piano triennale dell`offerta formativa

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Transcript piano triennale dell`offerta formativa

INDICE
ISTITUTO COMPRENSIVO “A MANZONI”
83027- MUGNANO DEL CARDINALE (AV)
Via Montevergine n.22
SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Cod.Fisc. 80006890646-Cod.Scuola AVIC864005- Distretto Scolastico n° 30 Tel..081- 5111380
Email:[email protected] [email protected]
www.istitutocomprensivomanzoni.gov.it
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
PTOF 2016-2019
1
INDICE
INDICE
Il PTOF: introduzione
Ide tità dell’Istituto
L’ute za: isog i e aspettati e
Le nostre scuole
Riso se dell’Istituto
La Mission
Gli obiettivi formativi
Il Piano di Miglioramento
L’offe ta Fo ati a
Progettazione didattica
Il Corso ad indirizzo musicale
Verifica e valutazione
Integrazione ed Inclusione
Accoglienza, Continuità, Orientamento
A ea dell’o ga izzazio e
Collaborazioni con il territorio
Attività e progetti
Fabbisogno di risorse umane e materiali
Piano di formazione personale
Piano nazionale Scuola Digitale (PNSD)
P ogetto d’Istituto: Gio hi di u a volta, dal gio o allo spo t
P ogetto QUADRIFOGLIO: Edu a e alla salute
Documentazione allegata
pag. 3
pag. 4
pag. 8
pag. 9
pag. 12
pag. 16
pag. 17
pag. 18
pag. 39
pag. 47
pag. 62
pag. 64
pag. 74
pag. 84
pag. 95
pag. 105
pag. 107
pag. 143
pag. 149
pag. 151
pag. 157
pag. 1 71
pag. 174
2
INDICE
INTRODU)IONE: IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il PTOF
il do u e to fo da e tale ostituti o dell'ide tità ultu ale e p ogettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
edu ati a e o ga izzati a he le si gole s uole adotta o ell'a ito della lo o auto o ia
(art.1, comma 14, L.107/15).
E’ un documento nato con la finalità di mediare le esigenze del territorio con le
finalità educative e gli obiettivi generali proposti dalle Istituzioni; con esso tutto il
personale della scuola si impegna ad erogare un servizio di qualità. Si tratta, pertanto, di
uno strumento che vincola la scuola ad esplicitare la propria offerta e il proprio operato.
Così i teso, il PTOF u patto fo ati o f a l’istituzio e ed i ittadi i e, i ua to tale,
lega il Dirigente scolastico, i docenti, il personale ATA, i genitori e gli Enti pubblici,
o liga doli all’osse a za di di itti e doveri.
Il PTOF in sostanza:
 Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa;
 È oe e te o gli o ietti i ge e ali ed edu ati i dell’Istituto;
 Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale;
 Tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa;
 Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative
professionalità;
 Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rav;
 Elabora il Pote zia e to dell’Offe ta Fo ati a;
 Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale;
 Programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata;
 P ese ta il fa isog o di: posti o u i e di sosteg o dell’O ga i o dell’Auto o ia
potenziamento dell'offerta formativa - del personale ATA.
Nella stesura del PTOF si è tenuto conto dei principali riferimenti normativi in materia
quali il DPR 275/1999, e la L.107/2015., dell’Atto d’i di izzo pe la stesu a del PTOF del
Di ige te “ olasti o , dei isultati otte uti dal appo to di auto alutazio e d’Istituto RAV ,
delle esige ze del o testo te ito iale, delle o sultazio i all’i te o degli O ga i
Collegiali e delle indi azio i del Co siglio d’Istituto.
In sintesi, il PTOF rappresenta lo strumento principale per la condivisione delle scelte
edu ati e, fo ati e e ultu ali, p efisse dall’istituto. U do u e to i ui eso e ide te
che la cooperazione fra Dirigente, docenti, operatori e genitori, è un bene primario al fine
di garantire a tutti gli alunni:
 centralità nel processo di apprendimento
 sviluppo delle competenze
 valorizzazione delle diversità
 maturazione personale
Il PTOF è disponibile: sul sito internet: www.istitutocomprensivomanzoni.gov.it, in formato cartaceo
presso la segreteria.
Per il triennio 2016/2019, è stato elaborato dal Collegio dei Docenti ed approvato con delibera n. 106
dal Co siglio d’Istituto ella seduta del19/01/2016.
3
INDICE
IDENTITA’ DELL’I“TITUTO
L’Istituto Co p e si o “tatale Alessa d o Ma zo i , ato il ° sette
e
,
dall’a o pa e to o il Ci olo Didatti o Ca illo Re zi in seguito a dimensionamento
scolastico. Esso comprende:
 Tre plessi di “ uola dell’I fa zia, e tre plessi di Scuola Primaria, situati nei Comuni di
Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano.
 Due plessi di Scuola Secondaria di primo grado, situati nei Comuni di Mugnano del
Cardinale e Sirignano.
L’i teg azio e osta te t a le s uole, pu el rispetto delle caratteristiche peculiari di
ciascuna, permette il dialogo ed il confronto costante tra i docenti al fine di porre in
elazio e i di e si stili d’i seg a e to e di app e di ento degli alunni, specifici di ciascun
ordine di scuola. Ciò consente di realizzare percorsi educativi in continuità verticale tra
infanzia, primaria e media, in linea con quanto indicato nel presente Piano Triennale di
Offerta Formativa e con quanto previsto dalle Nuove Indicazioni Nazionali.
Le scelte educative che hanno orientato la presente offerta formativa considerano la
"centralità della persona", nella sua singolarità e complessità: i percorsi educativi e didattici si
sviluppano in maniera globale, secondo un curricolo progettato "in verticale" che ha inizio
nella scuola dell'Infanzia e termina nella Secondaria di I grado, ponendo al centro dell'azione
educativa gli aspetti cognitivi, affettivi, relazionali ed etici. Il nostro Istituto propone la
realizzazione di curricoli coordinati, finalizzati a innalzare gli standard di apprendimento e
iglio a e le o dizio i di su esso fo ati o. La s uola dell’i fa zia, la s uola p i a ia e la
scuola secondaria di primo grado si presentano, quindi, con una nuova unità istituzionale che
non vuole essere solo organizzativa e contingente, ma soprattutto progressiva, continuativa e
formativa.
L’Istituto Co p e si o A.Ma zo i i a al o segui e to delle segue ti fi alità:

Attivare, mediante tutte le metodologie possibili, con particolare riguardo a quelle di
natura la o ato iale, l’a uisizio e del sape e e del fa e, uali ele e ti st uttu a ti
l’esse e di ias u allie o, pe l’atti azio e di u p ogetto u ita io, corresponsabilmente
condiviso con le famiglie.

P o uo e e la ost uzio e dell’ide tità pe so ale positiva, cercando di coltivare talenti e
apa ità di ias u o, se o do pe o si u ita i, a he i u ’otti a o ie tati a.

Rispondere ai bisogni del territorio:
1. valorizzandone tutte le risorse, in un rapporto di scambio con il medesimo; innalzando il
tasso di successo scolastico;
2. promuovendo, anche attraverso la strutturazione di relazioni socio-affettive equilibrate,
l’app op iazio e di espe ie ze di o di isio e e o espo sa ilità, utili pe l’Edu azio e
alla cittadinanza, che è obiettivo primario di ciascuna agenzia educativa. Le azioni
fi alizzate all’a uisizio e di o os e ze e o pete ze elati e a Cittadi a za e
Costituzio e sa a o s olte se o do le i di azio i della Legge .
/
.
4
INDICE
. pote zia do l’Edu azio e alla legalità, he esta u is hio reale per la popolazione locale,
abituando i discenti al rispetto delle norme ed avviandoli ad esprimere i propri bisogni in
termini di riequilibrata condivisione dei diritti-doveri, democraticamente intesi.
Per garantire il raggiungimento di tali finalità, saranno adottati i seguenti criteri:
 la flessibilità di tutte le attività didattiche, organizzative, curriculari ed
extracurriculari;
 l’i teg azio e di esse i u o testo di oe e za p ogettuale e di elazio e
ost utti a e fu zio ale dell’Istituto on le comunità locali dei tre Comuni;
 la espo sa ilità di tutti i p ogetti atti ati, ell’a ito della dis ezio alità e
dell’auto o ia di uesto Istituto att a e so il oi olgi e to di tutti i
componenti;
 la trasparenza, la rendicontazione e la pubblicizzazione delle attività svolte e
delle finalità formative conseguite.
 il radicamento al territorio.
Per rispettare in modo qualificato, unitario e consapevole il compito istituzionale di educare,
ist ui e e o ie ta e, l’Istituto ha s elto di i esti e nella formazione dei docenti e utilizza
l’auto o ia, didatti a e di i e a, pe
iglio a e, p o a e, o ito a e etodologie
spe ifi he, ell’otti a delle o ità he le nuove norme prevedono, elaborando progetti
interni, accogliendo parimenti quelli esterni, in linea con la propria visione pedagogica,
culturale e didattica.
I pa ti ola e, l’Istituto ha ade ito e intende aderire ai Piani PON FERS , grazie ai quali sono
stati realizzati laboratori informatici, linguistici multimediali, scientifici e musicali e ai Piano
PON FSE che hanno permesso la realizzazione di corsi di formazione per innalzare le
competenze informatiche dei docenti e di corsi per gli alunni mirati a innalzare le
competenze in lingua madre, in matematica e nelle lingue straniere.
5
INDICE
CONTESTOSOCIO–AMBIENTALE
Il bacino complessivo di utenza è di circa 10.200 persone, di cui 5.300 abitanti in Mugnano
del Card.le. I tre nuclei, facenti parti della Comunità Montana Zona Vallo di Lauro e
Baianese, anche se logisticamente molto vicini, conservano la loro identità e le loro
peculiarità. In tutto il territorio diffusa u ’e o o ia ista: l’atti ità ag i ola (nocciole e
ulivo) che è in continua recessione, ad essa si affia a o l’a tigia ato e la pi ola impresa
(lavorazione insaccati e commercio del legno), oltre ad una fascia del terziario soprattutto
a livello impiegatizio e professionistico. Da oltre un secolo, nel territorio hanno trovato
sede sia il Liceo Classico, ora non più esistente, sia il Liceo Scientifico e ciò ha determinato
la formazione di una borghesia abbastanza sensibile e aperta agli interessi culturali e la
presenza di una borghesia di tipo imprenditoriale legata alle numerose industrie
alimentari, molto attenta alle esigenze del mondo del lavoro che offre occupazione,
impiegando soprattutto manodopera femminile.
Non manca il fenomeno del pendolarismo soprattutto nel settore del terziario, legato alla
libera professio e e all’i piego, he os illa f a i poli di A elli o, Nola e Napoli. É tutto a
p ese te l’allo ta a e to di fo ze la o ati e dal u leo fa ilia e e so a ie zo e d’Italia,
e t e idotto il fe o e o dell’e ig azio e e so i Paesi eu opei. La popolazio e
scolastica è comunque in diminuzione a causa del più ampio fenomeno del decremento
demografico, anche se negli ultimi anni si registra un aumento di residenti a causa del
trasferimento di nuclei familiari che provengono dalla provincia di Napoli, infatti Mugnano
del Cardinale, Quadrelle e Sirignano si trovano in una zona di confine fra le due province e
l' aria fine, la tranquillità imperante, la vicinanza con il capoluogo di regione e i costi
abitativi possibili ne hanno fatto una residenza ideale per molti napoletani. E’ p ese te
una fascia della popolazione che presenta disagio sociale e un livello culturale pertanto
medio – basso e si denota la mancanza di una progettualità in campo sociale che ha
alimentato una serie di problematiche quali ad esempio:
•
la a a za o l’i suffi ie za di st uttu e adeguate;
•
difficoltà occupazionali;
•
difficoltà a riconoscere una propria identità nel contesto sociale locale .
6
INDICE
Oggi i Paesi offrono testimonianze storiche di epoche lontane, ma anche presenza di nuovi
fermenti rappresentati da varie associazioni culturali, pro-loco, associazioni teatrali, associazioni
sportive, cooperative operanti ell’a ito del Piano di zona. In particolare il Comune di Mugnano
del Cardinale presenta un centro storico con le antiche residenze gentilizie di Palazzo Doria e delle
Case Pecchi e Marchesale, di grande interesse sono il Convento di S. Pietro a Cesarano e il
Santuario di Santa Filomena che è meta di numerosi pellegrinaggi, esso risale alla metà del 600 ed
è nato per custodire le reliquie della martire. Il paese di Sirignano presenta nel centro storico un
palazzo feudale, conosciuto come palazzo Caravita, il palazzo è una massiccia costruzione in stile
eogoti o he hiude pe l’i te a lu ghezza il lato est di uella he u te po e a la piazza
principale del paese e che non a caso è intitolata alla principessa Rosa (prima moglie del Caravita).
Risale all'epoca normanna l'antico borgo di Quadrelle, sito dove ora sorge il Palazzo baronale dei
Pagano, l'edificio comprende un giardino pensile con alberi secolari e fontane.
Nelle vicinanze dei tre comuni sicuramente va considerato il centro di Avella con la sua importante
testi o ia za a heologi a. L’A ea A heologi a o p e de o u e ti fu e a i di epo a
o a a. I lo alità “. Piet o si t o a l’A fiteat o, t a i più a ti hi della Ca pa ia. Nell’edifi io della
“op i te de za ’ il Museo A heologi o-Antiquarium, con reperti dal Neolitico al Romano.
Palazzo Caravita Sirignano
palazzo Pagano Quadrelle
Santuario di Santa Filomena Mugnano del Cardinale
Area Archeogica della Necropoli Monumentale di Avella
7
INDICE
L’UTEN)A: BI“OGNI E A“PETTATIVE
La ealtà te ito iale, i ui l’Istituto ope a, a ifesta l’e e ge e di isog i fo
necessario corrispondere con interventi compensativi e mirati.
ati i a ui
Bisogni formativi emergenti:









Diffusa richiesta educativa o delega dei genitori alla scuola.
Mancanza di punti di riferimento
Demotivazione
Difficoltà nella condivisione dei valori
Mancanza di una consapevole conoscenza di sè
Tendenza dei ragazzi a sottovalutare l'impegno personale
Carenza di autostima
Apprendimento passivo
Difficoltà nell'uso delle diverse forme di comunicazione, derivante anche dall'uso passivo
dei modelli proposti dai mass-media
 Aumento di minori con difficoltà di apprendimento o con problemi comportamentali
 Difficoltà nelle relazioni con gli altri
La scuola rappresenta l’u i o luogo i ui tutti i i o i, fa iulli e p eadoles e ti, posso o
stare insieme, condividendo esperienze di vita reale, affettiva e culturale; essa perciò accoglie
le sopraindicate istanze, promuovendo percorsi unitari personalizzati, proprio nella
prospettiva di una educazione alla cittadinanza, quale premessa ad una più diffusa
educazione alla legalità.
Il ruolo della scuola di e ta i dispe sa ile al fi e di ga a ti e la ost uzio e di u ’ide tità
pe so ale e so iale dell’individuo. Per tale scopo, è necessario che la scuola abbia la capacità
di guardare al contesto in cui è collocata, alle sue problematiche, al fine di educare i giovani al
successo sociale, indicando loro le mete da raggiungere e aiutandoli a dare forma ad una
coscienza civica.
A prescindere dal ceto di provenienza, i bisogni dei genitori sono sempre più indirizzati verso una
elevata qualità dell'offerta formativa.
In particolare, le aspettative dei genitori condivise dai docenti sono:
che il livello di maturazione personale raggiunto consenta agli studenti di
rapportarsi positivamente e costruttivamente con gli altri, in riferimento a diversi contesti
sociali di interazione;
che la formazione complessiva acquisita sia funzionale al rafforzamento dell'identità
personale e sia strumento positivo di relazione con l'ambiente circostante .
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INDICE
LE NOSTRE SCUOLE
SCUOLE PRIMARIE
SCUOLA PRIMARIA



MUGNANO VIA MONTEVERGINE 22
TEL. 081 5111380
SIRIGNANO VIA D. ACIERNO 1
TEL. 081 5112441
QUADRELLE VIA ALDO MORO
TEL. 081 5111049
FUNZIONA 6 GIORNI A SETTIMANA
DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 13,30
FUN)IONA DALLE ORE ,
ALLE ORE
,
, DAL LUNEDI’ AL
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INDICE
“CUOLE DELL’INFAN)IA



MUGNANO
QUADRELLE
SIRIGNANO
FUN)IONA
SCUOLE DELL’ INFAN)IA
VIA DEGLI INNOCENTI
TEL. 081 5112006
VIA L. AURICCHIO
TEL. 081 18585591
VIA D. ACIERNO
TEL. 081 5111441
GIORNI A “ETTIMANA DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 16,30
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INDICE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCUOLA SUPERIORE DI PRIMO GRADO
MUGNANO VIA MONTESSORI 1
TEL. 081 8257262
SIRIGNANO VIA D. ACIERNO 1
TEL. 081 5111773
FUNZIONA 6 GIORNI A SETTIMANA
DALLE ORE 8,15 ALLE ORE 13,15
CORSO AD INDIRIZZOMUSICALE: 2 RIENTRI A SETTIMANA
IN ORARIO POMERIDIANO (presso la sede di Mugnano)
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INDICE
RI“OR“E DELL’I“TITUTO
Scuola
dell’I fa zia
Mugnano del
Cardinale (Av)
Totale Alunni 79
Sezioni n. 4
Risorse professionali
Docenti n.9
Docenti di Religione n.1
Collaboratori Scolastici n.2
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n.4
Locale mensa n.1
Palestra n.1
Cucina n.1
Scuola Primaria – Mugnano
del Cardinale (Av)
Totale Alunni 266
Classi n. 13 Corsi n.3 per 1^, n.2 per 2^,n.3 per 3^, 4^ e 5^
Risorse professionali
Docenti n.22
Docenti di Religione n.2
Collaboratori Scolastici n. 3
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n. 14
Aula docenti n. 1
Auditorium n.1
Laboratorio scientifico n.1
Palestra n.1
Laboratorio informatico n.1- Laboratorio multimediale n. 1 - LIM n.5
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INDICE
Scuola Secondaria di 1°
Mugnano del Cardinale (Av)
Totale Alunni 168
Classi n. 9
Corsi n.3
Risorse professionali
Docenti n. 25
Docenti di Religione n. 1
Collaboratori Scolastici n2
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n. 9
Laboratorio informatico mobile n.1
LIM n.10
Campetto per le attività sportive n. 1
Salone per le riunioni n. 1
Scuola dell’I fa zia – Sirignano (Av)
Totale Alunni 52
Sezioni n. 2
Risorse professionali
Docenti n.4
Docenti di Religione n.1
Collaboratori Scolastici n. 2
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n.2
Locale mensa n.1
Cucina n.1
Salone n.1
Area cortiliva attrezzata n.1
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INDICE
Scuola Primaria – Sirignano (Av)
Totale Alunni 79
Classi n. 5
Corsi n.1
Risorse professionali
Docenti n.10
Docenti di Religione n. 1
Collaboratori Scolastici n.2
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n. 5
Palestra n.1
Laboratorio informatico mobile n.1
LIM n.4
Salone n.1
Scuola Secondaria di 1° – Sirignano (Av)
Totale Alunni 111
Classi n.6 Corsi n.2
Risorse professionali
Docenti n. 15
Docenti di Religione n. 1
Collaboratori Scolastici n. 2
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n. 6
Palestra n.1- Mensa n.1- Laboratorio Scientifico n. 1
Laboratorio informatico n.1- LIM n.4 - Salone n.1
14
INDICE
“ uola dell’I fa zia – Quadrelle (Av)
Totale Alunni 43
Sezioni n. 2
Risorse professionali
Docenti n.4
Docenti di Religione n.1
Collaboratori Scolastici n.2
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n.2
Locale mensa n.1
Palestra n.1
Cucina n.1
Scuola Primaria – Quadrelle (Av)
Totale Alunni 82
Classi n. 5 Corsi n.1
Risorse professionali
Docenti n. 12 - Docenti di Religione n. 1
Collaboratori Scolastici n.2
Risorse strutturali
Aule per le attività didattiche n. 5
Locale mensa n.1
Palestra n.1 – Salone n. 1
Laboratorio informatico n.1 laboratorio scientifico n.1 - LIM n.4
15
INDICE
LA MISSION
I FUTURI TRAGUARDI ORGANIZZATIVI ED AMMINISTRATIVI
Negli ultimi anni, grazie ad uno strutturato progetto di crescita e alla professionalità di tutto il
pe so ale della s uola, l’istituto ha aggiu to u
uo li ello di o ga izzazio e i te a
(amministrativa e didattica) testimoniato da un sensibile migliora e to dell’effi a ia delle atti ità
svolte. Il nostro intento è quello di continuare a migliorare costruendo condizioni favorevoli per
ottenere risultati qualitativamente migliori sul piano organizzativo, amministrativo e didattico
attraverso:
•
•
•
•
•
•
Accoglienza di chi entra nella scuola, sia alunno, sia operatore scolastico o genitore, deve
sentirsi ben voluto in quanto persona, in sé portatrice di valori, risorsa ed arricchimento
per gli altri.
Valorizzazione della flessibilità orizzontale (interna a ciascun ordine di scuola) e verticale
t a i a i o di i di s uola pe s iluppa e l’effi a ia edu ati a att a e so la continuità
didattica dei curricoli da 3 a 14 anni (esempi/paradigmi: giochi matematici, certificazioni
li guisti he, il uotidia o d’Istituto, coro di Istituto).
Adozione di una didattica di promozione delle potenzialità di ciascun alunno, con
atte zio e ai isog i edu ati i spe iali, alla plu alità delle i tellige ze e all’e ologia dello
sviluppo.
Atte zio e all’orientamento in ordine al riconoscimento negli studenti delle proprie
inclinazioni per una consapevole scelta del più appropriato percorso di studio da seguire al
termine del primo ciclo di istruzione.
Attenzione alla professionalità di ogni docente favorendo e sostenendo la progettazione di
percorsi di formazione .
Trasparenza dei risultati: rivedere la struttura e l’a ti olazio e del POF, o particolare
atte zio e all’i di iduazio e ed a alisi dei isog i e alle elati e isposte o ga izzati e;
a plia e i se izi offe ti all’ute za att a e so il sito e ; estitui e agli ute ti i isultati delle
indagini che li coinvolgono nonché i risultati otte uti dall’Istituto ua do le
o os e ze/ o pete ze degli allie i so o alutate dall’INVAL“I es. P o e azio ali Esa i
di Stato) o tramite protocolli europei (es. certificazioni linguistiche).
16
INDICE
GLI OBIETTIVI FORMATIVI
T a gli o iettivi fo
prioritari :
ativi i di ati dalla Legge
/
, l’I.C. Ma zo i ha i dividuato o e
 valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con riferimento all'italiano
o h all’i glese ad alt e li gue dell'UE
 potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
 sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
 potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
 prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo
studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati
 promozione della salute dei ragazzi, intesa come stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale, attraverso il potenziamento delle discipline motorie e lo sviluppo di
comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento
all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo
studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica
 educazione alla cittadinanza democratica(attraverso la valorizzazione dell'educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e
della consapevolezza dei diritti e dei doveri)

diffusione e potenziamento la cultura e la pratica musicale e artistica

impegno a definire un efficiente sistema di orientamento

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, apertaal territorio e in
grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità
locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.
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INDICE
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le
atti ità, i p ogetti e gli o ietti i i se iti el Pia o dell’Offe ta Fo ati a T ie ale esse do e pa te
i teg a te e fo da e tale; esso app ese ta la politi a st ategi a dell’Istituzio e pe
i t ap e de e u ’azione di Qualità, sulla base delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di
processo emersi dal RAV. Si articola fondamentalmente in due sezioni:
a) Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo , la valutazione della rilevanza degli
obiettivi di processo, e gli effetti delle azioni di miglioramento a medio e lungo termine.
b) Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi: indicazione delle azioni previste per
raggiungere gli esiti indicati nel RAV, le risorse umane impiegate e i risultati attesi per ciascuna
azione. Sono inoltre previste azioni di monitoraggio e di regolazione dei processi in itinere.
La struttura così definita sarà la base di partenza per la definizione dei Progetti di Miglioramento
specifici di ogni area di processo e declinati ad inizio di ogni anno scolastico sulla base delle
e ifi he e alutazio e s olte pe pote aggiu ge e ell’a o del t ie io i T agua di defi iti el
RAV.
Ogni processo terrà conto del ciclo di miglioramento continuo della qualità ovvero il Ciclo P.D.C.A.
(Plan – Do – Check – Act) di Deming.
Si rimanda al RAV (pubblicato sul portale Scuola in chiaro del MIUR) pe ua to igua da l’a alisi
del o testo i ui ope a l’istituto, l’i e ta io delle iso se ate iali, fi a zia ie, st u e tali ed
umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei
processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di
partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi (di
lungo periodo) e Obiettivi di processo (di breve periodo).
PRIORITÀ E TRAGUARDI (di lungo periodo)
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati delle prove
Standardizzate nazionali
DE“CRI)IONE DELLA PRIORITA’
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Rafforzamento delle competenze
di base degli studenti in italiano
e matematica
Allineare la quota di studenti
collocati nei livelli 1 e 2con la media
regionale e avvicinarsi a
quella nazionale entro il 10%.
Ridurre la varianza tra classi e plessi
Nei risultati di matematica ed
italiano
Ridu e l’i di e di a ia za dei
risultati delle prove INVALSI
tra i plessi e tra le classi,
allineando i valori alla media
regionale e nazionale .
Maggiore integrazione dei
progetti extra curricolari con il
curricolo e monitoraggio della
ricaduta degli interventi.
Somministrazione di prove comuni
e compiti autentici per classi
parallele
Avviare un monitoraggio
sistematico dei risultati degli
studenti nei successivi percorsi
di studio
Organizzare interventi di recupero
adeguati ed efficaci
Risultati a distanza
Elaborare
prove
disciplinari
interdisciplinari comuni e condivise
basate su compiti autentici
Rilevazione degli esiti degli alunni nei
segmenti successivi: secondaria di 1°
e secondaria di 2°
18
INDICE
Sviluppare le competenze trasversali
degli alunni e la capacità di orientarsi
Migliorare
le
pratiche
di
orientamento in uscita con iniziative
e progetti pertinenti
OBIETTIVI DI PROCESSO (di breve periodo)
AREA DI PROCESSO
DE“CRI)IONE DELL’OBIETTIVO DI PROCE““O
Curricolo, progettazione e valutazione
Avviare la programmazione per competenze
e l’adozio e di p o e aute ti he e di u i he
valutative in classi terminali di scuola
primaria/secondaria
Ambiente di apprendimento
Continuità e orientamento
Adottare u p oto ollo d’Istituto di p o e
autentiche per la verifica delle acquisizione
delle competenze
Elaborazione di prove disciplinari comuni
nella secondaria , adozione di criteri comuni
di valutazione
Promuovere la partecipazione dei docenti a
corsi di aggiornamento per lo sviluppo di
nuove competenze professionali
Documentare e diffondere le buone pratiche
educative e il materiale prodotto dai docenti
in merito alle nuove metodologie didattiche
Progettare e realizzare attività di recupero
più motivanti
Creare ambienti di apprendimento inclusivi
Progettare prove di verifica nelle classi ponte
da parte dei due ordini di scuola
Monitorare e documentare i risultati delle
prove di ingresso e di uscita
Monitorare i risultati delle proprie azioni di
orientamento
Monitorare i risultati a distanza sia del primo
biennio della scuola secondaria di 2°
(obbligo), sia del corso completo
Nell’a o s olasti o
/ le azioni di miglioramento con cui si intendono raggiungere gli
obiettivi prefissati e descritti nel RAV sono le seguenti:
1. Elaborazione di rubriche di valutazione e di prove di valutazione autentica per le classi
terminali della scuola primaria e secondaria.
2. Monitorare i risultati delle proprie azioni di orientamento e consolidare i rapporti con le
altre scuole del territorio al fine di monitorare il percorso di studi dei propri allievi.
3. Favorire la formazione dei docenti su temi quali la valutazione e la progettazione sia a
livello collegiale che di gruppo d'interesse (dipartimenti).
Il presente PdM intende perseguire lo sviluppo professionale dei docenti e la gestione strategica
delle iso se u a e e ate iali dell’I.C. edia te la fo azio e, l’aggio a e to e la condivisione
19
INDICE
di esperienze e buone pratiche, con conseguenti ricadute dirette, sui docenti stessi, e indirette,
sugli alunni, riguardo i processi di insegnamento-apprendimento, innovando, supportando,
migliorando gli esiti degli studenti stessi.
Nell’a o s olasti o
/
verranno intensificate le azioni di miglioramento già previste per
l’a o s olasti o
/
. I fatti l’o ietti o uello di:
1. Aumentare il numero di prove autentiche previste per le classi terminali della Scuola
Primaria e Secondaria di 1° grado, la cui valutazione sarà effettuata sempre con
l’ela o azio e di u i he alutati e.
2. Somministrare a tutti gli alunni (per classi parallele) della Secondaria di 1° grado prove
comuni, una durante il primo quadrimestre e una durante il secondo quadrimestre. Per la
valutazione di tali prove gli insegnanti utilizzeranno indicatori di valutazione comuni.
3. Intensificare il monitoraggio a distanza (orientamento) e approfondire i rapporti con le
altre scuole del Territorio.
4. Intensificare la formazione dei docenti sui temi quali la valutazione e la progettazione sia a
livello collegiale he di g uppo d’i te esse dipa ti e ti).
5. Attraverso queste azioni si mira a migliorare sempre di più le competenze dei docenti con
la formazione e la condivisione delle esperienze e gli esiti degli alunni.
Per ottenere ciò sono o fe ate a he pe l’a o s olasti o
/
tutte le azio i p e iste
nei due progetti del PdM.
Composizione del Nucleo Interno di Valutazione e Miglioramento
Nome e Cognome
Ruolo ell’o ga izzazio e
Ruolo nel Gruppo di Miglioramento
scolastica
Luigia Conte
Dirigente Scolastico
Responsabile del PdM
Annunziata Canonico
F.S. Area 1
Elaborazione PdM e supporto al DS
Responsabile della valutazione
Responsabile delle azioni di miglioramento
Simona Passalacqua
F.S. Area 3
Elaborazione PdM e supporto al DS
Referente attività riguardanti la progettazione
del Cu i olo Ve ti ale dell’I.C. s uola edia
Responsabile delle azioni di miglioramento
Alfredo Canarino
F.S. Area 1
Referente attività riguardanti la progettazione
del Cu i olo Ve ti ale dell’I.C. s uola p i a ia
Responsabile delle azioni di monitoraggio del
piano di miglioramento
Docente scuola dell'Infanzia
Referente attività riguardanti la progettazione
del Curricolo Verticale per la scuola
dell'Infanzia
Docenti scuola primaria
Gruppo di ricerca azione per la progettazione
unità di apprendimento per competenze,
compiti autentici , attività riguardanti la
continuità tra le classi ponte, monitoraggio
CollaboratoriD.S.
Referenti atti ità igua da ti l’o ie ta e to
Mautone Rosanna
Acierno Annunziata,
Canonico Sofia, Masucci
Angela, Masucci Fortuna
Nappi M.Virginia,
Perna Rosa
Bocchino F.Raffaela
Rozza Simone
Colucci Bernando
20
INDICE
VALUTAZIONE DELLA RILEVANZA DELLE AZIONI
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è stata compiuta una stima
della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo è stato attribuito un valore di fattibilità e uno di impatto,
determinando una scala di rilevanza. La stima dell' impatto implica una valutazione degli effetti
che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine perseguire l'obiettivo descritto. La stima
della fattibilità valuta le reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse
umane e finanziarie a disposizione.
Si possono considerare i punteggi da 1 a 3 come segue:
0=nullo; 1=poco; 2=abbastanza; 3=alto
Obiettivi di processo
Fattibilità (0-3)
Impatto (0-3)
0=nulla
1=poco
2=abbastanza
3=alto
0=nulla
1=poco
2=abbastanza
3=alto
Avviare la
programmazione per
o pete ze e l’adozio e
di prove autentiche e di
rubriche valutative in
classi terminali di scuola
primaria/secondaria
Introdurre prove di
valutazione
standardizzate e per classi
parallele nella scuola
primaria
3 (alto)
3 (alto)
3 (alto)
Alta
Promuovere la
partecipazione dei
docenti a corsi di
aggiornamento per lo
sviluppo di nuove
competenze
professionali e
sulle metodologie per la
didattica inclusiva di
alunni DSA e BES
3(alto)
3 (alto)
Alta
Monitorare e
documentare i risultati
delle prove di ingresso e
di uscita
Monitorare i risultati
delle proprie azioni di
orientamento
Progettare prove di
verifica nelle classi
ponte da parte dei
docenti dei due ordini di
scuola
3 (alto)
3 (alto)
Alta
3 (alto)
2 (abbastanza)
Media
3 (alto)
3 (alto)
Rilevanza
dell’i te ve to
3(alto)
Alta
Alta
21
INDICE
Monitorare i risultati a
distanza sia del primo
biennio della scuola
secondaria di 2° (obbligo),
sia del corso completo
3 (alto)
3(alto)
Alta
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Effetti
Azioni
previste
Formazione
su prove
autentiche
Effetti positivi
Effetti negativi
Effetti positivi
Effetti negativi
all’i te o della
scuola a medio
termine
all’i te o
della scuola a
medio termine
all’i te o
della scuola a
lungo termine
all’i te o della
scuola a lungo
termine
Progettazione
didattica condivisa.
Partecipazione
passiva di
alcuni docenti
Presenza
stabile di
alcuni docenti
competenti che
possano
guidare i
colleghi nuovi o
inesperti
Mancanza di
apertura a nuove
sollecitazioni
Linguaggio
comune.
Formazione
su didattica
e
valutazione
Sviluppo di
competenze
nei docenti
modesta
ricaduta
nella didattica
Implementare la
valutazione per
competenze
Non
coinvolgimento
dei docenti
Successo
formativo
per
competenze-
Commissioni
di lavoro
miste tra i 2
ordine di
scuola
per
elaborazione
compiti
autentici
su classi
parallele
con
particolare
attenzione
alle classi
ponte
Controllo
degli esiti a
distanza
Confronto tra
docenti di ordine
diverso di scuola
Formazione più
equilibrata delle
classi
Valutare la
propria
azione
formativa
Non
trasferimento
delle
informazioni ai
nuovi docenti
Modesta
ricaduta nella
didattica
Consuetudine
consolidata di
Passaggio del
pacchetto di
prove senza
confronto
inizialeintermedio e
finale
u ’effetti a
condivisione
fra classi
parallele
Mancanza di
una valutazione
critica sugli esiti
Stabilire un
confronto
stabile con le
scuole di 2°
grado
Scarso
interesse
da parte
dei
docenti
22
INDICE
LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Azione n. 1
Indicazioni e titolo del
progetto
Responsabile del
progetto
Referente del progetto
Data di inizio e fine
Pe o so formativo di ricerca-azione sulla Didattica delle
competenze
Dirigente Scolastico - Annamaria Labruna
Prof.ssa Annunziata Canonico
GENNAIO 2016 – GIUGNO 2016
La pianificazione (PLAN)
Relazione tra la linea
strategica del Piano e
del Progetto
Il problema da risolvere è un cambiamento radicale delle modalità di
progettazione e di attuazio e dell’i te e to didatti o da pa te dei
docenti. Finora, pur avendo lavorato per gruppi (dipartimenti, classi
pa allele e, ui di, ell’otti a della o di isio e di pe o si o u i,
l’atte zio e
stata fo alizzata sul aggiu gi e to di o ietti i
prettamente disciplinari da parte degli alunni.
Non è quello che ci viene richiesto dalla società (vedi anche gli accordi
Eu opei sugli o ietti i dell’Ist uzio e/fo azio e ,
sop attutto
quello di cui hanno bisogno i nostri alunni. Occorre agire, invece, in
termini di sviluppo delle competenze, soprattutto di quelle chiave. Le
I di azio i del
i spi go o a pe sa e ad u a s uola i lusi a,
che diffonda le competenze irrinunciabili di cittadinanza, che si attivi
verso tutte le diversità (che non devono diventare disuguaglianze),
che fornisca ai ragazzi gli strumenti per imparare a vivere nella
o plessità. Le dis ipli e, ui di, de o o esse e o side ate hia i di
lettu a i te p etati e , o u a pa ti ola e atte zio e alle lo o
interconnessio i, piuttosto he alle lo o di isio i .
Il cambiamento richiesto è significativo ed i docenti vanno
accompagnati a gestire le difficoltà e le ansie, ma anche le
opportunità connesse a tale innovazione.
Poiché possiamo contare su alcuni docenti preparati dal punto di vista
etodologi o, l’azio e di iglio a e to igua da l’utilizzo degli stessi
in gruppi di lavoro per la formazione altri docenti per
l’i ple e tazio e di u u i olo di Istituto asato sulle o pete ze.
“i t atta di u ’azio e di iglio a ento che afferisce al Processo chiave
dell’Istituzio e, uello delle Didatti he , a si ollega o tutti gli
altri Processi chiave in quanto:
1)
Intende utilizzare i risultati della ricerca educativa nella
didatti a, i e e ta do la diffusio e dell’i o azio e etodologi a
ell’Istituto;
2)
Può ragionevolmente migliorare i risultati degli apprendimenti
degli alu i o ietti i dell’Istituto e di iascuna scuola), con un
passaggio dalle conoscenze alle competenze, necessarie per tutto
l’a o della ita;
23
INDICE
Relazione tra la linea
strategica del Piano e
del Progetto
3)
diffo de la p ati a del la o o oope ati o a he all’i te o dei
do e ti, sti ola do la eati ità e l’i iziati a del pe so ale. Questo
può favorire l’alli ea e to degli o ietti i i di iduali di ias u
docente con quelli della scuola.
Poiché il processo sotteso a questo importante cambiamento
necessita di azioni che si sviluppano in un periodo lungo, abbiamo
pensato di limitare questa azione di miglio a e to all’atti azio e di
un gruppo di lavoro, composto dai docenti delle classi terminali della
s uola dell’i fa zia, p i a ia e se o da ia. Tale atti azio e stata
preceduta, nei precedenti anni scolastici, da incontri di formazione
sulla didattica per competenze e sulle mappe concettuali rivolti a
docenti della scuola interessati ad un percorso di ricerca-azione in
Rete, con altre 4 scuole della provincia di Avellino, per le azioni di
a o pag a e to alle I.N.
. Il materiale prodotto dalla nostra
ete I.D.E.E. i RETE
stato pu li ato o li e e pe ta to eso
accessibile a tutti. Quest’a o la ete si i o a e p e ede la
partecipazione di un gruppo di ricerca azione che sperimenterà sulla
didatti a del o pete ze o l’ausilio di u fo matore esperto.


Pianificazione
Obiettivi operativi






Indicatori di
valutazione




Individuare docenti interni esperti che vadano a costituire il gruppo
di ricerca azione e la formazione dei docenti neofiti.
Costituzione di un gruppo di lavoro coordinato da docenti
esperti(tutor) e docenti dei tre ordini di scuola.
Avviare la progettazione di prove autentiche e di rubriche
valutative
nelle
classi
terminali
di
scuola
infanzia/primaria/secondaria
Documentare e diffondere le buone pratiche educative e il
materiale prodotto dai docenti in merito alle nuove metodologie
didattiche
Percentuale degli alunni che si posizionano nel livello medio-alto
degli apprendimenti (invalsi e prove strutturate interne).
Percentuale di alunni che raggiungono una valutazione
soddisfacente nei compiti autentici.
Numero di docenti dei vari ordini di scuola coinvolti nel lavoro della
commissione.
Percentuale degli insegnanti che sviluppano una didattica di tipo
laboratoriale anche att a e so l’utilizzo delle TIC.
Numero di aree disciplinari coinvolte negli interventi (italiano,
storia, geografia, scienze, matematica, tecnologia, arte e immagine
etc.)
Elaborazione di compiti autentici da somministrare per classi
parallele, sia per la scuola secondaria che per quella primaria, per la
valutazione delle competenze acquisite.
Elaborazione ed utilizzo da tutti i docenti di una griglia di
valutazione comune, in modo da uniformare i criteri utilizzati per
l’att i uzio e dei giudizi di alutazio e.
Tabulazione esiti delle prove somministrate agli alunni
24
INDICE
Insegnanti così suddivisi:
Risorse umane
necessarie
Destinatari del
progetto
(diretti ed indiretti)








Docenti FF.SS.
Gruppo di ricerca azione progetto IDEE IN RETE
Gruppo di ricerca azione docenti scuola primaria e secondaria
Docenti sezioni infanzia bambini 5 anni
Esperto formatore
Do e ti dell’Istituto i pa ti ola e ui ta s uola p i a ia e lassi
terze scuola secondaria)
Alu i delle s uole dell’Istituto
Do e ti e alu i delle s uole dell’i fa zia i o ti uità o il ost o
Istituto
La realizzazione (DO)


Descrizione delle
principali fasi
di attuazione








Descrizione delle
attività per la
diffusione del progetto
Descrizione delle
azioni del
monitoraggio

Identificazione dei docenti esperti, acquisizione delle disponibilità
degli stessi e costituzione del Gruppo di lavoro.
Individuazione degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da
seguire;
Esa e dei do u e ti essi a disposizio e dall’Istituto e s elta dei
documenti da utilizzare nel gruppo di lavoro;
Formazione con esperti e a livello collegiale (progetto IDEE in RETE)
Pianificazione di tre incontri di formazione con i docenti neofiti a
cura dei docenti esperti
Produzione del materiale
Somministrazione delle prove;
Tabulazione delle prove; Questionari di gradimento;
Disseminazione e documentazione.
Presentazione del Progetto nei Consigli di classe/interclasse,
intersezione, nei Dipartimenti disciplinari con comunicazione scritta
del Dirigente Scolastico e nel Collegio Docenti(con proiezione di
slide)
Invio dei prodotti finali a tutti i docenti e presentazione, a cura dei
gruppi di lavoro, in sede di Collegio dei Docenti.
Predisposizione di verbali in ciascuna delle riunioni dei gruppi che
prevedono le seguenti voci:
 Presenti, o.d.g., azioni intraprese, argomenti trattati, sviluppo degli
argomenti, valutazione e riesame.
 Esame periodico (non oltre 15 gg dalle riunioni) dei verbali da parte
del Responsabile del progetto, con eventuale richiesta di
informazioni/integrazioni ai coordinatori dei gruppi;
 Restituzione ai gruppi delle rilevazioni effettuate;
 Raccolta finale del materiale prodotto (verbali, rilevazioni
effettuate, risposte ricevute) per un riesame complessivo del
progetto.
25
INDICE
Target
Note sul monitoraggio
Modalità di revisione
delle azioni
Realizzazione di tre proposte di compiti autentici e rubriche valutative,
comprendenti le competenze da sviluppare, i contenuti, le metodologie
e le modalità di verifica degli apprendimenti.
Gli incontri programmati da parte del Gruppo di Miglioramento sono
finalizzati non solo a monitorare lo stato di avanzamento delle singole
attività, ma anche a una diversa declinazione della tempistica e
dell’app o io o plessi o alla lu e di e e tuali e ide ze he do esse o
rendere necessaria la ridefinizione del processo di miglioramento.
Il TdM, a conclusione del Progetto ed entro la fine di giugno effettuerà
le seguenti azioni per la revisione del Progetto stesso, ai fini del
miglioramento:
1. Valutazione della coerenza e integrazione tra tutti gli interventi
messi in campo in un'ottica multidimensionale dei problemi
organizzativi e gestionali;
2. Valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target, indicando le
possi ili ause dell’e e tuale o aggiu gi e to degli o ietti i;
3. Valutazione delle modalità di lavoro dei gruppi, in rapporto ad
efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi, presenza costante dei
docenti, suddivisione equa e condivisa del lavoro, rispetto delle
scelte operate in partenza; rapporti tra gruppi e con il Dirigente
Scolastico; utilizzo delle osservazioni e delle proposte inviate dai
docenti) ;
4. Valutazione delle azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi
di attuazione e di restituzione delle osservazioni ai gruppi, efficacia
delle comunicazioni);
5. Valutazione delle modalità utilizzate per comunicare le varie fasi
del P ogetto e dell’effi a ia di tali odalità o os e za da pa te di
tutti i docenti del Progetto, nr. di contributi inviati durante la
stesura dei materiali, nr. di osservazioni effettuate in itinere e nelle
riunioni finali).
6. Valutazione del grado di soddisfazione di tutti gli attori coinvolti
nella realizzazione del Progetto.
Quanto emerso dalle valutazioni sopra indicate verrà riportato in un
verbale, che verrà spedito a tutti i docenti e discusso in sede di Collegio
dei Docenti. Le proposte di miglioramento che verranno indicate, sia dal
TdM che dal Collegio dei Docenti, Le proposte di miglioramento che
verranno indicate, sia dal TdM che dal Collegio dei Docenti verranno
riesami ate all’i izio del p ossi o a o s olasti o, pe esse e attuate,
se fatti ili, già el o so delle p ossi e azio i. D’alt a pa te, il Pia o
previsto non si conclude a giugno, ma prevede azioni successive
(attuazione dei Curricoli, sperimentazione di Unità di apprendimento,
ecc) che dovranno essere nuovamente indicate in un ulteriore Piano di
Miglioramento.
26
INDICE
Criteri di
miglioramento
Descrizione delle
attività di diffusione
dei risultati
Note sulle possibilità
di implementazione
del progetto
Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in
precedenza:
 Aggregazione di tutte le proposte raccolte in base alla rilevanza per
l’Istituto, al olata i appo to al o t i uto he og i i iziati a dà
agli o ietti i st ategi i o Fatto i C iti i di “u esso e all’i e e za di
ognuna di esse con i Processi Chiave.
 Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in
termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di
autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di
realizzazione.
I risultati verranno diffusi internamente, tra tutto il personale docente,
con le modalità sopra già riportate.
Saranno inoltre diffusi:
 I sede di Co siglio d’Istituto, a he att a e so la partecipazione
diretta del Responsabile del Progetto ad una riunione dello stesso
Organo dedicata al tema specifico.
 In sede di Assemblea dei genitori degli alunni, ad ottobre prossimo,
a cura dei docenti di ciascuna classe;
 Sul sito web
Olt e alla p ose uzio e e all’a plia e to atu ale utilizzo delle
prove per le classi iniziali e intermedie e altre discipline) il Progetto può
trovare implementazione con Altre sperimentazione di Unità di
Apprendimento costruite con modalità e strumenti condivisi ecc).
27
INDICE
Schema di andamento delle attività del progetto
Attività
Incontri di formazione
progetto IDEE IN RETE, con
la presenza di esperti
Identificazione dei docenti
esperti,
acquisizione delle
disponibilità degli stessi e
costituzione dei gruppi di
lavoro
Responsabile
Tempificazione attività (mesi
dall'avvio)
ND G F M A M G
DS scuola
capofila IC X
Monteforte
Irp.
Note
X
X
Situazione
(1)
Attuata
Attuata
DS
X
Individuazione
Attuata
degli obiettivi e delle
metodologie di lavoro da
seguire,
modalità di
comunicazione
all'interno dei
gruppi e tra
gruppi e
Dirigente
Scolastico.
Produzione del
materiale
Somministrazione delle
prove
DS
Gruppi di
lavoro
Gruppi di
lavoro
Gruppi di
lavoro
X
X X
Attuata
X X
Tabulazione delle prove
Documentazione
disseminazione
Gruppi di
lavoro
X
Gruppi di
lavoro
X
I lavori si
concludono a
maggio 2016
I lavori
riprenderanno
a settembre
2016
Attuata
Attuata
Attuata
28
INDICE
Schema del Piano Di Lavoro del Progetto:” Percorso formativo di ricercaazione sulla Didattica delle competenze A o “ olasti o
/
Responsabile del Progetto: Prof.ssa Annunziata Canonico
Andamento delle attività del progetto
Attività
Identificazione dei
docenti esperti,
acquisizione delle
disponibilità degli stessi
e costituzione dei
gruppi di lavoro
Responsabile
Tempificazione attività (mesi
dall'avvio)
12 3 4 5 6 7 8 9
Note
Situazione
(1)
Attuata
X
DS
Individuazione
degli obiettivi e delle
metodologie di lavoro
da seguire, modalità di
comunicazione
all’i te o
dei gruppi e tra gruppi
e Dirigente Scolastico.
Produzione del
materiale
Somministrazione
delle prove(compito
autentico e prove
comuni)
Attuata
DS
Gruppi di
lavoro
Gruppi di
lavoro
Gruppi di
lavoro
X X
I lavori sono stati
ripresi a settembre
2016, si
concluderanno a
maggio 2017.
X X X
X
X
X
Tabulazione delle
prove
Responsabile
del progetto
Documentazione
disseminazione
X
Gruppi di
lavoro
In corso
I lavori si
concludono a NON ANCORA
maggio 2017
ATTUATA
I lavori
NON ANCORA
riprenderanno ATTUATA
a settembre
X
2018
X
X
NON ANCORA
ATTUATA
Giallo = attuazione non in linea con gli obiettivi
Rosa = non ancora avviata / in corso in linea con gli obiettvi
Azzurro = attuata
29
INDICE
Azione n. 2
Orie tare per s egliere
Indicazioni e
titolo del
progetto
Responsabile
del progetto
Dirigente Scolastico - Annamaria Labruna
Referente
del progetto
Prof. Simona Passalacqua
Docenti
coinvolti
Team di autovalutazione; Team di miglioramento.
GENNAIO 2016 – GIUGNO 2016
Data di inizio
e fine
La pianificazione (PLAN)
Relazione tra
la linea
strategica
del piano e il
progetto

Miglio a e to della ualità dell’offe ta fo
apprendimenti degli studenti.

Stesura di un curricolo verticale per una scuola che tiene conto dei
diversi ritmi di apprendimento, di maturazione e di crescita di ogni
alunno. Una scuola che si impegna a realizzare percorsi formativi nella
prospettiva di valorizzare gli aspetti della personalità di ognuno e di
favorire il raggiungimento del successo scolastico di tutti gli studenti,
garantendo equità degli esiti.

Collaborazione tra docenti di gradi diversi di scuola: Scuole
dell’I fa zia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado.
Presenza di progettazione di attività per alunni finalizzate a favorire il
passaggio “ uola dell’I fa zia – Scuola Primaria.
Presenza di progettazione di attività per alunni finalizzate a favorire il
passaggio Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado.
Defi izio e di o pete ze, a li ello di “ uola dell’I fa zia, i e t ata e
in uscita degli alunni.
Definizione di competenze, a livello di Scuola Primaria, in entrata e in
uscita degli alunni.
Definizione di competenze, a livello di Scuola Secondaria di primo
grado, in entrata e in uscita degli alunni.
Predisposizione di informazioni articolate sul percorso scolastico dei
singoli alunni.
Individuazione di strumenti che seguano e documentino il percorso







ati a e dei isultati degli
30
INDICE








degli studenti.
Realizzazione di azioni di orientamento finalizzate a far emergere le
inclinazioni individuali degli alunni appartenenti a più classi non solo
uelle dell’ulti o a o.
P edisposizio e di atti ità i ate a fa o os e e l’offe ta fo ati a
presente sul territorio.
Analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli alunni, tenendo
conto di informazioni degli anni precedenti.
Raccolta di informazioni sui bisogni formativi del territorio.
Presenza di attività strutturate di orientamento rivolte anche alle
famiglie.
Apprestamento di un consiglio di orientamento.
“uppo to agli alu i ella s elta dell’i di izzo della “ uola “e o da ia
di secondo grado.
Mo ito aggio degli esiti degli alu i dopo l’us ita dalla s uola
secondaria di primo grado.
E’ i po ta te di e, i
e ito alle azio i di o ie ta e to, he
1) l’Istituto de e i esti e es lusi a e te del te po pe a oglie e,
organizzare e diffondere i risultati, ma non deve affrontare alcun altro tipo di
i peg o aggiu ti o. I fatti, i do e ti s olgo o il p ogetto O ie ta e to
all’i te o delle o e u i olari, distribuendo gli interventi formativi previsti dai
Quade i pe l’o ie ta e to i
odo e uo e affi e ad og i dis ipli a.
Partecipano alle iniziative del territorio (expo-s uola e dell’Istituto i o t o
con Dirigenti degli Istituti secondari di 2° g ado e o espe ti dell’Uffi io
Scolastico Territoriale) di propria volontà e possono chiedere la collaborazione
del do e te espe to, i te o alla s uola, pe sottopo e l’alu o ad u
ollo uio spe ifi o, utile all’i di iduazio e degli a iti di i te esse. La stesura
del Consiglio orientativo fa parte del lavoro ordinario e così pure la consegna e
la spiegazione alle famiglie. Considerate tutte le attività svolte per
l’o ie ta e to, o esse alla p op ia p ofessio e, e ide te ua to possa
essere vantaggioso pe i do e ti la estituzio e dei isultati dell’azio e di
orientamento svolta.
2) Il beneficio per gli studenti è immediato: le considerazioni che derivano
dall’esa e dei isultati degli esiti fo ati i, essi i elazio e alla o fo ità
della scelta o il o siglio d’o ie ta e to sa a o p o ta e te i piegate
nel percorso di orientamento in atto, per correggere gli interventi dei docenti
o costituire un elemento di informazione aggiuntivo per alunni e famiglie.
3) Gli esiti formativi positivi costituiscono, senza dubbio, un indicatore di
performance importante per un Istituto scolastico, che potrebbe avvalersene
anche in chiave di auto-valorizzazione. Al contrario, la rilevazione di risultati
negativi rappresenta una possibilità di riflessione sui processi chiave
dell’Istituto Didatti he, O ie ta e to, Co ti uità , atti a do ulte io i azio i
di miglioramento.
31
INDICE
Pianificazione
obiettivi
operativi
OBIETTIVI OPERATIVI
CONTINUITÀ
Favorire la continuità metodologica
lungo i due cicli scolastici
Ridurre le discontinuità nei passaggi di
ciclo scolastico
Avviare attività standardizzate di
valutazione
dei
processi
di
insegnamento-apprendimento.
I se i e test d’i g esso, p epa ati i
concerto da docenti della primaria e
della secondaria, da sottoporre agli
alunni delle classi quinte nel mese di
maggio.
ORIENTAMENTO
Realizzare un orientamento più
efficace articolato su competenze in
itinere, oltre che su informazioni in
uscita.
Monitorare
i
risultati
a
distanza.Individuare una procedura
per la raccolta sistematica dei risultati
formativi degli alunni nei percorsi
scolastici successivi
Stabilire, se esiste, un nesso tra esito
formativo e conformità tra iscrizione e
consiglio di orientamento.
Diffondere presso i docenti e i
portatori di interesse i risultati relativi
agli esiti formativi degli ex-alunni.
Utilizzare i risultati delle indagini
periodiche sugli esiti per valutare il
Processo chiave Orientamento.
INDICATORI DI VALUTAZIONE
CONTINUITÀ
Percentuale di alunni le cui
valutazioni in ingresso alla scuola
secondaria di primo grado sono
coerenti con le valutazioni finali della
scuola primaria. Percentuale di
docenti della scuola secondaria di
primo grado e primaria coinvolti nei
lavori delle commissioni miste.
Presenza di prove standardizzate per
classi parallele per la valutazione
delle competenze di base.
Presenza di griglie di valutazione
univoche preparate per uniformare
gli standard di verifica delle 8
competenze in chiave europea.
ORIENTAMENTO
Presenza di specifiche indicazioni
sull’o ie ta e to
ella
progettazione didattica dei docenti.
Presenza di procedure documentate
di controllo e analisi dei risultati ex
post.
Creazione di un data base per la
tabulazione degli esiti formativi;
analisi dei nessi tra esiti formativi/
conformità iscrizione al consiglio
espresso/ consiglio orientativo (out
come):
% di ex alunni promossi al primo
anno della scuola successiva; % di
scostamento rispetto al Consiglio
Orientativo (nr. Alunni che non
hanno seguito il Consiglio/nr. totale
licenziati); % di ex alunni che hanno
seguito il Consiglio orientativo e sono
stati promossi nel primo anno della
scuola successiva (sul totale degli
alunni che hanno seguito il Consiglio
Orientativo).
Esistenza di riflessioni/revisioni del
Processo a cura del Gruppo dei
Refe e ti pe l’O ie ta e to
32
INDICE
Risorse umane necessarie
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
Insegnanti così suddivisi:
Docenti FF.SS.; docenti scuola secondaria delle classi
terze, docenti scuola primaria classi quinte, docenti
sezioni infanzia bambini 5 anni, esperto formatore
Do e ti dell’Istituto
Alu i dell’Istituto
Famiglie
La realizzazione (DO)
A. Identificazione dei docenti esperti, acquisizione delle disponibilità
degli stessi e costituzione del Gruppo di lavoro.
B. Individuazione degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da
seguire.
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto
CONTINUITÀ
 individuazione dei dipartimenti disciplinari;
 composizione di commissioni di lavoro per ogni singola disciplina
per elaborare una prima revisione di curricolo della disciplina
stessa;
 confronto allargato nei dipartimenti per raccogliere i contributi di
tutti i docenti in occasione delle riunioni di interclasse per classi
parallele;
 incontro tra i responsabili di dipartimento e la funzione
strumentale per individuare lessico comune e filo conduttore del
curricolo;
 raccolta dei lavori;
ORIENTAMENTO
 individuazione nei dipartimenti disciplinari di specifici codici di
orientamento continuo da inserire nelle progettazioni didattiche;
 realizzazione di strumenti di autovalutazione per gli alunni, volti
alla comprensione delle proprie attitudini e dei propri limiti;
 raccolta dei Consigli Orientativi predisposti negli ultimi 2 anni
scolastici;
 raccolta dei risultati degli ex- alunni, nel biennio, nei percorsi
s olasti i su essi i, att a e so l’a esso al “IDI e contatto con le
scuole;
 confronto tra i risultati degli esiti formativi e i Consigli Orientativi
predisposti; analisi dei dati;
 predisposizione di tabelle con i dati riportati, corredate dalle
riflessioni del Gruppo di lavoro.
 Presentazione del Progetto nei Dipartimenti disciplinari e nel
Collegio dei Docenti;
 Diffusione periodica dei risultati delle attività del Gruppo di
la o o a tutti i do e ti dell’Istituto, t a ite ail pe so ali i iate
dal Dirigente Scolastico e/o dalla FS Continuità e Orientamento;
 Invio delle tabelle contenenti i dati raccolti e le ipotesi
interpretative del Gruppo di lavoro, a tutti i docenti, tramite mail
prima del Collegio Docenti;
33
INDICE

Esame della documentazione in sede di Collegio, anche con
l’utilizzo di u a p ese tazio e in powerpoint.
Pu li azio e della do u e tazio e sul sito e dell’istituto

Il monitoraggio e i risultati (Check)
Il monitoraggio delle azioni è costante e finalizzato ad individuare:


Descrizione delle
azioni del
monitoraggio
Target
Note sul
monitoraggio
i vantaggi conseguiti/conseguibili;
le difficoltà riscontrate nella realizzazione, i punti di debolezza
rilevati nell'avvio delle attività attraverso schede di rilevazione,
dis ussio i, et …;
In particolare si dovrà rilevare:
 se lo stato di avanzamento delle attività corrisponde alla
tempistica prevista;
 se le risorse messe a disposizione (finanziarie e di personale)
sono utilizzate come previsto e se sono sufficienti;
 se i destinatari sono quelli previsti e se stanno traendo
beneficio;
 se i prodotti realizzati rispecchiano in quantità e qualità quanto
pianificato;
 se le attività sono realizzate in coerenza con quanto previsto
dal progetto;
 se e essa io i te e i e pe i adi e l’esige za di esse e
coerenti con le specifiche di progetto;
 se si deve cambiare qualcosa nelle modalità di attuazione;
 se è necessario modificare il progetto/programma originario
per tenere conto delle specificità delle condizioni esistenti;
 se, considerate le informazioni precedenti, il progetto sarà
effettivamente portato a termine ed entro quanto tempo.
Orientare ogni alunno verso il percorso personale più idoneo.
Gli incontri programmati da parte del Gruppo di Miglioramento sono
finalizzati non solo a monitorare lo stato di avanzamento delle singole
attività, ma anche a una diversa declinazione della tempistica e
dell’app o io o plessi o alla lu e di e e tuali e ide ze he
dovessero rendere necessaria la ridefinizione del processo di
miglioramento.
34
INDICE
Il riesame e il miglioramento (Act)
Il TdM, a conclusione del Progetto ed entro la fine di giugno
effettuerà le seguenti azioni per la revisione
del Progetto stesso, ai fini del miglioramento:
Modalità di revisione delle
azioni
Modalità di revisione delle
azioni
1. Valutazione della coerenza e integrazione tra tutti
gli interventi messi in campo in un'ottica
multidimensionale dei problemi organizzativi e
gestionali;
2. Valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target,
i di a do le possi ili ause dell’eventuale non
raggiungimento degli obiettivi;
3. Valutazione delle modalità di lavoro dei gruppi, in
rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei
tempi, presenza costante dei docenti, suddivisione
equa e condivisa del lavoro, rispetto delle
scelte operate in partenza; rapporti tra gruppi e
con il Dirigente Scolastico, utilizzo delle
osservazioni e delle proposte inviate dai docenti);
4. Valutazione delle azioni di monitoraggio (strumenti
utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione
delle osservazioni ai gruppi, efficacia delle
comunicazioni );
5. Valutazione delle modalità utilizzate per comunicare le
a ie fasi del P ogetto e dell’effi a ia di tali odalità
(conoscenza da parte di tutti i docenti del Progetto, nr.
di contributi inviati durante la stesura dei materiali, nr.
di osservazioni effettuate in itinere e nelle riunioni
finali);
6. Valutazione del grado di soddisfazione di tutti gli attori
coinvolti nella realizzazione del Progetto.
Quanto emerso dalle valutazioni sopra indicate verrà riportato
in un verbale, che verrà spedito a tutti i docenti e discusso in
sede di Collegio dei Docenti.
Le proposte di miglioramento che verranno indicate, sia dal
TdM che dal Collegio dei Docenti, verranno riesaminate
all’i izio del p ossi o a o s olasti o, per essere attuate, se
fattibili, già nel corso delle prossime azioni.
D’alt a pa te, il Pia o p e isto o si o lude a giug o, a
prevede azioni successive (attuazione dei Curricoli,
sperimentazione di Unità di apprendimento, ecc) che
dovranno essere nuovamente indicate in un ulteriore Piano di
Miglioramento.
35
INDICE
Criteri di miglioramento
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già
stabiliti in precedenza:
 Aggregazione di tutte le proposte raccolte in base alla
rilevanza per l’Istituto, al olata i appo to al
contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici
o Fatto i C iti i di “u esso e all’i e e za di
ognuna di esse con i Processi Chiave.
 Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle
stesse, in termini di economicità di risorse
sia umane sia finanziarie, di autonomia di
realizzazione da parte della scuola e di tempi di
realizzazione.
I risultati verranno diffusi internamente, tra tutto il personale
docente, con le modalità sopra già riportate.
Saranno inoltre diffusi:




Note sulle possibilità di
Implementazione del
progetto
In sede di Consiglio di Istituto, a cura del Dirigente
Scolastico, in una riunione con o.d.g. dedicato;
In sede di Assemblea dei genitori degli alunni, ad
ottobre prossimo, a cura dei docenti di ciascuna classe;
I sede di Co sigli di lasse e di I te lasse, all’i izio
dell’a o s olasti o;
Att a e so il sito e dell’Istituto.
Oltre alla prosecuzione, il Progetto può trovare
u ’i ple e tazio e: el oi olgi e to di etto degli alu i,
he pot a o fo i e pe so al e te le i fo azio i all’Istituto
sui propri esiti formativi successivi (non solo dati riferiti alle
promozioni/non promozioni ma anche alle difficoltà
incontrate, alle competenze da sviluppare maggiormente, ecc).
36
INDICE
SCHEDA DI ANDAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL
PROGETTO
Attività
Responsabile
Tempificazione
attività (mesi
dall'avvio)
D G F M A M G A
Identificazione del Gruppo di
lavoro che provvederà alla
raccolta e alla valutazione dei
risultati;
Individuazione degli obiettivi e
delle metodologie di lavoro;
Raccolta dei Consigli
Orientativi predisposti negli
ultimi 2 anni scolastici;
Raccolta dei risultati degli exalunni, nel triennio, nei
percorsi scolastici successivi
Confronto tra i risultati degli
esiti formativi e i Consigli
Orientativi predisposti; analisi
dei dati;
Predisposizione di tabelle con
i dati riportati, corredate dalle
riflessioni del Gruppo di
lavoro.
Invio delle tabelle contenenti i
dati raccolti e le ipotesi
interpretative del Gruppo di
lavoro, a tutti i docenti,
tramite mail prima del
Collegio Docenti
Esame della documentazione
in sede di Collegio della
documentazione, anche con
l’utilizzo di u a p ese tazio e
in slides
Pubblicazione della
documentazione sul sito web
dell’istituto.
Note
Situazio
ne
S S
conclusa
conclusa
conclusa
conclusa
conclusa
conclusa
conclusa
I lavori
riprendono
a
settembre
2016
non
ancora
avviata
37
INDICE
SCHEMA del PIANO DI LAVORO del PROGETTO “ Orientare per scegliere”, a.s.
2016/2017 RESPONSABILE DEL PROGETTO: Simona Passalacqua
Attività
Responsabile Tempificazione
attività (mesi
dall'avvio)
Note
Situazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Identificazione del Gruppo
di lavoro che provvederà
alla
raccolta
e
alla
valutazione dei risultati;
Individuazione
degli
obiettivi
e
delle
metodologie di lavoro;
Raccolta
dei
Consigli
Orientativi predisposti negli
ultimi 3 anni scolastici;
Raccolta dei risultati degli
ex- alunni, nel triennio, nei
percorsi
scolastici
successivi,
attraverso
l’accesso al SIDI
Confronto tra i risultati degli
esiti formativi e i Consigli
Orientativi
predisposti;
analisi dei dati;
Predisposizione di tabelle
con
i
dati
riportati,
corredate dalle riflessioni
del Gruppo di lavoro.
Invio
delle
tabelle
contenenti i dati raccolti e
le ipotesi interpretative del
Gruppo di lavoro, a tutti i
docenti, tramite mail prima
del Collegio Docenti
Esame
della
documentazione in sede di
Collegio
della
documentazione,
anche
con
l’utilizzo
di
una
presentazione in slides
Pubblicazione
della
documentazione sul sito
web dell’istituto.
I lavori si
concludono a
giugno 2017
I lavori sono
stati ripresi a
settembre
2016 ; si
concludono a
giugno 2017
I lavori si
concludono a
giugno 2017
I lavori si
concludono a
giugno 2017
I lavori si
concludono a
giugno 2017
I lavori si
concludono a
giugno 2017
I lavori si
concludono a
giugno 2017
Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi
Giallo = non ancora avviata / in corso in linea con gli obiettvi
Verde= attuata
38
INDICE
L’OFFERTA FORMATIVA
LE FINALITA’
Le finalità educative e formative dell’Istituto posso o esse e disti te pe o di e di s uola i
relazione ai traguardi raggiunti dagli alunni nel percorso di maturazione personale che gli stessi
seguono nel corso della loro crescita.
Nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, la “ uola dell’I fa zia concorre
all’edu azio e e allo s iluppo affetti o, psi o oto io, og iti o, o ale, eligioso e so iale delle
bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, di autonomia, creatività,
apprendimento e ad assi u a e u ’effetti a uguaglia za delle oppo tu ità edu ati e.
La Scuola Primaria si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso un
itinerario educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in tutte le
componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo circostante, nel pieno
rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli.
La Scuola Secondaria di I Grado favorisce la progressiva maturazione della personalità del
preadolescente mediante l'acquisizione di conoscenze e competenze, lo sviluppo di capacità
logiche, scientifiche ed operative, tali da stimolarne il processo educativo di responsabilizzazione
e di o i e za i ile. La s uola “e o da ia di P i o g ado, se o do la legge istituti a, o o e
a p o uo e e la fo azio e dell’uo o e del ittadi o se o do i p i ipi sa iti dalla Costituzio e
e fa o is e l’o ie ta e to dei gio a i ai fi i della s elta dell’atti ità su essi a . Essa, att a e so
le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al
affo za e to delle attitudi i all’i te azio e so iale.
IL CURRICOLO VERTICALE
Il Curricolo verticale del nostro Istituto allegato al PTOF , he a o pag a l’alu o dalla “ uola
dell’I fa zia alla “ uola “e o da ia di p i o g ado, fa ife i e to alle Raccomandazioni del
Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo (18/12/2OO6), ai criteri proposti dalle Nuove
Indicazioni Ministe iali pe il Cu i olo
/
, alla Legge .
/
e all’Atto di I di izzo del
Dirigente Scolastico.
Il Cu i olo di e ta, osì, l’esp essio e p i ipale dell’Autonomia della scuola in quanto avvicina
l’istituzio e s olasti a al te ito io, la e de più flessi ile e ido ea a i te etta e i isog i
edu ati i tipi i degli alu i e del lo o o testo, l’a i his e di ualifi ati o t i uti e oppo tu ità
esterne.
Attraverso i riferimenti delle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012, la comunità scolastica
è chiamata ad organizzare una progettazione responsabile, a interpretare, scegliere, elaborare
con ampie possibilità di integrare e arricchire i contenuti. Le Indicazioni per il curricolo del 2012,
infatti, definiscono gli obiettivi di apprendimento al termine del terzo e del quinto anno della
scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Tali obiettivi
rappresentano i punti di riferimento dei docenti, ostituis o o ite i pe la valutazio e delle
o pete ze attese e so o p es ittivi , nel senso che ogni istituzione deve impegnarsi affinché
og i alu o possa o segui li, a ga a zia dell’u ità del siste a azio ale e della ualità del
se vizio .
Il fo us dell’azio e didatti a si sposta così:
- dall’i seg a e to all’app e di e to;
- dalle nozioni alle competenze;
- dal programma al curricolo, determinando un curricolo per competenze intendendo per
competenza la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale.
39
INDICE
La sua costruzione risponde coerentemente alla necessità di garantire un percorso formativo
integrato, continuo ed essenziale.
CURRICOLO VERTICALE PER ORDINI DI SCUOLA
CAMPI DI ESPERIENZA
INFANZIA
AMBITI DISCIPLINARI
PRIMARIA E SECONDARIA
DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA
E SECONDARIA
IMMAGINI SUONI E COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
IL CORPO IN MOVIMENTO
AREA LINGUISTICO
ESPRESSIVA
ITALIANO
LINGUE COMUNITARIE
ARTE E IMMAGINE
EDUCAZIONE FISICA
MUSICA
LA CONOSCENZA DEL MONDO
IL “E’ E L’ALTRO
AREA STORICO-GEOGRAFICA
STORIA
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
GEOGRAFIA
LA CONOSCENZA DEL MONDO
AREA MATEMATICOSCIENTIFICO-TECNOLOGICA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
Il curricolo si articola attraverso:
- i a pi di espe ie za ella s uola dell’i fa zia
- le discipline nella scuola del primo ciclo e nella secondaria di primo grado
- l’i di iduazio e dei t agua di pe lo s iluppo delle o pete ze
I traguardi per lo sviluppo delle competenze posti al termine dei più significativi snodi del
percorso curricolare, dai tre a quattordici anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti,
indi a o piste da pe o e e e aiuta o a fi alizza e l’azio e edu ati a allo s iluppo i teg ale
dell’alu o.
Alla lu e delle Ra o a dazio i del Co siglio d’Eu opa , la progettazione formativa della scuola
punterà alle otto o pete ze hiave fissate dall’Europa e recepite dalle Indicazioni per il
curricolo D.M 254/2012:
1. Comunicazione nella madrelingua
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti,
pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente
ei
odo eati o sul pia o li guisti o i u ’i te a ga
a di o testi ultu ali e so iali, uali
istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
2. Comunicazione in lingue straniere
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste
per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere,
esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia
scritta – comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta –
in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali
– istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero – a seconda dei desideri o delle esigenze
individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione
e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente
tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale,
40
INDICE
del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi i te essi. La s uola a plia l’offe ta
formativa con il progetto Trinity College per il conseguimento della certificazione europea
delle competenze linguistiche in lingua inglese).
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
La co pete za ate ati a l’a ilità di s iluppa e e appli a e il pe sie o ate ati o pe
risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza
delle o pete ze a it eti o ate ati he, l’a e to posto sugli aspetti del processo e
dell’atti ità olt e he su uelli della o os e za. La o pete za ate ati a o po ta, i
misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero
(pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte). La
o pete za i a po s ie tifi o si ife is e alla apa ità e alla dispo i ilità a usa e l’i sie e
delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda
sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti
o p o ati. La o pete za i
a po te ologi o
o side ata l’appli azio e di tale
conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani.
La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei
a ia e ti dete i ati dall’atti ità u a a e la o sape olezza delle esponsabilità di
ciascun cittadino.
4. Competenza digitale
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le
te ologie della so ietà dell’i fo azio e T“I pe il la o o, il te po li e o e la
o u i azio e. Essa suppo tata da a ilità di ase elle TIC: l’uso del o pute pe epe i e,
valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare
e partecipare a reti collaborative tramite Internet .
5. Imparare a imparare
I pa a e a i pa a e l’a ilità di pe se e a e ell’app e di e to, di o ga izza e il p op io
apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a
livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del
p op io p o esso di app e di e to e dei p op i isog i, l’ide tifi azio e delle opportunità
disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa
o pete za o po ta l’a uisizio e, l’ela o azio e e l’assi ilazio e di uo e o os e ze e
abilità come anche la ricerca e l’uso delle oppo tu ità di orientamento. Il fatto di imparare a
imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e
dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di
o testi: a asa, sul la o o, ell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono
elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.
6. Competenze sociali e civiche
Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le
forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e
costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più
diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica
dota le persone degli strumenti per partecipare a pieno alla vita civile grazie alla conoscenza
dei o etti e delle st uttu e so iopoliti i e all’i peg o a u a pa te ipazio e atti a e
democratica.
7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità
Il se so di i iziati a e l’i p e dito ialità o e o o la apa ità di u a pe so a di t adu e le
41
INDICE
idee i azio e. I iò ie t a o la eati ità, l’i o azio e e l’assu zio e di is hi, o e a he
la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che
aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma
anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter
cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze
più spe ifi he di ui ha o isog o olo o he a ia o o o t i uis a o ad u ’atti ità so iale
o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza di valori etici e promuovere il
buon governo.
8. Consapevolezza ed espressione culturale
Co sape olezza dell’i po ta za dell’esp essio e eati a di idee, espe ie ze ed e ozio i i
u ’a pia a ietà di ezzi di o u i azio e, o p esi la usi a, le a ti dello spetta olo, la
letteratura e le arti visive.
Il tutto fi alizzato al o segui e to del P ofilo delle o pete ze al te i e del p i o i lo di
ist uzio e fissato dalle I di azio i pe il u i olo 2012, qui di seguito riportato
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di ist uzio e
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli approfondimenti sviluppati a scuola, lo
studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di
iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria
età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e
testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Nell’i o t o o pe so e di di e se azio alità i g ado di esp i e si a li ello ele e ta e di
due lingue europee. Allo stesso modo riesce ad utilizzare una lingua eu opea ell’uso delle
te ologie dell’i fo azio e e della o u i azio e posta elett o i a, a igazio e e , so ial
network, blog, ecc.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà e di verifi a e l’atte di ilità delle a alisi ua titati e e statisti he p oposte da alt i. Il
possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla
base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano
questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e
analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi. Possiede un patrimonio di
conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi
velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Ha attenzione
per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui
questa può avvenire: volontariato, azioni di solidarietà, servizio civile, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa.
Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici
he gli so o o ge iali .
42
INDICE
SCELTE DIDATTICHE E METODOLOGICHE
L’offe ta fo ati a dell’Istituto Co p e si o i a alla p o ozio e del pie o s iluppo della
pe so a, a o pag a gli alu i ell’ela o a e il se so della p op ia espe ie za, p o uo e la
p ati a o sape ole della ittadi a za atti a e l’a uisizio e degli alfa eti della ultu a di ase .
(Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012) .
L’I.C. si i peg a a ga a ti e la fi alità del sape e , del sape fa e e del sape essere,
favorendo negli alunni:









L’alfa etizzazio e di base;
Il successo formativo;
La cittadinanza attiva;
Il se so dell’espe ie za;
Le pari opportunità;
La cultura della legalità;
La cultura della sicurezza;
Lo sviluppo delle capacità, delle conoscenze, delle abilità;
La maturazione delle competenze.
Le scelte educative che hanno orientato la presente offerta formativa considerano la "centralità
della persona", nella sua singolarità e complessità: i percorsi educativi e didattici si sviluppano in
maniera globale, secondo un curricolo progettato "in verticale" che ha inizio nella scuola
dell'Infanzia e termina nella Secondaria di I grado, ponendo al centro dell'azione educativa gli
aspetti cognitivi, affettivi, relazionali ed etici.
METODOLOGIE per l’attuazio e del u i olo ve ti ale
 Laboratoriale
 Esperienziale
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INDICE







Comunicativa
Partecipativa
Ludico–espressiva
Esplorativa (di ricerca)
Collaborativa (di gruppo)
Interdisciplinare
Trasversale (di integrazione)
Ciascun alunno è dotato di un proprio stile di apprendimento di cui sarà necessario tener conto al
fine di dare una risposta adeguata ai bisogni individuali e personali. Ne consegue la necessità di
utilizzare strategie didattiche differenziate per permettere a tutti gli studenti di perseguire gli
stessi o ietti i fo ati i. Du ue, il fa e s uola oggi sig ifi a ette e in relazione la complessità
di modi radicalmente nuovi di apprendimento e, nello stesso tempo, la cura e il consolidamento
delle competenze e dei saperi di base affinché si possa rendere realizzabile ed effettiva ogni
possibilità di apprendimento nel corso della vita.
Pe uesto l’o ietti o della s uola
uello di fo a e salda e te og i pe so a sul pia o
cognitivo e culturale realizzando percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni
personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di
ognuno evitando, in tal modo, che le differenze si trasformino in disuguaglianze.
Le finalità della scuola, infatti, devono essere definite a partire dalla persona che apprende e la
definizione e la realizzazione delle strategie educativo/didattiche devono sempre tener conto
della singolarità e complessità di ogni persona, della sua identità, delle sue aspirazioni, capacità e
delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
La pe so alizzazio e e la e t alità dell’alu o so o esp essio e della filosofia he pe ade la
ifo a del siste a d’ist uzio e. U a delle esp essio i di uesta fo a di pe so alizzazio e
certamente rappresentata dalle attività laboratoriali.
DIDATTICA LABORATORIALE
La didattica laboratoriale si presenta come un nuovo modo di fare scuola che richiede ed implica,
comunque alcune condizioni:
- il ruolo attivo dello studente che viene messo nella condizione di costruire il proprio sapere;
- l’atti azio e di u pe o so di app e di e to a pa ti e dall’espe ie za e dal o do eale;
-il ruolo del docente quale promotore di occasioni di apprendimento, di sostegno, di mediazione e
di a o pag a e to fi alizzato al aggiu gi e to dell’auto o ia del soggetto he apprende e
che diventa capace di gestire il processo in tutte le sue fasi.
Il Laboratorio, più che un luogo specifico o attrezzato, è una modalità della didattica, con cui,
mediante interventi di gruppi, si cerca di recuperare, consolidare e potenziare le conoscenze,
trasformando il più possibile gli insegnamenti in apprendimenti, in competenze e abilità personali.
PRESTAZIONI AUTENTICHE
La programmazione per competenze e la e essità di ist uttu a e l’offe ta fo ati a i
odo
aute ti o p esuppo go o l’uso di
etodologie didatti he i o ati e. L’app o io pe
competenze richiede agli studenti lo sviluppo di schemi logici che permettano di utilizzare le
conoscenze in modo dinamico, in relazione alla complessità del contesto reale affrontato.
Ciò i hiede da pa te del do e te l’a a do o del t adizio ale etodo di i seg a e to, fo dato
sulla se pli e t as issio e di o os e ze, e l’adozio e di uo i etodi asati sulla p ati a he
44
INDICE
guidi o lo stude te e so l’app e di e to di iò he o sa fa e fa e dolo .
La necessità di valutare gli alunni in modo autentico richiede che le attività proposte dalla scuola
siano progettate tenendo conto del processo di apprendimento degli studenti e del loro
oi olgi e to ell’app e di e to stesso. La scuola intende costruire un curricolo per porti gli
studenti a maturare le competenze necessarie allo svolgimento di compiti reali (cioè compiti
significativi in contesti reali).
Una prestazione autentica è un progetto didattico il cui obiettivo è quello di rendere esplicita una
dete i ata o pete za dell’allie o. “i t atta di u ’atti ità apa e di des i e e e fa des i e e
allo studente che cosa è accaduto in un contesto reale e di farlo riflettere sulle ragioni per cui un
processo è avvenuto in un modo o in un altro. Attraverso tale esperienza gli studenti costruiscono
il loro sapere in modo attivo e organico e lo usano in modo preciso e pertinente.
L’istituto Ma zo i, i elazio e all’esige za di alo izza e e o di ide e le p ege oli i iziative di
didattica autentica dei singoli docenti, ed in conseguenza di una profonda riflessione circa la
e essità, e e sa ell’ela o azio e del RAV, di sta ili e u a li ea o u e di azio e aute ti a
valida a livello collegiale, individua opportuni criteri di qualità in base ai quali definire le diverse
attività.
Nel dettaglio, le prestazioni autentiche proposte dovranno:
 indicare in modo chiaro obiettivi cognitivi, metacognitivi e socio-affettivi, gli scopi di
apprendimento, abilità, contenuti, precisazioni, disposizioni, domande metacognitive,
tempi e fasi del lavoro, prodotto atteso, risorse a disposizione;
 prevedere la definizione di rubriche di valutazione;
 fare riferimento a contesti di apprendimento significativi e reali, cioè autentici;
 considerare le conoscenze pregresse degli studenti;
 progettare la prestazione in modo che ogni studente possa agire in base ai suoi modi e
tempi di apprendimento, raggiungendo il successo;
 informare gli studenti riguardo le prestazioni da eseguire, gli obiettivi da raggiungere, gli
scopi e la modalità di valutazione;
 mettere lo studente al centro del processo di apprendimento, coinvolgendolo in prima
persona con responsabilità, scelte, processi cognitivi impegnativi, sfidanti e coinvolgenti;
 mettere lo studente nella possibilità di comunicare, collaborare, ricercare e confrontarsi
con i compagni attraverso attività di gruppo per la costruzione di ancore (esempi) che
possa o poi age ola e l’atti ità i di iduale;
 fare in modo che gli studenti possano utilizzare le tecnologie informatiche;
 guidare, supportare e sostenere gli studenti nella costruzione della prestazione;
 oi olge e gli stude ti ella alutazio e att a e so l’auto alutazio e del p op io p odotto;
 prevedere iniziative per la premiazione di alunni con risultati migliori.
45
INDICE
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INDICE
LA PROGETTAZIONE DIDATTICA, EDUCATIVA E
ORGANIZZATIVA
Nella s uola del p i o i lo la p ogettazio e didatti a p o uo e l’o ga izzazio e degli
apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove la
ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il
raggruppamento delle discipline in aree dà la possibilità di interazione e collaborazione.
Ciò richiede un attento, flessibile, condiviso impegno progettuale, attuato a livello di
Collegio dei docenti e Consigli di Classe /Interclasse/intersezione.
Il Collegio dei docenti del nostro Istituto, organizzandosi in dipartimenti disciplinari sia
verticali (per ordini di scuola) che orizzontali (per classi parallele) e partendo dalla realtà
socio-ambientale, determina gli obiettivi d’app e di e to ed i suoi contenuti esplicitati
el u i olo di Istituto. E’ tutta ia ai Co sigli p eposti, he
affidato l’i peg o di
predisporre la progettazione didattica, calibrata sulle esigenze formative, reali e valutate
in ingresso, di ciascun gruppo-classe. Spetta a loro progettare le U ità d’App e di e to.
Ciascuna Unità è costituita da una linea guida condivisa e da un apprendimento unitario
da promuovere, da un compito unitario in situazione per le classi quinte della primaria e
terze della secondaria (vedi P.d.M.), da più obiettivi di apprendimento e formativi, da
attività laboratoriali e modalità di verifica.
La scuola dell'infanzia è il luogo dove il bambino inizia un percorso formativo che
proseguirà nel corso di tutta la sua vita attraverso esperienze diversificate e stimoli
culturali ed interculturali, si incamminerà verso la sua realizzazione come persona e
cittadino del mondo.
La scuola dell'infanzia fonda la sua azione educativa






Sulla centralità della persona
Richiamo alla scuola come comunità educativa
Richiamo al concetto di cittadinanza
Sugli Obiettivi Formativi per ciascun campo di esperienza
Su esperienze/attività coerenti con gli obiettivi posti
Su metodologie/strategie didattiche di volta in volta privilegiate in coerenza con i
risultati attesi.
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INDICE
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO
II progetto educativo - didattico risponde all'esigenza di personalizzazione e di flessibilità
degli interventi e dei percorsi, al fine di aderire plasticamente ai bisogni formativi dei
piccoli allievi.
Le “ uole dell'I fa zia dell'Istituto Co p e si o A. Ma zo i o ga izza o il p op io
curricolo tenendo prese ti le fi alità fo da e tali i hia ate elle uo e I di azio i
Nazio ali pe il u i olo del
.




Consolidare l'identità
Sviluppare l'autonomia
Acquisire competenze
Vivere esperienze di cittadinanza
Gli ambiti del fare e dell’agire: I CAMPI D’E“PERIEN)A
Per consentire ai bambini di sviluppare le dimensioni della propria personalità, il percorso
formativo-didattico prevede attività educative suddivise in Ca pi d’espe ie za.
Nel nostro Istituto la realizzazione del percorso educativo-fo ati o p e ede: l’organizzazione,
la progettazione e la valutazione
L’ORGANI))A)IONE
LA PROGETTAZIONE
LE VERIFICHE
terrà conto degli spazi, dei tempi, del numero di bambini, della
possibilità o meno di individuare sottogruppi omogenei per età.
flessi ile e adatta ile , defi is e gli obiettivi del processo
educativo cioè le capacità e le competenze che il bambino in
questa fascia di età deve acquisire (Traguardi per lo sviluppo
delle competenze).
rappresentano la valutazione delle competenze raggiunte dal
bambino,registrate con diversi strumenti di osservazione del
bambino durante i gio hi e le atti ità. L’i sie e delle
osservazioni fatte, costituisce la documentazione personale che
la s uola dell’I fa zia i ia alla “ uola primaria nel momento del
passaggio dell’alu o.
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INDICE
DAGLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO AGLI OBIETTIVI FORMATIVI
I traguardi formativi appartenenti ai singoli campi di esperienze possono essere considerati le
mappe del processo formativo da promuovere. Ogni bambino è considerato unico nel suo
"essere " e "dover essere" anche nella diversità di abilità, ambiente di provenienza, modelli
familiari, per cui la Scuola deve saper strutturare attività didattiche volte a promuovere una
crescita equilibrata sia sul piano affettivo - emotivo che cognitivo.
Nel rispetto dei modi di conoscere dei bambini diventa quindi indispensabile offrire
situazioni motivanti e pluralistiche che rispondano alle esigenze dei bambini che si
interrogano, formulano ipotesi e pongono domande inerenti ai fenomeni naturali ed ai
media, al fine di perseguire con consapevolezza ed intenzionalità gli obiettivi previsti nei
Campi di Esperienza. Le esperienze scolastiche sono caratterizzate dalla trasversalità delle
conoscenze alla quale gli stessi Campi fanno riferimento mentre sono osservati
costantemente atteggiamenti, comportamenti, risposte durante i percorsi esperienziali
all’i te o dei laboratori. Le proposte didattiche privilegiano la metodologia del gioco e
dell’as olto atti o e i a o a ea e lo spi ito di olla o azio e el g uppo. I a i i
sperimentano varie forme di gioco, in particolare quelli di ruolo e cooperazione. I
laboratori
dell’as olto, dell’esp essività, della d a
atizzazio e, di edu azio e
alimentare) ei uali si pe segue u fi e o u e, ostituis o o u ’espe ie za di
apprendimento significativo, emotivo e relazionale. Essi contribuiscono a creare un clima
di fiducia e di accettazione reciproca.
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INDICE
METODOLOGIE
I criteri ritenuti indispensabili nella realizzazione della progettazione educativo/didattica possono
essere definiti nella seguente maniera:
 Flessibilità per offrire di più a chi ha meno, differenziando la proposta formativa.
 Integrazione al fine di valorizzare la diversità vissuta come ricchezza.
 Corresponsabilità per condividere e prendere in carico le scelte formative.
Il metodo prescelto è quello della ricerca-azione che consente di perseguire un duplice obiettivo:
 Ri e a e edia te l’i piego di uo e st ategie, a he ulti ediali.
 Agire al fine di realizzare con i soggetti coinvolti un cambiamento.
GLI APPROCCI PRIVILEGIATI
IL GIOCO
Il gioco costituisce, in questa età, una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso,
infatti, rappresenta la modalità principale di presentazione e di svolgimento delle attività; il
bambino, coinvolto in una realtà ludica, si mostra motivato e partecipe, riuscendo così a dare un
apporto personale significativo a quanto sta realizzando.Tutte le attività, nei vari campi di
espe ie za, si p esta o ad u app o io di tipo ludi o. I pa ti ola e l’a ea psi o-motoria e quella
scientifico-matematica si caratterizzano come ambiti in cui il gioco assume un ruolo
predominante.
Il gio o li e o, e uello del fa fi ta i pa ti ola e, app ese ta o u
o e to fo da e tale di
conoscenza e di relazione; il bambino, in questo contesto privilegiato, può i ela si a se stesso e
agli alt i i u a oltepli ità di aspetti, di deside i e di fu zio i .La p edisposizio e e la
strutturazione degli ambienti ad angoli di interesse (sezione, salone, giardino) permettono al
bambino di scegliere i contenuti e le modalità del gioco che meglio rispondono ai suoi desideri.
Pe uesto oti o l’allesti e to degli a ie ti de e esse e il iflesso della ealtà e delle esige ze
spe ifi he dei a i i e p e ede e ui di, el o so dell’a o s olasti o, a he odifi he e
adattamenti.
L’E“PLORA)IONE E LA RICERCA
Nella “ uola dell’I fa zia si i stau a u
li a di esplo azio e e di i e a , ossia si aff o ta o o si
creano situazioni problematiche con i bambini, sollecitandoli a costruire ipotesi e a confrontarsi
sulle possibili soluzioni da adottare . La problematica della realtà e delle situazioni pone infatti il
bambino al centro del suo stesso processo di sviluppo, ne fa il protagonista assoluto dei percorsi
di crescita e di maturazione, lo stimola, non offrendogli soluzioni preconfezionate, ad essere
attivo e critico, innestando quegli apprendimenti significativi che costituiscono la base per le
successive, ulteriori acquisizioni. Inoltre occorre guidare i piccoli ad un primo approccio artistico
che gli consenta di sviluppare il piacere del bello.
LA VITA DI RELAZIONE
E’ o pito della “ uola dell’I fa zia e de e oltepli i le odalità di relazione (dalla coppia, al
piccolo gruppo, al gruppo allargato, con o senza insegnante).A questo scopo sono state studiate
varie modalità di lavoro: nella sezione con il gruppo classe omogeneo, nei laboratori per
intersezione, nel salone con più gruppi sezione.
50
INDICE
Diviene quindi indispensabile riflettere sulla valenza educativa della relazione tra i pari e tra il
a i o e l’i seg a te e olla o are per la realizzazione di un clima sociale positivo.Si garantisce,
osì fa e do, il o solida e to della si u ezza e dell’autosti a del a i o, fa ilita do e i
processi di apprendimento.
LA MEDIAZIONE DIDATTICA
La “ uola dell’I fa zia fa i o so alle st ategie e agli strumenti che consentono e favoriscono lo
sviluppo della personalità del bambino e dei suoi processi di apprendimento.Nello specifico, le
insegnanti assumono compiti di regia educativa che consistono nel predisporre un contesto
stimolante ed i ate iali e essa i pe l’atti ità p og a
ata; situazio i p o le ati he, u iose e
motivanti; situazioni-gioco per pensare, elaborare idee, formulare ipotesi e immaginare soluzioni,
musiche, canti e drammatizzazioni varie.Sia durante il lavoro in sezione che nei laboratori, il ruolo
dell’i seg a te a ia dall’azio e di sti olo e di suppo to all’osse azio e delle odalità di gio o,
di relazione e di apprendimento del bambino.
INDICAZIONI GENERALI PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Il “ e l’alt o
Attività ludiche per la conoscenza reciproca
Attività ludiche per la comprensione delle prime regole di vita comunitaria
Giochi motori con semplici regole
Giochi di ruolo e conversazioni guidate
Attività di consolidamento delle autonomie
Attività di tutoring
Conversazioni, dialoghi, attività di confronto
Il corpo e il movimento
Giochi motori
Giochi simbolici e imitativi
Giochi di espressione corporea su base musicale
Giochi di orientamento spaziale
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INDICE
Giochi senso-percettivi
Giochi di decodifica di segnali
Giochi di movimento ritmico
Gio hi fu zio ali al o i e to e all’auto o t ollo
Immagini, suoni, colori
Conversazioni libere e guidate
Lettura di immagini
Sperimentazione di tecniche grafico-pittoriche
Attività manipolative
Attività di drammatizzazione
Attività metalinguistiche
Attività di ascolto di brani musicali
Osservazione di spettacoli (musicali, teatrali, ecc....)
Conoscenza di varie forme tecnologiche
I discorsi e le parole
Giochi per l'espressione verbale
Apprendimento in rime, filastrocche, canti....NTE DIAPPRENDIMENTO
Atti ità di as olto dell’alt o
Attività di espressione del sé
Esercizio dello spirito critico e del pensiero autonomo.
Esplo azio e dell’ oggetto li o
Atti ità pe l’utilizzo spe ifi o dello spazio g afi o
La conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi
Semplici esercizi di registrazione degli eventi temporali
Costruzione e utilizzo di semplici strumenti di misurazione del tempo
Giochi di orientamento
Attività manipolative
Osse azio e ed esplo azio e dell’ambiente naturale IL
La conoscenza del mondo: numero e spazio
Attività di classificazione (per colore, forma, dimensione)
Giochi con i numeri
Confronto e costruzione di insiemi
Attività di ordinamento logico-temporale
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INDICE
VERIFICA E VALUTAZIONE
Strumento fo da e tale ella s uola l’osse azio e siste ati a o o asio ale del a i o o
vari strumenti, per costruire percorsi didattici mirati e per ricalibrarli quando se ne presenti la
necessità. Occorre considerare il processo di apprendimento come un fatto dinamico e
progressivo ed attuare momenti di verifica iniziali, in itinere e finali. Durante questo processo è
e e solle ita e si e gi a e te il a i o i tutte le sue pote zialità , da do la possi ilità di
scoprire ed utilizzare il proprio stile di apprendimento.
LA DOCUMENTAZIONE
Il p ogetto edu ati o
eso isi ile e t aspa e te ai suoi desti ata i alu i, i seg a ti,
fa iglie att a e so u ’atte ta ed a pia do u e tazio e osì st uttu ata:
-le unità di apprendimento, riferite al piano annuale delle attività a partire dalla realtà del gruppo
classe.
-verifiche consentono di verificare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti nelle varie unità di
apprendimento e nelle attività dei laboratori.
- documento di passaggio he la s uola dell’I fa zia i ia alla “ uola p i a ia al o e to dell’is izio e
COME OPERIAMO
L’ela o azio e dei u i oli delle si gole sezio i a ie e i sede di p og a
azio e a sette
e,
attraverso riunioni collegiali.
Le atti ità didatti he dei plessi so o o ga izzate i a pi d’espe ie za e pe fas e di età a i ,
e 5). I percorsi didattici sono organizzati in unità di apprendimento che raccolgono un argomento
o u e e so o a ti olati all’i te o con i titoli dei percorsi ( PPA ), gli obiettivi formativi,
trasversali e le competenze. Le attività sono attuate con modalità diverse allo scopo di rendere
più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di
apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini.
La p og a
azio e della “ uola dell’I fa zia p e ede ell’a.s.
/
uatt o U ità di
Apprendimento:
1. U.D.A. Io, tu, oi i sie e i o i ia o “ette
e-Ottobre-Novembre)
2. U.D.A. Mi se to si u o Di e
e-Gennaio)
3. U.D.A. Gi oto do di s ope te Fe aio-Marzo)
4. U.D.A. Noi sappia o fa e Ap ile-Maggio-Giugno)
La ost a p ogettazio e didatti a a uale asata sulla ost a o e he a o ta…, sus ita do ei
bambini il desiderio della scoperta, del o f o to e della i e a att a e so u ’i te sa atti ità di
immaginazione che lasci ognuno libero di rappresentarsi mentalmente i personaggi, le trame, le
vicende.
Attraverso il gioco corporeo e le rappresentazioni grafico–pittoriche sulle vicende ascoltate, i
bambini passano dal ruolo di ascoltatori a quello di protagonisti attivi della narrazione.
Gli i seg a ti el fo ula e le p oposte edu ati e te go o o to dei…
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INDICE
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INDICE
ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA
Nell’o ga izzazio e della gio ata i passaggi da u ’atti ità all’alt a e da u a ie te all’alt o a e a o i
maniera graduale e morbida per consentire al bambino un adattamento al cambiamento della situazione;
pertanto gli orari scanditi nello schema non saranno così rigidi, ma seguiranno i ritmi e i bisogni dei bambini.
Ore 8,30-9,30
Accoglienza (i bambini svolgono giochi liberi negli spazi allestiti in salone o in sezione )
Ore 9,30-10,00
Presentazione della giornata scolastica
Ore 10,00-11,30
Attività educativo - didattica
Ore 11,30-12,00
Preparazione al pranzo
Ore 12,00-13,00
Pranzo vissuto come momento comunitario ed educativo
Ore 13,00-14,00
Giochi liberi e/o guidati in salone o in giardino
Ore 14,00-14,10
Rilassa e to
edia te l’as olto di
a i di
usi a o canzoni per bambini
Ore 14,10-15,30
Attività di sezione seguendo i progetti proposti
Ore 15,30-15,50
Riordino del materiale didattico e dei giochi
Ore 16,00-16,30
Uscita.
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INDICE
SCUOLA PRIMARIA
PROGETTAZIONE DIDATTICA
La Scuola Primaria trova il suo punto di forza nella flessibilità e l'originalità degli interventi
didattici che tendono a promuovere nei fanciulli, grazie ad una progettazione continua e
monitorata, l'acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle
conoscenze e delle abilità indispensabili alla comprensione del mondo circostante.
Essa è il luogo dove l'esperienza organizzata diventa conoscenza, laboratorio del fare e dell'agire
in cui fanciulli sono protagonisti di percorsi formativi che tengono conto del loro patrimonio
conoscitivo, valoriale e comportamentale e imparano l'alfabeto dell'integrazione affettiva e
sociale.
Obiettivi generali del processo formativo della scuola primaria
La “ uola P i a ia i a all’a uisizio e degli app e di e ti di base, come primo esercizio dei
di itti ostituzio ali. Essa off e l’oppo tu ità di s iluppa e le di e sio i og iti e, e oti e,
affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come
scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti
potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e
critico e per la formazione di cittadini consapevoli e responsabili.
Nel nostro Istituto la Scuola Primaria, per perseguire efficacemente le finalità istituzionali che le
sono proprie e costituire un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a
garantire il successo formativo per tutti gli alunni, , nel rispetto della libertà di insegnamento dei
docenti, porrà alla base della propria azione educativo - didattica alcune impostazioni
metodologiche di fondo:

VALORI))ARE L’E“PERIEN)A E LE CONO“CEN)E DEGLI ALUNNI: 
L’alu o po tato e di espe ie ze e o os e ze alle uali l’azio e didattica si ancorerà
richiamandole, esplorandole, problematizzandole opportunamente.


ATTUARE INTERVENTI ADEGUATI NEI RIGUARDI DELLE DIVER“ITA’: 
La scuola progetterà e realizzerà percorsi didattici specifici per rispondere ai diversi bisogni
educativi degli allievi e fare in modo che le diversità non diventino disuguaglianze. Particolare
attenzione sarà rivolta agli alunni stranieri e agli alunni con disabilità.
56
INDICE

FAVORIRE L’E“PLORA)IONE E LA “COPERTA: 
La problematizzazione svolgerà una funzione insostituibile nel promuovere la passione per la
ricerca di nuove conoscenze.
 INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO: 
La di e sio e o u ita ia dell’app e di e to s olge à u
favorite tutte le forme di interazione e collaborazione.
uolo sig ifi ati o. “a a
o, pe ta to,

PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE: 
L’alu o sa à atti a e te i peg ato ella ost uzio e del p op io sape e, solle itato a iflette e
su quanto impara, incoraggiato ad esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i
traguardi raggiunti. Dovrà, in pratica, diventare consapevole del proprio stile di apprendimento e
capace di sviluppare autonomia nello studio.

REALIZZARE PERCORSI IN FORMA DI LABORATORIO: 
Sarà privilegiata la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, modalità di lavoro che
incoraggerà la sperimentazione e la progettualità e che permetterà agli alunni di pensare,
ealizza e, aluta e atti ità o di ide dole i
odo pa te ipati o o alt i sia all’i te o he
all’este o della scuola.
SCELTE METODOLOGICO-DIDATTICHE DELLA SCUOLAPRIMARIA
Le scelte metodologiche sono coerenti con le finalità e gli obiettivi prefissati e sono
fu zio ali all’i pia to u i ola e ed e t a-curricolare generale.
RIGUARDANO
LA SFERA COGNITIVA
LA SFERA EMOTIVO-RELAZIONALE-AFFETTIVA
IMPRONTATE IN GENERALE A
CLASSE PRIMA E SECONDA
CLASSE TERZA
DIDATTICA LABORATORIALE DIDATTICA
COLLABORATIVA
particolare attenzione anche agli aspetti legati alla
corporeità, alla conoscenza esperienziale diretta (uso
del corpo, di strumenti e di oggetti, di esperienze
concrete)
avvio del percorso di acquisizione di un metodo di studio e di maggiore
autonomia esecutiva
CLASSI QUARTE E QUINTE
aggio e i o so all’uso della te ologia, o e ediazio e
tra il reale e il simbolico
attività di raccordo con la scuola secondaria di
primo grado
57
INDICE
Le scelte metodologico- didattiche ricercano processi di insegnamento-apprendimento efficaci,
ell’otti a della pe so alizzazio e e fo dati o solo sulla lezio e f o tale,
a a he
sull’app e di e to oope ati o, sulla didatti a la o ato iale, sulla didatti a pe p o le i, sul
lavoro di ricerca nel piccolo gruppo.
Vengono perciò predisposti ambienti di apprendimento strutturati, attraverso la piena
funzionalità dei laboratori e degli spazi interni ed esterni.
“o o alt esì sf uttate tutte le pote zialità offe te dal te ito io, att a e so l’o ga izzazio e di
attività in collaborazione con gli Enti locali e le Associazioni e la conoscenza dei beni storici e
artistici del territorio.
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO – SCUOLA
L'orario di funzionamento della scuola va dalle 8.30 alle 13,30.
Per le classi prime è possibile scegliere tra i seguenti modelli orari: 24h - 27h – 30h (con 3 h di
attività di arricchimento - laboratori opzionali)
Nella nostra scuola si è finora adottato, viste le richieste delle famiglie e la disponibilità di
organico, un curricolo a 30 ore.
Cl. 1^
Cl. 2^
Cl. 3^
ITALIANO
8
7
6
MATEMATICA
5
5
5+1
SCIENZE
2
2
STORIA
2
GEOGRAFIA
Cl.4^
Cl. 5^
DISCIPLINA
6
6
5+1
5+1
2
2
2
2
3
3
3
2
2
2
2
2
1+1
1+1
1+1
1+1
1+1
TECN. E INFORMATICA
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
3
1+1
1+1
1
1
1
MUSICA
2
2
1
1
1
RELIG./ATT.ALT.
2
2
2
2
2
LABORATORIO ESPRESSIVO
1
1
1
1
1
TOTALE
30
30
30
30
30
EDUCAZIONE FISICA
ARTE E IMMAGINE
Cittadinanza e Costituzione
In base al Decreto legge 1 settembre 2008 n. 137,
convertito nella Legge n. 169 del 30 ottobre 2008,
l’i seg a e to vie e i partito
ell’a ito dell’area
storico-geografica
Curricolo di potenziamento (30 ore)
Il curricolo a 30 ore viene così integrato:
- 1 ORA DI POTENZIAMENTO DI EDUCAZIONE FISICA (dalla 1^ alla 5^ classe)
- 1 ORA DI POTENZIAMENTO Di ARTE e IMMAGINE ( dalla 1^ alla 2^ classe)
- 1 ORA DI POTENZIAMENTO DI LOGICO-MATEMATICA (dalla 3^ alla 5^ classe)
-1 ORA DI POTENZIAMENTO DI LABORATORIO ESPRESSIVO (dalla 1^ alla 5^ classe)
58
INDICE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROGETTAZIONE DIDATTICA
La Scuola Secondaria di primo grado rappresenta, pur se nella continuità con la scuola primaria,
pe alt o fa ilitata dall’assetto o ga izzati o dell’Istituto Comprensivo, un momento di forte
a ia e to ell’espe ie za e oluti a e ei isog i fo ati i dei ragazzi. Infatti, il passaggio da
u g ado all’alt o, i u i lo o u ue u ita io di studi, oi ide o l’e ol e si atu ale delle
capacità cognitive. Si passa, cioè, come sottolineano i nuovi testi normativi, da una conoscenza
concreta ed ingenua, ad u a fo data sull’ela o azio e di odelli. La s uola se o da ia
finalizzata dunque, a promuovere costrutti mentali esplicativi, che strutturano le loro basi su un
uso app op iato dell’a alogia.
Tale percorso si concretizza in obiettivi formativi trasversali, realmente calibrati sui bisogni
perché perseguiti progettualmente da ciascuna equipe pedagogica, e di seguito indicati.
EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA
La scuola avrà cura di considerare ogni conoscenza, abilità e competenza perseguite, come interrelate e
strumentali al progetto di formazione della personalità del singolo.
COLLOCARSI NEL MONDO
La atu azio e he il dis e te de e spe i e ta e ell’a o della “ uola se o da ia di p i o g ado de e
consentirgli una visione più concreta e reale del suo rapporto con il sociale, avviandolo in tal senso,
all’assu zio e di o po ta e ti e s elte pe so ali.
ORIENTARSI
Posto he lo studio delle dis ipli e ha i s u ’i t i se a ale za o ie tati a, a i o dato he il
preadolescente acquisisce lo status di adolescente nel momento in cui compie una scelta consapevole alla
fine del ciclo di studi. Per tale opzione occorre strutturare percorsi che consentano a ciascuno di essere
conscio delle proprie attitudini, che avrà avuto modo di sperimentare (soprattutto attraverso la didattica
del laboratorio) e maturare.
CO“TRU)IONE PROGRE““IVA DELL’IDENTITA’ DELL’ADOLE“CENTE
La scuola impiega tutte le sue risorse umane, culturali ed affettive per accompagnare il preadolescente nel
faticoso cammino di crescita finalizzato alla ost uzio e di u ’ide tità positi a di s . I uesto più he i
alt i t agua di fo ati i i este u uolo fo da e tale la fa iglia, o ai o pa te ipe o l’istituzio e
scolastica.
RICERCA DELLA MOTIVAZIONE E DEL SIGNIFICATO
La realtà territoriale in cui la scuola opera rende particolarmente delicato, il perseguimento di questo
obiettivo formativo, poiché nella maggior parte delle situazioni gli atteggiamenti e i comportamenti che si
evincono sono di forte deresponsabilizzazione. La professionalità del docente-tutor e di ciascun docente
do à du ue, t o a e i uest’a ito la sua assi a esp essio e, o e o ella i e a di st ategie he
facciano leva su quegli aspetti del sapere che possano essere letti come densi di significati.
PREVENIRE DISAGI E RECUPERARE GLI SVANTAGGI
La scuola che educa alla convivenza civile, deve offrire testimonianze positive, progettando esperienze
sig ifi ati e pe l’app o io al o do degli adulti. I tale p ospetti a si ollo a l’Educazione alla legalità,
che impegna tutto il tessuto formativo ad assumere, rispetto a ciascun minore, le proprie responsabilità.
CONSOLIDARE LE RELAZIONI EDUCATIVE
Poiché non esiste alcun apprendimento formativo al di fuori di relazioni personali educative, la scuola
sostanzia i rapporti fra minori ed adulti di riferimento, curando anche le dinamiche affettive di crescita
della persona.
Per conseguire tutti gli obiettivi formativi indicati, gli strumenti precipui saranno gli obiettivi
d’app e di e to; i alt i te i i le dis ipli e di studio app ese te a o la palest a fo ati a p i a ia,
cosicché ciascun allievo potrà giungere al saper essere, esercitando il sapere ed il saper fare.
59
INDICE
SAPERE
SAPER FARE
 padronanza delle abilità e delle
conoscenze fondamentali dei
linguaggi comunicativi e delle
singole discipline
 interiorizzazione delle modalità
di indagine essenziale alla
comprensione del mondo e
dell’a ie te
SAPER ESSERE
 maturazione delle capacità di
azione,
di
esplorazione,
di
progettazione, per capire ed operare
responsabilmente nel contesto della
scuola, della famiglia e della società
 sviluppo di competenze
 s iluppo dell’ide tità
personale
 cognitive
 comunicative ed
espressive
 psicomotorie
 affettivo relazionali
 tecnico-operative
 conoscenza di sé
 integrazione nel
proprio ambiente vita
 autostima
 sicurezza e
autonomia
 sviluppo di interazioni
so iali positi e o l’alt o
ambiente:
 superamento
dell’ego e t ismo
 gestione dei conflitti
 educazione alla pace
 senso della legalità
60
INDICE
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La scuola è aperta:
dal lunedì al sabato dalle 8,15 alle 13,15 per lo svolgimento delle attività curricolari, in orario
pomeridiano per le lezioni individuali di strumento e per le attività di ampliamento
dell’offe ta fo ati a.
L'orario complessivo del curricolo destinato alle singole discipline è pari a 30 ore
settimanali da 60 minuti.
Il quadro orario settimanale delle discipline della nostra scuola secondaria di grado, ad
indirizzo musicale, è così determinato:
Discipline o
gruppi di
discipline
Italiano, Storia,
Geografia
Matematica e
Scienze
Inglese
Francese
Tecnologia
Arte e immagine
Educazione fisica
Musica
Religione cattolica
Approfondimento in
materie letterarie
Totale orario
settimanale
I classe
II classe
III classe
9
9
9
6
6
6
3
2
2
2
2
2
1
1
3
2
2
2
2
2
1
1
3
2
2
2
2
2
1
1
30
30
30
L’i seg a e to di Cittadi a za e Costituzio e
geografica.
i se ito ell’a ea dis ipli a e sto i o-
61
INDICE
IL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
I corsi ad indirizzo musicale, ricondotti ad ordinamento dalla legge 3 maggio 1999, n.124, si
s olgo o olt e l’o a io o
strumenti musicali :
ligatorio delle lezioni e assicurano l’i seg a e to di uatt o di e si
PIANOFORTE
OBOE
VIOLINO
FLAUTO TRAVERSO
L’i seg a e to dello “t u e to Musi ale ha lo s opo di fo i e agli alu i u ulte io e
veicolo di comunicazione, di espressione e di lettura critica della realtà, garantisce un ulteriore
possibilità di approfondimento e sviluppo anche nella prospettiva di e de e l’espe ie za
musicale funzionale o propedeutica alla prosecuzione degli studi, nonché alla diffusione della
cultura musicale nel territorio, in modo di rafforzare il ruolo della scuola come luogo di
aggregazione e diffusione di saperi e competenze.
Lo strumento Musicale è una materia curriculare a tutti gli effetti e obbligatoria per gli alunni
he e fa o i hiesta pe l’i te o t ie io. L’i seg a te di “t u e to Musi ale, i sede di
valutazione periodica e finale, esprime un giudizio analitico sul livello di apprendimento
aggiu to da ias u alu o al fi e della valutazio e glo ale…. (art. 7)
I sede di esa e di li e za vie e ve ifi ata la o pete za aggiu ta el t ie io sia sul
ve sa te della p ati a ese utiva, sia su uello teo i o (art. 8)
Pe l’a esso alla lasse di st u e to usi ale p e ista u ’apposita p o a o ie tati o attitudinale, per la quale non occorre che il candidato sappia suonare uno strumento.
La Commissione Esaminatrice è composta dagli insegnanti di Strumento musicale in servizio
nella Scuola.
Gli alu i a
essi al o so di “t u e to Musi ale, effettue a o ell’a ito dell’atti ità
curriculare, due rientri settimanali per svolgere le lezioni di strumento individuali e/o per
piccoli gruppi, le attività di as olto pa te ipati o e di usi a d’i sie e, o h le lezio i di
teo ia e solfeggio. La p ati a della usi a d’i sie e ie e posta o e st u e to etodologi o
p i ilegiato he o se te l’agg egazio e e il o f o to t a gli allie i. I dete i ati periodi
dell’a o s olasti o a ifestazio i usi ali, saggi, p epa azio e a o o si e . la o ale
atti ità didatti a pot à su i e delle a iazio i di o a io a fa o e della usi a d’i sie e, la
lezio e i di iduale, oi ide te o l’atti ità o hest ale, assumerà laconnotazione di ascolto
pa te ipato pe olo o he e e tual e te o fosse o di etta e te oi olti ell’atti ità.
L'insegnamento strumentale:
 promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale
resa più completa dallo studio di uno strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva,
comunicativa;
integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi
dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, pratico-operativa, estetico-emotiva,
improvvisativo-compositiva;
62
INDICE
 offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, nuove occasioni di sviluppo e
orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di
rapportarsi al sociale.
L'esperienza socializzante del fare musica insieme:
 accresce il gusto del vivere in gruppo;
abitua i ragazzi a creare, a verificare e ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e ad
accoglierle in senso costruttivo, a comprendere possibilità di cambiamento dei ruoli e, non
ultimo, a superare l'individualismo e a essere autonomi nel gruppo stesso-
63
INDICE
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione si caratterizza come strumento di controllo della validità degli interventi
didattico/educativi attuati e si colloca organicamente nei vari processi di
insegnamento/apprendimento. Essa si basa su:
 incontri programmati tra i docenti per ogni ordine di scuola per la rilevazione degli
aspetti cognitivi e comportamentali degli alunni; 
 prove di ingresso (per la scuola primaria e secondaria di primo grado per classi parallele
dei t e Co u i so
i ist ati agli alu i i a io d’a o s olasti o; p o e fo ati e agli
alunni delle classi a verifica delle unità di apprendimento;
 prove formative per classi parallele dei tre Comuni (per la scuola primaria )
somministrate nel periodo immediatamente successivo alla chiusura del primo e
secondo quadrimestre;
 prove sommative quadrimestrali;
 prove di rilevazione delle competenze (compiti autentici) degli alunni nel passaggio da
u a o all’alt o del pe o so s olasti o; 
 somministrazione delle prove selezionate dal Sistema di Valutazione Nazionale
(INVALSI).
La valutazione, in tutte le sue fasi, tiene conto dei seguenti aspetti: emotivo-affettivo,
cognitivo, relazionale-sociale, civico.
Ne consegue che la funzione della valutazione non può essere ricondotta esclusivamente alla
misurazione di aspetti quantitativi, ma dovrà essere intesa come apprezzamento dei
cambiamenti introdotti dalla pratica edu ati a ella pe so alità dell’alu o te e do o to,
oltre che delle competenze disciplinari acquisite e del raggiungimento degli obiettivi prefissati,
a he del g ado di pa te ipazio e, dell’i peg o, dell’atteggia e to elazio ale di og i si golo
studente e della sua crescita globale.
Nel o so dell’a o s olasti o, la alutazio e assu e di e se fu zio i-connotazioni:
 Valutazione d'ingresso: all'inizio dell'anno attraverso prove iniziali;

 Valutazio e o e siste ati a e ifi a dell’effi a ia e dell’adeguatezza della
progettazione per la correzione di eventuali errori di impostazione (valutazione
diagnostica); 

 Valutazio e, desu ta dall’osse azio e siste ati a e dai isultati del o ito aggio
pe iodi o dell’app e di e to, he de e fo i e otizie sulla situazione d'apprendimento
dei singoli alunni e apportare correzioni e modifiche nel modo di procedere (valutazione
formativa); 

 Valutazione che indica il livello complessivo di apprendimento raggiunto da ogni alunno,
ma tiene anche in considerazione la situazio e di pa te za, l’i te esse e l’i peg o
dimostrato nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività proposte
(valutazione finale o sommativa). 
La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili della prassi didattica, presenti in
tutti i o e ti del pe o so u i ola e e he, ell’aspetto fo ati o, olt e he i uello
conoscitivo o consuntivo, trovano la loro maggiore valenza.
Rispetto all’allie o si a e ta o l’a uisizio e di o pete ze, di a ilità e l’e oluzio e del
p o esso di app e di e to; pe ua to attie e l’i seg a te si aluta l’effi a ia delle st ategie,
dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una successiva ridefinizione del percorso.
64
INDICE
La valutazione rende perciò flessibile il progetto educativo e didattico e permette ai
docenti di:
 soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;
 Adeguare tempestivamente la proposta didattica;
 Stabilire il livello delle competenze raggiunte;
 Determinare la validità delle scelte didattiche adottate.
Particolare cura e attenzione è posta per la valutazione degli alunni con disabilità, per la cui
valutazione si dovrà tenere conto, oltre che del comportamento, anche delle discipline e delle
attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato i cui obiettivi e i conseguenti criteri
di alutazio e de o o esse e o di isi t a l’istituzio e s olasti a e la fa iglia.
 Per gli alunni in difficoltà di apprendimento (DSA, BES) si terrà conto dei progressi compiuti
rispetto a quanto previsto dal Piano Individuale predisposto dal Consiglio di Classe e
documentato nel registro del docente.
 In particolare per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento
debitamente certificata si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche,
siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa valutazione
sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esige ze pe so ali dell’alu o.
 Infine si prevede, per gli alunni con disabilità, la predisposizione di prove di esame
differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso
dell’alu o i appo to alle sue pote zialità.
Nella “ uola dell’I fa zia gli strumenti di valutazione fanno riferimento soprattutto
all’osse azio e siste ati a dei o po ta e ti e alla do u e tazio e delle espe ie ze. La
alutazio e ella s uola dell’i fa zia app ese ta lo st u e to he o se te di comprendere e
aluta e i li elli aggiu ti da ias u
a i o i
elazio e allo s iluppo dell’ide tità,
dell’auto o ia, della o pete za e della ittadi a za, al fi e di fa o i e la atu azio e. Il
suo scopo quindi non è quello di formulare classificazioni o giudizi, ma esclusivamente quello di
conoscere e interpretare il livello di maturazione di ogni alunno e le sue particolari esigenze
educative.
Nella Scuola Primaria e secondaria di 1^ grado i docenti elaborano una tipologia differenziata
di prove di verifica degli apprendimenti: prove scritte, orali, strutturate o semi strutturate, in
ingresso, in itinere e finali, mappe concettuali, compiti autentici.
Il documento di valutazione della Scuola primaria comprende due sezioni: la valutazione
quadrimestrale degli apprendimenti e il giudizio sul livello globale di maturazione, nella prima
sezione, si registra la valutazione degli apprendimenti delle varie discipline, effettuata
mediante un voto espresso in decimi. Nella seconda sezione si esprime il giudizio che tiene
conto dei seguenti indicatori: rispetto delle regole, relazionalità con i compagni e con gli adulti,
partecipazione, attenzione, impegno, autonomia, modalità di apprendimento e utilizzo delle
conoscenze. Per ciascun voto e indicatore il Collegio dei Docenti ha definito una griglia di
descrittori, che, in sede di scrutinio, il Consiglio di Interclasse utilizza per rilevare le
caratteristiche degli alunni.
Anche nella Scuola Secondaria gli apprendimenti delle distinte discipline vengono valutati
mediante un voto espresso in decimi. Tale voto, attribuito in ogni singola disciplina, non è
ovviamente solo una media aritmetica dei risultati ottenuti delle diverse prove scritte ed orali,
ma s atu is e dall’i sie e di più ile azio i, i lusi i seguenti aspetti formativi: la
pa te ipazio e alle lezio i, l’i te esse pe le di e se atti ità p oposte, l’i peg o el la o o a
s uola e a asa, l’atteggia e to espo sa ile ell’assol i e to dei p op i o piti.
Co l’utilizzo del registro e dello scrutinio elettronici, ogni docente può registrare online la
alutazio e att i uita all’alu o e la p oposta di oto pe gli s uti i i te edi e fi ali , i
65
INDICE
modo che ogni genitore, ad operazioni concluse, potrà accedere con la propria password e
visualizzare la pagella on line.
Oltre alla valutazione disciplinare sarà attribuita anche una valutazione per il comportamento
,a tale proposito il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità ,
equità e trasparenza nella valutazione del comportamento, tali criteri si fondano sul rispetto
del Patto Edu ati o di Co espo sa ilità e del Regola e to d’Istituto.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per garantire una valutazione equa per tutti gli alunni, si sono formulati criteri di valutazioni
comuni. Le motivazioni che hanno portato alla formulazione di criteri valutativi che rispondono
al nostro progetto complessivo, sono i seguenti:
 L’oppo tu ità di o seg a e ai ge ito i i fo azio i a aliti he e t aspa e ti sulla
crescita dei loro figli riguardanti la sfera delle conoscenze, capacità e competenze e
non soltanto quella delle singole discipline: così i genitori possono riflettere sulle
potenzialità e le difficoltà del figlio ed è possibile intervenire consapevolmente sul suo
processo di crescita.
 La ne essità di fa supe a e al agazzo l’idea di esse e t attato e alutato i
a ie a
diffe e ziata ispetto ai o pag i, a he i asse za di oti azio i alide. E’
importante conoscere i parametri che concorrono alla formazione dei giudizivalutazione, sia per sostenere il processo di autovalutazione dello studente, ma anche
e ita e he sia la s uola a sugge i e l’esiste za di fo e di i giustizia so iale.
 Il bisogno di una sostanziale collegialità in seno al Consiglio di Classe; utilizzando
indicatori omogenei e t as e sali ispetto alle si gole dis ipli e, l’atto alutati o ie e
reso il più possibile oggettivo e puntuale.
66
INDICE
Tabella di corrispondenza tra VOTO, GIUDIZIO e DESCRITTORI per la VALUTAZIONE delle
singole discipline relativa alla SCUOLA PRIMARIA E alla SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
DESCRITTORI
OTTIMO 10
 Ha una conoscenza sicura, completa e approfondita
 Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
 Rielabora le conoscenze in modo personale, dimostrando
significative capacità critiche
 Si esprime con un linguaggio ricco ed appropriato
DISTINTO 9
 Ha una conoscenza sicura e completa
 Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
 Rielabora le conoscenze in modo personale
 Si esprime con un linguaggio appropriato
BUONO 8
 Ha una conoscenza sicura
 Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
 Rielabora le conoscenze con sicurezza
 Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto
DISCRETO 7
 Ha una conoscenza adeguata
 Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo abbastanza autonomo
 Acquisisce le conoscenze con discreta sicurezza
 Si esprime con un linguaggio corretto
SUFFICIENTE 6
 Ha una conoscenza essenziale
 Sa, in genere, applicare le conoscenze a situazioni analoghe
 Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico
 Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto
NON SUFFICIENTE 5
 Ha una conoscenza parziale
 In genere non sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe
 Acquisisce le conoscenze in modo disorganico
 Si esprime con un linguaggio impreciso
GRAVEMENTEINSUFFICIENTE 4
 Ha una conoscenza gravemente lacunosa
 Anche se guidato rivela notevoli difficoltà nelle applicazioni
 Acquisisce le conoscenze in modo frammentario e disorganico
 Si esprime con un linguaggio molto impreciso
67
INDICE
Nella formulazione dei criteri pe l’att i uzio e dei oti u e i i, il Collegio dei do e ti ha
deliberato che non si contemplano voti inferiori al 5 nella scuola primaria, in quanto ell’otti a
di u a alutazio e fo ati a e i o side azio e dell’età e oluti a degli alu i, si i te de
p o uo e e il più possi ile l’autosti a e la fidu ia i s ei a i i.
Valutazione del comportamento nella scuola primaria
Il DPR n.122 del 8/09/09 regolamenta la valutazione del comportamento degli studenti:
in relazione a questa definizione il Collegio docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio
sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria.
L’atte zio e dei do e ti, olt e he sull’effetti o ispetto delle egole, fo alizzata sulla
comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche
ella s uola p i a ia il pe o so fo ati o degli alu i passa att a e so l’a uisizio e di
strumenti di autovalutazione.
Infatti la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far fronte ai
propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di
atu azio e dell’ide tità pe so ale ell’a ito delle elazio i o gli alt i.
Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti
indicatori:
 INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e
ordinati nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni;
 IMPEGNO: impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo;
 RELAZIONE CON GLI ALTRI: rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto
del personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a
collaborare con i compagni e con gli adulti;
 AMBIENTE SCOLASTICO: rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso
appropriato degli spazi.
Criteri per l’attri uzio e del giudizio si teti o del o porta e to
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo costruttivo e
propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando
odalità e s ade ze delle o seg e. E’ dispo i ile a olla o a e o tutti, ispetta e usa
in modo appropriato materiale e spazi della scuola.
Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel tempo; si
i peg a o o ti uità e a a e te o ispetta odalità e te pi delle o seg e. E’
collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola.
Partecipa con interesse alle attività della classe; si impegna in modo adeguato ma
l’attenzione non è sempre costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle
o seg e. E’ olla o ati o e o al e te ispetta spazi e ate iali della s uola.
Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si impegna in
odo setto iale e l’attenzione non è sempre costante, non sempre rispetta modalità e
tempi delle consegne. A volte è poco collaborativo e non sempre rispetta spazi e
materiali della scuola.
Partecipa in maniera passiva alle varie attività della classe; si impegna in modo
discontinuo e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. A volte non
ispetta i o pag i e i do e ti. E’ olla o ati o solo i al u e atti ità e o al u i
compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola.
Partecipa con minimo interesse alla attività della classe; si impegna in modo irregolare e
non rispetta modalità e scadenze nelle consegne. Non rispetta le regole di convivenza
concordate. Non controlla il proprio comportamento nelle diverse situazioni.
68
INDICE
Valutazione del comportamento nella scuola secondaria di I grado
INDICATORI DEL COMPORTAMENTO
Rispetto delle norme comportamentali:
voto












10
conoscere e osse a e le o e o te plate el Regola e to d’Istituto.
aver cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui.
rispettare gli ambienti.
Frequenza, assenze, ritardi.
Note disciplinari.
Relazione con gli altri:
esprimere il proprio punto di vista con atteggiamento e linguaggio civile.
rispettare le opinioni altrui
conoscere le norme che regolano il dialogo e i rapporti interpersonali
as olta e, o distu a e, o i te o pe e ispetta e i tu i d’i te e to.. .
collaborare con compagni e insegnanti.
Senso del dovere:
o ga izza e il ate iale e essa io pe segui e l’atti ità didatti a.
rispettare gli impegni assunti spontaneamente o affidatigli.
partecipare in maniera pertinente e produttiva alle proposte di lavoro.
DESCRITTORI
L’alu o o os e e ispetta pie a e te le o e o po ta e tali, si
relaziona sempre positivamente con gli altri ed ha acquisito un notevole
senso del dovere e di responsabilità.
9
L’alu o o os e e ispetta le o e o po ta e tali, si relaziona
positivamente con gli altri ed ha acquisito un buon livello di responsabilità
e senso del dovere.
8
L’alu o o os e e ge e al e te ispetta le o e o po ta e tali, si
relaziona abbastanza positivamente con gli altri ed ha acquisito un discreto
livello di responsabilità e senso del dovere.
7
L’alu o o os e a o se p e ispetta le o e o po ta e tali, si
relaziona con gli altri con qualche difficoltà ed ha acquisito parzialmente
responsabilità e senso del dovere.
6
L’alu o o os e parzialmente le norme comportamentali e raramente le
rispetta, si relaziona con gli altri con difficoltà dimostrando poca
responsabilità e scarso senso del dovere.
5
L’alu o o os e e o ispetta le fo da e tali o e di o po ta e to,
non riesce ad instaurare rapporti civili con gli altri e non ha acquisito
responsabilità e senso del dovere accettabili.
69
INDICE
GRIGLIE DI VALUTAZIONI PER AREA DISCIPLINARE
AREA LINGUISTICA ESPRESSIVA
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE ORALI
1. Ascolto, comprensione e rielaborazione dei contenuti proposti
2. Abilità espositiva
3.
Conoscenza della funzioni della struttura della lingua
VOTO
DESCRITTORI
1. Ascolta, comprende e rielabora in modo personale e critico i
contenuti proposti.
10
2. Si esprime con notevole chiarezza e proprietà di linguaggio.
3. Di ost a u ’app ofo dita o os e za delle fu zio i e della
struttura della lingua.
9
1. Possiede una completa conoscenza dei contenuti proposti.
2. Comprende ed usa in modo chiaro e preciso il linguaggio
specifico della disciplina.
3. Sa porre in relazione in modo corretto fatti e fenomeni.
1. Ascolta, comprende e rielabora in modo personale i contenuti
proposti.
8
2. Si esprime con chiarezza e proprietà di linguaggio.
3. Dimostra una conoscenza sicura delle funzioni e della struttura
della lingua.
1. Ascolta, comprende e rielabora discretamente i contenuti
proposti.
7
6
2. Si esprime con chiarezza e adeguata proprietà di linguaggio.
3. Dimostra una conoscenza abbastanza sicura delle funzioni e
della struttura della lingua.
1. Ascolta e comprende i contenuti essenziali proposti.
2. Si esprime in modo semplice, ma sufficientemente chiaro.
3. Dimostra una sufficiente conoscenza delle funzioni e della
struttura della lingua
1. Ha diffi oltà ell’as olto e o p e de pa zial e te i o te uti
proposti.
5
2. Si esprime in modo poco chiaro e incerto.
3. Dimostra una conoscenza frammentaria delle funzioni e della
struttura della lingua.
1. Ha notevoli diffi oltà ell’as olto e o
4
o p e de i o etti
fondamentali dei contenuti proposti
2. Si esprime in modo confuso, utilizzando un linguaggio limitato
3. Dimostra una scarsa conoscenza delle funzioni e della struttura
della lingua.
70
INDICE
AREA LINGUISTICA ESPRESSIVA
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE
1. Rispondenza alla traccia
2. Originalità e ricchezza dei contenuti
3. Coesione testuale e coerenza linguistica
VOTO
1.
2.
3.
DESCRITTORI
Piena rispondenza alla traccia e coerenza delle argomentazioni
Ottima originalità e ricchezza dei contenuti
Ottima coesione testuale e correttezza linguistica
10/9
1.
8
2.
3.
1.
7
2.
3.
1.
6
2.
3.
1.
5
2.
3.
1.
4
2.
3.
Esaustiva rispondenza alla traccia e coerenza delle
argomentazioni
Buona originalità e ricchezza dei contenuti
Appropriata coesione testuale e correttezza linguistica
Adeguata rispondenza alla traccia e coerenza delle
argomentazioni
Adeguata originalità e ricchezza dei contenuti
Discreta coesione testuale e correttezza linguistica
Semplice ma ordinata rispondenza alla traccia e coerenza delle
argomentazioni
Sufficiente originalità e ricchezza dei contenuti
Sufficiente coesione testuale e correttezza linguistica
Limitata rispondenza alla traccia e coerenza delle
argomentazioni
Limitata originalità e ricchezza dei contenuti
Mediocre coesione testuale e correttezza linguistica
Scarsa rispondenza alla traccia e coerenza delle
argomentazioni
Insufficiente originalità e ricchezza dei contenuti
Insufficiente coesione testuale e correttezza linguistica
71
INDICE
AREA LOGICO-MATEMATICA
1.
2.
3.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE ORALI
Acquisizione delle conoscenze specifiche
Competenze applicative
Competenze logico-risolutive procedurali ed espositive
VOTO
DESCRITTORI
1. Conosce gli argomenti trattati in modo completo e approfondito.
2. Applica i principi e i processi matematici in vari contesti utilizzando
metodi efficaci e simbologie appropriate.
10
3. Comunica concetti ed esperienze con precisione, fluidità e piena
padronanza lessicale.
1. Conosce gli argomenti trattati in modo completo e generalmente
ben articolato.
2. Applica i principi e i processi matematici in vari contesti utilizzando
9
metodi efficaci e simbologie appropriate.
3. Comunica concetti ed esperienze con precisione e padronanza
lessicale.
1. Comunica concetti ed esperienze con precisione e padronanza
8
lessicale.
2. Conosce gli argomenti trattati in modo completo.
3. Comunica concetti ed esperienze con lessico corretto.
1. Conosce complessivamente gli argomenti trattati.
2. Applica i principi e i processi matematici solo in contesti noti,
utilizzando metodi e simbologie abbastanza corrette.
7
3. Comunica concetti ed esperienze con un linguaggio abbastanza
appropriato.
1. Conosce gli argomenti fondamentali delle discipline.
2. Applica i principi e i processi matematici semplici, seguendo
procedure note.
6
3. Comunica concetti ed esperienze con ordine, utilizzando un lessico
essenziale.
1. Conosce gli argomenti trattati in modo superficiale ed incompleto.
2. Applica i principi e i processi matematici solo se guidato e non ne
controlla la coerenza.
5
3. Espone in modo disorganico e con scorrettezze lessicali.
1. Ha notevoli difficoltà conoscitive anche sui concetti fondamentali.
2. Mostra di possedere scarsi strumenti che ne impediscono le
opportune applicazioni, anche in contesti noti.
4
3. Espone in modo disorganico e con gravi scorrettezze lessicali.
72
INDICE
AREA LOGICO-MATEMATICA
1.
2.
3.
4.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE SCRITTE
Completezza svolgimento elaborato
Utilizzo delle formule
Tecniche di calcolo
Procedimento
VOTO
10/9
8
7
1.
2.
3.
4.
DESCRITTORI
Co pleto ed app ofo dito lo s olgi e to dell’ela o ato
Preciso e corretto utilizzo delle formule e delle unità di misura.
Utilizzo proprio e completo delle tecniche di calcolo
Procedimento isoluti o dell’ela o ato o etto
1.
2.
3.
4.
Completo s olgi e to dell’ela o ato
Corretto utilizzo delle formule e delle unità di misura.
Utilizzo proprio delle tecniche di calcolo
P o edi e to isoluti o dell’ela o ato o etto
1. Quasi completo lo s olgi e to dell’ela o ato
2. Adeguato utilizzo delle formule e delle unità di misura.
3. Utilizzo proprio delle tecniche di calcolo
4. P o edi e to isoluti o dell’ela o ato uasi del tutto o etto
1.
2.
3.
4.
I o pleto lo s olgi e to dell’ela o ato
Impreciso utilizzo delle formule e delle unità di misura.
Utilizzo non sempre proprio delle tecniche di calcolo
Procedimento risoluti o dell’ela o ato o se p e corretto
1
2
3
4
I o pleto lo s olgi e to dell’ela o ato
6
5
4
Impreciso utilizzo delle formule e delle unità di misura.
Utilizzo improprio delle tecniche di calcolo
P o edi e to isoluti o dell’ela o ato o
o etto
1. Molto pa ziale lo s olgi e to dell’ela o ato
2. I p op io l’utilizzo delle formule e delle unità di misura.
3. Utilizzo improprio delle tecniche di calcolo
4. P o edi e to isoluti o dell’ela o ato o o etto
73
INDICE
Dall’I teg azio e … all’I lusio e
La “ uola dell’Edu azio e I lusiva
U a s uola he i lude è u a s uola he pe sa e he p ogetta te e do a
mente proprio tutti.
Una scuola che non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in
risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano
da uelle della aggio a za degli alu i o ali della s uola.
Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del
miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non
appartenente, non pensato e quindi non accolto.
74
INDICE
PROTOCOLLO PER L’ INCLU“IONE
Degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Questo documento contiene linee operative riguardanti
l’i lusio e degli alu i he p ese ta o Bisog i Edu ati i
“pe iali BE“ . L’adozio e di u P oto ollo di I lusio e
as e dall’esige za di definire ed adottare pratiche
o divise ell’i te to di p o uove e l’evoluzio e psi o- og itiva dell’alu o i
situazioni individuali sfavorevoli. Il p ese te p oto ollo testi o ia l’i peg o della
Scuola per la conoscenza e la valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e
familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, nonché la realizzazione di un
percorso educativo e didattico personalizzato sia negli obiettivi che nelle modalità
formative.
La normativa su tutti gli alunni con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Disabilità
certificata
DSA
Altri BES
Individuazione
degli alunni
Certificazione ai
sensi della
L. n°104/92 art. 3
commi 1 o 3 (gravità)
Diagnosi ai sensi
L. n°170/10
Delibera consiglio di classe ai sensi
della Direttiva Ministeriale del
27/12/2012 e C.M. n° 8/13 e
Nota 22/11/2013
Strumenti
didattici
PEI: con riduzione di
talune discipline
(art. 16 comma 1 L.
n° 104/92) e prove
equipollenti e tempi
più lunghi (art. 16
comma 3 L. n°
104/92)
PDP: con
strumenti
compensativi e/o
misure
dispensative e
tempi più lunghi.
PDP (solo se prescrive strumenti
compensativi e/o misure
dispensative)
Insegnante per il
sostegno e/o
assistenti per
l’auto o ia e la
comunicazione.
75
INDICE
Effetti sulla
valutazione
del profitto
PRIMO CICLO:
Valutazione positiva
(art. 16 commi 1 e 2
L. n° 104/92): se si
riscontrano
miglioramenti
rispetto ai livelli
iniziali degli
apprendimenti
relativi ad un PEI
formulato solo con
riguardo alle effettive
apa ità dell’alu o.
Misure
dispensative
Dispensa scritto
lingue straniere
compensata da
prova orale
Misure dispensative (ad eccezione
della dispensa dallo scritto di
li gue st a ie e e dell’eso e o
normativamente previste solo per
DSA).
Strumenti compensativi.
(Linee guida 4.4
allegate a D.M.
12/07/2011, art.
6 comma 5).
Strumenti
compensativi.
Tempi più lunghi
Per gli stranieri normativa
specifica.
Tempi più lunghi
LE “TRATEGIE D’ INTERVENTO DELLA NO“TRA “CUOLA PER L’INCLU“IONE
Le st ategie di i te e to i hiedo o u ’ela o azio e ollegiale, o espo sa ile e pa te ipata
dei seguenti documenti/strumenti di lavoro:
PTOF
(Piano Triennale Offerta Formativa)
PAI
Pia o A
-
-
-
uale pe l’i lusività
Fa u ’atte ta lettu a del
grado di inclusività della
scuola
Individua gli obiettivi di
miglioramento
Ide tifi a l’utilizzo
fu zio ale delle iso se
professionali presenti
PROTOCOLLO PER L’INCLU“IONE
Fornisce i seguenti strumenti:
modello di osservazione inizialeper
l’i di iduazio e di alu i o BE“
-
scheda rilevazione alunni con BES (scuola
dell’i fa zia
-
scheda rilevazione alunni con BES (scuola
primaria e secondaria di primo grado)
-
modello di percorso individualizzato
s uola dell’i fa zia
-
modello di piano didattico
personalizzato(PDP) scuola prim./ second.
-
modello di monitoraggio e autovalutazione
a livello di scuola sui livelli di inclusione
76
INDICE
I “OGGETTI CHE PROVVEDONO ALL’ORGANIZZAZIONE DELLE AZIONI A
FAVORE DELL’INCLU“IONE DEGLI ALUNNI CON BE“
Le azio i pe l’i lusio e posso o esse e fa o ite dai segue ti soggetti:
 G uppo di Lavo o pe l’I lusio e, già presente nella nostra scuola (GLI)
COMPITI E RUOLI DELLE FIGURE COINVOLTE ALL’INTERNO DELL’I“TITU)IONE
SCOLASTICA
PERSONE
COMPITI
Dirigente scolastico e
collaboratori del D.S.
Punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti, ma in
particolare per la funzione strumentale
Insegnante Referente
d’istituto : Fu zio e
strumentale BES
Cu a l’aggio a e to dei dati e a oglie esige ze e p oposte
dei docenti e dei genitori di alunni con BES di tutta la scuola
Per ciascun alunno con BES i docenti della classe:
I docenti della classe
a. curano la redazione di PDF (in caso di passaggio da un ordine
di scuola ad un altro), di PEI e di PDP, avvalendosi della stretta
collaborazione di assistenti educatori, specialisti e famiglia;
b. curano la comunicazione e il coinvolgimento della famiglia
dell’alunno;
c. elaborano ed aggiornano la documentazione didattica relativa
all’alu o o BE“.,
Insegnante di sostegno
a. condivide con tutti gli altri colleghi i compiti professionali e le
b.
c.
d.
e.
f.
g.
responsabilità sull'intera classe (contitolarità);
partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla
valutazione per tutto il gruppo classe;
ga a tis e u eale suppo to ell’assu zio e di st ategie e
tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative;
s olge u ’atti ità di o sule za a fa o e dei colleghi curricolari
ell’adozio e di
etodologie pe
l’i di idualizzazio e
finalizzate a costruire il PEI ;
concorda con ciascun docente curricolare i contenuti del
progetto e con gli educatori le strategie metodologiche
educative;
conduce direttamente interventi , centrati sulle caratteristiche
e le apa ità dell’alu o sulla ase di etodologie pa ti ola i;
fa ilita l’i teg azio e t a pa i att a e so il p op io o t i uto
nella gestione del gruppo classe.
77
INDICE
DOCUMENTAZIONE ALUNNI DSAE DIVERSAMENTE ABILI
DOCUMENTO
CERTIFICAZIONE
che attesta il diritto ad
avvalersi delle misure
previste dalla legge
CHI LO REDIGE
NEUROPSICHIATRA INFANTILE O
P“ICOLOGO DELL’ETA’ EVOLUTIVA:
La valutazione diagnostica e clinica
spetta agli spe ialisti dell’A“L
(neuropsichiatria
infantili
o
psicologi) o a soggetti accreditati e
convenzionati dalla stessa oppure
strutture private in cui operano
questi specialisti.
Lo specialista rilascia – anche in un
unico documento – la diagnosi e la
relazione descrittiva delle abilità
strumentali specifiche, sulla base
delle quali i docenti della classe
definiscono
gli
strumenti
compensativi
e
le
misure
dispensative da adottare. Alla
famiglia spetta il compito di
consegnare
tutta
la
documentazione.
QUANDO
All’atto
della
pi a
segnalazione.
È
aggiornata in caso di
passaggio dell’alu o da
un grado di scuola ad un
altro, ovvero quando lo
specialista o psicologo lo
ritengano
necessario
anche tenendo conto
delle
indicazioni
del
consiglio di classe o della
famiglia.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
(PDP)
Percorso
educativo
basato
sulle
caratteristiche evolutive dello studente e
finalizzato ad adeguare, anche in termini
temporanei, il curricolo alle esigenze
formative dello studente stesso. Specifica le
misure dispensative e gli strumenti
compensativi definiti nella relazione clinica e
adottati da tutto il team dei docenti.
L’i t oduzio e di isu e dispe sative e di
strumenti compensativi sono rapportate alle
apa ità i dividuali e all’e tità del distu o e
possono avere anche carattere temporaneo
(L.170/10).
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ( PEI)
E’ il do u e to el uale vengono descritti
gli interventi integrati ed equilibrati tra loro,
p edisposti pe l’alu o i situazio e di
handicap, ai fini della realizzazione del diritto
all’edu azio e e all’ist uzio e a t.
legge
104 del 1992). Tiene presenti i progetti
didattico- educativi, riabilitativi e di
socializzazione individualizzati.
RELAZIONE FINALE Riscontro
delle attività
programmate nel PDP e nel PEI
con eventuali modifiche
Il
docenti
della
classe,
a ale dosi a he dell’appo to
di specialisti, e con la
collaborazione della famiglia,
p o edo o
all’ela o azio e
della proposta PDP. Secondo le
indicazioni di legge.
DOCENTI
Formulato entro i primi
tre mesi di ogni anno
scolastico
(fine novembre)
A fine anno
scolastico
78
INDICE
MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE ALUNNI DSA E DVA
La valutazione degli alunni è effettuata sulla base del PDP e del PEI in relazione sia alle
misure dispensative che agli strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. La
st uttu azio e delle e ifi he do à o se ti e all’alu o il g ado di p estazione migliore
possibile. È opportuno che ciascun docente, per la propria disciplina, definisca le modalità
più facilitanti con le quali le prove, anche scritte, vengano formulate (organizzazione
percettiva delle informazioni nello spazio pagina, ripasso poco prima della verifica,
fo ulazio e della stessa do a da i diffe e ti
odalità… . Le e ifi he a o
p og a
ate i fo a do l’alu o. Le p o e s itte i li gua st a ie a a o p ogettate e
valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà che p ese ta l’alu o. La
prestazione orale va privilegiata. È buona prassi applicare, anche nelle verifiche le misure
che possono favorire le condizioni ottimali per una miglior prestazione possibile.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La scuola è chiamata a leggere e rispondere in modo adeguato e articolato ad una pluralità di
studenti che manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di apprendimento, di sviluppo
di abilità e competenze nonché con disturbi del comportamento stabili o transitori.
L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e
cogliere i segnali di disagio, ma anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola
un alleato competente per affrontare un percorso positivo per i loro figli e dall'utilizzo di mirati
strumenti diagnostici in età evolutiva.
Un approccio integrato, scuola - famiglia - servizi sanitari, consente di assumere u ’otti a
culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali assumono una correlazione con lo
79
INDICE
stato di salute dell’i di iduo: in tal modo la disabilità non riguarda il singolo che ne è colpito,
bensì tutta la comunità e le istituzioni.
Il nostro Istituto accoglie al suo interno alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) integrati nei
gruppi - classe .Gli alunni con BES , per particolari situazioni di vita, hanno necessità di un
progetto educativo/didattico individualizzato (contenuti, o metodologie, o obiettivi, o percorsi
facilitati...).
Tra i BES vi sono gli alunni con difficoltà di apprendimento specifico (DSA), in particolari
situazioni sociali, gli alunni stranieri con difficoltà linguistiche o con differenze culturali profonde
rispetto alla nostra, chi per motivi svariati trova difficoltà nell'inserimento o negli
apprendimenti (anche tempora ea e te , gli alu i disa ili seguiti, uest’ulti i da do e ti
specializzati.
La particolare attenzione verso tutti e verso ciascuno che viene posta nell'accoglienza delle
esigenze e nella soddisfazione dei bisogni, ci porta ad operare in stretta co-relazione con le
famiglie, gli operatori sanitari, i referenti socio – educativi
Nella scuola è attivo il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione, composto da rappresentanti dei
genitori, della ASL, dei docenti curricolari e di sostegno e dal Dirigente Scolastico. Il gruppo si
occupa di programmazione degli interventi, di formulare proposte in merito agli alunni con BES,
di offrire supporto e consulenza alla più vasta comunità nella progettazione didattica
differenziata.
Nelle classi e nelle sezioni dove sono integrati alunni diversamente abili si costituiscono i GLH
operativi, con la partecipazione delle famiglie, dei docenti curricolari e di sostegno, degli
operatori sanitari di riferimento e gli operatori sociali. Il gruppo predispone concordemente il
PEI.
Il PEI, o Programmazione Educativa Individualizzata, focalizza gli obiettivi formativi messi in
rilievo attraverso la diagnosi funzionale. Nelle classi dove sono presenti alunni con BES non
disabili, il consiglio di classe si riunisce per l'elaborazione del piano personalizzato; esso tiene
conto delle necessità formative dell'alunno nel particolare momento di vita.
La sinergia delle azioni messe in atto con e nella comunità risultano, quindi, l'essenza del
progetto formativo per gli alunni con particolari esigenze.
80
INDICE
INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DSA
Con il termine DSA si comprende un gruppo eterogeneo di problematiche che vanno dalla
difficoltà nell'acquisizione e nell'uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, lettura,
scrittura, calcolo, organizzazione dello spazio, in una situazione in cui, nella maggior parte dei
casi, il livello scolastico e le capacità sensoriali sono adeguati all'età.
 DISLESSIA: è un disturbo settoriale della lettura caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare
una lettura accurata e fluente, a decodificare il testo scritto.
 DISORTOGRAFIA: è la difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio
parlato in linguaggio scritto.
 DISGRAFIA: è la difficoltà nella grafia.
 DISCALCULIA: è un deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o dei calcolo.
LA PROGRAMMAZIONE
Punto di riferimento per la programmazione di un alunno con DSA sono le caratteristiche del
disturbo, che tutti gli insegnanti devono conoscere per poter adottare le strategie necessarie.
L'adozione di strategie didattiche specifiche all'interno della normale attività didattica delle
scuole non richiede pro-condizioni particolari (tranne la delibera dei competenti Organi
Collegiali), mentre l'adozione di specifiche misure compensative e dispensative in sede di
valutazione finale può essere effettuata esclusivamente in presenza di diagnosi specialistiche di
disturbo specifico.
Il Piano Didattico Personalizzato
"La scuola, la famiglia, il servizio sanitario (o lo specialista privatamente scelto dalla famiglia),
devono costruire rapporti di reciproca collaborazione, nel rispetto delle diverse competenze e
dei ruoli, con lo scopo di giungere alla definizione e all'attuazione di un Piano Didattico
Personalizzato, effettivamente tarato sulle specifiche condizioni di ciascun alunno, e a forme di
valutazione dell'efficacia degli interventi che producano — ove necessario - rapide modifiche."
81
INDICE
Struttura del Piano Didattico Personalizzato
Come ogni programmazione educativa, il Piano Didattico Personalizzato per un allievo con DSA
deve contenere, essenzialmente, i seguenti punti:
1. Analisi della situazione Iniziale dell'alunno
L'analisi della situazione dell'alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la
segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e dall'allievo stesso ed i risultati del lavoro di
osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l'allievo presenta
ed anche i suoi punti di forza.
2. Livello dell'apprendimento
Nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di
apprendimento, con le modalità più adeguate a valorizzare le effettive competenze
dell'allievo "oltrepassando" le sue specifiche difficoltà: la didattica consigliata per chi ha
DSA è adatta a favorire e a facilitare l'apprendimento di tutti gli alunni. Molta importanza
assume ogni attività meta cognitiva, verso cui occorre indirizzare intervento didattico, per
potenziare i processi "altri"legati all'anticipazione, alle rappresentazioni mentali e alte
mnemotecniche visive.
3. Obiettivi e contenuti di apprendimento per l'anno scolastico
Per ciascuna materia o ambito di apprendimento vanno individuati gli obiettivi essenziali
ed i contenuti fondamentali che l'allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità
effettiva del corso di studi, ma, al contempo, assicurando un volume di lavoro compatibile
con le specifiche modalità di funzionamento (tenere conto che ciò che ad un altro "costa
cinque", ad esempio, ad un allievo con DSA "costa dieci").
4. Metodologie
Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad
assicurare l'apprendimento dell'allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (ad es.
metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura).
5. Azione didattica
- Deve adattare i compiti agli alunni
- Deve alternare stimoli visivi, uditivi, cinestetici
- Deve prevedere attività individuali, di coppia, di gruppo, di classe
- Deve sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli studenti e
assicurando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d'insegnamento
- Deve rafforzare i punti di debolezza, adattando gli studenti ai i compiti e promuovendo
strategie di apprendimento.
82
INDICE
INTEGRAZIONE E INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI
Il Pia o dell’Offe ta Fo ati a p e ede u ’a pia p ogettualità i tesa a fa ilita e l’i se i e to
degli alunni stranieri, favorendo un clima inclusivo e promuovendo la comunicazione fra scuola
-famiglia, territorio.
Il nostro Istituto fo alizza e do u e ta i pe o si edu ati i dei si goli alu
dell’offerta disponibile attraverso la stesura di Piani Educativi Personalizzati.
i all’i te o
Il team docente ha il compito di favorire l'inserimento dell'alunno straniero nella classe
attraverso le seguenti azioni:
 informare i compagni del nuova arrivo e creando un clima positivo di accoglienza
 individuare un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor
(compagno di viaggio) dell'alunno straniero
 rilevare i bisogni specifici di apprendimento attraverso i test d'ingresso
 individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione
linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la
verifica e la valutazione
 programmare il lavoro con i formatori che, eventualmente, seguono l'alunno non
italofono
 informare l'alunno e la famiglia del PEP
 valorizzare in classe la cultura altra.
83
INDICE
PREMESSA
L’i se i e to degli alu i i u o testo s olasti o s o os iuto, app ese ta si u a e te u
momento di preoccupazione. L'intervento degli insegnanti è volto a limitare quanto più è
possibile le incertezze degli allievi, incrementando interesse, sicurezza e serenità. Il progetto
accoglienza è un momento fondamentale per l'inserimento dei nuovi alunni e consiste in alcuni
giorni di spe ifi he atti ità atte a fa o i e l'i teg azio e, la o os e za e lo sta e e e
i sie e . “e ti si a p op io agio i u a iente nel quale ciascuno riesca a crescere
esp i e do se stesso e elazio a do o gli alt i i
odo o etto e ost utti o, sig ifi a sta
e e a s uola .
I p i i gio i di s uola seg a o pe i a i i e le fa iglie l’i izio di u te po uo o a i o di
aspettati e a a he di ti o i. Il pe iodo dell’a oglie za, pe ta to, fo da e tale pe l’a io
p ofi uo del pe o so fo ati o dell’alu o.
U a didatti a flessi ile u ita all’utilizzazio e di di e si tipi di li guaggio pe ette di i stau a e
un clima sereno e collaborativo e di dare a tutti la possibilità di esprimersi e di integrarsi.
La p ogettazio e dell’a oglie za si ealizza att a e so u pe o so di olla o azio e degli
i seg a ti dei t e o di i di s uola e ie e atti ato affi h l’alu o si se ta a proprio agio e viva
il passaggio di ordine senza difficoltà, riuscendo a relazionarsi con gli altri nel modo che gli è più
congeniale. Ciò lo condurrà a realizzare il proprio percorso formativo in modo sereno e senza
traumi.
84
INDICE
FINALITÀ
1. Facilitare un progressivo adattamento alla realtà scolastica, attraverso l'esplorazione di uno
spazio accogliente, sereno e stimolante per una positiva socializzazione (alunni nuovi)
2. Rinnovare e consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica (alunni
frequentanti)
. P o uo e e l’auto o ia, la elazio e o gli alt i, l’a ettazio e dell’a ie te s olasti o e
delle sue regole.
4. Contrastare i fenomeni del disagio e della dispersione scolastica.
5. Favorire la disponibilità ad apprendere e socializzare.
6. Osservare alcune dinamiche comportamentali del nuovo gruppo classe.
BISOGNI
 Affettivi: ascolto, comprensione, comunicazione, sicurezza, stabilità e accettazione;
 Cognitivi: curiosità, scoperta, esplorazione, gioco e comunicazione;
 Sociali: contatto con gli altri, relazione e partecipazione.
DESTINATARI
Gli alunni dei tre ordini di scuola.
MODALITÀ OPERATIVE
Gli alu i delle lassi sa a o a olti ell’at io o el o tile della s uola di pe ti e za dalle
insegnanti e dopo si avvieranno nelle rispettive aule.
MODALITÀ ORGANIZZATIVE
Nella s uola dell’i fa zia e go o effettuate fo e di a oglie za pe i a i i o la p ese za
dei genitori, almeno per la prima settimana. Si organizzano anche dei giochi ai quali partecipano
gli stessi genitori. A questi ultimi viene chiesto di compilare una scheda informativa e descrittiva
sui propri figli per avere una visione più chiara della personalità del bambino.
Nella scuola primaria, il progetto accoglienza riguarda le classi prime; gli insegnanti accolgono i
a i i all’i g esso e li o du o o ell’aula ag a o elle ispetti e aule do e sa a o
intrattenuti con giochi, canzoncine....
Si procede, quindi, ad una conoscenza informale dei bambini, mentre gli alunni delle classi
quinte guidano i nuovi arri ati ella isita o os iti a dell’edifi io e dei se izi he esso off e.
Nella scuola secondaria di primo grado il progetto accoglienza prevede che il primo giorno di
scuola vi sia la presenza di tutti gli insegnanti del nuovo ordine di scuola.
Nelle classi viene privilegiata una disposizione a cerchio (Circle time) per facilitare la reciproca
conoscenza e per permettere agli allievi di presentarsi nel modo più gradito. Nei giorni
successivi gli allievi compilano un questionario relativo alle aspettative e alle impressioni avute
all’i g esso di uesto uo o o so di studi.È p e ista la ealizzazio e di a tello i te ati i lo
spo t p efe ito, il io luogo ideale… i ui og i alu o ha u o spazio. Essi pe ette a o agli
allievi di riscontrare affinità agli interessi comuni.
TEMPI
Inizio anno scolastico: Settembre
SPAZI E STRUMENTI
Aule, palestre, corridoi, atrii, spazi esterni e multimediali, attrezzi Ludici, ecc... biblioteche,
Videocassette, fotocamera, CD, opuscoli, cartellonistica, giochi didattici, schede, questionari,
fogli da disegno di diverse dimensioni, colori di vario genere, colla, pennelli ,materiale
strutturato e non.
85
INDICE
MODALITÀDI APPLICAZIONE
I
elazio e all’i se i e to le i seg a ti p opo a o le segue ti i iziati e:
 Predisposizione degli ambienti scolastici (sezioni e spazi comuni),in modo da far trovare
ai bambini un luogo piacevole e sicuro;
 Incontri con i nuovi iscritti e i loro genitori nel mese di settembre per una prima
familiarizzazione con gli ambienti scolastici e chi vi opera. Durante tali incontri sarà data
oppo tu ità ai a i i di ette si i o tatto o l’a ie te e gli st u e ti della
scuola in un clima di festa, mentre ai genitori saranno fornite informazioni
sull’o ga izzazio e s olasti a.
 Colloqui individuali con i genitori per conoscere gli interessi del bambino, le sue
abitudini ed eventuali problemi, anche attraverso la somministrazione di una scheda di
conoscenza.
 Suddivisione di tutti i bambini che frequentano la scuola in gruppi di volta in volta
omogenei e/o eterogenei per età, in modo da favorire la conoscenza reciproca.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO






Favorire un sereno distacco dalla famiglia
Conoscere la scuola
Presentarsi alla sezione
Conoscere i compagni
I izia e il a
i o e so l’auto o ia
Conoscere le prime regole
ATTIVITÀ
 Giochi liberi e guidati
 Allestimento di angoli (Attività mimico-gestuali, Teatro, manipolazione, letture, attività
psico-motorie, attività di disegno libero e guidato)
 Giochi con materiale strutturato e non.
 Memorizzazione di canti, filastrocche, poesie e conte.
 As olto e o e sazio i guidate sulla sto ia L’al e o dei uo i .
86
INDICE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
CLASSI PRIME










Far vivere in modo positivo e con serenità la nuova esperienza scolastica.
O ie ta si ell’a ie te s olasti o.
Favorire relazioni positive tra gli alunni e tra insegnanti ed alunni.
Condividere le conoscenze che ias u a i o po ta o s all’i g esso della
scuola di base.
Condividere esperienze affettive ed emotive.
Verificare i prerequisiti.
Conoscere le prime regole.
A uisi e atteggia e ti adeguati all’as olto.
Coinvolgere la globalità dei linguaggi.
Favori e l’i se i e to di alu i i situazio e di ha di ap e/o st a ie i –con disagio.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
CLASSI II-III-IV-V
Ogni insegnate svilupperà gli obiettivi che riterrà opportuni per la propria
classe.
















Vivere la scuola come un ambiente favorevole.
Creare un clima positivo tra insegnanti e alunni.
Accettare norme di convivenza democratica.
Instaurare rapporti relazionali positivi sia tra pari sia con le figure adulte.
Sviluppare capacità di cooperazione.
Condividere con i compagni le proprie emozioni.
Imparare a comunicare nl gruppo classe.
Apprendere giocando e facendo insieme.
Coinvolgere la globalità dei linguaggi.
A uisi e atteggia e ti adeguati all’as olto.
Narrare esperienze vissute seguendo un ordine temporale.
Leggere testi narrativi e comprenderne il senso globale.
Comprendere gli elementi essenziali di una storia.
Comprendere i fatti, i personaggi e i luoghi di testi narrativi ascoltati.
Produrre testi adeguati a scopi pratico-comunicativi.
Fa o i e l’i se i e to di alu i i situazione di handicap e/o stranieri –con disagio.
87
INDICE
ATTIVITÀ E METODOLOGIA




Saranno messe in atto strategie operative che privilegino le attività espressive (grafiche,
ludiche,...) di gruppo, atte a promuovere la socializzazione e la conoscenza reciproca tra
gli alunni e le attività di comunicazione interpersonale e di ascolto finalizzate a favorire
l’esp essio e della p op ia e oti ità e dei p op i isog i i u o testo so ial e te
riconosciuto, condiviso e accettato.
Ci saranno momenti di reciproca conoscenza tra insegnanti e alunni durante i quali i
a i i a o te a o espe ie ze p eg esse, aspettati e, ti o i, fa tasie e…
Successivamente ogni alunno dopo aver ascoltato la sto ia L’al e o dei uo i , la
app ese te à g afi a e te o l’utilizzo di pastelli, pennarelli o pastelli a cera e
ost ui à il p op io uo e da appe de e all’al e o.
Infine si potrà drammatizzare la storia, raccontarla, individuarne le sequenze principali,
illustrarla e così creare un piccolo libro da conservare come ricordo.
ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
Gli alunni portatori di handicap dovranno avere un ruolo attivo nel progetto. Le attività
p e iste sa a o st uttu ate i
odo tale da pe ette e l’i se i e to di uesti
bambini, tenendo conto della specificità dei bisogni. Saranno valutate, caso per caso, le
possibilità di inserimento nei gruppi.
OBIETTIVI












Accoglienza degli alunni e dei genitori da parte del Dirigente.
Far conoscere gli spazi, le strutture, gli organismi della scuola e le relative funzioni.
Coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel progetto educativo e formativo che la scuola
propone.
Far conoscere gli obiettivi didattici, i contenuti, i metodi, gli strumenti e i criteri di
valutazione delle singole discipline.
Favorire una prima o os e za e so ializzazio e all’i te o della lasse.
Far maturare la consapevolezza della scelta scolastica operata, anche attraverso
l’esp essio e, da pa te degli alu i, di aspettati e e ti o i.
Rilevare la situazione complessiva degli alunni in ingresso. Formazione classi.
Breve incontro dei docenti con i genitori.
Finalità educative della Scuola secondaria.
Rapporti scuola-famiglia.
“piegazio e dell’uso del dia io.
“piegazio e del egola e to d’Istituto asse ze, pe essi di e t ata/us ita ellula e… .
88
INDICE
ATTIVITÀ OPERATIVE
Per gli alunni:
primo giorno
 in aula, presentazione dei docenti alla classe;
 presentazione della fase di accoglienza;
 presentazione delle strutture della scuola: luoghi, figure di riferimento, servizi;
 prima presentazione di ciascun alunno al gruppo classe;
 visita della scuola: presidenza, segreteria, biblioteca, laboratori, palestra, ecc.
secondo giorno
 presentazione delle finalità educative della scuola e discussione; presentazione degli
organi collegiali, del egola e to d’istituto;
 somministrazione dei questionari per l'indagine conoscitiva degli alunni.
giorni successivi
 presentazione da parte di ciascun docente della propria disciplina (obiettivi, metodi,
st u e ti, o te uti, ite i di alutazio e, … ;
 test d'ingresso per disciplina.
Per le famiglie
prima settimana di scuola:
disponibilità dei docenti del consiglio di classe e del Dirigente per colloqui individuali, su
appuntamento, per le famiglie che desiderano un incontro.
89
INDICE
L’Istituto edia te o e ti di a o do pedagogi o, curriculare e organizzativo fra i tre ordini
di scuola, promuove la continuità del processo educativo, condizione essenziale per assicurare
agli alu i il positivo o segui e to delle fi alità dell’istruzione obbligatoria (Indicazioni
ministeriali)
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi iniziali dei diversi ordini di scuola, alunni stranieri e/o
alunni in situazione di svantaggio, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di 1°.
Occorre operare un raccordo pedagogico, curricolare e organizzativo fra i diversi ordini di
scuola (infanzia, primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado) per contribuire al pieno
sviluppo della personalità degli alunni.
Si propone di favori e la o os e za dell’a ie te s olasti o, degli spazi, della st uttu a e delle
regole di funzionamento, far acquisire consapevolezza della propria identità, educare gli alunni
a conoscersi, scegliere, decidere: conoscere le proprie abitudini e capacità comunicative per
imparare ad autovalutarsi e migliorarsi in vista di scelte future adeguate e di favorire i momenti
di raccordo tra i tre ordini di scuola.
Dalla condivisione di questi assunti, sulla base delle esperienze attivate negli anni precedenti e
sui percorsi proposti ed effettuati, si intende predisporre, anche per il corrente anno scolastico,
un itinerario di lavoro che consenta di giungere ad un percorso di continuità frutto di incontri e
o f o ti, s a dito du a te l’a o s olasti o, pe ost ui e u filo o dutto e utile agli alu i,
ai genitori e ai docenti, per orientarsi durante il passaggio tra i diversi ordini di scuola.
A tal proposito è attiva la Commissione Continuità, composta da docenti della scuola
dell’i fa zia, della s uola p i a ia e della scuola secondaria di primo grado.
Le modalità attraverso cui la Commissione opera sono:
 attività di formazione ed aggiornamento comuni;
 programmazione comune delle conoscenze e delle abilità disciplinari per il conseguimento
delle competenze;
90
INDICE







ricerca di una strategia didattica per evitare che i cambiamenti bruschi di metodologia siano
causa di disorientamento negli alunni.
La Commissione coordinata dalle Funzioni Strumentali propone:
momenti di i o t o e di a oglie za degli alu i el passaggio t a u o di e e l’alt o;
sviluppo di progetti comuni per una maggiore integrazione;
scambio di informazioni fra docenti per la formazione delle classi;
stesu a del a o do delle p o e d’us ita e d’ingresso;
condivisione degli standard valutativi.
Criteri formazione classi.

PROGETTO PONTE
A pa ti e da uest’a o s olasti o il Collegio do e ti ha deli e ato he la p epa azio e dei test
di ingresso in italiano e matematica per gli alunni della classe quinta della scuola primaria sarà a
cura dei docenti della scuola primaria e secondaria, i risultati saranno poi trasmessi alla
Commissione formazione classi, il progetto mira a realizzare un confronto tra i docenti dei due
ordini di scuola e ad una composizione delle classi eterogenea ed equilibrata.
Di seguito si propone un grafico riassuntivo che mette in correlazione i risultati in uscita dalla
s uola p i a ia suddi isi i fas e di li ello, e gli esiti dei test d’i g esso he i do e ti della
secondaria di primo grado hanno proposto agli alunni di prima media nel mese di settembre
2015.
Tale percorso evidenzia la volontà dei docenti di creare un proficuo scambio didattico al fine di
rendere ancora più agevole la formazione delle classi prime in modo che rispondano a tutti i
parametri prefissati dal curri olo s olasti o dell’istituto.
REPORT TEST INGRESSO 2015
48.52
28.3
31.33
28.3
24.6
24.26
23.24
15.16
10.1
8.8
I FASCIA:
VOTO 10
II FASCIA:
VOTO 9
13.14
III FASCIA:
VOTO 8
FASCE DI LIVELLO PRIMARIA
IV FASCIA:
VOTO 7
25.15
6.6
V FASCIA:
VOTO 6
TEST INGRESSO ITALIANO
TEST INGRESSO MATEMATICA
Il grafico rappresenta la comparazione tra le fasce di livello in uscita dalla scuola primaria e i test
d’i g esso di ate ati a e italia o su u totale di
alu i effettuati ella s uola se o da ia
in tutte le classi p i e
. E’ e essa io fare la segue te p e isazio e: dai test d’i g esso so o
scaturiti esiti che prevedono una scala di voti che va dal 9 al 4, mentre le fasce di livello vanno
dal 10 al 6; quindi i test, valutati con voti che vanno dal 6 al 4, sono stati messi in relazione con
la V fascia, quella relativa al voto 6.
91
INDICE
CONTEMPORANEAMENTE IN TUTTE LE CLASSI QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA
DELL’I“TITUTO; “ONO “TATI UTILI))ATI GLI “TE““I TE“T FATTI AD OTTOBRE E,
DURANTE LA SOMMINISTARZIONE, HANNO LAVORATO DOCENTI DELLA PRIMARIA
AFFIANCATI DAI DOCENTI DELLA “ECONDARIA IN UN’OTTICA DI CONTINUITA’ E
CONDIVISIONE.
ESITI DEL TEST D'INGRESSO DI ITALIANO
16 MAGGIO 2016
60
54,5
50
39,1
40
36,3
31,330,4
30
19,6
20
15,6
13,7
10
8,6
8,6
13,4
9
7,8
1,9
0
0
0
1,9
0
0
0
0
Prima fascia: Seconda
terza fascia:
quarta
quinta
sesta fascia:
settima
voto 10
fascia: voto
voto 8
fascia: voto fascia: voto
voto 5
fascia: voto
9 di Mugnano
Alunni
Alunni7di Sirignano 6
Alunni di Quadrelle 4
ESITI DEL TEST D'INGRESSO DI MATEMATICA
17 MAGGIO 2016
45
41,4
40
36,3
35
29,2
30
30,4
30,4
27,2
25
20
18,1
17,6
14,6
15
13
9
10
9,7
9
8,6
5
2,4
2,4
0
0
0
Prima fascia:
Seconda
voto 9
fascia: voto 8
Alunni di Mugnano
Terza fascia: Quarta fascia: Quinta fascia: Sesta Fascia:
voto 7
voto 6
voto 5
voto 4
Alunni di sirignano
Alunni di Quadrelle
I DATI NUMERICI, RACCOLTI GRA)IE AI “UDDETTI TE“T D’INGRE““O, IN“IEME ALLA
DOCUMENTAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE RELATIVA AL QUINQUENNIO DELLA
PRIMARIA FORNITA DAI DOCENTI CURRICULARI, HA CONSENTITO DI EFFETTUARE IL
SORTEGGIO PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME DELLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO IN DATA GIUGNO
IN UN CLIMA PO“ITIVO DI CONTINUITA’TRA I
DIVERSI ORDINI DI ISTRUZIONE.
92
INDICE
Orientamento
Orientamento
Il Progetto Orientamento, parte integrante del P.T.O.F di Istituto, coinvolge docenti, genitori ed
alu i, i atti ità he i esto o u a pa te esse ziale dell’azio e edu ati a s olta ell’a ito
della scuola secondaria di 1^ grado, ovvero la crescita globale del ragazzo in una fase evolutiva
molto complessa, nella quale egli possa realizzarsi come persona, imparando a star bene con se
stesso e con gli altri. Il periodo della adolescenza è infatti il momento cruciale dello sviluppo
dell’i di iduo e o e tale la “ uola de e p eo upa si dei a ia e ti legati all’età e
all’e oluzio e delle abilità cognitive, occorre, perciò, rafforzare gli anelli di congiunzione fra gli
ordini di scuola al fine di migliorare la realtà scolastica degli alu i. L’azio e della s uola
se o da ia di ^ g ado ell’o ie ta e i agazzi ad u a s elta o sape ole de e tutta ia a ere sia
una valenza informativa, ma soprattutto formativa che inizia dalla classe prima per concludersi
nella classe terza. Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà
atti o, apa e di auto ie ta si e di deli ea e, i olla o azio e o l’adulto, u pe so ale
progetto sufficientemente definito che dovrà prevedere momenti di verifica e di correzione.
L’o ie tamento ha la finalità di favorire nel ragazzo la consapevolezza individuale e la capacità
di s elta; si ealizza i p i o luogo ell’i te azio e so iale o figu e sig ifi ati e he l’i di iduo
i o t a ell’a o della sua espe ie za. I uesto se so a i adita l’i po ta za o ie tati a
della scuola, così come quella della famiglia e del gruppo dei pari e la funzione che svolge il
do e te i ua to i te lo uto e p i ilegiato all’i te o di u p o esso di s iluppo. Affi h il
soggetto arrivi a definire progressivamente il proprio progetto futuro, la scelta deve
app ese ta e u ’i teg azio e il più possi ile f a il issuto i di iduale e la ealtà so iale. Il
processo di orientamento diviene così parte di un progetto formativo che prefiguri obiettivi
condivisi al cui raggiungimento concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo
e di o te uto. U ’ apposita Co
issio e atti a ella s uola e o posta da i seg a ti di a ie
discipline, ha fissato le linee programmatiche del progetto che vuole, dunque, essere un
contenitore nel quale far convergere altri progetti (salute, convivenza civile, affettività, legalità,
pari opportunità, ecc.) e che possono essere riassunte qui di seguito:
93
INDICE




Individuare gli stili di apprendimento in relazione alla crescita;
Individuare le cause che stanno alla base di ansie da prestazione, demotivazione ed
abbandono scolastico;
Individuare e comprendere strategie risolutive;
Confrontare e verificare il lavoro svolto.
Tali obiettivi si accordano sia con quelli legislativi che con quelli programmatici i quali
sottoli ea o he il fi e ge e ale dell’edu azio e si o etizza ella oppia di alo i ist uzio e
e pie a fo azio e pe so ale . N l’u a l’alt a di ueste fi alità posso o esse e disattese dai
tre ordini di scuola coinvolti, ma devono divenire obiettivo di intenti e sforzi comuni.
I do e ti dei t e o di i oi olti o di ido o l’esige za he si affe i all’i te o della s uola u a
vera e propria cultura della continuità, come attitudine a considerare la propria azione docente
all’i te o di u p o esso e oluti o dell’adoles e te.
Il progetto Orientamento è stato realizzato in stretta relazione con il progetto Continuità, che
prevede un raccordo didattico tra la scuola secondaria di primo grado e la scuola secondaria di
secondo grado.
L’ O ie ta e to si po e o e u a fase olto sig ifi ati a ei p og a
i della s uola Media
he, di pe s , già u a s uola o ie tati a. “e za toglie e l’atte zio e dai p o essi he sta o
alla ase dell’app e di e to, p o essi og iti i e meta- og iti i, l’o ie ta e to do à
analizzare i cambiamenti che costituiscono, ormai, la meta su cui costruire il processo
formativo.
Attua e u ’atti ità di o ie ta e to uol di e ealizza e u pe o so didatti o he i este aspetti
mentali, culturali e comportamentali in continuo adeguamento ad una realtà che si evolve
velocemente e globalmente.
Co pito dell’i seg a te uello di da e g a de spazio all’i fo azio e, poi h il o do della
scuola è in fase di profondo cambiamento e il mondo del lavoro non ha più una prospettiva solo
territoriale.
Alla ase di tutto i a e la fo azio e dell’alu o, il uale do à ope a e u a s elta
consapevole, in collaborazione con gli insegnanti e la famiglia.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI DELLA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE
Conoscere, Conoscersi, Progettare, Decidere
CONOSCERE, è da intendere come un modo per utilizzare, ampliare, collegare conoscenze,
potenziare e scoprire le proprie abilità.
CONOSCERSI, significa focalizzare la dimensione personale ed aiutare i ragazzi a passare da una
i
agi e o fusa di s ad u a eglio defi ita, il etodo uello dell’auto iflessio e.
PROGETTARE, significa allenare ad agire, proporre, comunicare, scegliere , tenendo conto delle
risorse e dei limiti ambientali, nonché di quelli personali.
DECIDERE, significa avere la consapevolezza che le persone e le situazioni cambiano, che la
decisione può essere rivista, se necessario.
94
INDICE
L’este sio e dell’o ligo s olasti o i po ta ad u a iflessio e sulla offe ta fo ati a e al suo
app ofo di e to alla lu e della didatti a o ie tati a e della flessi ilità, iò he l’auto o ia
scolastica consente di effettuare, con particolare attenzione per gli alunni a rischio di
dispersione e quelli in situazioni di handicap (PEI della scuola di provenienza). Per la Scuola
Secondaria di 1^ grado, si tratta di attivare, oltre ad iniziative formative generali, percorsi di
didattica orientante al fine di definire la propria identità, nonché la competenza necessaria per
operare scelte consapevoli.
Si insiste sul concorso delle varie discipline, sulla triennalità del progetto e con incontri con
docenti di Istituti Superiori, affinché il passaggio tra un ordine di scuola ad un altro possa essere
graduale e portino lo studente ad una prosecuzione del percorso formativo quanto più
consapevole e sereno possibile. A tal proposito, il progetto che viene delineato prevede, nella
sua attuazione, un momento formativo ed uno informativo di tipo generale.
FASE FORMATIVA:
Alla luce di quanto sopra esposto viene formulato un percorso orientativo di carattere
formativo inteso come prosecuzione di un lavoro iniziato possibilmente con le classi ponte ed
articolato nelle tre classi della scuola media come segue:
CLASSI PRIME
 Socializzazione con il nuovo contesto scolastico.
 Esplorazione delle risorse personali da investire nella nuova esperienza scolastica.
 Sviluppo della capacità di auto- o ito aggio sull’a da e to della p op ia atti ità
formativa.
 Conoscenza del territorio di appartenenza (città, provincia, regione).
 Edu a e all’a oglie za, all’as olto di s e dell’alt o.
 Educare al senso di responsabilità nei confronti dei propri oggetti e del proprio spazio.
 Edu a e all’auto o ia ell’a ito s olasti o e fa ilia e e a do u p op io uolo
positi o all’i te o della famiglia e della classe.
Questi temi saranno approfonditi e sviluppati dal docente coordinatore, in collaborazione con
gli altri membri del Consiglio di classe, attraverso:
1. la didattica orientativa delle discipline
2. le educazioni trasversali alle discipline
CLASSI SECONDE





Affrontare le problematiche connesse al percorso di sviluppo adolescenza.
Affinare le proprie capacità di affrontare e risolvere le diverse problematiche.
Saper raccogliere informazioni per arricchire e motivare le proprie scelte.
Vivere e valutare il proprio rendimento scolastico.
Cosa sig ifi a pa i oppo tu ità e e ip o ità
Questi te i sa a o p oposti e poi s iluppati, du a te l’a
Consiglio di classe, con specifici progetti formativi.
A fi e a o si o ito e à l’atti ità s olta.
o, dal oo di ato e e dai do e ti del
95
INDICE
CLASSI TERZE
 Esplorare le risorse personali in funzione della scelta.
 Costruire un progetto personale di scelta, ovvero avviare la riflessione sul rapporto
esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto di vita.
 App ofo di e la apa ità di iflette e sulle diffi oltà, sull’i peg o, sui sa ifi i e sulle
possibili gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di un mestiere.
 Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione; trarre informazioni
dall’osse azio e della ealtà e po e i elazio e i dati pe t a e le oppo tu e
deduzioni in vista della futura scelta scolastica.
 Educare al dibattito, al confronto, al dialogo aperto e rispettoso delle idee altrui.
 Sensibilizzare all’esige za di app ofo di e le oti azio i delle p op ie s elte affetti e e
professionali, raccogliendo utili informazioni a questo proposito.
 Controllare le emozioni ed i sentimenti, componenti essenziali delle proprie scelte.
 Controllare il sentimento di o ipote za tipi o dell’adoles e za, o h l’esige za di
crescere (a volte troppo in fretta) e di confrontarsi senza per questo scontrarsi con gli
altri specialmente con gli adulti.
 Saper usare le risorse familiari per scegliere meglio.
 Comprendere che crescere vuol dire saper scegliere ovvero sentirsi responsabili delle
proprie scelte.
FASE INFORMATIVA





Intervento degli operatori della Provincia per informazioni, consigli e dati aggiornati sulle
s uole supe io i a he i ista dell’i se i e to el o do del lavoro.
Visita alle scuole da parte delle Famiglie e degli Alunni seguendo date fornite dalla
Scuola
E e tuali ollo ui pe so ali agli spo telli dell’o ie ta e to del te ito io ualo a
permangano dubbi.
Intervento di tipo orientativo per i Genitori.
Visite e incontri in orario extrascolastico tra docenti e alunni delle Scuole Secondarie di
2°grado.
Metodologia e Materiali
Sono previsti, accanto a metodologie consolidate nel lavoro curricolare della classe, momenti
assembleari ed individuali, visite a scuole e luoghi di lavoro in piccoli gruppi.
Vengono utilizzati:





“ezio i sull’o ie ta e to p ese ti i a tologie adottate e ei testi di Cittadi a za e
Costituzione.
Visite programmate dai Consigli di Classe a laboratori, ditte, ecc.
Unità didattiche predisposte con prove criteriali.
Momenti di confronto con alcuni docenti delle scuole superiori per informare gli alunni
sulla tipologia e le offerte formative delle suddette.
Consiglio Orientativo (certificazione finale classi III).
96
INDICE
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La “ uola ope a i ase ad u P ogetto Edu ati o d’Istituto pe l’i teg azio e degli alu i o
handicap, deliberato dal Collegio dei Docenti, ed in base a Progetti Individuali elaborati dai
singoli Consigli di Classe per i singoli alunni.
Innanzitutto si preoccupa di facilitare e favorire il passaggio dalla Scuola primaria alla Scuola
secondaria mediante incontri con la famiglia, gli insegnanti della Scuola primaria, il bambino
stesso e gli Enti eventualmente coinvolti.
Quindi tutti i docenti, insieme all’i seg a te di sosteg o, attua o il p o esso edu ati o
individualizzato per ciascuno alunno con handicap sempre nel rispetto di quanto previsto dagli
A o di di P og a
a .
Per programmare al meglio gli interventi educativi e didattici e attuare una positiva
i teg azio e, l’i te o Co siglio di Classe ette i ope a le segue ti st ategie:





lettura accurata della documentazione relativa agli alunni con handicap.
osse azio e osta te e siste ati a o o f o to e e ifi a ell’a ito del Co siglio
stesso.
inco t i o i app ese ta ti dell’ uipe psi opedagogi a pe la e ifi a degli iti e a i
concordati.
uso di tutti i ate iali e iso se he possa o pote zia e l’i teg azio e.
uso di tutti i materiali e risorse che possano favorire, facilitare e potenziare
l’acquisizione di conoscenze.
La commissione incaricata, nella consapevolezza di aver fornito con tale progetto una
traccia prevalentemente metodologica di lavoro nel percorso formativo, rendendosi
conto della complessità inerente tale materia, prevede di apportare ampliamenti e
puntualizzazione ove si presentino necessari in fase attuativa.
97
INDICE
AREA DELL’ORGANIZZAZIONE
ORGANIGRAMMA
EQUIPE DI DIREZIONE
STAFF DIRIGENZIALE
BOCCHINO
RAFFAELLA
REFERENTE PRIMARIA
MUGNANO
DIRIGENTE
AMMINISTRATIVO
NAPOLITANO ANTONIA
REFERENTE INFANZIA
DE LUCIA MARIA A.
MUGNANO
REFERENTE INFANZIA
ACIERNO MARIA
SIRIGNANO
REFERENTE PRIMARIA
PELUSO ANTONIO
SIRIGNANO
REFERENTE 1° GRADO
COLUCCI BERNARDO
SIRIGNANO
REFERENTE INFANZIA
GALLO GIUSEPPINA
QUADRELLE
REFERENTE PRIMARIA
CANDELA CONCETTA
QUADRELLE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
STAFF DIRIGENZIALE
ROZZA SIMONE
REFERENTE 1° GRADO
MUGNANO
FUNZIONE
STRUMENTALE
AREA 1
CANONICO A.
ACIERNO A.
CANARINO A.
LUIGIA CONTE
FUNZIONE
STRUMENTALE
AREA 2
PELUSO A.
PICCIOCCHI S.
FUNZIONE
STRUMENTALE
AREA 3
PASSALACQUA S.
SORRIENTO G.
MASUCCI A.
FUNZIONE
STRUMENTALE
AREA 4
MENNA M.
CERBONE A.
98
INDICE
FUNZIONI STRUMENTALI 2016/2017
Il Docente con ruolo di Funzione Strumentale collabora con il Dirigente Scolastico per la
ealizzazio e dell’auto o ia s olasti a e pe la più a pia, a ia e a iegata offe ta formativa
da rivolgere agli utenti ed al territorio tutto.
Le attività di competenza del Docente con ruolo di Funzione Strumentale rientrano nelle
seguenti macro-aree deliberate dal Collegio Docenti:
AREA 1






GE“TIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA;
AUTOVALUTAZIONE D’I“TITUTO E COORDINAMENTO INVALSI
cura dell’aggio a e to, della sta pa e della diffusio e t a do e ti del Pof/PTOF,
stesura del prospetto sintetico per i genitori
aggiornamento e stesura della carta dei servizi
coordinamento della progettazione nei vari ordini di scuola sia curriculare che di
a plia e to dell’offe ta fo ati a
auto alutazio e d’istituto e pia o iglio a e to
oo di a e to atti ità elati e all’I alsi
collaborazione con le altre ff.ss. e uffici di segreteria
AREA 2





AREA DI SOSTEGNO AL LAVORO DEL DOCENTE,
CURA DELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE, SITO WEB
supporto ai docenti nelle attività didattiche inerenti le T.i.c. e registro elettronico
gestione del sito web della scuola e gestione della documentazione da inserire nel sito
oo di a e to so
i ist azio e p o e d’i g esso ° e ° uad i est e
piano di formazione docenti, rilevamento bisogni, rapporti con enti
collaborazione con le altre ff.ss. e uffici di segreteria
AREA 3
AREA INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI – CONTINUITÀ – ORIENTAMENTO



o ti uità edu ati a t a la s uola dell’i fa zia e s uola p i a ia
continuità educativa tra la scuola primaria e secondaria di 1° grado
coordinamento delle attività di orientamento per gli alunni della scuola secondaria di 1°
grado (rapporti con enti e regione)
99
INDICE






coordinamento iniziative di raccordo tra la scuola secondaria di 1° e la scuola
secondaria di 2°
coordinamento visite guidate e viaggi di istruzione
supporti ai docenti nella realizzazione degli itinerari
rapporti con la segreteria
organizzazione open day, rapporti scuola-famiglia
oo di a e to e gestio e dell’o ga izzazio e di a ifestazio i, o eg i, o o si,
spettacoli e incontri con esperti
AREA 4
“O“TEGNO ALL’HANDICAP E ALL’INTEGRA)IONE






controllo dei fascicoli degli alunni e predisposizione della documentazione da inviare
all’ U“P
cura delle le relazioni scuola – famiglia- ASL e predisposizione di un piano di attività
coordinamento GLHI e GLHO
supporto ai docenti e alla didattica per gli alunni dsa e con bisogni educativi speciali
promuovendo interventi mirati
supporto ai docenti nella stesura del PEI, PDF, PEP e PDP
partecipazione a convegni e seminari di aggiornamento
100
INDICE
LE COMMISSIONI
COMITATO DI VALUTAZIONE DOCENTI




Presidente: Dirigente LUIGIA CONTE
Componente Docenti: MONTUORI A.M.; MONTEFORTE A. ; ABATE SPERANZA
Componente Genitori: FESTA VINCENZO; SGAMBATI GAETANA
Membro Esterno: AMBROSINO GIUSEPPINA
COMMISSIONE VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

ACIERNO A.; CANONICO SOFIA; BARBATI M.; MASUCCI ANGELA; MASUCCI F.A.; MAUTONE R.;
NAPOLITANO A.; PERNA R.; NAPOLITANO V.; DE LUCIA M.A.
COMMISSIONE CLASSI PRIME

RO))A “., “CHETTINO A., CANONICO A., BOCCHINO R., MA“UCCI ANN., D’AVAN)O M.C.; DE
IUDICIBUS, COLUCCI B., TESSA A.M.
COMMISSIONE PROGETTAZIONE

CANDELA C.; CIARFERA E.; FIORE; PIZZA C.; NAPOLITANO F.; ABATE S.; NAPOLITANO CIRA.
COMMISSIONE POF

NAPOLITANO M.; DE ROSA; NAPPI; CANONICO A.; PESCE; ABATE S.

SANTORO A.; SGAMBATI V.; CANDELA C.; PESCE; ACIERNO A.; MIRO G; TESSA A.M.; PERRELLI S.;
COLUCCI; BUONCERVELLO; SORRIENTO G.; GALLO; FIORDELLISI.

PASCALE PATRIZIA ; , DE GENNARO SOFIA.
GRUPPO CONTINUITA’
COMMISSIONE ORIENTAMENTO
COMMISSIONE ELETTORALE

MIRO GRAZIA ; COLUCCI B.
COMMISSIONE ORARIO

ROZZA S.; COLUCCI B.; CANONICO A.; CANARINO A.; MIRO G.
FIGURE SENSIBILI PER LA SICUREZZA ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE ED ANTINCENDIO
S.M.S. MUGNANO: AVELLO M. e ACIERNO G. - S.M.S. SIRIGNANO: MASUCCI T.. e FIORE T
PRIMARIA MUGNANO: MA“UCCI R., D’APOLITO “. e PERNA R.
PRIMARIA QUADRELLE: CANDELA C. e MONTUORI A.M.
PRIMARIA SIRIGNANO: PELUSO A. e MIRO G.
INFANZIA MUGNANO: MAUTONE R. e NAPOLITANO R.
INFAN)IA “IRIGNANO: D’AMICO T. e GUERRIERO G.
INFANZIA QUADRELLE: LIPPIELLO D. e COLUCCI G.
FIGURE SENSIBILI PER LA SICUREZZA ADDETTI ALLA GESTIONE PRIMO SOCCORSO
S.M.S. MUGNANO: AVELLO M. e ACIERNO G. - S.M.S. SIRIGNANO: MASUCCI T.. e FIORE T
PRIMARIA MUGNANO: MA“UCCI R., D’APOLITO “. e PERNA R.
PRIMARIA QUADRELLE: CANDELA C. e MONTUORI A.M.
PRIMARIA SIRIGNANO: PELUSO A. e MIRO G.
INFANZIA MUGNANO: MAUTONE R. e NAPOLITANO R.
INFAN)IA “IRIGNANO: D’AMICO T. e GUERRIERO G.
INFANZIA QUADRELLE: LIPPIELLO D. e COLUCCI G.
REFERENTI SICUREZZA ASPP
ACIERNO A., ABATE S., DE GENNARO M.S., DE LUCIA M. A., NAPOLITANO S., GALLO G., DE LUCIA M.
101
INDICE
CONSIGLIO D’ISTITUTO
PRESIDENTE
FESTA VINCENZO
MASUCCI FORTUNA A.
SCHETTINO ANGELA
MAUTONE ROSANNA
DOCENTI
CIARFERA ERNESTINA
DE LUCIA MARIA A.
ACIERNO ANNUNZIATA
ABATE SPERANZA
PASSALACQUA SIMONA
A.T.A.
DE LUCIA MARIA
MASUCCI TOMMASO
FESTA VINCENZO
GENITORI
SGAMBATI GAETANA
COZZOLINO ANNA
MASUCCI MARIANNA
MONTEFORTE ANGELA
COLURSI RITA
BALBI ALDO
102
INDICE
Servizi amministrativi
Il personale amministrativo assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali,
strumentali, operative connesse alle attività delle scuole, in rapporto di collaborazione con il
Dirigente Scolastico e con il personale docente.
Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e
la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il
conseguimento delle finalità educative.
Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso
alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.
Collabora con i docenti, curando in modo particolare la comunicazione delle circolari e degli
avvisi personali. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale
importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire
il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
ORGANIGRAMMA
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi
ANTONIA NAPOLITANO
AREA FINANZIARIA/CONTABILE
CECILIA ARBUCCI
AREA DEL PERSONALE
Assistenti amministrativi ANGELA MARIA GUERRIERO
AFFARI GENERALI E PERSONALI
MARIA DE LUCIA
AREA ALUNNI : Infanzia/Primaria/Secondaria
“TEFANO D’APOLITO
La scuola, mediante l'impegno di tutto il personale amministrativo, garantisce:
 celerità delle procedure
 informazione e trasparenza degli atti amministrativi cortesia e disponibilità nei
confronti dell'utenza
 tutela della privacy
Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati.
103
INDICE
Iscrizioni: le famiglie vengono avvisate in tempo utile sulla data di scadenza dei termini;
l'iscrizione avviene secondo le modalità indicate dalla circolare ministeriale. In caso di
documentazione incompleta, la scuola si impegna a segnalare agli interessati quali documenti
mancano per perfezionare l'iscrizione.
Rilascio di documenti: le certificazioni attinenti agli alunni o nulla-osta sono rilasciate nei normali
orari di apertura della segreteria al pubblico.
I documenti di valutazione degli alunni sono illustrati e consegnati dai docenti incaricati ai
genitori. Il rilascio dei certificati e delle dichiarazioni di servizio è effettuato entro il tempo
massimo di cinque giorni lavorativi, dietro richiesta scritta. A domanda saranno messi a
disposizione gli atti secondo quanto previsto dalla legge 241/90.
Orari di apertura uffici di segreteria: gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione
organica del personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico funzionale
alle esigenze degli utenti, essi sono aperti al pubblico tutti i giorni dalle 11,00 alle 13,00 e il
venerdì e il martedì pomeriggio dalle 15,00 alle 17,00.
La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno
modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde,
la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di
fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio; tutto questo
compatibilmente con il numero di unità di personale e con l'espletamento del restante servizio.
Collaboratori scolastici
I Collaboratori scolastici, coordinati dal Direttore dei servizi generali e amministrativi, assolvono
alle funzioni operative e di sorveglianza connesse all'attività dell'Istituzione scolastica, in
rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente, e
contribuiscono al complessivo funzionamento formativo e didattico dell'istituzione scolastica.
Il collaboratore scolastico ha un ruolo importante che lo colloca accanto agli alunni in una
molteplicità di momenti rilevanti della giornata come quelli della mensa, della ricreazione,
dell'uso dei servizi, dell'accoglienza al mattino.
Egli cura la vivibilità dell'ambiente, controlla l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, collabora
all'organizzazione didattica, favorisce l'integrazione degli alunni disabili e contribuisce alla qualità
delle relazioni tra gli alunni e con i genitori, in un'ottica di condivisione e compartecipazione.
I Collaboratori scolastici in organico nella scuola sono attualmente sedici, distribuiti nei 3 plessi
in ragione del numero di alunni, della situazione delle strutture, della tipologia di lavoro da
svolgere, diverso a seconda che si tratti di Scuola dell'Infanzia piuttosto che di Scuola Primaria o
Secondaria di primo grado.
104
INDICE
La comunità scolastica interagisce e collabora con altri soggetti istituzionali e del
Te ito io pe
eglio ealizza e l’Offe ta Fo ati a , pe o di idere e rafforzare la
responsabilità educativa.
Il Territorio è sfondo, contesto integrante della progettualità dellIstituto.
Il processo formativo è perseguito in collaborazione con enti istituzionali , associazioni
ed organismi operanti nel Territorio.





RAPPORTI CON L’AMMINI“TRA)IONE COMUNALE
L’A
i ist azio e Co u ale olla o a allo s olgi e to del se izio s olasti o. Sostiene
le atti ità didatti he p og a
ate o t i ue do all’o ga izzazio e :
del servizio trasporto
del servizio mensa
dell’assiste za pe l’auto o ia e la o u i azio e pe so ale degli alu i o ha di ap
fisici
dell’a uisizio e degli a edi, dei testi s olasti i, di ate iali didatti i e di o su o
attinenti alle diverse attività
del funzionamento degli edifici scolastici
Ai sensi del D. L.
/
a eata u a si e gia istituzio ale
o f o ta si e i te e i e sui isog i dell’ute za.







t a “ uola ed E te lo ale al fi e di
RAPPORTI CON ASL
I appo ti t a “ uola e A“L so o defi iti da u p oto ollo d’i tesa o o dato o
l’Uffi io scolastico provinciale che impegna le ASL a:
formulare diagnosi cliniche di handicap
fornire diagnosi funzionali per gli alunni/e in situazioni di handicap
collaborare alla stesura del Profilo Dinamico-Funzionale e del Piano Educativo
Individualizzato
partecipare ad incontri periodici di valutazione del processo di integrazione scolastica
degli alunni/e con handicap o BES
Inoltre erogano i seguenti servizi:
Controllo del servizio mensa per gli aspetti alimentari e igienico-sanitario
Interventi terapeutici extrascolastici per alunni/e
Rilascio certificazioni di idoneità per uso locali
105
INDICE






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
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
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



ENTI ESTERNI ISTITUZIONALI:
INVALSI
Provincia di Avellino
Regione Campania
MIUR
Università di Napoli e Salerno
Arma dei Carabinieri
Corpo Forestale dello Stato
Guardia di finanza
Polizia di Stato
Protezione Civile
Vigili del Fuoco
Polizia Municipale
Ufficio scolastico regionale per la Campania
Ufficio scolastico provinciale di Avellino
ASSOCIAZIONI ED ORGANISMI
AIL
CONI
Associazioni culturali locali
Associazioni sportive
Pro Loco
Associazioni di volontariato e cooperazione sociale (no profit)
Asso iazio i d’a a : e o atte ti
Legambiente
Unicef
Soggetti e o o i i lo ali istituti di edito, asso iazio i dell’i dust ia, del commercio,
dell'agricoltura)
Innovitae
Enti religiosi
Medici di base del territorio, pediatri
Oratori
P ogetto F utta elle s uole
RAPPORTI CON ISTITUTI SUPERIORI
Nell’a ito dei p o essi di o ti uità e di o ie ta e to s olasti o, a u ato u pa ti ola e
rapporto di intervento/sinergia con gli istituti di II grado, la scuola favorisce la partecipazione
degli alunni agli open days organizzati dagli Istituti superiori. Sarà u a dell’Istituto segui e e
verificare i successi formativi degli alunni in uscita nel primo biennio della scuola superiore di
II grado (esiti a distanza).
106
INDICE
RETI DI SCUOLE
I.D.E.E. IN RETE
RETE C.T.S.
L’Istituto appa tie e alla Rete o s uola apofila l’I.C.
Au ige
a di Mo tefo te I p. pe le azio i di
accompagnamento delle Nuove Indicazioni 2012
e aderisce alle iniziative di informazione e
formazione organizzate dalla Rete, impegnandosi a
sviluppare le competenze dei docenti.
L’Istituto ade is e, fi dalla sua ostituzio e, al C.T.“.
Centro Territoriale di Supporto – Nuove tecnologie e
disa ilità o s uola apofila L’I.“. di “olof a Ro a
impegnandosi a partecipare ad iniziative di formazione.
L’Istituto ha ade ito alla ete egio ale con scuola capofila
l’ITI Righi di Napoli pe le atti ità di fo azio e degli
animatori digitali
RETE
PERMANENTEINNO
V@SCUOLA
Reti con istituzioni
scolastiche e/o enti e
associazioni locali per
partecipazione a bandi
L’Istituto ostituis e di olta i
olta eti pe la
progettazionee la realizzazione di progetti finalizzati alla
partecipazione aBANDI, condividendo finalità, obiettivi e
azioni.
107
INDICE
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
La nostra scuola cura il rapporto con le famiglie, perché esso costituisce un intervento fondamentale
del processo formativo degli alunni.
I ge ito i so o i itati a pa te ipa e ad i o t i po e idia i ell’a o dell’a o pe u ollo uio
generale con tutti i docenti della classe, nel mese di dicembre e nel mese di aprile.
Per le situazioni didattico-disciplinari problematiche le famiglie sono informate periodicamente dal
coordinatore di classe o su convocazione del Dirigente Scolastico.
I genitori, eletti come rappresentanti, intervengono nei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe,
partecipano alle scelte di gestione di vita democratica della scuola e condividono finalità educative .
Il PTOF prevede per i genitori più ruoli, tutti finalizzati ad una partecipazione e progettualità
condivise in termini di:
Consultazione tesa ad accogliere le attese in una dimensione di ascolto, che facilita il dialogo tra le
diverse componenti, in una dialettica di relazione amichevole e reciproca;
Informazione sul PTOF che diventa oggetto contrattuale del patto formativo tra scuola e genitori;
Valutazione sulla qualità degli esiti e sull'andamento della scuola, intesa come strumento
importante di conoscenza che aiuta la scuola a migliorare le prestazioni e le relazioni;
Riunioni degli Organi Collegiali come strumento privilegiato per stabilire rapporti di comunicazione
t a “ uola e fa iglie ai fi i dell’i fo azio e e della o espo sa ilità el pe o so di fo azio e
dei ragazzi. La programmazione delle iu io i
p e e ti ata pe l’i te o a o, se o do u
calendario dettagliato che, in itinere, può essere oggetto di modifica.
Momenti partecipativi sono:








Le assemblee di classe o di sezione tenute dal Dirigente scolastico o da un delegato per illustrare e
verificare le varie linee educative della Scuola;
Il Co siglio d’Istituto;
Il ricevimento individuale degli insegnanti;
Le udienze generali;
La consegna delle schede di valutazione (quadrimestrali);
Partecipazione e collaborazione ad attività e manifestazioni sul territorio;
Partecipazione ad attività teatrali e attività manipolative e creative;
Open Day.
108
INDICE
Open day della scuola dell'infanzia
Finalità generali:




Fa o os e e la ealtà delle s uole dell’i fa zia dell’Istituto ai ge ito i ed ai futuri iscritti.
Familiarizzare con il futuro ambiente scolastico;
Mettere in condizione le famiglie di realizzare una scelta consapevole;
Re de e isi ili gli spazi della s uola, i do e ti, le atti ità, edia te l’atti azio e di la o ato i
espressivi.
Sviluppa le competenze: star bene a scuola, abilità artistiche ed espressive-
Open day della scuola primaria
Finalità generali:

Far conoscere le scuole di Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano aprendo i singoli
plessi;
 Iniziare a familiarizzare o l’a
ie te s olasti o e i futu i i seg a ti.
 Mettere in condizione le famiglie di realizzare una scelta consapevole;
 Re de e isi ili gli spazi della s uola, i do e ti, le atti ità, edia te l’atti azio e di la o ato i
espressivi
Sviluppa le competenze: star bene a scuola, artistiche ed espressive, linguistiche
Open day della scuola secondaria
Finalità generali:



Far conoscere la scuola secondaria dei plessi di Mugnano del Cardinale e di Sirignano ai
futuri iscritti, sia dal punto di vista delle strutture, che da quello del personale docente,
degli alunni frequentanti
Presentare le attività didattiche edia te l’attivazione di laboratori in cui gli alunni delle
medie sono protagonisti
Presentare il corso ad indirizzo musicale
Sviluppa le competenze: star bene a scuola, artistiche ed espressive, linguistiche, tecnologiche.
109
INDICE
ARRICCHIMENTO E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTI, CONCORSI, ATTIVITÀ LABORATORIALI
Le attività didattiche possono essere ampliate ed integrate da iniziative che non sono semplici
aggiu te al p og a
a s olasti o, a isulta o a o i a e te i se ite ella p og a
azio e
educativa e didattica di ciascuna classe. Esse favoriscono i collegamenti interdisciplinari e
contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale
dell’alu o. Gli o ietti i ge e ali dell’a plia e to dell’offe ta fo ati a so o i segue ti: iglio a e
il modello organizzativo della scuola, promuovere e sostenere la collaborazione tra scuola ed Enti
presenti sul te ito io, p e e i e il disagio, la dispe sio e e fa o i e l’i teg azio e, p og a
a e ed
attuare attività che favoriscano la continuità tra gli ordini di scuola, utilizzare le dotazioni
informatiche per iniziative didattiche, programmare attività espressive, manuali, motorie che
permettano agli alunni di manifestare attitudini e potenzialità, garantire a tutti gli alunni e al
pe so ale o dizio i di si u ezza all’i te o della s uola.
110
INDICE
A.S. 2016/17 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI MUGNANO DEL CARD.LE
Progetti deliberati dal Collegio docenti
Recupero delle competenze matematiche classi 3°
Potenziamento delle competenze matematiche classi 3°
“ ittu a…. Che avve tu a
RECUPERO DELLE COMPETENZE MATEMATICHE CLASSI 3°
Il progetto è rivolto agli alunni che presentano ancora carenze nella loro preparazione e costituisce
una risposta alle finalità della scuola secondaria di 1° grado , la quale, per essere formativa , deve
attuare iniziative didattiche individualizzate , offrendo a tutti gli alunni le opportunità adeguate ed il
sostegno per il conseguimento del successo scolastico e formativo .
Dalla osse azio e siste ati a effettuata el p i o pe iodo dell’a o i o so si ile ato, i al u i
alunni, la presenza di lacune nella preparazione e con conseguente lentezza e difficoltà
ell’app e di e to e ella partecipazione alle attività della classe.
Per venire incontro alle specifiche e peculiari esigenze di questi allievi si è stilato questo progetto da
effettuarsi nelle ore pomeridiane extracurricolari al fine di consentire ai ragazzi della fascia del
recupero di colmare le lacune presenti nella preparazione di base ( anche in vista delle prove
nazionali di valutazione del primo ciclo), di migliorare il metodo di studio , di partecipare più
attivamente alle attività didattiche e di migliorare di conseguenza la fiducia in sé e nelle proprie
capacità, prevenendo forme di abbandono scolastico e/o di dispersione.
Obiettivi formativi
 Acquisire competenze logico-matematiche che siano sufficienti a soddisfare i bisogni di
adulto nella società (capacità di calcolo e di risoluzione di problemi pratici).
 Acquisire un metodo di studio più autonomo e più proficuo .
 A uisi e il gusto del sape e della s ope ta .
Obiettivi didattici
 Recuperare e rafforzare le conoscenze matematiche pregresse;
 Saper rappresentare, codificare, decodificare attraverso modelli (geometrici e/o algebrici)
una situazione data;
 A uisi e l’uso o etto di st ategie e di soluzio i;
 “ape ope a e ell’i sie e N , Q , R. ;
 “ape isol e e p o le i di geo et ia pia a e solida, et …
Il progetto sarà svolto durante il secondo quadrimestre con cadenza settimanale di due ore.
111
INDICE
POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI MATEMATICA
Il p ogetto Pote zia e to delle o pete ze ate ati he
u ’atti ità aggiu ti a di a i hi e to delle o os e ze dei
contenuti di matematica , dello sviluppo delle attività logiche e
deduttive , di potenziamento delle competenze logiche. Esso
scaturisce dalla necessità di dare agli alunni che ne faranno
richiesta , la possibilità di ampliare le loro conoscenze in
p ospetti a dell’esa e fi ale. I olt e app ese ta u pe o so
di formazione degli alunni caratterizzato da prove che si
avvicinano alla tipologia di quelle somministrate a livello
nazionale, perché non tutti gli alunni riescono ad affrontare tali
prove con serenità, rispettando i tempi stabiliti e le procedure.
Obiettivi

Far acquisire un metodo strettamente scientifico che tenga conto di un linguaggio
appropriato e di una strutturazione logica dei contenuti.
 Fa e atu a e effetti a o sape olezza dell’effi a ia del li guaggio alge i o.
 Effettuare collegamenti tra la scienza e la vita quotidiana.
 Sviluppare capacità di collegamento tra discipline scientifiche e le altre ad esse connaturali.
 Sviluppare le capacità e le abilità di transfert della metodologia scientifica alle altre
discipline.
 Fornire agli alunni strumenti cognitivi e capacità di valutazione sufficienti per essere in grado
di distinguere, tra le varie risposte fornite, quella più adeguata e probabile in piena
autonomia.
 Rafforzare le capacità logiche.
 Programmare in modo corretto le fasi di lavoro.
Il progetto sarà svolto durante il secondo quadrimestre con cadenza settimanale di due ore, in orario
extracurriculare.
“SCRITTURA…CHE AVVENTURA”
PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVA
Il p ogetto “ ittu a… he a e tu a as e dall’esige za di ea e
una motivazione positiva verso la scrittura e di aumentare il desiderio
ed il piacere di scrivere in un momento storico e socio –culturale che
vede questa abilità declassata rispetto alle altre veloci e sintetiche
modalità co u i ati e. I te de off i e agli alu i l’oppo tu ità di
intraprendere un percorso laboratoriale per sperimentare i processi,
gli st u e ti, le te i he dell’a te dello s i e e e della eati ità
visiva delle immagini che accompagnano i racconti. Il progetto
richiede il coinvolgimento degli alunni su più fronti: quello cognitivo,
quello emozionale e ,non ultimo, quello delle abilità sociali. Vuole
app ese ta e , i fatti , pe il li a di pa te ipazio e he ea, u fo te sti olo all’i stau a si di relazioni
positive nel gruppo, alla scoperta della condivisione e della diversità come ricchezza.
Destinatari
Alunni delle classi seconde della scuola secondaria di I grado.
112
INDICE
Finalità
 Ri o os e e l’i po ta za della pia ifi azio e e della olla o azio e ell’a ito
del lavoro di tipo laboratoriale.
 Discutere delle proprie idee e confrontarle per il raggiungimento di uno scopo
condiviso.
 Lavorare autonomamente ed in gruppo in maniera costruttiva.
 Incoraggiare la scoperta delle proprie attitudini e la condivisione della propria
visione del mondo con gli altri.
Obiettivi specifici:
 mobilitare e sviluppare le conoscenze linguistiche ,sociolinguistiche e discorsive;
 stimolare immaginazione e creatività verbale e visiva in ambito di gruppi di
lavoro;
 a oglie e idee pe la s ittu a att a e so l’i e zio e
Il progetto sarà svolto durante il secondo quadrimestre con cadenza settimanale di due ore, in orario
extracurriculare.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI SIRIGNANO
Consolidamento e potenziamento di italiano classi 3°
Potenziamento di matematica classi 3°
Recupero delle competenze di matematica classi 1°
Recupero delle competenze di base della lingua italiana classi 1°
Consolidamento: favorire il processo di apprendimento e
sviluppare il metodo di studio con strategie di rinforzo
diversificate.
Potenziamento: consentire agli alunni che frequenteranno
i licei di padroneggiare la nostra lingua arricchendo il
lessico e potenziando la capacità di comunicazione.
Offrire, inoltre, alcune conoscenze linguistiche
propedeutiche allo studio della lingua latina.
DESTINATARI
Il progetto è destinato a tutti gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado
del Plesso di Sirignano.
OBIETTIVI
1.
2.
3.
4.
Sviluppo e consolidamento della produzione orale e scritta
Sviluppo e consolidamento della tecnica di sintesi e di analisi
Conoscenza del mondo latino
Capi e la ultu a dell’O ide te i ui la li gua italia a affo da le p op ie radici
CONTENUTI
1.
2.
3.
4.
Strutturazione e sviluppo di argomenti di studio
Ripasso di analisi e sintassi del periodo
Studio dei casi latini
Conoscenza dei meccanismi di traduzione ed uso del vocabolario
Il progetto sarà svolto durante il secondo quadrimestre con cadenza settimanale di due ore, in orario
extracurriculare.
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INDICE
Il p ogetto Pote zia e to di Mate ati a s atu is e dal isog o di attua e
un percorso di preparazione degli alunni alla prova implementata e
somministrata in campo nazionale perché non tutti gli alunni riescono ad
affrontare tali prove con prontezza e serenità rispettando le procedure e i
tempi stabiliti.
OBIETTIVI
 Migliorare la capacità di attenzione e concentrazione.
 Potenziare lo sviluppo delle abilità di ascoltare, comunicare, leggere, comprendere e
decodificare.
 Rafforzare le capacità logiche.
 Programmare in modo corretto le fasi di un lavoro.
 Pote zia e le a ilità di al olo a he o l’uso o sape ole di st u e ti.
 Fornire agli studenti capacità di valutazione sufficienti per essere in grado di distinguere, tra
le varie risposte fornite, quella più adeguata e probabile in piena autonomia.
Il progetto sarà svolto durante il secondo quadrimestre con cadenza settimanale di due ore, in
orario extracurriculare.
Il p ogetto RECUPERO as e dall’esige za di p o ede e ad u a p og a
azio e più
individualizzata, con interventi più frequenti e regolari da parte degli insegnanti per quegli
alu i he, i ase alle p o e di i g esso e all’a alisi della situazio e so io-ambientale,
p ese ta o u e to disagio so iale, diffi oltà ella o p e sio e e ell’esposizio e di u
testo, errori ortografici, grammaticali e lessicali ed un metodo di studio inadeguato. Il
progetto mirerà al conseguimento, da parte di tutti gli allievi, degli obiettivi programmati e
al rafforzamento delle competenze e abilità di base con percorsi didattici che tengano conto
della situazione di partenza, dei ritmi di apprendimento, dei condizionamenti socioambientali e della capacità di ogni singolo allievo.
I p og essi do a o egist a si o solo ell’a ea og iti a a a he a li ello glo ale di
maturazione della personalità del ragazzo che così affronterà con maggiore serenità il
programma specifico.
DESTINATARI
Tutti gli alunni della classe prima media che necessitano di recupero delle competenze di
base
OBIETTIVI
1. Saper leggere correttamente;
2. Saper comprendere ed esporre un testo;
3. Usare correttamente le strutture della g a
ati a, dell’o tog afia e della pu teggiatu a;
4. Saper usare il vocabolario e comprenderne la funzione;
5. Avere coscienza del proprio vissuto e saperlo comunicare
Si terrà particolarmente conto del:
1. controllo sistematico dei compiti svolti
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INDICE
2. coinvolgimento delle famiglie
3. recupero motivazionale (conversazioni, gratificazioni)
4. inserimento in gruppi di lavoro motivati
5. attività guidate a crescente livello di difficoltà
6. allungamento dei tempi di lavoro e di assimilazione dei contenuti
7. iniziative di recupero delle conoscenze ed abilità mediante riduzione e
semplificazione di esercizi
Il progetto sarà svolto durante il secondo quadrimestre con cadenza settimanale di due ore, in orario
extracurriculare.
L'attività di recupero scaturisce dalla presenza di
un gruppo di alunni con grosse lacune di base,
scarsa motivazione allo studio, lentezza
ell’app e di e to.
DESTINATARI
Alunni delle classi prime A e B che manifestano la necessità di recuperare le competenze di
matematica di base.
OBIETTIVI
1. Miglio a e la oti azio e, l’autosti a e i isultati s olasti i dei agazzi.
2. A uisi e a ilità ell’uso degli st u e ti
3. Stimolare la fiducia nelle proprie possibilità
4. Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della scuola.
5. Recuperare ed ampliare conoscenze e abilità di base.
6. Migliorare il metodo di studio.
CONTENUTI
 Operazioni con i numeri naturali
 Le potenze e le loro proprietà
 I multipli e i divisori di un numero
 Massimo comune divisore e minimo comune multiplo
 Le figure geometriche piane
 problemi con i segmenti e le figure geometriche
Il progetto sarà svolto durante il secondo quadrimestre con cadenza settimanale di due ore, in
orario extracurriculare.
I PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA
Teat o pe le lassi ui te: La fia a del p i ipe e di Bia a eve Nu Papo hio
Laboratorio di Coding
PROGETTO: LA FIABA DEL PRINCIPE E DI BIANCANEVE NU’ PAPOCCHIO
Il teatro in tutte le sue svariate componenti costituisce un mezzo di comunicazione e di coinvolgimento
olto effi a e da utilizza e o gli alu i , i ua to si u a e te u ’espe ie za di gio o a o alti alo i
didattico- pedagogici.
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INDICE
Inoltre il progetto si p efigge di da e ai a i i, att a e so il gio o teat ale, l’oppo tu ità di a ifesta e più
liberamente la loro sensibilità, di scoprire e approfondire le loro capacità espressive e cognitive. La
dimensione ludica del teatro diventa, inoltre, un labo ato io p ati o del sape esse e , do e lo sta e i sie e
agli altri è, in primo luogo, stare insieme a se stessi ed al proprio corpo, percepire come parte di un tutto, il
gruppo, e al tempo stesso, modo essenziale di una rete di relazioni.
DESTINATARI
Il progetto è destinato ai bambini della classe quinta del plesso di Sirignano.
OBIETTIVI










P o uo e e e di ulga e l’edu azio e al teat o e al suo li guaggio
Leggere, analizzare, comprendere e manipolare un testo teatrale
Rafforzare le capacità espressive
“ti ola e l’i
agi azio e
Memorizzare ed eseguire individualmente e collettivamente brani musicali
Realizzare elaborati utilizzando prime tecniche di pittura
Utilizzare modalità espressive e corporee sapendo trasmettere contenuti emozzionali
Acquisire senso di responsabilità
“o ializza e att a e so l’espe ie za teat ale di g uppo
Accettare il ruolo assegnato in gruppi di lavoro
Nella so ietà attuale l’i fo ati a s olge u
ruolo decisivo nei campi più disparati, per cui
sarebbe impensabile non inserirla nel processo
formativo, a partire dalla scuola Primaria.
I a i i di oggi,
ati i digitali , ha o
sicuramente dimestichezza col computer e con
l’i fo ati a, a iò o asta a e de li flue ti
e consapevoli ell’utilizzo della stessa.
Devono,
perciò,
imparare
a
scrivere
autonomamente i propri programmi, a
programmare, a creare e a condividere le loro
idee
con il mondo. In questo modo, si apriranno a
nuove opportunità di apprendimento ed
eviteranno di essere consumatori passivi
dell’i fo ati a, di e ta do soggetti o sape oli di tutti i suoi aspetti.
Progettare un laboratorio di coding per lo sviluppo del pensiero computazionale significa, inoltre, inserirsi a
pie o titolo ell’atti ità del MIUR, he ha afforzato la prospettiva non vincolante delle Indicazioni Nazionali,
elati a e te all’i seg a e to della te ologia, la ia do l’i iziati a P og a
a e il Futu o a ui ha o
già aderito, nello scorso anno scolastico, alcune classi del nostro Istituto.
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INDICE
DESTINATARI
Gli alu i delle lassi i ui do e ti pa te ipe a o al Co so di Fo azio e Gio a e o il Codi g ella
“ uola P i a ia .
OBIETTIVI GENERALI
 A ia e gli alu i all’a uisizio e della logi a della p og a
azio e
 Avviare gli alunni a padroneggiare la complessità
 Favorire lo sviluppo della creatività
OBIETTIVI SPECIFICI
 Utilizza e i oltepli i ate iali he l’i fo ati a off e pe aff o ta e e isol e e u p o le a
 Utilizzare software per lo sviluppo del pensiero computazionale
 Progettare, individualmente e collettivamente, algoritmi, producendo risultati visibili
 Sviluppare la capacità di ragionamento accurato e preciso al fine di creare programmi che funzionino
efficacemente
 A uisi e la te i ologia spe ifi a att a e so l’ela o azio e di mini attività di gioco
 Sperimentare il lavoro cooperativo per il raggiungimento di scopi comuni
I PROGETTI DELLA “CUOLA DELL’INFAN)IA
PROGETTO: HELLO CHILDREN
La società multietnica e multiculturale in cui il bambino di oggi è inserito fa emergere il bisogno educativo e
formativo relativo alla conoscenza di una seconda lingua (inglese).
I olt e l’app e di e to i età p e o e fa o is e l’a uisizio e di L .
DESTINATARI
Tutti gli alu i di i ue a i della “ uola dell’I fa zia di Mugnano, di Sirignano e di Quadrelle.
OBIETTIVI
 Prendere coscienza di un altro codice linguistico
 Acquisire capacità di comprensione
 Sviluppare la capacità di ascolto
 Sviluppare la fiducia nelle proprie capacità di usare la lingua in situazioni comunicative
 Co os e e i suo i di u ’alt a li gua
 Fa o i e l’a uisizio e della p o u ia i glese i te i i se pli i
 Iniziare il confronto con altre culture
 Socializzare
CONTENUTI
 Formule di saluto (Hello, Bye-Bye)
 Chiede e e di e il p op io o e I’ ….., What’s ou a e?
 Semplici istruzioni correlate alla vita di classe o alla svolgimento di un gioco (nomi dei compagni e dei
componenti della famiglia)
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INDICE

Lessi o elati o ai olo i
( at, dog,……
ed, lue, ello , o a ge, g ee ,… , ai u e i o e, …….te , agli a i ali
PROGETTI DI ARRICCHIMENTO IN AMBITO CURRICULARE
PROGETTO Bimed: staffetta di scrittura e legalità 2017
A he uest’a o gli alu i della s uola se o da ia di p i o g ado
partecipano alla staffetta di Scrittura Creativa e della Legalità
2015/16 (l'Azione riceve Medaglia di Rappresentanza dalla
P eside za della Repu li a Italia a . Al te i e dell’a o
scolastico, tutti gli alunni che formano la squadra che ha lavorato
alla staffetta, verranno premiati con la pubblicazione del racconto che comprende il capitolo fatto da loro;
i olt e pot a o pa te ipa e al iaggio alle T e iti o ga izzato dall’Asso iazio e e a ui ha o già pa te ipato
lo scorso anno gli alunni impegnati nella passata edizione del progetto.
SCRITTORI DI CLASSE, seconda edizione del grande concorso letterario di scrittura e lettura critica dei
testi rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, è un progetto che si ripropone
ancora una volta di sostenere e promuovere attivamente la diffusione della cultura, della lettura e della
scrittura in Italia, coinvolgendo studenti e insegnanti in modo attivo e premiando il lavoro di squadra.
L'obiettivo rimane lo stesso, ma si arricchisce di novità, come l'introduzione di tematiche nuove e un percorso
specifico dedicato al mondo delle illustrazioni e del disegno. Le
tematiche, come l'anno passato, saranno otto, divise per target,
tra elementari e medie. Verrà fornito un prezioso contributo
a tisti o dall’illust ato e e a tista Piet o “pi a. Tutti gli stude ti
avranno anche quest'anno la possibilità di diventare veri scrittori
e di mettere alla prova le loro abilità di critici letterari. Scrittori di
Classe 2 vede la prestigiosa partecipazione di otto tra i più
importanti autori di libri per ragazzi: partendo dagli incipit da loro
preparati, bambini e ragazzi, con un lavoro di squadra, guidati e coordinati dai loro insegnanti, dovranno
scrivere un racconto di classe e valutare gli elaborati dei compagni di tutta Italia. Gli otto autori sceglieranno
tra i finalisti i racconti migliori e li trasformeranno in veri e propri libri, stampati in milioni di copie e disponibili
per tutti.
PROGETTO RAGAZZI IN AULA – UNA MODALITA’ PER CONO“CER“I
Il Progetto è rivolto agli alunni della scuola secondaria di I grado, ha lo scopo di avvicinare i giovani al mondo
della Politica e delle Istituzioni, attraverso la visita guidata presso i locali del Consiglio della Regione
Campania e dar luogo ad una vera e proprio seduta consiliare con tanto di proposta di legge articoli, commi,
interventi degli Studenti che dopo la lettura del procedimento, procedono alla votazione effettuata sia per
alzata di mano, che elettronicamente, come una vera e propria seduta consiliare.
Il progetto è articolato come segue:
i lo di isite guidate all’istituzio e o silia e; isita ai lo ali o e si s olgo o le atti ità o silia i o guida
esplicativa;
2) eventuale incontro con i Consiglieri Regionali;
alutazio e dell’i patto delle attività su citate sul corpo discente attraverso la realizzazione di
testimonianze dirette degli alunni;
si ulazio e dell’app o azio e di u P ogetto di legge;
5) compilazione di schede di valutazione.
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INDICE
CERTIFICAZIONE TRINITY- GRADED EXAMINATIONS IN SPOKEN ENGLISH
N.60752
Da uest’a o il ost o Istituto off e agli alu i la possi ilità di otte e e u a attestazio e delle
p op ie o pete ze elle li gua i glese t a ite l’E te e tifi ato e T i it College Lo do
Il progetto, destinato agli alunni della scuola secondaria di I grado , è finalizzato alla realizzazione di
corsi pomeridiani di lingua inglese per incrementare le competenze comunicative dei ragazzi e per la
p epa azio e dell’esa e di e tifi azio e i te azio ale del T i it College Lo do I, II, III g ado .
Tale e tifi azio e isulta pa ti ola
e te adatta ai agazzi dell’età della s uola
edia, pe h
i e t ata sulle o pete ze o ali he, se adeguata e te i fo zate i uesta fas ia d’età, posso o
dete i a e u atteggia e to positi o e disi olto ell’uso della li gua st a ie a, fa e do e u a
reale risorsa comunicativa.
Gli esami orali del Trinity (GESE, Graded Examinations in Spoken English) sono disponibili su 12 livelli
(denominati Grade) dall'iniziale all'avanzato, e coprono l'intera gamma del Quadro Comune di
Riferimento Europeo (da un livello pre A1 a C2).
Si può accedere al livello più consono alle proprie abilità, dal principiante al livello madrelingua,
quindi vi è un esame adatto a tutti coloro che studiano l'inglese, anche per chi sa solamente poche
frasi.
L'esame consiste in un colloquio individuale con un esaminatore inviato dal Trinity College London
presso la sede d'esame, durante il quale il candidato, dal livello 4 in poi, propone anche argomenti di
sua scelta, muovendosi liberamente tra gli ambiti più vari: vita familiare, professionale, musica,
sport, viaggi, ambiente, società, politica, proprio come avviene in una conversazione reale.
Il colloquio è strutturato in modo da simulare una interazione naturale, presupponendo che, con
l'aumentare del proprio livello di competenza, il candidato assuma maggiormente il controllo della
conversazione durante l'esame.
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INDICE
PROGETTO LABORATORIO DI EDUCA)IONE ALIMENTARE
LA SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE.
Il percorso educativo-didattico pluridisciplinare di sensibilizzazione e di approccio alle
specifiche conoscenze di base, per la formazione di una cultura della prevenzione basata
sull'acquisizione di consapevoli e positivi stili di vita, farà da filo conduttore a una macro
progettualità d'Istituto sia nelle attività curricolari che a quelle extracurricolari.
FINALITA'
-Educare le nuove generazioni ad un uso corretto e consapevole delle risorse riavvicinandoli
al mondo agricolo, favorendo modelli di consumo sostenibile.
-Diffondere conoscenze che aiutino gli alunni nelle scelte alimentari corrette e stili di vita
salutari.
-Valorizzare il ruolo del cibo nella società come elemento di cultura, identità, tradizione e
valori etici.
OBIETTIVI
-Stimolare la curiosità degli alunni per avvicinarli alle tematiche di educazione alimentare.
Imparare a interpretare il consumo del cibo non solo come semplice soddisfazione di un
bisogno.
Allargare le conoscenze degli alunni in relazione all'alimentazione.
-Coinvolgere emotivamente in maniera diretta i bambini in esperienze di valutazione della
qualità.
-Guidare alla valutazione sensoriale attraverso l'alfabetizzazione sensoriale, cioè l'uso
consapevole
ed efficace dei propri sensi, esprimendo giudizi mirati e costruttivi.
-Stimolare alla sperimentazione attiva, valorizzando l'unicità delle esperienze arricchendole
attraverso il confronto con gli altri.
TEMATICHE
 I CINQUE COLORI DELLA SALUTE: qualità e quantità degli alimenti nella dieta giornaliera.
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INDICE






CORRETTO STILE DI VITA: giusto equilibrio tra sana alimentazione ed esercizio fisico
appropriato.
L'ETICHETTA ALIMENTARE:NUOVA LETTURA-conoscere gli alimenti(locali e non) per
scegliere.
COSA MANGIA IL MONDO: dai prodotti locali alle tradizioni di altri paesi.
LA PAGELLA DEI SAPORI: imparare le principali tecniche di degustazione e scoprire gli
indicatori di qualità di prodotti e piatti.
L'AGRICOLTURA BIOLOGICA: informare riguardo ai metodi di produzione biologici dei
prodotti agricoli.
APPLICAZIONE PRATICA: coinvolgimento nella sagra scolastica con degustazione di
prodotti tipici.
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INDICE
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
L’atti ità di Edu azio e Fisi a i o a io e t a u i ula e si i te de fi alizzata o solo all’adesio e ai
Gio hi “po ti i “tude tes hi e ad alt e e e tuali a ifestazio i spo ti e. L’idea e t ale del p ogetto
uella di fo i e agli allie i dell’ Istituto la possibilità di praticare attività motorio/sportiva in modo
o ti uati o el o so dell’a o s olasti o. Att a e so tale p ogetto la “ uola e a di e i e
incontro alle esigenze di pratica sportiva dei ragazzi ricercando un maggiore coinvolgimento con
atti ità più a lo o isu a o ga izza do to ei d’Istituto i te lasse e to ei dei più o u i gio hi
sportivi (es. pallavolo, pallacanestro, calcetto, ecc.) . Si forniranno inoltre spazi per eventuali incontri
sportivi progettati autonomamente e autogestiti dagli stessi allievi, sempre sotto la guida e il
coordinamento del docente; in questo modo si favorisce negli alunni autonomia operativa, capacità
di assunzione di responsabilità individuali e la possibilità di trovare magari un proprio ruolo diverso
da uello dell’atleta es. a it o, giudi e, o ga izzato e di e e to spo ti o, e . . “i e he à alt esì di
fa o i e l’i lusio e di tutti gli alu i, a he i di e sa e te a ili La “ uola può osì t asfo a si
sempre più in polo di attrazione nel tempo libero, fornendo agli alunni la possibilità di ritrovarsi
insieme per divertirsi e fare attività fisico-spo ti a, guida doli all’a uisizio e di alo i e stili di ita
positivi.
Co uesto p ogetto la “ uola di e ta e t o d’agg egazio e so iale e ultu ale che con delle azioni
variamente articolate, offrendo ampio spazio non solo ai bisogni educativi, ma anche a quelli
affettivi e relazionali dei suoi utenti mettendo in atto strategie adatte ad una loro integrazione
sociale e scolastica anche al fine di prevenire la dispersione scolastica. Propone le seguenti attività:
Scuola Primaria
• attività ludico motoria.
Scuola secondaria di 1° grado:
• Preparazione ai Giochi Sportivi Studenteschi: pallavolo maschile e femminile.
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INDICE
PROGETTO “PORT DI CLA““E
Sport di Classe u p ogetto, p o osso e ealizzato dal Mi iste o dell’Ist uzio e, U i e sità e
Ricerca e dal Coni, che si offre al mondo della scuola quale risposta concreta e coordinata
all’esige za di diffo de e l’edu azio e fisica fin dalla primaria per favorire i processi educativi e
formativi delle giovani generazioni.
Finalità
Nello specifico, il modello di intervento deli eato ha l’o ietti o di:






da e la possi ilità di pa te ipazio e a tutte le s uole p i a ie d’Italia
coinvolgere tutte le classi dalla 1^ alla 5^
op i e l’i te o a o s olasti o
p o uo e e l’adozio e delle o e setti a ali di atti ità oto ia ella s uola p i a ia
promuovere i valori educativi dello sport
motivare le gio a i ge e azio i all’atti ità oto ia e fisi a
Destinatari:
Tutte le scuole primarie italiane. Il progetto è infatti rivolto agli alunni, agli insegnanti, ai dirigenti
scolastici.
U a figu a spe ializzata i se ita all’i te o della s uola p i a ia che supporta il
dirigente scolastico e gli insegnanti sulle decisioni di carattere motorio e sportivo.
Il Percorso valoriale
I Giochi
I Giochi di primavera e di fine anno,
U ’o asio e pe ei ola e essaggi e
rappresentano un momento di promozione
stimolare la riflessione dei ragazzi sui valori
dell’Edu azio e fisi a e dei alo i dello
educativi dello Sport.
sport.Sono delle vere e proprie feste di
sport a scuola.
La Formazione


Iniziale e sul campo dell’i seg a te
di ruolo titolare delle due ore di
educazione fisica;
iniziale ed in itinere dei Tutor
partecipante
Le Attrezzature sportive
Prevista una fornitura di attrezzature
sportive a tutti gli Istituti partecipanti per
il iglio s olgi e to dell’atti ità a s uola
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INDICE
"Progetto di educazione motoria e gioco-sport EasyBasket"
A.S.D. Pallacanestro Baiano 1988
E-mail : [email protected]
Istruttore Rufino Domenico - Cell. 347.1389594
Presidente De Laurentiis Stefano - Cell. 347.7635554
La Società A.S.D. Pallacanestro Baiano 1988 in collaborazione con il Centro Minibasket
Baianese porta all'attenzione di codesto Istituto della scuola primaria il presente Progetto
che prevede interventi di gioco-sport denominato EasyBasket, tenuti da istruttori aggiornati,
coordinati da RUFINO DOMENICO, Istruttore Nazionale MiniBasket, per l'anno scolastico
2016/2017.
1.1 Denominazione del Progetto
Progetto di educazione motoria e gioco-sport EasyBasket e Minibasket per la scuola
primaria.
1.2 Responsabile Tecnico del Progetto
RUFINO DOMENICO, Istruttore Nazionale MiniBasket ;
D'ANNA ANTONELLA, Istruttrice MiniBasket;
ALAIA GERARDO, Istruttore MiniBasket;
CANTELMO STEFANO, Diplomato Scienze Motorie.
1.3 Obiettivi del Progetto
La Società Sportiva propone il Progetto EasyBasket e Minibasket — la proposta del Settore
Giovanile Minibasket e Scuola per le Istituzioni scolastiche — fortemente orientato verso il
perseguimento di finalità educative, relazionali, motorie e sportive attraverso il gioco-sport.
La Società Sportiva, tenute presenti le direttive sull'Autonomia Scolastica ed il relativo
Regolamento e fatte proprie le linee orientative della Federazione Italiana Pallacanestro, fa
presente che il Progetto mira a supportare i docenti nell'insegnamento dell'attività motoria
generale e nel gioco-sport EasyBasket Junior in particolare, perseguendo con attenzione gli
obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze previste per
'Educazione fisica' per la Scuola Primaria dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012.
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INDICE
Il Progetto, quindi, nei metodi e negli stili di insegnamento proposti, rispetta il carattere
prescrittivo delle indicazioni (valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni, attuare
interventi adeguati nei riguardi della diversità, favorire l'esplorazione e la scoperta,
incoraggiare l'apprendimento collaborativo, promuovere la consapevolezza del proprio
modo di apprendere, realizzare attività didattiche in forma di laboratorio) e può contribuire
ad arricchire il P.O.F. dell'Istituto, poiché coerente nelle finalità formative ed educative.
La realizzazione del Progetto prevede l'intervento di Istruttori di EasyBasket Junior e
Minibasket molto preparati, sotto la guida del Responsabile Tecnico del Progetto, i quali
collaboreranno con le insegnanti disponibili ad aderire alla presente iniziativa, in orario
scolastico durante l'ora di educazione motoria o le ore riservate a specifiche progettualità.
Obiettivi generali
Il Progetto mira al conseguimento dei seguenti obiettivi generali:
1. Favorire l'ampliamento dell'offerta formativa con interventi di qualità in ambito motorio.
2. Supportare l'azione dei docenti nell'insegnamento dell'educazione motoria in generale e del
gioco sport Easybasket Junior in particolare.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Obiettivi specifici
Gli interventi con i bambini mirano a perseguire i seguenti obiettivi:
conoscere e percepire il proprio corpo in situazioni spazio temporali diversificate;
incrementare la padronanza degli schemi motori di base;
stimolare l'attenzione;
risolvere problemi;
conoscere i fondamentali del gioco-sport Easy Basket Junior (tiro, palleggio, passaggio,
difesa) come strumento per lo sviluppo della capacità coordinative;
partecipare a giochi collettivi e di squadra rispettando indicazioni e regole;
scoprire la variabilità della regola nei giochi;
imparare a giocare a Easy Basket Junior;
sviluppare la capacità di proporre.
1.4 Destinatari
Gli allievi delle scuole primarie di tutte le classi.
1.5 Durata degli interventi
Il progetto potrà essere cosi realizzato:
l'attività dovrà essere svolta nei giorni di : Sabato dalle ore 8:30 alle 13:30 per i vari plessi
dell’Istituto e p e isa e te Mug a o del Ca di ale, “i ig a o e Quadrelle — per un periodo
he a dall’i izio a o s olasti o a o lusio e u a festa di fi e o so
 tutti gli alunni parteciperanno alla manifestazione conclusiva, dove saranno invitati anche i
genitori, i docenti e il Dirigente Scolastico, presso il Palazzetto dello Sport "Italo Picciocchi" di
Baiano, al quale parteciperanno esponenti provinciali e regionali della Federazione Italiana
Pallacanestro, oltre a giocatori della S.S. "Scandone" Avellino militante nel massimo
campionato Italiano di serie A.
 interventi per le classi del 1° e 2° ciclo.
 l'attività sarà opportunamente concordata e sviluppata con gli insegnanti delle classi
interessate all'inizio dell'anno scolastico.
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INDICE




le lezioni avranno cadenza settimanale, di durata pari a 1 ora, in orario curricolare presso le
strutture della scuola.
le attrezzature necessarie per l'attuazione del progetto saranno messe a disposizione dalli
ASD Pallacanestro Baiano 1988.
l'ASD stipulerà una convenzione con la scuola dove verranno specificati i giorni con gli orari, il
luogo delle prestazioni, le classi partecipanti, il nominativo e se richiesto curriculum
dell'istruttore .
I' ASD Pallacanestro Baiano 1988 si renderà disponibile ad inviare i propri istruttori e tecnici
ad eventuali incontri che la scuola riterrà opportuni e sarà disponibile verso eventuali
modifiche o ulteriori proposte di collaborazione.
1.6 Risorse
Si utilizzeranno le palestre delle scuole ed eventualmente nelle belle giornate il campetto
all'aperto, eventualmente esistente, come pure i piccoli attrezzi in dotazione delle scuole,
mentre i palloni da EasyBasket Junior e Minibasket, se necessario, li porterà la Società
proponente il Progetto.
1.7 Metodologia
Le attività verranno proposte facendo ricorso a metodi induttivi e deduttivi, con larga
prevalenza dei primi. I bambini saranno motivati e stimolati attraverso proposte-problema e
giochi intelligenti al fine di coinvolgere la sfera emozionale, cognitiva, sociale e motoria di
ciascuno. Si favorirà l'inclusione di tutti i bambini, ampliando le loro conoscenze e abilità al
fine di incrementare i livelli di competenza di ogni bambina e bambino.
1.8 Linee di azione
La Società presenta al Dirigente Scolastico il presente Progetto con preghiera della massima
diffusione fra i docenti. Chiede che l'Istruttore che gestirà l'attività con i bambini possa
presentare il progetto ai docenti durante le ore di programmazione (durata intervento 20').
1.9 Beni e servizi
L'intervento nelle classi non comporta oneri per l'Istituto né contributi da parte delle
famiglie.
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INDICE
L’ ISTITUTO COMPRENSIVO A. MANZONI IN SINERGIA
CON LA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI,
PATROCINATI DAL COMUNE DI MUGNANO DEL
CARDINALE.
PRESENTANO
PROGETTO LEGALITA’ 2016
Premessa:
L’educazione alla legalità è una disciplina trasversale che impegna tutti i docenti di ogni
ordine e grado scolastico dell’Istituto Comprensivo finalizzata alla formazione del buon
cittadino, una persona che stia bene con sé e con gli altri, responsabile, partecipe alla vita
sociale e solidale, che conosca le problematiche ed i pericoli del mondo che la circonda per
imparare a prevenirli o tentare di risolverli. Agli alunni non viene richiesto di memorizzare
leggi e regolamenti, quanto piuttosto di confrontarsi tra pari e/o con esperti su tematiche
sociali, in particolare relative alla loro età, per continuare a lavorarci in classe attraverso lo
studio delle varie discipline; così nell’ora di scienze si studierà l’apparato respiratorio
collegato all’intervento sul tabagismo, mentre con gli insegnanti di arte si parla di graffiti
artistici in contrapposizione alle scritte vandaliche, e, con gli insegnanti di italiano si
affrontano testi letterari riguardo la mafia per poter capire meglio cosa sia questa associazione
criminale presentataci dalle forze dell’ordine.
“Verso una scuola amica”
Presenta un itinerario che via, via si articola e si amplia nella forma e nel contenuto, a seconda
dell’ordine di scuola (infanzia, primaria, secondaria).
127
INDICE
L’obiettivo principale è quello di diffondere e attuare quotidianamente, con contenuti e
modalità di lavoro adeguati alle diverse fasce di età, la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e
dell’adolescenza. Molteplici sono gli ambiti di intervento comuni come l’accoglienza e
l’integrazione degli alunni stranieri e degli alunni diversamente abili,le iniziative di sportelli
per l’ascolto dei genitori, le iniziative di solidarietà, la valorizzazione degli spazi scolastici, la
comunicazione e la partecipazione dei genitori alla vita della scuola, i rapporti con enti e
associazioni.
Progetto
Si tratta di un progetto di Istituto che prevede quindi attività differenziate in base all’età degli
alunni, i quali fin dalla scuola dell’infanzia saranno abituati a lavorare con le life skills,
poiché ciascuna fa riflettere sulla necessità di raggiungere una buona convivenza. Alla scuola
dell’infanzia e alla primaria le sezioni e le classi inizieranno ad affrontare tematiche sociali
che riguardano in particolare il mondo dei bambini, per arrivare negli ultimi anni della
secondaria a confrontarsi anche con esperti, esterni alla scuola, su problematiche inerenti la
legalità che spaziano dall’uso corretto della rete al lavoro minorile, dall’evasione fiscale alla
sicurezza. All’ interno di tale progetto troviamo anche un altro percorso che e’( I
CITTADINI DEL FUTURO ) con tale progetto si mira ad indire le elezioni del sindaco
baby e del consiglio dei ragazzi che collaboreranno in seguito con la consulta delle
associazioni e parteciperanno alla politica attiva nei limiti del possibile con il Comune di
Mugnano del Cardinale
Destinatari
Gli alunni di tutte le classi dell’Istituto coinvolti, in base alla programmazione dei singoli
team e Consigli di Classe, in misura e modalità differenti nelle varie attività organizzate
durante l’anno.
Finalità e obiettivi
Se le finalità e l’approccio comune a tutti i plessi dell’Istituto è quella di formare persone
responsabili con un profondo senso civico, gli obiettivi sono strettamente collegati alle
singole attività. In generale si lavora per:








approcciarsi alle regole della convivenza democratica;
favorire la cooperazione, la condivisione e la responsabilità;
educare alla diversità;
prevenire comportamenti scorretti e lesivi nei confronti di sé e degli altri;
educare al rispetto dei beni comuni;
prevenire specificatamente dipendenze;
prender coscienza di eventuali pericoli;
promuovere la partecipazione alle scelte della società civile
Attività-contenuti
Gli insegnanti affrontano in classe nell’ottica delle life skills le regole della convivenza civile
a partire dalle regole di classe/ regolamento scolastico, per passare alla Dichiarazione dei
diritti del fanciullo, alla Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo, a tematiche quali per
esempio bullismo, cyber-bullismo, vandalismo, dipendenze varie, mafia, lavoro nero,
educazione all’affettività, in modo che gli alunni sviluppino senso critico, piuttosto che la
128
INDICE
capacità di prendere decisioni, risolvere un conflitto, comunicare efficacemente, mostrarsi
empatici.
Metodologia-tempi:




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


assemblee a classi aperte
lavori di gruppo
partecipazione concreta ad iniziative di solidarietà
discussioni guidate
approfondimenti attraverso ricerche in rete o in biblioteca sui temi
visione di filmati
rappresentazioni teatrali
elaborazione e somministrazione di questionari
attività di studenti tutor tra classi diverse anche di altri ordini
incontri con gli esperti
produzione di elaborati scritti, grafici o materiali.
proposti
Nella scuola dell’infanzia il progetto si inserisce nelle attività quotidiane. Nella scuola
primaria i percorsi vengono attuati in vari momenti dell’anno in modo interdisciplinare.
Nella scuola secondaria i tempi variano da poche ore a svariati mesi, talvolta lo stesso
progetto può esser ripreso nel corso degli anni cambiando obiettivo specifico, ad es. il
progetto di prevenzione alle dipendenze prevede prima il tabagismo, poi l’alcolismo ed infine
l’uso di stupefacenti.
Risorse umane
Oltre agli insegnanti delle varie discipline il progetto si avvale della collaborazione di esperti
quali i rappresentanti delle forze dell’ordine: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia
Postale, Guardia di Finanza; Magistratura, Medici, Psicologi, Piano di Zona Sociale,
rappresentanti di associazioni come Unicef, Amnesty International, sindacalisti; artisti.
Beni e servizi
Risorse logistiche:
aule delle scuole, auditorium scuola secondaria di primo grado,
equipaggiati di lim, videoproiettori, sistema audio, microfoni, telecamere. In alcuni casi è
necessario un servizio di trasporto dagli altri plessi, o visite guidate sul comune per capire l’
andamento della pubblica amministrazione o in gruppi di classi verso il luogo dell’attività
(teatro, piazza,…)
Materiali e sussidi


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testi vari;
filmati;
materiale di facile consumo.
Modalità di diffusione dei risultati
Oltre alle relazioni dei Consigli di Classe è possibile realizzare;
129
INDICE


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


Riprese degli incontri;
Cartelloni testimonianti l’esperienza svolta;
Partecipazione ad eventi pubblici;
Presentazione sul sito web della scuola;
Pubblicazione articoli.
Convegno finale
Modalità di monitoraggio
Il dirigente avrà il compito di vigilare ed intervenire nel progetto per: ampliarlo, modificarlo o
sospenderlo, avrà notizie dettagliate riguardo l’ andamento sia dagli insegnanti che da tutti
coloro che prenderanno parte a tale iniziativa. L’attestazione di Scuola amica viene rilasciata
se dalla documentazione presentata risulta che la scuola ha messo in atto i processi richiesti. I
docenti delle discipline interessate direttamente al progetto specifico possono somministrare
verifiche o monitorare interesse e profitto degli alunni discutendo con loro dell’argomento ed
eventualmente prendendo visione degli elaborati prodotti.
Materiale didattico prodotto




elaborati scritti e/o grafici su supporto cartaceo o informatico;
interviste filmate;
articoli pubblicati su quotidiani;
fotografie e video.
NOTA CONCLUSIVA:
la Consulta delle Associazioni si fa carico nei limiti del possibile di creare protocolli di intesa
con tutti i soggetti presenti all’ interno del progetto, si fa altresì carico di interagire tra i vari
organi e di intercettare esperti per il buon andamento del progetto.
130
INDICE
PREMESSA
La Consulta delle Associazioni sondando il territorio ed essendosi interfacciata con alcuni
rappresentanti dei ragazzi intende promuovere il progetto CITTADINI DEL FUTURO, tale
percorso vuole essere un itinerario di Educazione Civica rivolto agli allievi delle scuole
ele e ta i e edie. L’o ietti o p i a io he i i du e a p opo e il p ogetto
uello di fa
acquisire anche ai più giovani la conoscenza e consapevolezza dei ruoli, dei compiti e delle
competenze dei vari organi dello Stato, a partire proprio da quello a loro più vicino: il
Comune. La comprensione del funzionamento delle Istituzioni è lo strumento attraverso il
quale si può far maturare nei giovani il senso di appartenenza ad una collettività, il rispetto
delle regole di vita democratica e la consapevolezza dei propri diritti e doveri di cittadino. Si
intende, così, avviare un percorso di maturazione, nei più piccoli, sia del concetto di civismo,
i teso uale se so dello “tato ed, al te po stesso, se so della o u ità , se ti e to della
osa pu li a o e osa o u e , delle istituzio i o e pat i o io di tutti e di
ias u o, sia del alo e e dell’i po tanza delle virtù civiche della lealtà e della solidarietà.
Nell’attuale o testo so iale, laddo e da più pa ti si uo o o a use al o do della politi a,
appare necessario favorire occasioni di approfondimento sul concetto classico di politica.
Così, l’o iettivo più generale diventa quello di avvicinare anche i più giovani alla politica,
intesa come partecipazione alla polis, alla vita pubblica della città, a prepararli e renderli
protagonisti attivi della vita civica. Anche i più giovani devono poter comprendere come
l’atti ità politi a o sista o già i u a ast atta dialetti a ise ata solo agli eletti, e sì i
ogni singola azione partecipativa che, a vari livelli ed in ogni momento del quotidiano vivere,
anche nelle piccole azioni e scelte di un bambino, miri alla tutela ed alla salvaguardia della
dig ità dell’uo o. La pa te ipazio e politi a
uotidia a, pe h og i uo o, o p eso il
bambino, vive ogni giorno e vive ogni giorno nella polis, ormai estesa, oggi, al mondo intero.
L’i te to sotteso, i oltre, è quello di adoperarsi affinché attraverso una cosciente e
o sape ole pa te ipazio e i i a , si a ii u a uo a fase he i o du a la politi a al suo
fine supremo, liberandola dai giudizi negativi che troppo spesso, aprioristicamente, la
accompagna o. Così, si i te de p opo e di ealizza e, ell’a ito dei p o essi fo ati i he
i peg a o l’atti ità della s uola a he laddo e a hi u o spe ifi o i seg a e to , a he
un percorso didattico che aiuti i giovani a scoprire il senso ed il ruolo della ittadi a za
131
INDICE
atti a all’i te o della o u ità e, più ge e al e te, delle istituzio i de o ati he,
fa ilia izza do o esse pe fa o i e il futu o i o a e to. Co l’auspi io he i agazzi di
oggi acquisiscano al più presto la consapevolezza di essere i ittadi i del futu o , te a
s elto pe l’i iziati a. La fo azio e alla pa te ipazio e i i a , i olt e, do à esse e
caratterizzata dalla trasmissione di concetti e di conoscenze utili a sviluppare anche nei più
piccoli la coscienza dei valori, dei di itti e dei do e i he a atte izza o la ita so iale e più
spe ifi a e te la ita i i a , o e o le atti ità del ittadi o ell’a ito della polis.
L’i iziati a, ispetto alle più o u i espe ie ze di elezio i, i a ito lo ale, dei o sigli
comunali dei agazzi e dei a si da o , po e uasi i se o do pia o – pur prevedendoli
– tali o e ti, a e tua do, i e e, l’i po ta za dell’aspetto fo ati o ed edu ati o dei
agazzi. La p e ale za dell’aspetto pedagogi o las ia i t a ede e la possi ilità o il desiderio
del proponente?) che le nuove generazioni, anche i più piccoli, acquisiscano la
o sape olezza di esse e uei ittadi i del futu o sui uali o fida e pe o t asta e l’
a tipoliti a .
DESTINATARI:
Desti ata i dell’i iziati a so o gli allie i delle s uole ele e ta i e edie, o
odulazio e e
differenziazione delle iniziative in ragione delle diversità didattiche imposte dalle diverse
età. Invero, pur limitando la fase della elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale agli
alunni della scuola media, anche per quelli delle scuole elementari occorre predisporre un
pe o so he fo is a sia u a p i a o os e za dell’o ga izzazio e della ost a o u ità
ei suoi aspetti istituzio ali e politi i, sia l’a itudi e all’osse a za delle egole, della
convivenza e dei processi decisionali democratici, al rispetto delle diverse opinioni, alla
supremazia del confronto e del dialogo. Anche gli adulti, però vengono coinvolti nel
progetto. Infatti, già i tempi e la e ifi a della didatti a, dell’a da e to ge e ale del
progetto, con il monitoraggio del lavoro, è affidato ad un gruppo di coordinamento,
costituito da un coordinatore, un referente per ogni scuola coinvolta e da un rappresentante
comunale appartenente all’Uffi io della P eside za del Co siglio. Esse ziale
la
collaborazione da parte degli insegnanti delle classi che aderiranno al progetto, che
dovranno guidare e sovrintendere la parte didattica, indirizzando con la giusta discrezione la
elaborazione dei progetti. I rappresentanti comunali dovranno garantire massima
disponibilità per favorire la creazione di un sincero e reale rapporto di conoscenza sia della
istituzione sia, soprattutto, dei suoi componenti. I rappresentati politici comunali sono
coloro che, s elti ell’a ito del p o esso de o ati o, app ese ta o la ittadi a za.
Anche i genitori degli alunni coinvolti sono chiamati alla collaborazione, sostenendo il
percorso dei propri figli. A loro compete stimolare i propri figli, tra le mura domestiche, alla
elaborazione delle proposte individuali, che poi vengono fatte oggetto di approfondimento e
pubblica discussione, in classe sul comune e nei gruppi di lavoro. I genitori, inoltre, potranno
partecipare, se lo ritengano, agli incontri con le istituzioni, alle visite guidate agli uffici
comunali; soprattutto, potranno partecipare al Consiglio Comunale dei Ragazzi. Tutti i
genitori, infine, saranno invitati a visitare la mostra che, a fine anno, presenterà alla
cittadinanza ed alla stampa locale i lavori, i progetti, le proposte discusse , quelle approvate
e quelle valutate come attuabili. I rappresentanti locali, poi, avranno cura di verificare la
presenza, nei Comuni limitrofi, di progetti similari, in modo che, laddove possibile, i
componenti dei diversi Consigli Comunali dei Ragazzi possano incontrarsi, almeno una volta,
per un reciproco scambio di esperienze
132
INDICE
DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
Il progetto è strutturato su un periodo di due anni scolastici sia per i ragazzi delle scuole
elementari che per quelli delle s uole edie. Nell’a ito della auto o ia s olasti a e della
specifica didattica, per i ragazzi della scuola elementare occorrerà diversificare i percorsi
formativi nei due anni. Potrà essere opportuno, in considerazione della loro età e delle
capacità di apprendimento, biennalizzare i temi che vengono qui proposti ai fini formativi.
I PERCORSI DA ATTIVARSI SONO I SEGUENTI.
Per i ragazzi che frequentano la scuola elementare:
1. visite agli Uffici Comunali;
2. incontri in aula con Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessori comunali e Consulta delle
Associazioni
3. partecipazione ad un Consiglio Comunale, con consegna ad ogni ragazzo di una bandiera
tricolore.
Per i ragazzi che frequentano la scuola media:
1. visite agli Uffici Comunali;
2. incontri in aula con Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessori comunali;
3. partecipazione ad un Consiglio Comunale, con consegna ad ogni ragazzo di uno stralcio
dello Statuto Comunale e del Testo Unico degli Enti Locali, nella parte in cui parlano degli
organi e delle competenze;
4. elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale;
5. svolgimento di alcuni consigli comunali (almeno tre): predisposizione, presentazione,
discussione, approvazione di proposte.
Questa fase del percorso è finalizzata a far conoscere le attività pubbliche che vengono
esercitate presso gli Uffici (luoghi e compiti) oltre che le funzioni delle massime cariche
rappresentative comunali ed il funzionamento dei relativi organi. Sarà, così, necessario
preliminarmente informare i ragazzi sul funzionamento delle istituzioni locali;
successivamente portare i ragazzi a contatto con la realtà comunale mediante visite guidate.
Il fi e ulti o di sti ola e ei agazzi l’i te esse pe la politi a istituzio ale.
B) PER TUTTI:
– analisi dei bisogni sul territorio per le specifiche fasce di età;
– proposizione di iniziative e di interventi sul territorio, previa scelta tra i diversi bisogni;
analisi dei costi;
– discussioni collegiali per la presentazione delle iniziative;
– approvazione, a maggioranza, delle iniziative;
– p ese tazio e di ela o ati s itti p oposte da sottopo e all’atte zio e del “i da o pe
le valutazioni da parte dei competenti organi comunali per la valutazione di fattibilità e la
eventuale attuazione materiale del contenuto. Per i ragazzi della scuola media, tale ultima
fase avverrà in seno al costituito C.C.R.
_terminato il periodo di formazione (che per i ragazzi delle elementari potrà essere anche
a uale , pa te ipazio e all’allesti e to di u a ost a, p ese tata e partecipata alla
cittadinanza ed alla stampa locale, contenente tutti i lavori, i progetti, le proposte discusse,
quelle approvate e quelle valutate come attuabili. Questa fase del percorso è finalizzata a
stimolare la conoscenza del territorio, alla promozione di dibattiti sui problemi del paese, ad
analizzare come poter migliorare la qualità della vita della comunità, con particolare
riferimento alle esigenze delle fasce di età di appartenenza, alla tutela dei beni pubblici in
133
INDICE
quanto patrimonio comune realizzato e gestito con danaro comune, alla capacità di scelta,
tra i diversi bisogni possibili, quelli più utili per la collettività, a saper presentare, proporre e
discutere le proprie tesi collegialmente, ad affinare la capacità dialettica, il confronto,
dialogo, il ispetto pe l’opi io e alt ui, osì solle ita do la o p e sio e dei di itti e dei
doveri dei cittadini e stimolando – infine – il senso di appartenenza ad una comunità civica.
T a l’alt o, ella fase te i ale del p ogetto, att a e so il o e to della presentazione dei
loro lavori, ai ragazzi viene riconosciuta la legittimità ed autorevolezza ad esprimere
i te essi, isog i, ad ese ita e u pote e ell’i flue za e al u e de isio i della Città. I
questa maniera si contribuisce alla sviluppo dei processi di autostima ed
autodete i azio e he ostituis o o la ase della ittadi a za atti a : il i o os i e to
della possibilità di essere presente ed appartenenti ad una comunità.
SPUNTI FORMATIVI
I temi che dovranno essere presentati agli alunni, in preparazione dei momenti finali di fine
a o s olasti o la pa te ipazio e ad u Co siglio Co u ale pe i più pi oli; l’elezio e del
C.C.R. per i più grandi), con modulazione e differenziazione della didattica in ragione delle
diversità didattiche imposte dalle diverse età, sono i seguenti:
–
il o etto di o u ità. L’esige za pe l’uo o di appo ti di elazio e. Le o u ità più
vicine: famiglia, scuola, quartiere, parrocchia, associazioni. Vita associativa e di relazione.
– il concetto di rappresentatività nei diversi ambiti comunitari. Il concetto di scelta del
app ese ta te; la fu zio e della aggio a za elle de isio i ollegiali, ell’a ito delle
regole e delle norme della vita associata, in particolare di quelle che consentono processi
democratici di decisione.
– il concetto di cittadinanza; diritti e doveri civici.
– il rispetto delle regole quale essenza della vita comune.
– sup e azia del dialogo e dell’as olto ella ita so iale; il ispetto pe l’alt o e pe la di e sa
opinione.
– i concetti di libertà responsabile, pace, sviluppo umano, cooperazione, sussidiarietà,
giustizia, legalità.
– il concetto di bene pubblico; costi, tutela e salvaguardia dei beni pubblici in quanto
patrimonio di tutti.
– il Comune: compiti e funzioni; gli organi rappresentativi comunali: elezioni, compiti e
funzioni.
– cenni sulle maggiori istituzioni territoriali: la Provincia, la Regione. Cenni sul Governo della
Repubblica e sugli altri organi dello Stato. La Costituzione: storia della sua formazione;
principi fondamentali.
– i si oli dell’ide tità azio ale: la a die a e l’i o azio ale; la lo o sto ia.
METODOLOGIA DI LAVORO
Il progetto richiede, quale elemento essenziale, il lavoro di gruppo, anche al fine di favorire
le occasione di dialogo tra gli alunni, laddove possibile anche tra classi diverse. Si intende,
così, favorire, già come metodo di lavoro, quel confronto e quello scambio di opinioni che
costituiscono la base della partecipazione civica e della cittadinanza attiva. Tutti devono
essere aiutati ad esprimersi. A tal fine vengono utilizzate, oltre alla tradizione discussione
guidata, tecniche ludiche ed interattive. Possono essere creati spazi appositi in cui gli alunni
esprimono, a turno, le loro opinioni circa le questioni che si affrontano, simulando pubblici
interventi (comizi, discorsi in pubblico). Infine, a seguito delle elezioni, le cui modalità
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INDICE
(preparazione e presentazione delle liste; formazione dei seggi; votazione; scrutinio;
proclamazione degli eletti; cura dei contatti tra eletti ed elettori) vengono rinviate
all’auto o ia del o pete te Di ige te “ olasti o*, o e e tuale olla o azio e da pa te
del Presidente del Consiglio Comunale, si costituisce il Consiglio Comunale dei Ragazzi, che
opererà secondo le modalità previste dal relativo Statuto, offrendo le proprie deliberazioni
effi a ia p opositi a al “i da o e a tutta l’ a
i ist azio e di Mug a o del Cardinale.
REGOLAMENTO
Articolo 1
:
Istituzione del Consiglio Comunale del Ragazzi Nell'ambito del programma
amministrativo rivolto alla formazione civica dei ragazzi ed al fine di favorire una idonea
crescita socio culturale dei giovani nella piena e naturale consapevolezza dei diritti e dei
doveri verso le istituzioni e verso la comunità.
Articolo 2
: Competenze generali del Consiglio Tale organismo ha funzioni propositive e
consultive da esplicare, tramite pareri o richieste di informazioni nei confronti degli organi
comunali, su temi e problemi che riguardano la complessiva attività amministrativa del
Comune ovvero singoli fatti amministrativi e comunque sulle varie esigenze ed istanze che
provengono dal mondo dei ragazzi, il sindaco baby presiederà e sarà invitato nelle riunioni
della Consulta delle Associazioni ed in seno a tale seduta avrà diritto di parola.
Articolo 3: Disciplina del Consiglio: Il Consiglio Comunale dei Ragazzi svolge le proprie
funzioni in modo libero ed autonomo: la sua organizzazione e le modalità di elezione sono
disciplinate dal presente Regolamento.
Articolo 4: Funzionamento del Consiglio Le decisioni prese dal Consiglio Comunale dei
Ragazzi sotto forma di proposte o pareri, sono verbalizzate da un insegnante, che assiste alla
seduta e sottoposte all'Amministrazione Comunale la quale, entro trenta giorni dall'istanza,
dovrà formulare risposta scritta circa il problema o l'istanza espresse ed illustrare le modalità
che si intendono seguire per le eventuali relative soluzioni.
Articolo 5: Poteri del Consiglio: Il Consiglio Comunale dei Ragazzi potrà sottoporre al
Sindaco e/o al Consiglio Comunale un preciso argomento da porre all'ordine del giorno del
Consiglio Comunale del Comune e/o alla Consulta delle Associazioni
Articolo 6: Eleggibilità: Possono essere eletti baby Sindaco e baby consiglieri del Consiglio
dei Ragazzi gli alunni delle ultime due classi della Scuola Primaria( 4 e 5) e quelli della Scuola
secondaria di primo grado presenti nel territorio comunale. (1-2-3 media)
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INDICE
Articolo 7: Corpo elettorale: Costituiscono il corpo elettorale tutti gli studenti individuati
dal precedente articolo 6.
Articolo 8: Costituzione del Consiglio Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è costituito da 12
componenti così suddivisi: 4 baby assessori eletti dagli alunni della Scuola secondaria e 8
baby Consiglieri eletti tra gli alunni della Scuola primaria e secondaria di primo grado, e
rimangono in carica per 2 anni
Articolo 9: Elezioni del Consiglio e del baby Sindaco Le elezioni si svolgono secondo i
seguenti tempi e modalità:
A) e t o e o olt e il …………………gli a e ti di itto do a o p ese ta e p esso la asa
o u ale all’ uffi io p oto ollo u apposita lista o il o e del a didato a a
“i da o, e
il simbolo che la contraddistingue
NB: nella lista dovrà altresì essere inserita la presenza delle quote rosa ovvero su dodici
consiglieri (6) dovranno essere ragazze, ogni lista dovrà contenere un simbolo
B) una volta registrata la lista e ricevuto il protocollo inizierà la campagna elettorale vera e
propria, ogni lista disporrà di tre comizi da concordare con il Sindaco e la Consulta delle
Associazioni, saranno messi a disposizione spazi pubblici o sedi del comune per riunioni o
comizi nel caso in cui piovesse
C) E t o il ……………………o p esso le s uole dell'o ligo del Co u e di Mug a o del
Cardinale o altra concordata sede si svolgeranno le elezioni
D) L'elezione del sindaco dovrà avvenire in maniera diretta da parte di tutti gli alunni di
Mugnano del Cardinale di cui al precedente art. 6, che esprimeranno un voto per il
candidato sindaco della lista e una preferenza per un consigliere. Risulterà eletto sindaco il
candidato della lista che avrà ottenuto più voti. Saranno eletti Consiglieri i candidati di ogni
lista che hanno ottenuto il maggior numero di suffragi Ogni lista sarà composta fino a un
massimo di 12 candidati a Consiglieri. Alla stessa sarà collegato un candidato alla carica di
Baby Sindaco.
E) Entro il mese di Novembre, su convocazione del Sindaco di Mugnano del Cardinale , i
Baby Consiglieri eletti si riuniranno presso il Palazzo Municipale preliminarmente per
l'insediamento ufficiale e per eleggere il Presidente del Consiglio dei Ragazzi a maggioranza
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INDICE
relativa. Qualora due o più ragazzi dovessero ottenere parità di voti si procederà al
ballottaggio.
F) Il Sindaco di Mugnano del Cardinale proclamerà, nella stessa seduta, subito dopo
l'elezione del Presidente del Baby Consiglio Comunale, il Baby Sindaco eletto direttamente a
suffragio universale da tutti gli alunni aventi diritto al voto.
G) Il Consiglio provvederà ad eleggere nella stessa seduta a maggioranza relativa un
P eside te del o siglio ed u Vi ep eside te, o peto o a uest’ ulti o le stesse fu zio i
del Presidente in caso di sua assenza o impedimento.
Articolo 10: Il Presidente del Consiglio 1. Il Presidente eletto avrò il compito di convocare il
Consiglio, di presiedere e disciplinare le sedute del Consiglio. La carica di Presidente ha la
durata di un anno. 2. Nel corso del mandato il Presidente provvederà alla sostituzione dei
consiglieri dimissionari o che hanno cessato la frequenza scolastica, con il candidato che
aveva ottenuto il maggior numero di voti dopo il candidato cessato.
Articolo 11: Il Baby Sindaco Il Baby Sindaco ha la rappresentanza ufficiale della
popolazione scolastica. Partecipa, con diritto di parola senza diritto di voto alle sedute del
Consiglio Comunale. Partecipa alle manifestazioni ufficiali in rappresentanza della
popolazione scolastica, usando come distintivo sindacale la fascia tricolore sulla spalla
sinistra.
Articolo 12: Sedute e convocazioni del Consiglio 1. Esso si riunisce nell'aula consiliare nelle
ore e nei giorni preventivamente concordati con il Sindaco e con il Presidente del Consiglio
Comunale.
A) Le sedute del Baby Consiglio Comunale sono pubbliche. La seduta è valida con la
partecipazione di almeno la metà più uno dei componenti. Qualora non si raggiungesse il
numero legale la seduta viene rinviata di 30 minuti, trascorsi i quali, la seduta potrà tenersi
validamente con la presenza di almeno 7 componenti.
B) Le deliberazioni sono valide se adottate con i voti della maggioranza dei presenti. La
partecipazione dei ragazzi alle sedute Consiliari sarà totalmente gratuita.
C) I ragazzi dovranno essere autorizzati dai loro genitori e coordinati dai docenti. Il Baby
Consiglio potrà approvare un Regolamento circa il funzionamento interno.
Articolo 13: Partecipazione elettorato Le scuole disciplineranno, al proprio interno in
modo autonomo, le modalità per favorire il confronto tra "eletti ed elettori" nell'ambito del
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INDICE
proprio "collegio", attraverso "audizioni" o "dibattiti" nelle forme e sedi che si riterranno più
compatibili con l'attività didattica.
Articolo 14: Commissione vigilanza sulle elezioni
1. Sarà costituita, a cura del Dirigente Scolastico una Commissione Mista di vigilanza sulla
regolarità delle procedure elettorali, composta oltre che dagli stessi o dai loro delegati di cui
uno assumerà la Presidenza, da due insegnanti e due rappresentanti degli studenti non
candidati.
2. Tale commissione provvederà a nominare, tra gli alunni, i componenti dei due seggi
elettorali, composti da quattro scrutatori ed un presidente.
3. I due Presidenti di seggio vengono nominati dal Dirigente scolastico tra gli insegnanti
appartenenti alle due diverse Direzioni scolastiche. Tale commissione avrà anche il compito di
decidere a maggioranza su eventuali ricorsi inerenti le procedure elettorali che dovranno
essere presentati alla commissione entro 24 ore dal fatto per il quale si intende ricorrere e
decisi entro le 24 ore successive.
Articolo 15: Materie di competenza del Consiglio
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha il compito di collaborare con il
Consiglio Comunale in
via consultiva nelle seguenti materie:
1. AMBIENTE;
2. SPORT
3. TEMPO LIBERO;
4. GIOCHI;
5. RAPPORTI CON L'ASSOCIAZIONISMO;
6. CULTURA E SPETTACOLO;
7. PUBBLICA ISTRUZIONE;
8. ASSISTENZA AI GIOVANI E AGLI ANZIANI;
9. RAPPORTI CON ENTI ULTRANAZIONALI A TUTELA DELL'INFANZIA.
Articolo 16: Risorse finanziarie: La Giunta Comunale individua la dove possibile un piccolo
budget in denaro da assegnare al Consiglio Comunale dei Ragazzi per lo svolgimento delle
proprie attività. Per la gestione di tale budget il Consiglio Comunale dei Ragazzi si avvale
della collaborazione degli uffici comunali, e degli assessori di riferimento, il baby Sindaco e i
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INDICE
suoi o siglie i pot a
o fa e i hiesta pe l’ auto izzazio e di sedi e della asa o u ale
dietro una richiesta formalmente protocollata presso il Comune e la Consulta Delle
Associazioni le sedute saranno presidiate dal presidente della consulta, assessore di
riferimento e da un comitato di genitori appositamente scelto. Non sono previsti gettoni di
presenza per la partecipazione alle sedute dei Consiglio per i ragazzi.
Articolo 17: Modifiche al Regolamento ll Baby Consiglio comunale può proporre al
Consiglio Comunale di Mugnano del Cardinale modifiche ed integrazioni del presente
regolamento ove ne ravvisi l'opportunità.
Articolo 18: proclamato il sindaco baby e il consiglio essi dovranno comporre uno statuto
di egole p op ie da o seg a e al si da o del o u e di Mug a o del Ca di ale e/o all’
assessore di riferimento o al Presidente della Consulta o ancora ad un suo delegato, di volta
in volta dovranno fare verbali delle riunioni, tali dovranno essere numerati e custoditi.
L'apprendimento è la fonte della gioventù. Non importa che età abbiamo, non dobbiamo
mai smettere di crescere.
Finché continueremo a imparare, ad aprirci a nuove idee e nuovi modi di affrontare le cose,
ad approfondire la conoscenza di noi stessi e del mondo che ci circonda, praticheremo la più
alta forma di creatività personale.
Dobbiamo saperci rinnovare a seconda delle circostanze: è questo incessante atto creativo a
consentirci di restare giovani
MING-DAO DENG.
139
INDICE
MANIFESTAZIONI
“AGGI DELL’ORCHE“TRA DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE IN OCCASIONE
DEL NATALE E DEL CONCERTO DI FINE ANNO
Si prevede inoltre la partecipazione degli alunni a rassegne e concorsi di altre scuole
SPETTACOLI MUSICALE DI NATALE
I do e ti si i peg e a o a he uest’a o, o e già i passato, pe o ga izzare vari spettacoli
musicali natalizi con la partecipazione degli alunni di ogni ordine di scuola per aspettare con allegria
e gioia l’a i o del “a to Natale, ette do i p ati a iò he i pa a o teo i a e te t a i a hi di
scuola.
Altre manifestazioni legate a giornate particolari : giornata della memoria, giornata della
legalità, gio ata a ie tale, gio ata sull’ali e tazio e. giornata della sicurezza.
140
INDICE
CONCOR“O “AN PIETRO A CE“ARANO
L’Asso iazio e Cultu ale Istituto A. Ma zo i “a Piet o a Cesa a o o ga izza da e ui di i a i
un raduno di professori ed ex alunni in occasione del quale viene bandito un concorso per gli alunni
della s uola se o da ia di p i o g ado. Quest’a o ell’a ito del XV adu o ai agazzi stato
chiesto di preparare degli elaborati storiografici sulla persona di Padre Antonio Vetrano, grande
studioso dei Padri Pii del Collegio di San Pietro a Cesarano. Tra tutti gli elaborati preparati dagli
alu i dell’Istituto Co p e si o A. Ma zo i , stato s elto uello dell’alu a Rita Gi o da della
classe III B. Durante la premiazione tenutasi il giorno 11/10/2015, presso il Convento di San Pietro a
Cesa a o, alla p ese za del P eside te dell’asso iazio e p of. “tefano Lup, alla vincitrice è stata
o seg ata u a ta ga i o do dell’e e to. A he uest’a o L’ I.C. A. Ma zo i ha pa te ipato allo
stesso concorso con ottimi risultati.
141
INDICE
CONCOR“O DI POE“IA ALE““IA BELLOFATTO
L’Asso iazio e Cultu ale Le Ali della Vita , ha o ga izzato la IV edizio e del p e io di Poesia
Alessia Bellofatto , dedi ato alla e o ia della agazzi a p e atu a e te s o pa sa . Al
concorso riservato agli alunni delle scuole medie del Baianese ha partecipato, come per le
precedenti edizione, anche il nostro Istituto. Ben 62 sono state le poesie in gara, scritte dagli allievi
delle scuole secondarie di primo grado del mandamento e votate da una giuria di qualità costituita
da esperti e professori. Il poema libero ha fatto spaziare i poeti in erba sulle più svariate tematiche:
dall’a o e alla solida ietà, dall’i
ig azio e alla pa e, dall’a i izia all’ulti o d a
ati o e e to
di Parigi. Gli studenti presenti hanno declamato le loro poesie suscitando forti emozioni nel
pubblico presente. Sabato 28 Novembre 2015, nel Convento francescano di Avella è stata celebrata
la serata delle premiazioni. Sono stati distribuiti i premi ai vincitori e le pergamene di
partecipazione a tutti i concorrenti. Bravi, bravi tutti! Tra i premiati ci sono alcuni ragazzi della
Scuola Secondaria di Primo Grado di Mugnano e di Sirignano. A he uest’a o L’ I.C. A. Ma zo i
ha partecipato allo stesso concorso con ottimi risultati.
Il Collegio Docenti ha deliberato di p o uo e e a pa ti e da uest’a
matematici degli alunni della scuola primaria e secondaria.
o la pa te ipazio e ai gio hi
142
INDICE
FABBISOGNO DI PERSONALE, STRUMENTAZIONE E MATERIALI PER LA
REALIZZAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il fabbisogno triennale dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia è calcolato sulla
ase del o te o a io degli i seg a e ti, o h o side a do l’e oluzio e sto i a più e e te
della popolazione scolastica e la composizione in termini di sezioni o classi dei tre ordini di scuola e
elati i plessi dell’Istituto
L’ a da e to della popolazio e s olasti a egli ulti i t e a i ha fatto egist a e u lie e
decremento nella scuola primaria.
Anno
Numero
alunni
infanzia
Numero
alunni
primaria
Numero
Alunni
secondaria
Numero totale
alunni
2013/2014
178
464
269
911
2014/2015
174
444
265
883
2015/2016
176
422
271
869
2016/2017
174
427
279
880
scolastico
Le previsioni, sulla base degli obbligati dei tre o u i fa e ti apo all’I.C. o se to o di ipotizza e
una situazione di stabilità delle classi.
ANDAMENTO DEL CONTINGENTE DI PERSONALE- DOCENTE ED ATA - NEGLI ULTIMI TRE
ANNI
PERSONALE DOCENTE
Anno
scolastico
Docenti
infanzia
Docenti
primaria
2013/2014
18
43
39
100
2014/2015
19
43
39
101
2015/2016
21
46
46
111
58
42
120
2016/2017
20
Docenti
secondaria
Totale docenti
143
INDICE
PERSONALE ATA
Anno
scolastico
Assistenti
Collaboratori
amministrativi
DSGA
Totale ATA
scolastici
2013/2014
5
18
1
2014/2015
4
17
1
2
2
4
22
2015/2016
4
16
1
21
2016/2017
4
19
1
24
Si individua il fabbisogno di personale docente, suddividendolo in:
 FABBISOGNO DI ORGANICO COMUNE E DI SOSTEGNO
 FABBISOGNO DI ORGANICO POTENZIATO
FABBISOGNO ORGANICO COMUNE E DI SOSTEGNO
Scuola
primaria
Posti comuni
31 cattedre
Posti inglese
2 cattedre + 12 ore
Posti sostegno
8 cattedre
144
INDICE
Scuola secondaria di
primo grado
lettere
A059
matematica
A0245 francese
A0345 inglese
A028
ed. artistica
A032
ed. musicale
A033
ed. tecnica
A030
ed. fisica
A077 strumento
sostegno
Mugnano
5 cattedre
Sirignano
3 cattedre
3 cattedre
2 cattedre
2 cattedre
1 cattedra +
9h
1 cattedra
1 cattedra
1 cattedra
1 cattedra
4 cattedre
2 cattedre
12 ore
1 cattedra
12 ore
12 ore
12 ore
12 ore
2 cattedre
Si precisa che il fabbisogno di cattedre di sostegno per il triennio 2016/17-2018/19 è calcolato sulla
media storica del triennio precedente ma che è fortemente variabile e non prevedibile, essendo
dipendente dai totali di alunni disabili presente di anno in anno. Infine, dalla valutazione di tale
media storica, emerge una lieve diminuzione del numero di certificazioni di disabilità
accompagnata però da un aumento delle gravità e conseguentemente dalla crescita del
fabbisogno in termini di organico corrispondente.
145
INDICE
FABBI“OGNO PO“TI DI POTEN)IAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il fa isog o t ie ale dei posti pe il pote zia e to dell’offe ta fo ati a di seguito ipo tato
differenziato per ordine di scuola
Proposta di fabbisogno organico potenziato
Numero
docenti
primaria
6 docenti
n
.
6
1 docente di ed. musicale
1 docente di scienze motorie
4 docenti di posto comune
Motivazioni della
richiesta
Attività progettuali:
potenziamento area matematico/tecnologica
potenziamento area motoria,
potenziamento ed. musicale
Sostituzione docenti assenti
Numero
docenti
secondaria
di primo
grado
Motivazioni della
richiesta
3 docenti
n
.
3
1 docente A043 lettere
1 docente A059 matematica
1 docente 0345 inglese
Attività progettuali:
potenziamento area matematico
potenziamento area linguistica
potenziamento lingua inglese
recupero e personalizzazione sostituzione
docenti assenti
semi esonero vicario
146
INDICE
Si individua il fabbisogno di personale ATA, suddividendolo in:


Amministrativi
Collaboratori scolastici
Fabbisogno personale ATA
Amministrativi
DSGA
Motivazioni
. posto ‐ Te i o di
laboratorio informatico
Collaboratori scolastici
5 unità (1 unità in più)
1
Co plessità dell’istituzio e o sez.
a indirizzo musicale
Garantire il funzionamento delle
strumentazioni informatiche presenti nella
scuola
n. 18 ( 2 unità in più)
Motivazioni
nella segreteria
Personale con L.104/92
147
INDICE
FABBISOGNO DI STRUMENTAZIONI E MATERIALI







A completamento del piano di investimenti avviato nel precedente triennio, e per la
realizzazione del Piano di Miglioramento, si prevede nel prossimo triennio:
di dotare tutte le classi primaria di LIM nei tre plessi;
di a la e tutti i plessi dell’Istituto;
l’a uisto di la o ato i o ili di s ie ze e te i a elle s uole p i a ie e secondarie
l’a uisto di soft a e didatti i
di allestire spazi di lettura nella scuola secondaria e nei plessi di primaria;
di acquistare nuovi strumenti per il corso ad indirizzo musicale;
la a ute zio e e l’adegua e to della st u e tazio e già i dotazione ( compresa
quella musicale)
A tal fine si predisporranno impegni di investimento a carico del Programmi Annuali del
triennio, si adotteranno politiche di ricerca di finanziamento sul territorio e si parteciperà
ai bandi del PON.
148
INDICE
PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE
In base a quanto previsto dall'art. 1 comma 124 della legge 107/2015, la formazione dei docenti è
obbligatoria, permanente e strutturale, nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione
docente . La formazione obbligatoria in servizio rappresenta certamente uno dei capitoli portanti
del POTF, e fornisce il segnale di un investimento della comunità professionale della scuola per il
mantenimento e il miglioramento di elevati standard professionali per tutti gli operatori scolastici.
Secondo la nota MIUR del 07/01/2015 il piano di istituto dovrebbe contenere la previsione di
massima - pluriennale - delle azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate, a:







docenti neo-assunti (con impegno a far "crescere" l'attenzione ai processi interni di
accoglienza e prima professionalizzazione);
gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM);
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione
metodologica (nel quadro delle azioni definite nel PNSD);
consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di
inclusione e integrazione;
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate
dall'istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015;
figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza,
prevenzione, primo soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di
cui al D.lgs. 81/2008
personale amministrativo, tecnico, ausiliario.
Tutte le attività formative progettate ed attuate da questa Istituzione scolastica fanno
riferimento al Piano nazionale triennale per la formazione elaborato dal MIUR, alle evidenze del
RAV ed alle azioni previste dal Piano di Miglioramento.
Tutto il personale potrà i olt e a ale si dell’offe ta di fo azio e p o ossa
dall’A
i ist azio e e t ale e pe ife i a e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o
a editati, pa h uesta sia oe e te o la Missio dell’Istituto la pa te ipazio e a e à a
i hiesta i ase a ua to sta ilito dall’a t. CCNL . e .
149
INDICE
PERSONALE DOCENTE
AZIONE 1
INSEGNARE/VALUTARE PER COMPETENZE
AZIONE 2
LE COMPETENZE ORIENTATIVE – ORIENTAMENTO
AZIONE 3
INCLUSIVITÀ E INTEGRAZIONE: LA GESTIONE DEI BES NELLA
CONCRETA OPERATIVITÀ DELLA SCUOLA
AZIONE 4
DIDATTICA DIGITALE E MULTIMEDIALITÀ NELL’AMBIENTE
DI APPRENDIMENTO
AZIONE 5
SICUREZZA: formazione obbligatoria in servizio ai sensi del
D.lgs. 81/2008 per chi non ne è in possesso o alle scadenze
prefissate della formazione specifica: PREPOSTO - ASPP
PRIMO SOCCORSO – ANTINCENDIO
PERSONALE NON DOCENTE
AZIONE 1
AZIONE 2
Formazione per la segreteria digitale
Sicurezza sui luoghi di lavoro e benessere delpersonale della scuola
AZIONE 3
Gestione delle dinamiche relazionali -comunicative e dei conflitti
150
INDICE
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
POF TRIENNALE
1234567-
OBIETTIVI PER L’ATTUA)IONE DEL PN“D :
FORMAZIONE –COMUNITÀ E STRUMENTI –SPAZI INNOVATIVI
SVILUPPO DELLE COMPETENZE DIGITALI DEGLI STUDENTI.
POTENZIAMENTO DEGLI STRUMENTI DIDATTICI E LABORATORIALI NECESSARI A
MIGLIORARE LA FORMAZIONE E I PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA NOSTRA SCUOLA.
ADOZIONE DI STRUMENTI ORGANIZZATIVI E TECNOLOGICI PER FAVORIRE LA
GOVERNANCE, LA TRASPARENZA E LA CONDIVISIONE DI DATI.
FORMA)IONE DEI DOCENTI PER L’INNOVA)IONE DIDATTICA E LO “VILUPPO DELLA
CULTURA DIGITALE.
FORMA)IONE DEL PER“ONALE AMMINI“TRATIVO PER L’INNOVA)IONE DIGITALE
NELL’AMMINI“TRA)IONE.
POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DI RETE DEI PLESSI.
DEFINI)IONE DI CRITERI PER L’ADO)IONE DEI TE“TI DIDATTICI IN FORMATO DIGITALE E
DIFFUSIONE DI MATERIALI DIDATTICI PRODOTTI AUTONOMAMENTE DAL NOSTRO
ISTITUTO.
AZIONI CHE LA NOSTRA SCUOLA INTENDE PERSEGUIRE:
PER LO SVILUPPO DEI PUNTI 1-4-5
L’educazione digitale rappresenta oggi, il sistema più efficace per rendere gli studenti
cittadini attivi, critici e consapevoli, oltre che soggetti più competitivi, in una società
che fa dell’informazione e della conoscenza i propri pilastri fondanti.
151
INDICE
ACCREDITAMENTO DELLA NOSTRA SCUOLA AI SERVIZI EIPASS
L’a edita e to i ualità di Ei-Center assicura un supporto formativo e di certificazione capace
di coprire ogni esigenza, dalla prima alfabetizzazione informatica alla certificazione delle
competenze di settore avanzato altamente professionalizzante.
Diventare Ei-Center è sinonimo di innovazione, qualità e internazionalità
La finalità è quella di fornire certificazioni di competenze in ambito ICT
riconosciute e dunque spendibili in contesti scolastici, universitari e del mondo del
lavoro, qualificando il CV del Candidato e contribue do all’ava za e to di
carriera attraverso specifici programmi di certificazione di settore.
152
INDICE
PER LO SVILUPPO DEI PUNTI 2-6
LA NOSTRA SCUOLA HA PRESENTATO DOMANDA DI
PARTECIPAZIONE AI BANDI 2015
FONDI STRUTTURALI EUROPEI
 Avviso prot.n.9035 del 13 luglio 2015 "Realizzazione, ampliamento o adeguamento delle
infrastrutture di rete LAN/WLAN"
 Avviso prot.n.12810 del 15 ottobre 2015 "Realizzazione di ambienti digitali"









DESCRIZIONE PROGETTO
Si vuole ottenere n.6 aule aumentate dalla tecnologia utilizzabili a rotazione da tutte le
lassi dell’istituto he pe ette a o di fo alizza e la didatti a su u a olla o azio e
totale tra gli allievi ed il docente ed offrire la possibilità di ricerca e sviluppo delle
conoscenze degli allievi in modo diretto e semplificato.
L’aula au e tata pe ette à ai do e ti e sop attutto agli allie i di:
Apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT
Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe
Facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai materiali
didattici da parte degli allievi e dei docenti
Condividere i registri informatici DIDATTICHE
Accedere al portale della scuola
Saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare rapporti
collaborativi
Gestire in modalità utile e non solo ludica la risorsa Internet
Porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0
Aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione tra e verso i discenti
PER LO SVILUPPO DEI PUNTI – 3
IL NOSTRO ISTITUTO UTILIZZA DA DIVERSI ANNI
IL REGISTRO ELETTRONICO
L’utilizzo del egist o elett o i o ha permesso:




Visione immediata della vita all'interno della classe giorno per giorno.
Verificare gli ingressi attraverso i sistemi automatici di rilevamento presenze o effettuare
l'appello, inserire eventuali ingressi in ritardo e uscite anticipate, giustificazioni e note
disciplinari.
L'inserimento di argomenti delle lezioni in modo semplice, immediato e veloce anche per
i supplenti e per gli insegnanti di compresenza/sostegno.
Accedere, con comode icone, a tutte le funzioni avanzate del registro multimediale.
153
INDICE
La bacheca virtuale

Un'attività molto complessa in una scuola, soprattutto se ha differenti sedi e plessi, è
l'invio delle circolari alle classi, ai docenti, ai genitori. Grazie al registro elettronico siamo
riusciti ad avere una gestione molto semplice per creare e/o distribuire circolari e altre
informazioni utili per la comunità scolastica. Si possono scegliere i destinatari (docenti,
ragazzi, famiglie), le classi o i plessi e si possono definire i contenuti direttamente o
allegando
file
(PDF,
immagini).
Un avviso di circolare viene visualizzato in tempo reale all'interno del registro di classe:
il docente legge in tempo reale il contenuto lasciando traccia dell'avvenuta lettura.
Ogni comunicazione può altresì essere inserita nelle bacheche elettroniche
(comunicazione scuola-famiglia) a disposizione di docenti, famiglie e ragazzi. È possibile
avere una ricevuta di presa visione, l'inserimento di un breve testo di risposta o l'allegato
di un documento (per esempio una ricevuta di pagamento o altro).
La segreteria o i coordinatori possono avere il controllo della distribuzione delle circolari,
dell'avvenuta lettura da parte della comunità scolastica.
Il materiale didattico multimediale

La didattica multimediale ad un click dal registro di classe

Ogni docente ha a disposizione un proprio spazio sui server del registro dove
organizzare i propri materiali didattici in comode cartelle divise per materie ed argomenti.
In ogni cartella possono essere salvati file di ogni tipologia (foto, filmati, pdf, power
point, word, excel, output della LIM) e link a filmati, siti, singole pagine web.
154
INDICE
SCRUTINIO ELETTRONICO

Proposte di voto e assenze orarie

Scrutini On Line permette a ciascun docente di inserire in modo veloce e semplificato,
anche da casa, le proposte di voto e le assenze orarie degli alunni per la propria materia ai
fini della predisposizione degli scrutini intermedi e finali.
E cosa più importante : olti aspetti dell’o ga izzazio e s olasti a posso o esse e t asfe iti i
rete: dalla gestio e dell’o a io s olasti o, l’a hi iazio e di ate iali didatti i, la documentazione
didattica e normativa etc. Si potrà realizzare una vera s uola se za a ta dove anche i compiti a
casa, i lavori e le verifiche degli studenti sono in rete.
Tutti o piti e p o le i nei sistemi basati su cloud computing, so o delegati all’azie da o
all’e te he e oga il se izio. U passo i a anti che consentirà alla nostra scuola di dedicarsi di più
al modello e al progetto di didattica preoccupandosi di meno degli aspetti informatici.
PER LO SVILUPPO DEI PUNTI – 7
IL PRIMO PA““O “ARA’:
la costituzione di una COMMISSIONE TECNOLOGICA formata da 2/3 docenti per ordine di scuola,
dalla DIRIGENTE, da un ASSISTENTE AMMINISTRATIVO e coordinata dalle FUNZIONI
“TRUMENTALI DELL’AREA , o lo s opo di da e apide isposte ai a di e a ati dal MIUR con
la stesura di progetti al fine di realizzare obiettivi per il PNSD.
-O ga izza e la fo azio e ase pe l’uso di st u e ti te ologi i già p ese ti a s uola pe i
docenti.
-Supporto e formazione per le famiglie sulla cittadinanza digitale.
-Organizzare corsi di aggiornamento sulle tematiche del digitale per la costruzione di curricola
verticali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline:
155
INDICE
1 IL PENSIERO COMPUTAZIONALE
Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a
sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente,
qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di
sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di
gioco.




2- LABORATORI DI ROBOTICA EDUCATIVA:
Studiare e applicare la robotica non è importante soltanto per imparare a costruire o a usare i
robot, ma anche per imparare un metodo di ragionamento e sperimentazione del mondo.
Infatti:
la Robotica raccoglie tutte le competenze necessarie alla costruzione di macchine (meccanica,
elettrotecnica, elettronica), di computer, di programmi, di sistemi di comunicazione, di reti.
il profilo particolare di questa nuova scienza promuove le attitudini creative negli studenti, nonché
la loro capacità di comunicazione, cooperazione e lavoro di gruppo.
lo studio e l'applicazione della Robotica, favoriscono negli studenti un atteggiamento di interesse e
di apertura anche verso le tradizionali discipline di base (p. es. matematica, disegno tecnico, etc.)
l’uso di kit o oti i a s uola, fi dalla p i a i fa zia, fa o is e l’i te esse pe la s ie za.
Lo scopo è di creare moduli applicativi interdisciplinari nei programmi delle materie esistenti,
sfruttando attivamente le tecnologie di comunicazione. In questo modo sarà possibile creare
progetti sperimentali sia a livello di Istituto che mediante network di scuole distribuite sul
territorio.
Inoltre la commissione avrà il compito di definire i criteri per la produzione autonoma dei testi da
adottare.
156
INDICE
PREMESSA
Nell’otti a della o ti uità t a “ uola dell’I fa zia, “ uola P i a ia e “ uola “e o da ia di
°g ado, i do e ti ha
o ite uto oppo tu o st uttu a e u p ogetto d’istituto, fu zio ale
allo s iluppo di o pete ze affe e ti all’a ea
oto io-espressiva, intorno alla quale far
ruotare le attività articolate nei micro-progetti redatti nelle varie intersezioni, interclassi e
o sigli di lasse. La s elta dei gio hi di e ti ati ,
uelli di u a olta ,
uali filo
conduttore del percorso progettuale, ha la finalità di promuovere i valori fondamentali
dello sport: Rispetto delle regole, Lealtà, Solidarietà, Amicizia, Tolleranza, Divertimento,
Tutela della salute, nonché la promozione della scuola come centro di aggregazione
157
INDICE
culturale, sociale e civile del Territorio, attraverso le attività ludiche. Questo perché il
gio o
l’esp essio e più e a e spo ta ea dell’i fa zia e fa o is e lo s iluppo psi ologi o
del fanciullo. Attraverso il gioco il ragazzo apprende schemi di azione ed abilità relazionali,
sviluppa capacità motorie e cognitive, costruisce un repertorio comportamentale su cui si
fonderà lo sviluppo della sua personalità. Utilizzato come fine, metodo o mezzo, il gioco
pote zia la so ializzazio e e l’app e di e to; sti ola la
u iosità, l’i e ti a, la
manualità, la creatività. Il gioco abitua alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle
egole. E’ u
e o e p op io alle a e to he il a
i o o pie i o sape ol e te pe
avvicinarsi ed adattarsi alla società degli adulti. Il gioco si adegua al contesto sociale nel
uale si s olge. “e pe i a
i i di ie i gio a e all’a ia ape ta , i piazza o pe i i oli del
paese, e a l’u i a fo te di s ago e di so ializzazio e; i a
i i di oggi o sa
o più osa
significa giocare insieme. Crescono davanti alla televisione o ai videogiochi , sono abituati
a memorizzare sempre più immagini e a produrre sempre meno parole; hanno sempre
qualcuno o qualcosa (computer) che sceglie per loro. Le relazioni umane sono quasi
assenti come anche la fantasia, la creatività, l’i e ti a. I agazzi
o s elgo o pe lo o
volontà, ma vengono coinvolti in forme di divertimento imposte, create artificialmente,
che annullano i rapporti interpersonali e creano solitudine ed isolamento. Il progetto
GIOCHI DI UNA VOLTA: DAL GIOCO ALLO…..“PORT i o aggia i a
i i a s op i e
l’i po ta za del gio o pe lo s iluppo delle p op ie attitudi i psi o-fisiche, attraverso la
conoscenza e la pratica dei giochi tradizionali ripresi dal patrimonio culturale dei nonni.
Attraverso la testimonianza orale di nonni e genitori i bambini impareranno a costruire ed
usare i giochi di un tempo e scopriranno che quei giochi che vengono dal passato e che
fa
o pa te del
ost o
pat i o io
ultu ale i
ate iale
o e defi ito
ella
Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, Parigi,
ottobre 2003) sono ancora oggi fonte di divertimento e socializzazione, capaci di superare
qualsiasi differenza sociale, fisica o di razza per abitare in un villaggio globale fatto ancora
di vicoli, piazze, campetti dove correre in libertà, affinché il gioco diventi e resti un diritto
inalienabile di ogni ragazzo.
158
INDICE
OBIETTIVI GENERALI:
1.
2.
3.
4.
5.
Lotta alla dispersione scolastica
Dare agli alunni una corretta cultura motoria, ludica e del tempo libero
Sviluppare e migliorare le capacità di relazionarsi con se stessi e con gli altri
Acquisire un corretto stile di vita
Promuovere la socializzazione
OBIETTIVI SPECIFICI:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Comprendere il valore del confronto e della competizione
Co p e de e l’i po ta za della collaborazione con i compagni
Acquisire il rispetto delle regole
Migliorare le capacità coordinative e condizionali
Conoscere i concetti di gioco, gara,sport
Conoscere le basi teoriche di alcune discipline di squadra
Acquisire maggiore sicurezza e fidu ia i se stesso att a e so l’uso di a ilità pe so ali
Capi e la e essità dell’i tesa e della oope azio e el gio o di s uad a
“ op i e il pia e e della o di isio e du a te l’atti ità ludi a
DESTINATARI:
Le esperienze di progetto sono rivolte a tutti gli alunni frequentanti le Scuole
dell’I fa zia,P i a ia e “e o da ia di ° g ado, appa te e ti all’Istituto Co p e si o A.
Ma zo i di Mug a o del Ca di ale, att a e so la pia ifi azio e o di isa delle atti ità
integrative.
FINALITA’:
Ampliamento dei g adi di li e tà att a e so l’app e di e to di a ilità oto ie
Sviluppare un sereno e consapevole rapporto con il proprio corpo
Educazione globale della persona
Sviluppo completo della personalità
Favorire lo scambio con i compagni Stare alle REGOLE
Contribuire alla migliore funzionalità dell'intero organismo, attraverso lo stimolo degli
apparati cardiocircolatorio, respiratorio, locomotore e del sistema nervoso
7. Rendere sempre più rapide ed efficaci le proprie scelte anche in situazioni dense di variabili
8. Sviluppare la propria espressività corporea
9. Potenziare il rispetto delle regole
10. Valorizzare una continua SOCIALIZZAZIONE ed integrazione sociale
11. Stimolare una conoscenza dei regolamenti e delle tecniche delle attività ludiche, motorie e
pre-sportive praticate
1.
2.
3.
4.
5.
6.
159
INDICE
ATTIVITA’ PROPO“TE:
Saranno previste attività ludico ricreative e psicologiche, nello specifico:
1. La corsa nei sacchi
2. Il mondo e la campana
3. Salto della funicella e della corda
4. Ruba bandiera
5. Gioco del torello
6. Mosca cieca
7. Palla prigioniera
8. Palla avvelenata
9. Gioco dei passaggi
10. La settimana
11. La staffetta
12. Giochi sportivi di squadra
13. Gio hi pe s iluppa e la o u i azio e, la pe ezio e e l’autosti a
14. Calcio
15. Tennis
16. Minibasket
160
INDICE
161
INDICE
162
INDICE
ATTREZZATURE UTILIZZATE:
Per la realizzazione del progetto saranno utilizzati materiali ed attrezzi facilmente
reperibili:
1.
2.
3.
4.
5.
Piccoli attrezzi
Gessetti
Fune
Filo
Palla
STRUTTURE:
1. Palestra
2. Spazi aperti
3. Campo sportivo
VERIFICHE:
1.
2.
3.
4.
Osservazione degli alunni durante le esercitazioni ludiche
Gare
Esercitazioni varie
Gio hi all’ape to
DOCUMENTAZIONE:
Le attività saranno documentate sia in modo cartaceo con la creazione di cartelloni murali
che multimediale con la realizzazione di un cd rom, che verrà consegnato alla classe alla
fine del progetto. A conclusione del percorso sarà allestita anche una mostra temporanea
sugli usi e i costumi tradizionali, dove una sezione di tale mostra sarà dedicata ai giocattoli
a ti hi epe iti i iti e e e uelli ealizzati dai a i i ell’a ito delle atti ità di
laboratorio
METODOLOGIE:
Occorre affermare che non esistono metodi standard, validi per tutte le situazioni, per
ualsiasi o testo. E' e essa io, al o t a io, he l’ist utto e sappia legge e la ealtà ella
quale sta operando e proceda verso scelte che garantiscono agli allievi il compimento di
un percorso di crescita. L' atteggiamento metodologico dell'insegnante deve assicurare la
possibilità di agire sempre, ricercando delle soluzioni, stimolando adattamenti corporei e
spazio-temporali per realizzare così, delle abilità trasferibili e non rigide. In questo caso, la
meta raggiunta sarà assolutamente personale e una risorsa per i futuri apprendimenti.
In sintesi il metodo deve soddisfare le seguenti condizioni:
163
INDICE
Essere funzionale agli obiettivi stabiliti;
Favorire I'acquisizione di conoscenze trasferibili in ambiti diversi;
Stimolare la creatività;
Favorire il soddisfacimento di bisogni legati al contesto sociale
Nel proporre i giochi si intende rispettare la seguente sequenza legata all'evoluzione del
ragazzo : a) giochi di organizzazione semplice b) giochi codificati c) giochi regolamentati
Tali attività consentiranno al fanciullo di padroneggiare gli schemi motori di base e di
sperimentare situazioni coordinative via via sempre più complesse che comunque
andranno rinforzate con attività più specifiche quali: Andature e tipi di corse; Attività con
piccoli e grandi attrezzi; Manipolazione di palloni di diverse dimensioni; Lanci con diverse
traiettorie organizzati individualmente, a coppie e in gruppo. Particolare attenzione verrà
poi data a quelle attività connesse all'espressione corporea. Nell'ambito poi della
percezione di sé e del proprio corpo si farà ricorso a contenuti di questo tipo: esercizi di
scoperta e presa di coscienza delle diverse parti del corpo; giochi di imitazione di gesti e
atteggiamenti; esercizi di orientamento del proprio corpo; rilassamento globale.
PRODOTTO FINALE:
1. Cartelloni
2. Costruzione di giochi
3. Manifestazione di fine anno
PERCOR“O “CUOLA DELL’NFAN)IA
Il percorso ha come finalità quella di proporre i giochi di una volta e, soprattutto, di
insegnare loro a costruirli e a giocare utilizzando materiale riciclato e la fantasia, materia
prima di ogni gioco e risorsa potenzialmente infinita di ogni bambino. Tutto ciò per
soddisfare una delle esigenze primarie: il divertimento.
164
INDICE
Questo, riscoprendo quei giochi che i nostri padri e nonni, ma forse anche noi, abbiamo
utilizzato pe passa e o e elle della ost a i fa zia, ua do a o a o ’e a o gio hetti
elettronici e tutti amavamo fare giochi di gruppo. Inoltre i bambini saranno stimolati a
svolgere piccoli giochi sportivi e di movimento che li porteranno a capire il concetto di
gruppo, di rispetto delle regole e il concetto di attività ludiche.
Tutto ciò permetterà di valorizzerà il gioco in tutte le sue forme ed espressioni (gioco di
finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo delle capacità di
elaborazione e di trasformazione).
I giochi proposti ai bambini saranno:
1. La settimana
Si disegna a terra il percorso con un gessetto o con un legnetto in modo che sia suddiviso
in 7 parti. Il primo giocatore deve lanciare un sasso iniziando dal primo giorno della
settimana, poi saltellando lo raccoglie e prosegue sempre saltellando evitando di toccare
con il piede il percorso. Se non sbaglia prosegue fino ad arrivare al settimo giorno e vince ,
altrimenti cede il turno al suo compagno di giochi .
2. Gioco dei passaggi
Le due squadre si dispongono liberamente per il campo di gioco, che può essere un
quadrato delle dimensioni di un campo della pallavolo (8 t pe lato .L’ i po ta te
che i componenti delle squadre siano facilmente individuabili (pettorine colorate, maglie
dello stesso colore, striscia di stoffa colorata al polso. etc.). Il gioco consiste nel cercare di
realizzare 10 passaggi consecutivi tra i componenti della stessa squadra, senza che i
gio ato i dell’alt a s uad a ies a o a i te etta e o to a e il pallo e. Og i
passaggi
consecutivi si ottiene un punto; vince la squadra che per prima arriva a 5 punti. Se la palla
ie e i te ettata dall’alt a s uad a, uesta a sua olta i izia il o teggio pe i passaggi;
se la palla viene solo toccata ma rimane alla stessa squadra, il conteggio deve ricominciare
165
INDICE
da zero. Ogni volta che si realizza un passaggio corretto chi riceve la palla dice a voce alta il
numero del passaggio che sta realizzando, in modo che tutti siano a conoscenza del totale
dei passaggi realizzato. Se chi ha la palla subisce un fallo (spinta, strattonamento, etc.)
uesto ie e pu ito i og i aso o l’att i uzio e di passaggi i più alla s uad a
avversaria.
3. Staffetta destra - sinistra
Le s uad e si s hie a o u a a a to all’alt a sulla li ea di pa te za, ias u a o i p op i
giocatori disposti in fila i dia a. Al Via ! il p i o gio ato e di og i s uad a pa te e
attraversa il campo portando avanti il braccio destro quando muove la gamba destra e il
braccio sinistro quando sposta la gamba sinistra. Raggiunto il fondo del campo, torna
indietro nello stesso modo, fa partire il giocatore che lo segue nella fila della squadra e
così via. Vince la squadra il cui ultimo giocatore termina per primo il suo andirivieni.
PERCORSO SCUOLA PRIMARIA
I bambini della Scuola Primaria, attraverso incontri con i nonni, potranno conoscere il
modo di giocare e di fare attività sportive molto semplici di altri tempi, quando si era soliti
incontrarsi nella piazza del Paese o nei cortili delle case per giocare.
I bambini di oggi possono essere considerati figli della tecnologia ,che, però, ignorano i
giochi meravigliosi con cui sicuramente si sono dilettati i loro genitori e che sono stati in
grado di intrattenere i bambini di ieri e anche quelli dell'altro ieri.
I giochi e le attività ludiche proposti ai bambini saranno:
1. L'ELASTICO
Sicuramente uno dei giochi preferito dalle bambine ma non disdegnato neppure dai
maschi. Tutti, almeno una volta nella vita, si sono cimentati con l'elastico. Che non è
niente di diverso da quello che la parola dice: un elastico. Tenuto dai due bambini (prima
166
INDICE
alle caviglie, poi al ginocchio, quindi sull'anca, sulla vita, sotto le spalle, sopra la testa) e
dentro a cui un terzo bimbo doveva saltare, con passi sempre più complicati e difficoltà
crescente determinata dal progressiva altezza dell'elastico.
2. SALTO DELLA CORDA
Il meccanismo è il medesimo. Due bambini fanno girare la corda e un terzo bimbo ci salta
dentro. Si poteva scegliere con salto a piedi uniti, con rimbalzo, senza rimbalzo... Quando
il bambino inciampava e la corda smetteva di girare entrava un altro. Una variante di
questo gioco, quando i bambini erano tanti, erano una specie di staffetta in cui i giocatori
si alternavano, entrando e uscendo dalla corda fatta girare senza interruzione.
3. IL MONDO E LA CAMPANA
Un gioco antichissimo, simbolo dei giochi in cortile di una volta. Con un gessetto si disegna
una sorta di scacchiera con due numeri. Si tira un sassolino. Ogni bambino dovrà fare, su
un piede solo, tanti salti quanti sono indicati nella casella disegnata per terra e su cui è
finito il sasso. L'obiettivo è arrivare alla fine della campana e uscirne.
4. Palla bomba
Bastano una palla e un lettore musicale portatile per questo allegro gioco adatto a un
gruppo di ragazzini. Mentre la musica va, i giocatori si devono lanciare la palla a ritmo
molto veloce: chi ce l'ha in mano quando cade il silenzio, viene eliminato. La gara procede
a furia di eliminazioni, a suon di note, fino all'ultimo giocatore. È semplice ma il
divertimento è garantito e stimola riflessi e velocità.
5. MINIBASKET
Il minibasket è un gioco-sport riservato ai bambini dai 6 agli 11 anni, ed è un mezzo di educazione
motoria, sportiva e sociale. I fondamentali cestistici vengono destrutturati ed insegnati sotto
forma di gioco, le regole sono presentate progressivamente ed il regolamento si apprende
giocando. In alcuni casi può essere opportuno reinventarsi anche le regole per rendere più fruibile
il gioco. Esso è un gioco-sport finalizzato allo sviluppo di una sana attività motoria di base, che
sviluppi le qualità coordinative e che sia fondamenta per "il leggere, lo scrivere ed il far di conto".
167
INDICE
PERCORSO RAGAZZI DELLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Per i ragazzi della Scuola Secondaria di 1° Grado verranno proposti giochi di gruppo da fare
all’ape to, a sop attutto gio hi spo ti i di s uad a da pote effettua e all’ape to , i
modo da offrire ai ragazzi delle proposte operative ai fini della promozione della scuola
come centro di aggregazione culturale, sociale e civile del Territorio. Inoltre queste attività
ludiche avranno lo scopo non solo di far conoscere i giochi di una volta, ma anche di dare
loro una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero.
I giochi e le attività ludiche proposti ai ragazzi saranno:
1. CORSA NEI SACCHI
La corsa nei sacchi è un particolare tipo di corsa dove i partecipanti devono avanzare con le gambe
infilate, e spesso legate, all'interno di un sacco, procedendo quindi con dei saltelli. Vince chi
attraversa per primo il traguardo. Spesso queste corse vengono organizzate per i bambini, ma
questo sport è praticabile anche dagli adulti. Pur non essendo uno sport olimpico, ai Giochi
Olimpici Estivi del 1904 si tenne una gara di corsa nei sacchi.
Non esiste attualmente alcuna organizzazione che raccolga i partecipanti a tale disciplina.
2.
Palla avvelenata
E’ u gio o pe agazzi olto simile a palla prigioniera (o palla combattente), con il quale
è spesso confuso, e si può giocare in cortile oppure in palestra. I giocatori possono essere
dieci o più, ed è importante che ci sia un muro, o un albero, contro cui far sbattere la palla
"avvelenata".
168
INDICE
Regole di gioco
Si inizia la partita dopo che, con una conta, si è deciso chi sarà il primo battitore. Tutti
allora stanno attorno al battitore, e quando questo lancia la palla contro il muro e chiama
uno dei partecipanti a caso, ad esempio "Chiamo Luca!", allora tutti si mettono a correre
allontanandosi il più possibile, mentre Luca cerca di raggiungere la palla. Appena la
raggiunge, Luca grida "Fermi tutti!", costringendo gli altri a diventare "statue". A quel
punto, Luca può compiere tre passi verso un giocatore immobile e tentare di colpirlo (in
altre versioni del gioco, i passi sono vietati). Se la "statua" viene colpita, viene eliminata,
ma se questa riesce a respingere la palla con le mani la palla può essere presa da un
giocatore - statua più lesto degli altri. Questo diventa il nuovo battitore e può continuare il
gioco in questo modo. Se invece la "statua" presa di mira riesce a bloccare al volo la palla,
è il battitore ad essere eliminato, e si riprende da chi ha afferrato la palla. Vince chi rimane
ultimo. In altre zone esiste un altro tipo di "Palla avvelenata". I giocatori, dopo aver deciso
chi sarà il battitore (chiamato anche "stregone") si dispongono con le spalle ad una
determinata porzione di muro dalla quale non si può uscire. Il battitore, dopo essersi
posizionato ad una determinata distanza, lancia la palla verso i partecipanti, cercando di
colpirli. Ogni qualvolta che il battitore colpisce un partecipante, questo diventerà FeritoMoribondo-Morto, dopodiché esce dal gioco. Colui che non muore vince e può diventare
stregone nella partita successiva. In alcune zone, se un partecipante vuole ripassare la
palla al battitore che ha mancato il bersaglio, deve urlare la parola "Veleno"(o "Antidoto"),
in modo da essere immune appunto alla palla "avvelenata" dallo stregone.
3.
Il calcio
E’ uno sport di squadra, praticato con un pallone su un campo di gioco rettangolare, con
due porte, da due squadre composte da 11 giocatori, dieci dei quali possono, in generale, toccare
il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa mentre un solo giocatore (il portiere) posto a difesa
della porta, può toccare il pallone anche con le mani. L'obiettivo del gioco è quello di segnare più
punti (detti gol o reti) della squadra avversaria, facendo passare il pallone fra i pali della porta
avversaria entro due tempi da 45 minuti. È uno sport fisico e tecnico e, praticato a livello
professionale, ha un rilevante aspetto tattico. Dato che il calcio è regolato da norme semplici, che
si gioca solo con un pallone ma senza attrezzature particolari e, data la possibilità di adattarsi ai
169
INDICE
luoghi e alle situazioni più diverse, è ormai diventato lo sport più popolare al mondo ed è molto
amato dai ragazzi.
.
.
4.
IL TENNIS
E’ u o sport che vede opposti due giocatori (uno contro uno, incontro singolare) o
quattro (due contro due, incontro di doppio) in un campo diviso in due metà da una rete
alta circa un metro dal terreno.
I giocatori utilizzano una racchetta, come se fosse il prolungamento del braccio, al fine di
colpire una palla. In passato le racchette avevano un telaio in legno, successivamente
in leghe
leggere,
ora
in grafite pura
o
mista
a kevlar, fibra
di
[1]
vetro, tungsteno o basalto, con una corda monofilamento o multifilamento congiunta in
diversi punti del telaio in modo da formare una rete.
Lo scopo del gioco è colpire la palla per far sì che l'avversario, posto nell'altra metà del
campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo (l'obbligo del primo rimbalzo
è solo in risposta alla palla messa in gioco dalla battuta dall'avversario, nelle altre fasi del
gioco è consentito ribatterla anche al volo) o che battendola finisca con mandarla fuori
campo o non riesca a superare la rete posta al centro.
Si potrebbe considerare un gioco completo se non fosse per lo sviluppo asimmetrico del
corpo poiché, oltre alla forza fisica, alla precisione, alla destrezza, alla coordinazione e alla
resistenza fondamentale, soprattutto se lo sport è praticato a livello agonistico, è anche
l'acume tattico e il fattore mentale: la maggior parte dei giocatori e delle giocatrici della
"top ten" mondiale sono seguiti infatti da uno staff che comprende uno psicologo, un
allenatore che si occupa dei colpi e dell'impostazione tattica in campo, un preparatore
atletico ed un manager.
170
INDICE
REGIONE CAMPANIA
AZIENDA SANITARIA LOCALE AVELLINO
www.aslavellino.it
U.C Complessa Materno- Infantile Territoriale
Direttore dr.ssa Carmela Casullo
Progetto Quadrifoglio: educare alla salute
L’A“L di A elli o p o uo e il Progetto Quadrifoglio , i o os iuto dal Mi iste o della “alute o e
uo a p ati a e s elto t a
p ogetti di edu azio e sa ita ia per essere attuato su tutto il territorio
azio ale ell’a ito del P og a
a Guadagnare Salute in Adolescenza. Il progetto aderisce al modello
di Scuola Promotrice di Salute se o do il Piano Regionale della Prevenzione 2016 attraverso azioni che
coinvolgono tutti i soggetti che ruotano intorno alla scuola (studenti, docenti, personale non docente,
dirigenza, famiglie, fornitori ed operatori delle mense, ect.).
Obiettivi di salute
Ridu e l’i ide za delle alattie legate ad u a s o etta ali e tazio e, i pa ti ola e:
- arteriosclerosi e sue complicanze
- cancro
- ipertensione
- obesità
- carie.
2) Favorire un maggiore benessere psicofisico dei ragazzi.
3) Prevenzione e promuovere comportamenti sani (aumento del consumo di frutta e verdura, riduzione del
o su o e essi o di sale, au e to dell’atti ità fisi a, p e e zio e alattie legate all’o esità i fa tile .
Obiettivi di comportamento
1.
Aumentare il consumo di alimenti ricchi di fibre
2.
Mangiare meno proteine e grassi saturi (meno carne, meno formaggi, meno salumi)
3.
Assumere un minor quantitativo di sale (non aggiungere sale alle pietanze pronte e limitare il
consumo di cibi fritti e preconfezionati, che solitamente ne contengono grandi quantità)
4.
Aumentare il consumo di verdure (una-due porzioni al giorno), legumi (2-4 porzioni alla
settimana), frutta, pesce
5.
Fare una colazione adeguata
6.
Non consumare né caffè né alcolici
7.
Fa e u ’ali e tazio e a iata
8.
Ridu e l’assu zio e di i i fuo i pasto e, o u ue, i tal aso p efe i e la f utta, la e du a, il
latte, lo yogurt, il pane
9.
Preferire la frutta e la verdura di stagione
10.
Lavare i denti dopo ogni pasto
11.
Fare una regolare e adeguata attività fisica
Obiettivi di conoscenza (scuola primaria)
1. Acquisire i concetti di dispendio energetico, fabbisogno, nutriente e alimento;
2. Conoscere i principali nutrienti;
3. Sapere che cosa sono i grassi saturi (e le principali malattie ad essi correlate) e quali cibi ne
sono ricchi;
4. “ape e uali ali e ti p e e go o l’a te ios le osi;
171
INDICE
5. “ape e he l’e esso di sale ausa u a alattia hia ata ipe te sio e;
6. Sapere che le verdure, la frutta, i legumi e gli alimenti integrali sono essenziali per la nostra
alimentazione, perché ricchi di fibre, sali minerali e vitamine;
7. Conoscere gli obiettivi nutrizionali per gli italiani e i consigli del Food and Nutration Board;
8. Conoscere il calendario della maturazione della frutta e della verdura;
9. Sapere che il caffè è un eccitante e che il vino e gli alcolici provocano vari disturbi (al fegato,
al sistema nervoso ecc.); sapere che i bambini sono molto sensibili a tali bevande, per cui non
devono assumerne.
Obiettivi di conoscenza (scuola secondaria di 1° grado))
1. Conoscere i nutrienti e le loro funzioni;
2. Sapere che cosa sono i grassi saturi, quali cibi ne sono ricchi e quali malattie, la loro assunzione
eccessiva, può determinare;
3. “ape e uali ali e ti p e e go o l’a te ios le osi e il a o;
4. Sapere che l’e esso di sale ausa u a alattia hia ata ipe te sio e;
5. Sapere che le verdure, la frutta, i legumi e gli alimenti integrali sono essenziali per la nostra
alimentazione perché ricchi di fibre, sali minerali, vitamine, antiossidanti;
6. Conoscere gli obiettivi nutrizionali per gli italiani e i consigli del Food and Nutrition Board;
7. Conoscere la dieta mediterranea e le sue caratteristiche;
8. Conoscere che le nostre abitudini alimentari hanno implicazioni sul problema ambientale e su
quello dei Paesi Poveri;
9. Conoscere il calendario della maturazione della frutta e della verdura (vedi pag. 102);
10. Saper decodificare le etichette dei prodotti alimentari.
I temi del Quadrifoglio
Il Progetto affronta i diversi temi, con itinerari didattici specifici per i diversi gradi di scuola
igiene orale
per gli studenti di scuola primaria
educazione alimentare e
per gli studenti di scuola PRIMARIA
p o ozio e dell’attività
fisica
prevenzione del
per gli studenti di scuola secondaria di primo e
tabagismo
secondo grado
La o etta ali e tazio e e la p o ozio e dell’attività fisi a
In Campania il % dei a i i e l’ % degli adoles e ti non svolge un'adeguata attività fisica, il
21% dei bambini è obeso, il 38% sovrappeso il 40% degli adolescenti è obeso o soprappeso, il 75%
mangia verdure meno di una volta al giorno invece delle 2-3 consigliate (dati ISS indagini Okkio alla
Salute e HBSC).
Il dato he igua da l’A“L di Napoli il più asso della Ca pa ia
% di a i i o esi . No
possiamo affermare con certezza che ciò dipenda dal Quadrifoglio, ma è rilevante che il Progetto
viene svolto da oltre 15 anni e che numerosissimi sono gli studenti che vi hanno preso parte.
Inoltre una valutazione di efficacia del Progetto ha evidenziato che riesce ad incidere sui
comportamenti, au e ta do l’a itudi e alla p i a olazio e e a a gia e e du e e di i ue do
il consumo di merendine. Questo risultato, però, si ottiene solo nelle classi che hanno svolto il
Progetto in tutte le sue parti.
I progetti capaci di incidere sul sovrappeso, secondo le ricerche scientifiche, sono quelli di non
breve durata, che affrontano congiuntamente i temi della corretta alimentazione e della
p o ozio e dell’attività fisi a e he p evedo o dive se attività per destrutturate convinzioni
ostacolanti, aumentare la consapevolezza dei propri comportamenti, la motivazione a cambiare
172
INDICE
ecc. Queste caratteristiche sono proprie del Quadrifoglio e non realizzabili con un paio di lezioni
sul tema o con un incontro con un esperto.
Il Quadrifoglio è un progetto pluridisciplinare che si basa su metodologie attive di insegnamento e di
apprendimento e sulla realizzazione di concrete esperienze educative. I percorsi educativi sono
strutturati secondo una sequenza di scuola cognitivista e sulla base delle ricerche scientifiche
sull’effi a ia degli i te e ti di edu azio e alla salute.
Le scuole che partecipano al Quadrifoglio ricevono:
- una copia del testo Guida pe gli i seg a ti ;
- un cd con numerosi sussidi didattici e una Guida con suggerimenti e materiali per stendere un piano di
salute della scuola e rendere il contesto scolastico non dissonante rispetto ai messaggi educativi del
Progetto Quadrifoglio, promotore di salute ed ecosostenibile
- materiali per il coinvolgimento degli studenti e dei genitori
Il Quadrifoglio si conclude con una manifestazione pubblica che consente alle scuole di illustrare il
lavoro svolto e di veicolare i temi che riguardano la salute ad un pubblico più vasto.
Le scuole e gli insegnanti che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare la
programmazione educativa p oposta el testo Guida pe gli i seg a ti e a partecipare al corso
d'aggiornamento sull'educazione alla salute se o ha o pa te ipato ad a aloghi o si dell’A“L .
Le fasi del Progetto Quadrifoglio - Guadagnare Salute in Adolescenza
ottobre – dicembre 2016
formazione degli insegnanti consegna del testo
Guida pe gli i seg a ti , o i fo azio i
scientifiche, materiali didattici e programmazioni
educative per le varie tipologie di scuole, del cd con
sussidi didattici, dei giochi educativi e la Guida per
rendere la scuola promotrice di salute ed
ecosostenibile
da gennaio 2016
a febbraio 2017
realizzazione da
parte degli
insegnanti dei
percorsi
educativi
proposti nella
Guida col
supporto dei
sussidi didattici e
della consulenza
degli
organizzatori.
tra marzo
e aprile 2017
intervento
degli esperti
nelle classi
partecipanti
maggio 2017
Manifestazione
finale in cui le
scuole illustrano
il lavoro svolto e
ricevono un
attestato
173
INDICE
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA AL PRESENTE PIANO:
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
Carta dei Servizi
Regola e to d’Istituto
Curricolo d’Istituto
Patto Educativo di Corresponsabilità
Calendario Scolastico
LA SCUOLA A PROVA DI PRIVACY
Gli allegati indicati nel presente documento sono reperibili nel sito della scuola al
seguente
indirizzo: www.istitutocomprensivomanzoni.gov.it
174