alla conoscenza del territorio dal punto di vista storicoartistico, archeologico ed antropologico e la promozione della sua valorizzazione ai fini dello
sviluppo dell’identità personale e sociale.
Di seguito si presentano
MIGLIORAMENTO
alcuni
particolari
progetti
correlati
al
PIANO
DI
a) Cittadinanza e Costituzione Educare alla Cittadinanza significa, in primo luogo, sollecitare gli alunni a indagare il rapporto fra
individuo e comunità, riflettendo inizialmente sulla propria condizione di bambini o di preadolescenti. In seguito, riflettendo sul modo di stare nella comunità più prossima, ossia la Scuola prima istituzione pubblica con cui il bambino entra in contatto - per definire, infine, le proprie
relazioni con l’ambiente territoriale e sociale di appartenenza. Esistono modi diversi di stare
insieme, ma si impara ad essere cittadini vivendo con gli altri, prima nella propria classe e poi
ampliando via via il raggio di riflessione e d’azione alla Scuola, al quartiere, al Comune, alla
Nazione, all’Europa, al mondo.
In ottemperanza alle novità ordinamentali, particolare attenzione sarà dedicata a “ Cittadinanza e
Costituzione”.
In questo binomio che raccoglie tutte le “educazioni” (ambiente, salute,affettività,convivenza, ecc.)
e, al tempo stesso, orienta le singole discipline, si condensa il senso del fare scuola e
dell’educazione.
Con la suddetta attività si avvierà una riflessione su alcuni temi centrali:
1
1
2
diritti e doveri;
la difesa dell’ambiente
l’uguaglianza
68
3
4
5
le pari opportunità
la libertà e le regole
la salute
Tale attività educativa, di recente introdotta nei curricoli di tutti gli ordini scolastici, contiene la
seguente motivazione: ogni giovane e giovanissimo studente, per intraprendere il cammino che lo
condurrà verso la cittadinanza attiva, deve maturare in sé i valori su cui si fonda il nostro vivere
civile.
Si parla di “Cittadinanza” perchè gli alunni sono giovani cittadini portatori di diritti inviolabili; ma
sono tenuti anche a rispettare precisi doveri e regole nella vita di ogni giorno (in famiglia, a Scuola,
ecc.).
Il termine “Costituzione” pone in evidenza che ogni scolaro deve conoscere i principi che ispirano
la Carta fondamentale della nostra democrazia e intenderli come una “mappa di valori”
indispensabili per costruire il futuro di cittadini consapevoli di diritti e doveri e quindi della propria
cittadinanza.
L’IC. “De Amicis - Maresca” si impegna a introdurre nei curricoli di scuola dell’infanzia e di
scuola primaria, in modo trasversale, le seguenti finalità:
SCUOLA DELL’INFANZIA:
• comprendere che la famiglia, la scuola e il gruppo rappresentano comunità di vita da
amare e rispettare;
• acquisire modi di agire corretti con i compagni, i genitori, gli insegnanti e gli altri adulti.
SCUOLA PRIMARIA: trasmettere le prime nozioni sulla Costituzione e sulla convivenza, ed
in particolare:
•
•
•
•
•
•
sui diritti fondamentali dell’uomo;
sul significato delle formazioni sociali;
sull’importanza della tutela del paesaggio;
su basilari nozioni di educazione stradale;
sulla salvaguardia della salute;
sul valore della multiculturalità e del rispetto.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Nella Scuola secondaria di primo grado l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è inserito
nell’area disciplinare storico-geografica (D.M. n. 37/2009 – DPR n. 89/2009).
E’ stato costituito il Comitato dei studenti e delle studentesse dell’Istituto comprensivo, presso la
scuola secondaria di I grado, al fine di promuovere la partecipazione e la collegialità degli alunni su
particolari attività scolastiche attraverso i propri rappresentanti eletti in ogni classe.
b) Educare all’Europa Tre dei tredici obiettivi individuati nella conferenza di Lisbona, fanno parte integrante delle scelte
delle istituzioni scolastiche che vi aderiscono:
1) rendere l’apprendimento più attraente
2) realizzare un ambiente aperto per l’apprendimento
3) migliorare l’apprendimento delle lingue straniere
La Scuola realizza attività che favoriscono:
a) l’apprendimento di lingue comunitarie
b) la continuità del processo di apprendimento delle lingue
69
c)
d)
la partecipazione a progetti sopranazionali.
la creazione di progetti ad hoc (potenziamento lingua del curricolo, inserimento sperimentale
nuova lingua)
e) la partecipazione a concorsi in L2
f) la long life education (formazione continua) dei docenti
g) progetti didattici flessibili in un ambiente di apprendimento attraente per la costruzione e la
sperimentazione di percorsi archeologici, ecologici, linguistici per la conoscenza e la
valorizzazione del contesto locale e la maturazione della propria identità europea
h) attività di esercizio della cittadinanza attiva ed europea con manifestazioni sulla tutela
internazionale dei minori e lo sviluppo sostenibile
Il percorso di educazione all’Europa si pone la peculiare finalità educativa di far acquisire metodi
di apprendimento, conoscenze, abilità e competenze per l’orientamento alle professioni e alla
vita, potenziando la capacità di operare delle scelte e assumere responsabilità c) Bullismo e cyberbullismo Il nostro Istituto intende affrontare il problema del BULLISMO, con le seguenti modalità:
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Formare le classi di nuova costituzione, avvalendosi anche del contributo delle insegnanti
delle scuole di provenienza per individuare situazioni problematiche di comportamento;
Attivare momenti di accoglienza iniziale, per agevolare la conoscenza e l’adattamento al
nuovo contesto scolastico;
Creare un clima di confronto e di dialogo con tutti gli alunni, abituando i ragazzi a
raccontare ciò che accade e a non nascondere la verità.
Promuovere un clima di serenità e distensione, che riconosce e valorizza le diverse
inclinazioni, in cui ognuno possa sentirsi partecipe e in grado di fornire il suo apporto al
processo di formazione del gruppo;
Promuovere percorsi di educazione alla legalità e di cittadinanza attiva, anche avvalendosi
dell’apporto dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine per affrontare tematiche riferite al
bullismo.
Promuovere percorsi di approfondimento di tipo psico-pedagogico per i genitori e gli
insegnanti.
Individuare un regolamento di comportamento contro il bullismo da diffondere ed in
evidenza nelle classi,
Assicurare un'attenta attività di controllo durante le attività scolastiche o ricreative allo
scopo di mettere al sicuro le potenziali vittime.
Le sanzioni dovranno essere adeguate, ispirandosi al principio di proporzionalità ed avere
finalità educativa, ossia indirizzate a modificare il comportamento degli studenti più
aggressivi.
Ugualmente intende prevenire e contrastare il CYBERBULLISMO
Il cyberbullismo è mobbing in Internet o con smartphone. Viene messo in atto mediante l'uso dei
media digitali e consiste nell'invio ripetuto di messaggi offensivi tramite sms, in chat o su face
book, per molestare una persona per un lungo periodo.
Per prevenire e contrastare il cyberbullismo si adotteranno le seguenti modalità:
• Promuovere la consapevolezza e la conoscenza del cyberbullismo, attraverso corsi di
formazione, seminari, dibattiti pure con esperti della Polizia postale. È infatti importante che
docenti, personale ATA, genitori e studenti abbiano una chiara e condivisa definizione di
cyberbullismo;
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Promuovere un uso positivo delle nuove tecnologie, potenziando la stessa con l’
insegnamento dell’informatica;
Diffondere nella scuola, ed estenderle anche ai genitori, le informazioni inerenti i
comportamenti correlati al cyberbullismo.
Prevedere nel Regolamento di Istituto apposite norme in tema di utilizzo all’interno della
scuola di computer, telefonia mobile ed altri dispositivi elettronici;
Informare i genitori e studenti sulle sanzioni previste dal Regolamento di Istituto nei casi di
cyberbullismo. Gli studenti devono imparare a comportarsi in modo responsabile quando
usano le nuove tecnologie, divenendo consapevoli che in alcuni casi possono infrangere il
codice penale, il codice civile ed il codice della privacy.
6.10.2 Attività arricchimento offerta formativa L’arricchimento dell’offerta formativa è finalizzato a garantire a tutti gli allievi uguali opportunità
di crescita culturale. L’Istituto Comprensivo “De Amicis-Maresca” propone varie attività di
integrazione curriculare destinate a tutti gli alunni o a singole classi o a gruppi di alunni.
I progetti, svolti in orario extracurriculare ed opzionale, saranno realizzati anche in continuità
verticale (sia all’interno dell’Istituto Comprensivo che in collaborazione con le scuole secondarie di
secondo grado).
Per rendere l’offerta formativa più funzionale alle esigenze degli “stakeholders” è necessario che la
Scuola favorisca e stimoli la conoscenza e la consapevolezza delle risorse presenti nel territorio,
considerando che tali risorse sono il risultato di un processo storico-culturale ed economico che ha
coinvolto nel corso dei secoli un popolo da sempre aperto a tutte le civiltà. Pertanto, i progetti
realizzabili in continuità riguarderanno principalmente lo studio, la conoscenza e la valorizzazione
del nostro Territorio partendo dall’analisi delle varie civiltà per giungere al periodo attuale. Si
dedicherà attenzione soprattutto alla storia, all’archeologia, all’arte, alla letteratura, alla musica, alla
letteratura dei viaggiatori stranieri, all’ambiente (flora, fauna e geositi…), alle influenze linguistiche
e alle attività produttive.
Considerando quanto sopra evidenziato, si potranno svolgere in continuità i progetti riguardanti le
attività di: teatro - musica – sport – scacchi – lingue comunitarie – latino - giochi logici –
informatica – educazione ambientale (sviluppo sostenibile) – educazione alla salute - ed.
alimentare - ed. alla donazione – educazione alla cittadinanza e alla legalità – ed. stradale.
Particolare importanza si darà all’attuazione di corsi di recupero per classi parallele nelle discipline
linguistiche (Italiano – Inglese – Francese - Matematica) sulla base di rilevazioni che si eseguiranno
in itinere.
Le lezioni saranno svolte prioritariamente dai docenti interni, tenendo conto, però, che la specificità
dei contenuti e il coinvolgimento di organismi ed enti esterni alla Scuola potranno determinare il
ricorso alla consulenza e all’azione di esperti.
ATTIVITA’ PROGETTUALI
Le attività progettuali, elaborate dall’Istituzione scolastica per il triennio ed allegate al presente
Piano, prevedono un arricchimento e un ampliamento dell’offerta formativa, tale da consentire il
raggiungimento dei risultati attesi, così come illustrato nel Piano di miglioramento.
Si propone qui una sintesi delle attività già indicate nel punto 3.2 del PTOF rispetto all’art. 1 c.7
della Legge 107/2015
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SCUOLA DELL’INFANZIA
1. LABORATORIO DRAMMATIZZAZIONE
Le Scuole dell’infanzia, nell’ambito della sperimentazione di nuove forme di organizzazione
dell’offerta didattica, propongono la realizzazione di laboratori didattici di drammatizzazione
finalizzati all’acquisizione e potenziamento delle abilità linguistiche ed espressive, relazionali.
Le docenti, a rotazione, con ore eccedenti, svolgono in contemporaneità gli interventi didattici a
sezioni aperte con gruppi diversi di alunni.
2. PROGETTO INGLESE
In orario aggiuntivo, con l’esperto interno o esterno di lingua inglese, si effettueranno attività di
insegnamento di tale lingua per gli alunni dei cinque anni di alcune sezioni della scuola
dell’infanzia.
SCUOLA PRIMARIA
1. LABORATORIO ESPRESSIVO CREATIVO
Le attività espressive riguardano il bricolage, la ceramica, la decorazione, la scrittura creativa, la
danza e movimento. Mirano a far sì che ognuno manifesti le potenzialità in modo libero, originale e,
soprattutto, collaborativo con i linguaggi non verbali. Sono forme di educazione integrale, attività
che aiutano e consolidano tutto l’impianto conoscitivo e comportamentale dell’alunno.
2. GIOCO-SPORT
Il progetto si estende dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado e riguarda calcio,
minivolley, corsa campestre, corsa veloce, pallavolo. Si svolge in orario curricolare ed
extracurricolare e si conclude con la manifestazione “Giornata dello sport” durante la quale i
vincitori vengono premiati. Coinvolge gli alunni delle classi 3-4-5 che effettuano gare e prove di
selezione durante l’anno scol. Esso valorizza la dimensione educativa dell’attività motoria e
sportiva, propone la pratica del movimento come corretto e salutare stile di vita, porge l’esperienza
sportiva come strumento di socializzazione e integrazione, integra esperienze di educazione alla
legalità attraverso la pratica degli sport di squadra che richiedono rispetto delle regole e
comportamento corretto in gruppo.
3. INFORMATICA
Attraverso l’attività, la scuola guida l’alunno in modo che esso diventi capace, tramite l’uso del
computer, di spaziare in ogni area conoscitiva e intersecarsi con discipline diverse e modalità
d’apprendimento attive, dinamiche e consapevoli.
4. INTERCULTURA
Svolto in orario curricolare ed extrascolastico, accoglie alunni italiani e stranieri insieme per lo
svolgimento di attività tese alla costruzione di un dialogo sereno e arricchente che passi attraverso
la conoscenza dell’altro, l'educazione alla pace, alla solidarietà, alla condivisione, al rispetto,
all’accoglienza, allo scambio tra culture, evidenziando la differenza come risorsa e ricchezza.
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5. LETTURA
Attraverso questa attività si intende trasmettere il piacere della lettura, mettere in evidenza la varietà
e la ricchezza delle culture presenti nella società attuale, fornire strumenti di conoscenza del mondo
contemporaneo e in particolare delle culture “altre”, creare materiali originali, sperimentando
tecniche diverse, scoprire i registri diversi della comunicazione e le forme della narrazione, le
risorse del territorio.
6. RECUPERO
Nelle classi si evidenzia la presenza di alunni con problemi di difficoltà di apprendimento, derivanti
in qualche caso da svantaggio socio-culturale che determina demotivazione, ritardo
nell’apprendimento e difficoltà nell’acquisizione delle competenze di base.
Il recupero viene svolto, pertanto, per diminuire e ridurre le carenze e le lacune soprattutto in
ambito linguistico e logico-matematico. Si intende realizzare un percorso didattico individualizzato
che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno. Il progetto si pone come finalità
quella di aiutare e guidare gli studenti all’acquisizione di strumentalità di base, di prolungare i tempi
di attenzione e concentrazione e favorire lo sviluppo dell’autostima e dell’autonomia lavorativa.
7. TEATRO - TEATRO IN INGLESE
Riguarda tutti gli ordini scolastici e si svolge come attività laboratoriale in orario curricolare in
occasione delle festività e di anniversari particolari (Shoah, diritti dell’infanzia…); in orario
extracurricolare nel secondo quadrimestre. L’attività è diffusa perché il linguaggio teatrale favorisce
il processo di maturazione e il consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole
con gli altri, sviluppando la socializzazione, lo spirito di collaborazione e di accettazione reciproca;
sviluppa negli alunni le capacità espressive e operativo-motorie e una maggiore conoscenza di sé, di
capacità e limiti propri, potenziando l’autocontrollo e l’autostima.
Nei percorsi di teatro in lingua inglese gli alunni acquisiscono inoltre disinvoltura e competenza in
tale lingua.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1. LABORATORIO MUSICALE
La proposta del Laboratorio Musicale va intesa come mezzo idoneo a soddisfare le esigenze degli
studenti, ad accrescere attitudini, tendenze, vocazioni, potenzialità, con un’attività globale che
implichi: l'attività gestuale, la pratica vocale, la pratica strumentale, la musica d'insieme e
l'improvvisazione
Il Laboratorio Musicale dovrà realizzare una forma diretta di esperienza musicale, che si esplicita in
un sistema di relazioni tra chi insegna e chi apprende, sistema basato sul fare, ascoltare, analizzare e
conoscere musica con ovvio riferimento al vissuto dello studente. Inoltre dovrà rispondere alla
grande richiesta dei ragazzi di esprimersi con la musica, visto che questo è uno dei linguaggi che
essi sentono a loro più vicini.
Il progetto mira a :
- promuovere la partecipazione degli studenti coinvolti ad esperienze musicali significative, ad
attività “espressive, creative”, per una loro crescita culturale, personale, relazionale;
- valorizzare la funzione esperienziale e conoscitiva delle attività con i suoni;
- far musica insieme per star bene insieme a scuola, fuori dalla scuola, dopo la scuola.
73
2. COME NOTE DI CONTINUITÀ
Il Progetto propone una serie di attività in continuità tra le classi della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado per recuperare la dispersione scolastica, offrire a tutti gli allievi
dell'Istituto comprensivo, ma soprattutto a quelli meno motivati nel normale lavoro scolastico,
occasione ed alternative per raggiungere obiettivi educativi e formativi attraverso scelte didattiche
diverse vivendo più serenamente nell'ambito scolastico. Inoltre attraverso le diverse attività il
progetto offre agli studenti occasioni per socializzare, li abitua ad un progetto di gruppo nel rispetto
di regole e tempi; rende gli studenti protagonisti nella crescita della propria personalità e
consapevoli delle proprie potenzialità creative e consente loro di crescere musicalmente nel suo
percorso scolastico in verticale e sviluppare le proprie inclinazioni vocali e musicali.
3. GIOCHI LOGICI
Il progetto, propedeutico alla preparazione per partecipare ai giochi nazionali Pristem – Bocconi si
propone di valorizzare il contributo che il gioco matematico è in grado di recare alla maturazione
delle risorse cognitive, affettive e relazionali degli alunni, alla loro creatività e all’appropriazione di
competenze matematiche specifiche per la classe di riferimento, favorire l’approccio
interdisciplinare ai contenuti matematici, sviluppare dinamiche relazionali per lavorare in gruppo.
Promuove il potenziamento delle competenze logico-matematiche
4. LABORATORIO EPRESSIVO CREATIVO
La creatività e l’espressione artistica ,attraverso i linguaggi non verbali, devono rappresentare
un’esperienza perfettamente integrata nel cammino formativo della scuola. Attraverso la
manipolazione, la rappresentazione grafico-pittorica, la ricerca, ogni alunno può maturare abilità e
competenze di natura cognitiva, linguistica, espressiva, estetica, sociale e morale. Alla luce di tali
presupposti il progetto “MI ESPRIMO…” è organizzato in attività centrate sul “FARE”, volte al
riconoscimento e alla cura delle intelligenze di ciascuno, all’acquisizione e al potenziamento di
capacità , abilità e competenze, inerenti ad attitudini specifiche e al rafforzamento dei rapporti
interpersonali.
5. PROGETTI DI RECUPERO (ITALIANO, INGLESE, FRANCESE, MATEMATICA)
Il Progetto “Recupero”, indirizzato agli alunni delle prime, delle seconde e delle terze classi dell’
Istituto Comprensivo “DeAmicis-Maresca” è nato dall’esigenza di procedere ad una
programmazione più individualizzata, con interventi più frequenti e regolari da parte degli
insegnanti per quegli alunni che, in base alle prove d’ingresso e all’analisi della situazione socioambientale, presentano un certo disagio sociale, difficoltà nella comprensione e nella esposizione di
un testo, errori ortografici, grammaticali e lessicali, nel calcolo ed un errato metodo di studio.
6. TEATRO
L’attività teatrale nell’età evolutiva è molto importante sia per la formazione del carattere che della
personalità dell’individuo. Essa è un’attività che costringe all’osservazione, all’attenzione alla
ricerca delle sensazioni ed emozioni. Si presenta come valido strumento per aiutare sia gli alunni
più timidi che non riescono a partecipare socialmente alla vita di classe, che gli alunni più
esuberanti a saper gestire le proprie emozioni e a raggiungere un maggior autocontrollo. L’attività
insegna, quindi l’autocontrollo, la disciplina, la percezione di sè e degli altri, la capacità di ascolto,
la pazienza e l’autocritica.
7.
PROGETTO LETTURA
74
Il progetto lettura viene svolto anche in orario curricolare come attività trasversale e quest’anno ha
incluso la partecipazione al progetto “Libriamoci” promosso dal Ministero e proseguirà con “Il
maggio dei libri”. Per il progetto “Libriamoci” tutti gli alunni di scuola primaria e una classe di
secondaria hanno letto un libro. Per i primi poi c’è stata una giornata di incontro con l’autore,
durante la quale gli alunni gli hanno rivolto domande ed esposto le proprie riflessioni.
Gli studenti di media (3^ G) hanno letto in piazza le pagine più significative del testo da loro scelto
e si sono confrontati con uno storico locale.
Sono programmate, inoltre, le seguenti iniziative:
Nella Scuola Primaria :
− Potenziamento della biblioteca di plesso;
− incontri con esperti sulle problematiche dell’età evolutiva e l’alimentazione (Scarfò).
− definizione di un albo ufficiale di genitori e associazioni competenti in attività o materie
coerenti con quanto previsto dal curricolo per interventi educativo-didattici rivolti alle classi,
con chiara definizione delle competenze e delle azioni.
Nella Scuola Secondaria di Primo grado :
-­‐ Progetti sulle seguenti tematiche:
dispersione scolastica, rispetto delle regole, recupero e potenziamento, giochi logici, ambiente
(raccolta differenziata e riciclo), storia del Cinema, scrittura creativa e lettura, la Costituzione a
fumetti e drammatizzata, alimentazione, donazione del sangue, conoscenza del territorio, attività
pratico – creative, attività sportive, attività di cineforum. Inoltre si propone la certificazione in
lingua inglese (Esame Cambridge), concorso Kangarou della lingua inglese.
7. GESTIONE RISORSE FINANZIARIE a) Funzionamento amministrativo-didattico
I fondi che il MIUR assegna all’istituzione scolastica vengono utilizzati per:
- garantire il normale funzionamento amministrativo generale e didattico ordinario;
- realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati.
I fondi vengono distribuiti fra le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
dell’istituto con criteri proporzionali che tengono conto del numero delle classi e degli alunni,
avendo riguardo alla presenza di alunni stranieri e diversamente abili e salvaguardando comunque
la necessità di assegnare alle scuole fondi sufficienti per il funzionamento ordinario.
L’Istituto Comprensivo si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici
progetti, rientranti comunque in quanto già previsto dal Piano dell’offerta formativa, a:
¤
¤
¤
¤
Amministrazione scolastica
Enti Locali, allo scopo di integrare le dotazioni dì sussidi delle scuole
Regione con i Progetti di qualificazione sistema scolastico Legge Regionale n. 27/85
Fondo Sociale Europeo o FESR
Ulteriori risorse potranno essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni
con soggetti pubblici e privati che prevedono l’erogazione di servizi da parte dell’istituzione
scolastica: in tal caso l’accordo/convenzione può prevedere che parte dei finanziamenti siano
utilizzati per compensare prestazioni del personale docente ed amministrativo che eccedano i
normali obblighi di servizio.
75
Le famiglie degli alunni potranno contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla
realizzazione del Piano dell’offerta formativa, in particolare a: assicurazione; gite scolastiche e
visite didattiche; attività teatrali, cineforum.
In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie dovrano essere di importo modesto e non
dovranno comunque costituire motivo di esclusione dalle attività programmate.
Il Consiglio d’Istituto ha deliberato e delibererà gli impegni di spesa nel Programma Annuale.
b) Arricchimento offerta formativa
Il fondo di Istituto e, comunque, ogni altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni
straordinarie del personale sono finalizzati a:
→ garantire opportunità formative agli alunni
→ migliorare l’organizzazione complessiva dell’istituto
→ valorizzare e sviluppare le risorse umane esistenti nella scuola
→ sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro
→ riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche attività
e iniziative di interesse generale
→ promuovere e sostenere l’aggiornamento professionale del personale.
→
I suddetti fondi verranno utilizzati per le attività aggiuntive funzionali all’insegnamento e
d’insegnamento e le ore eccedenti di tutto il personale scolastico.
6.5 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE SCOLASTICHE Infrastruttura/ attrezzatura Motivazione Sistema di amplificazione Garantire un’efficace diffusione audio durante le manifestazioni pubbliche scolastiche di teatro, coro dell’Istituto Comprensivo, Orchestra giovanile della scuola media Maresca di Locri. Attrezzature sportive, sussidi Arricchire la dotazione della palestra, con alcuni beni obsoleti da sostituire 12. CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA L’effettiva realizzazione del Piano risulta condizionata alla concreta destinazione all’Istituzione
scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane, finanziarie e strumentali con
esso individuate e richieste.
13. Allegati Sono annualmente aggiornati ed allegati al presente Piano Triennale dell’ Offerta Formativa,
quali sue parti integranti e sostanziali, i seguenti documenti, in virtù degli specifici atti di
indirizzo e di gestione annualmente adottati:
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a.
Schede di progetto
b.
Piano di Miglioramento
c.
Curricolo verticale d’Istituto
d.
Piano per l’ inclusione
e.
Rubriche valutative
77
SCHEDE DI PROGETTO
Denominazione progetto
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Priorità cui si riferisce
Incrementare le competenze sociali e civiche: collaborazione tra
pari, responsabilità e rispetto, autonomia e impegno scolastico.
Diminuzione dei casi di comportamento scorretto nei riguardi dei
pari e della scuola.
Aumento votazione di condotta degli studenti della Secondaria di
Primo grado.
Partecipazione ad iniziative di solidarietà ed aiuto reciproco.
Incrementare le attività disciplinari e interdisciplinari che mirano al
raggiungimento delle competenze chiave di Cittadinanza e
Costituzione.
Favorire attività di clima positivo in classe.
Trasmettere regole di comportamento condivise.
Realizzare attività di apprendimento cooperativo e di aiuto
reciproco.
Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo nella
Scuola secondaria di primo grado.
Incrementare la partecipazione collegiale alla formulazione di piani
educativi individualizzati.
Favorire maggiore interazione tra scuola, famiglia e territorio.
Organizzare corsi di formazione su metodologie inclusive e sulle
difficolta di apprendimento e comportamento.
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Altre priorità (eventuale)
Prevenire e contrastare i casi di cyberbullismo
Situazione su cui interviene
Casi di comportamento scorretto nei confronti dei pari e della
scuola.
Voti di condotta bassi nella Scuola secondaria di primo grado.
Episodi di bullismo.
Attività previste
Le attività da realizzare prevedono la condivisione di regole
necessarie in una comunità scolastica. Vengono attuati percorsi di
riflessione critica e di assunzione di responsabilità da parte degli
studenti, sempre nel rispetto dell’altro e della legalità.
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
MIUR
Docenti interni , esperti delle Forze dell’ordine, della Magistratura,
ASP
Laboratori, Lim, sistema di amplificazione, libri sussidi didattici
Analisi del comportamento degli studenti , nei confronti dei pari e
della scuola.
Voto di condotta.
Miglioramento graduale del comportamento degli alunni.
Diminuizione casi segnalati di comportamento scorretto
Raggiungimento delle competenze sociali e civiche.
Comportamento corretto da parte di tutti gli studenti.
Voto di condotta non inferiore a 8/10 per tutti gli studenti.
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Denominazione
progetto
MIGLIORAMENTO IN MATEMATICA
Priorità cui si Miglioramento dei risultati nelle prove Invalsi di Matematica agli Esami di Stato
riferisce
di Licenza media
Traguardo di Ridurre la differenza nel punteggio, con risultati positivi in Matematica, rispetto a
risultato
scuole con contesto socioeconomico e culturale simili
Ridurre le % percentuali di alunni collocati nei livelli con voto da 5 a 7 ed
aumento degli alunni collocati nelle fasce con voto da 8 a 10
Obiettivo di Docenti
processo
Elaborare un curricolo in verticale di Matematica dalla scuola dell'infanzia alla
scuola secondaria di I grado.
Incrementare le attività didattiche laboratoriali pure con l’uso di tecnologie
informatiche.
Formazione dei docenti di Matematica in percorsi di continuità
Altre priorità
(eventuale)
Situazione su
cui interviene Risultati inferiori alla media nazionale nelle prove Invalsi di Matematica
Attività
DOCENTI
previste
- Svolgimento di attività di aggiornamento e formazione dei docenti sulle
metodologie innovative per l’insegnamento della Matematica.
- Attuazione del Curricolo in verticale.
- Costituzione di gruppi di dipartimento di Matematica dalla scuola dell’infanzia
alla scuola secondaria di primo grado
- Attività di recupero delle competenze di Matematica .
Risorse
finanziarie
necessarie
Risorse
umane (ore) /
area
Altre risorse
necessarie
Indicatori
utilizzati
Stati
di
avanzamento
Valori
/
situazione
attesi
MIUR E FIS
Esperti esterni della formazione; docenti interni;
Una LIM per le attività di formazione, sussidi didattici, laboratorio multimediale,
giochi logico-matematici, materiali strutturati
Aumento dei risultati nelle prove standardizzate annuali di Matematica
Miglioramento graduale dei risultati delle prove Invalsi nell’arco del triennio.
Conseguimento di risultati positivi negli esiti finali delle prove Invalsi
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POTENZIAMENTO E RECUPERO
Denominazione progetto
MATEMATICA IN GIOCO
Priorità cui si riferisce
Il progetto si pone come obiettivo di dare a ciascun alunno la
possibilità di sviluppare le proprie competenze personali, recuperando,
potenziando e ampliando ogni aspetto del suo apprendimento.
Uniformare, elevando, le competenze di ciascuno nella classe e, tra le
classi.
Traguardo di risultato
Rafforzamento delle abilità in Matematica per gli alunni che
presentano lacune e potenziamento di competenze per gli alunni con
buone capacità.
Riorganizzare gli interventi personalizzati di recupero/potenziamento
Incrementare le attività didattiche laboratoriali pure con l'uso di
tecnologie informatiche.
Favorire attività di clima positivo in classe, trasmissione di regole di
comportamento condivise, metodo cooperativo e di aiuto reciproco
Altre priorità (eventuale)
//
Situazione su cui interviene Dopo aver analizzato i bisogni formativi di ciascuno, si attuerà il
progetto di recupero/ consolidamento / ampliamento per rendere la
scuola un luogo “adatto” a ciascuno.
Attività previste
-­‐ Costruzioni ed esperimenti per verificare proprietà o regolarità
-­‐ giochi e approfondimenti per apprendere divertendosi
-­‐ esplorazioni per scoprire situazioni quotidiane che, inaspettatamente,
sono regolate dalla matematica
-­‐ computer e matematica per capire e ampliare gli argomenti di studio
usando Excel e Cabri Geometria ed altri software didattici
-­‐ Utilizzo di strumenti compensativi
Obiettivi
-­‐ Favorire attività che consentano il miglioramento del senso
-­‐ critico, la capacità di analisi
-­‐ Stimolare un uso creativo degli strumenti didattici
-­‐ Rendere capaci i discenti di comprendere, applicare confrontare,
analizzare classificare con una visione unitaria tutti i contenuti
proposti nelle varie discipline
-­‐ Migliorare l’autonomia di studio e individuare il metodo di studio
più idoneo al proprio profilo di apprendimento
-­‐ Sviluppare e implementare le capacità logiche
Risorse
finanziarie MIUR FIS
Obiettivo di processo
necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Un docente dell’organico di potenziamento (A059); docenti interni
Strumenti compensativi e dispensativi, giochi didattici, giochi in rete,
Laboratori, biblioteca, LIM, aula informatica
Successo formativo degli studenti – apprendimento
80