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11 novembre 2016 delle ore 03:12
Nonostante tutto la fabbrica del vapore continua
a produrre cultura. un tributo agli scatti di sergio
magni, ospite da "polifemo"
"La fotografia non è un clic ma un linguaggio
in entrata e uscita, in dare e in avere” Seppur
ritiratosi presto dalle scene, Sergio Magni
(1932-2015) è stato un noto fotografo italiano
che ha immortalato la strada e la città, con
l'occhio curioso di chi ha qualcosa da imparare
e trasmettere. Ma in che modo comunica una
foto, come si legge un'immagine fotografica?
Magni, una volta appesa la macchina al chiodo,
ha portato avanti il dibattito sulla capacità
comunicativa della fotografia attraverso una
approfondita lettura strutturale dell'immagine,
teorizzando la sua "Lettura delle fotografie”. A
un anno dalla scomparsa, il CFM, il Circolo
Fotografico Milanese, di cui Magni era socio,
ha organizzato, con il supporto della
Federazione Italiana Associazioni Fotografiche
(FIAF), la mostra Il fotografo che insegnava a
comunicare – Fotografie di Sergio Magni,
un'ampia selezione dei suoi scatti cittadini, fatti
tra le vie di Milano e New York. La mostra è
ospitata dall'Associazione Polifemo Fotografia
presso la Fabbrica del Vapore fino al 24
novembre. Avete capito bene, presso la
Fabbrica del Vapore, perché seppur in balia di
una burocrazia lenta e poco capace di
comprendere le problematiche di chi deve
gestire associazioni, spazi e persone, e che dopo
un bando scaduto il 15 aprile non ha ancora fatto
sapere nulla né a chi ha partecipato alla
selezione e né a chi era stato gentilmente
invitato a sloggiare, alla Fabbrica si continua a
produrre cultura. Oltre a Polifemo Fotografia
che ospita mostre, organizza workshop e corsi
aperti a tutti, sono attive realtà che operano nei
campi dell'arte ( Careof, Viafarini, Docva),
Teatro e danza ( Aiep, Macchinazioni Teatrali,
Maschere nere), moda ( Process4), cinema e
video (AIACE e Showbiz) oltre naturalmente a
Studio Azzurro, leader mondiali della
sperimentazione video e interattiva. (Giulia
Alonzo)
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