Coldiretti: “Consumo del suolo in Puglia è il più alto d`Italia”. Tra le cau

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lunedì 5 dicembre 2016
Coldiretti: “Consumo del suolo in Puglia è il più alto d'Italia”
La fotografia di Coldiretti Puglia divulgata in occasione della Giornata Mondiale del suolo. Tra le
cause, anche la criminalità.
Ogni anno si perdono in Italia migliaia di ettari di suolo, abbandonati a sé stessi, preda della
cementificazione e dell'incuria. Ettari di terreno sottratto all'agricoltura. In occasione della giornata
mondiale del suolo, che si celebra oggi, Coldiretti fotografa una realtà pugliese allarmante. La nostra
regione è difatti la peggiore in Italia, con una percentuale di consumo di suolo tra il 7 e il 9%, la più
alta dello stivale. Prima, in questa classifica per nulla onorevole, la provincia di Lecce. Seconda
Brindisi. Si passa infatti (dati Ispra) dai 21.830 ettari di suolo consumato a Foggia (3,1%) ai 33.285
di Lecce (11,9%), passando per Taranto (7,9%), Bari (8,1%) e Brindisi (8,3%) secondo i dati del
rapporto dell'Ispra. "L'ultima generazione" spiegano da Coldiretti "è responsabile della perdita in
Italia di oltre un quarto della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell'abbandono
provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia
negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari".
"La terra frana e si consuma anche a causa dell'abbandono delle aree rurali" denuncia il Presidente
di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele "perché gli agricoltori, sempre più vittime della criminalità
organizzata, preferiscono lasciare le campagne per proteggere la propria incolumità". Una
situazione determinata anche dalla criminalità: "E' insostenibile l'atmosfera da far west che vivono
per colpa di bande di malviventi spesso armati che, ai furti di mezzi agricoli e cavi rame, alternano
razzie di olive, mandorle, ciliegie e interi tronchi di ulivo, minacce e richieste di pizzo,
danneggiamenti quali trancio di ceppi di pregiate uve da vino e tendoni di uva da tavola.
Ringraziando le forze dell'ordine per l'opera incessante svolta quotidianamente, è urgente una
stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai. All'abbandono
delle aree rurali, poi, si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche
ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate fa
emergere la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche
territoriali nei prossimi anni".
"Proprio nell'ottica della prevenzione abbiamo avanzato una proposta di DdL all'Assessore regionale
all'Agricoltura" aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti "utile ad arrestare la
pericolosa avanzata della copertura artificiale del nostro territorio. Con il dispositivo legislativo
intendiamo valorizzare i terreni agricoli e promuovere l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente, per
impedire che il suolo – bene comune e risorsa non rinnovabile – venga sottratto alla
sua utilizzazione agricola e stravolto nelle sue connotazioni naturalistiche attraverso l'eccessivo
consumo. Riusciremmo così ad impedire lo sfruttamento e la sempre maggiore sottrazione di suolo
dai contesti tipicamente naturali e rurali, che sta determinando cambiamenti radicali nel paesaggio,
nell'ambiente, negli ecosistemi".
La Puglia convive, tra l'altro, con un vero e proprio paradosso idrico. Se da un lato è dilaniata da
annosi fenomeni siccitosi, dall'altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l'aggravante che
l'acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e/o mancanza di infrastrutture ad
hoc. L'andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragile, dove 232 comuni su
258 (78%) è a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e/o geomorfologica. Sono
8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni (dati Ispra).