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Benemerito della Fotografia Italiana
Via Dante, 47/49 20090 Cesano Boscone (Mi)
SITO: www.cizanum.org - E-MAIL: [email protected]
Tel. 3391392457
Mostra fotografica di
Sergio MAGNI
Il fotografo che insegnava
a fotografare
Inaugurazione
Domenica, 4 dicembre 2016 - ore 11.15
Spazio espositivo di Villa Marazzi Via Dante, 47 - Cesano Boscone (MI)
(seguirà rinfresco)
Apertura della Mostra dal 4 al 18 dicembre 2016
Venerdì: dalle 17.00 alle 19.00
Sabato e Domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17,00 alle 19,00
Ingresso libero
Sergio Magni (1932-2015) è stato uno dei personaggi più importanti della scena fotografica
milanese e italiana.
Smise di fotografare a 40 anni, rinunciando a una brillante carriera di osservatore attento della
realtà, per vestire i panni dell'insegnante che vuole far capire l’essenza del comunicare, del "fare
comune". <La fotografia non è "un clic" ma un linguaggio in entrata e in uscita, in dare e in avere>.
Nessuno come lui ha girato l’Italia cercando di focalizzare l’attenzione dei fotografi sull’importanza
della lettura dell’immagine e di conseguenza su un modo consapevole di osservarla e realizzarla.
Affascinato dalle teorie sulla fotografia e sulla “lettura strutturale dell’immagine” che veniva
elaborando in quegli anni Nazareno Taddei, gesuita, esperto di comunicazione sociale e di massa,
Magni decide di rielaborarle e di renderle fruibili ad un vasto pubblico, presentandole in forma
essenziale e discorsiva. Nascono così le sue “lezioni” (lui non amava definirle tali) sulla lettura
dell’immagine e, in un secondo tempo, sulla valutazione della stessa. Lo strepitoso successo di
queste sue serate presso i Circoli Fotografici è dovuto alla sua capacità di divulgatore attentissimo
al significato dei termini utilizzati, che amava definire in modo semplice e preciso e dalla logica
stringente con cui riusciva a concatenare le idee. Riusciva a stimolare l’attenzione del pubblico,
anche quando introduceva concetti non facili di linguistica e comunicazione, utilizzando un
linguaggio scorrevole e spesso ironico.
Iscritto al Circolo Fotografico Milanese dal 1971, nel 1973 è stato uno dei primi Insigniti dalla FIAF
(Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) con l’Onorificenza di Benemerito della Fotografia
Italiana. Dal 1974 al 1978 ha ricoperto l’incarico di Delegato FIAF per Milano e Provincia. Nel 1980
ha ricevuto l’Onorificenza Internazionale ESFIAP. E’ stato Vicepresidente della FIAF dal 1988 al
1990, Direttore del Dipartimento Attività Culturali dal 1988 al 1999, Segretario e poi Presidente del
Circolo Fotografico Milanese. Ha ricevuto l’Onorificenza di Seminatore FIAF nel 1994 e di
Encomiabile della Fotografia Italiana nel 2010. A lui si deve la pubblicazione dei due quaderni
intitolati ‘Un modo per leggere fotografie’ e ’Corso di fotografia per principianti’, divenuti autentici
punti di riferimento per la divulgazione del linguaggio fotografico.
È stato redattore di ‘Fotoit’ e coautore dei libri “Leggere fotografia” e “Seminario DAC per giurati”.
In questa mostra, e sul volume che l’accompagna, si pone l’attenzione sul Magni fotografo.
Cresciuto fotograficamente nella Milano degli anni ’60, è stato sicuramente influenzato da una
corrente importante dell’ambiente fotografico milanese, quella che, messa in disparte l’estetica dei
concorsi fotografici tradizionali, volgeva la sua attenzione alla documentazione del nostro paese e
di Milano in particolare.
Le sue non sono immagini realizzate alla ricerca del “bello fotografico”; senza tralasciare
l’accuratezza della ripresa, sono fatte per divenire testimonianza di un fatto reale. Come nella sua
produzione successiva, Sergio lavora per temi.
Con l’eccezione di quelli che hanno per oggetto New York, realizzati nel 1972, i suoi lavori vedono
come protagonista Milano, una metropoli in cambiamento, colma di contraddizioni e proprio per
questo degna di essere fissata dai suoi scatti per offrirne futura memoria.
Nascono così nei primi anni ’70 mostre come “Strade diverse”, che mette a confronto luoghi e
personaggi del popolare corso Garibaldi con quelli del signorile corso Vittorio Emanuele, o “Milano
amara”, dove leggiamo i segni di una città molto diversa dallo stereotipo della ricca capitale
industriale d’Italia che ritroviamo nella serie “Milano bene”.
Un’altra tematica affrontata in due lavori realizzati nel ’63 e nel ’68 è quella del primo maggio, dove
accanto alle foto ”ufficiali” dei comizi e dei cortei convivono scorci significativi della gente che
partecipa alle manifestazioni.
Per informazioni
www.cizanum.it
Tel. 3391392457