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giovedì 24 novembre 2016, 10:30

Elezioni USA

Hillary Clinton verso il riconteggio

Sorprende la percentuale di voti 'elettronici' a Trump in tre Stati. Merito degli hacker russi?

Hillary Clinton verso il riconteggio | 1

di Redazione

A sorpresa, viste le pesanti critiche a Donald Trump che durante la corsa alla Casa Bianca affermò di non fidarsi del processo elettorale e di metterne in dubbio la legittimità, è Hillary Clinton il candidato che potrebbe chiedere alle autorità un nuovo conteggio dei voti. A volerlo è un gruppo di accademici ed esperti di questioni elettorali e cybersicurezza che sospetta ci siano state delle irregolarità nelle circoscrizioni in Michigan, Pennsylvania e Wisconsin.

Barbara Simons, esperta di voto elettronico e consigliere della commissione Usa per l'assistenza elettorale, John Bonifaz, fondatore del National Voting Rights Institute, e Alex Halderman, direttore del centro per la sicurezza informatica dell'Università del Michigan, hanno partecipato alla stesura della lettera rivolta al Congresso, chiedendo un riconteggio delle schede. Il sospetto è che ‘ingerenze straniere’ abbiano influito sull’esito dell’elezioni tramite mezzi informatici illeciti: «Il nostro Paese ha bisogno di un'accurata, pubblica indagine del Congresso sul ruolo che poteri stranieri hanno giocato nei mesi precedenti alle elezioni» è stato scritto nella lettera. A ottenere fondi per sostenere la campagna di verifica dei voti anche Jill Stein, leader del Green Party, la forza più marginale di queste elezioni. Ciò che ha acceso i sospetti è stato il fatto che molti dei voti a Trump, negli stati in cui i sondaggi davano per scontata una vittoria della Clinton, sono stati espressi elettronicamente. Si è quindi ripensato all’episodio, durante la campagna elettorale, in cui i sistemi informatici del partito democratico furono attaccati, secondo l’intelligence americana, da hacker russi. Polemiche di questo tipo non sono nuove negli Stati Uniti, il cui sistema elettorale non premia il candidato che prende più voti, ma chi si assicura il maggior numero di ‘grandi elettori’ e quindi di Stati. Il sistema è ovviamente creato per far si che la rappresentanza sia equamente distribuita nel territorio. In un Paese così vasto, il rischio che poche grandi e densamente popolate aree e metropoli finiscano con l’ottenere una sorta di monopolio politico sarebbe infatti troppo grande. Anche la seconda elezione di George W. Bush, nel 2004, era stata contestata, causando un riconteggio nello stato della Florida, tradizionalmente tra le aree più ‘indecise’. Stavolta i numeri indicano Trump come il candidato repubblicano più votato nella storia degli Stati Uniti: Hillary Clinton ha ottenuto 64.223.958 voti, contro i 62.206.395 del presidente eletto; gli altri candidati hanno ottenuto 7.143.347 voti. In totale i voti sono stati 133.573.700, anche questa cifra da record per gli Stati Uniti che ha Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/hillary-clinton-verso-il-riconteggio/ L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.

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Hillary Clinton verso il riconteggio | 2 superato l’elezione del 2008 con i suoi 131.032.799 voti (il precedente record). Il democratico Barack Obama resterà il candidato più votato in un'elezione presidenziale statunitense, con 69.297.997 preferenze nel 2008, ma Trump è diventato il candidato repubblicano più votato, superando George W. Bush, che nel 2004 ottenne 62.039.073 voti.

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Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/hillary-clinton-verso-il-riconteggio/ L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.

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