22 nov16 - Uil Scuola Piemonte

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Note in UIL
Uil Scuola-Torino
Via Bologna, 11
Tel. 011/24.17.132
Fax 011/24.17.137
22 Novembre 2016
da affiggere all'albo sindacale della scuola, ai sensi dell'art. 25 della legge n. 300 del 20.5.70
A TUTTE LE RSU E DELEGATI DELLA UIL SCUOLA
A TUTTO IL PERSONALE DOCENTE E A.T.A.
I sindacati scuola sospendono la trattativa con il Miur
MOBILITÀ SCUOLA 2017-2018
Necessaria una verifica in sede politica per riprendere proficuamente il negoziato
Nell’incontro di oggi pomeriggio 17 novembre l’Amministrazione si è presentata al tavolo
senza nessuna risposta rispetto ai nodi fondamentali posti da tutti i sindacati nei tre
incontri precedenti.
Impraticabile, dunque, la proposta del Miur di continuare il confronto su aspetti secondari
della mobilità senza prima aver chiarito i punti nodali su aspetti dirimenti al fine di
decidere se ci sono le condizioni, o meno, per pervenire ad un accordo.
Da qui la decisione di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS CONFSAL di
sospendere la trattativa in attesa di un chiarimento a livello politico.
In quella sede valuteremo le reali aperture ricevute dal Gabinetto Miur nell'incontro del 10
ottobre scorso, di affidare alla potestà del contratto le regole della mobilità.
Dalla card all’app tutto quello che c’è da sapere sul bonus
formazione del docente
Il bonus di 500 euro per l’aggiornamento dei docenti rappresenta, a nostro giudizio, una novità
importante. Ne riconosce lo speciale status ed andrebbe esteso a tutti coloro che sono esclusi .
Ci auguriamo che questa nuova procedura non si traduca in un percorso burocratico che limiti la
libertà di scelta, sia per i docenti che dovranno servirsene, che per gli esercenti di beni e servizi
connessi.
Dall’anno scolastico 2015-16 i docenti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro
da spendere per l’aggiornamento professionale. A partire da quest’anno cambia la modalità di
erogazione da quella dell’accredito diretto in busta paga ad un nuovo sistema tutto da scoprire.
Chi si aspettava una card fisica resterà deluso, forse era troppo semplice.
Andranno generati dei buoni attraverso una applicazione web.
Per accedere a questa applicazione è necessario acquisire l’identità digitale SPID. I buoni ottenuti
potranno essere “spesi” presso gli esercenti e gli enti accreditati. Si tratta di una procedura per
accedere ad una piattaforma informatica ed accedere al c.d. borsellino elettronico. Per facilitare la
procedura di accesso dei docenti stiamo predisponendo un video tutorial visibile sul canale Youtube
UIL Scuola. I nostri uffici territoriali, inoltre, sono a disposizione per l’assistenza che si renderà
necessaria, soprattutto nella fase di avvio.
Oggi facciamo il punto al 21 novembre, data dell’informativa del MIUR ai sindacati rappresentativi
del comparto.
Infatti, è in via di perfezionamento un nuovo DPCM che introduce importanti novità sull’arco
temporale di fruibilità delle somme accreditate che potrà oltrepassare l’anno scolastico.
Sull’utilizzo del non speso nel precedente anno, fino al 31 agosto 2017, saranno utilizzante le
precedenti modalità.
Il nuovo sistema entrerà in vigore dalla data del 30 novembre, tuttavia non vi sono termini di
scadenza per l’accreditamento on - line dei singoli docenti.
Le spese che i docenti hanno sostenuto dal 1 settembre al 30 novembre dovranno seguire le
precedenti regole di rendicontazione (scontrino o fattura) e potranno essere detratte dal plafond
annuale, utilizzando una specifica funzione dell’applicazione web.
In un secondo momento le scuole riceveranno le somme indicate dal docente come già spese.
Rimarrà da conteggiare la quota a saldo del non speso.
Dunque Il termine del 30 novembre e riferito esclusivamente all’attivazione da parte del MIUR,
della piattaforma. Ora in piattaforma sono già presenti i fornitori della applicazione 18APP che è
l’iniziativa del Ministero dei Beni Culturali diretta a chi compie 18 anni nel 2016, per una somma di
500€ da spendere in cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi.
Per questo sono già presenti librerie, catene editoriali, cinema e teatri e operatori di vendita on line
A partire dal 28 novembre si potranno inserire nuovi fornitori. L’accredito è gratuito e la
piattaforma verrà gestita dall’Agenzia per l’Italia digitale. Naturalmente per registrarsi si dovranno
possedere i requisiti richiesti.
Per gli enti di formazione – ad esempio - occorre l’accreditamento MIUR ed il possesso delle
credenziali per la fatturazione elettronica fornite da ENTRATEL e, naturalmente, la registrazione in
piattaforma.
Le singole scuole verranno registrate d’ufficio dal MIUR che fornirà loro il codice per inserire i
‘prodotti’ e validare i buoni. Università ed enti di ricerca verranno sollecitati all’accredito. Dunque
nei prossimi mesi l’offerta del fornitori aumenterà progressivamente.
Nel corso dell’incontro al quale hanno partecipato Antonello Lacchei e Claudia Mazzucchelli, sono
state rappresentate le criticità derivanti dalla legge 107 che inspiegabilmente ha escluso il personale
educativo ed i docenti con contratto a tempo determinato comunque soggetti agli obblighi di
formazione.
Il Miur annuncia una nuova sperimentazione dal 2017 che si
estende anche agli istituti tecnici e professionali: ma le scuole
già la fanno dal 2013
Liceo in 4 anni
Uil: Perché non sono stati monitorati e messi a sistema i risultati delle scuole? Qualcuno ha
chiesto alle scuole che già la fanno quali sono stati i punti di forza e quali le difficoltà? Per una
scelta veramente innovativa serve un coordinamento nazionale dei progetti, stabilità degli organici,
spendibilità dei titoli acquisiti.
L'avvio della sperimentazione del liceo quadriennale non è una novità di questi giorni; è già in una
fase di sperimentazione avanzata, al punto che quest'anno ci saranno i primi diplomati.
Quel che si può registrate - spiega Pino Turi, segretario generale della Uil scuola - in un percorso
nel quale sono mancati molti elementi di raccordo, è il ruolo assolutamente marginale avuto dal
del ministero.
Già nel 1997 la Uil Scuola, all'apparire della proposta di sperimentazione da parte dell'allora
ministro Carrozza, si è fatta promotrice di un assiduo lavoro di accompagnamento, a cui invece
proprio il MIUR ha derogato in nome di una idea sbagliata di autonomia.
Appare assai singolare - aggiunge Turi, che in quel momento non fu nominato un comitato tecnico
scientifico nazionale (che è arrivato solo nel 2013) ma si scelse di costituirne una pletora, tanti
quanti erano gli uffici scolastici regionali, dove operavano le classi sperimentali.
Una scelta che precede e in qualche modo fa da bussola all'attuale totale assenza di dati scientifici
ed emergenze didattico pedagogiche sulla validità della scelta. Non solo ma, non tenendo conto
delle sperimentazioni in atto gli elementi di errore potrebbero aumentare.
Misura di buon senso sarebbe - fa notare il segretario della Uil Scuola - aspettare la conclusione
del primo ciclo sperimentale, invece che anticiparla, senza una valutazione complessiva dei suoi
esiti anche in sede di esami di stato.
Nessuno si è preoccupato di chiedere ai dirigenti scolastici degli istituti sperimentali quali sono
stati i punti di forza e quali invece gli aspetti critici di questi impianto. Non basta dire, saranno
quattro gli anni, occorre invece creare le condizioni affinché l'intero corso di studi abbia una
valenza veramente innovativa.
Anche l'esperienza europea, dati alla mano, raccolti già in una ricerca della Uil Scuola mostra
infatti, che non è il numero di anni ad incidere sulla qualità del sistema di istruzione, poiché esiste
una divisione sostanzialmente paritetica tra paesi in cui si terminano gli studi a 19 anni o, invece, a
18.
La stabilità degli organici, la spendibilità dei titoli acquisiti, il coordinamento nazionale dei
progetti costituiscono le basi per un corretto approccio scientifico ai percorsi.
La scelta delle scuole deve essere fatta tenendo conto della molteplicità dei fattori socio, economici,
culturali che caratterizzano il panorama, evitando di creare sacche di élitarismo, affatto
rappresentative, con una ripartizione proporzionale tra scuole del sistema pubblico e paritario.
Non si può fingere che questa esperienza non esista e non si può non guardare ad essa come se
centinaia di insegnanti, migliaia di studenti, ore di progettazione e di didattica sperimentale siano
da ignorare.
La nuova esperienza deve fare i conti con la storia recente e valorizzare chi tanto ha dato in nome
dell’innovazione.
LA SCHEDA
Sperimentazione ed ordinamenti
Tre anni fa la sperimentazione fu impostata su un doppio filone, innestandosi su esperienze
innovative già praticate da alcuni licei internazionali e su alcuni istituti tecnici. La UIL propose di
inserire anche l’istruzione professionale, per avere un quadro di riferimento sperimentale che
tenesse conto dei tre ordinamenti del secondo ciclo di istruzione.
Costituzione delle classi
L'individuazione dei ragazzi da ammettere ai percorsi quadriennali non può seguire criteri di
selezione meritocratica degli studenti, con le migliori prestazioni nelle classi sperimentali che
avrebbero un effetto distorsivo: quello di falsare gli esiti formativi e la conseguenza di una
valutazione della sperimentazione errata. La costituzione di queste classi deve rispecchiare il più
fedelmente possibile quella delle classi comuni. In questo contesto vanno rafforzate le attività di
orientamento.
Organici e piani sperimentali
Ogni decisione riguardante il personale deve salvaguardare e valorizzare le risorse di organico per
la completa durata del corso a partire dalle classi prime rifugiando il rischio che la quadriennalità
costituisca lo strumento per tagli del personale.
Organico dell’autonomia
Un uso flessibile dell'organico dell'autonomia può in questa fase rappresentare una palestra di
valorizzazione delle reali opportunità che derivano dalla sua istituzione.
La disponibilità organico potenziato stabile su base pluriennale (indipendente dal numero delle
classi sperimentali), in queste classi si pone in contraddizione con l'aumento di un corrispondente
numero di ore settimanali, che riporterebbe il carico didattico per gli studenti ai livelli pre-riordino.
L'opportunità della sperimentazione va colta appieno, sia per favorire i giovani nei tempi di accesso
al lavoro, sia per dotarli di competenze e conoscenze, adeguate ad orientarsi nell' era della
globalizzazione, della mobilità professionale e sociale, delle ICT.
Da questo punto di vista occorre un'attenta opera di coinvolgimento e sensibilizzazione degli
insegnanti impegnati, sia a livello individuale che collegiale.
Alternanza scuola-lavoro e percorsi di quattro anni
Appare controverso il modo in cui le scuole dovranno, contemporaneamente, sviluppare percorsi di
alternanza scuola - lavoro nel corso di quattro anni. Se, come pare, la nuova sperimentazione
coinvolgerà sia corsi liceali che tecnici che professionali occorrerà tenere conto delle specificità
anche in tal senso: integrare le quattrocento o le duecento ore di alternanza, nella riduzione della
durata dei corsi con l’aumento dei piani orari annuali sembra davvero una sfida insuperabile, a
meno di tagli di discipline e di loro riaggregazione ponderata.
Valutazione e monitoraggio
Il comitato tecnico scientifico deve confrontarsi con le scuole sperimentali, questo al fine di
promuovere efficaci azioni di monitoraggio e valutazione dei processi e degli esiti, tenendo conto
delle specificità e delle caratteristiche che i percorsi sperimentali e non, hanno assunto, nel tempo,
anche in relazione alle modifiche introdotte dalla legge 107.