IL CAMION AL CENTRO DEL SISTEMA INTERMODALE DI DOMANI

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Comunicato stampa.
Milano, 2 dicembre 2016
IL CAMION AL CENTRO DEL SISTEMA
INTERMODALE DI DOMANI
Pannel di altissimo livello al Palazzo delle Stelline di Milano dove i rappresentanti
delle diverse modalità di trasporto si sono confrontati su come rendere competitivo
il nostro Paese. Univoca la ricetta: maggiore coordinamento, connettività e nuove
infrastrutture
Palazzo delle Stelline, Corso Magenta, Milano. Questa è stata la location scelta per il convegno
che si è svolto ieri pomeriggio, a chiusura del terzo anno accademico di TForma, il programma di
formazione professionale, rivolto al management delle aziende di trasporto e logistica e
organizzato da Trasportare Oggi in collaborazione con Scania.
L’ex convento cinquecentesco ha fatto da cornice al pannel di relatori di altissimo livello che ha
disquisito sul tema “Il camion al centro del Sistema intermodale di domani”.
Moderatore Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi, ha guidato l’incontro interfacciando i
relatori presenti che hanno rappresentato le diverse modalità di trasporto, col fine di sensibilizzare
l’integrazione tra le diverse modalità, dove però il camion resta il protagonista e il connettore tra i
diversi sistemi.
Al tavolo erano presenti Paolo Volta, Economista dei Trasporti, Paolo Carri, Direttore Business
Support & Development di Italscania S.p.a., Giancarlo Laguzzi, Presidente FerCargo, Ugo De
Carolis, Amministratore Delegato Aeroporti di Roma S.p.a., Francesco Oriolo, Consulente di
marketing e comunicazione, Claudio Fraconti, Consigliere nazionale di FAI e Conftrasporto e a
chiusura del convegno Franco Fenoglio, Presidente Sezione Veicoli Industriali UNRAE.
Partendo dal presupposto noto a tutti che in Europa oggi, oltre l’80% delle merci viaggia su strada,
quindi attraverso i camion, si è rilevato come il divario con le altre modalità non si è mai modificato
negli anni, nonostante le numerose iniziative a favore di uno spostamento delle merci dalla gomma
verso il ferro, il mare o l’aereo.
Oggi e soprattutto domani, però, è ancora più strategico muoversi in questa direzione, a causa del
mutamento delle abitudini di acquisto dei cittadini e quindi, di conseguenza, della logistica
distributiva, come ha sottolineato Paolo Volta nel suo intervento di apertura. Tecnologia,
demografia e richieste del consumatore, sono gli elementi principe su cui la logistica dovrà
ragionare per soddisfarne e prevenirne le esigenze.
Il dibattito è poi proseguito analizzando il ruolo dei diversi attori del sistema trasporti in Italia
cominciando da Paolo Carri, che ha parlato di come si evolve il veicolo industriale e di quali siano
le sfide per il futuro. Il camion – come dicevamo al centro del sistema intermodale – sempre più
connesso, deve cogliere tutte le opportunità di business ma essere ancora più sostenibile sia dal
punto di vista economico che ambientale. La tecnologia, espressa al meglio nella nuova
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Generazione Scania, permette un guadagno di un ulteriore 5% in termini di risparmio rispetto alla
generazione precedente.
L’alleanza tra ferro e gomma, con adeguate infrastrutture, rende sempre più sostenibile ed
efficiente il trasporto delle merci. È ciò che sottolinea Giancarlo Laguzzi, Presidente Fercargo:
con il raddoppio del Canale di Suez e l’eliminazione della strozzatura del Gottardo, il nostro Paese
ha grandi opportunità per il trasporto merci. Ma le infrastrutture devono adeguarsi. E velocemente.
La ferrovia può dare in termini intermodali grandi contributi, dato che per definizione non può
andare a destino. Le imprese di autotrasporto sono clienti stesse delle ferrovie che contribuiscono
a minimizzare le emissioni, rispondendo alle industrie che hanno impegni contro la sostenibilità.
L’intermodalità contempla anche il trasporto aereo e Ugo De Carolis, ha evidenziato quali siano le
opportunità di business attraverso l’interconnessione della modalità di trasporto aerea con la
gomma. Sono opportunità presenti dato che l’Aeroporto di Roma è una struttura già pronta per
essere intermodale, avendo investito moltissimo in qualità (sono previsti 2 miliardi di euro nei
prossimi cinque anni). Ciampino – specializzato in Couriers – e Fiumicino con un’area cargo che
lavora su stive – sono pronti per crescere ancora, dando nuove opportunità di trasporto su gomma
intensificando la collaborazione aereo-camion.
Ottima l’analisi di Francesco Oriolo, che ha fatto un excursus sulle “rivoluzioni industriali” fino
all’attuale Industria 4.0 applicata alla logistica, descrivendo la mappa dei trend sociali e tecnologici
che si svilupperanno con velocità esponenziali nei prossimi 5/7 anni.
È stata poi la volta delle conclusioni, cominciando da Claudio Fraconti, che ha sottolineato come
l’autotrasporto debba affrontare la sfida intermodale. Purtroppo per aereo, nave e ferrovia il limite
esistente è quello della retroportualità. A oggi la merce che arriva per via aerea dai Paesi più
lontani impiega un giorno ad atterrare, e altrettanto per essere distribuita poi a livello nazionale.
Ciò a causa del sistema molto lento delle procedure doganali che bloccano le merci stesse. Per
bypassare questa “strozzatura” ci vorrebbe un tavolo comune per razionalizzare le problematiche.
Nel caso specifico delle ferrovie il problema, rispetto agli anni ’90, è stato parzialmente superato
con maggiori infrastrutture. In definitiva FAI e Conftrasporto spingono affinché il camion viaggi sul
treno e sul mare ma è necessario creare la cultura dell’intermodalità creando ancora più
infrastrutture e formando personale specializzato.
Ha chiuso il convegno Franco Fenoglio. Il quadro descritto ritrae il parco circolante in Italia che
purtroppo è il più vecchio d’Europa: sono 600.000 infatti i veicoli con un’età media di 13 anni. Le
Case costruttrici, nel nuovo scenario della logistica del domani hanno quindi un ruolo fondamentale
anche se sono già stati fatti investimenti miliardari per adeguare i veicoli al tema della sostenibilità
limitandone i consumi e quindi le emissioni di CO2. Altro tema fondamentale, è la formazione
specializzata per autisti la cui professione deve essere nobilitata e adeguata alla tecnologia stessa
dei veicoli.
Tutto sta cambiando e la velocità del cambiamento è esponenziale. In questa prospettiva il
concetto d’intermodalità diventerà ancora più importante e questo imporrà una sfida ancora più
grande: “sbloccare le varie modalità per aumentare l’intermodalità (oggi solo al 7%) unendosi in
una unica forza, per incontrarsi con la soddisfazione di tutte le parti“.
Le slide del convegno sono disponibili all’indirizzo www.trasportale.it/download, mentre
una galleria fotografica è pubblicata sul sito www.tforma.eu/galleria .
Altre foto in alta risoluzione o ogni altra richiesta può essere effettuata attraverso la
Segreteria Organizzativa ([email protected] o 3938983209).