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Venerdì 9 Dicembre 2016
PRIMO PIANO
È Mattarella al quale è stato tolto fino al 24 gennaio dai paludati inquilini della Consulta
Un arbitro senza il fischietto
Non potrà dirigere il gioco per ben 48 giorni: un’eternità
suono; il che è la stessa cosa.
Sono 48 giorni; non pochi nella
el linguaggio cor- situazione in cui si trova oggi
rente si è soliti l’Italia. A rendere inutilizzatradurre il compi- bile il fischietto non sono stati
to del Capo dello tifosi facinorosi, ma i paludati
Stato nel ruolo di un arbitro, di inquilini del Palazzo che sta a
garante della Costituzione. È fronte del Quirinale: i giudici
un’immagine efficace: all’arbi- della Corte costituzionale e,
tro compete la puntuale appli- per loro, l’esimio e ineffabile
cazione delle regole. L’arbitro Presidente Paolo Grossi.
La sera del 7 dicembre
deve essere e sarà imparziale».
Perfetto! Sono parole pronun- 2016 il Presidente del consiciate da Mattarella di fronte glio Matteo Renzi, a seguito
alle Camere in
seduta comune il
L’arbitro Mattarella dovrà af3 febbraio 2015,
all’atto del suo
frontare la scrisi senza fischietinsediamento ufto: non disporrà, di fatto, del
ficiale come Capo
«potere di scioglimento». Non
dello Stato.
potrà, cioè, sciogliere le cameLa imparzialire perché non è disponibile la
tà dipende esclulegge elettorale che attende le
sivamente dalla
persona; per svoldecisioni della Consulta. Non
gere la funzione,
potrà, quindi, ipotizzare questa
però, un arbitro
eventualità di fronte agli ostaha bisogno del ficoli che si presenteranno nella
schietto. Toglietericerca di una maggioranza
glielo e il miglior
che sostenga un governo
arbitro non saprà
come intervenire,
come dar corso
alle sue valutazioni, come dei risultati del referendum di
tre giorni prima, si è dimescomminare punizioni.
Ecco: Mattarella fino al so; si è aperta, così, una delle
prossimo 24 gennaio è un ar- crisi più complicate e difficili
bitro senza fischietto, o con nella storia della Repubblica.
un fischietto che non emette L’arbitro Mattarella dovrà
DI
CLAUDIO PETRUCCIOLI
«N
affrontarla senza fischietto:
non disporrà, di fatto, del
«potere di scioglimento»; non
potrà, cioè, sciogliere le camere perché non è disponibile la
legge elettorale che attende le
decisioni della Consulta. Non
potrà, quindi, ventilare questa
eventualità di fronte agli ostacoli che si presenteranno nella
ricerca di una maggioranza
che sostenga un governo.
Quello dello scioglimento è il solo vero potere di cui
disponga il Capo dello Stato in
situazioni simili. Non a caso,
molti Presidenti della Repubblica (ultimo Napolitano) si
sono dimessi in anticipo per
non dover gestire crisi di governo durante il «semestre
bianco», quando la Costituzione toglie appunto quel potere
dalle mani dell’inquilino del
Quirinale.
Senza quel potere, il
Presidente arbitro (come
la Repubblica che rappresenta) è in balia delle bizze e dei veti dei giocatori.
Se l’arbitro non dispone del potere di sanzione, saranno evidentemente favoriti i giocatori
più fallosi; e saranno sfavoriti
gli altri. Fuor di metafora, nel
corso di questa crisi saranno
favoriti coloro che vogliono
evitare le elezioni subito, per
stiracchiare il più possibile la
legislatura in corso.
I retroscena dei quotidiani insinuano che la «calendarizzazione» dell’udienza
si alterano (si riducono) i poteri del Capo dello Stato proprio nel momento in cui deve
poterli esercitare tutti, senza
impedimenti di
alcun genere.
Senza il potere di scioglimento,
Viene da domandarsi se non
il Presidente arbitro (come la
siamo di fronte a
Repubblica che rappresenta) è
una seria, molto
in balia delle bizze dei giocaseria ferita alla
tori. Se l’arbitro non dispone
Costituzione.
del potere di sanzione, saranno
In ogni caso, lo
evidentemente favoriti i giocaspirito di collaborazione istitutori più fallosi; e saranno sfavozionale avrebbe
riti gli altri. Fuor di metafora,
dovuto suggerire
nel corso di questa crisi saranalla Corte non di
no favoriti coloro che vogliono
allungare ma di
evitare le elezioni subito, per
abbreviare il più
stiracchiare la legislatura
possibile i tempi
di una decisione
già programmadella Corte sarebbe stata fis- ta per il 4 ottobre; quindi, con
sata per rendere impossibile ogni probabilità, ampiamente
la sopravvivenza di un Renzi delibata. E lo stesso spirito di
dimissionario per un periodo collaborazione dovrebbe indurcosì lungo.
re oggi a correggere quella deNon so se sia vero; e non cisione e anticipare drasticami interessa. Non ha invece mente la data del 24 gennaio.
bisogno di retroscena, perché Si offenderanno gli eccellenti
è palese, sotto gli occhi di tut- Giudici e il loro eccellentissiti il fatto che la Corte, con la mo Presidente se dico di non
sua decisione, ha stabilito che credere che di tutto ciò non si
fino al 24 gennaio il Presiden- sono resi conto? Preferirebte della Repubblica dovrà as- bero essere considerati degli
sumere le sue decisioni senza allegroni distratti e fuori dal
disporre, di fatto, del potere mondo?
larivistaintelligente.it
di scioglimento. In tal modo
SEGUE DA PAGINA 3
Draghi prolunga di nove mesi il QE
Qe ancora per un anno, fino a
dicembre 2017, ma da aprile calerà a 60 miliardi al mese. È quanto
ha deciso, «a larga maggioranza» il
consiglio direttivo della Bce, che ha
lasciato invariati i tassi di interesse. Il consiglio direttivo continua ad
attendersi che i tassi di interesse di
riferimento della Bce si mantengano
su un livello pari o inferiore a quello attuale per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte
degli acquisti netti di attività. Per
quanto riguarda, dunque, le misure
di politica monetaria non convenzionali, il consiglio direttivo ha deciso
di proseguire il Qe all’attuale ritmo
mensile di 80 miliardi di euro fino
alla fine di marzo 2017. Da aprile
2017, gli acquisti continueranno un
ritmo mensile di 60 miliardi fino a
dicembre 2017, o oltre, se necessario,
e comunque fino a quando l’Istituto
di Francoforte non vedrà un trend di
crescita costante dell’inflazione verso il target fissato dalla Bce. Detto
questo però, se, nel frattempo, l’outlook dovesse diventare meno favorevole o se le condizioni finanziarie
dovessero diventare incompatibili
con il trend di miglioramento dell’indice dei prezzi al consumo, il consiglio direttivo intende potenziare il
programma in termini di dimensioni
e/o durata. Nella conferenza stampa
seguita alla riunione del direttivo,
il presidente di Eurotower Mario
Draghi ha precisato che le modifiche principali ai parametri del QE
sono sostanzialmente due: la prima
PILLOLE
di Pierre de Nolac
è che la maturità minima dei titoli
acquistabili dalla Banca centrale è
stata abbassata da due a un anno.
Inoltre l’Istituto di Francoforte, se
necessario, potrà comprare bond con
rendimento inferiore al tasso sui depositi al -0,4%. Draghi ha comunque
voluto puntualizzare che gli acquisti sotto al tasso sui depositi «sono
un’opzione e non una necessità».
Moody,s, giù il rating dell’Italia
Moody’s ha abbassato da stabile a
negativo l’outlook sul rating dell’Italia, confermato a Baa2 ovvero due
gradini sopra il livello spazzatura,
dopo l’esito del referendum e l’apertura della crisi di governo. L’agenzia
di rating punta il dito soprattuttto
sui «lenti ed esitanti progressi» per
quanto riguarda le riforme economiche e fiscali in Italia. Inoltre le prospettive su questo fronte sono «ulteriormente peggiorate» con la vittoria
del no al referendum costituzionale
di domenica scorsa. Di conseguenza
per gli esperti ci sono rischi «in aumento» sul rinvio del taglio del debito a causa «di prospettive di crescita
deboli nel medio termine».
Bruxelles non teme una crisi bancaria
Notizie più positive sono però arrivate dalla Commissione europea che
ha affermato di non temere una crisi
bancaria in Italia dopo le dimissioni del premier, Matteo Renzi. «No,
non temiamo una crisi bancaria» in
Italia, ha detto il Commissario Ue
per gli Affari economici, Pierre Moscovici. Certamente «c’è una crisi
politica», «ma allo stesso tempo una
continuità» con un «un partito che
è maggioritario alle due camere, un
uomo, Renzi, che resta al potere e
svolge gli affari correnti, il presidente della Repubblica farà consultazioni per la formazione di un governo»,
ha sottolineato il Commissario europeo. Secondo Moscovici, «trattandosi di banche italiane, argomento sul
quale ci sono discussioni in corso tra
le diverse istituzioni, con la Banca
centrale europea, con la Commissione Ue, i problemi non sono cambiati
durante l’ultima settimana, non si
sono deteriorati o aggravati».
Papa Francesco: le famiglie faticano
«Ti porto, Madre, le famiglie, che
mandano avanti la vita e la società
con il loro impegno quotidiano e nascosto; in modo particolare le famiglie
che fanno più fatica per tanti problemi
interni ed esterni». Con queste parole
Papa Francesco si è rivolto alla Vergine in piazza di Spagna, in occasione
del tradizionale omaggio alla statua
dell’Immacolata. «Ti porto Madre», ha
continuato, «tutti i lavoratori, uomini
e donne, e ti affido soprattutto chi, per
necessità, si sforza di svolgere un lavoro indegno e chi il lavoro l’ha perso o
non riesce a trovarlo. Abbiamo bisogno
del tuo sguardo immacolato, per ritrovare la capacità di guardare le persone
e le cose con rispetto e riconoscenza,
senza interessi egoistici o ipocrisie».
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Papa Francesco:
«Prego per chi è
senza lavoro».
Matteo Renzi?
***
Virginia Raggi
a piazza di Spagna
per salutare
Papa Francesco.
Altrimenti si presentava
Ignazio Marino.
***
Grillo: «Ora prendo
una pausa».
La politica è faticosa.
***
Lega, nessun tavolo
sulle leggi elettorali.
Poi chi li sposta?
***
Franceschini
si muove da padrone.
Anche quando
sta fermo.
***
Campidoglio,
polemiche sullo stadio
della Roma.
L’ennesimo calcius belli.