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Referendum Costituzionale, le reazioni del mondo politico
Lunedì 5 Dicembre 2016
Il primo a commentare il risultato, dopo il sindaco de Pascale, è stato Andrea Maestri che
dice: "Ha vinto la Costituzione". * Articolo in progress *
Foto Blaco
"Sana e robusta Costituzione: ce l'ha fatta Lei a superare l'attacco e tutti noi con Lei. Vuol dire che è forte, che è scritta bene,
che è fatta per resistere. E ha resistito. La campagna referendaria è stata in ogni caso una preziosa occasione per riportare
i valori e le regole costituzionali in mezzo ai cittadini, nei mercati, nelle piazze, negli ospedali, nelle scuole". È questo il
commento a caldo del deputato ravennate di Possibile, Andrea Maestri, sui risultati elettorali del referendum costituzionale.
"L'Italia e gli italiani ne escono arricchiti - continua Maestri -: in cultura, conoscenza, consapevolezza di quel bene immenso
e fragile che è la democrazia. Il destino politico di Renzi, in simile contesto sbiadisce fino a diventare indifferente, come è
giusto e fisiologico che sia, perché in discussione non c'era lui, ma Lei. È stata premiata la nostra mite e appassionata
ostinazione, la pazienza dei chilometri percorsi, la stanchezza degli orari impossibili, fino all'ultima iniziativa, l'amore
dolcemente ingombrante per Lei, di Lei".
"La sovranità appartiene al popolo, che l'ha saputa esercitare con maturità - conclude -. Sulla Costituzione la partecipazione
si è mostrata viva e intensa, c'è speranza per chi vorrà ripensare a una buona, intelligente, rigorosa riforma, domani.
Possibile, con tutti i suoi militanti, con il suo illuminato leader Pippo Civati e con le centinaia di iniziative in ogni angolo del
paese, ha dato un contributo prezioso. Io, che di quei meravigliosi militanti ho conosciuto l'impegno e la passione, davanti a
questo netto, largo risultato a favore del NO, semplicemente ho le lacrime agli occhi. È gioia pura. E adesso ci sta un brindisi
esagerato e strameritato. W Possibile, W la Costituzione".
È un sentimento di felicità quello che percorre anche il presidente provinciale del comitato per il No, Vincenzo Galassini di
Forza Italia, che commenta semplicemente con un "Grazie, grazie, grazie" e mette il cappello della vittoria sui "suoi"
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aggiungendo, "Un trionfo del No che è merito di tutte le donne e gli uomini di Forza Italia. Una vittoria ancora grazie a Silvio
Berlusconi e al centrodestra".
L'On. Giovanni Paglia (SI), ha commentato così il risultato referendario: "Ha vinto la Costituzione, che apparteneva a tutti e
continua a farlo. Sono stati sconfitti Matteo Renzi e il suo populismo dall'alto, il tentativo di cambiare le regole a proprio uso e
consumo e la ricerca del plebiscito. Voglio ringraziare tutti quelli che in questi mesi di impegno e poi nelle urne ci hanno
permesso di ottenere un risultato straordinario, in cui c'è anche molto voto di sinistra. Ora si tratterà di scrivere tutti insieme
una legge elettorale che riconcili cittadini e Parlamento, senza fretta e ricatti, per poi tornare al voto. Io lavorerò perché per
allora sia in campo una sinistra forte e unita, che sappia rispondere a quelle che continuano a essere le vere emergenze del
Paese, lavoro, disuguaglianza e povertà".
Il Partito socialista ravennate parla di "risultato netto" e di "nuova lezione su cosa debba fare ed essere la sinistra
riformista".
"L'appuntamento del 4 dicembre - si legge nella nota stampa del PSI -, con la sua connotazione plebiscitaria, non poteva non
dividere tutto e tutti. Alla fine perciò, l'azzardo del governo di lanciare la sfida, raccogliendo esso stesso le firme necessarie
per sottoporre a referendum la conferma della propria riforma costituzionale, si è dimostrato per quello che era, un azzardo,
appunto. Ora, al contrario, la maggioranza parlamentare che sostiene il governo ed il Presidente del Consiglio dovranno
evitare nuovi colpi di testa, semplicemente nell'interesse del Paese. Tutto è stato diviso, si diceva. La sinistra soprattutto. Ma
quel che è peggio per noi socialisti, ne è stato persino diviso il campo dei riformisti. E' una nuova lezione su cosa debba fare
ed essere la sinistra riformista. Certamente essere sinistra di governo, non massimalista o "rivoluzionaria", quindi, ma
neppure disposta a gestire semplicemente meglio di altri lo status quo. Il punto è proprio questo: farsi riconoscere come i
rappresentanti degli ultimi e volere riformare davvero. Ora che la risposta del voto popolare è stata così perentoria da risultare
la somma principalmente di due fattori, dal giudizio sul governo e sul Presidente del Consiglio a quello sul merito della riforma,
proviamo un certo fastidio a sentire che tanti si appropriano del risultato. La verità è che il voto è stato semplicemente
popolare, e che nessuno - del SI o del NO - lo avrebbe potuto intercettare in quella misura sotto le proprie bandiere di Partito.
Ma questa è un'altra storia".
"L’Italia ha evitato una cattiva riforma con un risultato straordinario, un ringraziamento a tutti i comitati; al comitato scelgo no di
Ravenna che ho l’onore di aver cooordinato e al comitato del no con i quali abbiamo condiviso campagna e la serata di ieri"
sono le parole di Alessandro Perini Cordinatore provinciale scelgo NO, secondo il quale "una cattiva riforma è stata
bloccata".
"Ora compito del PD che ha una maggioranza al parlamento - prosegue Perini -, indicare come intende affrontare la crisi
voluta e aperta dal Premier, è il momento della responsabilità e noi per questo ci siamo. Il paese ha bisogno di serenità e di
riprendere un cammino perso, si deve riformare la legge elettorale e approvare ciò che serve al paese, chiamare urne
immediate ora non è responsabile. Per quanto ci riguarda il comitato scelgo no ha avanzato in questi mesi una proposta
condivisa di riforma più snella e tecnicamente sostenibile, già condivisa con centinaia di parlamentari e da quella chiediamo di
ripartire. A Ravenna il nostro risultato - 49,14% - è veramente importante, un risultato ottimo considerato le forze del pd
schierate supine al governo. Non sono d’accordo col il Sindaco quando dice che abbiamo perso un’occasione; abbiamo
evitato una cattiva riforma che pure lui e il 90% della classe dirigente locale sosteneva. Il pd locale dovrebbe riflettere una
volta tanto su questo risultato e farsi delle domande. Ora si può ripartire tutti insieme e per quanto ci riguarda, una volta
archiviato il partito della nazione neocentrista, si può ricostruire un nuovo centrosinistra in grado di assolvere alla sua
funzione: combattere le diseguaglianze sociali".
Con il referendum, chiude oggi l’esperienza del comitato civico “Rinascitalia”, "non per la chiara sconfitta del Sì al
Referendum costituzionale del 4 dicembre - fanno sapere dal comitato -, ma per una scelta costitutiva. Si trattava di un gruppo
di volontari, non legati ai partiti ed autofinanziati, che fin dall’inizio avevano pensato questo impegno civico senza alcun
secondo fine: solo per passione partecipativa e voglia di cambiamento.
Rinascitalia termina quindi il suo impegno dopo aver organizzato decine di iniziative, moltissimi banchetti in città, tanta
partecipazione in numerose occasioni pubbliche e private; e dopo aver prodotto decine di contenuti utili nella pagina facebook
del comitato.
Tutto questo autofinanziando completamente la propria attività (sono bastati poco meno di 600 € per 5 mesi di lavoro)
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grazie alle persone che hanno consentito la nascita di una vivace voce di merito nel dibattito eccessivamente politicizzato del
Referendum".
“Lo spirito civico di questo gruppo – afferma Nevio Salimbeni, portavoce di Rinascitalia – ha consentito alla città di avere una
voce forte di merito che non ha mai alzato i toni e che, ad esempio, con la pagina facebook è riuscita a raggiungere poco
meno di 50.000 visualizzaioni e a totalizzare oltre 12.000 interazioni con i post informativi prodotti.
Il risultato di Ravenna, per il poco che conta – continua Salimbeni – risulta però localmente molto importante perché segna la
nascita potenziale di una nuova presenza civica riformatrice (una volta si sarebbe detta “ulivista”) potenzialmente in grado
di attrarre la partecipazione anche fuori dalla logica dei partiti tradizionali.
Nel 2013 (elezioni legislative) il PD da solo aveva raccolto 37.000 voti (38%) e nelle ultime elezioni comunali 25.000 voti
(35%); nel comune di Ravenna questa volta il “sì” ha totalizzato complessivamente 45.596 voti (50,9%), in voti assoluti si
tratta di un risultato molto importante. Tenendo conto dell’impegno strenuo dei partiti e movimenti contrari al referendum e di
quello inatteso di una parte molto organizzata dell’ex-apparato Pd.
Il nostro impegno finisce qui, vorrei ringraziare davvero tutti – conclude Salimbeni – compresi gli altri comitati, i partiti ed
anche i comitati per il No con cui abbiamo avuto una interlocuzione civile e onesta. Ora è importante aumentare le occasioni
per favorire la partecipazione e l’impegno civico dei cittadini; in Italia e a Ravenna.”
"Col voto del 4 dicembre i cittadini e le cittadine italiane si sono ripresi la loro sovranità, minacciata dalla manomissione della
Costituzione, voluta dal governo Renzi e approvata da una maggioranza parlamentare di 130 deputati non eletti, ma nominati
per effetto di una legge elettorale dichiarata illeggitima", così inizia il comunicato di Gianfranco Baldazzi, segretario provinciale
del Partito di Rifondazione Comunista di Ravenna. "I cittadini hanno respinto l'avventura politica di un governo che ha
spaccato il paese, e l'ha tenuto in ostaggio per oltre 33 mesi con una vera prova di forza, che presentava i tratti del plebiscito.
Hanno saputo respingere le menzogne del governo e dei suoi alleati, che indicavano nella Costituzione la causa della cattiva
politica, della corruzione, della crisi economica e sociale, fatta pagare alla gente."
"Hanno saputo cogliere dietro la retorica qualunquista e populista della velocità e della governance, senza controlli, che il vero
disegno perseguito in realtà consisteva nell'accelerare i processi di privatizzazione di sanità,pensioni,scuola, beni comuni, nel
rendere sempre più precario e senza tutele il lavoro, nel consegnare il paese ai mercati senza più vincoli e limiti. hanno
saputo dire che questa riforma era una trappola, che occultava i veri problemi delle persone: il lavoro, la casa, le cure
sanitarie, le pensioni, l'istruzione, i bassi redditi, l'ambiente inquinato. Hanno saputo andare al di là delle narrazioni
menzognere che sono state propinate con ogni mezzo, perchè stanno pagando sulla loro pelle gli effetti del jobs-act, dello
sblocca Italia, della 'buona scuola' delle 'riforme strutturali', che i poteri forti hanno preparato per il popolo italiano, e i cui effetti
sono più povertà e meno diritti per tutti."
"Hanno compreso che le mancette pre elettorali servivano a carpire il consenso degli elettori, e che non si possono pagare le
campagne elettorali coi soldi dei cittadini, nè trasformare il welfare in concessioni calate dall'alto, dal capo al popolo. Hanno
capito, i giovani in particolare, che era in gioco il loro futuro, si sono documentati, hanno studiato nel merito la Carta
Costituzionale e la riforma proposta, col risultato che ora molti hanno riscoperto la Costituzione e la apprezzano. Hanno
saputo stringere attorno alla Costituzione ed alla loro memoria storica, che affondano le radici nella lotta antifascista e nel
grande progetto di convivenza fondato sull'uguaglianza, sul lavoro, sui diritti e la dignità di tutti, consegnato dai padri e dalle
madri costituenti al popolo italiano. Questa è la bussola, sui cui principi sapremo ritrovare la rotta", conclude Baldazzi.
Politica
Commenti
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Bene ora elezioni sarà la fine di tutti i vecchi partiti prevarrà il movimento 5 stelle e l'inesperienza e l'ingenuità di questo
movimento ci metterà ulteriormente nei guai .DX e SX sono stati al governo per 30 anni sempre facendo i loro interessi gli
italiani non li voteranno più gli hanno tolto la fiducia non si fideranno più di loro. Proveremo questi nuovi partiti al massimo
saranno sempre meglio dei vecchi onorevoli.05/12/2016 - nonno
non ha vinto la Costituzione, purtroppo... una buona fetta di elettori ha dato un voto politico pro o contro Renzi e questa fetta
continuerà a ignrare la Costituzione come ha semre fatto. Non nascondiamo sempre la testa sotto la sabbia, è stata una
campagna elettorale in piena regola pro e contro una persona e della costituzione non è fregato nulla a molti (per non dire
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moltissimi) :(05/12/2016 - c.v.
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Ed ecco Maestri che furbo come una volpe e rapido come un cobra, vince la gara dei commentatori ultra veloci piazzandosi al
primo posto. Non c'è nessuno più veloce e opportunista, al suo confronto Usain Bolt non è nessuno! 05/12/2016 Giovanni lo scettico
Certo che i ravennati continuando a votare PD fanno il male della propria città non si accorgono che quotidianamente questi
politici usano la vasellina e zac!! Vi hanno fatto la festa se vi piace tutto questo... Chi vota PD non godrà ancora a lungo..
Svegliatevi!!!!05/12/2016 - Giancarlo
Finalmente e'il 5 dicembre 2016.finalmente speriamo di non aaere piu a che fare con il furbetto del quartierino che a pochi
giorni dal voto aveva trovato soldi per i rinnovi dei contratti per gli esodati ecc.ma gli altri giorni in cui era al potere devo
dedurre che lui abbia avuto una sorta prolungata di amnesia.si amnesia in quanto gli italiani si alzavano cercavano un lavoro
si arrabbiavano per il sistema ma lii dormiva sognava viaggiava festa con Obama Noi eravamo a casa incavolati ad aspettare
risposte Ora a casa va lui con un gran calcio nel sedere.c'e stato finalmente il risvolto della medaglia e ora scaldera'la poltrona
del suo salotto quando gli italiani sono ancora a bocca asciutta al freddo perché non riescono ad arrivare a fine mese.anche
per lui quest'anno il panettone sarà amaro indigesto ma almeno un po ' a ciascuno e lui ?lui e'stato l'artefice di un disastro
della nostra economia soprattutto dei nostri giovani.liuk05/12/2016 - carla
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a chi ha votato no per motivi politici toglierei subito gli 80€ al mese05/12/2016 - giangi
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parole sante c.v.........parole sante05/12/2016 - cri
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c.v. personalmente ho usato la mia testa ,i partiti come al solito fottono il popolo,a me non frega niente di NESSUN politico e
PARTITO,io ho pensato alla costituzione. 05/12/2016 - sally
Mi è sembrata una cosa fuori dal mondo sentire leghisti e destrorsi vari, pronunciarsi a difesa della Costituzione,durante
questa campagna pro e contro il referendum,gente che ai tempi di Scalfaro che ne faceva un baluardo,gli avrebbero dato
fuoco tutta intera compresi i primi 12 articoli.Ma si sa, pur di ingannare il popolo sovrano per i propri interessi si fa questo ed
altro.Vedere poi gran parte dell' arco costituzionale che va dall'ANPI a Fratelli d'Italia,ed anche oltre, schierato per il NO a
prescindere pur di fare cadere Renzi,per me è stato il segnale che in Italia non ne veniamo più fuori, e ho paura che
andremo incontro a un periodo in cui la Costituzione,servirà al massimo per accendere il caminetto.Spero con tutto il cuore di
sbagliarmi.05/12/2016 - l'altro Eugenio
Concordo pienamente con c.v. Purtroppo certe cose i politici non le capiscono. 05/12/2016 - Cesa
Condivido il nonno in cima alla lista, il Renzo ha voluto strafare ma il peggio la fatto quando ha dimenticato i nomi di chi ha
scritto la costruzione italiana cioè tutti patrioti e partigiani uomini di una sola parola che avevano a cuore il benessere del
paese e dei passa mie non quello solo delle banche e della Josefa .05/12/2016 - Domenico
Forse se fosse stato chiesto di abolire il senato e basta , avrebbe vinto il si . 05/12/2016 - Gianni
Povera Italia Per l'ennesima volta il PD per giochi interni pilotati dai soliti noti che in 30 anni anni hanno contribuito alla rovina
del Paese hanno compiuto l'ennesimo delitto . Sono certo e spero anche con rancore non ne usciranno indenni. D'Alema/
Bersani ecc ecc. basta, infatti in Emilia ( loro terra)ha vinto il Si Avetesulla coscienza il disagio del Paese e dei ns figli. Con un
colpo solo hanno distrutto il partito/ rivitalizzato la destra ?( udite Berlusconi)e passato il testimone ai 5 stelle sul quale
movimento se non nasce un nuovo partito gli elettori del Si (8 milioni)delusi riverseranno i loro voti ed io sarò uno di quelli.
Non dimenticare tutto questo a scapito degli interessi immediati del Paese. Nota positiva L'ultra sinistra di Maestri complice
del delitto raccoglierà solo briciole. Valerio 05/12/2016 - Valerio
X c.v. : pro o contro … lo ha voluto lui , con tutte le sue uscite - sparate da menestrello fiorentino , con l'aggregazione di
Verdini - appoggiando De Luca - caso Etruria - ex teatro di Firenze dato in ristrutturazione a ditta del suo babbino , facendo
esternazioni nei confronti dei suoi compagni e via scorrendo . Della costituzione posso garantirle che proprio non ne conosco
un acca , del carattere sbruffone e so tutto io del renzies invece ne ho aqvuto abbastanza ---- se volete tenetevelo come
segretario , ma lasciateci liberi di mandarlo dove pensiamo !!! Antonio Zanzi05/12/2016 - Antonio Zanzi
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Mi piacerebbe che la gente usasse la propria testa senza ascoltare tutte le fandonie dei giornalisti. Ragionare . Impossibile
visto che ha vinto il NO.05/12/2016 - maria t.
Signor Giangi, dato vuole fare il fenomeno e togliere ai lavoratori gli 80 euro renda presente ai suoi amici del PD di togliere
tutte le sovvenzioni agli immigrati e quel danaro di conservarlo e al momento opportuno erogarlo alle aziende italiane e
ravennate in crisi e ai giovani disoccupati.. Cosi' si governa non come ha fatto questa lobby vergognosa.. 05/12/2016 Giancarlo
In questi mesi siamo stati bombardati da slogan pubblicitari a favore di uno o dell'altro, ma come nel commercio vende di piu'
chi ha azzeccato la pubblicita' migliore e spesso cio' che compriamo pensiamo sia il prodotto migliore, ma in quel caso
possiamo fare una comparazione acquistandone anche un'altro...... Qui no questo abbiamo preso e questo ci teniamo, non
sapremo mai realmente come era l'altro.... La pubblicita' se fatta bene e' l'anima del commercio e non solo, Silvio lo sa
bene....06/12/2016 - elio62
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